Come Pompei nessun altro parco archeologico,è’talmente immensa e cosi’ricca di storia che non esiste paragone con nessun altro parco archeologico.Che meraviglia quel pezzo di intonaco, quella lucerna se potesse parlare cosa non racconterebbe, che video sensazionale🥰🥰🥰
Grazie come sempre per farci visitare luoghi meravigliosi con relatori oltre che del campo propriamente sul campo. Pregevole l'esposizione della dottoressa Anguissola, non solo per la capacità espositiva ma anche per la proprietà di linguaggio. In un'epoca come il nostra, dove le frasi oramai si formano con quattro parole, ascoltare una persona che non si ripete mai ma utilizza un ampio vocabolario è un piacere per lo spettatore. Grazie a tutti gli archeologi per il lavoro che svolgono, mai valorizzato abbastanza nel nostro paese, a mio avviso ovviamente. Unica nota campanilistica, dato che il progetto mi sembra di avere capito essere italiano, sulle magliette scriviamo la prima voce in italiano. L'inglese è veramente disarmante, una lingua "barbara" che oramai ha contaminato fino all'inverosimile ogni sfera del nostro vissuto, una lingua così povera che utilizzarla così massivamente ha impoverito anche la nostra cultura ;-)
È che se non scrivi in inglese nella letteratura scientifica i tuoi studi sono praticamente invisibili, non esistono, non vieni preso in considerazione per le bibliografie etc. È una lingua franca ora necessaria
@@ArchaeoReporter Purtroppo si, io dicevo più che altro sulle magliette degli archeologi, ovviamente per le pubblicazioni ahimè bisogna usare una lingua povera di ogni sfumatura 🤷🏻♂️
Non voglio fare l’esegesi della professoressa, ma perché non esotici? Magari sono culti nilotici e orientali, quindi “esotici”. E magari sono anche esoterici. Uno non esclude l’altro.
Come Pompei nessun altro parco archeologico,è’talmente immensa e cosi’ricca di storia che non esiste paragone con nessun altro parco archeologico.Che meraviglia quel pezzo di intonaco, quella lucerna se potesse parlare cosa non racconterebbe, che video sensazionale🥰🥰🥰
Grazie come sempre per farci visitare luoghi meravigliosi con relatori oltre che del campo propriamente sul campo. Pregevole l'esposizione della dottoressa Anguissola, non solo per la capacità espositiva ma anche per la proprietà di linguaggio. In un'epoca come il nostra, dove le frasi oramai si formano con quattro parole, ascoltare una persona che non si ripete mai ma utilizza un ampio vocabolario è un piacere per lo spettatore. Grazie a tutti gli archeologi per il lavoro che svolgono, mai valorizzato abbastanza nel nostro paese, a mio avviso ovviamente. Unica nota campanilistica, dato che il progetto mi sembra di avere capito essere italiano, sulle magliette scriviamo la prima voce in italiano. L'inglese è veramente disarmante, una lingua "barbara" che oramai ha contaminato fino all'inverosimile ogni sfera del nostro vissuto, una lingua così povera che utilizzarla così massivamente ha impoverito anche la nostra cultura ;-)
È che se non scrivi in inglese nella letteratura scientifica i tuoi studi sono praticamente invisibili, non esistono, non vieni preso in considerazione per le bibliografie etc. È una lingua franca ora necessaria
@@ArchaeoReporter Purtroppo si, io dicevo più che altro sulle magliette degli archeologi, ovviamente per le pubblicazioni ahimè bisogna usare una lingua povera di ogni sfumatura 🤷🏻♂️
Canale interessante........
👍👍👍❤😊
Forse si trattava di riti esoterici (non esotici)!
Non voglio fare l’esegesi della professoressa, ma perché non esotici? Magari sono culti nilotici e orientali, quindi “esotici”. E magari sono anche esoterici. Uno non esclude l’altro.