Bergamonti e i circuiti cittadini
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- Опубліковано 22 тра 2020
- Angelo Bergamonti è scomparso a Riccione nel 1971, ormai quasi cinquant’anni fa, ed è stato uno dei più grandi piloti italiani. Con quella tragedia si chiuse l’epoca dei circuiti della Mototemporada romagnola
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Ho sposato una "ragazza "di un paesino molto vicino a Gussola.
Tutt'ora è tenuto vivo il ricordo di Birghén (BERGAMONTI)dal motoclub con raduni,feste e quant'altro.....
Quando si parla di Angelo Bergamonti mi vengono in mente altri piloti uniti dallo stesso tragico destino : Santiago Herrero , Gilberto Parlotti , Renzo Pasolini e Jarno Saarinen.
Dopo anni di gare , finalmente dotati di moto molto competitive , erano vicini al sogno di vincere un titolo iridato ma come sappiamo la loro storia ha avuto un esito ben diverso.
Ho citato anche Jarno che pur avendo vinto un mondiale è scomparso agli inizi di una stagione che sarebbe stata per lui trionfale.
Angelo Bergamonti, Leggenda incompiuta. L’ho conosciuto solo attraverso un Suo sfegatato tifoso, Francesco “Ciccio” Comes, meccanico Moto Morini a riposo, socio fondatore del Moto Morini Club, nel... profondo Sud, a Fasano di Brindisi. Perché Bergamonti aveva corso sulla Rossa Morini, e perché Lui, seconda guida ufficiale di Sua Maestà Giacomo Agostini nella MV Agusta, aveva rivolto la parola ad un oscuro “ragazzo di bottega”, il mio Amico Ciccio, appunto, meccanico di Concessionario Morini. E poi perché, Bergamonti, delle due categorie (i piloti bravi e quelli che sopravvivono), ebbene Lui apparteneva, decisamente, alla prima categoria.
Al Moto Morini Club di Fasano di Brindisi esisteva una bacheca dedicata, forse più simile ad un religioso altarino, coi ritagli incorniciati degli articoli su Bergamonti, un gran Pilota italiano, di talento e grandissimo cuore: in una gara locale, circuito cittadino stretto e allagato sotto il diluvio, aveva raggiunto Agostini. Dicono le cronache che la Sua moto non stava andando bene come quella della prima guida MV Agusta e che Lui stava valutando una fermata ai box. Che non ci fu. La moto riprese a funzionare e Lui risalì, posizione su posizione, nella corsa, planando sulle pozzanghere con due ali d’acqua come un aliscafo. Con quella gomma anteriore, rigata da strada, e con quei freni a tamburo aperti, ventilati e, mistero irrisolto, forse bagnati, era difficilissimo e, forse, sovrumano gestire staccate nella scia aero e... idrodinamica della primadonna Agostini. La perdita dell’anteriore era in agguato.
Al Moto Morini Club di Fasano, profondo Sud, rivedevo la “telefoto” ingiallita di Angelo Bergamonti, col volto affilato, serio e composto, da lombardo tenace, velato di acqua e di sangue, come se avesse una celata leggera del casco a scodella: un antico cavaliere disarcionato, a terra, ma non sconfitto, del Quale il mio amico Ciccio, per l’ennesima volta, raccontava che Lo aveva conosciuto di persona, ci aveva parlato e che, se fosse sopravvissuto cavalcando MV Agusta, avrebbe battuto sonoramente pure Agostini.
Il destino di Angelo Bergamonti è stato, invece, una Leggenda incompiuta ma che, ancora oggi, ci commuove e ci entusiasma. Forse perché apparteneva alla citata prima categoria dei piloti, i Piloti, con la maiuscola, quelli bravi.
RIP, Angelo, anche dai tifosi del profondo Sud che Ti hanno, in qualche modo, conosciuto e Ti ricorderanno sempre. ❤️
Grazie, Nico, per questa Storia!
Grande conterraneo Angelo! Indimenticato!
Grande Nico,vi seguo e ti seguo sempre!Da romagnolo non scordiamo mai questi grandi campioni del passato in quei anni della mototemporada romagnola!Ti aspetto anche per un ricordo del grande Libero Liberati al quale mio papa'era legatissimo!Saluti vivissimi🤙
Ricordo che facevo la collezione di figurine Panini dei Campioni dello Sport, tanti anni fa, e alla sezione Motociclismo, oltre alle immagini dedicate ad Agostini, Pasolini, Hailwood, Read e Billy Ivy, ce n'era anche una con Angelo Bergamonti. Quando seppi che era morto, piansi come un bambino. E infatti lo ero. Ma un po' lo sono rimasto, evidentemente, perché se ci penso mi commuovo anche adesso.
Grazie di queste storie emotivamente toccanti, Nico, che contribuiscono oltretutto ad allargare quell'alone di magia che avvolge lo sport che tanto amiamo e lo fanno diventare mitico.
Per quanto mi riguarda sarebbe bello se una delle prossime riuscissi a dedicarla a un pilota bravo quanto sfortunato, di cui più nessuno parla; Lorenzo Ghiselli, che ho visto correre più volte al Mugello.
Belle queste pillole di motomondiale che mi piacciono sempre di più! Bravo Nico.... aspetto però anche qualche aneddoto dei tempi un pò più recenti, magari della mitica 500 2T di Mamola, Rainey, Lawson, Schwantz, Kocinski e Doohan
C'è un cippo a Riccione che lo ricorda,mio babbo mi portò a vedere quella tragica gara...
il finale con il ricordo della moglie incinta e della figlia mi ha commosso.
Nel 67 Betgamonti vinse il titolo italiano col Morini 250 battendo le due Benelli 4 cil.di Grassetti e Pasolini.in salita era fortissimo.Lo vidii a un Pontex.Giovi. col 7bello Vinse Tenconi ma lui col 175 arrivo' secondo per un'inezia.
Mi pare di ricordare che la gara di Riccione l'avevano data in televisione in diretta. Ricordo che fu scioccante. Io seguivo come appassionato il motociclismo e avevo letto sulla rivista Motociclismo che Angelo Bergamonti in precedenza aveva avuto un incidente terribile in una gara in Spagna, mi sembra. Si era salvato grazie al casco di nuova generazione, l'articolo ricordo che riportava proprio la dichiarazione di Bergamonti. A Torino, dove abito, Bergamonti aveva corso la Sassi Superga, una delle più vecchie gare in salita, come
Agostini, Walter Villa, Balestrieri, Tenconi, Burlando, Merlo e tanti altri piloti
c'è un bellissimo libro che parla proprio della storia di Bergamonti,si chiama "L'angelo controvento" Consigliatissimo
Grazie.
Come non ricordarlo
Le ricordo mi portava mio babbo.
Si dice che il Settebello di Bergamonti sia ancora in giro, in qualche collezione privata.Ne sai qualcosa?
4:29 old school nico!
volto troppo irsuto ma è competente
Il Circuito cittadino di Pesaro a villa fastiggi lo conosce nessuno?
Certo che lo conosco, io ci ho corso nel 78, a Pesaro, o forse era il circuito del Foglia? Tu Alex sai che differenza c'era?
@@motoit il circuito del Foglia era da cross(ora esiste un maneggio) invece il circuito di villa fastiggi era quello per le sportive. Ho parecchie foto di quelle gare perchè mio bis nonno era tornitore per la squadra corse benelli ora ha 98 anni e ancora lavora al tornio😂
nel '78 si corse sul circuito del Foglia , situato nella zona industriale Chiusa di Ginestreto (per intenderci intorno alla fabbrica Berloni) mentre sul circuito cittadino di Villa Fastiggi si corse nel '71-'72-'75.