QUAL È LA MELODIA PIÙ ANTICA DEL MONDO? (Storia della Musica, ep.12)
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- Опубліковано 27 лип 2024
- XII EPISODIO - I CANTI HURRITI E LA MUSICA BABILONESE
Hurrian hymn n°6 dedicato alla Dea Nikkal
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#storiadellamusica #oldestknownmelody #archeologia
Link per articoli d'approfondimento
(IT) Fabrizio Basciano - L’antica musica mesopotamica: da Anne Draffkorn a Stef Conner www.ilfattoquotidiano.it/2015...
Stefan Hagel - Is nīd qabli Dorian? Tuning and modality in Greek and Hurrian music
www.researchgate.net/publicat...
O. R. Gurney - An Old Babylonian Treatise on the Tuning of the Harp
www.cambridge.org/core/journa...
Richard Dumbrill - THE TRUTH ABOUT BABYLONIAN MUSIC
www.academia.edu/32426527/THE...
Marcelle Duchesne-Guillemin - A hurrian musical score from Ugarit
urkesh.org/attach/duchesne-gui...
ASCOLTI
- Stef Conner, The Lyre Ensemble - The flood
• The Flood Live
- The oldest known melody (versione di Michael Levy)
• The Oldest Known Melod...
- versione di Samuraiguitarist
• History's Oldest Song ...
- Breve documentarietto in inglese, molto bello
• The Lyre Ensemble - Fo...
La sigla è stata realizzata da Gian Gabriele Bassanello.
Trovate il suo lavoro nella pagina instagram ggb_models
/ . .
recuperate il mio intervento sulla nascita dell'Opera in musica nel canale di Rox Alberga
www.youtube.com/watch?v=8F8Zv...
Episodio scritto da Elia Bertolazzi - Розваги
È questo che mi piace della musica riesce a incuriosire tante persone diverse! Grazie Elia per questo video fantastico.
Grazie infinite! È un'avventura tortuosa ma ne vale la pena!
Complimenti Elia. Ho guardato tutti i tuoi video. Ammiro il tuo entusiasmo giovanile e il tuo coraggio nell’avviare un’impresa tanto temeraria, tenendo conto che si tratta di argomenti riservati ad una nicchia di appassionati. Mi piace il modo in cui riesci a relazionare persone e competenze diverse nella comune ricerca di una conoscenza sempre più profonda del patrimonio musicale del passato. Bravo. Resisti!
E io ti ringrazio moltissimo per ciò che mi hai scritto! Mi dà anche la carica per proseguire. Grazie ancora! Per ora non ho intenzione di fermarmi 😉
@@mastroelia mi permetto di includermi in questa discussione, per dire che la presenza del mastro è uno dei contrappesi positivi in questo social, la cultura musicale è fonte di socialità, persa quella..... .
Sui Rainbow sono d'accordo, anche se mi sarebbe dispiaciuto non esistessero i Deep Purple! Intanto, mentre scrivo riaascolto dopo molti anni i Pentangle. Grazie e scusate l'intromissione.🤝🤝👍👍👋👋
@@nellomanga5676 I Pentangle! Che bei ricordi. Chiaramente non diretti. Beh, veramente grazie infinite. Per me è divertentissimo fare ciò, oltre che parecchio utile sotto molti punti di vista
Fantastico! Grazie|
Grazie mille a te!
Questo è un capolavoro. Grande mastro! Se posso permettermi vorrei dire una cosa forte: i Rainbow (coni Dio alla voce ovviamente) si mangiano i Deep Purple a colazione (per quanto Ritchie Blackmore sia comunque un musone antipatico).
Li ho messi con grande affetto perché li ho consumati. Sono un mega fan dei Rainbow. Se vogliamo fare i boomer ti dico che il mio album preferito dei Deep Purple è quello più anomalo: Stormbringer. La voce di Coverdale spacca! Comunque sì, concordo!
..caspiterina, interessantissimo e preziosissimo e la summa filologica e lo stato dell' arte delle conoscenze: l affidabilità delle i formazioni che fornisci,al di là bravura con cui confezioni il tutto
..ooops è partito da solo senza darmi possibilità di correzione e di concludere ...ma il concetto s è capito lo stesso: sei un Divo oltre che un Mastro...
Grazie davvero! Questi sono argomenti molto affascinanti in sé, ahimè son spesso trattati alla leggera, anche (forse) perché poco battuti dalle università italiane stesse. Comunque gentilissimo!
bravo complimenti mastro!!! sei il migliore
Ciao! Grazie mille!
Grande Elia, interessantissimo!
Grazie mille Lorenzo! Che piacere leggere il tuo nome!
Grazie mille prof
Grazie a te Yasser!
Bravissimo!
Mille grazie!
Complimenti per i tuoi video.
Sei davvero in gamba!
Grazie mille, mi fa veramente tanto piacere. È solo l'inizio di un lungo percorso. Qualsiasi richiesta su argomenti dimmela pure. Vedrò pian piano
Sei un grande!
Oh grazie! Questo video lo rifarei molto volentieri. Ma va anche bene così
Complimenti!
Grazie mille Jacopo!
Molto bravo! Iscritto subito! Tommaso
Grazie mille! Prima o poi riporterò questo argomento con aggiornamenti e una nuova veste grafica. Ma il concetto di fondo era già espresso. Benvenuto a bordo!
Bravissimo, grazie per queste importanti informazioni. Aggiungo una riflessione: musica e metrica sono sicuramente collegate ( gli antichi aedi cantavano i loro versi), pertanto, dai versi poetici si potrebbe risalire ai ritmi musicali per assonanza e ricostruire così la scala tonale. Certo è un lavoraccio, ma spero che un giorno si possano riascoltare le melodie ora perdute.
Grazie mille Fulvio per il commento! Sarà interessante seguire il lavoro in tal senso. Occorre leggere leggere pubblicazioni straniere, maggiormente interessate a questo discorso. Sicuramente per quanto riguarda la musica dell'antica Grecia ciò è un dato di fatto. Nel caso non lo avessi visto ti invito a vedere il mio ultimo video in cui parlo proprio di questo (Riassuntinho | musica nell'antica Grecia). Un caro saluto
🔝🔝🔝🔝🔝
Grande Dario!
HURRca!
Yeee! :)
Immensamente Mastro ❤️✌🏼
Super Giei!
Video davvero interessante, il migliore forse che ho trovato relativo agli inni urriti. Se mai dovessi ritornare sull'argomento, mi piacerebbe sapere per sommi capi come sono state ottenute le varie ricostruzioni dell'inno n.6 e quale tra le stesse ha la probabilità più alta di essere quella più verosimile all'originale (roba semplicissima proprio😅😅😅, ma sono convinto che tu riusciresti a fare un video che parli di cose del genere😉)
P.S. ricordo che anni fa sul suo canale richard dumbrill pubblicò una versione cantata dell'inno n.6 che è ancora presente su youtube. Appena la ascoltai rimasi di stucco. Non è la classica scala dorica, ma sembra una scala orientale con un salto di un tono e mezzo (per spiegarmi meglio, le prime cinque note sono LA SOL FA# MIb RE). Cosa ne pensi? Anche qui ha cambiato idea, oppure un altro tentativo di rendere questa melodia ancora più esotica?
Grazie mille per il super commento! Sicuramente ci tornerò, anche perché vorrei raccontare la questione delle lire di Ur. Sulle ricostruzioni hai ragione, si potrebbe raccontare qualche dettaglio. Intriga anche me.
Per quanto riguarda il tono e mezzo rappresenta da almeno due secoli l'idea di esotismo, si usa per ricalcare qualcosa di lontano. Mi viene in mente Rachmaninov che lo usa per rappresentare la Georgia in una sua romanza. Che nel passato fosse usato (con qualche differenza) non lo si può escludere, ma penso sia pura fascinazione esotica oggi, escludendo ovviamente chi lo utilizza nel proprio sistema musicale 😊
Ma che voce possente la cantante dei The Flood ! YT esprime il mondo, nel bene e nel male.
Fortissima lei!
molto interessante traspare molto la tua passione per l'argomento ottimo video ti lascio un mega Like di supporto per il canale se ti va potremmo scambiarci le iscrizioni e supportarci a vicenda fammi sapere
Gentilissimo! Grazie mille, mi sono iscritto. Super!
è possibile avere un link dove ascoltare le altre versioni del Hurryan Hymn n 6 di Anne Kilmer?
Dunque, se non ricordo male in questo articolo che ho linkato in descrizione vi sono le varie versioni con tanto di midi: "A Hurrian Musical Score from Ugarit". Sono dal telefono, non so perché non me lo apre, quindi non ricordo con precisione.
In ogni caso puoi ascoltare 4 versioni qui. Purtroppo sono in midi, ma per farsi un'idea. Il primo è proprio la versione della Kilmer, la quale ha ipotizzato proprio una linea semplice a due voci ua-cam.com/video/wNfRGnZL2oI/v-deo.html
@@mastroelia mi scuso se ti disturbo ,ma è un argomento che mi interessa molto anzi mi ossessiona, beh pero anche nei midi anche se veramente motlo differenti nella seconda ricostruzione fa una scala di do a 7 note, ma si mica comunque è detto che non la sapessero usare la scala a 7 note o addirittura diatonica magari la intendevano diversamente, magari usavano veramente scale diverse per abbellire in modo modale ,loro lo concepivano diversamente ma il risultato è lo stesso
Tutto ciò che hai sentito è frutto di studi di vari musicologi. Purtroppo essendo un discorso di nicchia si trovano poche registrazioni interessanti. Alcune di queste sono parecchio enfatiche e riverberate al fine di evocare un po' di mistero nell'ascoltatore. Sul discorso squisitamente musicale non credo che per quel periodo si possano prendere un considerazione riferimenti tonali o modali. Ciò che conosciamo riguarda essenzialmente delle accordature per strumenti, da quelle si possono ricavare informazioni teoriche, persino su sequenze. Sulla sequenza a sette note, pur con difficoltà, si può davvero pensare fosse largamente usata e conosciuta. Piuttosto che pensare a riferimenti tonali o modali, argomenti troppo lontani dall'epoca, bisognerebbe indagare - ma questo temo sia impossibile - sul tipo di intervallo, sul temperamento. La distanza di tono e semitono come la intendiamo noi è troppo moderna per immaginare fosse usata in un'antichità così remota.
in fondo tiri una corda su un bastone e dove poggi le dita hai note differenti, hai tutte le note comunque ,credo sono convinto che gia nel 1400 a C c'erano gia 9000 mila anni di evoluzione dai primi agricoltori , hai voglia in 9000 anni a tirar corde ,l'orecchio lo avevano come noi,
molte volte poi appunto le scoperte ci smentiscono sottovalutiamo troppo i nostri " vegli"
Beh, basta vedere come mille anni prima ancora, ad UR, si suonasse una lira spettacolare. A me interessa parecchio il mondo antichissimo. Specie nel riflesso musicale, tuttavia essendoci meno fonti il discorso diventa ancora più intricato. Tutto qui
Certo che la scarsita' di esperti italiani, italiani come la grammatica della musica stessa, sulla disciplina di archeologia della musica e' un po' triste, e deprimente pure.
Beh sì è così. Insomma, durante il mio percorso di studi non ho incontrato nessuno che mi abbia parlato di questi temi. Ad esempio all'università DI Ravenna, per dirne una, qualcosa in più lo si potrebbe trovare.