intendi ai fini pratici? Ci sono altri tutorial svolti da professionisti che spiegano come svolgono praticamente questa misura con lo strumento da me mostrato. A livello teorico il concetto è molto semplice perchè non facciamo altro che applicare la legge di ohm per il calcolo di una resistenza R=V/I
0:25 buongiorno professore, mi scusi una precisazione. Lei qui dice che l'impianto di terra è fondamentale per proteggere le persone dai contatti diretti e indiretti, ma questo non è un errore? Nei contatti diretti l'impianto di terra non c'è o sbaglio? Tocco un coduttore sotto tensione , non una carcassa (a cui è collegato il cavo di protezione PE). In caso mi sbaglio, se può spiegarmi meglio gliene sarei grato😊
Buongiorno, Antonio, grazie per la domanda e per l’attenzione ai dettagli! Ha perfettamente ragione: l’impianto di terra serve principalmente a proteggere le persone dai contatti indiretti, cioè quando si entra in contatto con una carcassa metallica accidentalmente sotto tensione, collegata a terra tramite il cavo di protezione (PE). Nei contatti diretti, invece, come toccare un conduttore sotto tensione, la protezione non è fornita dall’impianto di terra, ma da altri dispositivi come i differenziali (salvavita), che intervengono in caso di dispersione verso terra, interrompendo immediatamente il circuito. È stata una mia disattenzione di gioventù, quando registravo solo per i miei alunni e non mi rivedevo il montaggio del video. Grazie ancora per la segnalazione! 😊
Scusi, ma nell'impianto di terra la corrente viene dispersa dopo essere passata dal picchetto dispersore nel terreno? Se si, come è possibile visto che non si chiude il circuito di terra a passarci corrente? Grazie
Sembra strano e anche io, quando lo studiai la prima volta, ho faticato a capirlo, ma la corrente si chiude, nei sistemi TT proprio a terra, cioè proprio nel terreno! Il neutro nasce in cabina e viene messo a terra prima di essere distribuito. Ecco perchè in caso di guasto di una fase il circuito si chiude attraverso il terreno che collega le due terre
Buona sera Corrado, so che tra un po' la norma cambia. Quindi non sarà più fatta la misura di terra nei paletti, ma la nuova norma impone la misura del cavo che va dalla massa al dispersore. Eventualmente può aggiornare questo argomento ?. La ringrazio
Salve prof volevo chiederle se è consentito far passare il cavo di terra che va dal picchetto al centralino dalla stessa conduttura dove passano i cavi montanti che vanno dal contatore al centralino?Grazie per tutto.
Ma se il circuito viene chiuso attraverso il terreno , perché in cabina il neutro viene messo a terra se è questo che crea il pericolo in caso di contatto con la fase?
La domanda è interessante: il neutro nei sistemi TT viene messo a terra proprio per portare a zero il potenziale del centro stella del trasformatore e creare così il cavo di neutro. In caso di guasto ci accorgiamo così del problema tramite gli interruttori differenziali. Ci sono però dei sistemi (quello IT ad esempio) dove questo non viene fatto. Si usa in studi medici, sale operatorie, perchè si preferisce che in caso di un primo guasto non ci sia lo scatto dell’intero impianto. Attenzione perô che nel caso di un secondo guasto a terra il problema diventa importante. Ecco allora che bisogna avere dei dispositivi costosi che in caso di primo guasto avvisino con allarmi sonori e visivi che è in corso un guasto e che questo debba essere il prima possibile eliminato per quanto detto sopra.
Quindi se tocchiamo una delle due fasi di un inverter non prendiamo nessuna scossa se non mettiamo un cavo a terra? Comunque grazie e complimenti per i suoi video che hanno fatto chiarezza su anni di dubbi
buonasera Prof., la ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità e mi scuso per la domanda complessa che le sottopongo. Nella mia abitazione sto realizzando un impianto elettrico per alimentare un appartamento indipendente da quello già esistente. Questo impianto è alimentato ovviamente da un contatore dedicato . Ho predisposto quindi, il suo impianto di messa a terra, con un cavo in PVC di 10mm. e collegato ad una palina di acciaio zincato di 1.5 mt. in un pozzetto, alla distanza di circa 2 metri dall'altro dispersore di terra. La distanza fra le paline, in questo caso, può dare delle problematiche? mi conviene collegare fra di loro le due paline o, come ritengo, meglio lasciare i due impianti separati? Grazie.
Buonasera Luigi pur se le utenze sono diverse e hanno due contatori separati e quindi due fasi diverse se gli utilizzatori elettrici possono essere toccate contemporaneamente allora gli impianti di terra devono essere comuni. Questa è la classica situazione nei condomini dove ognuno ha il suo contatore ma tutti devono utilizzare lo stesso impianto di terra che deve essere UNICO. È necessario quindi nel suo caso unire i due picchetti
@@ilprofelettrico Buonasera Prof., così facendo non si rischia di avere un ritorno sulla linea di terra nell'altro impianto? se, per esempio, ho un guasto alla lavatrice in uno degli appartamenti, posso avere corrente un ritorno di corrente nel circuito di terra anche nell'altro appartamento? Ciò potrebbe far scattare il differenziale, sperando che funzioni, ma quali conseguenze ci possono essere? . Grazie e buona domenica.
No, l’impianto di terra deve essere unico per evitare, in presenza di impianti di terra separati, che in caso di un doppio guasto a terra ininterrotto si possano stabilire differenze di potenziale fino a 400 V) La Norma consente di tenere separati i dispersori allorquando sia impossibile toccare simultaneamente le due masse.
Professore salve ho da chiedere una sua opinione riguardo un dubbio che vorrei lei mi risolvesse con un suo parere professionale:Mi sto accingendo a fare un impianto fotovoltaico con due inverter separati la cui corrente in uscita è bifase,un inverter alimenterà l’abitazione con neutro portato alla palina di terra dell’abitazione per avere potenziale zero e fino qui penso tutto ok,L’altro inverter per caricare l’auto elettrica che anch’essa vuole monofase per caricare,quindi è possibile mettere un’altra puntazza di terra distante 40 metri dall’altra palina?Chiaramente i due impianti sono separati uno alimenta casa con palina dell’abitazione. L’altro impianto di terra separato distante 40 metri per l’impianto dedicato alla ricarica dell’auto e possibile realizzare questo?Ringraziandola anticipatamente attendo un sue per me preziosissime.
Buongiorno professore, se mi permette le faccio un'altra domanda, scusi se approfitto un pò delle sue conoscenze e competenze. Ho interesse a capire quanto è la resistenza di terra del mio impianto (connesso a quello condominiale). So che individuando i punti salienti si può effettuare direttamente la misura con uno strumento apposito e non un semplice tester. Io non ho questa possibilità, almeno per il momento, perciò avevo pensato ad un metodo indiretto che è il seguente: "Prendo due resistenze con valore nominale da 20.000 ohm totali e le misuro per avere il valore reale. Misuro la tensione reale monofase alternata. Misuro con un amperometro in serie la corrente (dovremmo essere nell'ordine delle decine di milliampere) che passa in questa resistenza fra fase e neutro e poi ripeto l'operazione fra fase e terra. Considero la differenza fra queste correnti (quella fra fase e neutro dovrebbe essere maggiore anche se di pochissimo). A questo punto immagino che la resistenza di terra sia in serie a quella che ho messo io da circa 20k ohm, per cui calcolo (R=V/I) questa resistenza che dovrebbe essere proprio quella di terra. Secondo lei, apparte la propagazione dell'errore nelle misure, è un metodo che può fornire un risultato valido, anche se non precisissimo o c'è qualche errore che inficia tutto?
Buonasera professore..nel mio impianto non c’è un nodo di terra; il cavo giallo/verde che parte dal quadro (ove si collega a un SPD) incontra tutti gli altri cavi di terra dei vari circuiti presenti in casa, all’interno di una cassetta di derivazione ove sono collegati con un cappuccio (non ricordo il nome in gergo tecnico), di quelli trasparenti per intenderci.È comunque a norma un collegamento del genere o sarebbe necessaria l’installazione di un cavo di terra necessariamente?Grazie
Buonasera sig. agostino, mi dispiace non esserle d’aiuto a distanza ma per questioni così specifiche è sempre meglio che si rivolga ad un elettricista che veda direttamente il suo impianto. P
Buonasera professore, avrei bisogno di sapere da Lei se ciò che scrivo è esatto: 1) cavo di terra CT è quello che và dalla morsettiera del centralino al picchetto messo a terra 2) cavo di terra PE gialloverde è quello che va dal centralino alle varie cassette di derivazione per raccogliere le masse di prese ed elettrodomestici vari. Io vivo in una bifamigliare ho una montante principale da 10mmq (X 6KW) e dal mio centralino parte un cavo gialloverde da 25 mmq dentro corrugato che si unisce poi con quello del vicino ad un picchetto per poi essere uniti ad un altro picchetto da una treccia nuda (non saprei determinare la sezione). Fatto salvo (penso) che sia corretto così come collegato l'impianto, Le chiedo : 1) giusti i 25mm del CT che arriva al mio centralino o potrebbe essere da 16mm? 2) la sezione del PE deve essere 10mmq ? e visto che devo raggiungere 3 cassette diverse meglio far partire 3 cavi separati ognuno da 10mmq ? La ringrazio fin d'ora per la Sua eventuale risposta e colgo l'occasione per farle i complimenti riguardo l'ultimo libro pubblicato sulle grandezze elettriche
Buonasera e grazie per i complimenti e per l’apprezzamento del libro. 1-Cavo di terra CT. La sezione del conduttore di terra deve essere minimo di 16 mm², ma se c’è già installato un 25 mm², va bene e offre maggiore sicurezza. 2. Cavo di protezione PE . La sezione del conduttore di protezione dovrebbe essere equivalente a quella della fase del montante, quindi 10 mm² è corretto per il PE. Se devi raggiungere più cassette, puoi utilizzare cavi PE separati da 10 mm² per ciascuna cassetta, oppure utilizzare un unico cavo PE da 10 mm² che attraversi le cassette, rispettando le connessioni e garantendo la continuità di terra.
Professore buonasera.. mi scusi, non riesco a capire quale debba essere la giusta sezione del CT, gentilmente potrebbe aiutarmi a capire quale sia la sezione consigliata per l’impianto di terra della mia abitazione?..abitazione in fornitura monofase da 6 kw con cavo di fase e neutro da 6 mm quadrati.Grazie
@@ilprofelettrico grazie professore, pensavo che sino ad una sezione del cavo di fase di 16 mm quadrati, il cavo di terra dovesse essere della stessa sezione del cavo di fase
Forse non ci stiamo capendo sui termini. Il conduttore di terra CT è diverso dal cavo di protezione PE . Quindi: sezione del CT va bene 16 mmquadri, sezione del PE va bene uguale a quello di fase e neutro
Buonasera professore anche questo video è utilissimo, logicamente ben spiegato ed esauriente. Che lei sappia il nodo di terra in un edificio condominiale dove si trova normalmente?
@@ilprofelettrico grazie mille mi ero perso il video. Ho visto che ti sei concentrato prettamente sugli impianti TT, volevo sapere se era in programma qualche video sul dimensionamento del impianto di terra in un sistema TN (TN-S), in particolare mi interessava il dimensionamento del impianto di terra di una cabina MT/BT. Nel caso non fosse in programma ha dei testi con esercizi guidati da consigliarmi?
@@ilprofelettrico ho visto il video ma ho ancora dei dubbi consideriamo il seguente impianto differenziale generale 1A a valle due rami Ramo 1 0.3A a valle 0.03A Ramo 2 0.5 A In questo caso abbiamo sia un parallelo che una cascata devo considerare lo 0.03A o lo 0.5? Non riesco comunque a capire perchè non considerare il generale in quanto andrei a considerare il caso più sfavorevole (dovrei garantire una Re
@@davidespigolon8170 Grazie mille per il tuo commento e per l’interesse verso il tema del dimensionamento dell’impianto di terra in un sistema TN-S. Al momento, non ho in programma video specifici su questo argomento, anche se riconosco quanto sia affascinante e fondamentale, soprattutto per il dimensionamento dell’impianto di terra di una cabina MT/BT. È una tematica che ho approfondito in passato come professionista, e mi dispiace non poterne trattare ora. Per quanto riguarda i testi, non ho riferimenti immediati da consigliare, se non alcuni testi universitari che trattano in dettaglio questi aspetti. Purtroppo, non ricordo al momento i titoli precisi, ma posso andare a rivederli e, se li trovo, sarò felice di condividerli in futuro.
Ciao Domenico su questo argomento non sono ancora riuscito a preparare una lezione. Insegnando nel corso elettronici in genere non approfondisco questa parte sugli impianti elettrici. Però conto comunque di farlo al più presto. Grazie per i complementi
Grazie di aver condiviso le sue lezioni, sono concetti interessanti ed è molto chiaro nelle spiegazioni
Grazie. Mi fa piacere sapere che possono essere utili anche al di fuori delle mie classi
Ho dato un occhiata alla vostra playlist.... Dove trovo le altre lezioni su questo argomento?
Potrebbe essere più specifico sulla misurazione col metodo voltamperomwtrico?
intendi ai fini pratici? Ci sono altri tutorial svolti da professionisti che spiegano come svolgono praticamente questa misura con lo strumento da me mostrato. A livello teorico il concetto è molto semplice perchè non facciamo altro che applicare la legge di ohm per il calcolo di una resistenza R=V/I
@@callanjolly68 va bene grazie
0:25 buongiorno professore, mi scusi una precisazione. Lei qui dice che l'impianto di terra è fondamentale per proteggere le persone dai contatti diretti e indiretti, ma questo non è un errore? Nei contatti diretti l'impianto di terra non c'è o sbaglio? Tocco un coduttore sotto tensione , non una carcassa (a cui è collegato il cavo di protezione PE). In caso mi sbaglio, se può spiegarmi meglio gliene sarei grato😊
Buongiorno, Antonio, grazie per la domanda e per l’attenzione ai dettagli! Ha perfettamente ragione: l’impianto di terra serve principalmente a proteggere le persone dai contatti indiretti, cioè quando si entra in contatto con una carcassa metallica accidentalmente sotto tensione, collegata a terra tramite il cavo di protezione (PE). Nei contatti diretti, invece, come toccare un conduttore sotto tensione, la protezione non è fornita dall’impianto di terra, ma da altri dispositivi come i differenziali (salvavita), che intervengono in caso di dispersione verso terra, interrompendo immediatamente il circuito.
È stata una mia disattenzione di gioventù, quando registravo solo per i miei alunni e non mi rivedevo il montaggio del video. Grazie ancora per la segnalazione! 😊
Ottimo lavoro grazie
Scusi, ma nell'impianto di terra la corrente viene dispersa dopo essere passata dal picchetto dispersore nel terreno? Se si, come è possibile visto che non si chiude il circuito di terra a passarci corrente? Grazie
Sembra strano e anche io, quando lo studiai la prima volta, ho faticato a capirlo, ma la corrente si chiude, nei sistemi TT proprio a terra, cioè proprio nel terreno! Il neutro nasce in cabina e viene messo a terra prima di essere distribuito. Ecco perchè in caso di guasto di una fase il circuito si chiude attraverso il terreno che collega le due terre
Buona sera Corrado, so che tra un po' la norma cambia. Quindi non sarà più fatta la misura di terra nei paletti, ma la nuova norma impone la misura del cavo che va dalla massa al dispersore. Eventualmente può aggiornare questo argomento ?. La ringrazio
Grazie Ignazio per il suggerimento. Aspettiamo le indicazioni della nuova norma e farò poi un nuovo video
@@ilprofelettrico ringrazio io a lei per gli argomenti e le capacità di metodo per spiegare al meglio questi argomenti . Grazie
Salve prof volevo chiederle se è consentito far passare il cavo di terra che va dal picchetto al centralino dalla stessa conduttura dove passano i cavi montanti che vanno dal contatore al centralino?Grazie per tutto.
Salve Michele, si certo
In quel caso la sezione deve essere uguale alla sezione del conduttore di fase
Ma se il circuito viene chiuso attraverso il terreno , perché in cabina il neutro viene messo a terra se è questo che crea il pericolo in caso di contatto con la fase?
La domanda è interessante: il neutro nei sistemi TT viene messo a terra proprio per portare a zero il potenziale del centro stella del trasformatore e creare così il cavo di neutro. In caso di guasto ci accorgiamo così del problema tramite gli interruttori differenziali.
Ci sono però dei sistemi (quello IT ad esempio) dove questo non viene fatto. Si usa in studi medici, sale operatorie, perchè si preferisce che in caso di un primo guasto non ci sia lo scatto dell’intero impianto. Attenzione perô che nel caso di un secondo guasto a terra il problema diventa importante. Ecco allora che bisogna avere dei dispositivi costosi che in caso di primo guasto avvisino con allarmi sonori e visivi che è in corso un guasto e che questo debba essere il prima possibile eliminato per quanto detto sopra.
Quindi se tocchiamo una delle due fasi di un inverter non prendiamo nessuna scossa se non mettiamo un cavo a terra? Comunque grazie e complimenti per i suoi video che hanno fatto chiarezza su anni di dubbi
Su esatto sarebbe proprio così.
buonasera Prof., la ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità e mi scuso per la domanda complessa che le sottopongo. Nella mia abitazione sto realizzando un impianto elettrico per alimentare un appartamento indipendente da quello già esistente. Questo impianto è alimentato ovviamente da un contatore dedicato . Ho predisposto quindi, il suo impianto di messa a terra, con un cavo in PVC di 10mm. e collegato ad una palina di acciaio zincato di 1.5 mt. in un pozzetto, alla distanza di circa 2 metri dall'altro dispersore di terra. La distanza fra le paline, in questo caso, può dare delle problematiche? mi conviene collegare fra di loro le due paline o, come ritengo, meglio lasciare i due impianti separati? Grazie.
Buonasera Luigi pur se le utenze sono diverse e hanno due contatori separati e quindi due fasi diverse se gli utilizzatori elettrici possono essere toccate contemporaneamente allora gli impianti di terra devono essere comuni. Questa è la classica situazione nei condomini dove ognuno ha il suo contatore ma tutti devono utilizzare lo stesso impianto di terra che deve essere UNICO. È necessario quindi nel suo caso unire i due picchetti
@@ilprofelettrico Buonasera Prof., così facendo non si rischia di avere un ritorno sulla linea di terra nell'altro impianto? se, per esempio, ho un guasto alla lavatrice in uno degli appartamenti, posso avere corrente un ritorno di corrente nel circuito di terra anche nell'altro appartamento? Ciò potrebbe far scattare il differenziale, sperando che funzioni, ma quali conseguenze ci possono essere? . Grazie e buona domenica.
No, l’impianto di terra deve essere unico per evitare, in presenza di impianti di terra separati, che in caso di un doppio guasto a terra ininterrotto si possano stabilire differenze di potenziale fino a 400 V)
La Norma consente di tenere separati i dispersori allorquando sia impossibile toccare simultaneamente le due masse.
Nel caso di guasto su uno degli impianti gli altri differenziali non scattano perchè quella corrente arriva dalla fase del circuito guasto
Professore salve ho da chiedere una sua opinione riguardo un dubbio che vorrei lei mi risolvesse con un suo parere professionale:Mi sto accingendo a fare un impianto fotovoltaico con due inverter separati la cui corrente in uscita è bifase,un inverter alimenterà l’abitazione con neutro portato alla palina di terra dell’abitazione per avere potenziale zero e fino qui penso tutto ok,L’altro inverter per caricare l’auto elettrica che anch’essa vuole monofase per caricare,quindi è possibile mettere un’altra puntazza di terra distante 40 metri dall’altra palina?Chiaramente i due impianti sono separati uno alimenta casa con palina dell’abitazione. L’altro impianto di terra separato distante 40 metri per l’impianto dedicato alla ricarica dell’auto e possibile realizzare questo?Ringraziandola anticipatamente attendo un sue per me preziosissime.
La questione merita un approfondimento tecnico che mi richiede del tempo. Ora mi dispiace non riesco a risponderle in maniera veloce.
Buongiorno professore, se mi permette le faccio un'altra domanda, scusi se approfitto un pò delle sue conoscenze e competenze.
Ho interesse a capire quanto è la resistenza di terra del mio impianto (connesso a quello condominiale). So che individuando i punti salienti si può effettuare direttamente la misura con uno strumento apposito e non un semplice tester.
Io non ho questa possibilità, almeno per il momento, perciò avevo pensato ad un metodo indiretto che è il seguente:
"Prendo due resistenze con valore nominale da 20.000 ohm totali e le misuro per avere il valore reale.
Misuro la tensione reale monofase alternata.
Misuro con un amperometro in serie la corrente (dovremmo essere nell'ordine delle decine di milliampere) che passa in questa resistenza fra fase e neutro e poi ripeto l'operazione fra fase e terra.
Considero la differenza fra queste correnti (quella fra fase e neutro dovrebbe essere maggiore anche se di pochissimo). A questo punto immagino che la resistenza di terra sia in serie a quella che ho messo io da circa 20k ohm, per cui calcolo (R=V/I) questa resistenza che dovrebbe essere proprio quella di terra.
Secondo lei, apparte la propagazione dell'errore nelle misure, è un metodo che può fornire un risultato valido, anche se non precisissimo o c'è qualche errore che inficia tutto?
Buonasera professore..nel mio impianto non c’è un nodo di terra; il cavo giallo/verde che parte dal quadro (ove si collega a un SPD) incontra tutti gli altri cavi di terra dei vari circuiti presenti in casa, all’interno di una cassetta di derivazione ove sono collegati con un cappuccio (non ricordo il nome in gergo tecnico), di quelli trasparenti per intenderci.È comunque a norma un collegamento del genere o sarebbe necessaria l’installazione
di un cavo di terra necessariamente?Grazie
Buonasera sig. agostino, mi dispiace non esserle d’aiuto a distanza ma per questioni così specifiche è sempre meglio che si rivolga ad un elettricista che veda direttamente il suo impianto. P
Buonasera professore, avrei bisogno di sapere da Lei se ciò che scrivo è esatto:
1) cavo di terra CT è quello che và dalla morsettiera del centralino al picchetto messo a terra
2) cavo di terra PE gialloverde è quello che va dal centralino alle varie cassette di derivazione per raccogliere le masse di prese ed elettrodomestici vari.
Io vivo in una bifamigliare ho una montante principale da 10mmq (X 6KW) e dal mio centralino parte un cavo gialloverde da 25 mmq dentro corrugato che si unisce poi con quello del vicino ad un picchetto per poi essere uniti ad un altro picchetto da una treccia nuda (non saprei determinare la sezione). Fatto salvo (penso) che sia corretto così come collegato l'impianto, Le chiedo :
1) giusti i 25mm del CT che arriva al mio centralino o potrebbe essere da 16mm?
2) la sezione del PE deve essere 10mmq ? e visto che devo raggiungere 3 cassette diverse meglio far partire 3 cavi separati ognuno da 10mmq ?
La ringrazio fin d'ora per la Sua eventuale risposta e colgo l'occasione per farle i complimenti riguardo l'ultimo libro pubblicato sulle grandezze elettriche
Buonasera e grazie per i complimenti e per l’apprezzamento del libro.
1-Cavo di terra CT. La sezione del conduttore di terra deve essere minimo di 16 mm², ma se c’è già installato un 25 mm², va bene e offre maggiore sicurezza.
2. Cavo di protezione PE . La sezione del conduttore di protezione dovrebbe essere equivalente a quella della fase del montante, quindi 10 mm² è corretto per il PE. Se devi raggiungere più cassette, puoi utilizzare cavi PE separati da 10 mm² per ciascuna cassetta, oppure utilizzare un unico cavo PE da 10 mm² che attraversi le cassette, rispettando le connessioni e garantendo la continuità di terra.
In questo altro mio video approfondisco questi discorsi
ua-cam.com/video/ZQ402mS19yg/v-deo.htmlsi=JdRHy1ybRaqYhXC2
Professore buonasera.. mi scusi, non riesco a capire quale debba essere la giusta sezione del CT, gentilmente potrebbe aiutarmi a capire quale sia la sezione consigliata per
l’impianto di terra della mia abitazione?..abitazione in fornitura monofase da 6 kw con cavo di fase e neutro da 6 mm quadrati.Grazie
Va bene da 16 mmquadri
@@ilprofelettrico grazie professore, pensavo che sino ad una sezione del cavo di fase di 16 mm quadrati, il cavo di terra dovesse essere della stessa sezione del cavo di fase
cioè nel caso in cui il cavo di fase sia di sezione uguale/inferiore a 16 mm quadrati
Forse non ci stiamo capendo sui termini. Il conduttore di terra CT è diverso dal cavo di protezione PE . Quindi: sezione del CT va bene 16 mmquadri, sezione del PE va bene uguale a quello di fase e neutro
@@ilprofelettrico grazie professore, avevo fatto confusione io
Buonasera professore anche questo video è utilissimo, logicamente ben spiegato ed esauriente.
Che lei sappia il nodo di terra in un edificio condominiale dove si trova normalmente?
Si può trovare nel quadro stesso o subito sotto, oppure nella parete esterna nel punto piú vicino al pozzetto di terra
@@ilprofelettrico Grazie mille professore, mi serviva saperlo per l'eventuale collocazione di un spd di tipo 2.
Per il dimensionamento dell'impianto di terra in un sistema TT
data la formula Re
In questo mio altro video la risposta ua-cam.com/video/7_FwjMm9r0Q/v-deo.htmlsi=icuAaFTJDY0DR2wp
@@ilprofelettrico grazie mille mi ero perso il video.
Ho visto che ti sei concentrato prettamente sugli impianti TT, volevo sapere se era in programma qualche video sul dimensionamento del impianto di terra in un sistema TN (TN-S), in particolare mi interessava il dimensionamento del impianto di terra di una cabina MT/BT. Nel caso non fosse in programma ha dei testi con esercizi guidati da consigliarmi?
@@ilprofelettrico ho visto il video ma ho ancora dei dubbi consideriamo il seguente impianto
differenziale generale 1A
a valle due rami
Ramo 1
0.3A
a valle
0.03A
Ramo 2
0.5 A
In questo caso abbiamo sia un parallelo che una cascata devo considerare lo 0.03A o lo 0.5?
Non riesco comunque a capire perchè non considerare il generale in quanto andrei a considerare il caso più sfavorevole (dovrei garantire una Re
se riesce a rispondere solo a questo @ilprofeletteico
@@davidespigolon8170 Grazie mille per il tuo commento e per l’interesse verso il tema del dimensionamento dell’impianto di terra in un sistema TN-S. Al momento, non ho in programma video specifici su questo argomento, anche se riconosco quanto sia affascinante e fondamentale, soprattutto per il dimensionamento dell’impianto di terra di una cabina MT/BT. È una tematica che ho approfondito in passato come professionista, e mi dispiace non poterne trattare ora.
Per quanto riguarda i testi, non ho riferimenti immediati da consigliare, se non alcuni testi universitari che trattano in dettaglio questi aspetti. Purtroppo, non ricordo al momento i titoli precisi, ma posso andare a rivederli e, se li trovo, sarò felice di condividerli in futuro.
Salve Prof. Potrebbe fare un tutorial sulla misura dell'anello di guasto in un impianto di terra, Grazie e complimenti.
Ciao Domenico su questo argomento non sono ancora riuscito a preparare una lezione. Insegnando nel corso elettronici in genere non approfondisco questa parte sugli impianti elettrici. Però conto comunque di farlo al più presto. Grazie per i complementi
Nei ferri del cemento armato corrode
Perché bisogna fare un pozzetto per la messa a terra? La si può fare la messa a terra senza POZZETTO?
La messa a terra deve essere ispezionabile per fare delle misure. Volendo si può mettere un collettore e non mettere i pozzetti ai picchetti