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Grazie per il tuo commento e per l’osservazione molto interessante! Hai ragione: gli impianti degli anni ’40 e ’50 avevano uno stile particolarmente curato, con materiali come porcellana, rame stagnato, che davano un tocco di eleganza e solidità. Quegli impianti venivano realizzati con una precisione artigianale che oggi è più difficile trovare. Apprezziamo peró la buona volontà del b&b di riproporre un impianto retrò

@@andreaantoninetti6739 immagino sia bellissimo inserito in quelle strutture. Grazie per la testimonianza

Salve Christian il magnetotermico ha la sola protezione del cavo. In questo quadro d’esempio il magnetotermico a monte di tutto deve infatti proteggere il cavo montante che viene scelto in base alla potenza massima che vi deve transitare. Nel caso sempre di questo quadro per non essere rindondanti infatti come generale appartamento ho messo un sezionatore che viene scelto in base alla massima corrente che vi deve transitare dettata soprattutto dalla potenza contrattuale . Anche il magnetotermico a monte di tutto è chiaro che non deve essere dimensionato per la somma di tutti i magnetotermici a valle. Se ci fossero 10 magnetotermici da 16 non metterei cero un magnetotermico da 160. Non so se sia chiaro ora

Secondo la normativa CEI 64-8, il Capitolo 37 definisce i livelli di prestazione per gli impianti elettrici residenziali, che influenzano il numero minimo di circuiti richiesti e la loro configurazione: 1. Livello 1 (base, obbligatorio): • È ammesso l’uso di un unico magnetotermico per luci e prese da 10 A, purché: • Il carico totale non superi i 10 A. • Le prese da 16 A siano su un circuito separato. • In questo livello, la separazione tra prese da 10A e luci non è obbligatoria, purché sia garantita la sicurezza. 2. Livello 2 (standard) e Livello 3 (domotico): • Richiedono la separazione obbligatoria tra il circuito luci e quello prese, indipendentemente dall’amperaggio. • Inoltre, devono essere presenti almeno 4 circuiti distinti per le varie funzioni: • Almeno 2 circuiti prese. • Almeno 1 circuito luci. • Un ulteriore circuito, ad esempio per elettrodomestici o prese dedicate. In sintesi: Se l’impianto segue il livello 1, un unico magnetotermico da 10 A per luci e prese da 10 A è a norma, a condizione che le prese da 16 A siano su un circuito separato. Per impianti di livello 2 o 3, invece, è obbligatoria la separazione dei circuiti, e non sarebbe conforme. Questo garantisce prestazioni migliori e maggiore sicurezza.

Si mi ha colpito molto l’impianto a vista e bellissimo il profumo di ginepro in camera. Buon anno anche a te

Grazie Gianni per i complimenti. Per dare una risposta precisa serve sapere le condizioni di posa del cavo. Ad esempio sotto traccia oppure interrato , se passa insieme ad altri cavi e la temperatura ambiente

Grazie per il Suo commento e per i complimenti! La playlist sui PLC è un progetto che desidero sviluppare ulteriormente, includendo anche il linguaggio FBD nell’ambiente Siemens. Grazie ancora per il Suo supporto!

Grazie mille per il tuo commento! Quando i complimenti arrivano da giovani colleghi che riconoscono l’importanza della didattica nel trasmettere contenuti, è davvero una grande soddisfazione. Mi fa piacere sapere che il lavoro fatto sul canale è utile anche per chi insegna, e questo mi motiva ancora di più a continuare a condividere conoscenza. Continua così anche tu: insegnare è un lavoro importante e sono sicuro che farai un ottimo lavoro!

Salve Antonio, secondo la normativa CEI 64-8 (Sezione 443) e le linee guida per gli SPD, il calcolo del rischio CRL è obbligatorio per i nuovi impianti per valutare la necessità di installare SPD   . Tuttavia, quando non è possibile ottenere tutti i dati necessari (ad esempio, la distanza dalla cabina di trasformazione), la normativa prevede che gli SPD siano comunque installati in modo preventivo, specialmente per proteggere le apparecchiature da sovratensioni .

@@maurobevilacqua7137 grazie Mauro per questo bellissimo gesto e per la donazione. Buon anno anche a lei

Grazie per questo bellissimo messaggio. Mi fa piacere che ci sia qualcuno che apprezzi anche questi video che sono un po’ più specifici e meno attraenti per i più

Salve Daniele, intendi che non l’ho scritto così? DOMOTICA #13… ora provvedo . Grazie per il feedback

@@ilprofelettrico Si, esatto. Di nulla Professore, è sempre un piacere. Grazie a Lei.🙏

Grazie mille per aver segnalato l’errore nei titoli delle lezioni! È sempre utile ricevere feedback per migliorare. Grazie anche per i tuoi apprezzamenti sui video, sono davvero felice che li trovi interessanti e istruttivi.

@ilprofelettrico Ci mancherebbe Professore, era il minimo che potessi fare in segno di gratitudine per le decine e decine di ore che ha dedicato a noi studenti, in forma totalmente gratuita. Prof Lai, Lei è veramente un grande e se ci fossero al mondo più persone altruiste e generose come lei, sarebbe un mondo migliore. L'istruzione rende le persone libere da chi le vorrebbe ignoranti per assoggettarle, manipolarle e sfruttarle a proprio piacimento. Ho scaricato tutti i suoi video perché non vorrei mai perderli se per qualche motivo non riuscissi più ad accedervi online. Se non dovessi lavorare, starei tutto il giorno a studiare...😄 Ho anche acquistato quasi 500 corsi Udemy che mi aspettano...😅 È la stessa passione e dedizione che traspare nei suoi video. Le auguro buone Feste e Felice Anno Nuovo se non dovessimo sentirci prima...🌲🌟🌟 Un'ultima cosa Professore: AIOOO!😁

Sì, è corretto, questo accorgimento è specificato dalla norma CEI 64-8, Sezione 534, che evidenzia l’importanza di un’adeguata protezione coordinata per evitare sovratensioni residue che possano danneggiare le apparecchiature sensibili. L’SPD di tipo 3 è infatti progettato per offrire una protezione aggiuntiva e deve essere installato in prossimità dei dispositivi finali da proteggere, specialmente quando la distanza supera i 10 metri rispetto all’SPD precedente .

@ Grazie della risposta. La prossimità come deve essere intesa o calcolata? Per le apparecchiature dotate di spina è facile l’installazione nella presa all’interno della cassetta 503. Ma ad esempio per l’unità esterna di una PDC penta-slit che si trova a 20mt dal centralino, si potrebbe installare nella cassetta di derivazione più vicina all’apparecchiatura che si trova a 8mt?

@ si va bene come soluzione

Grazie mille per il suo apprezzamento! È sempre una grande soddisfazione sapere che la mia passione per l’insegnamento venga percepita e apprezzata. Non è sempre facile coinvolgere tutti gli studenti, soprattutto in un’età in cui l’attenzione è spesso rivolta ad altro. Però, come dice lei, quelli che riescono a trovare il corso giusto e lo frequentano con interesse sono davvero fortunati, e altrettanto fortunato mi sento io ad avere la possibilità di accompagnarli in questo percorso. Grazie ancora per il suo incoraggiamento!

Buonasera Antonello, grazie mille per gli auguri di Natale! 😊 Un corso sulle cabine MT/BT è sicuramente nei miei piani futuri. Sto lavorando per organizzarlo in collaborazione con una ditta di installazione che ha già esperienza in questo campo. Spero di riuscire a realizzarlo al più presto. Grazie per l’incoraggiamento

@@giuseppeferro6359 grazie gentilissimo

Buongiorno Ivano, grazie per la domanda! In un box privato non è obbligatorio installare un pulsante esterno per lo sgancio della corrente, ma è una buona pratica consigliata, soprattutto come dici tu per facilitare eventuali interventi dei Vigili del Fuoco in caso di emergenza. La Norma CEI 64-8 suggerisce dispositivi di comando e sezionamento accessibili in situazioni come questa, ma l’obbligatorietà dipende da eventuali regolamenti locali o condominiali. Grazie ancora

@@giuseppeneroli3105 😅 hai visto i video precedenti della playlist?

@ilprofelettrico le ultime no, sicuramente è una mia mancanza 😊

per capire bene questa parte bisogna almeno partire dalla n 5 ua-cam.com/video/raqWtzMQuGg/v-deo.htmlsi=S9rYIBgwFoKSYeZU

Salve Gianfranco, grazie per la riflessione e buone feste anche a Lei! Il Suo ragionamento è corretto, ma c’è un aspetto da considerare: stiamo parlando della corrente che può essere erogata su un carico, supponendo che il generatore abbia la capacità di fornire tale corrente. Se invece, parliamo di pannelli solari, ognuno potrebbe essere in grado di erogare, ad esempio, al massimo 3 A. Collegandone due in serie, la tensione si somma (24 V), ma la corrente rimane limitata a 3 A, essendo determinata dalla capacità dei singoli generatori. Per aumentare la corrente sul carico, invece, sarebbe necessario collegare i generatori in parallelo, in modo che le loro correnti si sommino, mantenendo invariata la tensione.

@@ilprofelettrico "ma la corrente rimane limitata a 3 A, essendo determinata dalla capacità dei singoli generatori." penso sai questa la chiave di tutto. ancora auguri

La treccia in rame puro è più efficace se interrata direttamente, poiché il contatto diretto con il terreno migliora la dispersione della corrente di guasto. Tuttavia, può essere posata anche in un corrugato per proteggerla da danneggiamenti meccanici, a patto che non si comprometta la sua funzione e si rispettino le indicazioni della norma CEI 64-8. Se si sceglie l’interramento diretto, è importante valutare eventuali trattamenti protettivi contro la corrosione, soprattutto in terreni aggressivi.

Buonasera Giuseppe HA è da configurare dentro il router secondario con l’ip 192.168.0.76. Bisogna poi configurare tutti gli altri dispositivi dentro il router dentro il router secondario. Poi per HA da remoto io ho usato il servizio duckdns

@@giuseppegiunta7882 vanno in conflitto. Io ho messo per il secondo router 192.168.178.1 con subnet mask 255.255.255.0 e sono certo che sono due reti differenti

Grazie mille per i complimenti. Ma i 12 kW probabili passeranno tutti da questo unico cavo montante? Se è così sono necessari almeno 16 mmquadri

@@ilprofelettrico In pretica l'impianto fotovoltaico costituito da 21 pannelli da 430w, un inverter da 6kw monofase e due accumulatori da 13,5kw è connesso direttamente con il contatore Enel con potenza erogata di 6kw verso il quale riversa la produzione di energia in eccesso. Quindi in linea teorica nel caso di una richiesta di energia che supera i 6kw prodotti dal fotovoltaico vanno ad aggiungersi i 6kw erogati dal gestore. Spero di essere riuscito da profano a spiegarmi.

@@FS-xd3onsi tutto chiaro😉 confermo che sarebbe necessario un cavo da almeno 16 ma forse andrei anche a 25 per sfruttare al massimo gli eventuali 12 kW e contenere la caduta in questo tratto al 2%. Chiaramente devono essere associate le corrispondenti protezioni