"fare il dovere di soldati" e' una espressione non si puo' sentire. sbudellare dei poveri innocenti a maggior gloria delle borghesie nazionali non e' un dovere, e' un ricatto a cui si e' ceduto.
Capiamo, a nessuno piace e a nessuno piaceva fare la guerra, al di fuori di alcuni esaltati. Ma, nei fatti, era proprio come detto: era un dovere legale, lo era all'epoca e lo è tutt'ora, come recita l'articolo 52 della Costituzione: "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica". Il "dovere", al di là delle imposizioni della legge, era anche, tra i soldati, nei confronti dei loro compagni in armi. Si sviluppava un senso di dovere recipoco, di protezione l'uno con l'altro tra semplici soldati, per quanto fosse possibile in quel macello.
Veramente interessante e decisamente condivisibile quanto detto nell'intervista. Complimenti.
Assolutamente d'accordo, concettobche andrebbe esteso anche a reperti, almeno quelli di un certo interesse ovviamente, di altri momenti storici
Si può solo essere d'accordo con il signor Nicolis. Mi piacerebbe sapere se i resti di quei ragazzi siano stati identificati.
Per approfondire, da vedere
"Ritrovamento dei caduti I guerra mendiale sul Menderle", caricato da Alberto Manicardi.
Ciao
Un lavoro molto interessante
"fare il dovere di soldati" e' una espressione non si puo' sentire. sbudellare dei poveri innocenti a maggior gloria delle borghesie nazionali non e' un dovere, e' un ricatto a cui si e' ceduto.
Capiamo, a nessuno piace e a nessuno piaceva fare la guerra, al di fuori di alcuni esaltati. Ma, nei fatti, era proprio come detto: era un dovere legale, lo era all'epoca e lo è tutt'ora, come recita l'articolo 52 della Costituzione: "La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici.
L'ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica". Il "dovere", al di là delle imposizioni della legge, era anche, tra i soldati, nei confronti dei loro compagni in armi. Si sviluppava un senso di dovere recipoco, di protezione l'uno con l'altro tra semplici soldati, per quanto fosse possibile in quel macello.