Credo che il Prof. Barbero sia la persona più innamorata di storia che abbia mai visto. Il suo modo di spiegare è coinvolgente come nessun altro. Tra l'altro al minuto 15:58 prevede il futuro.
Quello che il Professore chiama. "lo sproloquio infinito"mi ha colpito in modo particolare. il racconto del vecchio ha la musicalità, solo apparentemente monotona, del un racconto di un nonno, forse distaccato dal presente, ma efficacissimo nel rendere il quadro di un mondo e di un'epoca. Eccellente l'idea di non mettere nessun punto a capo; è' un colpo d'occhio molto efficace che aiuta ad entrare nel clima del racconto.
Il terrore nella voce dell'intervistato re al pensiero di "ben" 260 pagine da leggere... "Battle Cry of Freedom" di McPherson (sempre sulla guerra civile americana) sono 944 pagine. Le memorie di Grant circa 600 (queste sono anche su Gutenberg). Qua ci si spaventa per meno di 300 pagine.
Robert Lee viene considerato il più grande generale tra quelli, sudisti e nordisti, che hanno combattuto nella la "guerra di secessione" americana. Ma a Gettisburgh ha preso una decisione, forse inevitabile ma, a mio parere, facendo un errore tattico colossale: ha consentito che i nordisti si posizionassero su di un fronte migliore, in alto su di una collina, e ha poi attaccato frontalente da basso ecc. E, come so dice in questi casi, ha vinto le battaglie ma ha perso la guerra (non solo a Gettisbugh naturalmente).
Ci fu anche la battaglia di Shilo, che fu un massacro per entrambi gli schieramenti e che non si concluse con una vittoria tattica di una parte sull' altra. Dal punto di vista strategico però rappresentò la penetrazione degli Unionisti nel territorio della Confederazione grazie al Mississippi usato per muovere truppe nel cuore di Dixieland. E fino ad allora l' Unione giocava in difesa.
Dalla descrizione mi ricorda Huckleberry Finn e Furore, per l' intenzione di affrontare senza retorica quel mondo di contraddizioni e vestito appunto di retorica che sono gli USA.
Occorrerebbero più professori come il prof. Barbero, capaci con la loro dialettica di catturare l’attenzione dei ragazzi, purtroppo sono rarissimi. InsegnanteSognatrice
Spazzolino da denti : in legno con setole naturali dure ( probabilmente di maiale ) piuttosto caro , lo si trova in profumeria, di una notissima marca di altissima qualità.
@@ivanbombana7282 la " N - word " , in italiano traducibile come " la parola che inizia con la N " e usata per indicare una persona o più persone di colore. Può avere connotazione dispregiativa o razzista a seconda del contesto o degli interlocutori in cui è utilizzata. Negli USA c'è una vera e propria questione aperta in merito.
@@albertocarbonatto2842 Mai capito perché non li chiamani neri anziché di colore. Quest'ultimo è troppo generico, andrebbe bene per bianchi, marroni, gialli, rosa...
Davvero negli '80 e '90 le cose erano più tranquille di ora negli Stati Uniti d'America? Io mi ricordo di un certo Rodney King e delle rivolte a Los Angeles
"non riuscivo a capire come un predivatore POTEVA avere in testa..." ed io che credevo did non aver dimenticato l'Italiano, avrei scritto "non riuscivo a capire come un predicatore POTESSE avere in testa..." e poi, il prigioniero che"sembrava che la discussione gli interessava", avrei scritto "che gli interessasse"... son proprio ignorante, vero?
Quando ho sentito che Barbero aveva scritto un libro mettendosi nei panni di un americano suddista, ho pensato: "Era scritto che distruggi il capitalismo, non che ti unissi a loro!" Vabbè sono sicuro che tra le righe andando a leggere uscirà fuori il Barbero de "Le Ateniesi" che ci gode a veder morire male i fascistelli
quelli che mettono "non mi piace" hanno provato a coltivare cotone in Massachusetts.
😁😁😁😁😁😁😁😁😁
Credo che il Prof. Barbero sia la persona più innamorata di storia che abbia mai visto. Il suo modo di spiegare è coinvolgente come nessun altro. Tra l'altro al minuto 15:58 prevede il futuro.
Sei il migliore ti amo
SPLENDIDO PROFESSORE BARBERO
Ho appena iniziato il libro, comprato a scatola chiusa appena uscito: garante Barbero
Quello che il Professore chiama. "lo sproloquio infinito"mi ha colpito in modo particolare. il racconto del vecchio ha la musicalità, solo apparentemente monotona, del un racconto di un nonno, forse distaccato dal presente, ma efficacissimo nel rendere il quadro di un mondo e di un'epoca. Eccellente l'idea di non mettere nessun punto a capo; è' un colpo d'occhio molto efficace che aiuta ad entrare nel clima del racconto.
Non vedo l'ora di averlo!🤗 Questo commento è davvero stuzzicante 😀🌸
Professore complimenti Grazie
Buon fine settimana
Il terrore nella voce dell'intervistato re al pensiero di "ben" 260 pagine da leggere...
"Battle Cry of Freedom" di McPherson (sempre sulla guerra civile americana) sono 944 pagine. Le memorie di Grant circa 600 (queste sono anche su Gutenberg).
Qua ci si spaventa per meno di 300 pagine.
l'intervistatore ha più voglia di parlare che di ascoltare Barbero.
Fastidioso
Esatto
Manie di protagonismo
Io l’ho trovato molto preso dal libro. Mi ha fatto venire voglia anche a me di leggerlo.
Professore se per il fatto che lei stringerebbe la mano al Generale Lee qualcuno la rimprovera ancora, gli punti contro il fucilone alla baionetta.
Robert Lee viene considerato il più grande generale tra quelli, sudisti e nordisti, che hanno combattuto nella la "guerra di secessione" americana. Ma a Gettisburgh ha preso una decisione, forse inevitabile ma, a mio parere, facendo un errore tattico colossale: ha consentito che i nordisti si posizionassero su di un fronte migliore, in alto su di una collina, e ha poi attaccato frontalente da basso ecc. E, come so dice in questi casi, ha vinto le battaglie ma ha perso la guerra (non solo a Gettisbugh naturalmente).
Ci fu anche la battaglia di Shilo, che fu un massacro per entrambi gli schieramenti e che non si concluse con una vittoria tattica di una parte sull' altra.
Dal punto di vista strategico però rappresentò la penetrazione degli Unionisti nel territorio della Confederazione grazie al Mississippi usato per muovere truppe nel cuore di Dixieland.
E fino ad allora l' Unione giocava in difesa.
Dalla descrizione mi ricorda Huckleberry Finn e Furore, per l' intenzione di affrontare senza retorica quel mondo di contraddizioni e vestito appunto di retorica che sono gli USA.
Occorrerebbero più professori come il prof. Barbero, capaci con la loro dialettica di catturare l’attenzione dei ragazzi, purtroppo sono rarissimi.
InsegnanteSognatrice
Me lo vedo Barbero che balla "Sweet home Alabama".
Spazzolino da denti : in legno con setole naturali dure ( probabilmente di maiale ) piuttosto caro , lo si trova in profumeria, di una notissima marca di altissima qualità.
E non sa perché la Virginia si chiama così :(
il prof ha ufficialmente ottenuto la N-word pass
Ha scritto il libro apposta
Da nero concordo
La che?
@@ivanbombana7282 la " N - word " , in italiano traducibile come " la parola che inizia con la N " e usata per indicare una persona o più persone di colore.
Può avere connotazione dispregiativa o razzista a seconda del contesto o degli interlocutori in cui è utilizzata.
Negli USA c'è una vera e propria questione aperta in merito.
@@albertocarbonatto2842 Mai capito perché non li chiamani neri anziché di colore. Quest'ultimo è troppo generico, andrebbe bene per bianchi, marroni, gialli, rosa...
Davvero negli '80 e '90 le cose erano più tranquille di ora negli Stati Uniti d'America? Io mi ricordo di un certo Rodney King e delle rivolte a Los Angeles
Ma quanto parla questo Geda !
Chissà se Barbero quando si è inventato il nome Dick Stanton ha pensato a Arch Stanton citato da Sergio Leone ne "Il buono, il brutto e il cattivo"...
intervistatore molesto
L'intervistatore esagera con le tante parole non lascia il giusto spazio ad Alessandro Barbero.
"non riuscivo a capire come un predivatore POTEVA avere in testa..." ed io che credevo did non aver dimenticato l'Italiano, avrei scritto "non riuscivo a capire come un predicatore POTESSE avere in testa..." e poi, il prigioniero che"sembrava che la discussione gli interessava", avrei scritto "che gli interessasse"...
son proprio ignorante, vero?
Quando ho sentito che Barbero aveva scritto un libro mettendosi nei panni di un americano suddista, ho pensato: "Era scritto che distruggi il capitalismo, non che ti unissi a loro!"
Vabbè sono sicuro che tra le righe andando a leggere uscirà fuori il Barbero de "Le Ateniesi" che ci gode a veder morire male i fascistelli