Il vero problema è la retroattività del vincolo PAI sopraggiunto anche per chi ha un parere idrogeologico positivo.anche per case costruite in zone extraurbane con licenza ante 67 e poi in parte modificate. Nelle periferie e in zone extraurbane dove sono la maggior parte
Si tratta di definire procedure di condono come le 47/85 non chiuse per sopraggiunto vincolo. Non si tratta neanche di nuovi abusi. Case ereditate o acquistate prima del 2005 e che ora non possono essere vendute. Case senza un titoli che non possono neanche sanare con scia dove pure ammessa perché in difetto di licenza. Sono veri e propri ibridi
A mio parere, in merito alla variazione dello lo stato legittimo la parola "esistenza" è diversa da "conformità". Quindi si deve chiarire un pò tutto se no si possono instaurare procedimenti di condono automatici su errori della pubblica amministrazione. (Rilascio di titoli edilizi su immobili difformi rispetto al titolo iniziale).
Per quanto riguarda le modifiche ai tempi di risposta dell' amministrazione e della commissione paesaggistica, valgono anche per i procedimenti in corso o solo per i procedimenti avviati dal 24 maggio in avanti? Mi spiego meglio: i condoni 2003 bloccati a causa del mancato parere paesaggistico che fine faranno?
Paradossalmente, alla lettura della norma, in zona vincolata pare siano più penalizzate le difformità negli "ulteriori contesti" che non quelli nei "beni paesaggistici", per i quali almeno una procedura di sanatoria paesaggistica è stata contemplata. Invece, ad esempio, in zona tutelata con l'ulteriore contesto di "città consolidata" del PPTR Puglia (per la quale nei centri abitati gli interventi si eseguono normalmente in esenzione di accertamento compatibilità paesaggistica), una parziale difformità è variazione essenziale e punto, la nuova procedura di sanatoria è inapplicabile.
Buongiorno Carlo. Quando farai un video dedicato alle novità in merito ai mutamenti di destinazione d'uso? Credo che l'art. 23-ter comma 1-quater sia rivoluzionario
Nel merito dello stato legittimo per le unità immobiliari si parla di ultimo intervento rilasciato (sanatoria SCIA2 o condono) dove vengono dichiarati (non legittimati) i titoli abilitativi che ne hanno legittimato la stessa... ma solo quelli che hanno interessato "l'intera unità immobiliare" e non una porzione di essa.. se un condono è stato rilasciato per una veranda non può essere considerato un titolo sull'intera unità immobiliare... Stessa situazione se ho ottenuto un titolo in accertamento di conformità con SCIA2 su una porzione di una palazzina...
Sono disgustato, ma possibile che in Italia non si riesca a fare una legge urbanistica chiara ed inequivocabile? Possibile che ogni volta bisogna aspettare le varie successive sentenze giurisprudenziali per sapere come muoversi?
Devono stabile dei "protocolli" ufficiali per tutte queste verifiche. Non si possono scaricare tutte queste " interpretazioni" ai tecnici. Con il rischio che ognuno faccia "a modo suo" Basta.. È l'ora di finirla.
I pareri sono molto autorevoli per quanto riguarda lo stato legittimo riguardanti l'art. 9bis, però credo che non state approfondendo la tematica dal punto di vista del legittimo affidamento del privato, come si può vedere nell' Art. 42 (Tolleranze di costruzione e tutela dell’affidamento) inserito nella bozza di riforma del TUE, nel periodo: b) le parziali difformità, realizzate in corso d’opera, che l’amministrazione comunale non abbia espressamente contestato nell’ambito di un successivo procedimento edilizio volto alla formazione di un nuovo titolo abilitativo, rispetto al quale siano decorsi i termini stabiliti dalla legge per un eventuale provvedimento di annullamento d’ufficio. come vedete è molto simile a quanto inserito nel (salva casa), dal mio punto di vista si vuole proteggere il privato che nel tempo sia diventato proprietario sulla base di evidenti titoli rilasciati che prevedeva sicuramente il controllo del titolo che ha previsto la costruzione o che ne ha legittimato la stessa. Se per un momento si riflette al contrario lo stesso organo a cui è demandato tutto, entra in contrasto con se stesso, se hai rilasciato un permesso a costruire dove nei grafici presentati c'è una parte in ampliamento abusiva, e dopo 15 anni il nuovo proprietario deve effettuare una pratica edilizia e si accorge dal suo tecnico che c'è questa difformità che deve fare? Qua siamo al senso della norma il comune pur avendo tutti gli strumenti non ha elevato nessuna contestazione e sicuramente con la norma (salva casa) si impedisce che lo faccia ora................
Ma se ho avuto un provvedimento con ordinanza di ripristino notificato il 10 maggio 2024 posso sanare lo stesso con il DL 69/2024 o devo prima fare ricorso al TAR?
L’assurdo dell’edificazione in difetto c’è già (e i suoi effetti sono disastrosi) anche con il regime attuale, senza pensare al post DL96. Esempio: edificio costruito “in difetto” superiore al 2% (es. altezza o volume inferiori del 2,5% rispetto a quanto previsto dal titolo). Ragionevolmente non ho violato i parametri edificatori dell’epoca, tuttavia entro in regime art. 36. Regime dal quale non esco indenne, perché oggi non riesco a sanare per via di indici edificatori matematicamente sempre più restrittivi…
Lo si potrebbe chiamare condono se non ci sarà poi la rettifica dei parametri igienici sanitari…ovvero, quello che è successo con i condoni, che andavano in deroga a tutto, al seguito dei quali non era possibile ottenere l’agibilità.
@carlopagliai Secondo me l'anno 0 dovrebbe essere il giorno prima dell'entrata in vigore della legge 47/85, in modo da non penalizzare nessuno, poi se avevi un abuso e ti sei fatto sfuggire 3 condoni allora non ti puoi lamentare
Buonasera grazie
👋👋
Buongiorno ❤
salve
Il vero problema è la retroattività del vincolo PAI sopraggiunto anche per chi ha un parere idrogeologico positivo.anche per case costruite in zone extraurbane con licenza ante 67 e poi in parte modificate. Nelle periferie e in zone extraurbane dove sono la maggior parte
Ed è materia urbanistica, peraltro
Si tratta di definire procedure di condono come le 47/85 non chiuse per sopraggiunto vincolo. Non si tratta neanche di nuovi abusi. Case ereditate o acquistate prima del 2005 e che ora non possono essere vendute. Case senza un titoli che non possono neanche sanare con scia dove pure ammessa perché in difetto di licenza. Sono veri e propri ibridi
Gentilmente + volume o voce. Grazie.
Sì nel prossimo ci penserà la regia automatica
buongiorno
Salve
A mio parere, in merito alla variazione dello lo stato legittimo la parola "esistenza" è diversa da "conformità". Quindi si deve chiarire un pò tutto se no si possono instaurare procedimenti di condono automatici su errori della pubblica amministrazione. (Rilascio di titoli edilizi su immobili difformi rispetto al titolo iniziale).
Sono convinto che saranno pochi quelli che regoleranno piccoli abusi anche perché molti non sanno di averli
beh, lo scopo del leghsita è ben chiaro
Per quanto riguarda le modifiche ai tempi di risposta dell' amministrazione e della commissione paesaggistica, valgono anche per i procedimenti in corso o solo per i procedimenti avviati dal 24 maggio in avanti? Mi spiego meglio: i condoni 2003 bloccati a causa del mancato parere paesaggistico che fine faranno?
Paradossalmente, alla lettura della norma, in zona vincolata pare siano più penalizzate le difformità negli "ulteriori contesti" che non quelli nei "beni paesaggistici", per i quali almeno una procedura di sanatoria paesaggistica è stata contemplata. Invece, ad esempio, in zona tutelata con l'ulteriore contesto di "città consolidata" del PPTR Puglia (per la quale nei centri abitati gli interventi si eseguono normalmente in esenzione di accertamento compatibilità paesaggistica), una parziale difformità è variazione essenziale e punto, la nuova procedura di sanatoria è inapplicabile.
E non solo
Buongiorno Carlo. Quando farai un video dedicato alle novità in merito ai mutamenti di destinazione d'uso? Credo che l'art. 23-ter comma 1-quater sia rivoluzionario
Sui cambi d’uso ci sono diversi spunti interessanti
Nel merito dello stato legittimo per le unità immobiliari si parla di ultimo intervento rilasciato (sanatoria SCIA2 o condono) dove vengono dichiarati (non legittimati) i titoli abilitativi che ne hanno legittimato la stessa... ma solo quelli che hanno interessato "l'intera unità immobiliare" e non una porzione di essa.. se un condono è stato rilasciato per una veranda non può essere considerato un titolo sull'intera unità immobiliare... Stessa situazione se ho ottenuto un titolo in accertamento di conformità con SCIA2 su una porzione di una palazzina...
Ecco un utile approfondimento www.studiotecnicopagliai.it/nuovo-stato-legittimo-immobili-decreto-legge-69-2024/
Sono disgustato, ma possibile che in Italia non si riesca a fare una legge urbanistica chiara ed inequivocabile? Possibile che ogni volta bisogna aspettare le varie successive sentenze giurisprudenziali per sapere come muoversi?
non è facile, in effetti
Devono stabile dei "protocolli" ufficiali per tutte queste verifiche. Non si possono scaricare tutte queste " interpretazioni" ai tecnici.
Con il rischio che ognuno faccia "a modo suo"
Basta..
È l'ora di finirla.
Forse faranno queste modifiche: ua-cam.com/users/live8g_XTOzRA3c?si=4FqAfn8wNM6240SF
beh, i leghisti al governo cosa vuoi.
Mi scusi ing. Per le altezze mancanti (2.60) nell'immobile ante 70, cosa mi può dire?
Ecco un video utile ALTEZZE INTERNE riducibili col SALVA CASA, modifiche in vista
ua-cam.com/users/live8g_XTOzRA3c?feature=share
I pareri sono molto autorevoli per quanto riguarda lo stato legittimo riguardanti l'art. 9bis, però credo che non state approfondendo la tematica dal punto di vista del legittimo affidamento del privato, come si può vedere nell' Art. 42 (Tolleranze di costruzione e tutela dell’affidamento) inserito nella bozza di riforma del TUE, nel periodo: b) le parziali difformità, realizzate in corso d’opera, che l’amministrazione comunale non abbia espressamente contestato nell’ambito di un successivo procedimento edilizio volto alla formazione di un nuovo titolo abilitativo, rispetto al quale siano decorsi i termini stabiliti dalla legge per un eventuale provvedimento di annullamento d’ufficio. come vedete è molto simile a quanto inserito nel (salva casa), dal mio punto di vista si vuole proteggere il privato che nel tempo sia diventato proprietario sulla base di evidenti titoli rilasciati che prevedeva sicuramente il controllo del titolo che ha previsto la costruzione o che ne ha legittimato la stessa. Se per un momento si riflette al contrario lo stesso organo a cui è demandato tutto, entra in contrasto con se stesso, se hai rilasciato un permesso a costruire dove nei grafici presentati c'è una parte in ampliamento abusiva, e dopo 15 anni il nuovo proprietario deve effettuare una pratica edilizia e si accorge dal suo tecnico che c'è questa difformità che deve fare? Qua siamo al senso della norma il comune pur avendo tutti gli strumenti non ha elevato nessuna contestazione e sicuramente con la norma (salva casa) si impedisce che lo faccia ora................
Ma se ho avuto un provvedimento con ordinanza di ripristino notificato il 10 maggio 2024 posso sanare lo stesso con il DL 69/2024 o devo prima fare ricorso al TAR?
Molto dipende dal tipo di abuso contestato
L’assurdo dell’edificazione in difetto c’è già (e i suoi effetti sono disastrosi) anche con il regime attuale, senza pensare al post DL96.
Esempio:
edificio costruito “in difetto” superiore al 2% (es. altezza o volume inferiori del 2,5% rispetto a quanto previsto dal titolo).
Ragionevolmente non ho violato i parametri edificatori dell’epoca, tuttavia entro in regime art. 36.
Regime dal quale non esco indenne, perché oggi non riesco a sanare per via di indici edificatori matematicamente sempre più restrittivi…
Buongiorno a Voi ho un immobile senza accatastare come si può risolvere? Grazie
date incarico ad un Tecnico della vostra zona, provvederà a fare accertamenti
Sanzioni per cambio destinzione d'uso da rurale (con opere)a civile?sono aumentate rispetto a prima?
Questo decreto non è intervenuto su di esse
grazie
@@mimmoturone5424
Lo si potrebbe chiamare condono se non ci sarà poi la rettifica dei parametri igienici sanitari…ovvero, quello che è successo con i condoni, che andavano in deroga a tutto, al seguito dei quali non era possibile ottenere l’agibilità.
Recinzione giardino di pertinenza è proprieta posso
@carlopagliai Secondo me l'anno 0 dovrebbe essere il giorno prima dell'entrata in vigore della legge 47/85, in modo da non penalizzare nessuno, poi se avevi un abuso e ti sei fatto sfuggire 3 condoni allora non ti puoi lamentare