Il duello fra cavalieri: come si svolgeva un torneo medievale?
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- Опубліковано 18 вер 2024
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Come si svolgeva un duello cavalleresco? Quali erano la modalità del torneo medievale, o della "giostra"?
Sul finire del XIV secolo cominciò a diffondersi nell’Europa medievale una disfida fra le più intriganti e apprezzate dal pubblico: il pas d’armes, ovvero il “passo d’arme”. A differenza della giostra e della mischia, specialità torneistiche meglio conosciute oggigiorno grazie anche ai romanzi e ai film, il passo d’arme non prevedeva l’allestimento di recinti e nemmeno il coinvolgimento di giudici e altre figure organizzative. Tutto quel che serviva era un luogo già esistente e pronto per sua natura a ospitare la sfida, come un portale, un ponte o semplicemente una strada, che uno o più cavalieri potevano reclamare per difenderlo da eventuali nemici.
Fra i racconti d’imprese cavalleresche che dilagarono nell’Europa medievale nel XV secolo, quelli francesi sono probabilmente i più numerosi. Jean Froissart, storico e autore delle Chroniques, ci restituisce una nutrita serie di episodi che riguardano proprio il pas d’armes, scendendo fin nel dettaglio degli scontri, regalandoci delle preziose descrizioni di duelli in sella al destriero.
👉 L'articolo sul duello cavalleresco sul mio blog:
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👉 L'articolo sui test di penetrazione di Marco Carrara:
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❓Chi è Lorenzo Manara❓
Lorenzo Manara non può fare a meno di scrivere storie, ogni giorno, fino a tarda notte. Autore del romanzo di genere storico-fantastico “La Stirpe delle Ossa”, edito dalla casa editrice Acheron Books.
Appassionato di storia antica e medievale. Scrittore di libri fantasy, racconti, supplementi d’avventura per giochi di ruolo, e sceneggiatore di fumetti e graphic novel.
Laureato alla facoltà di Architettura di Firenze, ha approfondito gli studi universitari per concentrarsi sulla storia delle antiche città fortificate, passando poi all’archeologia e alla storia militare; difficile che s’interessi di qualcosa se non ci sono di mezzo spade e battaglie.
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Veramente molto interessante e affascinante la tua narrazione, grazie infinite!!!
È un vero piacere ❤️🔥
@@LorenzoManara 💗
Molto interessante. Grazie.
Ciao,
riguardo al pas d'armes in cinematografia: ricordo la scena di "Excalibur", dove Lancillotto impedisce il passaggio di un ponte a meno che venga sconfitto.
Tutti i cavalieri di Artù vengono respinti, tranne Artù stesso che, però, vince con l'inganno.
Infatti, invoca il potere della spada, spezzandola.
Bel collegamento!
Bellissimi racconti !!! Porca boia ,mi recupero tutti i video del canale 🤣
Fantastico, allora buona visione 🔥🔥🔥
Potresti fare un video che spiega il graduale processo che ha portato ad usare l'arma da fuoco e non più la spada? Sono sempre stato molto curioso di questo fatto, dove la spada viene completamente sostituita dal fucile, cambiando completamente il concetto di guerra. Dove dal corpo a corpo si passa al combattimento a distanza nella guerra.
Un argomento più vasto di quel che sembra, grazie per il suggerimento 🔥🔥🔥
@@LorenzoManara figurati, sono sempre stato molto curioso in questo aspetto. Mi chiedo sempre, cosa succedeva nelle prime battaglie in cui hanno iniziato ad utilizzare i fucili e i cannoni? C'erano incidenti? L'esercito avversario come reagiva se non era a conoscenza di queste nuove armi? Quanto tempo ci è voluto prima che tutte le nazioni del mondo abbandonassero la spada definitivamente? E tante altre curiosità. Poi tu mi piaci molto come spieghi perché vai molto nei dettagli senza annoiare.
Grande, Fabio. Parlerò di episodi simili in futuro, di certo ⚔️
Grande 👍🤺🏇
Rilassante e avvincente come sempre! Grazie :) E con il flame "contro" i divulgatori "avversari" più garbato di tutto UA-cam italia :D
Haha grande Panfi ⚔️⚔️⚔️
Grande ❤
Grazie ❤️🔥
Video sempre interessante! Potresti trattare il duello dal punto di vista giuridico?
35:40 a proposito di punte di lancia che si infilano negli elmi , re Enrico II di Francia é cosí che ci lasciò le penne : a un torneo la punta della lancia dell'avversario si infilò nella fessura dell'elmo e penetrò nell'occhio. Il poveraccio morí dopo alcuni giorni tra dolori devastanti. Anche Federico da Montefeltro perse cosí un occhio durante un torneo ma lui fu piú fortunato : perse un occhio e parte del naso ma se la cavò. Infatti nei quadri di Piero della Francesca dove appare Federico da Montefeltro lui é sempre mostrato di profilo , dalla parte del viso con ancora l'occhio.
Scusa ma non trovo gli altri due video di cui parli. Puoi linkarli? Grazie
Ho riorganizzato i video nella playlist del mio podcast Leggende Affilate, ascoltali qui! ua-cam.com/play/PLS1ousar2AJZe_bWBiT4kOC4sH6mwBgQB.html
il "passe d'arme" é quello che succede ne "il soldato di ventura" di Pasquale Festa Campanile?
Un aspetto interessante può essere l’andatura del cavallo durante i duelli. È evidente che un destriero al galoppo con in sella un cavaliere armato è un’immagine potente. Eppure non sempre il duello equestre doveva svolgersi così. Nel Flos Duellatorum, per esempio, si vedono rappresentati cavalli al galoppo ma anche (soprattutto) al passo. In effetti, il cavallo è un animale pauroso, che teme di lanciarsi di gran carriera contro un ostacolo o contro qualcosa che lo spaventa (i quadrati di fanteria dal tardo Medioevo in poi, servivano proprio a spaventare i cavalli nemici ed a rallentarne l’andatura; l’invenzione del “caracollo” fu la conseguente risposta della cavalleria nelle epoche successive). Per esperienza diretta, io ed un mio collaboratore, abbiamo notato che, nei duelli equestri, è più facile dirigere l’animale a lato di quello avversario, perché non si allarmi, e battersi in modo che i cavalli non vedano ciò che stanno facendo le persone che hanno in sella. Non solo. Abbiamo notato che, adottando le “poste” descritte da Fiore dei Liberi, il cavallo si muove proprio nel modo indicato dall’autore. In ciò non v’è alcun mistero. La monta medievale è completamente diversa da quelle moderne: gli arti inferiori sono completamente estesi e divaricati, come si fosse in piedi sulle staffe, e l’”aiuto” più importante è il baricentro del cavaliere allineato con quello del cavallo. Assumendo una particolare “posta”, muta l’assetto del baricentro del cavaliere, ed il cavallo risponde modificando la sua direzione di marcia. Dunque, cambiando la posta, cambia la direzione del cavallo. Nella “Battaglia di San Romano”, di Paolo Uccello, si vedono, in primo piano, cavalli al passo o che s’impennano, assecondando i colpi di lancia. Al galoppo, non è possibile sferrare veri e propri colpi. L’arma, lancia o spada che sia, dev’essere solo diretta, quasi con delicatezza sul bersaglio. La forza viene impressa unicamente dal cavallo. Sferrare un fendente di spada od un affondo di lancia con potenza significa, inevitabilmente, cadere di sella.È probabile, quindi, che i duelli ad oltranza e le mischie venissero combattuti prevalentemente conducendo i cavalli al passo. Nelle giostre, la transenna che separava i cavalieri impediva ai loro destrieri di vedersi reciprocamente, e rendeva possibile lanciare gli animali al galoppo. L’urto delle lance (che venivano tenute ferme sotto il braccio per non cadere) doveva sprigionare una forza pari a quella della massa di cavallo, cavaliere ed armatura moltiplicata per la velocità del galoppo: una cosa terrificante. In Spagna, esisteva un tipo di combattimento equestre alternativo, nel quale i cavalli venivano spinti al galoppo. Il tipo di monta era chiamato “jinete” (“ginetta”, in Italiano), era di origine araba e prevedeva selle con staffe corte o senza staffe. I cavalieri usavano, caratteristicamente, giavellotti od altre armi da lancio. I cavalli di proprietà d’un cavaliere potevano essere messi in palio come premio per i vincitori d’un torneo. Generalmente, erano più d’uno: destriero (da combattimento), corsiero (da corsa, non necessariamente da combattimento), palafreno (da parata) e cortaldo (da soma). Chiedo perdono per la prolissità, ed, ancora una volta, ti esprimo la mia ammirazione per la competenza che dimostri.
Considerazioni importanti! Dettagli che normalmente non vengono neppure presi in considerazione, a parte coloro che fanno rievocazione e sperimentazione archeologica. Oppure da me che scrivo romanzi, ma solo perché approfondisco molto queste cose, visto che è la mia passione. non sono in molti a soffermarsi su simili dettagli ⚔️
Sicuramente, disponi già della consulenza tecnica di altri appassionati di scherma storica. Ma, se dovesse tornarti utile anche la mia, non esitare a scrivermi. Ammiro la tua professionalità e guardo con piacere i tuoi video.
Ma prego, sii prolisso quanto vuoi ! É sempre interessante sentire parlare un esperto di un tuo campo di interesse , e dato che le persone che vedono un video sul duello fra cavalieri devono per forza essere interessate al tema del combattimento tra cavalieri, non può che far loro piacere leggere tutte queste informazioni ❤
Grazie infinite. Sono contento di non averti annoiato e di aver fornito informazioni interessanti. Imparare a duellare a cavallo è stata, per me, un’esperienza molto coinvolgente, che mi ha reso consapevole di quanto dovesse essere impegnativo intraprendere il mestiere delle armi nel Medioevo. Indirettamente, si comprendono anche tante cose della società medioevale. Diamo per scontato che le classi più umili dovessero nutrire risentimento verso quelle nobili, ma dimentichiamo che la fatica, la dedizione e le spese per diventare un combattente professionista, e, successivamente, gli enormi rischi che comportava la vita di un uomo d’arme erano fonte di sincero rispetto da parte delle persone che svolgevano altre attività. Certo, non riusciremo mai a comprendere la mentalità medioevale: ci piaccia o no, abbiamo un modo di ragionare completamente diverso. Oggi, nessuno si sognerebbe, per esempio, di torturare un cavallo imponendogli un morso come quelli medioevali, o stimolandolo con lunghi speroni acuminati. Nel passato, non c’era considerazione per la vita umana, figurarsi per quella degli animali!
Video molto interessante! Soprattutto la storia di saint Inglevert, non la conoscevo. Da appassionato ti ringrazio per avermi reso le cose più chiare!
Sai consigliarmi qualche libro che approfondisca l'argomento? Perché ho trovato solo una manciata di saggi che parlano di qualche torneo francese. C'è del materiale sul mondo mediterraneo, magari sull'Italia o sui regni crociati a oriente?
Grazie!!!😊
Prendendo le fonti direttamente dai testi storici, purtroppo non saprei consigliare qualche saggio specifico che approfondisca l'argomento. Forse quello che consiglio è proprio la lettura della cronaca di Froissart, o magari una versione commentata, se esiste, perché è strapiena di dettagli preziosissimi sui tornei, di cui ho preso solo una minima parte. Oppure, di un secolo prima, la vita di Guglielmo il Maresciallo, altro preziosissimo documento che ci racconta di tornei.⚔️
Nel "Torneo di sangue" di Michael jecks rende l'idea di un torneo classico, e lo arricchisce di una storia intrigante.
Aoe 2 è l'inizio di tutto😂👍 ancora oggi ci gioco, i siciliani sono i miei preferiti però troppo fastidio che hanno messo borgognoni che fanno la carica in resta con una giusarma tra l'altro e i normanni non hanno un unità che lo fa' è assurdo🙆
I siciliani in aoe2? Deco essermi perso qualche espansione 😅
❤🧡
1:58 giuro che stavo per scrivere "ehi, c'è in Ivanhoe!"
Lunga vita al Fannullone Nero!
⚔️⚔️⚔️
Ora noi ci salutiamo dicendo: "Spadate in faccia "!
Fantastico ⚔️
La mischia mi ricorda molto l’odierno “battle of the nations”… allegre scazzottate tra energumeni 😆
Vero 😅
Come tornavano a casa quelli senza cavallo?😂 E alla fine c'è ne era uno che vinceva tutto?
Con l'autobus 😅 diciamo che un cavaliere aveva abbastanza soldi da possedere più di un cavallo, compresi quelli da viaggio, che valevano meno.