sono stata tanto criticata perché non viaggio tanto ma io sto bene in questo paesino in Calabria e sono felice delle mie piccole passeggiate nella natura. In questa fase sto lavorando sulle mie skills per diventare più brava e questo ritmo lento, senza corse in giro per il mondo mi sta aiutando ad essere concentrata sul mio percorso e la mia crescita. Standing ovation Jacopo per tutto ciò che hai condiviso in questo video 👏
ma chi è che ti critica perchè non viaggi? devono essere proprio degli stupidi ! ma lascia stare quello che pensa la gente, che ti frega, fai quello che vuoi e quello che ti fa star bene ! io non permetto agli altri di criticarmi sul fatto di fare un viaggio o di non viaggiare, quelli sono i cosidetti "ca°°ì miei" ;)
Premetto che è il tuo primo video che vedo. Sono un ragazzo di 22 anni, che da più o meno 4 ha in testa di viaggiare (prima con la fissa per il giappone, poi per il viaggio in generale). Ho sempre pensato a che lavori fare per viaggiare e poter rendere ciò la mia quotidianità, anche quando il fatto stesso di stare lontano da casa (sono un fuori sede) a volte mi mette ansia per vari motivi. Con questo video hai alleggerito la pressione che mi sono autoimposto e che deriva della necessità di viaggiare e di farlo il prima possibile (cosa che mi ha portato più e più volte a sentirmi in ritardo rispetto all'ideale che mi sono posto ormai da tempo). Quindi, non posso fare altro che ringraziarti e complimentarmi per questo video
Ciao Andrea! È un piacere leggere queste parole (mi risuonano molto). Ti do il benvenuto su questo canale. E spero che avrai il piacere di scoprire anche altri video 🎸
Video bellissimo e importantissimo. Potrei scrivere fiume di parole su tutto quello che mi fa risuonare dentro, anche io pensavo di voler diventare una nomade digitale ma poi ho iniziato a fare nella mia testa i ragionamenti che tu hai perfettamente espresso nel video. Grazie perché ho trovato spunti ulteriori per la mia vita e le mie scelte. Io ho sempre sentito il bisogno di muovermi, cambiare aria, da prima che scoppiasse la moda. Ma quando stavo troppo lontano da casa ne soffrivo… e mi sentivo sempre sbagliata e fuori posto. Ora il mio mantra è VIVI UNA VITA CHE TI SOMIGLIA, per questo ho iniziato da due anni un percorso psicologico per capire chi sono io davvero e solo dopo pensare allo stile di vita. Tra due settimane parto per Bali, ma con una coscienza ed una consapevolezza completamente diversa rispetto a quella che avrei avuto prima di entrare in connessione con queste realizzazioni. Grazie di cuore, spero che questo video finisca nei trend di UA-cam ♥️
Grande Martina! Ho avuto un percorso molto simile. Volevo fuggire, ma quando lo facevo l’ansia, invece che diminuire, aumentava. Col tempo ho capito che ciò che mi mancava era trovare il mio centro. Trovato quello, il luogo in cui sto diventa indifferente. Perché sono felice ovunque. Il video non finirà mai in tendenze, ma questi commenti sono già tutta la soddisfazione che potevo chiedere 🙏🏼 buona Bali!
Quando avrai 50 anni e avrai viaggiato sempre e non avrai un solo euro, perché gli avrai spesi tutti quelli guadagnati,.. sarrai l, essere più ricco di esperienza, di memorie, di conoscere cose belle...!!! La vita è un,aventura, che ogniuno deve vivere come dice il proprio sentire : c,è chi ama stare a casa e c,è chi ama viaggiare. Importante è non rimpiangere mai niente di quello che hai fatto è non rimpiangere mai il non aver fatto(che è ancora peggio)! Non si va in giro per il mondo perché si è insoddisfatti,.. non si va per fare vedere ad altri che sei alla moda. Questo è sbagliato! ... Si va per spirito di avventura !... per respirare e ricordare l, aria di determinati luoghi, oppure vivere per poco come la gente di quei luoghi....! Io ho 70' anni e sono visutta in giro per il mondo dai 20 ai. 50...e sono contentissima di aver sempre fatto come la mia anima ha desiderato !!! Auguro a tutti i giovani di trovare la via per accontentare la propria anima e di non fare mai progetti razionatti, a lungo termine..... un vero desiderio, per quanto incredibile possa sembrare, vienne in regalo da Dio ! 🤗💋
Aggiungo una considerazione: hai dato voce a diverse considerazioni e diversi miei pensieri che ho fatto dal 2020 da quando ho iniziato ad essere location independent e gli hai dato una bella forma. Dopo il covid ho capito che la vita d'ufficio non era per me e ho fatto esperienze di vario tipo, sempre tornando a casa, tempo massimo lontano dalla mia base operativa, 3 mesi. Mi sono sentito dire "ah ma quindi non sei nomade" :) Sul momento una parte di me ci è un po' rimasta male, da lì mi sono definito appunto location independent. Ora mi hai suggerito una risposta molto migliore: "non sono nomade, sono libero". Bellissimo. Capita che mi godo dei viaggi, capita che mi godo il divano e Netflix, dipende dai periodi, capita anche che tengo compagnia alle persone che amo anche se per certi versi è noioso, ma amo farlo, mi fa stare bene con me stesso. Altra nota di carattere lavorativo che hai detto e confermo, dopo aver conosciuto tanti nomadi o expats, ho notato che molti avevano un business molto meno solido del mio (con tutto il rispetto, ognuno vive come vuole e da importanza a quello che vuole), quindi ho capito quanto ero stato bravo a costruire quello che ho ora, che per quanto fosse "noioso" non era scontato, anzi era da valorizzare, cosa che dopo 10 anni in ufficio non riuscivo più a fare perchè ero un po' in burnout :) In sostanza penso di aver trovato la mia "via di mezzo" (per citare siddartha ahah). Via che va bene oggi, domani chissà cosa succede, forse qualcosa di instagrammabile forse no, me lo godrò comunque. Ultima nota: l'età conta tanto sulla stabilità emotiva... è naturale che ormai verso i 40... trovi una certa serenità, perchè hai capito che il mondo non lo conquisterai, che non lo salverai, che a nessuno frega niente dalla tua esistenza, e queste consapevolezza permettono di vivere piuttosto liberamente :)
Ciao Federico, parole di profonda saggezza, non cambierei una virgola. È stupendo intercettare storie e consapevolezze come la tua. Questo è l’aspetto che sto trovando più gratificante del fare contenuti. Grazie per la condivisione 🙏🏼
Ti posso fare una standing ovation di 30 minuti? 😁👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼 Finalmente c'è vita su Marte! Ho sempre pensato che lo strano sono io perché non mi attira affatto questo continuo girovagare il mondo perché "fa fico". Che lo reputo un effimero e stupido "Fuffa Lifestyle". Che non ha senso sentirsi infelici perché non riusciamo a vivere sogni decisi da altri, quando potremmo semplicemente essere felici nel perseguire i nostri. Sono stufo di vedere gente che corre impazzita per tutto il mondo e posta foto pure se prende un caffè, pensando che quella è la felicità. La felicità per me non è una meta ma un percorso. È sentirsi in pace con se stessi oggi, non quando riuscirò anche io a fare la foto davanti ad un lambo parcheggiata. Purtroppo come dici bene tu gli oggetti luccicanti vendono e le masse gli corrono dietro. Nessuno guarda più a quella unica luce che veramente conta: la scintilla autentica che è nascosta dentro di noi. Sei un grande Iacopo.
Ciao Iacopo, per caso mi sono imbattuto oggi in questo tuo video, un video di pura bellezza e consapevolezza. Quando avevo vent’anni mi consideravano un po’ tutti “diverso “. Quella diversità, quella autenticità mi seguono anche oggi, cerco sempre di custodirle e alimentarle … Con grande umiltà penso che queste tue parole , dovrebbero diventare uno speech da portare in giro . Scuole di quinta superiore, università, eventi, i luoghi perfetti, in una società per alcuni aspetti anacronistica. Come sempre mai scontato, grazie per queste parole …. 🌞
alla frase "adesso le veline sono le content creator" mi hai spezzato a metà ahahahahhaah 20:47 gran video! mi hai fatto ricordare come intendo la libertà e quanto sia importante creare degli asset e poi cercare lo stile di vita grazie per la tua profondità
Per non far parte di "un sogno americano" bisogna scavare dentro noi stessi a fondo e fare un grande lavoro, per capire cosa vogliamo veramente. Sono felice e negli anni mi sono liberata di tante zavorre... Faccio una vita super noiosa ;) e non la cambierei per niente! Ho lasciato città e un posto fisso e da anni lavoro da remoto dalla mia baita in mezzo ai boschi. Sto bene, ho trovato il mio posto e mi piace il mio lavoro, quindi non sento il bisogno di girovagare il mondo. Certo quando ho voglia faccio qualche viaggio di solito ispirato ai libri che ho letto o alle curiosità sui alcuni posti. La felicità va coltivata tutti i giorni spesso facendo o sperimentando piccole cose che ci sembrano insignificanti. Grazie per questo contenuto!
Sono ai primi secondi del video e ti dico già GRAZIE!!!! anzi lo urlo proprio!!! Avevo iniziato una conversazione proprio su questo la settimana scorsa con altri amici nomadi... ogni volta che apro instagram inizio a sentirmi inadeguata, anche io sono nomade digitale e viaggio eppure ho iniziato a pensare che quello che fanno gli altri sia sempre più figo di ciò che faccio io. Probabilmente se iniziassi a pubblicare contenuti ad hoc anche io potrei far sembrare la mia vita un sogno... ma non lo faccio perché non mi interessa e ad ogni modo non ci monetizzerei sopra (molti infatti si mostrano così proprio per vendere i loro servizi). Però è davvero qualcosa che ti consuma dentro, infatti proprio oggi ho deciso di eliminare l'app dal mio cellulare per un po' e vedere come va.. devo disintossicarmi e focalizzarmi di più sul mio presente e sulle esperienze che faccio qua, senza continuamente alimentare questa FOMO assurda!
aggiungo una cosa ora che ho finito di vedere tutto (complimenti davvero) che è bellissima questa riflessione che tu hai fatto rispetto ai propri desideri e i desideri altrui. Io ho iniziato a desiderare questa vita quando ancora non sapevo l'esistenza del nomadismo digitale quindi è una cosa davvero radicata dentro di me. Però ultimamente mi trovo a fare battaglia tra viaggi e business e sinceramente ora come ora non riesco e non voglio viaggiare così tanto, ora ad esempio sono in Argentina e per la prima volta mi sono fermata 4 mesi di fila anche se non è la meta dei sogni, ma perché sento il bisogno di più stabilità. Non sai quanto mi ha fatto bene fermarmi un po' di più e probabilmente continuerò ad allungare il mio periodo di permanenza prossimamente, perché spostarsi ogni 1-2 mesi è estremamente stressante a meno che tu non sia libero finanziariamente. Per una persona che ha un lavoro freelance o sta costruendo un business, non è una cosa assolutamente sostenibile almeno per quel che riguarda la mia esperienza. Ecco, tutto questo però viene mandato a quel paese quando apro quella piattaforma perché mi sale la voglia di prendere un volo e partire anche se so che questo non mi farebbe bene ora. Quindi accolgo pienamente il tuo augurio (anzi l'ho già fatto prima ancora di ascoltarti) e dedicherò questo tempo a meno distrazioni e più focus. Già solamente il fatto di aver eliminato l'app dal cellulare è un gran bel passo.
Arianna sono io che ringrazio te, davvero. Ho tenuto questo video privato per settimane, per paura di essere frainteso proprio da persone come te. Quindi leggere queste parole è veramente bello. Faccio il lavoro che faccio anche perché volevo vivere questo stile di vita, ma qualcuno deve anche tirarne fuori il lato meno patinato e dire ciò che è scomodo. D’accordo al 200% su tutto ciò che hai detto!
Avrei chiamato questo video "il lato oscuro dei social media". Il problema non è il nomadismo digitale ma come noi viviamo e filtriamo i contenuti che ci vengono proposti dai social. Il nomadismo digitale è solo uno stile di vita. Che una persona può abbracciare per un po' di tempo, per anni o per tutta la vita. Ma magari questo stile di vita non è fatto per tutti. Vedo e ascolto sempre più spesso critiche a questo stile di vita da chi non lo ha mai vissuto, oppure lo ha fatto per un breve periodo e si è reso conto che non faceva per lui/lei. La vita del nomade digitale non è quella mostrata nei social. Quello che viene mostrato è solo la parte più 'cool'. Lavorare dalla spiaggia, fare surf, vivere in un van. Ma nessuno mostra gli sbattimenti, organizzare la logistica, le sfide quotidiane, o anche la solitudine di questo stile di vita o anche l'esaurimento nervoso del viaggiatore a tempo indeterminato. Del resto è normale che sia così. Sui social si postano contenuti per i numeri. Chi va sui social, vuole anche distrazione dalla vita reale, vuole anche sognare. E da qui i contenuti patinati. Quelli attirano l'attenzione. Ma se questo deve diventare un motivo di frustrazione, allora la soluzione è semplice. Smettere di usare i social invece che criticare uno stile di vita. Il nomadismo digitale è la libertà di vivere come si vuole e lavorare dove si vuole. Tutto qui. Se vuoi viaggiare muovendoti ogni due giorni lo fai, se vuoi viaggiare muovendoti ogni quattro mesi lo fai, se vuoi rimanere a casa e viaggiare solo una settimana all'anno lo fai. Se vuoi lavorare la mattina e fare surf il pomeriggio lo fai. Se vuoi vivere in un van in maniera minimalista lo fai. E se vuoi ritornare in ufficio perché ti rendi conto che questo stile di vita non fa per te, puoi fare anche questo. Si dice che l'erba del vicino è sempre più verde. Forse dovremmo cominciare a capire e fare quello che a noi stessi piace fare, quello che è importante per noi, e non vedere e giudicare quello che fanno gli altri. Ma soprattutto imparare a distaccarci dai contenuti di Instagram e UA-cam, proprio come si fa con i pensieri mentre si medita. Tutto passa, tutto cambia. Alla fine quello che rimane è quello che ci fa star bene.❤
Hai ragione Gianni, il mio video può sembrare una critica a uno stile di vita, ma se lo guardi tutto, alla fine dico esattamente quello che hai appena detto! Il punto è proprio la libertà. E per essere liberi dovremmo liberarci anche dalla fomo di essere liberi che arriva dai social 🙏🏼 non cambierei neanche una parola di ciò che hai detto.
Condivido pienamente quello che dici Gianni, alla fine sono i social che fanno scattare queste dinamiche malsane e fanno vedere la vita del ND (ma come anche la vita di tanti altri) come perfetta e super cool. Forse però un po' di responsabilità da parte nostra non guasterebbe. Soprattutto chi ha un certo seguito, sarebbe bello che facesse vedere sia le cose belle sia gli sbattimenti come dici tu. Ne vedo davvero pochi che fanno così. Perché? Credo che una delle risposte (non ce n'è soltanto una ovviamente) sia nel video di Iacopo, quando dice che lo stile di vita VENDE. E quindi mostrare i lati meno cool potrebbe influire sulle vendite.
Perfettamente d'accordo con il tuo punto di vista: anche io ci sono quasi cascato e poche settimane fa mi sono reso conto che cercavo nel viaggio la soluzione ai miei problemi! viaggiare è bello e stimolante sicuramente ma non dev'essere il perno su cui basare la propria felicità e come dici te non bisogna indebitarsi per viaggiare altrimenti non è libertà! Devo anche dire che questo stile di vita viene spinto da marketers dove tu lavori o lavoravi e dove io ho comprato molti i corsi ed ero presente al world nel 2022!
Mi sembra un’ottima presa di coscienza! Per quanto riguarda la seconda parte, io voglio porre delle domande, non mettere dei giudizi. Penso che viaggiare sia bellissimo e io stesso (lavorando sempre) lavoro anche in viaggio. Non c’è giusto o sbagliato, volevo dare una prospettiva diversa :-)
È da un po che faccio simili pensieri e stavo cercando di ordinarli. Questo video mi ha aiutato tantissimo, perché alla fine distinguere tra i nostri sogni e quelli che ci sono nati grazie agli altri è fondamentale
Verissimo, siamo così subdolamente influenzati dai trend e dal valore attribuito alle cose dall’esterno che non sappiamo neanche quali sono davvero i nostri desideri e bisogni. Quando, grazie alla meditazione, ho realizzato profondamente questa cosa e ho guardato a tutte le scelte che avevo fatto fino a quel momento sono rimasta sconvolta. Grazie tutto quello che condividi 😊, torno sempre sul tuo canale quando ho voglia di ascoltare riflessioni nutrienti ma sempre “rilassate”.
Ciao Iacopo, ho guardato il video tre volte prima di commentare. C'è dentro talmente tanto, che volevo essere sicura di aver afferrato bene tutti i concetti prima di dar aria alla bocca (o tocchi alla tastiera, in questo caso). Una delle corde che ha toccato di più in me è quella dell'importanza di lavorare sui propri desideri, capire cosa vogliamo veramente e cosa no. E, forse, conta di più il "cosa no". Perché ci libera spazio e tempo, ci permette di fare meno fatica, ci salva dal disperdere energie, soldi o altro per inseguire cose che non fanno per noi. Qualche mese fa mi sono imbarcata nell'impresa dei 101 desideri (tra l'altro "per colpa" di due video: uno tuo e uno di Sibaldi) e mi sto rendendo conto che i momenti più "rivelatori" sono quelli in cui cancello desideri scritti settimane prima. Alcuni li avevo messi lì convintissima, poi rileggendo, in modo del tutto spontaneo, mi sono detta "ma sai che di questa cosa non me ne frega proprio niente?". Ed è estremamente liberatorio, perché vivi nella consapevolezza che quella cosa non la cercherai e non la otterrai, non perché tu sia debole, sfigato e non in grado di farcela, ma perché - in tutta onestà - non ti interessa. È il desiderio di qualcun altro, non il tuo. Citando Jep Gambardella ne "La grande bellezza": «La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 65 anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare». Vale anche ben prima dei 65. Riguardo al "perché ci muoviamo per mode" e alle implicazioni positive e negative del possesso, sicuramente in antropologia culturale (è la materia in cui mi sono specializzata), ma penso anche in diverse altre discipline, c’è un oceano di letteratura in cui sguazzare. Amerei un book club (aggiungo inglesismi) sull'argomento. Adesso lo scrivo nella lista dei 101! Grazie come sempre per gli spunti, Peace 🙏
Grazie Mariachiara ❤ Hai libri di antropologia culturale da consigliarmi? È l’unico esame all’università in cui ho preso 30. E avevo anche provato a farci un dottorato! Ora capisco da dove viene il tuo stupendo modo di pensare 😃
@@iacopopelagatti Grazie, Iacopo! La mia prima prof di antropologia aveva due motti: “L’antropologia non è una materia che si studia, ma un modo di pensare che si adotta” “L’antropologia rende normale ciò che ci sembra strano e strano ciò che ci sembra normale” Entrambe cose verissime e (my two cents) preziosissime! Consigli di lettura (urca, che responsabilità!), avrei una lista potenzialmente infinita, ma - così de botto - conoscendo un po’ gli argomenti di cui tratti e che (penso) potrebbero interessarti, direi: .Tema umanesimo, post-umanesimo e personaggi fuori dal comune > “Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro” di Tzvetan Todorov .Tema identità e sua distruzione/suo ripensamento > “L'ossessione identitaria” di Francesco Remotti (è un testo abbastanza “base”, ma può essere un buon punto di partenza per poi approfondire) .Tema mondo del lavoro che cambia > “Bullshit jobs” di David Graeber (di quelli che ti sto consigliando è l’unico che non ho ancora letto, ma con Graeber mi sento di andare a scatola chiusa) .Tema antropologia applicata al nostro quotidiano > “Un etnologo al bistrot” di Marc Augé (e altri della stessa serie, ne ha scritti diversi) . Sull’antropologia in generale e il concetto di cultura, starei su un classicone > “Interpretazione di culture” di Clifford Geertz . In chiusura, dato che sei stato un bocconiano > “I dannati della metropoli” di Andrea Staid (uno studio antropologico su un palazzo di Viale Bligny) Se poi ci sono altri temi in particolare che ti interesserebbe approfondire (antropologia medica, politica, del corpo, sociale…), fammi sapere, così mi faccio venire in mente qualcosa ad hoc!
@@iacopopelagatti guardando il tuo video mi sento un pò meno sola nel pensare queste cose e fare questi ragionamenti. Nel senso che, per quanto mi riguarda, sono veramente agli inzi (sei mesi) della costruzione del mio business, sto testando questa vita nomade, e sono molto d’accordo con te quando dici che non è facilissimo essere produttivi e mantenere la concentrazione sul lavoro se dall’altra parte si devono anche organizzare i propri spostamenti. La mia vita al momento è piuttosto noiosa in effetti: me ne sto sempre a lavorare e mi sposto ogni quattro mesi minimo. E sto bene così, anche se certe volte ammetto di avere pensieri tipo “caspita, sono tutti alle Canarie, o a Bali o in Marocco” e ho anch’io la sensazione che questa cosa stia diventando sempre di più un trend.
Bravissimo! Anch'io vita noiosissima ma ricca di soddisfazioni e creatività, dall'esterno mi dicono ma tu sei sempre in giro perché mi invitano le scuole un po' di tutta Italia, naturalmente pagandomi trasferta pernotto eccetera, in questi viaggi incontro luoghi e persone bellissime ma sto lontano dalla mia famiglia, dal mio lavoro e sto meditando di dire qualche no, perché tolgono molta concentrazione e impattano sull'organizzazione del lavoro... ho un marito che in questo senso mi aiuta molto
Io credo che le etichette ci siano sempre state, forse oggi sono solo più colorate, più persuasive e di gran lunga più appiccicose. Ciò che è cambiato (o meglio rafforzato) è la poca voglia di sbattersi per diventare persone consapevoli, quindi libere. Vedo amici arrabbiarsi quando Alexa non capisce che deve accendere la luce. Conosco colleghi che passano 2 ore a programmare un robot che gli pulisca casa piuttosto che pulirla per davvero. Incontro persone che invocano la relazione aperta solo per continuare a considerarsi "sul mercato". Basterebbe fermarsi un attimo a riflettere e la visione della propria vita potrebbe cambiare. Come sempre, grandi riflessioni (e magici trip mentali😝).
Di sicuro! Infatti non voglio essere l’ennesima persona che mette etichette, ma proprio fare domande. Siamo tutti nello stesso ambiente alla fine, siamo tutti qui perché una certa vita non ci andava bene. Ma questo non significa smettere di farci domande, no? Grazie a te Debora 🙏🏼🔥
@@iacopopelagatti Fidati che il tuo messaggio è arrivato, sono proprio le domande che ci salvano dal diventare tutti uguali. Adoro questo format senza filtri😉
Boh... altro capolavoro di pensiero libero 👏🔥 ne stai sfornando uno dopo l'altro! Grazie ancora per l'ispirazione e gli spunti di riflessione, condivido appieno, la vera libertà avviene in primis dentro la nostra testa, ma pochi hanno questa consapevolezza.
Che bel video. Davvero bello, l'ho ascoltato due volte prima di dire la mia. Al brucio si, tant'è che c'è anche un gratta e vinci o un coso del gioco del Lotto, non ricordo, si chiama "Turista per sempre". Ti do questo forte spunto di comunicazione, Turista per sempre è proprio la definizione adatta per descrivere quel tipo di nuovo sogno americano. Da un lato non sono d'accordo, sono abbastanza convinto che tu rientri in un certo target, in una tipologia di persone che ha una presa diretta con i turisti per sempre, e quindi vedi quelli come il nuovo sogno ecc ecc... Di fatto io vedo solo un paio di UA-camr fare così, ed un mio amico, uno mangiato dai fuffa guru... a me personalmente ed alle persone che ho intorno, non arriva questo tipo di messaggio del turista, nonostante stiamo tutti parecchio bene economicamente, facciamo i lavori che abbiamo scelto ecc.. io sono un direttore creativo free lance, lavoro 100% da remoto ma per esempio non amo viaggiare, sto realizzando "il mio sogno" in altri modi. Infatti volevo proprio espandere il tuo concetto così: il sogno americano prevedeva che TUTTI avessero lo stesso sogno, ne abbiamo una chiara immagine dall'alto guardando i tappeti di case tutte uguali, tutte super top sfarzose ecc... Oggi il sogno è targettizzato, le banche o chi per esse, ha semplicemente capito che non possiamo avere tutti lo stesso sogno, quindi vendono un sogno ad hoc per ogni categoria. Nella tua categoria è il turista per sempre, nella mia penso sia il "fai un cazzo e guadagna il giusto per sempre"... cose del genere. Zoom indietro, cambio campo: Queste sono palle da millennialoni estremi, proprio da divano - lavoro creativo - torri gemelle - il mondo non ci capisce. Siamo la generazione di passaggio, dalla realtà alla rete. Le nuove generazioni e le vecchie non hanno questo genere di palle per la testa. Purtroppo, e lo dico a te con la stessa forza con cui lo dico a me stesso... come diceva mio nonno: trovati un lavoro vero e smettila di rompere i coglioni con ste cagate da f. Anche i nonni avevano i bias ecc, ma non lo sapevano, facevano molti più soldi, stavano molto meglio e noi siamo tutti seduti, o in volo, ma è la stessa cosa.... a giudicare e a segarci su cosa sia giusto, sbagliato, bello o brutto mentre la vita ci passa davanti e nessuno ci dà credito per il mare di cagate pseudo filosofiche che pensiamo siano importanti e urgenti, ma che di fatto, sono solo tanto tanto fumo.
Ci stavo pensando giusto tempo fa sui “sogno americano”. Ragionavo sul fatto che cose che non mi piacevano anni fa, adesso le desidero. Grazie Iacopo per queste riflessioni!
Ciao! mi piace come parli...sarebbe bellissimo fare una chiacchierata davanti a una tazza di tè...sarei curiosa di saperne di più sul tuo punto di vista e sulla tua storia. Mi è capitato oggi un tuo video per la prima volta, magari faccio un giro tra altri video come ho tempo 😊
e sono d'accordo anche con il discorso della produttività in viaggio. Io scrivo sia per altre persone sia per me e, in questo caso, dei veri e propri romanzi (anche in inglese). E' ovvio che, se fossi sempre in viaggio, non produrrei quanto produco vivendo qui e poi, sinceramente, a me la Cambogia piace un sacco e il solo pensiero di lasciarla mi fa stare male. Viaggerò ma la mia idea è di fare dei viaggi brevi e poi rientrare (la Cambogia è collegata male e per la maggior parte dei viaggi all'estero devi passare da Bangkok o dal Vietnam) oppure di fare per esempio qualche mese in Europa o in Africa, cose che, per questioni logistiche, non possono durare una settimana e basta, ma poi ho trovato la mia casa nel mondo, ed è qui. Io qui sono felice, non me ne voglio andare (mentre, in Italia, non vedevo l'ora di andarmene) e probabilmente anche questo influenza la mia scelta.
Ciao Jacopo piacere di conoscerti attraverso questo video, mi hai fatto riflettere, in questo momento ti sto scrivendo attraverso la digitazione vocale di Google però siccome si interrompe ogni secondo Adesso scrivo con le dita😂 comunque io in questo momento sto facendo una esperienza di woofing, sarebbe una collaborazione di 4/5 ore al giorno (coltivare l'orto, pulire ecc ) in cambio di vitto e alloggio, Sono al centro della Sicilia in una casa in campagna dove la moglie è naturopata e il marito è un cantante in una band rock siciliana, la trovo una esperienza molto interessante perché puoi viaggiare a basso costo conoscere nuove persone e culture, ho intenzione di farlo in giro per il mondo e sto partendo pian piano, voglio fare il nomade digitale perché comunque penso che la nostra anima vuole fare esperienze, stare chiuso in casa davanti a un pc non mi andava più, quindi in sostanza quello che penso è che al di là delle mode la nostra guida interiore è quella che ci guida attraverso l'intuito
Ultimissimo commento, giuro :) Quando dici che ti senti felice a metterti al lavoro al computer perché è quello che ami fare, ti capisco. Io scrivo da sempre, non potrei vivere senza, e niente mi dà più gioia del semplice farlo, a volte per lavoro, altre per progetti personali e altre ancora per pura passione. Qui fa sempre caldo, faccio delle pause in piscina, una passeggiata, guardo il tramonto, un film su Netflix, parlo con i locals... ma perché devo andare a Bali??
Ciao Iacopo, cio che conta è il tempo , tutto il resto e superfluo , puoi viaggiare anche avendo un budged ridotto, o magari visitare la stessa localita e spendere un patrimonio.I viaggiatori "nomadi"ci sono sempre stati,In Marocco (Posto magico)ci si andava anche 30 anni fa,poi e vero che accausa dei Social vediamo gente viaggiare a destra e manca,ma tutto cio gia avveniva prima dei social
Ciao Francesco! Grazie mille 🙏🏼 Sbattendoci la testa, analizzandomi e cercando anche di seguire le mie sensazioni. Anche quando mi portavano in una direzione diversa da quella accettata come “normale”
Non saprei se e per forza guidato il sogno, certo ha una sua logica e sara anche cosi in parte, pero in quegl anni di boom economico la gente comune ritrovandosi con molti piu soldi cosa pensi che avrebbe fatto da sempre e in ogni luogo ? avrebbe migliorato casa un mezzo migliore piu sicuro piu bello e c osi via, credo che lo si osservi in ogni luogo dalla periferia di qualsiasi citta occidentale a un campo rom , o aqualche villaggio sperduto.. migliorare quando i mezzi aumentano, sia per ego che per utilita, c e chi lo fa per proprio piacere altri per mostrarsi..
Non sapevo fosse una moda, tant'è che questo mio sogno non lho detto a nessuno. Poi non vorrei essere un nomade digitale classico che si muove all infinito perché voglio focalizzarmi sulla carriera e spostarmi poco andando con calma nelle città dove ci sono le mie band preferite.
Guarda che l, abitudine del viaggio chic era in Italia, anche negli anni '70..e '80..e '90... non è una novità.... ma è UNA MODA e uguale come vestirsi con la felpa con il cappuccio, anche se sei in casa ! 😊... e simbolismo...
Io volevo diventare una nomade. NOn lo sono ma che bello che alcuni lo possano fare! Ovviamente non fa per tutti, ci vogliono tanti soldi ma ci sono quelli molto bravi e va bene così. Nonostante ciò, serve anche un po' di stabilità perché cambiare di posto con troppa frequenza può diventare stancante. Comunque, ognuno faccia quel che gli fa stare bene.
Ma mostrarsi dei businessman rivoluzionari, sempre incentrati sul lavoro e sull'arrivare, non è anche quello uno status symbol delle nuove generazioni? Capisco il discorso e in parte lo condivido, ma credo sia troppo generalizzato e molto di parte. Però comprendo la tua riflessione.
In un multiverso lontano c’è uno Iacopo che la Domenica mattina, dopo una settimana da lavoratore dipendente piena di gratificazioni, accende la cam e registra video pieni di opinioni popolari e pensiero convergente
Iacopo mi spieghi meglio questo "non detto"? 😅 "C'era un Calabrese Ministro dell'Indonesia..." (ma davvero?) Ultimamente anche io mi sono reso conto che si tende ad aspirare ad un altro stile di vita o lavoro che non è alla nostra portata, per essere socialmente visti più grandi rispetto a quello che si è realmente e tutto ciò crea tanta ansia. La tecnica del far vedere la bella vita per riuscire a vendere magari fuffa è una trappola che fai bene a svelare, più consapevolezza c'è, prima finisce questo bluff.
Mah, ognuno la vede a modo suo, si vede che in questa fase della sua vita gli ha preso così. Io sono stato un nomade digitale per anni, ho sempre avuto relazioni soddisfacenti e mi ha preso bene. Quando mi sono fatto una famiglia mi sono fermato. Ognuno la vive a modo suo. È sbagliato sia dire solo i lati positivi sia demonizzare questo stile di vita.
Mah, sinceramente io non ho mai seguito le mode. E' vero, ognuno di noi può essere influenzato dalla moda, ma se sono qui su questo canale è perchè mi piacerebbe capire in cosa consiste veramente fare il nomade digitale e soprattutto mi piacerebbe "SVERNARE" per almeno 3 mesi l' anno(mentre il mio lavoro non me lo consente) ma non per fare il figo in giro, semplicemente perchè non voglio annoiarmi troppo appunto, e per altri motivi personali. Detto questo per me instagram ed i vari social possono chiuderli anche domani, la cosa non mi tocca. Assodato anche questo, riguardo gli status simbols penso semplicemente a queste cose: 1. la gente che segue Rigorosamente le mode è gente stupida, vuota, non so bene come definirli ma anche questo punto non riguarda me e riguarda veramente poche persone della mia "cerchia" 2. lo status symbol del macchinone ancora esiste (e forse esisterà sempre), solo che prima andavano di moda le macchine lunghe, ora vanno di moda quelle alte "tipo suv" (preferivo quelle lunghe, della serie "si stava meglio quando si stava peggio" ;) ) 3. anche lo status symbol dei viaggi è sempre esistito, come hanno detto già alcuni qui nei commenti, soltanto che ora siamo nell' era dei social (purtroppo, sono pochi gli aspetti positivi secondo me) e i trasporti sono più "facili", le frontiere più "aperte" e quindi è più facile far vedere agli altri "quanto viaggiamo e quanto stiamo bene"... questa cosa la trovo tristissima, io quando viaggio devo essere praticamente irreperibile per sentirmi veramente libero !
Ciao Michele, hai detto cose vere e condivisibili. Probabilmente il mio è anche un ragionamento che ha senso soprattutto nella nostra “bolla” del digital. Ma penso che un po’ tutti stiamo andando in quella direzione. E infatti sempre più persone (come te o come me anni fa) sognano di svernare su una bella spiaggia lavorando con un computer. Niente da ridire, è una figata da un certo punto di vista. Ma anche sfidante da un altro.
Ci credo... è che, anche se è un po' lunga da spiegare,lo scrivo in due parole: anche avere il posto fisso statale è una cosa sfidante, soprattutto perché dopo anni di precariato non ti trovi ancora nel posto giusto,che ti meriteresti pure (ma la meritocrazia nello stato è un concetto molto particolare)... E sottopagato.. quindi anche io dico dalla mia parte, esiste il lato oscuro anche qui ed è più grande di quanto si possa pensare... Oltretutto io per svernare non intendo per forza andare su un isola deserta a lavorare al PC ma semplicemente avere la possibilità di inverno di staccare quanto basta per ricaricarmi e magari lavorando pure, perché no... È un discorso difficile lo so,penso che i privati autonomi, seppur tassati, in definitiva stiano meglio...ora mi lapidassero tre quarti degli italiani ma non mi interessa, dirò sempre quello che penso...non volevo andare offtopic ma la risposta implicava questo... E a chi mi dice "mettici anche tu in proprio" rispondo: ok ,dammi i soldi che ha tuo padre o tua madre, oppure dammi il tempo di racimolarli questi soldi,e sarà fatto;)
mi sento perplesso, confuso e non credo di aver appreso il messaggio profondo del tuo video Iacopo. La tua sembra una critica di chi viaggia per collezionare esperienze da mostrare ma sembri non menzionare l'aspetto benefico della trasformazione interiore dell'incontro con altre culture. Dalle mie parti in lingua locale si definisce 'pagu bessiu' una persona che non ha messo molto il naso fuori dal proprio paesello vivendo la vita secondo quello che la tradizione vuole e non il proprio libero arbitrio. Dove starebbe allora la differenza con chi viaggia per perseguire un sogno imposto? nessun libero arbitrio in nessuno dei due casi. Per esperienza ho visto che chi ha dedicato tempo alla carriera si ritrova a 40/50 anni sfinito, esausto, sì, magari con una seconda casa al mare e le vacanze in Sardegna ogni estate ma con una moglie/marito che non ama più, dei figli adolescenti con i quali non sa comunicare e con un immensa voglia che sia fine settimana. Ti consiglierei di viaggiare di più, non è necessario che fotografi e condividi ogni piatto che mangi, ogni lancio che fai con paracadute o ogni tubo che attraversi in Marocco, ma prova a vedere come ogni cultura vive la sua vita e ti accorgerai che la felicità potrebbe non venire dal tuo creare moneta.
Ciao Fabio, grazie per la riflessione e il contributo. Viaggio abbastanza spesso, ogni mese cerco di andarmene da qualche parte, a volte per qualche giorno. Altre volte per più tempo. In passato ho anche avuto il piacere di passare periodi più lunghi (anche un mese o più) in vari paesi Europei, così come in Indonesia, Stati Uniti o Messico. Lungi da me condannare il viaggio, esteriore o interiore. E lungi da me esaltare la moneta. Ho semplicemente portato l'attenzione verso un ideale di stile di vita (quello del business continuando a spostarsi) che è più difficile da realizzare di quanto si pensi. E su un aspetto "lo show off" che a volte diventa preponderante sull'immersione nel diverso. Puoi condividerlo, non condividerlo. È semplicemente il mio pensiero. E non assolutista: viaggiare sbagliato, fare soldi giusto. Così come non generalizzerei sulla carriera vista come sfinimento e vacanze in Sardegna. Ci sono tante vie. Buon viaggio 🌞
Tutti a Bali, che do bali! Dopo due video di un tizio che banalizza i luoghi in questo modo che sborda di ego fine a sé stesso, ho le palle che toccano per terra.
Analisi acuta, ma limitata. Io sono uno di quelli che viaggia abbastanza. Riconosco che l'immagine di quello stile di vita mi abbia abbindolato in passato. Però una cosa la so, io il mio stile di vita non l'ho mai ostentato da nessuna parte, quasi non ne parlo con nessuno e quando lo faccio quasi me ne vergogno proprio perché mi sembra di ostentare. Io a differenza delle persone di cui parli tu, mi sono guardato dentro e ho capito che questa era la vita che volevo, viaggio molto, ma non moltissimo ed evito nella maggior parte dei casi evito le rotte mainstream, semplicemente perché non mi piacciono. Inoltre, quello che spendo per viaggiare me lo posso permettere perché ho una chiara e rigida organizzazione finanziaria. Se pago 900€ di affitto in un posto, certo poi non sto sempre a fare bisboccia e a spendacchiare in minchiate. Tu non parli altro che di nuovi modi in cui la gente cerca di riempire i loro vuoti, che sia il macchinone, l'iphone o 1000 viaggi è un modo per nascondere la testa sotto la sabbia e non guardare il vuoto in faccia. La vera libertà è essere realmente padroni di sé stessi e del proprio tempo, ma questa è la frase più vera e più fraintendibile di tutte allo stesso tempo.
Verissimo. Ho provato a fare del mio meglio, ma si potrebbero aggiungere tanti altri punti di vista. Comunque non demonizzo il viaggio, amo viaggiare. E vorrei anche farlo più spesso. Volevo solo porre domande e dare visioni alternative :-)
@@iacopopelagatti Non lo so, credo sia un po' distorto verso il mondo digital, tech, enterpreneur, influencer o remote worker. Ai miei amici che sono piu di paese frega relativamente di questo stereotipo. Dicono magari "che figo che tu viaggi", ma a volte anche "che ci vai a fa", "stattene al paese". Dobbiamo fare attenzione a pensare che le mode dei nostri circoli sociali, siano poi tendenze generali. Poi sono totalmente d'accordo sul discorso del materialismo del viaggio o dell'ossessione di voler vedere le cose per fare la foto su Instagram, che lo trovo un po' nichilista. Ma credo anche che se si finisce in quei circoli e quei mondi, é perché ci sia anche un po' di risonanza con quello stile di vita.
@@emanuelet1366sicuramente, ma la società si muove anche per modelli aspirazionali, adottati prima dagli early adopters. Di cui spesso (e sicuramente ora) quella nicchia fa parte. Comunque sono sempre i miei 2 cents :-)
@@iacopopelagatti Certo, sono comunque 100% d'accordo che ci sia un intento di spronare all'assenza di possesso per renderci piú "controllabili". Ne é prova anche il tentativo di aumento delle tasse sulle case per esempio o i grossi investitori che comprano per far gonfiare i prezzi in modo insostenibile.
Se ti è piaciuto questo video, probabilmente F*ck (la mia non-letter) it ti piacerà ancora di più! Iscriviti qui: iacopopelagatti.it/fuckit/
Penso che la target audience di yt non e' pronta per questo spessore, ci arriveranno, not yet, ottimo contenuto
@@vicetwiceah, ecco perché non crescono gli iscritti 😃 grazie ❤️
sono stata tanto criticata perché non viaggio tanto ma io sto bene in questo paesino in Calabria e sono felice delle mie piccole passeggiate nella natura. In questa fase sto lavorando sulle mie skills per diventare più brava e questo ritmo lento, senza corse in giro per il mondo mi sta aiutando ad essere concentrata sul mio percorso e la mia crescita. Standing ovation Jacopo per tutto ciò che hai condiviso in questo video 👏
Grazie Patrizia ❤️ le tue parole denotano una grande consapevolezza
ma chi è che ti critica perchè non viaggi? devono essere proprio degli stupidi !
ma lascia stare quello che pensa la gente, che ti frega, fai quello che vuoi e quello che ti fa star bene !
io non permetto agli altri di criticarmi sul fatto di fare un viaggio o di non viaggiare, quelli sono i cosidetti "ca°°ì miei" ;)
Premetto che è il tuo primo video che vedo. Sono un ragazzo di 22 anni, che da più o meno 4 ha in testa di viaggiare (prima con la fissa per il giappone, poi per il viaggio in generale). Ho sempre pensato a che lavori fare per viaggiare e poter rendere ciò la mia quotidianità, anche quando il fatto stesso di stare lontano da casa (sono un fuori sede) a volte mi mette ansia per vari motivi. Con questo video hai alleggerito la pressione che mi sono autoimposto e che deriva della necessità di viaggiare e di farlo il prima possibile (cosa che mi ha portato più e più volte a sentirmi in ritardo rispetto all'ideale che mi sono posto ormai da tempo). Quindi, non posso fare altro che ringraziarti e complimentarmi per questo video
Ciao Andrea! È un piacere leggere queste parole (mi risuonano molto). Ti do il benvenuto su questo canale. E spero che avrai il piacere di scoprire anche altri video 🎸
Video bellissimo e importantissimo. Potrei scrivere fiume di parole su tutto quello che mi fa risuonare dentro, anche io pensavo di voler diventare una nomade digitale ma poi ho iniziato a fare nella mia testa i ragionamenti che tu hai perfettamente espresso nel video. Grazie perché ho trovato spunti ulteriori per la mia vita e le mie scelte. Io ho sempre sentito il bisogno di muovermi, cambiare aria, da prima che scoppiasse la moda. Ma quando stavo troppo lontano da casa ne soffrivo… e mi sentivo sempre sbagliata e fuori posto. Ora il mio mantra è VIVI UNA VITA CHE TI SOMIGLIA, per questo ho iniziato da due anni un percorso psicologico per capire chi sono io davvero e solo dopo pensare allo stile di vita. Tra due settimane parto per Bali, ma con una coscienza ed una consapevolezza completamente diversa rispetto a quella che avrei avuto prima di entrare in connessione con queste realizzazioni. Grazie di cuore, spero che questo video finisca nei trend di UA-cam ♥️
Grande Martina! Ho avuto un percorso molto simile. Volevo fuggire, ma quando lo facevo l’ansia, invece che diminuire, aumentava. Col tempo ho capito che ciò che mi mancava era trovare il mio centro. Trovato quello, il luogo in cui sto diventa indifferente. Perché sono felice ovunque. Il video non finirà mai in tendenze, ma questi commenti sono già tutta la soddisfazione che potevo chiedere 🙏🏼 buona Bali!
Quando avrai 50 anni e avrai viaggiato sempre e non avrai un solo euro, perché gli avrai spesi tutti quelli guadagnati,.. sarrai l, essere più ricco di esperienza, di memorie, di conoscere cose belle...!!! La vita è un,aventura, che ogniuno deve vivere come dice il proprio sentire : c,è chi ama stare a casa e c,è chi ama viaggiare. Importante è non rimpiangere mai niente di quello che hai fatto è non rimpiangere mai il non aver fatto(che è ancora peggio)!
Non si va in giro per il mondo perché si è insoddisfatti,.. non si va per fare vedere ad altri che sei alla moda. Questo è sbagliato! ... Si va per spirito di avventura !... per respirare e ricordare l, aria di determinati luoghi, oppure vivere per poco come la gente di quei luoghi....!
Io ho 70' anni e sono visutta in giro per il mondo dai 20 ai. 50...e sono contentissima di aver sempre fatto come la mia anima ha desiderato !!!
Auguro a tutti i giovani di trovare la via per accontentare la propria anima e di non fare mai progetti razionatti, a lungo termine..... un vero desiderio, per quanto incredibile possa sembrare, vienne in regalo da Dio ! 🤗💋
Grande. Peccato che non ci conosciamo perche' avremmo potuto essere dei veri amici. Concordo al 100% su quello che hai detto. Da un ex viaggiatore.
Aggiungo una considerazione: hai dato voce a diverse considerazioni e diversi miei pensieri che ho fatto dal 2020 da quando ho iniziato ad essere location independent e gli hai dato una bella forma. Dopo il covid ho capito che la vita d'ufficio non era per me e ho fatto esperienze di vario tipo, sempre tornando a casa, tempo massimo lontano dalla mia base operativa, 3 mesi. Mi sono sentito dire "ah ma quindi non sei nomade" :) Sul momento una parte di me ci è un po' rimasta male, da lì mi sono definito appunto location independent. Ora mi hai suggerito una risposta molto migliore: "non sono nomade, sono libero". Bellissimo. Capita che mi godo dei viaggi, capita che mi godo il divano e Netflix, dipende dai periodi, capita anche che tengo compagnia alle persone che amo anche se per certi versi è noioso, ma amo farlo, mi fa stare bene con me stesso.
Altra nota di carattere lavorativo che hai detto e confermo, dopo aver conosciuto tanti nomadi o expats, ho notato che molti avevano un business molto meno solido del mio (con tutto il rispetto, ognuno vive come vuole e da importanza a quello che vuole), quindi ho capito quanto ero stato bravo a costruire quello che ho ora, che per quanto fosse "noioso" non era scontato, anzi era da valorizzare, cosa che dopo 10 anni in ufficio non riuscivo più a fare perchè ero un po' in burnout :) In sostanza penso di aver trovato la mia "via di mezzo" (per citare siddartha ahah). Via che va bene oggi, domani chissà cosa succede, forse qualcosa di instagrammabile forse no, me lo godrò comunque.
Ultima nota: l'età conta tanto sulla stabilità emotiva... è naturale che ormai verso i 40... trovi una certa serenità, perchè hai capito che il mondo non lo conquisterai, che non lo salverai, che a nessuno frega niente dalla tua esistenza, e queste consapevolezza permettono di vivere piuttosto liberamente :)
Ciao Federico, parole di profonda saggezza, non cambierei una virgola. È stupendo intercettare storie e consapevolezze come la tua. Questo è l’aspetto che sto trovando più gratificante del fare contenuti. Grazie per la condivisione 🙏🏼
Ti posso fare una standing ovation di 30 minuti? 😁👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼 Finalmente c'è vita su Marte!
Ho sempre pensato che lo strano sono io perché non mi attira affatto questo continuo girovagare il mondo perché "fa fico". Che lo reputo un effimero e stupido "Fuffa Lifestyle". Che non ha senso sentirsi infelici perché non riusciamo a vivere sogni decisi da altri, quando potremmo semplicemente essere felici nel perseguire i nostri.
Sono stufo di vedere gente che corre impazzita per tutto il mondo e posta foto pure se prende un caffè, pensando che quella è la felicità. La felicità per me non è una meta ma un percorso. È sentirsi in pace con se stessi oggi, non quando riuscirò anche io a fare la foto davanti ad un lambo parcheggiata. Purtroppo come dici bene tu gli oggetti luccicanti vendono e le masse gli corrono dietro. Nessuno guarda più a quella unica luce che veramente conta: la scintilla autentica che è nascosta dentro di noi. Sei un grande Iacopo.
Parole illuminanti e stupende, grazie a te Mino ❤️🔥
Ciao Iacopo, per caso mi sono imbattuto oggi in questo tuo video, un video di pura bellezza e consapevolezza.
Quando avevo vent’anni mi consideravano un po’ tutti “diverso “.
Quella diversità, quella autenticità mi seguono anche oggi, cerco sempre di custodirle e alimentarle …
Con grande umiltà penso che queste tue parole , dovrebbero diventare uno speech da portare in giro .
Scuole di quinta superiore, università, eventi, i luoghi perfetti, in una società per alcuni aspetti anacronistica.
Come sempre mai scontato, grazie per queste parole ….
🌞
Grazie Francesco ❤️ continua a coltivarla quella diversità!
alla frase "adesso le veline sono le content creator" mi hai spezzato a metà ahahahahhaah 20:47
gran video! mi hai fatto ricordare come intendo la libertà e quanto sia importante creare degli asset e poi cercare lo stile di vita
grazie per la tua profondità
Grazie Francesco! Felice di averti ricordato la retta via 😃🙏🏼🏆
Per non far parte di "un sogno americano" bisogna scavare dentro noi stessi a fondo e fare un grande lavoro, per capire cosa vogliamo veramente. Sono felice e negli anni mi sono liberata di tante zavorre... Faccio una vita super noiosa ;) e non la cambierei per niente! Ho lasciato città e un posto fisso e da anni lavoro da remoto dalla mia baita in mezzo ai boschi. Sto bene, ho trovato il mio posto e mi piace il mio lavoro, quindi non sento il bisogno di girovagare il mondo. Certo quando ho voglia faccio qualche viaggio di solito ispirato ai libri che ho letto o alle curiosità sui alcuni posti. La felicità va coltivata tutti i giorni spesso facendo o sperimentando piccole cose che ci sembrano insignificanti. Grazie per questo contenuto!
Fantastico Anna. Non potrei essere più d’accordo. È proprio quello che intendevo. Grazie a te 🙏🏼❤️
Sono ai primi secondi del video e ti dico già GRAZIE!!!! anzi lo urlo proprio!!! Avevo iniziato una conversazione proprio su questo la settimana scorsa con altri amici nomadi... ogni volta che apro instagram inizio a sentirmi inadeguata, anche io sono nomade digitale e viaggio eppure ho iniziato a pensare che quello che fanno gli altri sia sempre più figo di ciò che faccio io. Probabilmente se iniziassi a pubblicare contenuti ad hoc anche io potrei far sembrare la mia vita un sogno... ma non lo faccio perché non mi interessa e ad ogni modo non ci monetizzerei sopra (molti infatti si mostrano così proprio per vendere i loro servizi). Però è davvero qualcosa che ti consuma dentro, infatti proprio oggi ho deciso di eliminare l'app dal mio cellulare per un po' e vedere come va.. devo disintossicarmi e focalizzarmi di più sul mio presente e sulle esperienze che faccio qua, senza continuamente alimentare questa FOMO assurda!
aggiungo una cosa ora che ho finito di vedere tutto (complimenti davvero) che è bellissima questa riflessione che tu hai fatto rispetto ai propri desideri e i desideri altrui. Io ho iniziato a desiderare questa vita quando ancora non sapevo l'esistenza del nomadismo digitale quindi è una cosa davvero radicata dentro di me. Però ultimamente mi trovo a fare battaglia tra viaggi e business e sinceramente ora come ora non riesco e non voglio viaggiare così tanto, ora ad esempio sono in Argentina e per la prima volta mi sono fermata 4 mesi di fila anche se non è la meta dei sogni, ma perché sento il bisogno di più stabilità. Non sai quanto mi ha fatto bene fermarmi un po' di più e probabilmente continuerò ad allungare il mio periodo di permanenza prossimamente, perché spostarsi ogni 1-2 mesi è estremamente stressante a meno che tu non sia libero finanziariamente. Per una persona che ha un lavoro freelance o sta costruendo un business, non è una cosa assolutamente sostenibile almeno per quel che riguarda la mia esperienza. Ecco, tutto questo però viene mandato a quel paese quando apro quella piattaforma perché mi sale la voglia di prendere un volo e partire anche se so che questo non mi farebbe bene ora. Quindi accolgo pienamente il tuo augurio (anzi l'ho già fatto prima ancora di ascoltarti) e dedicherò questo tempo a meno distrazioni e più focus. Già solamente il fatto di aver eliminato l'app dal cellulare è un gran bel passo.
Arianna sono io che ringrazio te, davvero. Ho tenuto questo video privato per settimane, per paura di essere frainteso proprio da persone come te. Quindi leggere queste parole è veramente bello. Faccio il lavoro che faccio anche perché volevo vivere questo stile di vita, ma qualcuno deve anche tirarne fuori il lato meno patinato e dire ciò che è scomodo. D’accordo al 200% su tutto ciò che hai detto!
Avrei chiamato questo video "il lato oscuro dei social media".
Il problema non è il nomadismo digitale ma come noi viviamo e filtriamo i contenuti che ci vengono proposti dai social.
Il nomadismo digitale è solo uno stile di vita. Che una persona può abbracciare per un po' di tempo, per anni o per tutta la vita. Ma magari questo stile di vita non è fatto per tutti.
Vedo e ascolto sempre più spesso critiche a questo stile di vita da chi non lo ha mai vissuto, oppure lo ha fatto per un breve periodo e si è reso conto che non faceva per lui/lei.
La vita del nomade digitale non è quella mostrata nei social. Quello che viene mostrato è solo la parte più 'cool'. Lavorare dalla spiaggia, fare surf, vivere in un van. Ma nessuno mostra gli sbattimenti, organizzare la logistica, le sfide quotidiane, o anche la solitudine di questo stile di vita o anche l'esaurimento nervoso del viaggiatore a tempo indeterminato.
Del resto è normale che sia così. Sui social si postano contenuti per i numeri. Chi va sui social, vuole anche distrazione dalla vita reale, vuole anche sognare. E da qui i contenuti patinati. Quelli attirano l'attenzione.
Ma se questo deve diventare un motivo di frustrazione, allora la soluzione è semplice. Smettere di usare i social invece che criticare uno stile di vita.
Il nomadismo digitale è la libertà di vivere come si vuole e lavorare dove si vuole. Tutto qui. Se vuoi viaggiare muovendoti ogni due giorni lo fai, se vuoi viaggiare muovendoti ogni quattro mesi lo fai, se vuoi rimanere a casa e viaggiare solo una settimana all'anno lo fai. Se vuoi lavorare la mattina e fare surf il pomeriggio lo fai. Se vuoi vivere in un van in maniera minimalista lo fai. E se vuoi ritornare in ufficio perché ti rendi conto che questo stile di vita non fa per te, puoi fare anche questo.
Si dice che l'erba del vicino è sempre più verde. Forse dovremmo cominciare a capire e fare quello che a noi stessi piace fare, quello che è importante per noi, e non vedere e giudicare quello che fanno gli altri.
Ma soprattutto imparare a distaccarci dai contenuti di Instagram e UA-cam, proprio come si fa con i pensieri mentre si medita.
Tutto passa, tutto cambia. Alla fine quello che rimane è quello che ci fa star bene.❤
Hai ragione Gianni, il mio video può sembrare una critica a uno stile di vita, ma se lo guardi tutto, alla fine dico esattamente quello che hai appena detto! Il punto è proprio la libertà. E per essere liberi dovremmo liberarci anche dalla fomo di essere liberi che arriva dai social 🙏🏼 non cambierei neanche una parola di ciò che hai detto.
@@iacopopelagatti Ammetto di non averlo visto fino agli ultimi minuti. Era tardi ed ero a letto. 😃🤗
Condivido pienamente quello che dici Gianni, alla fine sono i social che fanno scattare queste dinamiche malsane e fanno vedere la vita del ND (ma come anche la vita di tanti altri) come perfetta e super cool. Forse però un po' di responsabilità da parte nostra non guasterebbe. Soprattutto chi ha un certo seguito, sarebbe bello che facesse vedere sia le cose belle sia gli sbattimenti come dici tu. Ne vedo davvero pochi che fanno così. Perché? Credo che una delle risposte (non ce n'è soltanto una ovviamente) sia nel video di Iacopo, quando dice che lo stile di vita VENDE. E quindi mostrare i lati meno cool potrebbe influire sulle vendite.
Perfettamente d'accordo con il tuo punto di vista: anche io ci sono quasi cascato e poche settimane fa mi sono reso conto che cercavo nel viaggio la soluzione ai miei problemi!
viaggiare è bello e stimolante sicuramente ma non dev'essere il perno su cui basare la propria felicità e come dici te non bisogna indebitarsi per viaggiare altrimenti non è libertà!
Devo anche dire che questo stile di vita viene spinto da marketers dove tu lavori o lavoravi e dove io ho comprato molti i corsi ed ero presente al world nel 2022!
Mi sembra un’ottima presa di coscienza! Per quanto riguarda la seconda parte, io voglio porre delle domande, non mettere dei giudizi. Penso che viaggiare sia bellissimo e io stesso (lavorando sempre) lavoro anche in viaggio. Non c’è giusto o sbagliato, volevo dare una prospettiva diversa :-)
Quello che hai detto comunque sul perno della felicità è stupendo! La penso allo stesso modo.
È da un po che faccio simili pensieri e stavo cercando di ordinarli. Questo video mi ha aiutato tantissimo, perché alla fine distinguere tra i nostri sogni e quelli che ci sono nati grazie agli altri è fondamentale
Assolutamente vero. Grazie per averlo guardato, sono felice che ti abbia aiutato 🤟🏾🙏🏼
Verissimo, siamo così subdolamente influenzati dai trend e dal valore attribuito alle cose dall’esterno che non sappiamo neanche quali sono davvero i nostri desideri e bisogni. Quando, grazie alla meditazione, ho realizzato profondamente questa cosa e ho guardato a tutte le scelte che avevo fatto fino a quel momento sono rimasta sconvolta. Grazie tutto quello che condividi 😊, torno sempre sul tuo canale quando ho voglia di ascoltare riflessioni nutrienti ma sempre “rilassate”.
Da meditante a meditante ci capiamo. Grazie, è un piacere saperlo 🙏🏼
Ciao Iacopo, ho guardato il video tre volte prima di commentare.
C'è dentro talmente tanto, che volevo essere sicura di aver afferrato bene tutti i concetti prima di dar aria alla bocca (o tocchi alla tastiera, in questo caso).
Una delle corde che ha toccato di più in me è quella dell'importanza di lavorare sui propri desideri, capire cosa vogliamo veramente e cosa no.
E, forse, conta di più il "cosa no".
Perché ci libera spazio e tempo, ci permette di fare meno fatica, ci salva dal disperdere energie, soldi o altro per inseguire cose che non fanno per noi.
Qualche mese fa mi sono imbarcata nell'impresa dei 101 desideri (tra l'altro "per colpa" di due video: uno tuo e uno di Sibaldi) e mi sto rendendo conto che i momenti più "rivelatori" sono quelli in cui cancello desideri scritti settimane prima.
Alcuni li avevo messi lì convintissima, poi rileggendo, in modo del tutto spontaneo, mi sono detta "ma sai che di questa cosa non me ne frega proprio niente?".
Ed è estremamente liberatorio, perché vivi nella consapevolezza che quella cosa non la cercherai e non la otterrai, non perché tu sia debole, sfigato e non in grado di farcela, ma perché - in tutta onestà - non ti interessa. È il desiderio di qualcun altro, non il tuo.
Citando Jep Gambardella ne "La grande bellezza": «La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 65 anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare». Vale anche ben prima dei 65.
Riguardo al "perché ci muoviamo per mode" e alle implicazioni positive e negative del possesso, sicuramente in antropologia culturale (è la materia in cui mi sono specializzata), ma penso anche in diverse altre discipline, c’è un oceano di letteratura in cui sguazzare. Amerei un book club (aggiungo inglesismi) sull'argomento. Adesso lo scrivo nella lista dei 101!
Grazie come sempre per gli spunti,
Peace 🙏
Grazie Mariachiara ❤
Hai libri di antropologia culturale da consigliarmi? È l’unico esame all’università in cui ho preso 30. E avevo anche provato a farci un dottorato! Ora capisco da dove viene il tuo stupendo modo di pensare 😃
P.s. il lavoro che stai facendo sui 101 desideri ti porterà tantissimo, ne sono sicuro
@@iacopopelagatti Grazie, Iacopo!
La mia prima prof di antropologia aveva due motti:
“L’antropologia non è una materia che si studia, ma un modo di pensare che si adotta”
“L’antropologia rende normale ciò che ci sembra strano e strano ciò che ci sembra normale”
Entrambe cose verissime e (my two cents) preziosissime!
Consigli di lettura (urca, che responsabilità!), avrei una lista potenzialmente infinita, ma - così de botto - conoscendo un po’ gli argomenti di cui tratti e che (penso) potrebbero interessarti, direi:
.Tema umanesimo, post-umanesimo e personaggi fuori dal comune > “Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro” di Tzvetan Todorov
.Tema identità e sua distruzione/suo ripensamento > “L'ossessione identitaria” di Francesco Remotti (è un testo abbastanza “base”, ma può essere un buon punto di partenza per poi approfondire)
.Tema mondo del lavoro che cambia > “Bullshit jobs” di David Graeber
(di quelli che ti sto consigliando è l’unico che non ho ancora letto, ma con Graeber mi sento di andare a scatola chiusa)
.Tema antropologia applicata al nostro quotidiano > “Un etnologo al bistrot” di Marc Augé (e altri della stessa serie, ne ha scritti diversi)
. Sull’antropologia in generale e il concetto di cultura, starei su un classicone > “Interpretazione di culture” di Clifford Geertz
. In chiusura, dato che sei stato un bocconiano > “I dannati della metropoli” di Andrea Staid (uno studio antropologico su un palazzo di Viale Bligny)
Se poi ci sono altri temi in particolare che ti interesserebbe approfondire (antropologia medica, politica, del corpo, sociale…), fammi sapere, così mi faccio venire in mente qualcosa ad hoc!
@@MariachiaraSilleni consigli incredibili, sotto tantissimi punti di vista. Grazie di ❤️
prospettiva risultata molto utile, grazie!
🙏🏼🙏🏼🙏🏼
Video di tanto tanto valore!!! Complimentiii Iacopo!! 🤩👏🏾
Grazie di ❤
Tanta tanta roba! video che arriva al momento giusto, per me
Che sto ragionando anche su questo, ultimamente
Molto utile, grazie Iacopo : )
Grazie Irina! Mi farebbe piacere sapere cosa ti è piaciuto o quali pensieri ti ha stimolato :-)
@@iacopopelagatti guardando il tuo video mi sento un pò meno sola nel pensare queste cose e fare questi ragionamenti. Nel senso che, per quanto mi riguarda, sono veramente agli inzi (sei mesi) della costruzione del mio business, sto testando questa vita nomade, e sono molto d’accordo con te quando dici che non è facilissimo essere produttivi e mantenere la concentrazione sul lavoro se dall’altra parte si devono anche organizzare i propri spostamenti. La mia vita al momento è piuttosto noiosa in effetti: me ne sto sempre a lavorare e mi sposto ogni quattro mesi minimo. E sto bene così, anche se certe volte ammetto di avere pensieri tipo “caspita, sono tutti alle Canarie, o a Bali o in Marocco” e ho anch’io la sensazione che questa cosa stia diventando sempre di più un trend.
Iacopo, mi hai svoltato la mattina! Come sempre, d’altronde! :)
Grazie Patrizia! Come sempre 😃
Bravissimo! Anch'io vita noiosissima ma ricca di soddisfazioni e creatività, dall'esterno mi dicono ma tu sei sempre in giro perché mi invitano le scuole un po' di tutta Italia, naturalmente pagandomi trasferta pernotto eccetera, in questi viaggi incontro luoghi e persone bellissime ma sto lontano dalla mia famiglia, dal mio lavoro e sto meditando di dire qualche no, perché tolgono molta concentrazione e impattano sull'organizzazione del lavoro... ho un marito che in questo senso mi aiuta molto
Sono sicuro che riuscirai a trovare il tuo equilibrio, soprattutto se hai il giusto supporto. Grazie per il commento e ti auguro uno splendido 2024🙏🏼
Io credo che le etichette ci siano sempre state, forse oggi sono solo più colorate, più persuasive e di gran lunga più appiccicose.
Ciò che è cambiato (o meglio rafforzato) è la poca voglia di sbattersi per diventare persone consapevoli, quindi libere.
Vedo amici arrabbiarsi quando Alexa non capisce che deve accendere la luce.
Conosco colleghi che passano 2 ore a programmare un robot che gli pulisca casa piuttosto che pulirla per davvero.
Incontro persone che invocano la relazione aperta solo per continuare a considerarsi "sul mercato".
Basterebbe fermarsi un attimo a riflettere e la visione della propria vita potrebbe cambiare.
Come sempre, grandi riflessioni (e magici trip mentali😝).
Di sicuro! Infatti non voglio essere l’ennesima persona che mette etichette, ma proprio fare domande. Siamo tutti nello stesso ambiente alla fine, siamo tutti qui perché una certa vita non ci andava bene. Ma questo non significa smettere di farci domande, no? Grazie a te Debora 🙏🏼🔥
@@iacopopelagatti Fidati che il tuo messaggio è arrivato, sono proprio le domande che ci salvano dal diventare tutti uguali.
Adoro questo format senza filtri😉
Boh... altro capolavoro di pensiero libero 👏🔥 ne stai sfornando uno dopo l'altro!
Grazie ancora per l'ispirazione e gli spunti di riflessione, condivido appieno, la vera libertà avviene in primis dentro la nostra testa, ma pochi hanno questa consapevolezza.
Grazie di cuore a te Davide, parole sante 🙏
Sempre super. Grazie per quello che sei e per come lo manifesti 🙏
Grazie a te Sara. Pensa che non volevo neanche pubblicarlo 😅🙏🏼
Mi interessa relativamente il tuo lavoro ma ti apprezzo molto per la tua trasparenza e genuinità, grande 💪💪💪
Grazie Cristiano, doppiamente apprezzato il feedback allora :-)
Uno dei video più belli che tu abbia fatto (almeno fino al prossimo video🤟🏻)
Ahahah, potrei dire lo stesso del tuo commento 😎
Che bel video. Davvero bello, l'ho ascoltato due volte prima di dire la mia.
Al brucio si, tant'è che c'è anche un gratta e vinci o un coso del gioco del Lotto, non ricordo, si chiama "Turista per sempre". Ti do questo forte spunto di comunicazione, Turista per sempre è proprio la definizione adatta per descrivere quel tipo di nuovo sogno americano.
Da un lato non sono d'accordo, sono abbastanza convinto che tu rientri in un certo target, in una tipologia di persone che ha una presa diretta con i turisti per sempre, e quindi vedi quelli come il nuovo sogno ecc ecc...
Di fatto io vedo solo un paio di UA-camr fare così, ed un mio amico, uno mangiato dai fuffa guru... a me personalmente ed alle persone che ho intorno, non arriva questo tipo di messaggio del turista, nonostante stiamo tutti parecchio bene economicamente, facciamo i lavori che abbiamo scelto ecc.. io sono un direttore creativo free lance, lavoro 100% da remoto ma per esempio non amo viaggiare, sto realizzando "il mio sogno" in altri modi.
Infatti volevo proprio espandere il tuo concetto così: il sogno americano prevedeva che TUTTI avessero lo stesso sogno, ne abbiamo una chiara immagine dall'alto guardando i tappeti di case tutte uguali, tutte super top sfarzose ecc...
Oggi il sogno è targettizzato, le banche o chi per esse, ha semplicemente capito che non possiamo avere tutti lo stesso sogno, quindi vendono un sogno ad hoc per ogni categoria.
Nella tua categoria è il turista per sempre, nella mia penso sia il "fai un cazzo e guadagna il giusto per sempre"... cose del genere.
Zoom indietro, cambio campo:
Queste sono palle da millennialoni estremi, proprio da divano - lavoro creativo - torri gemelle - il mondo non ci capisce. Siamo la generazione di passaggio, dalla realtà alla rete. Le nuove generazioni e le vecchie non hanno questo genere di palle per la testa.
Purtroppo, e lo dico a te con la stessa forza con cui lo dico a me stesso... come diceva mio nonno: trovati un lavoro vero e smettila di rompere i coglioni con ste cagate da f.
Anche i nonni avevano i bias ecc, ma non lo sapevano, facevano molti più soldi, stavano molto meglio e noi siamo tutti seduti, o in volo, ma è la stessa cosa.... a giudicare e a segarci su cosa sia giusto, sbagliato, bello o brutto mentre la vita ci passa davanti e nessuno ci dà credito per il mare di cagate pseudo filosofiche che pensiamo siano importanti e urgenti, ma che di fatto, sono solo tanto tanto fumo.
Sei un grande. Parliamone ❤️
Per fortuna ho ascoltato fino alla fine 😅
Ora la provocazione acquista senso e rende valore alla riflessione di fondo. 🔥
Sì, è un video diesel 😅
Che bella riflessione Iacopo!
Grazie di cuore Davide! 🙏🏼
Grazie Jacopo 🖤
Grazie a te Clarissa ✌🏽
Grande Iacopo, FOMO.
Verissimo
🙏🏼💖
Ci stavo pensando giusto tempo fa sui “sogno americano”. Ragionavo sul fatto che cose che non mi piacevano anni fa, adesso le desidero. Grazie Iacopo per queste riflessioni!
Grazie a te Lorenzo 🙏🏼 riflettere sui nostri desideri è tanto utile!
Ciao! mi piace come parli...sarebbe bellissimo fare una chiacchierata davanti a una tazza di tè...sarei curiosa di saperne di più sul tuo punto di vista e sulla tua storia. Mi è capitato oggi un tuo video per la prima volta, magari faccio un giro tra altri video come ho tempo 😊
Ciao Stefy, piacere di conoscerti! Spero vorrai vedere anche gli altri. In descrizione trovi il mio Instagram, scrivimi pure 😌
Bellissime riflessioni. Ottimo stimolo. A tratti, mi hanno ricordato i concetti di alienazione di Marx e di nichilismo di Nietzsche. Grazie!
Grazie Riccardo, dopo questa posso ritirarmi a vita privata ❤️
e sono d'accordo anche con il discorso della produttività in viaggio. Io scrivo sia per altre persone sia per me e, in questo caso, dei veri e propri romanzi (anche in inglese). E' ovvio che, se fossi sempre in viaggio, non produrrei quanto produco vivendo qui e poi, sinceramente, a me la Cambogia piace un sacco e il solo pensiero di lasciarla mi fa stare male. Viaggerò ma la mia idea è di fare dei viaggi brevi e poi rientrare (la Cambogia è collegata male e per la maggior parte dei viaggi all'estero devi passare da Bangkok o dal Vietnam) oppure di fare per esempio qualche mese in Europa o in Africa, cose che, per questioni logistiche, non possono durare una settimana e basta, ma poi ho trovato la mia casa nel mondo, ed è qui. Io qui sono felice, non me ne voglio andare (mentre, in Italia, non vedevo l'ora di andarmene) e probabilmente anche questo influenza la mia scelta.
Ciao Jacopo piacere di conoscerti attraverso questo video, mi hai fatto riflettere, in questo momento ti sto scrivendo attraverso la digitazione vocale di Google però siccome si interrompe ogni secondo Adesso scrivo con le dita😂 comunque io in questo momento sto facendo una esperienza di woofing, sarebbe una collaborazione di 4/5 ore al giorno (coltivare l'orto, pulire ecc ) in cambio di vitto e alloggio,
Sono al centro della Sicilia in una casa in campagna dove la moglie è naturopata e il marito è un cantante in una band rock siciliana, la trovo una esperienza molto interessante perché puoi viaggiare a basso costo conoscere nuove persone e culture, ho intenzione di farlo in giro per il mondo e sto partendo pian piano, voglio fare il nomade digitale perché comunque penso che la nostra anima vuole fare esperienze, stare chiuso in casa davanti a un pc non mi andava più, quindi in sostanza quello che penso è che al di là delle mode la nostra guida interiore è quella che ci guida attraverso l'intuito
Assolutamente! Che bella esperienza, goditela a pieno ❤️🔥
Ultimissimo commento, giuro :) Quando dici che ti senti felice a metterti al lavoro al computer perché è quello che ami fare, ti capisco. Io scrivo da sempre, non potrei vivere senza, e niente mi dà più gioia del semplice farlo, a volte per lavoro, altre per progetti personali e altre ancora per pura passione. Qui fa sempre caldo, faccio delle pause in piscina, una passeggiata, guardo il tramonto, un film su Netflix, parlo con i locals... ma perché devo andare a Bali??
Sounds like a dream to me :-)
Ciao Iacopo, cio che conta è il tempo , tutto il resto e superfluo , puoi viaggiare anche avendo un budged ridotto, o magari visitare la stessa localita e spendere un patrimonio.I viaggiatori "nomadi"ci sono sempre stati,In Marocco (Posto magico)ci si andava anche 30 anni fa,poi e vero che accausa dei Social vediamo gente viaggiare a destra e manca,ma tutto cio gia avveniva prima dei social
Certo, sicuramente. E le mode esistevano anche prima :-)
Grazie per questo video e per il pensiero lucido che condividi. Come hai fatto tu a mettere a fuoco le tue necessità?
Ciao Francesco! Grazie mille 🙏🏼 Sbattendoci la testa, analizzandomi e cercando anche di seguire le mie sensazioni. Anche quando mi portavano in una direzione diversa da quella accettata come “normale”
Non saprei se e per forza guidato il sogno, certo ha una sua logica e sara anche cosi in parte, pero in quegl anni di boom economico la gente comune ritrovandosi con molti piu soldi cosa pensi che avrebbe fatto da sempre e in ogni luogo ? avrebbe migliorato casa un mezzo migliore piu sicuro piu bello e c osi via, credo che lo si osservi in ogni luogo dalla periferia di qualsiasi citta occidentale a un campo rom , o aqualche villaggio sperduto.. migliorare quando i mezzi aumentano, sia per ego che per utilita, c e chi lo fa per proprio piacere altri per mostrarsi..
Non sapevo fosse una moda, tant'è che questo mio sogno non lho detto a nessuno. Poi non vorrei essere un nomade digitale classico che si muove all infinito perché voglio focalizzarmi sulla carriera e spostarmi poco andando con calma nelle città dove ci sono le mie band preferite.
Ha molto senso. Goditi il viaggio ⛵️
ai ragione
Grazie Carlo!
16:40 sui soldi che i genitori mandano ai cazzari digitali per mantenerli bisogna pure pagarci le tasse ? 😳 ma che mondo...😵💫
😂😂😂
Guarda che l, abitudine del viaggio chic era in Italia, anche negli anni '70..e '80..e '90... non è una novità.... ma è UNA MODA e uguale come vestirsi con la felpa con il cappuccio, anche se sei in casa ! 😊... e simbolismo...
Giuro che il mio non era simbolismo, ma capelli scompigliati 😃
Io volevo diventare una nomade. NOn lo sono ma che bello che alcuni lo possano fare! Ovviamente non fa per tutti, ci vogliono tanti soldi ma ci sono quelli molto bravi e va bene così.
Nonostante ciò, serve anche un po' di stabilità perché cambiare di posto con troppa frequenza può diventare stancante. Comunque, ognuno faccia quel che gli fa stare bene.
Vero, giusto :-)
Ma mostrarsi dei businessman rivoluzionari, sempre incentrati sul lavoro e sull'arrivare, non è anche quello uno status symbol delle nuove generazioni? Capisco il discorso e in parte lo condivido, ma credo sia troppo generalizzato e molto di parte. Però comprendo la tua riflessione.
Sicuramente, però penso che stia prevalendo l’altra parte. Se penso alle nuove generazioni, la parte “successo-hustle-lavoro” la vedo minoritaria.
In un multiverso lontano c’è uno Iacopo che la Domenica mattina, dopo una settimana da lavoratore dipendente piena di gratificazioni, accende la cam e registra video pieni di opinioni popolari e pensiero convergente
Come fai a scrivere sempre il commento più figo? ❤
Iacopo mi spieghi meglio questo "non detto"? 😅 "C'era un Calabrese Ministro dell'Indonesia..." (ma davvero?)
Ultimamente anche io mi sono reso conto che si tende ad aspirare ad un altro stile di vita o lavoro che non è alla nostra portata, per essere socialmente visti più grandi rispetto a quello che si è realmente e tutto ciò crea tanta ansia.
La tecnica del far vedere la bella vita per riuscire a vendere magari fuffa è una trappola che fai bene a svelare, più consapevolezza c'è, prima finisce questo bluff.
Ahah, non mi ricordo chi era di preciso, ma c’era un collegamento. Forse avrei dovuto tagliarla davvero quella parte 😂
D’accordo al 100% sul resto!
non capisco perché tutti parlino di inclusione quando alla fine siamo più esclusi di prima.
Ottimo punto! Citando Marracash, tutto è inclusivo a parte i posti esclusivi
marra chi?!@@iacopopelagatti
..la libertà infatti è uno stato di consapevolezza...il resto è una conseguenza🙏
Quanto è vero! Sembra banale, ma è così…
@@iacopopelagatti 🙏😊
Mah, ognuno la vede a modo suo, si vede che in questa fase della sua vita gli ha preso così. Io sono stato un nomade digitale per anni, ho sempre avuto relazioni soddisfacenti e mi ha preso bene. Quando mi sono fatto una famiglia mi sono fermato. Ognuno la vive a modo suo. È sbagliato sia dire solo i lati positivi sia demonizzare questo stile di vita.
Non volevo demonizzare niente, verso la fine del video ho provato a dirlo :-)
@@iacopopelagatti infatti il mio commento era più riferito agli altri commenti che al tuo video…😃
Mah, sinceramente io non ho mai seguito le mode.
E' vero, ognuno di noi può essere influenzato dalla moda, ma se sono qui su questo canale è perchè mi piacerebbe capire in cosa consiste veramente fare il nomade digitale e soprattutto mi piacerebbe "SVERNARE" per almeno 3 mesi l' anno(mentre il mio lavoro non me lo consente) ma non per fare il figo in giro, semplicemente perchè non voglio annoiarmi troppo appunto, e per altri motivi personali.
Detto questo per me instagram ed i vari social possono chiuderli anche domani, la cosa non mi tocca.
Assodato anche questo, riguardo gli status simbols penso semplicemente a queste cose:
1. la gente che segue Rigorosamente le mode è gente stupida, vuota, non so bene come definirli ma anche questo punto non riguarda me e riguarda veramente poche persone della mia "cerchia"
2. lo status symbol del macchinone ancora esiste (e forse esisterà sempre), solo che prima andavano di moda le macchine lunghe, ora vanno di moda quelle alte "tipo suv" (preferivo quelle lunghe, della serie "si stava meglio quando si stava peggio" ;) )
3. anche lo status symbol dei viaggi è sempre esistito, come hanno detto già alcuni qui nei commenti, soltanto che ora siamo nell' era dei social (purtroppo, sono pochi gli aspetti positivi secondo me) e i trasporti sono più "facili", le frontiere più "aperte" e quindi è più facile far vedere agli altri "quanto viaggiamo e quanto stiamo bene"... questa cosa la trovo tristissima, io quando viaggio devo essere praticamente irreperibile per sentirmi veramente libero !
Ciao Michele, hai detto cose vere e condivisibili. Probabilmente il mio è anche un ragionamento che ha senso soprattutto nella nostra “bolla” del digital. Ma penso che un po’ tutti stiamo andando in quella direzione. E infatti sempre più persone (come te o come me anni fa) sognano di svernare su una bella spiaggia lavorando con un computer. Niente da ridire, è una figata da un certo punto di vista. Ma anche sfidante da un altro.
Ci credo... è che, anche se è un po' lunga da spiegare,lo scrivo in due parole: anche avere il posto fisso statale è una cosa sfidante, soprattutto perché dopo anni di precariato non ti trovi ancora nel posto giusto,che ti meriteresti pure (ma la meritocrazia nello stato è un concetto molto particolare)... E sottopagato.. quindi anche io dico dalla mia parte, esiste il lato oscuro anche qui ed è più grande di quanto si possa pensare... Oltretutto io per svernare non intendo per forza andare su un isola deserta a lavorare al PC ma semplicemente avere la possibilità di inverno di staccare quanto basta per ricaricarmi e magari lavorando pure, perché no... È un discorso difficile lo so,penso che i privati autonomi, seppur tassati, in definitiva stiano meglio...ora mi lapidassero tre quarti degli italiani ma non mi interessa, dirò sempre quello che penso...non volevo andare offtopic ma la risposta implicava questo... E a chi mi dice "mettici anche tu in proprio" rispondo: ok ,dammi i soldi che ha tuo padre o tua madre, oppure dammi il tempo di racimolarli questi soldi,e sarà fatto;)
PS: il sogno di svernare ce l' ho sempre avuto, anche quando internet ed i cellulari non esistevano
mi sento perplesso, confuso e non credo di aver appreso il messaggio profondo del tuo video Iacopo. La tua sembra una critica di chi viaggia per collezionare esperienze da mostrare ma sembri non menzionare l'aspetto benefico della trasformazione interiore dell'incontro con altre culture. Dalle mie parti in lingua locale si definisce 'pagu bessiu' una persona che non ha messo molto il naso fuori dal proprio paesello vivendo la vita secondo quello che la tradizione vuole e non il proprio libero arbitrio. Dove starebbe allora la differenza con chi viaggia per perseguire un sogno imposto? nessun libero arbitrio in nessuno dei due casi. Per esperienza ho visto che chi ha dedicato tempo alla carriera si ritrova a 40/50 anni sfinito, esausto, sì, magari con una seconda casa al mare e le vacanze in Sardegna ogni estate ma con una moglie/marito che non ama più, dei figli adolescenti con i quali non sa comunicare e con un immensa voglia che sia fine settimana. Ti consiglierei di viaggiare di più, non è necessario che fotografi e condividi ogni piatto che mangi, ogni lancio che fai con paracadute o ogni tubo che attraversi in Marocco, ma prova a vedere come ogni cultura vive la sua vita e ti accorgerai che la felicità potrebbe non venire dal tuo creare moneta.
Ciao Fabio, grazie per la riflessione e il contributo. Viaggio abbastanza spesso, ogni mese cerco di andarmene da qualche parte, a volte per qualche giorno. Altre volte per più tempo. In passato ho anche avuto il piacere di passare periodi più lunghi (anche un mese o più) in vari paesi Europei, così come in Indonesia, Stati Uniti o Messico. Lungi da me condannare il viaggio, esteriore o interiore. E lungi da me esaltare la
moneta. Ho semplicemente portato l'attenzione verso un ideale di stile di vita (quello del business continuando a spostarsi) che è più difficile da realizzare di quanto si pensi. E su un aspetto "lo show off" che a volte diventa preponderante sull'immersione nel diverso. Puoi condividerlo, non condividerlo. È semplicemente il mio pensiero. E non assolutista: viaggiare sbagliato, fare soldi giusto. Così come non generalizzerei sulla carriera vista come sfinimento e vacanze in Sardegna. Ci sono tante vie. Buon viaggio 🌞
Video molto bello e profondo, peccato che di mestiere fai il ricottaro
miglior commento di sempre, grandissimo
Tutti a Bali, che do bali! Dopo due video di un tizio che banalizza i luoghi in questo modo che sborda di ego fine a sé stesso, ho le palle che toccano per terra.
Non tutti quelli che vanno a Bali lo fanno, ma sì, è sicuramente un tema :-)
Analisi acuta, ma limitata. Io sono uno di quelli che viaggia abbastanza. Riconosco che l'immagine di quello stile di vita mi abbia abbindolato in passato. Però una cosa la so, io il mio stile di vita non l'ho mai ostentato da nessuna parte, quasi non ne parlo con nessuno e quando lo faccio quasi me ne vergogno proprio perché mi sembra di ostentare. Io a differenza delle persone di cui parli tu, mi sono guardato dentro e ho capito che questa era la vita che volevo, viaggio molto, ma non moltissimo ed evito nella maggior parte dei casi evito le rotte mainstream, semplicemente perché non mi piacciono. Inoltre, quello che spendo per viaggiare me lo posso permettere perché ho una chiara e rigida organizzazione finanziaria.
Se pago 900€ di affitto in un posto, certo poi non sto sempre a fare bisboccia e a spendacchiare in minchiate. Tu non parli altro che di nuovi modi in cui la gente cerca di riempire i loro vuoti, che sia il macchinone, l'iphone o 1000 viaggi è un modo per nascondere la testa sotto la sabbia e non guardare il vuoto in faccia. La vera libertà è essere realmente padroni di sé stessi e del proprio tempo, ma questa è la frase più vera e più fraintendibile di tutte allo stesso tempo.
Verissimo. Ho provato a fare del mio meglio, ma si potrebbero aggiungere tanti altri punti di vista. Comunque non demonizzo il viaggio, amo viaggiare. E vorrei anche farlo più spesso. Volevo solo porre domande e dare visioni alternative :-)
Pare banale, it seems obviuos 😃
Per aggiungere altri inglesismi 🤣
@@iacopopelagatti infatti 🙂, comunque hai fatto bene a spiegare, perche' pare banale ma per tanti non lo e'.
Analisi vera ma un po' biased. Stiamo sempre parlando di una nicchia di societá che si puó permettere questo.
Sì, ma è una nicchia molto visibile, che detta i desideri per tutti gli altri. E quindi diventa più di una nicchia… just my 2 cents of course 😃
@@iacopopelagatti Non lo so, credo sia un po' distorto verso il mondo digital, tech, enterpreneur, influencer o remote worker. Ai miei amici che sono piu di paese frega relativamente di questo stereotipo. Dicono magari "che figo che tu viaggi", ma a volte anche "che ci vai a fa", "stattene al paese". Dobbiamo fare attenzione a pensare che le mode dei nostri circoli sociali, siano poi tendenze generali. Poi sono totalmente d'accordo sul discorso del materialismo del viaggio o dell'ossessione di voler vedere le cose per fare la foto su Instagram, che lo trovo un po' nichilista. Ma credo anche che se si finisce in quei circoli e quei mondi, é perché ci sia anche un po' di risonanza con quello stile di vita.
@@emanuelet1366sicuramente, ma la società si muove anche per modelli aspirazionali, adottati prima dagli early adopters. Di cui spesso (e sicuramente ora) quella nicchia fa parte. Comunque sono sempre i miei 2 cents :-)
@@iacopopelagatti Certo, sono comunque 100% d'accordo che ci sia un intento di spronare all'assenza di possesso per renderci piú "controllabili". Ne é prova anche il tentativo di aumento delle tasse sulle case per esempio o i grossi investitori che comprano per far gonfiare i prezzi in modo insostenibile.