Questo è uno dei migliori video sulla tecnica del pianoforte visto fino ad ora, dovrebbe essere messo in loop in tutti i conservatori. Complimenti sinceri!
Nei Conservatori la tecnica pianistica non la detta il conservatorio ma la comunica l'insegnante in base al suo trascorso e scuola pianistica da cui discende. È un discorso complesso e articolato che presuppone anche conoscenze bio-meccaniche. Per cui diamo la giusta importanza e collocazione alle cose ...... nei conservatori ci sono pianisti/docenti delle più svariate scuole...tra cui quella napoletana di Vincenzo Vitale che, quanto a virtuosismo tecniche di approccio alla tastiera... ......
Bello! Molto bello! Grazie.... Adesso mi ci metto subito a provare... Poi bisogna anche affrontare tutte le tonalità. Grazie. Attendo suoi nuovi video!
A giudicare da questo primo video che vedo di questa serie, dovrebbe essere incredibilmente utile: spiegazione perfetta, chiara, espressa con un linguaggio colloquiale ma allo stesso tempo elegante. Se fossi il direttore di una scuola di musica, assumerei immediatamente un insegnante simile.
Ciao, sono davvero felicissimo di ricevere questo tuo commento è uno dei più belli che abbia mai ricevuto. Ce la metto tutta per migliorare progressivamente e negli anni la qualità dei video credo sia migliorata. Attualmente insegno poco dal vivo perché tra Piano Segreto, live e studio personale sono molto pieno. Ma lavorare online seppure c'è poco contatto diretto mi piace molto e cercherò di proseguire con costanza. Grazie ancora e spero troverai altri spunti utili negli altri video! Giuseppe
Bravo. Sono una pianista che condivide e comprende le tue parole e che ha fatto molte scoperte da sola. Per suonare il pianoforte, tra le tante altre cose, è necessaria una grande intelligenza fisica e una consapevolezza gestuale. E te lo metti in evidenza con semplicità.
Ciao Melvin, effettivamente alcune patologie possono limitare i movimenti ma qualche stratagemma può essere utile per riuscire a suonare una parte comunque! Sono contentissimo che questo video ti sia stato utile!
È sicuramente una tecnica che pur non conoscendola la si scopre da soli per raggiungere certe velocità. Saperlo in questo modo è in ogni caso molto utile. Ottimo consiglio
Grazie mille Fabio, effettivamente in parte anche io l'ho scoperta da solo ma senza razionalizzarla sono riuscito solo arrivare ad un certo livello. Aiuta molto e personalmente avrei preferito mi fosse detta prima perciò spero dia una mano a chi ancora non la conosce :D
Bravo faccio miei complimenti per l'esempio della sfera ......Infatti ho provato cosi e mi e riuscito facilm ad essere veloce senza stancare i muscoli che prima si irrigidivano e comunque nn si otteneva una certa velocita di suonare una sequenza di note !
Bravissimo, spiegazione chiarissima ed estremamente utile, riassume in pochi minuti quello che non dicono tanti libri e tanti tutorial. Io ho il cruccio di avere le dita corte, devo rassegnarmi all'idea di non poter suonare bene il pianoforte?
Sto studiando da autodidatta perché purtroppo non esistono maestri o corsi nella mia zona... Questo canale mi ha salvato un sacco di tempo e evitato tendiniti varie
Wow Emidio mi fa davvero tanto piacere! Cerca di fare attenzione ai dolori, qualcuno ti ha perseguitato? Fammi sapere perchè avevo intenzione di pubblicare qualcosa sui dolori alla mano e magari puoi darmi qualche spunto in più.
@@PianoSegreto non ho accusato nessun dolore una volta compresa la tecnica, (tranne il primo mese che ho fatto hanon senza sapere nulla), però conosco ed ho letto di parecchia gente che è ancora all'oscuro di piccolezze, un video a riguardo sullo stretching o movimenti deleteri fa sempre comodo per i neofiti come me
Proveró questa tecnica del pollice sopra. A me il maestro per il passaggio del pollice dice di non passare il pollice sotto mantenendo la mano rigida ma accompagnando il movimento col polso e il braccio per aiutare il passaggio del pollice sotto. Però la tecnica del pollice sopra mi sembra ancora più efficace. Grazie.
Complimenti per il lavoro che svolgi e per il tuo modo di comunicare. Permettimi, da allievo della scuola Napoletana di Vincenzo Vitale, pur condividendo alcune affermazioni, di non essere del tutto d'accordo o in buona parte con questa tecnica......o di affermare che ci sono ben altre strade per raggiungere un virtuosismo eccelso e una pulizia e qualità di suono. Dico questo con molto rispetto per il lavoro che svolgi e per la tua persona e ti auguro buon lavoro.
Ciao Giovanni! Grazie mille per le tue parole e il tuo apporto con il commento. Hai perfettamente ragione, infatti questo video può essere d'aiuto in alcuni contesti, ma c'è molto altro dietro e un po' alla volta stiamo unendo tutti i puntini anche se il "limite video" è sempre molto forte. Anni di studio, seminari, libri letti, esperienza ecc sono impossibili da riassumere ma facciamo il possibile. Se ti fa piacere scrivi pure qualcosa di integrativo su Vitale, sarebbe davvero utile a tutti! A presto!
Devo essere sincero, anche io da "principiante", mi sono chiesto come è possibile mantenere una pulizia e qualità sonora su esercizi lunghi e veloci. Soprattutto il passaggio del pollice è una bella gatta da pelare. Magari sono troppo inesperto...
Mantenere il tempo corretto facendo il "salto del pollice" è difficilissimo. Provando con un metronomo, io arrivo sempre in ritardo ai salti del pollice, specialmente suonando scale con meno note e maggiore estensione (es. pentatoniche), oppure eseguendo gruppetti di note (es. Eb F Bb) con salti di ottava.
Un video interessantissimo. Ci provo... vedremo cosa ne esce, perché la velocità è ancora una delle mie sfide. Qualche mese fa, ho dovuto studiare l'arabesco di Burgmuller, con piccole scale di 5 note, e cercavo di farle articolando velocemente ogni dito e non sono riuscito a raggiungere la velocità richiesta
Ottimo suggerimento! È possibile e molto efficace ma sicuramente più difficile. La sincronizzazione dei movimenti diventa più delicata ma è molto valida come tecnica. Basta un accenno di prensilità non deve essere esagerato.
@@PianoSegreto si, sono d'accordo al cenno di prensilita' che consente di afferrare meglio il tasto e di affondare meglio il tasto con benefici di un suono più legato. Sto facendo questa prova, abbinata alla rotazione dell'avambraccio, sugli studi di Chopin e altro materiale con risultati incoraggianti.
Ciao! Ho alcune domande su questo approccio: suono da diversi anni - piano moderno - e lotto spesso con la questione delle tensioni del braccio e del polso quando devo fare delle cose più veloci o complesse, e devo dire che con questo modo di usare la mano/ le dita la fatica sembra molto ridotta - devo metterlo in pratica per un po’ per esserne certo ma sono ottimista. Sempre rispetto alla gestione delle tensioni, quando fai i passaggi del pollice - scale, arpeggi o simili - ho notato che ruoti l’avambraccio come fa l’altra pianista nell’altro video di piano segreto, che, appunto, spiega “la tecnica dell’avambraccio”: questa e quella della “palla” sono perfettamente utilizzabili insieme, ho capito bene? Grazie mille in ogni caso per la risposta e complimenti!
Ciao Domenico! Si effettivamente la questione "movimenti" è una bella gatta da pelare sia per gli insegnanti che gli allievi. Riassumendo, nessun movimento andrebbe visto come una soluzione da adottare singolarmente. Nella pratica tutto si combina, infatti sarebbe sbagliato dire che le dita non intervengono per niente usando la tecnica di questo video. La differenza è spesso mentale, pensando a un movimento rotatorio piuttosto che uno frammentato delle singole dita, attiva determinati muscoli e riduce lo sforzo dei muscoli lombricali delle dita. In questo modo si cerca uno sforzo minimo. Il tutto poi dipende anche dalla velocità del passaggio, la dinamica richiesta e ovviamente le abilità del pianista in quel momento. Prova a esercitare i vari movimenti singolarmente (tra i quali anche la rotazione dell'avambraccio). Dal momento in cui suoni passaggi che ti mettono in difficoltà prova ad applicare tutti i consigli insieme in base al contesto. Vedrai che è più facile a farsi che a dirsi. Guarda se ti sei perso qualche video dedicato alla questione "velocità": ua-cam.com/play/PLYtvaAmacBXijoVeRrwczXcGEhM0fBOrI.html
Ciao Simone, le cause possono essere molte ma il più delle volte è perché ci si esercita a velocità leggermente più alte del dovuto. Ricordati che se ti eserciti alla velocità lenta che ti permette di non sbagliare niente ti stai esercitando in modo corretto, perciò comincia a ricercare la precisione nella lentezza anche se ti sembra assurdo suonare così lentamente. Altro consiglio, prendi le parti che sbagli e prova a suonare enunciando la sequenza di note mentre suoni. Ti capiterà di avere dei veri e propri "vuoti" e sarai costretto a rallentare oppure leggere lo spartito. Dai un'occhiata alla serie di video "I Segreti Del Pianoforte", sono 100 video dove trattiamo tantissimi argomenti e troverai sicuramente alcune cose che ti bloccano. Fammi sapere come procede ;-)
Ho provato. Non riesco bene a passare da un gruppo di dita a quello successivo in modo continuo, cioè da eseguire più ottave consecutivamente in modo fluido ... Che cosa mi consiglia? Grazie
Ciao Eugenio! Prova intanto a integrare i consigli di questo video sul pollice: www.pianosegreto.com/pollice-al-pianoforte/ Considera comunque che ci vuole molta pratica per riuscire ad arrivare al gruppo successivo in modo rapido, prova a rallentare (non troppo) la velocità con cui ruoti e concentrati sull'atterraggio. Il pollice deve essere molto stabile ma non deve "affondare" con tutto il peso sul primo tasto del nuovo gruppo. Fammi sapere come ti trovi ;-) A presto e buono studio!
Grande Fabio è una bella cosa infatti ad alcuni viene spontaneo ad altri per niente purtroppo. Ora che lo hai razionalizzato riesci a usarlo anche in altre occasioni!
Pssss Psssss Le dita non hanno i muscoli Non dirlo a nessuno, ma le dita si muovono esclusivamente grazie ai tendini e ai muscoli della mano, anche se non c'entra un cazzo, ottimo video, mi ha aiutato molto, sono uno studente che suona da 8 mesi e a quanto mi dicono sono dotato come pochi, il mio maestro mi vuole far fare la fantasia di mozart in re minore e ha delle scale piuttosto veloci
Update: sto prendendo lezioni, l'insegnante mi ha detto di dimenticare rotazioni e movimenti di polso, polso fermo e articolare tanto le dita tenute raccolte, prima invece avevo la mano che rispettava la curva fisiologica. Dovrò comunque applicare queste cose in futuro e in contesti diverso vero?Tipo i notturni """""li suonavo"""""" con le dita distese, quando faccio la scala dello studio quello della caduta di Varsavia ruotavo il polso
Ciao Emidio, sarebbe più diplomatico dire che esistono diverse scuole di pensiero, ma ogni insegnante ha il dovere di dare un'impronta tecnica che rispetti prima di tutto il benessere fisico dell'allievo e non ne comprometta l'equilibrio. La rotazione è il concetto cardine attorno al quale ruota tutta la tecnica pianistica, mentre il lavoro solo di dita semplicemente va ad enfatizzare le differenze fisiologiche fra le dita. L'atto di suonare è il risultato della collaborazione di braccio, polso e mano (a cui aggiungerei anche spalle e schiena) e avere un polso forzatamente fermo significa bloccare completamente l'energia, cosa che lo sovraccarica e a lungo andare può creare fastidi a muscoli e tendini nel braccio. Quando si parla di tecnica, ci si focalizza molto sulle sensazioni e a volte è difficile esprimersi con i termini più adatti per farsi capire mentre è facile essere fraintesi. Per questo il nostro consiglio è quello di provare a chiedere al tuo insegnante di spiegarsi con altre parole (per vedere se magari con "polso fermo" intendeva di limitare dei movimenti esagerati o evitare di alzarlo e abbassarlo continuamente nei passaggi con il pollice..) e poi fare le tue valutazioni. Tra qualche giorno pubblicheremo il primo corso dedicato alla tecnica dove spiegheremo in modo più approfondito tutti questi concetti, nel caso tu volessi avere una visione complementare o differente da quella del tuo insegnante potrai seguirlo se vuoi. Facci sapere se hai novità riguardo questo aspetto!
Petrucciani aveva le mani grandi in realtà, anche più delle mie probabilmente. L'unico problema era la fragilità delle ossa ma era molto tecnico e riusciva a sfruttare il suo peso alla perfezione al piano. Più che dono di natura parlerei di impegno e dedizione sfrenata. Stiamo parlando di un pianista che alle elementari invece di seguire le lezioni per corrispondenza in audiocassetta ci registrava sopra i suoi studi al piano. Dietro ogni talento ci sono migliaia di ore di studio intenso 🙂
@@PianoSegreto Bella la storia delle cassette, non la conoscevo. Impegno e dedizione sfrenata come citi: sicuramente spinte dalla sua condizione fisica, senza la quale non avrebbe toccato la vetta raggiunta. Chiaro che non c'è talento senza sacrificio ma credo che la dedizione da sola non basti a spiegare tutto. Grazie per il tuo chiarimento, anche sulle sue mani. Buona musica.
In effetti guardando i video non si vede proprio le mani piccole di Petrucciani Anzi nonostante i suoi problemi fisici le mani erano grandi Basta guardare certi passaggi
Con molta umiltà mi permetto di affermare che non si può parlare di velocità in questo modo superficiale e comunque facendo balenare l'idea di una possibilità alquanto facile ed abbordabile di risoluzione della tecnica della stessa, ai tanti amanti della tastiera che, poverini, dovranno prima o poi abbandonare, magari, questi tentativi sferici. Non dico che la tecnica della sfera sia inutile, ma, volendola considerare, potrebbe apportare niente di veramente significativo se non dei disagi comprensibili in una considerazione più completa di tutta la tecnica che deve sempre fare i conti con una perfetta consapevolezza di possesso che avviene nella gradualità dello studio dell'uguaglianza e della tenuta metronometrica di molti disegni e figurazioni ritmiche. La partecipazione dell'orecchio musicale nel controllo di tale eguaglianza dinamico-temporale, l'uso dell'articolazione e del legato, il movimento delle dita con mano rilassata e non dondolante, porteranno veramente alla grande velocità. Desidero ricordare, poi, che una volta raggiunta una perfetta esecuzione di un pezzo velocissimo, questa esecuzione perfetta potrà essere mantenuta tale soltanto con uno studio costante nelle altre velocità più moderate che garantiscono più appropriazione, collante, ed arricchimento mnemonico. Non da dimenticare la ricerca di una comodità fisica della mano, quando si suona. Con simpatia, porgo stima, comunque per chi presenta le problematiche materiali da superare per il raggiungimento della libera espressione spirituale e comunicativa. Gianfranco Gambardella 10/02/2022 , Ercolano
Grazie mille per il tuo contributo. Naturalmente esaurire un argomento complesso come la tecnica pianistica in un video di pochi minuti o un commento UA-cam è impresa ardua. Per questo approfondiamo di più nei corsi tematici. La tecnica della "sfera" è un invito a capire che non si può ricercare la velocità con un unico approccio come l'articolazione delle singole dita. È una tecnica spiegata da molti pianisti illustri, non ricordo chi fosse ma in un esempio mostrò "l'arancia che suona la scala di do maggiore". La tecnica pianistica è una ricerca continua di perfezione e consapevolezza del corpo. La cosa importante è infondere negli aspiranti pianisti la consapevolezza che è possibile superare le difficoltà con impegno e un approccio specifico, diverso da quello che istintivamente viene al pianista neofita. Il canale ha molti contenuti e in parte ho già citato molte delle tue considerazioni in uno o più contesti diversi. I pianisti abbandonano di solito per la noia, per paroloni metaforici di insegnanti che amano più dimostrare quanto ne danno invece di cercare di comunicare con gli allievi ad un livello più fruibile. Per questo ci tengo, seppur a volte semplificando troppo, a condividere la quantità giusta di informazioni alla volta senza false promesse o, all'estremo opposto, spaventare mettendo troppa carne al fuoco. Spero però che il tuo commento possa essere motivo di ulteriore curiosità e approfondimento per tutti gli amanti del piano. Ciao Gianfranco e grazie!
@@PianoSegreto -------Caro Maestro, continua alla grande con le tue belle lezioni. Condivido tutti gli apprezzamenti che stai ricevendo per la simpatia, la spiegazione esaustiva, la capacità di chiarezza e leggerezza che trasmetti. Insomma, credo che tutti noi, che siamo nati con questo pallino del tasto nero e bianco e stiamo li tutti i giorni all'ascolto degli altri e di noi stessi, un po' ci facciamo compagnia come al Bar di un conservatorio e ci riconosciamo nei nostri scenari sonori e sempre surreali. Poi voglio farti ancora un complimento: la scelta della titolazione della tua "cattedra", "PIANO SEGRETO". Credo che tu abbia colto, con tale denominazione di questo tuo spazio interattivo, ciò che di più poetico possa motivare la comune fede dei proseliti dello strumento a corde percosse. Infatti, dopo cento anni, quando anche la Bella Addormentata nel Bosco si sveglia grazie allo struggente bacio del Principe Azzurro, ci si accorge di avere imparato tanto, forse tutto, e si comprende che però si è aperto bene un grande scrigno magico, lo si è rovistato in tutte le parti ed avrebbe dovuto rivelarsi un TUTTO DEFINITO e nel pieno potere di controllo dei fruitori, e invece... Appare ancora pregno di segreti. Ecco il bello dell'Arte. Configurabile, nel caso specifico, come Il bello del tuo gioviale regalo didattico. Salutone, Gianfranco Gambardella
A volte io credo che pure per insegnare ci vuole un certo talento ! Ho visto un sacco di video che fanno molte chiacchere inutili ,e non fanno altro che confonderti !
Questo è uno dei migliori video sulla tecnica del pianoforte visto fino ad ora, dovrebbe essere messo in loop in tutti i conservatori. Complimenti sinceri!
Grazie mille! Sono felicissimo, soprattutto quando un collega apprezza il mio lavoro!
Nei Conservatori la tecnica pianistica non la detta il conservatorio ma la comunica l'insegnante in base al suo trascorso e scuola pianistica da cui discende. È un discorso complesso e articolato che presuppone anche conoscenze bio-meccaniche. Per cui diamo la giusta importanza e collocazione alle cose ...... nei conservatori ci sono pianisti/docenti delle più svariate scuole...tra cui quella napoletana di Vincenzo Vitale che, quanto a virtuosismo tecniche di approccio alla tastiera...
......
Bello! Molto bello! Grazie.... Adesso mi ci metto subito a provare... Poi bisogna anche affrontare tutte le tonalità. Grazie. Attendo suoi nuovi video!
A giudicare da questo primo video che vedo di questa serie, dovrebbe essere incredibilmente utile: spiegazione perfetta, chiara, espressa con un linguaggio colloquiale ma allo stesso tempo elegante. Se fossi il direttore di una scuola di musica, assumerei immediatamente un insegnante simile.
Ciao, sono davvero felicissimo di ricevere questo tuo commento è uno dei più belli che abbia mai ricevuto. Ce la metto tutta per migliorare progressivamente e negli anni la qualità dei video credo sia migliorata. Attualmente insegno poco dal vivo perché tra Piano Segreto, live e studio personale sono molto pieno. Ma lavorare online seppure c'è poco contatto diretto mi piace molto e cercherò di proseguire con costanza. Grazie ancora e spero troverai altri spunti utili negli altri video! Giuseppe
video molto chiaro e preciso, grazie mille e complimenti
Bravo. Sono una pianista che condivide e comprende le tue parole e che ha fatto molte scoperte da sola. Per suonare il pianoforte, tra le tante altre cose, è necessaria una grande intelligenza fisica e una consapevolezza gestuale. E te lo metti in evidenza con semplicità.
Grazie di cuore Katia per le tue parole 😊
Grandi, sempre cose nuove e utili da imparare..
La tecnica della sfera mi aiuta tanto per la mano artrosica! Grande! Mi iscrivo subito! 🤝👍🤗🙌
Ciao Melvin, effettivamente alcune patologie possono limitare i movimenti ma qualche stratagemma può essere utile per riuscire a suonare una parte comunque! Sono contentissimo che questo video ti sia stato utile!
Piano Segreto altroché! I terapisti dicono che posso riprendere a suonare 🎹
Grazie dei suggerimenti, che sono molto utili.
grazie era quello che stavo cercando;
buona continuazione
Veramente bravo, bravo, bravo. Abbiamo bisogno di questi stimoli.
Grazie infinite per questi consigli!! Davvero utili
Bravo Complimenti, un video fatto bene su tutti i particolari
Utilissimo. Grazie, non lo sapevo.
È sicuramente una tecnica che pur non conoscendola la si scopre da soli per raggiungere certe velocità.
Saperlo in questo modo è in ogni caso molto utile.
Ottimo consiglio
Grazie mille Fabio, effettivamente in parte anche io l'ho scoperta da solo ma senza razionalizzarla sono riuscito solo arrivare ad un certo livello. Aiuta molto e personalmente avrei preferito mi fosse detta prima perciò spero dia una mano a chi ancora non la conosce :D
Ottimo esercizio è spiegato bene proveró subito👍
Complimenti per le informazioni e per come li esponi
❤Grazie
Grazie come al solito bravissimo!
Bravo faccio miei complimenti per l'esempio della sfera ......Infatti ho provato cosi e mi e riuscito facilm ad essere veloce senza stancare i muscoli che prima si irrigidivano e comunque nn si otteneva una certa velocita di suonare una sequenza di note !
Ciao Franco sono davvero felice che questo sistema abbia funzionato anche per te e grazie di cuore per i complimenti! ;-)
Bravissimo, spiegazione chiarissima ed estremamente utile, riassume in pochi minuti quello che non dicono tanti libri e tanti tutorial. Io ho il cruccio di avere le dita corte, devo rassegnarmi all'idea di non poter suonare bene il pianoforte?
semplicemente geniale!!!
Sto studiando da autodidatta perché purtroppo non esistono maestri o corsi nella mia zona... Questo canale mi ha salvato un sacco di tempo e evitato tendiniti varie
Wow Emidio mi fa davvero tanto piacere! Cerca di fare attenzione ai dolori, qualcuno ti ha perseguitato? Fammi sapere perchè avevo intenzione di pubblicare qualcosa sui dolori alla mano e magari puoi darmi qualche spunto in più.
@@PianoSegreto non ho accusato nessun dolore una volta compresa la tecnica, (tranne il primo mese che ho fatto hanon senza sapere nulla), però conosco ed ho letto di parecchia gente che è ancora all'oscuro di piccolezze, un video a riguardo sullo stretching o movimenti deleteri fa sempre comodo per i neofiti come me
molto interessante grazie
Proveró questa tecnica del pollice sopra. A me il maestro per il passaggio del pollice dice di non passare il pollice sotto mantenendo la mano rigida ma accompagnando il movimento col polso e il braccio per aiutare il passaggio del pollice sotto. Però la tecnica del pollice sopra mi sembra ancora più efficace. Grazie.
Interessante!
grazie mille
Grazie!
grazie Giuseppe
Bellissimo , avevo visto il tutorial di rawmanres quasi
Ottimi spunti 👍
Bravo
Complimenti per il lavoro che svolgi e per il tuo modo di comunicare. Permettimi, da allievo della scuola Napoletana di Vincenzo Vitale, pur condividendo alcune affermazioni, di non essere del tutto d'accordo o in buona parte con questa tecnica......o di affermare che ci sono ben altre strade per raggiungere un virtuosismo eccelso e una pulizia e qualità di suono. Dico questo con molto rispetto per il lavoro che svolgi e per la tua persona e ti auguro buon lavoro.
Ciao Giovanni! Grazie mille per le tue parole e il tuo apporto con il commento. Hai perfettamente ragione, infatti questo video può essere d'aiuto in alcuni contesti, ma c'è molto altro dietro e un po' alla volta stiamo unendo tutti i puntini anche se il "limite video" è sempre molto forte. Anni di studio, seminari, libri letti, esperienza ecc sono impossibili da riassumere ma facciamo il possibile. Se ti fa piacere scrivi pure qualcosa di integrativo su Vitale, sarebbe davvero utile a tutti! A presto!
Devo essere sincero, anche io da "principiante", mi sono chiesto come è possibile mantenere una pulizia e qualità sonora su esercizi lunghi e veloci. Soprattutto il passaggio del pollice è una bella gatta da pelare.
Magari sono troppo inesperto...
Potresti fare l'esempio con fantaisie improptu?
Anche x la scala cromatica?
Mantenere il tempo corretto facendo il "salto del pollice" è difficilissimo. Provando con un metronomo, io arrivo sempre in ritardo ai salti del pollice, specialmente suonando scale con meno note e maggiore estensione (es. pentatoniche), oppure eseguendo gruppetti di note (es. Eb F Bb) con salti di ottava.
La settimana prossima pubblicheremo un video proprio sul pollice e un modo per risolvere questo problemino 😉
Un video interessantissimo. Ci provo... vedremo cosa ne esce, perché la velocità è ancora una delle mie sfide. Qualche mese fa, ho dovuto studiare l'arabesco di Burgmuller, con piccole scale di 5 note, e cercavo di farle articolando velocemente ogni dito e non sono riuscito a raggiungere la velocità richiesta
Fammi sapere come procede, sono sicuro che ti aiuterà tanto!
E se a questa tecnica abbinassimo l'uso delle dita prensili?
Ottimo suggerimento! È possibile e molto efficace ma sicuramente più difficile. La sincronizzazione dei movimenti diventa più delicata ma è molto valida come tecnica. Basta un accenno di prensilità non deve essere esagerato.
@@PianoSegreto si, sono d'accordo al cenno di prensilita' che consente di afferrare meglio il tasto e di affondare meglio il tasto con benefici di un suono più legato. Sto facendo questa prova, abbinata alla rotazione dell'avambraccio, sugli studi di Chopin e altro materiale con risultati incoraggianti.
Ciao! Ho alcune domande su questo approccio: suono da diversi anni - piano moderno - e lotto spesso con la questione delle tensioni del braccio e del polso quando devo fare delle cose più veloci o complesse, e devo dire che con questo modo di usare la mano/ le dita la fatica sembra molto ridotta - devo metterlo in pratica per un po’ per esserne certo ma sono ottimista. Sempre rispetto alla gestione delle tensioni, quando fai i passaggi del pollice - scale, arpeggi o simili - ho notato che ruoti l’avambraccio come fa l’altra pianista nell’altro video di piano segreto, che, appunto, spiega “la tecnica dell’avambraccio”: questa e quella della “palla” sono perfettamente utilizzabili insieme, ho capito bene? Grazie mille in ogni caso per la risposta e complimenti!
Ciao Domenico! Si effettivamente la questione "movimenti" è una bella gatta da pelare sia per gli insegnanti che gli allievi. Riassumendo, nessun movimento andrebbe visto come una soluzione da adottare singolarmente. Nella pratica tutto si combina, infatti sarebbe sbagliato dire che le dita non intervengono per niente usando la tecnica di questo video. La differenza è spesso mentale, pensando a un movimento rotatorio piuttosto che uno frammentato delle singole dita, attiva determinati muscoli e riduce lo sforzo dei muscoli lombricali delle dita. In questo modo si cerca uno sforzo minimo. Il tutto poi dipende anche dalla velocità del passaggio, la dinamica richiesta e ovviamente le abilità del pianista in quel momento. Prova a esercitare i vari movimenti singolarmente (tra i quali anche la rotazione dell'avambraccio). Dal momento in cui suoni passaggi che ti mettono in difficoltà prova ad applicare tutti i consigli insieme in base al contesto. Vedrai che è più facile a farsi che a dirsi. Guarda se ti sei perso qualche video dedicato alla questione "velocità": ua-cam.com/play/PLYtvaAmacBXijoVeRrwczXcGEhM0fBOrI.html
Va bene, grazie mille per la risposta!
Va bene anche per i pianisti?
Sotto un video di pianoforte? 😂
Interessante
Mi potresti fare capire perché mi capita di suonare due tasti insieme oppure per errore fare un pasticcio?
Ciao Simone, le cause possono essere molte ma il più delle volte è perché ci si esercita a velocità leggermente più alte del dovuto. Ricordati che se ti eserciti alla velocità lenta che ti permette di non sbagliare niente ti stai esercitando in modo corretto, perciò comincia a ricercare la precisione nella lentezza anche se ti sembra assurdo suonare così lentamente. Altro consiglio, prendi le parti che sbagli e prova a suonare enunciando la sequenza di note mentre suoni. Ti capiterà di avere dei veri e propri "vuoti" e sarai costretto a rallentare oppure leggere lo spartito. Dai un'occhiata alla serie di video "I Segreti Del Pianoforte", sono 100 video dove trattiamo tantissimi argomenti e troverai sicuramente alcune cose che ti bloccano. Fammi sapere come procede ;-)
Faaaaaantaticoo
Yea !!!
Ho provato. Non riesco bene a passare da un gruppo di dita a quello successivo in modo continuo, cioè da eseguire più ottave consecutivamente in modo fluido ... Che cosa mi consiglia? Grazie
Ciao Eugenio! Prova intanto a integrare i consigli di questo video sul pollice:
www.pianosegreto.com/pollice-al-pianoforte/
Considera comunque che ci vuole molta pratica per riuscire ad arrivare al gruppo successivo in modo rapido, prova a rallentare (non troppo) la velocità con cui ruoti e concentrati sull'atterraggio. Il pollice deve essere molto stabile ma non deve "affondare" con tutto il peso sul primo tasto del nuovo gruppo. Fammi sapere come ti trovi ;-) A presto e buono studio!
Grazie. Molto bene... Appena posso lo provo! A risentirci
Questa della sfera é la tecnica del grande Georgy Sebók
Io l'ho sempre fatto senza farci mai caso cioè l'ho notato adesso che lo hai spiegato tu😅😅
Grande Fabio è una bella cosa infatti ad alcuni viene spontaneo ad altri per niente purtroppo. Ora che lo hai razionalizzato riesci a usarlo anche in altre occasioni!
Pssss Psssss
Le dita non hanno i muscoli
Non dirlo a nessuno, ma le dita si muovono esclusivamente grazie ai tendini e ai muscoli della mano, anche se non c'entra un cazzo, ottimo video, mi ha aiutato molto, sono uno studente che suona da 8 mesi e a quanto mi dicono sono dotato come pochi, il mio maestro mi vuole far fare la fantasia di mozart in re minore e ha delle scale piuttosto veloci
Update: sto prendendo lezioni, l'insegnante mi ha detto di dimenticare rotazioni e movimenti di polso, polso fermo e articolare tanto le dita tenute raccolte, prima invece avevo la mano che rispettava la curva fisiologica. Dovrò comunque applicare queste cose in futuro e in contesti diverso vero?Tipo i notturni """""li suonavo"""""" con le dita distese, quando faccio la scala dello studio quello della caduta di Varsavia ruotavo il polso
Ciao Emidio, sarebbe più diplomatico dire che esistono diverse scuole di pensiero, ma ogni insegnante ha il dovere di dare un'impronta tecnica che rispetti prima di tutto il benessere fisico dell'allievo e non ne comprometta l'equilibrio.
La rotazione è il concetto cardine attorno al quale ruota tutta la tecnica pianistica, mentre il lavoro solo di dita semplicemente va ad enfatizzare le differenze fisiologiche fra le dita. L'atto di suonare è il risultato della collaborazione di braccio, polso e mano (a cui aggiungerei anche spalle e schiena) e avere un polso forzatamente fermo significa bloccare completamente l'energia, cosa che lo sovraccarica e a lungo andare può creare fastidi a muscoli e tendini nel braccio.
Quando si parla di tecnica, ci si focalizza molto sulle sensazioni e a volte è difficile esprimersi con i termini più adatti per farsi capire mentre è facile essere fraintesi. Per questo il nostro consiglio è quello di provare a chiedere al tuo insegnante di spiegarsi con altre parole (per vedere se magari con "polso fermo" intendeva di limitare dei movimenti esagerati o evitare di alzarlo e abbassarlo continuamente nei passaggi con il pollice..) e poi fare le tue valutazioni.
Tra qualche giorno pubblicheremo il primo corso dedicato alla tecnica dove spiegheremo in modo più approfondito tutti questi concetti, nel caso tu volessi avere una visione complementare o differente da quella del tuo insegnante potrai seguirlo se vuoi. Facci sapere se hai novità riguardo questo aspetto!
Io non ho mai capito come faceva Petrucciani con le sue mani da bambino di 10 anni. Davvero esistono i doni di natura.
Petrucciani aveva le mani grandi in realtà, anche più delle mie probabilmente. L'unico problema era la fragilità delle ossa ma era molto tecnico e riusciva a sfruttare il suo peso alla perfezione al piano. Più che dono di natura parlerei di impegno e dedizione sfrenata. Stiamo parlando di un pianista che alle elementari invece di seguire le lezioni per corrispondenza in audiocassetta ci registrava sopra i suoi studi al piano. Dietro ogni talento ci sono migliaia di ore di studio intenso 🙂
@@PianoSegreto Bella la storia delle cassette, non la conoscevo. Impegno e dedizione sfrenata come citi: sicuramente spinte dalla sua condizione fisica, senza la quale non avrebbe toccato la vetta raggiunta. Chiaro che non c'è talento senza sacrificio ma credo che la dedizione da sola non basti a spiegare tutto. Grazie per il tuo chiarimento, anche sulle sue mani. Buona musica.
In effetti guardando i video non si vede proprio le mani piccole di Petrucciani
Anzi nonostante i suoi problemi fisici le mani erano grandi
Basta guardare certi passaggi
io considero fondamentale avere l'avambraccio al di sopra della tastiera, sennò il peso del braccio non si approfitta...scuola napoletana
Non mi fa iscrivere come mai?
Cos'è, il rasengan?
Esatto è potentissimo! 😂
Hai alzato il gomito
Ero sobrio in quel momento in realtà ;-) aha... o ti riferisci a qualcos'altro?
Con molta umiltà mi permetto di affermare che non si può parlare di velocità in questo modo superficiale e comunque facendo balenare l'idea di una possibilità alquanto facile ed abbordabile di risoluzione della tecnica della stessa, ai tanti amanti della tastiera che, poverini, dovranno prima o poi abbandonare, magari, questi tentativi sferici. Non dico che la tecnica della sfera sia inutile, ma, volendola considerare, potrebbe apportare niente di veramente significativo se non dei disagi comprensibili in una considerazione più completa di tutta la tecnica che deve sempre fare i conti con una perfetta consapevolezza di possesso che avviene nella gradualità dello studio dell'uguaglianza e della tenuta metronometrica di molti disegni e figurazioni ritmiche. La partecipazione dell'orecchio musicale nel controllo di tale eguaglianza dinamico-temporale, l'uso dell'articolazione e del legato, il movimento delle dita con mano rilassata e non dondolante, porteranno veramente alla grande velocità. Desidero ricordare, poi, che una volta raggiunta una perfetta esecuzione di un pezzo velocissimo, questa esecuzione perfetta potrà essere mantenuta tale soltanto con uno studio costante nelle altre velocità più moderate che garantiscono più appropriazione, collante, ed arricchimento mnemonico. Non da dimenticare la ricerca di una comodità fisica della mano, quando si suona. Con simpatia, porgo stima, comunque per chi presenta le problematiche materiali da superare per il raggiungimento della libera espressione spirituale e comunicativa. Gianfranco Gambardella 10/02/2022 , Ercolano
Grazie mille per il tuo contributo. Naturalmente esaurire un argomento complesso come la tecnica pianistica in un video di pochi minuti o un commento UA-cam è impresa ardua. Per questo approfondiamo di più nei corsi tematici. La tecnica della "sfera" è un invito a capire che non si può ricercare la velocità con un unico approccio come l'articolazione delle singole dita. È una tecnica spiegata da molti pianisti illustri, non ricordo chi fosse ma in un esempio mostrò "l'arancia che suona la scala di do maggiore". La tecnica pianistica è una ricerca continua di perfezione e consapevolezza del corpo. La cosa importante è infondere negli aspiranti pianisti la consapevolezza che è possibile superare le difficoltà con impegno e un approccio specifico, diverso da quello che istintivamente viene al pianista neofita. Il canale ha molti contenuti e in parte ho già citato molte delle tue considerazioni in uno o più contesti diversi.
I pianisti abbandonano di solito per la noia, per paroloni metaforici di insegnanti che amano più dimostrare quanto ne danno invece di cercare di comunicare con gli allievi ad un livello più fruibile. Per questo ci tengo, seppur a volte semplificando troppo, a condividere la quantità giusta di informazioni alla volta senza false promesse o, all'estremo opposto, spaventare mettendo troppa carne al fuoco.
Spero però che il tuo commento possa essere motivo di ulteriore curiosità e approfondimento per tutti gli amanti del piano. Ciao Gianfranco e grazie!
@@PianoSegreto -------Caro Maestro, continua alla grande con le tue belle lezioni. Condivido tutti gli apprezzamenti che stai ricevendo per la simpatia, la spiegazione esaustiva, la capacità di chiarezza e leggerezza che trasmetti. Insomma, credo che tutti noi, che siamo nati con questo pallino del tasto nero e bianco e stiamo li tutti i giorni all'ascolto degli altri e di noi stessi, un po' ci facciamo compagnia come al Bar di un conservatorio e ci riconosciamo nei nostri scenari sonori e sempre surreali. Poi voglio farti ancora un complimento: la scelta della titolazione della tua "cattedra", "PIANO SEGRETO". Credo che tu abbia colto, con tale denominazione di questo tuo spazio interattivo, ciò che di più poetico possa motivare la comune fede dei proseliti dello strumento a corde percosse. Infatti, dopo cento anni, quando anche la Bella Addormentata nel Bosco si sveglia grazie allo struggente bacio del Principe Azzurro, ci si accorge di avere imparato tanto, forse tutto, e si comprende che però si è aperto bene un grande scrigno magico, lo si è rovistato in tutte le parti ed avrebbe dovuto rivelarsi un TUTTO DEFINITO e nel pieno potere di controllo dei fruitori, e invece... Appare ancora pregno di segreti. Ecco il bello dell'Arte. Configurabile, nel caso specifico, come Il bello del tuo gioviale regalo didattico. Salutone, Gianfranco Gambardella
A volte io credo che pure per insegnare ci vuole un certo talento ! Ho visto un sacco di video che fanno molte chiacchere inutili ,e non fanno altro che confonderti !
Molto bravo e paziente
Questi principi non li condivido.
Qualche approfondimento o aiuto nel capire perché?
AHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAH
😀 quante risate! Cos'è che ti fa ridere così tanto? Condividi le risate con noi almeno 😉