Comunque sono dell'idea che un pilota va forte anche quando il mezzo non l'ho permettere.. uguale con la fotografia, uno e un brocco anche con una super attrezzatura! Ottimo video!
l'attrezzatura fotografica è l'ultimo dei problemi di cui un fotografo, se ha partita iva lo chiameremo professionista, dovrebbe preoccuparsi. Oggi girare con attrezzature vecchie e pesanti io lo trovo ridicolo. una buona foto la fai anche con una punta e scatta o con uno smartphone. La tecnologia digitale ha senza dubbio aiutato, soprattutto una certa parte di professionisti sportivi, naturalistici e reporter, oggi hanno un numero di immagini buone decisamente superiore. Un grandissimo fotografo disse: "oggi scatto in digitale ma non dirò mai che la foto che ho fatto sarebbe risultata migliore con la pellicola". Era Daidō Moriyama. Oggi sento tante parole dette sulla fotografia ma vedo pochissimi Daidō Moriyama.
Ben ritrovati Damiano e Andrea. Bella discussione piena di spunti. Sono da poco passato da avere solo Reflex ad avere anche una Micro4/3. Il motivo è quello di avere una macchina dietro tutti i giorni. La macchina fotografica incute sempre un certo timore, piccola o grande che sia, ma di certo l'accoppiata di una D850 con Sigma 70-200 F2.8 spaventa di più di una E-M10 con il 40-150 F3.5-5.6. Alla fine spesso il modo migliore di fare scatti naturali è usare un tele e riprendere a distanza, almeno per un amatore come me. Però così non si riesce ad essere nella scena. Quindi l'attrezzatura fa la differenza per agilità e ingombri, e uno si adegua proprio su questi due parametri.
La macchina grande (Canon serie 1) mi ha portato in passato a lasciarla più spesso a casa nell'armadietto. Da quando uso Fujifilm, ho sempre una macchina con me. E con questo credo di aver reso l'idea. C'era una ragione per cui avevo scelto la Canon, ed era la mia passione per la foto sportiva. E vero è che, quando giravo con quella ed il 24-70 f2,8, tutti mi prendevano molto seriamente, come fossi un professionista. Mi sono trovato spesso in passato a cerimonie di amici dove la mia attrezzatura era "più importante" di quella del fotografo "ufficiale". La cosa mi faceva camminare ad un metro da terra, finché non tornavo a casa e guardavo le foto ☹...Peccati di gioventù. Ora sono assolutamente pro-macchine e obiettivi piccoli, anche se ultimamente mi son comprato anche una Pentax monochrome...ma questo è un altro discorso.
Personalmente a me piace molto lo sfocato, quindi dopo una esperienza di qualche anno con Fuji sono tornato al FF Canon. Faccio per lo più cerimonia, ho recentemente preso una R6 MK2 ed ho una vecchia 6D di supporto. Ho sempre dato più peso a chi tiene in mano l'attrezzattura piuttosto che all'attrezzatura in sé. Per quanto riguarda l'AF ho già espresso sotto altre riflessioni fotografiche le mie perplessità in merito ai vari sistemi di riconoscimento e inseguimento, il "focheggia inquadra" rimane sempre il mio preferito e quello che più mi risulta naturale. Per quanto riguarda invece raffica e mirino, vedo spesso colleghi più o meno giovani, sparare 40Fps inquadrando da monitor e portandosi a casa 8/9000 scatti a matrimonio. Io uso quasi esclusivamente il mirino, che tra l'altro uso anche per avere una presa più ferma e sicura della fotocamera, per la maggior parte del tempo il monitor orientabile della R6 rimane letteralmente chiuso.
Attrezzatura ha plasmato molto le generazioni, soprattutto il passaggio da refelx a mirrorless. Basti pensare a quanti oggi scattano senza mirino, basandosi solo su schermo e AF occhio per fare ritrattistica. La raffica ha cambiato l'idea romantica di cogliere il momento. Si fa 10/15 scatti e peschi dal mazzo. Come la stabilizzazione ha in parte sostituito l'uso del cavalletto nei viaggi fotografici. I filtri integrati hanno in parte sostituito i filtri a lastra. La riduzione rumore, lo spingersi su ad alti iso, ha portato al crollo dell'uso del flash e relativa tecnica. E per finire, l'anteprima di immagine ha totalmente sostituito lo studio della triade esposimetrica e le consapevolezza dell'esposizione. Vedi in tempo reale e ti regoli a come ti piace l'effetto. Tutte queste cose per me hanno rivoluzionato piu delle dimensioni del sensore stesso o pesi ed ingombri o marca x o y. Poi che si venda sempre e solo full frame è un altro discorso, che non dipende dalla qualita dell'attrezzatura.
Un amico fotografo fece un progetto di ritrattistica utilizzando sia reflex che una Rolley 6x6. Alla fine mi disse che le persone erano molto più disponibili a farsi fotografare con la Rolley, vuoi per curiosità, vuoi per il tipo di mezzo, andò così.
Ciao Damiano e ciao Andrea, è un periodo dove c'è una certa sincronici tra quello che pubblicate ed i miei pensieri in merito alla mia passione fotografica. Oggi, dopo 5 giorni in val d'Orcia per la photo experience (sveglia 5.45 e sonno alle 11, forse.) ero dall'osteopata per farmi un "tagliando corporeo" dopo quei giorni impegnativi perchè avevo problemi al trapezio e a una gamba (non gravi, ma comunque fastidiosi). Dopo un po' di minuti dall'inizio del trattamento ho avuto un pensiero netto: non voglio più portare sulle spalle 4 kg di macchine! Sicuramente non miglioreranno le mie foto, ma il corpo si. Sono molto d'accordo che, potendo, non occorre avere un solo sistema per fare fotografia, ma ogni ambito può avere un suo strumento per dare il meglio di sé e della situazione fotografica. Scatto sempre, o quasi, in manuale e il riconoscimento dell'occhio è l'ultima delle mie fissazioni, anche se è vero che alcuni sistemi hanno una messa a fuoco migliore di altri. Sono molto contento di questo video che chiarisce alcuni miei dubbi per il futuro della mia fotografia. Come al solito molto chiari e onesti nell'affrontare i temi reali.
Sì le attrezzature fanno la differenza, ma appunto non per quello che il marketing va dicendo. Per Piero Vaccari, lo strumento fotografico non è solo un mezzo di registrazione della realtà, ma anche e soprattutto un filtro che, per sua stessa natura, altera l’esperienza visiva. La fotocamera, in altre parole, determina in gran parte il risultato fotografico, perché nel processo influisce fortemente sulla mediazione tra il mondo esterno e la rappresentazione finale. In psicologia poi si parla di "Affordance", inteso come le proprietà intrinseche di un oggetto, che inducono certi modi d'uso piuttosto che altri. Insomma si può usare una pistola per piantare i chiodi, ma offre più spontaneamente altri Affordance. In sintesi, da fotografo professionista, dico che ad ogni specifico fine corrisponde (o per meglio dire "dovrebbe corrispondere") uno specifico strumento.
Io non potrei mai rinunciare al mirino, già con le prime bridge lo usavo, sei molto più concentrato nella composizione. E' anche vero che per pigrizia, se devo fotografare dal basso, uso il display, una volta mi sdraiavo per terra ma adesso trovalo un fotografo che lo fa :-) Viene visto come un alieno ah ah ah.
AF: possono fare milioni di punto di messa a fuoco e il riconoscimento delle antenne della cavalletta, io continuo sempre con un punto AF. Il centrale. Anche con la OM1. E devo ancora chiedere il rimborso per la sezione video 😅
sempre interessante, io sono come te Damiano, faccio matrimoni anche con 4/5 camere diverse e intendo sistemi diversi, parto dal M4/3 passando per apsc, full frame e infine medio formato! 😅😂 un po' da malati ma mi diverte e sperimento. uso nell'ordine Olympus Em1 mk II Lumix G9 Nikon Z FC Lumix S1R Hasselblad 907x e non mi nascondo a dire che godo ad usare ciascuna di loro in situazioni diverse, e a vedere cosa riesco a fare con ciascuna di esse. Ovvio che l utilizzo di un sistema influisce sul risultato finale, con ogniuna di loro alla fine si ottiene sempre qualcosa di diverso.
Una bella chiacchierata ricca di spunti 😊 Parto dalla "nomea" del sistema: io ho Pentax, nessuno é stato bistrattato come questa marca, nemmeno chi usa il m4/3, Pentax per gli utenti é il NONPLUSULTRA delle ciofeche, in qualsiasi gruppo o forum voi andiate nessuno ti consiglia Pentax, nemmeno il pentaxiano, e secondo me é una cosa ingiusta, non sono macchine perfette (come tutte) , ma sono comunque prodotti molto buoni e anche completi rispetto alla concorrenza......dunque affiancando alla K3 II una Olympus E-M1X ho fatto un upgrade, rimangono sempre i commenti negativi delle masse per via del sensore m4/3, ma almeno c'è chi le consiglia 🤣🤣🤣 Io ho affiancato al mio sistema quella fotocamera perché necessitavo di file più qualitatevoli e un AF piú preciso in determinati ambienti, dunque il file (il prodotto finale) é migliorato, ma la fotocamera seppur grande (enorme col 40-150 f/2.8) non ha cambiato il mio approccio in linea generale, nel senso che ora tecnicamente mi approccio con tempi e diaframmi differenti, ma fisicamente, al lato pratico, non é cambiato nulla, mi sento agile come prima....giusto il bazooka non me lo porterò dietro "per cazzeggio" in pineta a causa del peso, ma per lavorare si, l'ho preso per quello e ne sono felice. In questi giorni ragionavo sul possibile acquisto di una OM1 per avere video illimitati e più o meno stessa colorimetria, ci ho rinunciato e opterò per una G90 perché se acquistassi la OM1 poi, quando non faccio video, finirei per usarla al posto della E-M1X e questo non deve accadere, la macchina é bellissima e mi da bellissimi file, dunque farò un acquisto ponderato e non impulsivo. Per abituarmi alla mole del 40-150 ho deciso di usarlo spesso così da uscire dalla mia confort zone, se non facessi così in molte occasioni lo vedrei come un peso e siccome non posso buttare soldi nella sua versione f/4 mi devo abituare al 2.8 (da valutare anche il 4-5.6 R , le recensioni sono molto favorevoli e potrebbe essere un buon compagno in buona luce) , anche perché vorrei prendere l'8-25 f/4. Inizialmente pensavo di aggiornare il firmware per montare dei fissi (a tal proposito scrissi ad Andrea su Instagram, ma era impegnato in Norvegia, poi ho deciso di non disturbarlo più) , ma data la mole della fotocamera preferisco desistere ed usarla con gli zoom, il fatto che ha il batterygrip incorporato la rende poco pratica con i fissi. Sicuramente non me la porto dietro per fare street, già mi dava fastidio farla con la Pentax, per quel genere uso oramai la GX80 ed in questo caso scatto dal display, ma é anche un approccio diverso, più calmo, non si é di corsa e ci sta'. Mirino: il mirino reflex é imbattibile, quello della E-M1X fa pietà, ma meglio di quello della GX80..... nonostante questo lo uso comunque per comporre, tanto con questa qualità non mi interessano i colori della scena, mi basta vederla, col display esterno ci faccio i video, ma per scattare le foto molto meglio il mirino, dal display sembra che la scena non ti aplartenga. Lato AF ho fatto un salto avanti mostruoso e ne sono felice. I vari riconoscimenti sono disattivati, uso il punto centrale, non voglio che sia lei a scegliere chi o cosa mettere a fuoco e poi devo sbattermi per cercare di cambiare il punto perdendo, forse, momenti importanti. Altro non saprei che dire: posso aggiungere che al prezzo di questa Olympus ci usciva sia l'S5 che l'S1 , ma poi con le lenti avrei speso moooooolto di più e avrei avuto più peso, con questa scelta invece ho preso corpo macchina e due lenti pro....mi dispiace per la qualità del mirino, anche in OVF non migliora molto, pazienza l'importante é che funzioni 😊 Andrea
Bella riflessione. Fa pensare. Secondo me il problema è arrivare ad avere un proprio stile, un proprio linguaggio. Poi in base alle esigenze, professionali o meno, si sceglie l' attrezzatura che ci serve. Quindi per me l' attrezzatura non influenza lo stile fotografico. Per esempio Damiano negli eventi/matrimoni afferma che preferisce utilizzare una macchina piccola e silenziosa con un obiettivo che gli consenta di avvicinarsi molto. Se però Damiano dovesse fotografare degli animali in natura quell' attrezzatura non andrebbe bene, in generale dovrebbe utilizzare un teleobiettivo, ma sono convinto che invece di un supertele fisso per la massima qualità, utilizzerebbe uno zoom tele relativamente leggero e portabile, proprio per mantenere il proprio stile più dinamico e reportagistico. Così come ha fatto il fotografo sportivo intervistato da lui che ha cambiato strumenti passando da FF a M4/3 per migliorare le proprie foto, in sostanza per poter assecondare il proprio stile. Ribalterei quindi il paradigma di Damiano e Andrea, e cioè se l' attrezzatura che stai utilizzando per un determinato lavoro ti costringe a modificare il tuo stile significa che è l' attrezzatura sbagliata per quel lavoro. E questo è ovviamente soggettivo, perché appunto ognuno ha il proprio stile. Questo è tanto vero che fotografi molto importanti, la cui esperienza, competenza e talento gli avrebbero permesso di sperimentare, di esplorare nuovi linguaggi, invece una volta trovato il proprio stile non lo hanno mai cambiato a prescindere dall' attrezzatura che usavano. Al di là eventualmente di aspetti commerciali, la realtà vera è che non possiamo cambiare noi stessi. Io per esempio nella street utilizzo una piccola fotocamera con uno zoom, un grande maestro come Bruce Gilden fotografava in faccia ai passanti con il flash, io non potrei mai farlo. La nostra natura influenza il nostro stile, lo definisce. Non possiamo cambiare la nostra natura, possiamo però espandere la nostra sensibilità, anzi secondo me ci si deve sempre provare, per riuscire a vedere ciò che normalmente non vediamo. Ma questo richiederebbe un' altra riflessione.
La dimensione "fallica" della macchina, sinceramente, è un problema degli altri non mia. Parlo a livello Professionale. Quello che conta è il risultato! Usando Fuji dal 2017 sinceramente è un problema che proprio non mi tange! Non ho bisogno di mostrare per dimostrare di saper fare! L'uso di Fuji ha migliorato il mio modo di scattare ma anche e soprattutto il piacere di tornare a scattare. Cosa che con le altre macchine non ho! E il feeling, con il mezzo utilizzato, ritengo che sia molto importante! La X100VI discussa, odiata e amata è comoda perchè mi consente di avere una macchina con me, cosa che con un corpo FF non posso fare, perché è un impiccio! L'occhio lo devo attaccare al corpo macchina, non riesco come Damiano a scattare a distanza dall'LCD, a 43 anni sarò retrò io, ma per me si perde la concentrazione e l'inquadratura corretta! Sono come Andrea, lo scatto pensato e messo in bolla nel momento in cui si scatta, il 95% del lavoro lo faccio sul momento. Al PC ci passo meno tempo, o forse niente! La raffica quando non serve poi proprio non la tollerò (e sono pochi i casi in cui ha senso, tipo nello sport forse). Non è fotografare, è andare a caccia del tordo con il mitragliatore!
Per quanto riguarda la domanda posta nel titolo di questa interessante riflessione, direi che la risposta - nel mio caso - segue un po' la maturità fotografica della persona. Mi spiego meglio: all'inizio ero preso dall'interesse verso l'attrezzatura, ma avendo poco tempo a disposizione mi dedicavo poco alla fotografia vera e propria. Da quando ho più tempo per la fotografia e per scattare, l'interesse verso l'attrezzatura è diminuito moltissimo. In parole povere, più scatto e meno ho interesse per l'attrezzatura, nel senso che non mi lascio più influenzare da nuovi modelli e nuove tecnologie. Dunque per me è lo stile a guidare le scelte, ma una volta che hai fatto la scelta sei a posto.
Per me l'attrezzatura è importante perché influisce sull'esperienza d'uso. Nel mio caso ad esempio il mirino ottico è imprescindibile: sono passato da reflex a x-pro1 poi x100f e ora xpro3. Anche le dimensioni sono fondamentali. D700 con 50 zeiss erano una goduria da usare, ma restavano a casa il 90% delle volte per via del peso (1kg e passa). La xpro3 con 27mm me la porto praticamente dietro ogni giorno nel borsello a tracolla.
Ciao, io fotografando a pellicola adoro passare da un formato all’ altro, mi piace viaggiare con le telemetro, uso le reflex quando voglio far ritratti, uso rolleiflex o hasselblad quando me la voglio godere.. ogni tipo di macchina ha il suo perché a seconda di come mi sento o di che foto ho voglia.. parlo sempre da amatore appassionato e malato😂
Guarda....ho sempre avuto il pallino del pentaprisma.....l'inquadratura, la velocità, etc..Beh....mi ritrovo con una mirrorless senza mirino e faccio delle foto che prima non facevo. Ho quasi paura a tornare al mirino. C'è solo un difetto: faccio troppi scatti......perchè mi diverto di più. Ogni tanto torno sulla Pentax analogica ma mi accorgo che forse è meglio non avere mirino elettronico. Il mirino ottico è il mirino: diversamente scelgo il display senza nessun amenicolo in mezzo. la base di tutto comunque rimane il feeling che si riceve al momento dello scatto: personalmente per me la scelta deriva da quell'attimo.
Ovviamente sono d'accordo con le vostre considerazioni...esempio personale, acquistando una x100VI, macchina piccola, silenziosa, una sola ottica, ecc ecc scatto con più leggerezza e riesco a concentrarmi maggiormente sul momento e sulla composizione...senza preoccuparmi di quale ottica montare per quel momento ecc. Oltretutto prima avevo SSD pieni di raw da elaborare...ma non avevo tempo...adesso con le simulazioni scatto in jpeg e non mi preoccupo. Sono davvero contento della mia attrezzatura...adesso devo prendere un bel flash e imparare ad usarlo Complimenti per i vostri contenuti come sempre. P.s. ma che fine ha fatto Dan Jir?
Mah...con mio modesto parere penso che in tutti i nostri mestieri, hobby, ecc l'attrezzatura sia sempre importante fintanto ché questa ci permetta di lavorare meglio ovvero, riesca ad aiutarci a perfezionare/migliorare/sfruttare quelle che sono già le nostre buone qualità.......questo dicasi nel caso di un elettricista avere un buon trapano che perfori senza fargli perdere tempo mentre sta eseguendo un impianto a vista oppure per un fotografo avere un autofocus performante durante una gara di velocità......ma se uno di fondo non è un buon elettricista o non è un buon fotografo, alla fine anche con l'attrezzatura migliore non guadagna molto.....la tecnologia deve servire per guadagnare tempo e potersi dedicare maggiormente al "nostro modo operandis di base".....ricordo quando tiravo assieme all'olimpionico Marco Galiazzo da giovane...anche se avevamo degli archi alla pari (rapportati alla nostra diversa età e fisiologia) alla fine io ero un tiratore medio mentre lui riusciava a starmi sempre una spanna sopra.....capito l'esempio? 😊 La nostra identità è la nostra "matrice" di base ....la tecnologia migliora maggiormente chi già parte con un "buon impasto personale" altrimenti aggiunge poco a chi di base "ha minor sostanza" 🤔
Me lo chiedevo proprio in questi giorni perché uso la Ricoh GRIIIx e la Sony A7III (con diversi zoom Tamron f/2.8). Con la GR mi trovo benissimo, con una mano sola, spesso al volo, e gli scatti mi stupiscono sempre: jpeg già pronti e immagini che mi piacciono tanto. Con la Sony sono meno veloce e meno istintivo. Non mi sono mai forzato ad usare un 40mm sull'A7III, ma dipenderà dalla focale o dalla macchina? P.S. con entrambe scatto sempre in manuale
per me la più grande differenza c'è tra analogico e digitale, il resto ci si adatta, almeno io, tranquillamente. Molto più piacevole e riflessivo l'analogico e l'esperienza non la può replicare neanche una digitale impostata in manuale, reflex telemetro o mirrorless che sia...paradossalmente la trovo anche più semplice nella gestione della gamma dinamica, fa stare più sereni. Insomma diventa un vero piacere senza contare la libertà che si prova a non dover più inseguire l'ultimo sensore...costo pellicole? quanti rullini si comprano con un upgrade o cambio sistema?
Ma a volte è il contrario… se hai uno strumentino piccolo tipo da turista e vuoi fare una foto di paesaggio dove c’è una certa calca di persone nessuno ti fa spazio e a chiederlo ci vuole una certa dose di coraggio 😅… Quando invece tiri fuori una bella macchina con un grosso obbiettivo e magari su un treppiede, allora tutti si spostano e a volte non hanno neanche il coraggio di passarti davanti… Lo dico per recente esperienza, fino all’altro giorno fotografavo con lo smartphone 📱 ma l’ultima volta in Islanda avevo una Pentax mark3 su cavalletto e tutti si spostavano… sono anche andato oltre le recinzioni e la gente pensava fossi un professionista autorizzato 😅… Poi anche quando fai dei ritratti Street o da evento la gente prende molto più sul serio la foto ed è come se si mettesse più seriamente in posa… l’ultimo compleanno c’era un gruppo di 5 ragazze che avendo visto il grosso strumento mi hanno chiesto delle foto e si sono fatte mettere in diversi sfondi con effetti luce ombra dedicandomi quasi 15 minuti… prova ad avere la stessa autorità con un iPhone 😅… certo che se devi “rubare” delle foto in street ok, ma se hai una macchina pro e chiedi ad estranei di fotografarli spesso accettano… ma prova tu con una macchinetta o peggio ancora con lo smartphone… insomma confermo che influisce molto lo strumento anche sull’effetto finale, ma ci sono pro e contro
Mi domandavo quando capiterà di trovarmi in disaccordo con Voi e con gli argomenti che trattate. Credo che non succederà mai. L'occhio nel mirino, se devo scattare in "live view" non mi diverto. Macchina ne piccola ne grande ma decisamente reflex, mi devono vedere e sentire per cui una Canon serie 5 o 6 oppure Nikon serie 6 o 7. Venendo al quesito, l'attrezzatura influenza lo stile fotografico? Decisamente sì, ad esempio il fatto di non avere un display orientabile pone delle limitazioni. In tutti i casi, essendo un semplice appassionato, non ho nessun problema a sdraiarmi per terra per fotografare un fiore.
Generalmente scatto con quello che ho per mano, tranne il cellulare che odio. Penso più alle ottiche che al corpo. Sto pensando di prendere una vecchia reflex Nikon (digitale) per poter utilizzare i miei vecchi Niccor AI che erano fantastici..... se mi scatta la scimmia...non so quale modello e il costo
Circa l'idea che è stata espressa intorno al minuto 21:00 del "sentirsi sfigati con una certa attrezzatura in determinati eventi (matrimonialistici o aziendali)" credo che sia tutto vero, ma credo anche che certi ragionamenti siano innescati anche da determinati committenti, che associano la figura del fotografo di professione al fotografo dotato di bazooka su corpo macchina bello presente e pesante. Purtroppo, sui nostri vizi mentali possiamo lavorare conoscendo gli strumenti e apprezzandone i risultati, infischiandosene delle scimmie innescate dal marketing, ma sui vizi mentali di chi ti richiede il lavoro e che si aspetta che l'abito faccia il monaco, possiamo farci poco nell'immediato e, quindi, capisco anche chi si fa mille dubbi su quale attrezzatura prendere, perché inevitabilmente sarà parte del proprio biglietto da visita agli occhi della committenza.
Andrea mi ha bruciato la battuta sul pennello cinghiale, per certi argomenti di questa riflessione io l’avrei detta così: “Per una grande fotografia non ci vuole una macchina fotografica grande, ma una grande macchina fotografica!” 21:47 un Damiano fotografo ninja 🥷
Buongiorno carissimi Roberto, Damiano e Andrea, poiché, vista la vostra obiettività ed esperienza, pendo sempre dalle vostre labbra in materia di attrezzatura…(e ovviamente non solo su questa) vi chiedo gentilmente se fosse possibile avere un vostro parere sul nuovo obiettivo Fujinon 16-55 f2.8 di recente presentazione. Un caro saluto e grazie per come affrontate tutti gli argomenti riguardanti la Fotografia. Giacomo
Personalmente in un modo assurdo... sulla mia Fuji X-E4 ho montato: 1) Pellicolatura 3M di protezione (la texture del body è + bella dell'originale. 2) Vetro di protezione (meglio del Gorilla Glass). 3) Thumb Rest originale (per scattare meglio in verticale. 4) Custodia in pelle originale (che migliora la presa senza quell'orrendo grip originale valido solo per l'attacco Arca Swiss). 5) Tracolla in pelle ecologica Polaroid "vintage" (l'unica al mondo) + sganci rapidi con anello bronzato VKO. Ora lo stile è quello giusto (l'unica soluzione contro iphone e le macchine assurde e inutili che stanno facendo è infatti tornare ad essere vintage e scatto anche meglio di Steve McQueen). Unica cosa... in Italia NON si riesce ad avere in test un Voigtlander 18mm f2.8 Color-Skopar....Ho detto tutto... Che sarebbe il top per la street, in iperfocale con il focus by wire dell'f2 Fuji è dura anche se la lente... del 2012 è eccezionale.
Però è anche vero che ad esempio una Sony a7RV e un 24/70 markII sono abbastanza agili e leggeri per arrivare a quei risultati, non saranno piccoli e leggeri come micro 4/3 o apsc, ma balleranno 300 grammi e qualche centimetro, però rendono immagini più risolute e sopratutto meno rumorose.
Forse ragiono e vengo visto da vecchio, ma uso un'attrezzatura reflex pentax vecchia di 20 anni da 6 mpx, con le bistrattate ottiche 18/55 e 50/200, se la spremi come un limone di succo ne esce ancora tanto.
Secondo me si, l'attrezzatura influenza lo stile. Ma deve essere un'influenza consapevole. Mi spiego peggio: ogni strumento ha limiti e peculiarità, e quindi è normale che usandolo noi siamo influenzati dalle sue caratteristiche, vale specialmente nel caso delle lenti. Quindi la risposta non può che essere nel diventare consumatori consapevoli, acquistare oggetti commisurati alle nostre necessità. E anche qualora questo oggetto dovesse avere caratteristiche sovradimensionate bisogna saper tenere il piede sul freno. Avere un auto che supera i 300km/h non giustifica l'eccesso di velocità, come avere una raffica da 40 fps non giustifica il portare a casa un set con 2000 foto. Vale anche all'inverso, bisogna riconoscere i limiti dei propri strumenti e sapere quando dire "qui non posso andare", ricordando sempre che non tutto deve essere per forza fotografato. Sulla questione AF avevo già scritto il mio pensiero in un precedente video: il tracking per me è una manna dal cielo comparato ai sistemi preistorici delle reflex, e trovo che sia un aiuto con la composizione perchè dà la sicurezza dal momento in cui si attiva al momento in cui si scatta, e soprattutto evita quell'odiosa azione che è puntare col centrale e ricomporre affidandosi a Gesù sui trampoli per la precisione, soprattutto a focali lunghe e/o diaframmi ampi. E vorrei dare un piccolo consiglio a chi usa mirrorless e non si trova a suo agio con la messa a fuoco sull'occhio: io sulla mia camera (R6 Mark II ma credo si possa fare su quasi tutte) ho impostato la messa a fuoco sull'occhio sulla mezza corsa del tasto di scatto, e il rilevamento soggetto sul bottone posteriore. In molti casi può servire, soprattutto quando l'occhio o il volto non sono gli elementi fondamentali. Volendo si può fare anche all'inverso, basta solo smanettare un po' con la camera e imparare ad usare i sistemi AF.
quello che lo fa arrabbiare è che il passaggio da reflex a mirrorless è stato una rivoluzione perché le macchine sono diventate nettamente più piccole e compatte ma dopo 7-8 anni e ha già cambiato molti modelli alla fine è tornato agli stessi pesi e le stesse dimensioni di una reflex
Per gli obbiettivi non si possono fare miracoli, la fisica ottica è quella e se la luce deve coprire un 24x36 con una certa luminosità della lente, la dimensione dell'ottica è grossomodo quella. Per i corpi è diverso, tra una 1dx e un Alfa1 un po' di differenza direi che c'è. Poi, che ci si possa trovare più comodi con la camera grande se si montano ottiche pesanti è un'altra considerazione. Pertinente ma è pure pertinente allora dire che una 1dx con montato un 35 f2.8 era ridicolmente grande La potenzialità della miniaturizzazione le mirrorless l'anno introdotta, un'alfa 7C è una FF a ortiche intercambiabili che pesa mezzo chilo.
no non influenza per niente perché il mio collega ha un setup altamente professionale con lenti molto luminose e costose e potrebbe fare il cinema con la sua attrezzatura e non solo non la sa usare ma continua a fare le stesse foto che faceva 10 anni fa quando aveva una vecchia reflex plasticosa e lo so perché ho visto le sue fotografie. l'unico vantaggio è che i sensori moderni non hanno più quella terribile graniglia colorata RGB quando alzavi troppo gli i mentre 10 anni fa quando aprivi il raw vedevi il disastro. ma quello è merito anche del convertitore raw è il fatto che Adobe ha migliorato i suoi algoritmi
Un'altra cosa : voglio prendermi la responsabilità di dire che il mirino elettronico serve a chi non sa fotografare, non ad un fotografo competente, che sa già cosa uscirà come file di scatto. La fotografia è arte, esperienza, amore : non tecnologia prestata solo ai fini del dio denaro. Che decadenza.. D.
Mi collego al tuo commento aggiungendo che ritengo vergognoso che i mirini elettronici non possono essere swicciati a mirino stile reflex. Sappiamo benissimo che in pieno giorno le ombre sono completamente irreali per non parlare delle luci…
Il problema della fotografia - per non parlare della videografia - sono i costi violenti e brutalmente elitari dei mezzi essenziali d'utilizzo. Una volta acquistato l'usato e aver dato fondo ad ogni potenzialità dello stesso, diventa, al giorno d'oggi, veramente estremamente difficile crescere, per via del valore decaduto dell'immagine e del contrario aumento esponenziale del costo - truffaldino - della tecnologia. Un decadimento continuo.. Un abbraccio! D.
Comunque sono dell'idea che un pilota va forte anche quando il mezzo non l'ho permettere.. uguale con la fotografia, uno e un brocco anche con una super attrezzatura! Ottimo video!
l'attrezzatura fotografica è l'ultimo dei problemi di cui un fotografo, se ha partita iva lo chiameremo professionista, dovrebbe preoccuparsi. Oggi girare con attrezzature vecchie e pesanti io lo trovo ridicolo. una buona foto la fai anche con una punta e scatta o con uno smartphone. La tecnologia digitale ha senza dubbio aiutato, soprattutto una certa parte di professionisti sportivi, naturalistici e reporter, oggi hanno un numero di immagini buone decisamente superiore. Un grandissimo fotografo disse: "oggi scatto in digitale ma non dirò mai che la foto che ho fatto sarebbe risultata migliore con la pellicola". Era Daidō Moriyama. Oggi sento tante parole dette sulla fotografia ma vedo pochissimi Daidō Moriyama.
Ben ritrovati Damiano e Andrea.
Bella discussione piena di spunti. Sono da poco passato da avere solo Reflex ad avere anche una Micro4/3. Il motivo è quello di avere una macchina dietro tutti i giorni.
La macchina fotografica incute sempre un certo timore, piccola o grande che sia, ma di certo l'accoppiata di una D850 con Sigma 70-200 F2.8 spaventa di più di una E-M10 con il 40-150 F3.5-5.6.
Alla fine spesso il modo migliore di fare scatti naturali è usare un tele e riprendere a distanza, almeno per un amatore come me. Però così non si riesce ad essere nella scena.
Quindi l'attrezzatura fa la differenza per agilità e ingombri, e uno si adegua proprio su questi due parametri.
La macchina grande (Canon serie 1) mi ha portato in passato a lasciarla più spesso a casa nell'armadietto. Da quando uso Fujifilm, ho sempre una macchina con me. E con questo credo di aver reso l'idea.
C'era una ragione per cui avevo scelto la Canon, ed era la mia passione per la foto sportiva. E vero è che, quando giravo con quella ed il 24-70 f2,8, tutti mi prendevano molto seriamente, come fossi un professionista. Mi sono trovato spesso in passato a cerimonie di amici dove la mia attrezzatura era "più importante" di quella del fotografo "ufficiale". La cosa mi faceva camminare ad un metro da terra, finché non tornavo a casa e guardavo le foto ☹...Peccati di gioventù. Ora sono assolutamente pro-macchine e obiettivi piccoli, anche se ultimamente mi son comprato anche una Pentax monochrome...ma questo è un altro discorso.
Personalmente a me piace molto lo sfocato, quindi dopo una esperienza di qualche anno con Fuji sono tornato al FF Canon. Faccio per lo più cerimonia, ho recentemente preso una R6 MK2 ed ho una vecchia 6D di supporto. Ho sempre dato più peso a chi tiene in mano l'attrezzattura piuttosto che all'attrezzatura in sé. Per quanto riguarda l'AF ho già espresso sotto altre riflessioni fotografiche le mie perplessità in merito ai vari sistemi di riconoscimento e inseguimento, il "focheggia inquadra" rimane sempre il mio preferito e quello che più mi risulta naturale. Per quanto riguarda invece raffica e mirino, vedo spesso colleghi più o meno giovani, sparare 40Fps inquadrando da monitor e portandosi a casa 8/9000 scatti a matrimonio. Io uso quasi esclusivamente il mirino, che tra l'altro uso anche per avere una presa più ferma e sicura della fotocamera, per la maggior parte del tempo il monitor orientabile della R6 rimane letteralmente chiuso.
Attrezzatura ha plasmato molto le generazioni, soprattutto il passaggio da refelx a mirrorless. Basti pensare a quanti oggi scattano senza mirino, basandosi solo su schermo e AF occhio per fare ritrattistica. La raffica ha cambiato l'idea romantica di cogliere il momento. Si fa 10/15 scatti e peschi dal mazzo. Come la stabilizzazione ha in parte sostituito l'uso del cavalletto nei viaggi fotografici. I filtri integrati hanno in parte sostituito i filtri a lastra. La riduzione rumore, lo spingersi su ad alti iso, ha portato al crollo dell'uso del flash e relativa tecnica. E per finire, l'anteprima di immagine ha totalmente sostituito lo studio della triade esposimetrica e le consapevolezza dell'esposizione. Vedi in tempo reale e ti regoli a come ti piace l'effetto. Tutte queste cose per me hanno rivoluzionato piu delle dimensioni del sensore stesso o pesi ed ingombri o marca x o y. Poi che si venda sempre e solo full frame è un altro discorso, che non dipende dalla qualita dell'attrezzatura.
Ottimo riassunto! D.
Un amico fotografo fece un progetto di ritrattistica utilizzando sia reflex che una Rolley 6x6. Alla fine mi disse che le persone erano molto più disponibili a farsi fotografare con la Rolley, vuoi per curiosità, vuoi per il tipo di mezzo, andò così.
Ciao Damiano e ciao Andrea, è un periodo dove c'è una certa sincronici tra quello che pubblicate ed i miei pensieri in merito alla mia passione fotografica. Oggi, dopo 5 giorni in val d'Orcia per la photo experience (sveglia 5.45 e sonno alle 11, forse.) ero dall'osteopata per farmi un "tagliando corporeo" dopo quei giorni impegnativi perchè avevo problemi al trapezio e a una gamba (non gravi, ma comunque fastidiosi). Dopo un po' di minuti dall'inizio del trattamento ho avuto un pensiero netto: non voglio più portare sulle spalle 4 kg di macchine! Sicuramente non miglioreranno le mie foto, ma il corpo si. Sono molto d'accordo che, potendo, non occorre avere un solo sistema per fare fotografia, ma ogni ambito può avere un suo strumento per dare il meglio di sé e della situazione fotografica. Scatto sempre, o quasi, in manuale e il riconoscimento dell'occhio è l'ultima delle mie fissazioni, anche se è vero che alcuni sistemi hanno una messa a fuoco migliore di altri. Sono molto contento di questo video che chiarisce alcuni miei dubbi per il futuro della mia fotografia. Come al solito molto chiari e onesti nell'affrontare i temi reali.
Sì le attrezzature fanno la differenza, ma appunto non per quello che il marketing va dicendo.
Per Piero Vaccari, lo strumento fotografico non è solo un mezzo di registrazione della realtà, ma anche e soprattutto un filtro che, per sua stessa natura, altera l’esperienza visiva. La fotocamera, in altre parole, determina in gran parte il risultato fotografico, perché nel processo influisce fortemente sulla mediazione tra il mondo esterno e la rappresentazione finale.
In psicologia poi si parla di "Affordance", inteso come le proprietà intrinseche di un oggetto, che inducono certi modi d'uso piuttosto che altri. Insomma si può usare una pistola per piantare i chiodi, ma offre più spontaneamente altri Affordance.
In sintesi, da fotografo professionista, dico che ad ogni specifico fine corrisponde (o per meglio dire "dovrebbe corrispondere") uno specifico strumento.
Io non potrei mai rinunciare al mirino, già con le prime bridge lo usavo, sei molto più concentrato nella composizione. E' anche vero che per pigrizia, se devo fotografare dal basso, uso il display, una volta mi sdraiavo per terra ma adesso trovalo un fotografo che lo fa :-) Viene visto come un alieno ah ah ah.
più che altro chi ce la fa più, se ora mi sdraio per terra ci vuole la gru per tirarmi su 😂
AF: possono fare milioni di punto di messa a fuoco e il riconoscimento delle antenne della cavalletta, io continuo sempre con un punto AF. Il centrale. Anche con la OM1. E devo ancora chiedere il rimborso per la sezione video 😅
Le mirrorless sono videocamere che fanno foto, non il contrario. Il rimborso andrebbe chiesto per la parte foto 😂😂😂
@@marcogrecuccio9874È da molto tempo che lo penso...
sempre interessante, io sono come te Damiano, faccio matrimoni anche con 4/5 camere diverse e intendo sistemi diversi, parto dal M4/3 passando per apsc, full frame e infine medio formato! 😅😂 un po' da malati ma mi diverte e sperimento.
uso nell'ordine
Olympus Em1 mk II
Lumix G9
Nikon Z FC
Lumix S1R
Hasselblad 907x
e non mi nascondo a dire che godo ad usare ciascuna di loro in situazioni diverse, e a vedere cosa riesco a fare con ciascuna di esse.
Ovvio che l utilizzo di un sistema influisce sul risultato finale, con ogniuna di loro alla fine si ottiene sempre qualcosa di diverso.
Una bella chiacchierata ricca di spunti 😊
Parto dalla "nomea" del sistema: io ho Pentax, nessuno é stato bistrattato come questa marca, nemmeno chi usa il m4/3, Pentax per gli utenti é il NONPLUSULTRA delle ciofeche, in qualsiasi gruppo o forum voi andiate nessuno ti consiglia Pentax, nemmeno il pentaxiano, e secondo me é una cosa ingiusta, non sono macchine perfette (come tutte) , ma sono comunque prodotti molto buoni e anche completi rispetto alla concorrenza......dunque affiancando alla K3 II una Olympus E-M1X ho fatto un upgrade, rimangono sempre i commenti negativi delle masse per via del sensore m4/3, ma almeno c'è chi le consiglia 🤣🤣🤣
Io ho affiancato al mio sistema quella fotocamera perché necessitavo di file più qualitatevoli e un AF piú preciso in determinati ambienti, dunque il file (il prodotto finale) é migliorato, ma la fotocamera seppur grande (enorme col 40-150 f/2.8) non ha cambiato il mio approccio in linea generale, nel senso che ora tecnicamente mi approccio con tempi e diaframmi differenti, ma fisicamente, al lato pratico, non é cambiato nulla, mi sento agile come prima....giusto il bazooka non me lo porterò dietro "per cazzeggio" in pineta a causa del peso, ma per lavorare si, l'ho preso per quello e ne sono felice.
In questi giorni ragionavo sul possibile acquisto di una OM1 per avere video illimitati e più o meno stessa colorimetria, ci ho rinunciato e opterò per una G90 perché se acquistassi la OM1 poi, quando non faccio video, finirei per usarla al posto della E-M1X e questo non deve accadere, la macchina é bellissima e mi da bellissimi file, dunque farò un acquisto ponderato e non impulsivo.
Per abituarmi alla mole del 40-150 ho deciso di usarlo spesso così da uscire dalla mia confort zone, se non facessi così in molte occasioni lo vedrei come un peso e siccome non posso buttare soldi nella sua versione f/4 mi devo abituare al 2.8 (da valutare anche il 4-5.6 R , le recensioni sono molto favorevoli e potrebbe essere un buon compagno in buona luce) , anche perché vorrei prendere l'8-25 f/4.
Inizialmente pensavo di aggiornare il firmware per montare dei fissi (a tal proposito scrissi ad Andrea su Instagram, ma era impegnato in Norvegia, poi ho deciso di non disturbarlo più) , ma data la mole della fotocamera preferisco desistere ed usarla con gli zoom, il fatto che ha il batterygrip incorporato la rende poco pratica con i fissi.
Sicuramente non me la porto dietro per fare street, già mi dava fastidio farla con la Pentax, per quel genere uso oramai la GX80 ed in questo caso scatto dal display, ma é anche un approccio diverso, più calmo, non si é di corsa e ci sta'.
Mirino: il mirino reflex é imbattibile, quello della E-M1X fa pietà, ma meglio di quello della GX80..... nonostante questo lo uso comunque per comporre, tanto con questa qualità non mi interessano i colori della scena, mi basta vederla, col display esterno ci faccio i video, ma per scattare le foto molto meglio il mirino, dal display sembra che la scena non ti aplartenga.
Lato AF ho fatto un salto avanti mostruoso e ne sono felice. I vari riconoscimenti sono disattivati, uso il punto centrale, non voglio che sia lei a scegliere chi o cosa mettere a fuoco e poi devo sbattermi per cercare di cambiare il punto perdendo, forse, momenti importanti.
Altro non saprei che dire: posso aggiungere che al prezzo di questa Olympus ci usciva sia l'S5 che l'S1 , ma poi con le lenti avrei speso moooooolto di più e avrei avuto più peso, con questa scelta invece ho preso corpo macchina e due lenti pro....mi dispiace per la qualità del mirino, anche in OVF non migliora molto, pazienza l'importante é che funzioni 😊
Andrea
Bella riflessione. Fa pensare. Secondo me il problema è arrivare ad avere un proprio stile, un proprio linguaggio. Poi in base alle esigenze, professionali o meno, si sceglie l' attrezzatura che ci serve. Quindi per me l' attrezzatura non influenza lo stile fotografico. Per esempio Damiano negli eventi/matrimoni afferma che preferisce utilizzare una macchina piccola e silenziosa con un obiettivo che gli consenta di avvicinarsi molto. Se però Damiano dovesse fotografare degli animali in natura quell' attrezzatura non andrebbe bene, in generale dovrebbe utilizzare un teleobiettivo, ma sono convinto che invece di un supertele fisso per la massima qualità, utilizzerebbe uno zoom tele relativamente leggero e portabile, proprio per mantenere il proprio stile più dinamico e reportagistico. Così come ha fatto il fotografo sportivo intervistato da lui che ha cambiato strumenti passando da FF a M4/3 per migliorare le proprie foto, in sostanza per poter assecondare il proprio stile. Ribalterei quindi il paradigma di Damiano e Andrea, e cioè se l' attrezzatura che stai utilizzando per un determinato lavoro ti costringe a modificare il tuo stile significa che è l' attrezzatura sbagliata per quel lavoro. E questo è ovviamente soggettivo, perché appunto ognuno ha il proprio stile. Questo è tanto vero che fotografi molto importanti, la cui esperienza, competenza e talento gli avrebbero permesso di sperimentare, di esplorare nuovi linguaggi, invece una volta trovato il proprio stile non lo hanno mai cambiato a prescindere dall' attrezzatura che usavano. Al di là eventualmente di aspetti commerciali, la realtà vera è che non possiamo cambiare noi stessi. Io per esempio nella street utilizzo una piccola fotocamera con uno zoom, un grande maestro come Bruce Gilden fotografava in faccia ai passanti con il flash, io non potrei mai farlo. La nostra natura influenza il nostro stile, lo definisce. Non possiamo cambiare la nostra natura, possiamo però espandere la nostra sensibilità, anzi secondo me ci si deve sempre provare, per riuscire a vedere ciò che normalmente non vediamo. Ma questo richiederebbe un' altra riflessione.
La dimensione "fallica" della macchina, sinceramente, è un problema degli altri non mia. Parlo a livello Professionale. Quello che conta è il risultato!
Usando Fuji dal 2017 sinceramente è un problema che proprio non mi tange! Non ho bisogno di mostrare per dimostrare di saper fare!
L'uso di Fuji ha migliorato il mio modo di scattare ma anche e soprattutto il piacere di tornare a scattare. Cosa che con le altre macchine non ho! E il feeling, con il mezzo utilizzato, ritengo che sia molto importante! La X100VI discussa, odiata e amata è comoda perchè mi consente di avere una macchina con me, cosa che con un corpo FF non posso fare, perché è un impiccio!
L'occhio lo devo attaccare al corpo macchina, non riesco come Damiano a scattare a distanza dall'LCD, a 43 anni sarò retrò io, ma per me si perde la concentrazione e l'inquadratura corretta! Sono come Andrea, lo scatto pensato e messo in bolla nel momento in cui si scatta, il 95% del lavoro lo faccio sul momento. Al PC ci passo meno tempo, o forse niente!
La raffica quando non serve poi proprio non la tollerò (e sono pochi i casi in cui ha senso, tipo nello sport forse). Non è fotografare, è andare a caccia del tordo con il mitragliatore!
Per quanto riguarda la domanda posta nel titolo di questa interessante riflessione, direi che la risposta - nel mio caso - segue un po' la maturità fotografica della persona. Mi spiego meglio: all'inizio ero preso dall'interesse verso l'attrezzatura, ma avendo poco tempo a disposizione mi dedicavo poco alla fotografia vera e propria. Da quando ho più tempo per la fotografia e per scattare, l'interesse verso l'attrezzatura è diminuito moltissimo. In parole povere, più scatto e meno ho interesse per l'attrezzatura, nel senso che non mi lascio più influenzare da nuovi modelli e nuove tecnologie. Dunque per me è lo stile a guidare le scelte, ma una volta che hai fatto la scelta sei a posto.
Per me l'attrezzatura è importante perché influisce sull'esperienza d'uso. Nel mio caso ad esempio il mirino ottico è imprescindibile: sono passato da reflex a x-pro1 poi x100f e ora xpro3. Anche le dimensioni sono fondamentali. D700 con 50 zeiss erano una goduria da usare, ma restavano a casa il 90% delle volte per via del peso (1kg e passa). La xpro3 con 27mm me la porto praticamente dietro ogni giorno nel borsello a tracolla.
Ciao, io fotografando a pellicola adoro passare da un formato all’ altro, mi piace viaggiare con le telemetro, uso le reflex quando voglio far ritratti, uso rolleiflex o hasselblad quando me la voglio godere.. ogni tipo di macchina ha il suo perché a seconda di come mi sento o di che foto ho voglia.. parlo sempre da amatore appassionato e malato😂
Guarda....ho sempre avuto il pallino del pentaprisma.....l'inquadratura, la velocità, etc..Beh....mi ritrovo con una mirrorless senza mirino e faccio delle foto che prima non facevo. Ho quasi paura a tornare al mirino. C'è solo un difetto: faccio troppi scatti......perchè mi diverto di più. Ogni tanto torno sulla Pentax analogica ma mi accorgo che forse è meglio non avere mirino elettronico. Il mirino ottico è il mirino: diversamente scelgo il display senza nessun amenicolo in mezzo.
la base di tutto comunque rimane il feeling che si riceve al momento dello scatto: personalmente per me la scelta deriva da quell'attimo.
Ovviamente sono d'accordo con le vostre considerazioni...esempio personale, acquistando una x100VI, macchina piccola, silenziosa, una sola ottica, ecc ecc scatto con più leggerezza e riesco a concentrarmi maggiormente sul momento e sulla composizione...senza preoccuparmi di quale ottica montare per quel momento ecc.
Oltretutto prima avevo SSD pieni di raw da elaborare...ma non avevo tempo...adesso con le simulazioni scatto in jpeg e non mi preoccupo.
Sono davvero contento della mia attrezzatura...adesso devo prendere un bel flash e imparare ad usarlo
Complimenti per i vostri contenuti come sempre.
P.s. ma che fine ha fatto Dan Jir?
😂😂😂Lubitel? La mia prima 6x6...❤😂😂😂
Mah...con mio modesto parere penso che in tutti i nostri mestieri, hobby, ecc l'attrezzatura sia sempre importante fintanto ché questa ci permetta di lavorare meglio ovvero, riesca ad aiutarci a perfezionare/migliorare/sfruttare quelle che sono già le nostre buone qualità.......questo dicasi nel caso di un elettricista avere un buon trapano che perfori senza fargli perdere tempo mentre sta eseguendo un impianto a vista oppure per un fotografo avere un autofocus performante durante una gara di velocità......ma se uno di fondo non è un buon elettricista o non è un buon fotografo, alla fine anche con l'attrezzatura migliore non guadagna molto.....la tecnologia deve servire per guadagnare tempo e potersi dedicare maggiormente al "nostro modo operandis di base".....ricordo quando tiravo assieme all'olimpionico Marco Galiazzo da giovane...anche se avevamo degli archi alla pari (rapportati alla nostra diversa età e fisiologia) alla fine io ero un tiratore medio mentre lui riusciava a starmi sempre una spanna sopra.....capito l'esempio? 😊 La nostra identità è la nostra "matrice" di base ....la tecnologia migliora maggiormente chi già parte con un "buon impasto personale" altrimenti aggiunge poco a chi di base "ha minor sostanza" 🤔
Me lo chiedevo proprio in questi giorni perché uso la Ricoh GRIIIx e la Sony A7III (con diversi zoom Tamron f/2.8). Con la GR mi trovo benissimo, con una mano sola, spesso al volo, e gli scatti mi stupiscono sempre: jpeg già pronti e immagini che mi piacciono tanto. Con la Sony sono meno veloce e meno istintivo. Non mi sono mai forzato ad usare un 40mm sull'A7III, ma dipenderà dalla focale o dalla macchina?
P.S. con entrambe scatto sempre in manuale
per me la più grande differenza c'è tra analogico e digitale, il resto ci si adatta, almeno io, tranquillamente. Molto più piacevole e riflessivo l'analogico e l'esperienza non la può replicare neanche una digitale impostata in manuale, reflex telemetro o mirrorless che sia...paradossalmente la trovo anche più semplice nella gestione della gamma dinamica, fa stare più sereni. Insomma diventa un vero piacere senza contare la libertà che si prova a non dover più inseguire l'ultimo sensore...costo pellicole? quanti rullini si comprano con un upgrade o cambio sistema?
Ma a volte è il contrario… se hai uno strumentino piccolo tipo da turista e vuoi fare una foto di paesaggio dove c’è una certa calca di persone nessuno ti fa spazio e a chiederlo ci vuole una certa dose di coraggio 😅…
Quando invece tiri fuori una bella macchina con un grosso obbiettivo e magari su un treppiede, allora tutti si spostano e a volte non hanno neanche il coraggio di passarti davanti…
Lo dico per recente esperienza, fino all’altro giorno fotografavo con lo smartphone 📱 ma l’ultima volta in Islanda avevo una Pentax mark3 su cavalletto e tutti si spostavano… sono anche andato oltre le recinzioni e la gente pensava fossi un professionista autorizzato 😅…
Poi anche quando fai dei ritratti Street o da evento la gente prende molto più sul serio la foto ed è come se si mettesse più seriamente in posa… l’ultimo compleanno c’era un gruppo di 5 ragazze che avendo visto il grosso strumento mi hanno chiesto delle foto e si sono fatte mettere in diversi sfondi con effetti luce ombra dedicandomi quasi 15 minuti… prova ad avere la stessa autorità con un iPhone 😅… certo che se devi “rubare” delle foto in street ok, ma se hai una macchina pro e chiedi ad estranei di fotografarli spesso accettano… ma prova tu con una macchinetta o peggio ancora con lo smartphone… insomma confermo che influisce molto lo strumento anche sull’effetto finale, ma ci sono pro e contro
L'occhio umano, o animale, è la migliore macchina fotografica che esista.
Mi domandavo quando capiterà di trovarmi in disaccordo con Voi e con gli argomenti che trattate. Credo che non succederà mai.
L'occhio nel mirino, se devo scattare in "live view" non mi diverto.
Macchina ne piccola ne grande ma decisamente reflex, mi devono vedere e sentire per cui una Canon serie 5 o 6 oppure Nikon serie 6 o 7.
Venendo al quesito, l'attrezzatura influenza lo stile fotografico? Decisamente sì, ad esempio il fatto di non avere un display orientabile pone delle limitazioni. In tutti i casi, essendo un semplice appassionato, non ho nessun problema a sdraiarmi per terra per fotografare un fiore.
Generalmente scatto con quello che ho per mano, tranne il cellulare che odio. Penso più alle ottiche che al corpo. Sto pensando di prendere una vecchia reflex Nikon (digitale) per poter utilizzare i miei vecchi Niccor AI che erano fantastici..... se mi scatta la scimmia...non so quale modello e il costo
Hai per caso iniziato con la Zenith Russa??? 35mm or la 6x6 ? Io iniziato nel 1981 con la OM10 con MA.......
Ho iniziato con una OM1
Circa l'idea che è stata espressa intorno al minuto 21:00 del "sentirsi sfigati con una certa attrezzatura in determinati eventi (matrimonialistici o aziendali)" credo che sia tutto vero, ma credo anche che certi ragionamenti siano innescati anche da determinati committenti, che associano la figura del fotografo di professione al fotografo dotato di bazooka su corpo macchina bello presente e pesante. Purtroppo, sui nostri vizi mentali possiamo lavorare conoscendo gli strumenti e apprezzandone i risultati, infischiandosene delle scimmie innescate dal marketing, ma sui vizi mentali di chi ti richiede il lavoro e che si aspetta che l'abito faccia il monaco, possiamo farci poco nell'immediato e, quindi, capisco anche chi si fa mille dubbi su quale attrezzatura prendere, perché inevitabilmente sarà parte del proprio biglietto da visita agli occhi della committenza.
Andrea mi ha bruciato la battuta sul pennello cinghiale, per certi argomenti di questa riflessione io l’avrei detta così: “Per una grande fotografia non ci vuole una macchina fotografica grande, ma una grande macchina fotografica!”
21:47 un Damiano fotografo ninja 🥷
Buongiorno carissimi Roberto, Damiano e Andrea, poiché, vista la vostra obiettività ed esperienza, pendo sempre dalle vostre labbra in materia di attrezzatura…(e ovviamente non solo su questa) vi chiedo gentilmente se fosse possibile avere un vostro parere sul nuovo obiettivo Fujinon 16-55 f2.8 di recente presentazione. Un caro saluto e grazie per come affrontate tutti gli argomenti riguardanti la Fotografia. Giacomo
Appena ne avremo un esemplare tra le mani potremo darti un nostro parere concreto. Grazie per l’apprezzamento!!
Personalmente in un modo assurdo... sulla mia Fuji X-E4 ho montato: 1) Pellicolatura 3M di protezione (la texture del body è + bella dell'originale. 2) Vetro di protezione (meglio del Gorilla Glass). 3) Thumb Rest originale (per scattare meglio in verticale. 4) Custodia in pelle originale (che migliora la presa senza quell'orrendo grip originale valido solo per l'attacco Arca Swiss). 5) Tracolla in pelle ecologica Polaroid "vintage" (l'unica al mondo) + sganci rapidi con anello bronzato VKO. Ora lo stile è quello giusto (l'unica soluzione contro iphone e le macchine assurde e inutili che stanno facendo è infatti tornare ad essere vintage e scatto anche meglio di Steve McQueen). Unica cosa... in Italia NON si riesce ad avere in test un Voigtlander 18mm f2.8 Color-Skopar....Ho detto tutto... Che sarebbe il top per la street, in iperfocale con il focus by wire dell'f2 Fuji è dura anche se la lente... del 2012 è eccezionale.
Però è anche vero che ad esempio una Sony a7RV e un 24/70 markII sono abbastanza agili e leggeri per arrivare a quei risultati, non saranno piccoli e leggeri come micro 4/3 o apsc, ma balleranno 300 grammi e qualche centimetro, però rendono immagini più risolute e sopratutto meno rumorose.
Forse ragiono e vengo visto da vecchio, ma uso un'attrezzatura reflex pentax vecchia di 20 anni da 6 mpx, con le bistrattate ottiche 18/55 e 50/200, se la spremi come un limone di succo ne esce ancora tanto.
Stupenda! W le reflex! D.
Secondo me si, l'attrezzatura influenza lo stile. Ma deve essere un'influenza consapevole. Mi spiego peggio: ogni strumento ha limiti e peculiarità, e quindi è normale che usandolo noi siamo influenzati dalle sue caratteristiche, vale specialmente nel caso delle lenti. Quindi la risposta non può che essere nel diventare consumatori consapevoli, acquistare oggetti commisurati alle nostre necessità. E anche qualora questo oggetto dovesse avere caratteristiche sovradimensionate bisogna saper tenere il piede sul freno. Avere un auto che supera i 300km/h non giustifica l'eccesso di velocità, come avere una raffica da 40 fps non giustifica il portare a casa un set con 2000 foto. Vale anche all'inverso, bisogna riconoscere i limiti dei propri strumenti e sapere quando dire "qui non posso andare", ricordando sempre che non tutto deve essere per forza fotografato.
Sulla questione AF avevo già scritto il mio pensiero in un precedente video: il tracking per me è una manna dal cielo comparato ai sistemi preistorici delle reflex, e trovo che sia un aiuto con la composizione perchè dà la sicurezza dal momento in cui si attiva al momento in cui si scatta, e soprattutto evita quell'odiosa azione che è puntare col centrale e ricomporre affidandosi a Gesù sui trampoli per la precisione, soprattutto a focali lunghe e/o diaframmi ampi. E vorrei dare un piccolo consiglio a chi usa mirrorless e non si trova a suo agio con la messa a fuoco sull'occhio: io sulla mia camera (R6 Mark II ma credo si possa fare su quasi tutte) ho impostato la messa a fuoco sull'occhio sulla mezza corsa del tasto di scatto, e il rilevamento soggetto sul bottone posteriore. In molti casi può servire, soprattutto quando l'occhio o il volto non sono gli elementi fondamentali. Volendo si può fare anche all'inverso, basta solo smanettare un po' con la camera e imparare ad usare i sistemi AF.
Beh, un buon cavalletto è sempre utile, nonostante tutto
quello che lo fa arrabbiare è che il passaggio da reflex a mirrorless è stato una rivoluzione perché le macchine sono diventate nettamente più piccole e compatte ma dopo 7-8 anni e ha già cambiato molti modelli alla fine è tornato agli stessi pesi e le stesse dimensioni di una reflex
Per gli obbiettivi non si possono fare miracoli, la fisica ottica è quella e se la luce deve coprire un 24x36 con una certa luminosità della lente, la dimensione dell'ottica è grossomodo quella.
Per i corpi è diverso, tra una 1dx e un Alfa1 un po' di differenza direi che c'è.
Poi, che ci si possa trovare più comodi con la camera grande se si montano ottiche pesanti è un'altra considerazione. Pertinente ma è pure pertinente allora dire che una 1dx con montato un 35 f2.8 era ridicolmente grande
La potenzialità della miniaturizzazione le mirrorless l'anno introdotta, un'alfa 7C è una FF a ortiche intercambiabili che pesa mezzo chilo.
Marco Pesaresi usava una Minox per i suoi reportage
Purtroppo a volte averlo "più grande e grosso" dà altre chance...😂
Ps : Uagliù, a me le mirrorless non piacciono proprio.. Mamma mia.. D.
Anche io preferisco le reflex e la pentax k1 mark iii sarà una macchina spaziale
@guardatidalcielo2240 fantastiche macchine.. ❤️.. D.
Troppa tecnologia uccide la fantasia! Io torno indietro a pensare…non ci sto a questi giochini commerciali consumistici la foto la voglio fare io!
no non influenza per niente perché il mio collega ha un setup altamente professionale con lenti molto luminose e costose e potrebbe fare il cinema con la sua attrezzatura e non solo non la sa usare ma continua a fare le stesse foto che faceva 10 anni fa quando aveva una vecchia reflex plasticosa e lo so perché ho visto le sue fotografie. l'unico vantaggio è che i sensori moderni non hanno più quella terribile graniglia colorata RGB quando alzavi troppo gli i
mentre 10 anni fa quando aprivi il raw vedevi il disastro. ma quello è merito anche del convertitore raw è il fatto che Adobe ha migliorato i suoi algoritmi
L'attrezzatura influenza...non esce da sola a fare le foto che non sai fare. Quello non ancora, ma ci stanno lavorando 😂
Un'altra cosa : voglio prendermi la responsabilità di dire che il mirino elettronico serve a chi non sa fotografare, non ad un fotografo competente, che sa già cosa uscirà come file di scatto. La fotografia è arte, esperienza, amore : non tecnologia prestata solo ai fini del dio denaro. Che decadenza.. D.
Mi collego al tuo commento aggiungendo che ritengo vergognoso che i mirini elettronici non possono essere swicciati a mirino stile reflex. Sappiamo benissimo che in pieno giorno le ombre sono completamente irreali per non parlare delle luci…
@@stefanodigirolamofotoinfatti non è sempre vero che nelle mirrorless quello che vedi è ciò che viene in foto…
Il problema della fotografia - per non parlare della videografia - sono i costi violenti e brutalmente elitari dei mezzi essenziali d'utilizzo. Una volta acquistato l'usato e aver dato fondo ad ogni potenzialità dello stesso, diventa, al giorno d'oggi, veramente estremamente difficile crescere, per via del valore decaduto dell'immagine e del contrario aumento esponenziale del costo - truffaldino - della tecnologia. Un decadimento continuo.. Un abbraccio! D.
e' nato prima l'uovo o la gallina?
Uovo