Macbeth - Making of (Teatro alla Scala)

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  • Опубліковано 6 вер 2024
  • Macbeth
    Giuseppe Verdi
    Stagione 2021/2022
    bit.ly/3ny1Ad4
    Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
    Nuova Produzione Teatro alla Scala
    Direttore: Riccardo Chailly
    Regia: Davide Livermore
    Scene: Giò Forma
    Costumi: Gianluca Falaschi
    Luci: Antonio Castro
    Video: D-Wok
    Coreografia: Daniel Ezralow
    Cast: Luca Salsi (Macbeth), Ildar Abdrazakov (Banco), Anna Netrebko / Ewa Plonka (Lady Macbeth),Chiara Isotton (Dama di Lady Macbeth), Francesco Meli (Macduff),Iván Ayón Rivas (Malcolm), Andrea Pellegrini (Medico), Leonardo Galeazzi (Domestico) e Costantino Finucci (1° apparizione).
    Macbeth
    Giuseppe Verdi
    2021/2022 Season
    bit.ly/3meAAQs
    Teatro alla Scala Orchestra and Chorus
    Teatro alla Scala New Production
    Conductor: Riccardo Chailly
    Staging: Davide Livermore
    Sets: Giò Forma
    Costumes: Gianluca Falaschi
    Lights: Antonio Castro
    Video: D-Wok
    Choreography: Daniel Ezralow
    Cast: Luca Salsi (Macbeth), Ildar Abdrazakov (Banco), Anna Netrebko / Ewa Plonka (Lady Macbeth),Chiara Isotton (Lady Macbeth's Dame), Francesco Meli (Macduff),Iván Ayón Rivas (Malcolm), Andrea Pellegrini (Doctor), Leonardo Galeazzi (Servant) and Costantino Finucci (1st appearance).

КОМЕНТАРІ • 12

  • @robertoleandri5848
    @robertoleandri5848 2 роки тому +2

    Edward finalmente un giudizio intelligente e di buon senso sono daccordo con le tue giuste critiche

  • @giuseppedecarlo909
    @giuseppedecarlo909 2 роки тому +3

    N.B. Potrei essere assalito per quello che sto per scrivere.
    Questa Prima è stata meravigliosa. Parto da Livermore, che mi ha stupito più di ogni altra volta. Tutto è stato curato e, confermo, niente della drammaturgia verdiana é stato sottovalutato. Ogni momento musicale, e non, era frutto di uno studio poco comune. L'attualizzazione, se così si può definire, dell'opera è, per me, riuscitissima. Ho apprezzato molto le scenografie, che, seppur non tradizionali (che io adoro allo stesso modo), hanno reso l'idea dell'ambiente scabroso in cui vivevano quei poveracci di Macbeth e sua moglie. Anzi, l'hanno enfatizzato. Allo stesso modo i costumi hanno reso più leggibile e più vicino alla nostra contemporaneità questo dramma.
    Anche dal punto di vista musicale questa edizione mi ha molto soddisfatto. Non sono un ammiratore della Netrebko, ma mi rendo conto che ha offerto una splendida performance, sia nel canto (con qualche errore, ahimè), sia nella recitazione, in cui sembra essere la migliore in questo ruolo, sia, in questo caso, nella danza. Si è saputa mettere in gioco e questo deve essere apprezzato.
    Salsi... che dire. Stupefacente in tutto. Canto, interpretazione. Tutto.
    Anche Abdrazakov e Meli, davvero impressionanti. Le loro arie sono state affrontate con puro impegno e maestria. E con loro Chailly, l'orchestra e il coro.
    Per concludere, dico che reputo necessario che l'Opera, ogni tanto, si allontani dalla tradizione per raggiungere un mondo che va alla velocità della luce e che, spesso, dimentica questa meravigliosa realtà o comunque non le dà la giusta importanza. Questo nuovo linguaggio, questa tecnologia di cui disponiamo, vanno sfruttati anche in questo campo. Non a caso, l'anteprima per gli under 30 è stata più acclamata del 7 dicembre. I giovani, e quindi anch'io, vogliamo anche questo nell'opera. Non solo cantanti che si piantano sulla scena. Anche quello, ma insieme al nuovo, al moderno, al futuro.
    Grazie, Teatro alla Scala! Alla prossima prima! ❤️

    • @robertoleandri5848
      @robertoleandri5848 2 роки тому +2

      Giuseppe la scala non e un teatro dessai in cui puoi storpiare la lirica nessun modernismo permesso un opera lirica deve rimanere per sempre come e nata visconti e zeffirelli questi erano maestri

  • @raffaelemescia7961
    @raffaelemescia7961 2 роки тому +4

    Quest' opera porta pure sfiga , lo sanno tutti !!!!

    • @edwardderiseis3702
      @edwardderiseis3702 2 роки тому

      Porta "sfortuna" solo la versione originale shakespeariana in prosa Inglese - infatti nel Regno Unito non viene neppure citata con il suo titolo, ma solo come "Il Dramma Scozzese" -. Non ci sono ragioni per credere che sia jetttatoria anche l' Opera di quel simpatico direttore di banda e gran provincialone nonché Re dello "zum-pa-pa" che fu il Verdi. Una sua Opera sventurata e perniciosa è, invece, "La forza del Destino".

    • @louloucalil5412
      @louloucalil5412 2 роки тому +2

      Anche L'OPERA È FINITA INSIEME TUTTO IL RESTO!! VERGOGNA.

    • @louloucalil5412
      @louloucalil5412 2 роки тому +2

      @@edwardderiseis3702Salve...da sottolineare la scenografia..un vero schifo!!!! Giuseppe Verdi si sarà rivoltato nella tomba!!

  • @58silviamaria
    @58silviamaria 2 роки тому +2

    Bellissimo non vedo l’ora 👏👏👏👏👏👏👏

  • @enzalauricella8245
    @enzalauricella8245 2 роки тому +2

    ASPETTO CON ANSIA....E SO CHE SARA 'GRANDE GIOIA PER ME💓💕❣️

  • @juancarlosmoralesrosas5018
    @juancarlosmoralesrosas5018 2 роки тому +2

    Fantastic ❤

  • @operabilia
    @operabilia 2 роки тому +4

    CHE VERGOGNA! La Russa volgare come di solito: voce che ora stona, emissione cupa e sabbiosa (ma al suo apice: che voce splendida!). Note basse vomitate, coloratura azzardosa. Il resto è appena sufficente per un concerto di provincia. Chailly bravo come spesso. SCENOGRAFIA DI MERDA! VERGOGNA ALLA SCALA!

  • @edwardderiseis3702
    @edwardderiseis3702 2 роки тому +6

    Spettacolo costosissimo e di cattivo gusto, senza nemmeno riuscire ad essere "kitsch"! Scontata - e bruttta - la patetica "attualizzazione". Una versione musicale fin troppo nitida e manierata che rischia il calligrafismo. Non si percepisce l'aspetto demoniaco. Brutti, banali e sgraziati i costumi. Tutti troppo grassi e ben nutriti. La Netrebko nel primo atto sembra una domatrice di circo equestre isterica e cattivissima che ha bisogno di mettersi a dieta. Nel secondo atto assomiglia tragicamente a Moira Orfei (certo, evoluzione del primo atto!). Le Streghe del terzo atto diventano patetiche segretarie d'azienda con tremori da menopausa in tutte le "nuances" del Rosa Cipria. I "ballabili" del terzo atto sono raggelati in una staticità sconcertante. Le "proiezioni" (tardivi "répéchages" di esperimenti pionieristici di scenografia "totale" degli anni trenta ) che accompagnano tutta la messa in scena hanno un sinistro aspetto di grafiche anni settanta. Altro che innovazione! Unica idea registica degna di nota quella dell' ascensore al centro del palco che prelude ad una scena del sonnambulismo pateticamente da "bonus facciate" da condominio - unica vera allusione alla realtà contemporanea. I "Vespri Siciliani" e l' "Andrea Chénier" furono spettacoli molto più riusciti e di ben più vibrante partecipazione emotiva. La versione di Bob Wilson del 1997 è senza dubbio teatralmente superiore nella sua elegantissima sintesi - con una Guleghina in gran forma che non faceva rimpiangere la Callas. Quanto denaro - pubblico e degli sponsors - sprecato - in un periodo così critico e cruciale - per un risultato discutibile, al di là dei compiaciuti trionfalismi da "veline" dell' Ufficio Stampa!