Umberto Eco: Proust e l'identità europea

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  • Опубліковано 28 тра 2014
  • Si fa presto a dire Europa.
    Il termine è una costruzione dello spirito, derivata da una realtà geografica mal definita. Se si cerca di trovare il significato del lemma ci si rende conto che ci sono tante Europe.
    Cosa vuol dire sentirsi "europei"? E si può parlare di comune sentire se si parlano lingue diverse.
    La Sfida europea ha chiesto ad Umberto Eco di dire cosa distingue gli "europei" dagli altri popoli.
    CHI E'?
    Umberto Eco, filosofo, semilogo e scrittore. Ha insegnato a Bologna; alla Columbia, a Yale e al Collège de France.

КОМЕНТАРІ • 8

  • @giorgiomancinelli1996
    @giorgiomancinelli1996 8 років тому +15

    In memoria di Umberto Eco il più grande letterato italiano dal XXsec in poi.

  • @osolaris9230
    @osolaris9230 8 років тому +9

    Arrivederla Professore ! Erudizione, Sapienza. Umanista.
    Tristezza.

  • @mariopalermo100
    @mariopalermo100 8 років тому +10

    perché un ragionamento così lineare deve essere sottolineato da una musica così inappropriata ? Grazie per aver caricato il video

  • @drachenbaer
    @drachenbaer 7 років тому +25

    Affinché l'Europa possa compiere la propria unione, bisogna incentivare la scalata verso l'elitarismo culturale, ovvero aumentare gli investimenti in istruzione a tutti i livelli, incluso un richiamo all'impegno di leggere e studiare di chi ha già concluso il ciclo di studi, ciò al fine di diminuire l'analfabetismo funzionale, ossia l'incapacità di interpretare un testo nella sua complessità. Sull'Europa accerchiata, quindi consapevole di se stessa, pertanto più unita, temo che la realtà delle migrazioni stia facilitando un percorso disgregativo.

  • @claudiovandelli881
    @claudiovandelli881 7 років тому +1

    Grazie ..

  • @johnbelushi9144
    @johnbelushi9144 8 років тому +1

    Il polilinguismo molto probabilmente creerà un esperanto, una lingua nuova che verrà parlata in tutta Europa.

    • @mrwolf84
      @mrwolf84 7 років тому +10

      il treno dell'esperanto è già passato, la formazione di una lingua richiede molti anni, nel frattempo l'informatica avrà già risolto il problema alla base.

  • @giuliogemino6407
    @giuliogemino6407 8 років тому +4

    Sentirsi europei è il contrario, cioè NON voler parlare lingue straniere nazionali ma una seconda lingua neutra comune europea IDO unificante e convenzionale, l'Esperanto riformato ad opera della delegazione internazionale figlia del positivismo industriale e antecedente alle 2 guerre mondiali, una lingua neutra pianificata scientificamente e sviluppata ed aggiornata con criterio per tutti, e poi a ciascuno il suo idioma e la sua cultura non violentata ne prevaricata e cancellata a casa sua localmente.