Napoli, viaggio nella linea 7 della metro di Monte Sant'Angelo

Napoli, il racconto delle meraviglie della stazione Monte Sant’Angelo della Linea 7, il metrò degli studenti, dovrebbe partire dal concentrato di arte e tecnologia che avvolge ogni centimetro della struttura. La notizia dei treni che saranno in movimento già per l’apertura del prossimo anno accademico, meriterebbe l’incipit di questo viaggio nel cuore della fermata del campus universitario.
E invece, perdonateci, prevale la necessità di mettere subito sul tavolo la parte più emozionante della giornata nelle viscere di Fuorigrotta e raccontare, di primo acchito, la fierezza e l’entusiasmo delle maestranze che hanno lavorato per rendere quella stazione bella com’è, per fare di quel luogo un posto accogliente, sicuro, ipertecnologico. Vogliamo raccontare il sorriso fiero degli operai incontrati, per caso, in fondo al tunnel che sta nascendo verso la prossima stazione di Parco San Paolo, i quali ci hanno spiegato la fatica e il grande entusiasmo di partecipare a un’opera così immensa; siamo decisi a farvi conoscere la passione di chi gestisce quel gruppo di addetti della Webuild che non esita a percorrere centinaia di metri nella polvere, solo per mostrare nel dettaglio come si costruisce una galleria nella pancia di Napoli e come si superano le difficoltà quotidiane di un sottosuolo che fa i dispetti. Ecco, bisognava raccontare un po’ della passione delle persone, prima di spiegare la meraviglia della stazione che aprirà fra una manciata di settimane.
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In cima alle scale mobili al centro della “bocca” di Kapoor, simbolo della stazione Monte Sant’Angelo, il presidente Eav Umberto De Gregorio, sorride e spiega che «entro l’autunno qui passeranno migliaia di studenti». Parola d’ordine sorridere, ché si prova a narrare questo momento entusiasmante, anche se qui tutti già sono proiettati al futuro, alle prossime stazioni.
Video NeaPhoto, Renato Esposito

[@stefanoriccitelli6022]

Stupenda opera!!?