I genitori con dei traumi irrisolti, che si portano appresso per tutta l'età adulta e che condizionano i loro comportamenti, non avrebbero mai dovuto mettere al mondo dei figli. Questa è una scomoda verità che pochi riconoscono, e se venisse applicata tante famiglie neanche esisterebbero
Non condivido . Anzitutto è difficile auto analizzare tutti i possibili traumi perché praticamente quasi tutti hanno dei più o meno gravi traumi non ancora risolti ed è anche un po' troppo moralmente giudicate dire dall'esterno cosa gli altri possono o meno permettersi di fare Capisco non mettere al mondo figli in modo scellerato, ma neanche arrivare ad estremizzazioni consentendo i figli solo ad una ristretta élite che riteniamo (apparentemente) perfetta e priva del più minimo problema da risolvere... Secondo, si potrebbe anche vedere in maniera diversa: magari la generazione successiva risolve un trauma che tu, per incapacità, tempo o cognizione, non hai avuto la possibilità di farcela Sennò secondo questa logica praticamente chiunque abbia un trauma non può riprodursi perché se l'ha lui lo eredita il figlio assumendo che il figlio non riesca ad essere meglio del padre/madre Mentre invece magari il figlio ha una resilienza e gestione dello stress molto superiore ai genitori Capisco non fare scelte folli, ma sforziamoci di non incentivare una società troppo orientata al Survival of the fittest
@federicodigioia4463 è vero che, come tra l'altro dice anche Marco nel video, le generazioni successive hanno più probabilità di sviluppare le competenze per risolvere i traumi che vengono loro ereditati, ma ciò non giustifica che il trauma debba essere trasmesso mettendoli al mondo. Non si può essere grati coi propri genitori di aver risolto un trauma che loro stessi ti hanno trasmesso più o meno volontariamente, quindi se si può evitarne la trasmissione è sicuramente meglio alla radice. Piuttosto che affrontare e curare, è sempre meglio prevenire, direi che vale in tutti gli ambiti o quasi
Per me chi dice una cosa del genere, dovrebbe evitare di fare lo psicologo. Davvero, è una cattiveria talmente gratuita e senza senso, che va bene solo se esce fuori dalla bocca di un adolescente in conflitto con i genitori. Ma da un adulto, per di più studente in psicologia... Questioni economiche a parte, devi avere problemi davvero gravi per essere così incapace di crescere un figlio da renderlo infelice per colpa del tuo trauma. La tua "scomoda verità" se venisse applicata ci renderebbe ancora più soli, inadeguati e infelici. Già, è proprio quello che ci si aspetta da uno psicologo. Mio padre era un depresso molto probabilmente affetto da ADHD, ti assicuro che non è stato facile conviverci, ma allo stesso tempo sono stra-grato di essere nato. I frignoni che fanno tanto i depressi e dicono cazzate del tipo "era meglio non nascere" mi fanno tanta pena. Salvo rari casi, sono più dei maleducati irrispettosi che altro.
@@danighezzi per me era meglio non nascere, soffro di depressione come genitori e fratelli tutti. Nessuno di noi avrà figli, e siamo tutti adulti che lo hanno scelto consapevolmente, pur facendo terapia e cercando di migliorare la nostra condizione. Non correremo il rischio di trasmettere questo schifo come i nostri genitori egoisticamente hanno fatto. Non abbiako abbastanza fiducia in noi per dire che saremo meglio. Spero che tutti i bambini nascano sempre e solo in famiglie felici in futuro, ma è utopia.
Io sono cresciuto e mi sono comportato sempre con l'ossessione di essere considerato disonesto. Al punto da ignorare completamente l'utilità talvolta della furbizia che, "per partito preso", consideravo secondaria. I miei genitori sicuramente hanno inciso sulla mia educazione, ma non so se per loro sia mai stata un'ossessione come lo è stata per me. Non credo, tanto meno per mio padre. Solo poco tempo fa ho scoperto che mio nonno aveva lo stesso modo di rapportarsi con i suoi clienti (era un piccolo commerciante) a volte al punto di rimetterci lui pur di mantere dei buoni rapporti. Se questa cosa dell'ereditarietà fosse vera mi sentirei stranamente "sollevato". Starebbe a significare che la nostra identità sarebbe qualcosa di molto più profondo rispetto all'artificialità dilagante anche per quanto riguarda la cosiddetta "crescita personale".
Se fosse così, forse potrebbero costruire uno strumento per forzare i sogni delle "memorie genetiche" e ricostruire fatti antichi. Potrebbero farci un videogioco...
Molto interessante. A livello psicoanalitico (anche con riferimenti a pazienti legati all'olocausto ebraico) esiste un'ampia letteratura al riguardo, tra cui il fondamentale "La scorza e il nocciolo" di Abraham e Torok, dove si parla tra le altre cose della creazione di una "nicchia" nei pazienti formatasi attraverso diverse generazioni rispetto al trauma vissuto da generazioni passate. C'è anche una discreta casistica. Il tema è ancora valido ed è, da psicoterapeuta, un qualcosa che talvolta è possibile perlomeno ipotizzare con certi pazienti.
i traumi inoltre sopratutto quelli logoranti in età evolutiva causano l'aumento persistente dei livelli di cortisolo che stravolgono il sistema endocrino che porta a sua volta all'ipogonadismo, questo è dimostrato in letteratura. Perciò i traumi possono influire pesantemente anche sullo sviluppo corporeo causando una divergenza tra genotipo attivo e fenotipo.
Dalla mia conoscenza con altre persone ho visto di sì. spesso è così traumi o microtraumi con cui una persona ha dovuto convivere per troppo tempo nella sua quotidianità viene tramandato tipo come una sorte di peccato originale che passa da figlio in figlio ecc. Ovviamente si può interrompere questa catena ma ci vogliono professionisti seri e competenti da soli non si hanno gli strumenti neccesari per guardarsi dentro.
Buon pomeriggio Marco; volevo fare un appunto: poiché nelle scienze non esatte, come la Psicologia, il termine dimostrazione non assume il valore perentorio che gli si associa possedere quando generalmente lo si utilizza (ovvero il significato assunto nel contesto matematico), non trovi sia più corretto utilizzare il verbo "associare" anziché quello "dimostrare"?
Esiste un "dna comportamentale" condiviso, ad esempio: tutti sappiamo interpretare le espressioni facciali, tutti nasciamo gradendo il sapore dolce e provando disgusto per acido, amaro e fermentato. Se interpretiamo il trauma come un meccanismo evolutivamente vantaggioso (ci mette in guardia rispetto ai pericoli vissuti dalle generazioni precedenti) allora avrebbe senso trasmetterlo geneticamente. Il fatto che si trasmetta il trauma e non l'informazione potrebbe dipendere dal fatto che il trauma non attiva il meccanismo di attrazione/repulsione. Does it make sense?
alcune caratteristiche psicologiche , sviluppate col tempo in un intero ramo familiare o una genealogia , si aggiungono via via al pool genetico , a volte visibili , altre dormienti .. ambienti e situazioni poi li attivano ; il punto è uno : i traumi\alterazioni ereditati via genetica nello sviluppo psicologico possono essere tremendi , con l'unica differenza che chi lo ha sviluppato lo sa come fare a gestirlo , chi lo eredita non sempre , non ne conosce le origini . chi ha dei figli deve , una volta scoperta la presenza , essere onesto con loro ed aiutarli a gestire le storture , un'esempio sono , i targaryen , lo dice ser barristan a dany durante il regno di meereen per le momerie genetiche , è assassin's creed con l'animus e desmond
Forse nella comunità scientifica occidentale non viene nemmeno considerata questa cosa ma avrebbe molto più senso logico giustificare questi traumi trasmessi epigeneticamente se si includesse nelle ipotesi di lavoro anche l'opzione "rinascita".
@@MarcoCrepaldi Certo ma tanto quanto la trasmissione epigenetica :) Comunque non so se conosci lo psichiatra Ian Stevenson e il suo lavoro, è molto affascinante e tratta proprio questo argomeno.
è troppo facile che ci sia stata un'influenza ambientale per usare quegli esempi. Bisognerebbe trovare un bambino che è stato adottato, non sa nulla dei suoi genitori naturali e vive in una situazione completamente diversa da loro. Se anche in quel caso avesse degli incubi legati a traumi dei genitori, allora sarebbe una buona prova di una trasmissione genetica. Che i traumi possano essere peggiori da adolescenti è logico. Il cervello dei bambini è più malleabile e più resistente, probabilmente perchè i bambini accettano quello che accade senza farsi troppe domande, e possono così anche superarlo più facilmente. L'adolescente ha già una sua idea del mondo molto più formata, e così anche per la sua identità e le idee di giusto e sbagliato. Dunque se si trova di fronte a qualcosa che ritiene un'ingiustizia, che viola laa sua identità e/o che non è usuale nel "mondo normale", è più facile che rimanga traumatizzato e che continui a pensarci anche da adulto.
Scusa ma è ridicolo tirare in ballo l'epigenetica quando abbiamo una spiegazione data dalla psicologia che è sotto gli occhi di tutti da oltre un secolo. Il subconscio lavora nei sogni e anche durante la veglia, ad esempio nell'arte, e serve a ricostruire quei vuoti che ovviamente sono lasciati dalla semplice narrazione logica quindi se io non ti racconto una cosa interamente, ovvero tralascio delle parti importanti, ma ti lascio degli indizi senza volere, il sogno che fai va a ricostruire quell'evento. È una tecnica di difesa della nostra neurologia per riuscire a razionalizzare i comportamenti umani. Di solito la mente lo riesce a fare basandosi su un principio di uguaglianza empatica, giusto o sbagliato che sia. Per parafrasare un politico del passato " A sognare si fa peccato ma spesso ci si prende"
Poi secondo me il genitore che racconta i suoi traumi ai figli, magari anche dopo avere fatto un percorso psicologico di cura rischia davvero di non riuscire a dare al figlio quegli orizzonti di speranza per un futuro piú entusiasmante magari perchè sta troppo sulla difensiva riguardo a certi comportamenti. Il trauma non è solo da superare ma anche da aggirare. Dato che alcuni traumi sono insiti nella nostra societá e lí rimangono che lo si voglia o no. Quindi anche chi supera il trauma in realtá lo sta solo portando con sè e dovrebbe dare la possibilitá anche agli altri di non soffrirne. Poi però bisogna accettare che altri ne siano liberi e tu no, e questo non è da tutti.
@MarcoCrepaldi sí infatti il primo commento era di prima della fine del video. Però una bella fetta del video è dedicata a quello. Mi sembrava cosí antiscientifico
Onestamente non condivido un certo tipo di giudizio verso i genitori (che non avevano i nostri stessi strumenti per affrontare i traumi). Ma questo commento lo trovo irrispettoso, non che celante di una certa fragilità repressa e non elaborata. Se hai fatto/subito dei traumi dovresti guardarti allo specchio
Ascoltate il mio podcast si psicologia su: www.patreon.com/c/marcocrepaldi
I genitori con dei traumi irrisolti, che si portano appresso per tutta l'età adulta e che condizionano i loro comportamenti, non avrebbero mai dovuto mettere al mondo dei figli. Questa è una scomoda verità che pochi riconoscono, e se venisse applicata tante famiglie neanche esisterebbero
Non condivido .
Anzitutto è difficile auto analizzare tutti i possibili traumi perché praticamente quasi tutti hanno dei più o meno gravi traumi non ancora risolti ed è anche un po' troppo moralmente giudicate dire dall'esterno cosa gli altri possono o meno permettersi di fare
Capisco non mettere al mondo figli in modo scellerato, ma neanche arrivare ad estremizzazioni consentendo i figli solo ad una ristretta élite che riteniamo (apparentemente) perfetta e priva del più minimo problema da risolvere...
Secondo, si potrebbe anche vedere in maniera diversa: magari la generazione successiva risolve un trauma che tu, per incapacità, tempo o cognizione, non hai avuto la possibilità di farcela
Sennò secondo questa logica praticamente chiunque abbia un trauma non può riprodursi perché se l'ha lui lo eredita il figlio assumendo che il figlio non riesca ad essere meglio del padre/madre
Mentre invece magari il figlio ha una resilienza e gestione dello stress molto superiore ai genitori
Capisco non fare scelte folli, ma sforziamoci di non incentivare una società troppo orientata al Survival of the fittest
@federicodigioia4463 è vero che, come tra l'altro dice anche Marco nel video, le generazioni successive hanno più probabilità di sviluppare le competenze per risolvere i traumi che vengono loro ereditati, ma ciò non giustifica che il trauma debba essere trasmesso mettendoli al mondo.
Non si può essere grati coi propri genitori di aver risolto un trauma che loro stessi ti hanno trasmesso più o meno volontariamente, quindi se si può evitarne la trasmissione è sicuramente meglio alla radice.
Piuttosto che affrontare e curare, è sempre meglio prevenire, direi che vale in tutti gli ambiti o quasi
Metà paese non esisterebbe, applichiamo poi la regola delle malattie, l'intelligenza e solo il 10% potrebbe fare figli
Per me chi dice una cosa del genere, dovrebbe evitare di fare lo psicologo. Davvero, è una cattiveria talmente gratuita e senza senso, che va bene solo se esce fuori dalla bocca di un adolescente in conflitto con i genitori. Ma da un adulto, per di più studente in psicologia...
Questioni economiche a parte, devi avere problemi davvero gravi per essere così incapace di crescere un figlio da renderlo infelice per colpa del tuo trauma.
La tua "scomoda verità" se venisse applicata ci renderebbe ancora più soli, inadeguati e infelici. Già, è proprio quello che ci si aspetta da uno psicologo.
Mio padre era un depresso molto probabilmente affetto da ADHD, ti assicuro che non è stato facile conviverci, ma allo stesso tempo sono stra-grato di essere nato. I frignoni che fanno tanto i depressi e dicono cazzate del tipo "era meglio non nascere" mi fanno tanta pena. Salvo rari casi, sono più dei maleducati irrispettosi che altro.
@@danighezzi per me era meglio non nascere, soffro di depressione come genitori e fratelli tutti. Nessuno di noi avrà figli, e siamo tutti adulti che lo hanno scelto consapevolmente, pur facendo terapia e cercando di migliorare la nostra condizione. Non correremo il rischio di trasmettere questo schifo come i nostri genitori egoisticamente hanno fatto. Non abbiako abbastanza fiducia in noi per dire che saremo meglio. Spero che tutti i bambini nascano sempre e solo in famiglie felici in futuro, ma è utopia.
Io sono cresciuto e mi sono comportato sempre con l'ossessione di essere considerato disonesto. Al punto da ignorare completamente l'utilità talvolta della furbizia che, "per partito preso", consideravo secondaria.
I miei genitori sicuramente hanno inciso sulla mia educazione, ma non so se per loro sia mai stata un'ossessione come lo è stata per me. Non credo, tanto meno per mio padre.
Solo poco tempo fa ho scoperto che mio nonno aveva lo stesso modo di rapportarsi con i suoi clienti (era un piccolo commerciante) a volte al punto di rimetterci lui pur di mantere dei buoni rapporti.
Se questa cosa dell'ereditarietà fosse vera mi sentirei stranamente "sollevato". Starebbe a significare che la nostra identità sarebbe qualcosa di molto più profondo rispetto all'artificialità dilagante anche per quanto riguarda la cosiddetta "crescita personale".
Se fosse così, forse potrebbero costruire uno strumento per forzare i sogni delle "memorie genetiche" e ricostruire fatti antichi. Potrebbero farci un videogioco...
grazie per questo video, molto dotto, sarebbe interessante una parte 2 focalizzata sulle cure del trauma (sensomotoria, emdr, paroxetina ecc)
Probabilmente i figli ereditano elementi (o debolezze) caratteriali dai loro genitori che portano a subire determinati traumi.
Molto, molto interessante. Bene. Sono soddisfatta.
Molto interessante. A livello psicoanalitico (anche con riferimenti a pazienti legati all'olocausto ebraico) esiste un'ampia letteratura al riguardo, tra cui il fondamentale "La scorza e il nocciolo" di Abraham e Torok, dove si parla tra le altre cose della creazione di una "nicchia" nei pazienti formatasi attraverso diverse generazioni rispetto al trauma vissuto da generazioni passate. C'è anche una discreta casistica. Il tema è ancora valido ed è, da psicoterapeuta, un qualcosa che talvolta è possibile perlomeno ipotizzare con certi pazienti.
È tutto estremamente interessante. Grazie
Che dire della famiglia Hemingway?
Una spiccata tendenza a togliersi la vita che attraversa piu' generazioni.
i traumi inoltre sopratutto quelli logoranti in età evolutiva causano l'aumento persistente dei livelli di cortisolo che stravolgono il sistema endocrino che porta a sua volta all'ipogonadismo, questo è dimostrato in letteratura. Perciò i traumi possono influire pesantemente anche sullo sviluppo corporeo causando una divergenza tra genotipo attivo e fenotipo.
Dalla mia conoscenza con altre persone ho visto di sì. spesso è così traumi o microtraumi con cui una persona ha dovuto convivere per troppo tempo nella sua quotidianità viene tramandato tipo come una sorte di peccato originale che passa da figlio in figlio ecc. Ovviamente si può interrompere questa catena ma ci vogliono professionisti seri e competenti da soli non si hanno gli strumenti neccesari per guardarsi dentro.
L'ultima riflessione è la più interessante
Traumi sì ma anche delusioni ecc la testa è una cosa seria
Vedasi Speranza Roberto. Lui si che ha subito dei traumi gravi, talmente gravi da averlo ridotto come è.
Buon pomeriggio Marco; volevo fare un appunto: poiché nelle scienze non esatte, come la Psicologia, il termine dimostrazione non assume il valore perentorio che gli si associa possedere quando generalmente lo si utilizza (ovvero il significato assunto nel contesto matematico), non trovi sia più corretto utilizzare il verbo "associare" anziché quello "dimostrare"?
Grazie del feedback, ci farò più attenzione
Esiste un "dna comportamentale" condiviso, ad esempio: tutti sappiamo interpretare le espressioni facciali, tutti nasciamo gradendo il sapore dolce e provando disgusto per acido, amaro e fermentato. Se interpretiamo il trauma come un meccanismo evolutivamente vantaggioso (ci mette in guardia rispetto ai pericoli vissuti dalle generazioni precedenti) allora avrebbe senso trasmetterlo geneticamente. Il fatto che si trasmetta il trauma e non l'informazione potrebbe dipendere dal fatto che il trauma non attiva il meccanismo di attrazione/repulsione. Does it make sense?
alcune caratteristiche psicologiche , sviluppate col tempo in un intero ramo familiare o una genealogia , si aggiungono via via al pool genetico , a volte visibili , altre dormienti .. ambienti e situazioni poi li attivano ;
il punto è uno : i traumi\alterazioni ereditati via genetica nello sviluppo psicologico possono essere tremendi , con l'unica differenza che chi lo ha sviluppato lo sa come fare a gestirlo , chi lo eredita non sempre , non ne conosce le origini .
chi ha dei figli deve , una volta scoperta la presenza , essere onesto con loro ed aiutarli a gestire le storture , un'esempio sono , i targaryen , lo dice ser barristan a dany durante il regno di meereen
per le momerie genetiche , è assassin's creed con l'animus e desmond
finalmente
Forse nella comunità scientifica occidentale non viene nemmeno considerata questa cosa ma avrebbe molto più senso logico giustificare questi traumi trasmessi epigeneticamente se si includesse nelle ipotesi di lavoro anche l'opzione "rinascita".
Andrebbe dimostrata, al momento non sembra plausibile a livello scientifico
@@MarcoCrepaldi Certo ma tanto quanto la trasmissione epigenetica :) Comunque non so se conosci lo psichiatra Ian Stevenson e il suo lavoro, è molto affascinante e tratta proprio questo argomeno.
Ma la depressione può essere ereditaria? O almeno la predisposizione?
è troppo facile che ci sia stata un'influenza ambientale per usare quegli esempi. Bisognerebbe trovare un bambino che è stato adottato, non sa nulla dei suoi genitori naturali e vive in una situazione completamente diversa da loro. Se anche in quel caso avesse degli incubi legati a traumi dei genitori, allora sarebbe una buona prova di una trasmissione genetica.
Che i traumi possano essere peggiori da adolescenti è logico. Il cervello dei bambini è più malleabile e più resistente, probabilmente perchè i bambini accettano quello che accade senza farsi troppe domande, e possono così anche superarlo più facilmente. L'adolescente ha già una sua idea del mondo molto più formata, e così anche per la sua identità e le idee di giusto e sbagliato. Dunque se si trova di fronte a qualcosa che ritiene un'ingiustizia, che viola laa sua identità e/o che non è usuale nel "mondo normale", è più facile che rimanga traumatizzato e che continui a pensarci anche da adulto.
Assassin's Creed ci aveva visto giusto
Scusa ma è ridicolo tirare in ballo l'epigenetica quando abbiamo una spiegazione data dalla psicologia che è sotto gli occhi di tutti da oltre un secolo. Il subconscio lavora nei sogni e anche durante la veglia, ad esempio nell'arte, e serve a ricostruire quei vuoti che ovviamente sono lasciati dalla semplice narrazione logica quindi se io non ti racconto una cosa interamente, ovvero tralascio delle parti importanti, ma ti lascio degli indizi senza volere, il sogno che fai va a ricostruire quell'evento. È una tecnica di difesa della nostra neurologia per riuscire a razionalizzare i comportamenti umani. Di solito la mente lo riesce a fare basandosi su un principio di uguaglianza empatica, giusto o sbagliato che sia. Per parafrasare un politico del passato " A sognare si fa peccato ma spesso ci si prende"
Poi secondo me il genitore che racconta i suoi traumi ai figli, magari anche dopo avere fatto un percorso psicologico di cura rischia davvero di non riuscire a dare al figlio quegli orizzonti di speranza per un futuro piú entusiasmante magari perchè sta troppo sulla difensiva riguardo a certi comportamenti. Il trauma non è solo da superare ma anche da aggirare. Dato che alcuni traumi sono insiti nella nostra societá e lí rimangono che lo si voglia o no. Quindi anche chi supera il trauma in realtá lo sta solo portando con sè e dovrebbe dare la possibilitá anche agli altri di non soffrirne. Poi però bisogna accettare che altri ne siano liberi e tu no, e questo non è da tutti.
Non ho citato solo l'ipotesi epigenetica 🤔
@MarcoCrepaldi sí infatti il primo commento era di prima della fine del video. Però una bella fetta del video è dedicata a quello. Mi sembrava cosí antiscientifico
Sempre speciale. ❤
Aspetto i commenti frignoni del tipo ‘i boomer mi anno rovinato linfanzia con i loro traumi irrisolti ueeee ueeee’
Poveri boomer, non è colpa loro ma dei loro genitori 😁
Onestamente non condivido un certo tipo di giudizio verso i genitori (che non avevano i nostri stessi strumenti per affrontare i traumi). Ma questo commento lo trovo irrispettoso, non che celante di una certa fragilità repressa e non elaborata.
Se hai fatto/subito dei traumi dovresti guardarti allo specchio