IMPORTANTE: La diretta di lunedì 16 settembre inizierà un'ora prima del solito. Ci vediamo alle ore 20 con ospite Dario Moccia! 0:00 Anticipazioni 0:40 Intro e dissing a Dario Moccia 7:15 Video post-mortem 11:50 Da Cicciogamer a Yotobi 19:00 Da Yotobi a Caleel 25:50 "Eh ma io parlo male anche di chi mi invita alle anteprime" 40:10 Nikocado Avocado è 2 passi avanti? 51:06 Youtubo Anche Io 1:05:50 Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia e Alessandro Giuli 1:16:35 BLASTOISE! Il sindaco di Terni sputa a un contestatore 1:23:40 Ricky risponde alla domanda "Cos'è una donna?" 1:37:27 Transizione da minorenni? 1:43:08 Commenti polemici e altre riflessioni 1:58:20 Se te lo dice è VIOLENZA 2:09:00 Microaggressioni fatte da micropersone con i loro micropugni 2:16:00 Il Post è dalla parte di Eugenio 2:23:20 Monty Python: Il senso della vita 2:31:25 Eugenio ha pianto con Le pagine della nostra vita (The Notebook) 2:34:10 Un Cineforum per Dario Moccia?
51:08 Ricordo che all'epoca feci riflessioni simili a queste sul fenomeno Youtubo Anche Io ad alcuni miei amici che si rapportavano ai suoi contenuti deridendolo, facendo notare come mezza Italia si stesse accanendo su una persona con palesi problematiche. Mi si è stretto il cuore, grazie veramente. Trovo impressionante come gran parte dei personaggi-meme (o "trash" o "ultrapop", che dir si voglia) diventati famosissimi e poi scomparsi negli ultimi 10-15 anni fossero quasi sempre persone con evidenti disabilità o in situazioni di particolare fragilità. Non è cambiato molto dai tempi degli esseri umani in esposizione nei circhi.
Se dico cretina o cretino a chi ha ideato questi manifesti, e` violenza? Riempire la citta` dove abito di manifesti che inneggiano all'odio e al terrore, e` violenza? Equiparare catcalling a stupro, insulto a percossa, incentivando cosi` la scelta piu` aggressiva tanto non c'e` differenza, e` violenza? Grazie per avere affrontato questo tema.
Per quanto riguarda i Monty Python, vi avviso che su Netflix trovate: - La loro serie "Monty Python Flying Circus" di 4 stagioni della BBC (di cui consiglio di vedere anche solo il primo episodio, nello specifico lo sketch geniale sulla barzelletta più divertente al mondo). Gli altri due film: - Monty Python e il Sacro Graal (il mio preferito perché è il più folle). - Monty Python e Brian di Nazareth (altro incredibile). E giusto per aggiungere un'altra curiosità: - Il senso della vita aveva vinto il premio della giuria a Cannes; primo (e mi pare ancora unico) premio da parte di un Festival importante per un film comico.
Penso che ci sia una interessante correlazione tra i capitoli riguardanti Nikocado, Youtubo anche io, le Microaggressioni e i deliranti cartelloni. Si tratta del mutamento del linguaggio e di come la parasocialità web abbia influenzato anche la socialità analogia (non so come definirla). L’eliminazione di tutte le profondità che passano tra il termine “cretina” ed uno schiaffo, non è dissimile da coloro che ritengono di poter conoscere intimamente la persona che vedono in un video, non tenendo conto delle strategie comunicative, della differenze tra essere e apparire etc. A mio avviso è un appiattimento che sta alla base di molti problemi di intolleranza, aggressività, derive woke etc. sia dentro che fuori dai social. L’incapacità cioè di andare oltre il letterale, di interpretare le sfumature, di comprendere una iperbole o un’altra figura retorica. L’impoverimento del linguaggio ha reso tutto difficile e troppo serio. Molti piccoli Drax (de I guardiani della Galassia) che non comprendono le metafore e vanno per il web e il mondo altrettanto incazzosi ma decisamente meno comici.
Non so se l'hanno già detto nei commenti ma il Russell Group è il consorzio delle università più prestigiose del Regno Unito e ha tra i partecipanti il King's College UCL, Imperial College, University of Cambridge, University of Oxford e via così. Diciamo che in UK è il circolo delle università che contano. Cmq per rispondere che in Regno Unitp c'è stato Monty Python e ci sono le dichiarazioni del Russell Group, è perchè sono cambiate molte cose negli anni, soprattutto nei contesti istituzionali, in particolare le aziende e gli attori istituzionali (polizia, comuni, scuole, università, ospedali, ministeri, e così via) si sono fatti sempre più sulla linea del Russell Group (e quelle posizioni non vengono prese come politiche in UK, sia Tories che Wigs seguono la stessa linea sul linguaggio). Gli inglesi stessi hanno un dibattito sul fatto che una volta la BBC aveva apertamente contenuti che potremmo definire hedgy e ora neanche Channel 4, che era il canale storicamente più anti-ipocrisia british, fa più contenuti con un ironia spinta. Anche se c'è da dire che gli inglesi quando si tratta di comedy si scandalizzano molto meno di noi, e hanno comedians di fama anche internazionale che sono caustici (penso a Jimmy Carr o Frankie Boyle).
Ciao, bravi... vorrei aggiungere che a parte le questioni da voi discusse, c'è da dire che la campagna comunicativa sulla violenza è proprio discutibile come campagna... innanzitutto a chi è rivolta? perchè dovrebbe essere indirizzata agli uomini per sensibilizzarli al fatto che alcune cose siano violenza... poi la grafica... fatta a slogan, senza entrare nel merito delle questioni etc...
Ho ascoltato il video dove si parlava di "Black Myth: Wukong" e del wokeism senza guardare lo schermo (cuffie mentre facevo altro). Per mezz'ora ho creduto che il gioco si chiamasse "Black Me Too Kong".
@@federicosavorani6320 bella analisi ma molto paracula su certi aspetti, purtroppo di quella gente lì che supporta il wokeism ce n'è e anche tanta in mezzo al seguito di Mihcle, e e non può spingersi oltre ad un certo punto
discorso "cos'è una donna?" d'accordo su tutta la linea, mi perdo sul "la scelta della transizione è talmente irreversibile e complessa che serve essere presa alla maggiore età", ok posso essere d'accordo sulla teoria, ma nella pratica i genitori prima della maggiore età prendono centinaia di scelte irreversibili per un ragazzo, in generale penso come società ci affidiamo al buon senso del genitore per prendere scelte corrette sui ragazzi minorenni, quindi boh mi sembra un po' un nascondere il problema. ovviamente non c'è soluzione facile.
Inoltre se anche vogliamo escludere la transizione chirurgica/ormonale, i bloccanti dello sviluppo non sono affatto irreversibili. (e non ho mai sentito la gente lamentarsi del loro utilizzo per altri scopi, in alcuni casi ben meno necessari della transizione). Peraltro se un ragazzo ne ha libertà, inizierá la transizione appena puó vivendo come un genere diverso.
Bhe il senso è che è una scelta irreversibile fisicamente che comporta interventi chirurgi e cure ormonali enormemente più impattanti di qualsiasi altra scelta.
@@francescotrifogli5467 e i genitori non prendono questo tipo di scelte irreversibili e impattanti per i figli tutti i giorni? cioè banalmente anche l'alimentazione e l'educazione alimentare può avere degli effetti simili senza contare poi le vere e proprie operazioni chirurgiche che i genitori decidono di far fare ai figli? circoncisione ad esempio, in America molti la fanno alla nascita, ed è assolutamente associabile in termini di irreversibilità tra l'altro non sono sicuro che le cure ormonali siano così irreversibili, non sono esperto o medico per confermare o smentire
Non so se la mia proposta verrà presa in considerazione ma ci provo. Un film che consiglierei a entrambi (e che secondo me può suscitare riflessioni interessanti) è "About Time - Questione di tempo". È un film di Richard Curtis con una premessa molto cazzatona che vidi la.prima volta per farmi due risate, e al cui termine mi ritrovai in un lago di lacrime e con qualche ragionamento sul concetto di come è meglio vivere la propria vita che non mi sarei mai aspettato.
Suggerisco la visione di "it end with us" . Sia per farsi male alla twilight (in italiano ha un doppiaggio perfetto per chi ama il trash), sia perché penso ne possa uscire una discussione interessante. Poi è un film uscito recentemente al cinema quindi è argomento fresco. Vai Eugenio credo in te per convincere Wesa
1:16:50 ho vissuto a Terni per 5 anni e passavo sotto Palazzo Spada più volte al giorno. I ternani hanno una sindaco che descrive perfettamente la personalità della città: ostile. A partire dal clima e finire con le persone, non c’è altro termine che mi possa venire in mente, ostilità contro tutto e tutti anche (soprattutto) verso se stessi.
Eugenio però il video di Nikocado è una bella scuzza sui colli piegati davanti agli schermi, non cogli l'effetto dirompente del video? Certo che eticamente non è da prendere come modello, ma proprio per la sua adesione alla scena (di youtube) è un antieroe
Wesa "sei cretina" è violenza, ok che non è corretto paragonarlo a uno schiaffo ma è violenza verbale e quindi può essere definito violenza. Fattualmente non esiste l'essere cretino, puoi avere un'idea di una persona ma esprimerla insultandola è classificabile come violenza.
Ma nessuno ha pensato che Nicokado stia facendo la cosa opposta? Cioè ha registrato una marea di video quando era ancora magro e adesso li sta pubblicando mentre è in qualche clinica a dimagrire? Molti fanno notare che non ha pelle in eccesso ne cicatrici. Mi disturba troppo pensare che sia come dice lui e che continui a mangiare come prima. Pensare che qualcuno possa ingrassare e dimagrire a ciclo continuo per dei video o per “esperimento sociale” mi terrorizza
UA-camr con coccodrillo pronto mi mancavano...riguardo una possibile spia di paese nemico, il nostro governo non direi debba preoccuparsi abbiamo già ministri e capi partito ben finanziati a tale scopo mi pare di aver "sentito"
Solo io non vedo enormi differenze fra chi mangia tantissimo e chi fa sport estremi? A me sembra in entrambi i casi abbastanza facilmente comprensibile perchè farli o perchè osservarli. Finchè c'è consapevolezza dei rischi non vedo perchè attaccare la pratica in questione. Alla fine è una delle infinite forme di espressione della propria libertà. Preoccuparsi per le persone o disprezzare cosa fanno mettendosi a rischio ci sta, ma direi che è bene fermarsi li e non giudicare oltre o attaccare in toto.
Per me la differenza sta proprio nella consapevolezza. Chi mangia non si presenta come un modello di vita, non presenta ciò che fa come un modello di vita, e nel caso il suo corpo mostrasse i segni del suo stile di vita può anche portare a una critica. Chi si allena invece viene più percepito come un esempio positivo, un qualcuno da poter seguire, qualcosa a cui aspirare. Viene percepito come una sorta di autorità in quanto persona percepita in salute, attraente e quant'altro e forse è un ambiente anche con meno autocritica, in media, rispetto a chi invece mangia.
Tu stesso stai giudicando. Giudichi il loro comportamento sul tema in questione. Libertà di fare ciò che si vuole, così come bisogna essere liberi di pensarla in un certo modo su certi argomenti.
@@gianlucadematteis6722 perdonami ma non credondi aver capito. Che vuol dire che anche io sto giudicando? Mica ho detto che giudicare non si può fare a priori, ma giudicare molto nettamente e negativamente le azioni e scelte di vita di qualcuno quando sono scelte di vita assolutamente soggetive e non sottoposte ad una qualche indiscutibile etica o logica è ben diverso dal giudicare negativamente proprio l'atto di elargire pubblicamente un giudizio ingiusto o quantomeno evidentemente di valenza soltanto soggettiva.
La risposta a «cos’è una donna?» per quanto ben argomentata, non mi ha molto convinto. La trovo fragile per diversi motivi. Se ho ben capito il discorso, sarebbe donna colei che viene riconosciuta dalla società per una serie di parametri (mutevoli) per lo più anatomo-estetici. Ovviamente non si bastano solo i parametri anatomici ed estetici, ma risulta evidente che non possiamo nemmeno accontentarci della tautologia «donna è colei che viene riconosciuta donna». É una non risposta già così. Aggiungiamoci poi che, come evidenziato, la cultura cambia nel tempo e con essa il concetto di donna. Eppure c’è qualcosa che non cambia nel tempo e la scienza ci viene in aiuto, anche in caso di disfunzioni, malattie o altro di carattere anatomico, ed è la genetica. I cromosomi non mentono. Donna è l’individuo appartenente al genere umano avente coppia di cromosomi X. Poi sono convinto anch’io che ad ognuno debba essere riconosciuta la libertà di sentirsi ciò che vuole ed intraprendere tutte le pratiche necessarie per alleviare la propria disforia fino ad essere riconosciuta socialmente una donna e il più possibile anche da sé stessa. Potremmo arrivare a riconoscere dei generi intermedi come donna trans e uomo trans ossia persone riconosciute come donne pur permanendo la loro origine genetica (innegabile). Ultimo appunto, mi scuso per la lunghezza, sulle questioni finali «che male fa?», «che male fa agli altri?», «perché devo avere qualcosa a che ridire?» Ripetendomi, ogni individuo ha il diritto ad intraprendere il proprio percorso (con i limiti di età e coscienza dovuti, qui argomentato meglio), ma non posso far finta che poi queste non impattino in alcuni ambiti e aspetti della vita sociale e non possano essere problematici. É stata una discussione centrale durante le ultime Olimpiadi (escludendo la boxe), e il mondo sportivo in generale. O ancora la gestione di spazi delicati come bagni, spogliatoi, carceri. Chiedo ancora scusa per la mia incapacità di sintesi. Non é molto che seguo questo canale e lo trovo davvero tra i più culturalmente stimolanti. Grazie.
Giusto per chiarire, a me tutto il discorso culturale e sociale piace, lo trovo esatto e interessante. Solo incompleto. L’unico appunto era a mio parere sul punto di partenza che, per essere «pragmatici» deve partire da più indietro, a mio avviso dalla genetica. Stabiliti questi punti si può poi decidere di ampliare a piacimento la nomenclatura dei generi e scegliere anche solo per gentilezza che se un individuo vuole essere chiamato al femminile (o il contrario), a me non costa nulla 😊
Sono un po' così sulla questione dei cromosomi. Prendendo per buono che si sta usando il termine "donna" inteso come sesso, non mi piace la questione dei cromosomi perché noi abbiamo definito "donna" prima di sapere dell'esistenza di questi cromosomi. Ma invece essendo questi cromosomi una caratteristica della donna molto, estremamente comune, possiamo dedurre dai cromosomi che chi c'è li aveva fosse riconosciuta dalla società come donna o che fosse una donna (questo inteso come femmina adulta o comunque femmina). Ma a questo astratto (l'idea di donna) ovviamente ci aspettiamo dei elementi oggettivi (seni, il partorire, in quest'epoca anche i cromosomi) e una volta magari anche comportamentali, o di ruolo di genere e cose così insomma. Elementi che in mancanza ci fanno dire "ah, scusate, pensavo che fossi una donna ma invece [...]", almeno... oggi vale solo per gli elementi più fisici e non quelli sociali.
@@anonimo6603 concordo con te sulla questione temporale. Prima che la scienza introducesse la differenza cromosomica, maschi e femmine erano con tutta probabilità descritti sulla base delle differenze amatomiche, i genitali, poi lo sviluppo del seno, il ciclo, la struttura muscolare ecc. La questione “xos’è una donna?” si risolveva rapidamente da questo esame, anche per il fatto che ancora non esistevano cure o interventi chirurgici che permettessero una transizione da un genere all’altro. Per lo stesso motivo in alcune culture si sono riconosciuti dei “generi intermedi” proprio per quegli individui che non si riconoscevano nel sesso di nascita. Da noi le cose sono state rese impossibili a mio avviso da cristianesimo, “maschio e femmina Dio li creò” e chiusa la discussione per tutti. Ma la domanda oggi si è fatta più necessaria e più scivolosa da un lato per via della malafede con cui è posta da alcuni con l’intendo di cogliere in fallo e screditare la realtà trans, dall’altra perché oggi con i citati interventi e terapie l’aspetto estetico sembra non bastare più. Di qui, oggi, l’introduzione dell’elemento cromosomico come dirimente. Se decidiamo che una donna trans è una donna, dal momento che esteticamente è riconosciuta come tale, allora dobbiamo riconoscerle tutti i diritti che hanno le altre donne biologiche. È possibile questo? Io ho qualche perplessità ed è per questo che riconoscerei un genere apposito donna trans (o uomo trans) con specifici diritti.
Il discorso fatto da Wesa sui manifesti che dovrebbero essere rivolti anche al maschile non ha assolutamente senso. Come ha detto Eugenio, è palese che siano fatti con lo scopo di creare consapevolezza nelle donne e dir loro di stare all’erta quando sentono frasi di quel tipo. Ed è un messaggio rivolto alle donne perché, statisticamente, sono quelle che subiscono maggiore violenza da parte dei partner. Questo perché (mi pare di star dicendo cose banalissime), a causa del patriarcato, sono considerate culturalmente come una proprietà degli uomini. Questo non significa che non esistono uomini che subiscono violenza, fisica o psicologica, da parte di partner donne. Ma la domanda è: quanti di loro denuncerebbero un abuso di questo tipo? Quanti di loro lo confesserebbero ai loro amici o avrebbero il coraggio di entrare in una centrale dei carabinieri per far denuncia? Io credo molto pochi. E perché? Sempre per il patriarcato, per il quale, il fatto di subire violenza da una donna, li classificherebbe come deboli. Sono le donne che devono imparare a riconoscere anche le micro aggressioni che possono precedere violenze più gravi, visto che le hanno talmente tanto interiorizzate come normalità che, probabilmente, non se ne rendono conto. Gli uomini non devono imparare a riconoscere la violenza e capire che è sbagliata. Devono capire, piuttosto, che se la subiscono non devono sentirsi sbagliati e non devono provare vergogna.
In realtà c'è più la necessità che siano rivolte al maschile che al femminile, proprio in virtù di ciò che hai scritto: non è vero che in una coppia la donna riceve più violenza, la maggior parte delle volte entrambi i partner sono violenti tra di loro e quando non lo sono non c'è una differenza statistica rilevante. Ma tu pensi di si, la gente in generale, spesso ignorante in questi argomenti, pensa di si perché le donne vengono martellate in continuazione con questa idea in mente (portando ad altre problematiche psicologiche) e l'uomo... ignorato, ne ha bisogno la donna infondo, no? "[...] a causa del patriarcato [...]", il lupo nero del patriarcato, sempre colpa del patriarcato, sempre e comunque. Potrei anche dire che il tuo commento nasce a causa del patriarcato. Infondo il patriarcato è quello che vede la donna come inferiore e che quindi... la tutela. Quindi, cosa c'è di più patriarcale del femminismo?
IMPORTANTE: La diretta di lunedì 16 settembre inizierà un'ora prima del solito. Ci vediamo alle ore 20 con ospite Dario Moccia!
0:00 Anticipazioni
0:40 Intro e dissing a Dario Moccia
7:15 Video post-mortem
11:50 Da Cicciogamer a Yotobi
19:00 Da Yotobi a Caleel
25:50 "Eh ma io parlo male anche di chi mi invita alle anteprime"
40:10 Nikocado Avocado è 2 passi avanti?
51:06 Youtubo Anche Io
1:05:50 Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia e Alessandro Giuli
1:16:35 BLASTOISE! Il sindaco di Terni sputa a un contestatore
1:23:40 Ricky risponde alla domanda "Cos'è una donna?"
1:37:27 Transizione da minorenni?
1:43:08 Commenti polemici e altre riflessioni
1:58:20 Se te lo dice è VIOLENZA
2:09:00 Microaggressioni fatte da micropersone con i loro micropugni
2:16:00 Il Post è dalla parte di Eugenio
2:23:20 Monty Python: Il senso della vita
2:31:25 Eugenio ha pianto con Le pagine della nostra vita (The Notebook)
2:34:10 Un Cineforum per Dario Moccia?
l'immagine a 144p di Eugenio ha comunque più match su tinder di tutti noi con la foto in 4k e la luce bella al tramonto
Il governo Meloni senza Berlusconi è come the office senza Steve carrel
Volevi dire Ricky gervais, vero?
Palese che dietro il caso Boccia-Sangiuliano ci sia la mano di Yotobi che voleva porre l'accento sui soldi mal spesi dal ministero della Cultura
Agone intersoggettivo. Anche oggi posso dormire tranquillo ❤
51:08 Ricordo che all'epoca feci riflessioni simili a queste sul fenomeno Youtubo Anche Io ad alcuni miei amici che si rapportavano ai suoi contenuti deridendolo, facendo notare come mezza Italia si stesse accanendo su una persona con palesi problematiche. Mi si è stretto il cuore, grazie veramente. Trovo impressionante come gran parte dei personaggi-meme (o "trash" o "ultrapop", che dir si voglia) diventati famosissimi e poi scomparsi negli ultimi 10-15 anni fossero quasi sempre persone con evidenti disabilità o in situazioni di particolare fragilità. Non è cambiato molto dai tempi degli esseri umani in esposizione nei circhi.
Se dico cretina o cretino a chi ha ideato questi manifesti, e` violenza? Riempire la citta` dove abito di manifesti che inneggiano all'odio e al terrore, e` violenza? Equiparare catcalling a stupro, insulto a percossa, incentivando cosi` la scelta piu` aggressiva tanto non c'e` differenza, e` violenza? Grazie per avere affrontato questo tema.
Per quanto riguarda i Monty Python, vi avviso che su Netflix trovate:
- La loro serie "Monty Python Flying Circus" di 4 stagioni della BBC (di cui consiglio di vedere anche solo il primo episodio, nello specifico lo sketch geniale sulla barzelletta più divertente al mondo).
Gli altri due film:
- Monty Python e il Sacro Graal (il mio preferito perché è il più folle).
- Monty Python e Brian di Nazareth (altro incredibile).
E giusto per aggiungere un'altra curiosità:
- Il senso della vita aveva vinto il premio della giuria a Cannes; primo (e mi pare ancora unico) premio da parte di un Festival importante per un film comico.
Bellissima live, complimenti a entrambi
a vedere queste live sembra che Wesa si sia criogenizzato per 5 anni e che adesso si sia fatto scongelare per scoprire il mondo circostante
In che senso "sembra"???
quanto mi manca lo spareggio che parla di NFL...
avete lanciato il sasso facendomi appassionare allo sport e poi nascosto la mano :(
Penso che ci sia una interessante correlazione tra i capitoli riguardanti Nikocado, Youtubo anche io, le Microaggressioni e i deliranti cartelloni.
Si tratta del mutamento del linguaggio e di come la parasocialità web abbia influenzato anche la socialità analogia (non so come definirla).
L’eliminazione di tutte le profondità che passano tra il termine “cretina” ed uno schiaffo, non è dissimile da coloro che ritengono di poter conoscere intimamente la persona che vedono in un video, non tenendo conto delle strategie comunicative, della differenze tra essere e apparire etc.
A mio avviso è un appiattimento che sta alla base di molti problemi di intolleranza, aggressività, derive woke etc. sia dentro che fuori dai social.
L’incapacità cioè di andare oltre il letterale, di interpretare le sfumature, di comprendere una iperbole o un’altra figura retorica.
L’impoverimento del linguaggio ha reso tutto difficile e troppo serio.
Molti piccoli Drax (de I guardiani della Galassia) che non comprendono le metafore e vanno per il web e il mondo altrettanto incazzosi ma decisamente meno comici.
Non so se l'hanno già detto nei commenti ma il Russell Group è il consorzio delle università più prestigiose del Regno Unito e ha tra i partecipanti il King's College UCL, Imperial College, University of Cambridge, University of Oxford e via così. Diciamo che in UK è il circolo delle università che contano. Cmq per rispondere che in Regno Unitp c'è stato Monty Python e ci sono le dichiarazioni del Russell Group, è perchè sono cambiate molte cose negli anni, soprattutto nei contesti istituzionali, in particolare le aziende e gli attori istituzionali (polizia, comuni, scuole, università, ospedali, ministeri, e così via) si sono fatti sempre più sulla linea del Russell Group (e quelle posizioni non vengono prese come politiche in UK, sia Tories che Wigs seguono la stessa linea sul linguaggio). Gli inglesi stessi hanno un dibattito sul fatto che una volta la BBC aveva apertamente contenuti che potremmo definire hedgy e ora neanche Channel 4, che era il canale storicamente più anti-ipocrisia british, fa più contenuti con un ironia spinta. Anche se c'è da dire che gli inglesi quando si tratta di comedy si scandalizzano molto meno di noi, e hanno comedians di fama anche internazionale che sono caustici (penso a Jimmy Carr o Frankie Boyle).
Ciao, bravi... vorrei aggiungere che a parte le questioni da voi discusse, c'è da dire che la campagna comunicativa sulla violenza è proprio discutibile come campagna... innanzitutto a chi è rivolta? perchè dovrebbe essere indirizzata agli uomini per sensibilizzarli al fatto che alcune cose siano violenza... poi la grafica... fatta a slogan, senza entrare nel merito delle questioni etc...
Ho ascoltato il video dove si parlava di "Black Myth: Wukong" e del wokeism senza guardare lo schermo (cuffie mentre facevo altro). Per mezz'ora ho creduto che il gioco si chiamasse "Black Me Too Kong".
Sull'argomento c'è un video di sbaku ora btw
Comprendo pienamente, io lo sentivo come "Black me to kong" quindi pensavo parlasse di persone nere
@@federicosavorani6320 bella analisi ma molto paracula su certi aspetti, purtroppo di quella gente lì che supporta il wokeism ce n'è e anche tanta in mezzo al seguito di Mihcle, e e non può spingersi oltre ad un certo punto
discorso "cos'è una donna?"
d'accordo su tutta la linea, mi perdo sul "la scelta della transizione è talmente irreversibile e complessa che serve essere presa alla maggiore età", ok posso essere d'accordo sulla teoria, ma nella pratica i genitori prima della maggiore età prendono centinaia di scelte irreversibili per un ragazzo, in generale penso come società ci affidiamo al buon senso del genitore per prendere scelte corrette sui ragazzi minorenni, quindi boh mi sembra un po' un nascondere il problema. ovviamente non c'è soluzione facile.
Inoltre se anche vogliamo escludere la transizione chirurgica/ormonale, i bloccanti dello sviluppo non sono affatto irreversibili. (e non ho mai sentito la gente lamentarsi del loro utilizzo per altri scopi, in alcuni casi ben meno necessari della transizione).
Peraltro se un ragazzo ne ha libertà, inizierá la transizione appena puó vivendo come un genere diverso.
Quella è sicuramente la parte più debole
Bhe il senso è che è una scelta irreversibile fisicamente che comporta interventi chirurgi e cure ormonali enormemente più impattanti di qualsiasi altra scelta.
@@francescotrifogli5467 e i genitori non prendono questo tipo di scelte irreversibili e impattanti per i figli tutti i giorni?
cioè banalmente anche l'alimentazione e l'educazione alimentare può avere degli effetti simili
senza contare poi le vere e proprie operazioni chirurgiche che i genitori decidono di far fare ai figli? circoncisione ad esempio, in America molti la fanno alla nascita, ed è assolutamente associabile in termini di irreversibilità
tra l'altro non sono sicuro che le cure ormonali siano così irreversibili, non sono esperto o medico per confermare o smentire
@@FreeFhyu no nessuna delle cose che hai detto è minimamente impattante come un cambio di sesso. Te lo dice un circonciso.
Wesa ma sei bianchissimo! Ma sono le luci o non esci da secoli dalla stanza?
Sì
Questo è "razzismo al contrario"
“Il buon Paul Harrel ha vinto la gara della morte 💀💀💀”
Video davvero interessante. Grazie.
Se mi abbono al livello regaz finanzio la merendina dell'influencer?
Non so se la mia proposta verrà presa in considerazione ma ci provo. Un film che consiglierei a entrambi (e che secondo me può suscitare riflessioni interessanti) è "About Time - Questione di tempo". È un film di Richard Curtis con una premessa molto cazzatona che vidi la.prima volta per farmi due risate, e al cui termine mi ritrovai in un lago di lacrime e con qualche ragionamento sul concetto di come è meglio vivere la propria vita che non mi sarei mai aspettato.
Visto! Molto carino
2:40:00 grazie Eugenio per avermi fatto conoscere la live migliore di sempre di Wesa
Suggerisco la visione di "it end with us" . Sia per farsi male alla twilight (in italiano ha un doppiaggio perfetto per chi ama il trash), sia perché penso ne possa uscire una discussione interessante. Poi è un film uscito recentemente al cinema quindi è argomento fresco.
Vai Eugenio credo in te per convincere Wesa
1:16:50 ho vissuto a Terni per 5 anni e passavo sotto Palazzo Spada più volte al giorno. I ternani hanno una sindaco che descrive perfettamente la personalità della città: ostile. A partire dal clima e finire con le persone, non c’è altro termine che mi possa venire in mente, ostilità contro tutto e tutti anche (soprattutto) verso se stessi.
Secondo me il velocizzare ogni cosa è diretta conseguenza dell'abbassamento della soglia di attenzione
Bandecchi mi fa veramente schifo.. ma peggio è chi lo vota
Thanos esiste e vive a Terni.
Eugenio però il video di Nikocado è una bella scuzza sui colli piegati davanti agli schermi, non cogli l'effetto dirompente del video? Certo che eticamente non è da prendere come modello, ma proprio per la sua adesione alla scena (di youtube) è un antieroe
Wesa "sei cretina" è violenza, ok che non è corretto paragonarlo a uno schiaffo ma è violenza verbale e quindi può essere definito violenza. Fattualmente non esiste l'essere cretino, puoi avere un'idea di una persona ma esprimerla insultandola è classificabile come violenza.
i bot sempre i primi a commentare
Ma nessuno ha pensato che Nicokado stia facendo la cosa opposta? Cioè ha registrato una marea di video quando era ancora magro e adesso li sta pubblicando mentre è in qualche clinica a dimagrire? Molti fanno notare che non ha pelle in eccesso ne cicatrici. Mi disturba troppo pensare che sia come dice lui e che continui a mangiare come prima. Pensare che qualcuno possa ingrassare e dimagrire a ciclo continuo per dei video o per “esperimento sociale” mi terrorizza
Nooooooo la GenX non sono i boomer😢😢😢
❤
Come aggredire i microaggressori
UA-camr con coccodrillo pronto mi mancavano...riguardo una possibile spia di paese nemico, il nostro governo non direi debba preoccuparsi abbiamo già ministri e capi partito ben finanziati a tale scopo mi pare di aver "sentito"
Solo io non vedo enormi differenze fra chi mangia tantissimo e chi fa sport estremi? A me sembra in entrambi i casi abbastanza facilmente comprensibile perchè farli o perchè osservarli. Finchè c'è consapevolezza dei rischi non vedo perchè attaccare la pratica in questione. Alla fine è una delle infinite forme di espressione della propria libertà. Preoccuparsi per le persone o disprezzare cosa fanno mettendosi a rischio ci sta, ma direi che è bene fermarsi li e non giudicare oltre o attaccare in toto.
Per me la differenza sta proprio nella consapevolezza.
Chi mangia non si presenta come un modello di vita, non presenta ciò che fa come un modello di vita, e nel caso il suo corpo mostrasse i segni del suo stile di vita può anche portare a una critica.
Chi si allena invece viene più percepito come un esempio positivo, un qualcuno da poter seguire, qualcosa a cui aspirare. Viene percepito come una sorta di autorità in quanto persona percepita in salute, attraente e quant'altro e forse è un ambiente anche con meno autocritica, in media, rispetto a chi invece mangia.
Tu stesso stai giudicando. Giudichi il loro comportamento sul tema in questione. Libertà di fare ciò che si vuole, così come bisogna essere liberi di pensarla in un certo modo su certi argomenti.
@@gianlucadematteis6722 perdonami ma non credondi aver capito. Che vuol dire che anche io sto giudicando? Mica ho detto che giudicare non si può fare a priori, ma giudicare molto nettamente e negativamente le azioni e scelte di vita di qualcuno quando sono scelte di vita assolutamente soggetive e non sottoposte ad una qualche indiscutibile etica o logica è ben diverso dal giudicare negativamente proprio l'atto di elargire pubblicamente un giudizio ingiusto o quantomeno evidentemente di valenza soltanto soggettiva.
La risposta a «cos’è una donna?» per quanto ben argomentata, non mi ha molto convinto. La trovo fragile per diversi motivi.
Se ho ben capito il discorso, sarebbe donna colei che viene riconosciuta dalla società per una serie di parametri (mutevoli) per lo più anatomo-estetici. Ovviamente non si bastano solo i parametri anatomici ed estetici, ma risulta evidente che non possiamo nemmeno accontentarci della tautologia «donna è colei che viene riconosciuta donna». É una non risposta già così.
Aggiungiamoci poi che, come evidenziato, la cultura cambia nel tempo e con essa il concetto di donna. Eppure c’è qualcosa che non cambia nel tempo e la scienza ci viene in aiuto, anche in caso di disfunzioni, malattie o altro di carattere anatomico, ed è la genetica. I cromosomi non mentono.
Donna è l’individuo appartenente al genere umano avente coppia di cromosomi X.
Poi sono convinto anch’io che ad ognuno debba essere riconosciuta la libertà di sentirsi ciò che vuole ed intraprendere tutte le pratiche necessarie per alleviare la propria disforia fino ad essere riconosciuta socialmente una donna e il più possibile anche da sé stessa.
Potremmo arrivare a riconoscere dei generi intermedi come donna trans e uomo trans ossia persone riconosciute come donne pur permanendo la loro origine genetica (innegabile).
Ultimo appunto, mi scuso per la lunghezza, sulle questioni finali «che male fa?», «che male fa agli altri?», «perché devo avere qualcosa a che ridire?»
Ripetendomi, ogni individuo ha il diritto ad intraprendere il proprio percorso (con i limiti di età e coscienza dovuti, qui argomentato meglio), ma non posso far finta che poi queste non impattino in alcuni ambiti e aspetti della vita sociale e non possano essere problematici.
É stata una discussione centrale durante le ultime Olimpiadi (escludendo la boxe), e il mondo sportivo in generale.
O ancora la gestione di spazi delicati come bagni, spogliatoi, carceri.
Chiedo ancora scusa per la mia incapacità di sintesi.
Non é molto che seguo questo canale e lo trovo davvero tra i più culturalmente stimolanti. Grazie.
Giusto per chiarire, a me tutto il discorso culturale e sociale piace, lo trovo esatto e interessante. Solo incompleto.
L’unico appunto era a mio parere sul punto di partenza che, per essere «pragmatici» deve partire da più indietro, a mio avviso dalla genetica.
Stabiliti questi punti si può poi decidere di ampliare a piacimento la nomenclatura dei generi e scegliere anche solo per gentilezza che se un individuo vuole essere chiamato al femminile (o il contrario), a me non costa nulla 😊
Sono un po' così sulla questione dei cromosomi.
Prendendo per buono che si sta usando il termine "donna" inteso come sesso, non mi piace la questione dei cromosomi perché noi abbiamo definito "donna" prima di sapere dell'esistenza di questi cromosomi. Ma invece essendo questi cromosomi una caratteristica della donna molto, estremamente comune, possiamo dedurre dai cromosomi che chi c'è li aveva fosse riconosciuta dalla società come donna o che fosse una donna (questo inteso come femmina adulta o comunque femmina).
Ma a questo astratto (l'idea di donna) ovviamente ci aspettiamo dei elementi oggettivi (seni, il partorire, in quest'epoca anche i cromosomi) e una volta magari anche comportamentali, o di ruolo di genere e cose così insomma. Elementi che in mancanza ci fanno dire "ah, scusate, pensavo che fossi una donna ma invece [...]", almeno... oggi vale solo per gli elementi più fisici e non quelli sociali.
@@anonimo6603 concordo con te sulla questione temporale. Prima che la scienza introducesse la differenza cromosomica, maschi e femmine erano con tutta probabilità descritti sulla base delle differenze amatomiche, i genitali, poi lo sviluppo del seno, il ciclo, la struttura muscolare ecc.
La questione “xos’è una donna?” si risolveva rapidamente da questo esame, anche per il fatto che ancora non esistevano cure o interventi chirurgici che permettessero una transizione da un genere all’altro.
Per lo stesso motivo in alcune culture si sono riconosciuti dei “generi intermedi” proprio per quegli individui che non si riconoscevano nel sesso di nascita.
Da noi le cose sono state rese impossibili a mio avviso da cristianesimo, “maschio e femmina Dio li creò” e chiusa la discussione per tutti.
Ma la domanda oggi si è fatta più necessaria e più scivolosa da un lato per via della malafede con cui è posta da alcuni con l’intendo di cogliere in fallo e screditare la realtà trans, dall’altra perché oggi con i citati interventi e terapie l’aspetto estetico sembra non bastare più.
Di qui, oggi, l’introduzione dell’elemento cromosomico come dirimente.
Se decidiamo che una donna trans è una donna, dal momento che esteticamente è riconosciuta come tale, allora dobbiamo riconoscerle tutti i diritti che hanno le altre donne biologiche.
È possibile questo? Io ho qualche perplessità ed è per questo che riconoscerei un genere apposito donna trans (o uomo trans) con specifici diritti.
No ti prego your name no
È un meme vecchio morto
Il discorso fatto da Wesa sui manifesti che dovrebbero essere rivolti anche al maschile non ha assolutamente senso. Come ha detto Eugenio, è palese che siano fatti con lo scopo di creare consapevolezza nelle donne e dir loro di stare all’erta quando sentono frasi di quel tipo. Ed è un messaggio rivolto alle donne perché, statisticamente, sono quelle che subiscono maggiore violenza da parte dei partner. Questo perché (mi pare di star dicendo cose banalissime), a causa del patriarcato, sono considerate culturalmente come una proprietà degli uomini. Questo non significa che non esistono uomini che subiscono violenza, fisica o psicologica, da parte di partner donne. Ma la domanda è: quanti di loro denuncerebbero un abuso di questo tipo? Quanti di loro lo confesserebbero ai loro amici o avrebbero il coraggio di entrare in una centrale dei carabinieri per far denuncia? Io credo molto pochi. E perché? Sempre per il patriarcato, per il quale, il fatto di subire violenza da una donna, li classificherebbe come deboli. Sono le donne che devono imparare a riconoscere anche le micro aggressioni che possono precedere violenze più gravi, visto che le hanno talmente tanto interiorizzate come normalità che, probabilmente, non se ne rendono conto. Gli uomini non devono imparare a riconoscere la violenza e capire che è sbagliata. Devono capire, piuttosto, che se la subiscono non devono sentirsi sbagliati e non devono provare vergogna.
Da quel che dici pare sarebbe più urgente rivolgere agli uomini queste iniziative di consapevolezza e allerta.
In realtà c'è più la necessità che siano rivolte al maschile che al femminile, proprio in virtù di ciò che hai scritto: non è vero che in una coppia la donna riceve più violenza, la maggior parte delle volte entrambi i partner sono violenti tra di loro e quando non lo sono non c'è una differenza statistica rilevante.
Ma tu pensi di si, la gente in generale, spesso ignorante in questi argomenti, pensa di si perché le donne vengono martellate in continuazione con questa idea in mente (portando ad altre problematiche psicologiche) e l'uomo... ignorato, ne ha bisogno la donna infondo, no?
"[...] a causa del patriarcato [...]", il lupo nero del patriarcato, sempre colpa del patriarcato, sempre e comunque. Potrei anche dire che il tuo commento nasce a causa del patriarcato. Infondo il patriarcato è quello che vede la donna come inferiore e che quindi... la tutela. Quindi, cosa c'è di più patriarcale del femminismo?
Ed anche oggi è colpa del patriarcato. Solita ideologia femminista
@@anonimo6603che poi questa misa che non ha idea di quanto possessive e gelose siano le donne..... Ah sì anche quello è patriarcato
@@Americanhorizon Trovo sempre divertente come di fatto sia un victim blaming, ma presumo che anche questo sia colpa del patriarcato.