Mauro Bonazzi e Silvia Vegetti Finzi:"EDIPO / LA CONOSCENZA E IL DESTINO" I MITI FONDATORI

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 20 сер 2024
  • 1° incontro del ciclo
    I MITI FONDATORI
    a cura di Mauro Bonazzi, Mario Ricciardi e Mario Vegetti
    I "miti fondatori" sono racconti di dèi, eroi ed eroine, che ci raggiungono dalla Grecia profonda. La loro intensità simbolica e la potenza della loro significazione sono state tali da costruire e configurare intere tradizioni di cultura e di civiltà. Ripensare criticamente a questi miti fondatori significa anche acquisire una maggiore consapevolezza del nostro modo di concepire il mondo, la storia, la vita stessa. Ad ogni incontro parteciperanno due relatori, uno dei quali esaminerà le origini greche del "mito", l'altro la sua efficacia nella modernità.
    Entrata libera per i soci (quota sociale 2017/2018 euro 50), singolo incontro 5 euro,
    ingresso gratuito per gli studenti
    PROGRAMMA casadellacultur...

КОМЕНТАРІ • 3

  • @francescogelmini347
    @francescogelmini347 6 років тому +2

    anche se nella nostra società le cose sono molto cambiate rimane sempre il desiderio per l' uomo di diventare padrone della propria origine, quindi di diventare il dio di se stesso, il genitore di se stesso e di autocrearsi, dissolvendo così ogni vincolo ogni condizionamento e ricercando una libertà totale e pura, dimenticando che ogni ricerca di libertà ed ogni ribellione è possibile solo su un fondo indisponibile di gettatezza : sul fatto che qualcuno ci ha gettati nell' essere e che è impossibile gettarsi nell' essere da soli . Quindi sempre sarà attuale il tema edipico come il tema della genesi per quanto riguarda il vano tentativo umano di possedere le proprie dimensioni prime, nessuno può possedere sua madre e fare il cammino a ritroso dal mondo alla pancia di propria madre e poi da qui verso il nulla rimanendo vivo, questo cammino è impossibile, questa fantasia di totale libertà e di possessione di ogni indisponibile è una fantasia di morte, di autoannullamento . Perché chi mangia la mela pensando di diventare il dio di se stesso e chi possiede la madre cercando di padroneggiare la propria origine non incontra alla fine di questo percorso l' immortalità e l' onnipotenza ma la mortalità e l' impotenza . Ancora oggi si tratta, come sempre, di abbandonare il cammino del figlio ribelle e le sirene dell' onnipotenza completa e totale, della completa libertà del figlio orfano in rivolta contro tutto e contro tutti e riconoscerci figli di realtà a noi indisponibili, come lo è nostra madre, come lo è Dio . Francesco Gelmini

  • @phosphorus1975
    @phosphorus1975 6 років тому

    Simpatica la conversazione dei primi 5 minuti: evidentemente inconsapevole della registrazione in corso...

  • @francescoc.6592
    @francescoc.6592 Рік тому

    ma solo io non ho mai desiderato ammazzare mio padre o mia madre? sarò anormale...