BATTERIA E PSICOLOGIA - 6 Errori da Evitare

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  • Опубліковано 26 жов 2024

КОМЕНТАРІ • 25

  • @sandrosaraino
    @sandrosaraino 4 місяці тому +1

    7:00 nella fase di studio bisogna ripetere l'esercizio fino allo sfinimento. In quanto la prerogativa emozionale toglie a tutti un buon 30% fai anche 50. Quindi saper eseguire l'esercizio al 110 o 120% di sicurezza da soli comportamenti un buon 70 o 80% in pubblico il che è accettabile

    • @CristianColusso
      @CristianColusso  3 місяці тому

      Ciao Sandro, concordo con te. E' quello che hanno fatto e fanno i più grandi professionisti, ripetere fino allo sfinimento. Grazie per il commento

  • @grazianosambero
    @grazianosambero 3 роки тому +2

    Fantastico meglio di tante interviste che girano nel web.

    • @CristianColusso
      @CristianColusso  3 роки тому

      Ciao Graziano, ti ringrazio. Credo siano argomenti poco discussi, eppure riguardano più persone di quello che si immagina.

  • @felicefiore8076
    @felicefiore8076 2 роки тому +1

    Grazie Cristian per questa intervista con lo psicologo tuo ex allievo. Felice Fiore

  • @stanislavvrednic677
    @stanislavvrednic677 3 роки тому +1

    Aspetti molto importanti, Grazie!

  • @DanieleMarchesini
    @DanieleMarchesini 3 роки тому +1

    Molto interessante e chiaro: complimenti davvero! :)

  • @TrashNDrums
    @TrashNDrums 3 роки тому +1

    Bellissimo video, molto interessante. A me personalmente ha aiutato tanto il lavoro sul momento presente o mindfulness come viene chiamata oggi...
    Vedo l’errore che mi mette ansia o tensione.. sto con quella cosa lì, sentendo la sensazione a livello corporeo, il fastidio che provo e sto con quella cosa lì.. piano piano si riesce a dissociarsi e si integra l’errore come parte del processo d’apprendimento o di un qualsiasi live.. permettersi di sbagliare è un grandissimo antidoto. Grazie per il video 🙏

    • @CristianColusso
      @CristianColusso  3 роки тому +1

      Ciao Liuck, grazie a te per la testimonianza. Diego ha dato veramente degli spunti di riflessione interessanti e utili, e si vede anche dai commenti a questo video! A presto.

  • @francescopulinelli7281
    @francescopulinelli7281 3 роки тому +1

    complimenti ragazzi, ottimi argomenti e ben sviscerati

  • @quantestronzate
    @quantestronzate 3 роки тому

    Veramente interessante, anche per i non batteristi.

    • @CristianColusso
      @CristianColusso  3 роки тому +1

      Ciao Enzo! Concordo con te, un tema molto importante per tutti.

    • @quantestronzate
      @quantestronzate 3 роки тому +1

      @@CristianColusso Ciao Cristian, spero di poter venire quanto prima a trovarti. Pensa che l'ho girata al mio gruppo ed il buontempone del mio bassista mi ha risposto: ottima idea, se tutti i batteristi andassero in Inghilterra, staremmo meglio tutti.
      Ovviamente mi adora, ma deve sempre fare la battutina.
      Ciao e buona vita.

    • @CristianColusso
      @CristianColusso  3 роки тому +1

      Avvisa il tuo bassista che gli psicologi esistono anche in Italia :-) A presto Enzo.

  • @Kritikateur
    @Kritikateur 3 роки тому +1

    .....In effetti queste sindromi di ansia o attacchi, che io definirei paralizzanti per un esecutore in forme patologiche, non capitano solo a chi ha o non ha esperienza. Citando la mia storia (scusate se sarò prolisso ma e una storia complessa da scrivere qui). Io sono un ex-batterista che ha fatto parte del professionismo dal 1982. Ho partecipato a: registrazioni, tournée, programmi televisivi in RAI, Mediaset. All'estero ho anche collaborato con musicisti e produttori Inglesi, Americani e chi più ne ha ne metta. Non importa chi sia o non sia, ormai sono circa 10 anni che sono fuori (grazie a Dio) da ogni giro e sono felice così. In ogni modo la mia storia è alquanto triste e credo anche non meritata come esecutore ma, si sa, siamo in Italia e la politica e la mancanza di rispetto verso altri, fanno parte della nostra cultura purtroppo anche nel settore dell'industria discografica.
    Nel lontano 1995 ebbi la grande sfortuna di dividere il palco in un importante tour con dei musicisti Milanesi molto famosi come turnisti nel panorama Italiano e che a quanto dicevano, criticavano sempre ogni cosa che facessi quando suonavo, nascondendo i loro "consigli" con pesanti critiche e prese in giro con occhiatine sul palco e sorrisetti vari di scherno indirizzati a me. Questa situazione si protrasse già dalle prove e per i restanti pesantissimi 7 mesi di tour. Conclusa la tournée, letteralmente e fisicamente mi recai un giorno in chiesa ed accesi un cero alla Madonna per ringraziarla di avermi fatto reggere quelle persone per così lungo tempo.
    Però adesso qui avviene la vera catastrofe psicologica e che mi mandò in tilt come esecutore per altri 20 anni, fino poi decidere di smettere definitivamente perché non mi recuperavo più e non avevo più la passione e quel minimo di ego e amor proprio per esistere come esecutore. La mia passione era morta, una passione come la batteria che coltivavo da quando avevo 4 anni di età.
    Inconsciamente dopo circa 2 mesi di distanza da quella maledetta tournée (credendo di avere dimenticato quel periodo infernale della mia vita artistica), mi trovavo a fare delle prove con una cover band. Ad un certo punto mi accorsi che iniziavo ad intesire il piede destro quando picchiavo sulla cassa. Li per lì pensai solo a stanchezza fisica e forse un po' di agitazione e tensione quando suoni in una nuova situazione e musicisti nuovi. Non diedi importanza a quel fatto di quelle prove ma, poco dopo tempo alla mia sala prove, iniziavo a notare che patterns di cassa che prima facevo senza pensarci, adesso incominciavano ad essere inconstanti, tesi e privi di controllo, specialmente ad una velocità di tempo al quarto di 90/100 bpm. I valori in questione che mi rimanevano quasi impossibili adesso da suonare con la cassa, anche se ero in quel periodo stra-allenato, erano groove alla "I keep forgetting" di Michael Macdonald, dove appunto suonava in quel brano il Grande Jeff Porcaro. Oltre ciò quando andavo a suonare dal vivo o in studio, iniziavo a notare che mi mancava il respiro, mi sudavano le mani ed inarcavo il piede destro in una posizione innaturale per me, visto che io sono stato sempre un batterista che ha sempre suonato con il tallone appoggiato al pedale. Ora mi trovavo ad eseguire con il tallone sospeso, credendo di avere maggiore potenza e controllo, ma era inutile non avevo più controllo perché avevo cambiato per una paura inconscia il modo di eseguire, modo che avevo adottato naturalmente sin dai 4 anni di età, in quel periodo avevo nel '95, 32 anni. Mi recai poi nei mesi ed anni successivi da: 3 Psicologi, 4 Psicoterapeuti e 3 Psichiatri che mi diedero anche dei farmaci che ovviamente non fecero effetto, con un costo e spese che non vi sto' a dire ma in fine, non c'era verso e non mi recuperano più. L'unico terapeuta che mi aiutò a capire quel disagio che non avrei mai pensato di provare nella mia vita, fu un Ipnotista che trovò l'indizio per quella mia profonda nevrosi. In una seduta mi fece ricordare che infatti in un concerto di quella bastarda tournée, il bassista di quel gruppo in effetti si lamentava sempre con me per il fatto che, secondo lui, io non picchiavo forte la cassa e lui in serata non la sentiva. Quello inconsciamente nel mio animo, dopo tutte le pesanti critiche e prese in giro da parte loro nei miei confronti, suscitò dopo mesi lontano da quel tour una paura inconscia che poi arrivò all'apice e mi fece smettere definitivamente di suonare.
    In pratica l'ipnotista mi raccontò una storiella che è un chiaro esempio di quello che capito' a me e che non auguro a nessuno di provare e passare. Ve la riporto qui:
    "...Un giorno nella foresta un millepiedi si aggirava correndo felice a più non posso, fra il tappeto di foglie nel bosco, quando ad un certo punto da un buco nel terreno un topolino fermò il millepiedi e gli chiese: ...Millepiedi, è tanto che ti osservo correre felice tutti i giorni qua intorno, mi levi una curiosità per favore? Ma come fai a sincronizzare tutte le tue gambe quando corri?" Il millepiedi ci penso' su ma non seppe dare una risposta e continuo' la sua corsa nel bosco. L'indomani quando il millepiedi ci penso' a quello che il topo gli chiese si domandò: ....Ma come veramente faccio a muovere tutte le mie gambe insieme? Provo' come ogni giorno a correre libero nel bosco ma stranamente, non mosse una gamba quella mattina. Il millepiedi da quel giorno non corse più e rimase bloccato per sempre!"
    Comunque scusate ancora per il lungo post ma è la prima volta in tutti programmi su batterie e batteristi qui su UA-cam, che qualcuno non parli solo di Buddy Rich, Dave Weckl, terzine, quintine e terzine svizzere.
    Grazie e complimenti per il tuo Canale.
    Carus Alambra😄😄😄👍👍👍

    • @CristianColusso
      @CristianColusso  3 роки тому +1

      Ciao Carus Alambra, non ti devi scusare ma anzi, sono io che ti ringrazio infinitamente per ciò che hai condiviso.
      La tua storia mi ha profondamente colpito e a tratti lasciato senza parole.
      Come giustamente dici tu, non se ne parla mai ma andrebbe fatto spesso e volentieri.
      È un tema delicato che riguarda non solo gli adulti ma anche i giovanissimi.
      Se si perde il vero piacere di suonare per la paura di essere giudicati o in qualche modo valutati è finita!
      Grazie per avere condiviso questa incredibile storia di vita vissuta e sono molto felice che ora tu stia bene.
      PS. Se mi autorizzi mi piacerebbe condividere quello che hai scritto anche nelle mie pagine online.
      Spero di risentirti preso, teniamoci in contatto.
      Cristian

    • @Kritikateur
      @Kritikateur 3 роки тому +1

      @@CristianColusso Certamente caro Cristian e grazie per le tue profonde e sentite parole. Certo che puoi pubblicare ciò che desideri riguardo la mia storia, se questo possa essere d'aiuto a chiunque ben venga. Magari adesso c'è in giro per l'Italia e nel mondo qualcuno che si sente come mi sono sentito io tanto tempo fa. I musicisti, generalmente non parlano di questi problemi ma, sono sicuro che ci sono tanti esecutori che hanno grandi problemi. Allora se con questi importanti temi li possiamo aiutare, aiutiamo anche noi stessi e non solo come esecutori, ma anche in altre cose e fatti della nostra vita di tutti i giorni. Grazie ancora e di certo ci teniamo in contatto quando vuoi.
      Un abbraccio
      Carus😁😁😁😁👍

    • @CristianColusso
      @CristianColusso  3 роки тому +1

      Grazie ancora @@Kritikateur ! A presto.

    • @diegozanelli4094
      @diegozanelli4094 3 роки тому +2

      Mi aggrego anch'io alle parole di Cristian: grazie per aver condiviso questa esperienza che incarna perfettamente ciò di cui abbiamo cercato di parlare e il perché abbiamo realizzato un video di questo tipo. Bisognerebbe riuscire a parlare di più di queste esperienze per spezzare tanti tabù che le avvolgono.

    • @Kritikateur
      @Kritikateur 3 роки тому +3

      @@diegozanelli4094 Grazie anche a te Diego. Grazie anche per il fatto che essendo tu un "tecnico" e conoscitore dell'animo e delle emozioni umane, oltre che un musicista, hai capito il disagio inconscio del sentire. Quando erroneamente, pensiamo che studiando incessantemente uno strumento possiamo sconfiggere le nostre paure ed esorcizzare tensioni, sbagliamo tutto. L'inconscio è il motore dell'esecuzione, chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e cosa rappresentiamo, questi sono i motori nella rappresentazione di tutte le esecuzioni, veramente come gli Archetipi tanto cari a C.G.Jung. Questo è ciò che rende grandi i Grandi, vedi ad esempio John Bonham che a casa sua, lontano dai tours con i Led Zeppelin, invece che allenarsi sullo strumento andava al pub a bere ed ubriacarsi, ma fu John Bonham. Ti potrei citare tantissimi altri Grandi che hanno avuto vite analoghe, altro che il Berklee di Boston. Una volta ho avuto la grande fortuna, quando ero giovanissimo, di suonare in una fiera per la Pearl con un bassista micidiale a quei tempi, Jonas Hellborg. Io avevo solo 19 anni e, sapendo che Jonas aveva suonato con Billy Cohbam e la Mahavishnu Orchestra, gli chiesi se andando a studiare in America, avrei migliorato le mie capacità tecniche, cosa che al tempo ero convintissimo. Lui mi guardò sorrise e mi disse: ".....Vuoi diventare un grande batterista? Vai in Africa e suona in una tribu'!" Mi ricorderò queste parole per sempre.
      Comunque non tutti i mali vengono per nuocere, io ho grazie a Dio, allargato le mie conoscenze tramite studi esoterici ed ora sono in possesso di una grande consapevolezza, cosa che forse, avendo avuto conferme e studiato per ore in una stanzetta, non avrei mai avuto. Il mio percorso è stato un altro con un altra missione nella vita ma oggi, avendo attraversato di tutto e di più, sono un uomo felice. Grazie ancora a te e Cristian
      Vostro
      Carus Alambra😁😁😁😁😁👍👍👍👍