Come TUTELARE la TUA OPERA - Pillola Copyright
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- Опубліковано 24 лис 2024
- In questo video ti spiego come si tutela la propria opera. Sapevi che non serve il deposito, la registrazione, o altro? Scopri il perché in questo video, dove parlo della tutela delle opere dell'ingegno.👇🏻 ESPANDI LA DESCRIZIONE 👇🏻
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🎶 Musica della sigla: "A Good Reason To Wake Up" di Giovanni d'Ammassa
© e ℗ Giovanni d'Ammassa 1996
grazie per il suo contributo divulgativo ...davvero molto utile e interessante ...vorrei chiederle un chiarimento e un suo prezioso consiglio : quando lei dice "pubblicare l'opera" si riferisce come credo di aver capito di renderla fruibile al pubblico? quindi se pubblico su youtube un mio brano musicale inedito avrei automaticamente acquisito il copyright? ....e da quel momento se lo eseguo in pubblico anche dal vivo potrei programmarlo nel borderò ?
"Pubblicare l'opera" = portare l'opera a conoscenza del pubblico, divulgarla, renderla quindi fruibile a un pubblico indifferenziato. Il diritto d'autore sorge nel momento in cui l'opera esiste e possiede il requisito del carattere creativo. Pubblicarla su YT non serve ad acquisire il copyright, ma prova che l'opera esiste con quelle determinate caratteristiche (che presumiamo nuove e originali) a una certa data, che corrisponde a quella di pubblicazione. Se la eseguo in pubblico e sono iscritto a un organismo di gestione collettiva, ho tutto l'interesse a dichiararla nel borderò/progamma musicale.
Video di vero interesse. Grazie. Posso domandarle se per "pubblicazione" della propria opera inedita si intende anche caricarla sul proprio canale UA-cam? Grazie. 🙏
Grazie, si, pubblicazione = portarla a conoscenza del pubblico, quindi anche vale anche renderla pubblica su UA-cam
Gentilissimo
@@micheleranzani74 🙏
Gentilissimo, la ringrazio per le spiegazioni del video. Ho inviato il mio manoscritto per il momento a due case editrici non a pagamento, ma ho comunque paura di un eventuale contratto con qualche clausola truffaldina.
Volevo chiederle: lei effettua consulti sui contratti editoriali per caso, per accertarne la validità? Chiaramente a pagamento. La ringrazio se mi risponderà. Buona giornata
Buongiorno, certamente, è il mio lavoro quotidiano. Trova le informazioni sul mio studio legale qui www.dammassa.com, per la richiesta di consulenza e il preventivo può scrivermi a studio@dammassa.com Cordiali saluti
Buongiorno, avrei una domanda.
Ho scritto un romanzo che vorrei pubblicare come libro e vorrei proteggerlo giá da ora, prima di inviarlo alle case editrici per la valutazione.
Ho sentito che auto-inviarselo mediante PEC sarebbe una buona soluzione, in quanto in sede legale farebbe fede la data di invio e ricezione.
Lo stesso varrebbe anche con un auto-invio via posta a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.
Insomma, piú o meno tutto ciò in grado di dimostrare inequivocabilmente con una data, che l'opera possiede una sua precisa identità temporale di creazione.
Cosa ne pensa di queste soluzioni non onerose?
Hanno davvero valore legale e possono davvero costituire una prova incontrovertibile?
La ringrazio molto per la sua preziosa opinione.
Tutte le risposte le trovi nel video... oppure le leggi qui: www.dirittodautore.it/la-guida-al-diritto-dautore/i-soggetti/.
Se puoi vuoi dare una data certa di esistenza della tua opera, puoi fare il deposito presso il Registro pubblico delle opere protette qui: biblioteche.cultura.gov.it/it/diritto-dautore/registro-pubblico-generale-delle-opere-protette/.
Alle case editrici si manda un riassunto e i primi due/tre capitoli, solo se dimostrano interesse allora può inviare l'opera completa.
Buongiorno
sto ultimando la formattazione e l'editing (il terzo) di una trilogia di genere distopico.
Nell'incessante work in progress vi hiedo se posso intanto depositare una bozza dell'opera. In modo da acquisirne la data certa. L'opera definitiva da pubblicare potrà differire soltanto nella formattazione, nella punteggiatura e in qualche eventuale refuso qua e là che mi potrebbe essere sfuggito durante i due editing del romanzo.
La questione che vi pongo è pertinente perché nel contempo sto commissionando il book trailer ad alcuni validissimi freelancer a cui ovviamente devo anticipare le sinossi della trilogia in modo che essi confezionino un video attinente al senso del racconto e a ciò che soprattutto si aspetta on lettore. Capirete il rischio che corro non trattandosi di agenzie "official". Grazie
Buongiorno, può anche risolvere facendo firmare all'agenzia un NDA (non disclosure agreement, patto di riservatezza), per il deposito per dare data certa ci sono molti siti che forniscono il servizio online, come CreativitySafe
@@DirittodautoreIt Grazie tante
Salve scusi la domanda so che le fanno sempre questa domanda io ho fatto un libro illustrato fantasy ma non so che passi fare per proteggerlo perche dovrei mandarlo alle case editrici
Non so a quale ente mi conviene affidarmi per proteggerlo.grazie
buongiorno, quello che a Lei serve è di dare data certa dell'esistenza dell'opera con quelle determinate caratteristiche espressive, può utilizzare Creativity Safe (ci sono i nostri video sul canale su come funziona) o sistemi similari, come il deposito presso l'ufficio opere inedite di SIAE, che però ha dei costi decisamente meno contenuti.
@@DirittodautoreIt grazie mille per la sua gentilezza
Buongiorno, non riesco a capire. Se io pubblico un mio brano musicale senza depositarne i diritti e qualcuno lo copia, o peggio, lo utilizza pari pari... Ai sensi di legge cosa posso fare? Fa fede solo la data di pubblicazione?! Quindi a cosa servirebbe pagare per ottenere il copyright??? Grazie
Ciao, ci sono due affermazioni errate, nella tua domanda, ovvero:
1. pubblicare senza depositare i diritti: il diritto d'autore non è soggetto a formalità costitutive, per cui non c'è bisogno di registrare o depositare. Queste due attività possono invece servire per dare una data certa dell'esistenza dell'opera con una determinata forma espressiva;
2. pagare per ottenere il copyright: vedi punto precedente, il copyright non si ottiene pagando, l'unico requisito richiesto dalla legge è la presenza del "carattere creativo", ovvero che l'opera contenga elementi nuovi e originali, o meglio, come spiega la Cassazione: «in tema di diritto d’autore, il concetto giuridico di creatività, cui fa riferimento l’art. 1 della legge n. 633 del 1941, non coincide con quello di creazione, originalità e novità assoluta, riferendosi, per converso, alla personale e individuale espressione di un’oggettività appartenente alle categorie elencate, in via esemplificativa, nell’art. 1 della legge citata, di modo che un’opera dell’ingegno riceva protezione a condizione che sia riscontrabile in essa un atto creativo, seppur minimo, suscettibile di manifestazione nel mondo esteriore, con la conseguenza che la creatività non può essere esclusa soltanto perché l’opera consiste in idee e nozioni semplici, ricomprese nel patrimonio intellettuale di persone aventi esperienza nella materia; inoltre, la creatività non è costituita dall’idea in sé, ma dalla forma della sua espressione, ovvero dalla sua soggettività, di modo che la stessa idea può essere alla base di diverse opere che sono o possono essere diverse per la creatività soggettiva che ciascuno degli autori spende e che, in quanto tale, rileva ai fini della protezione».
Ci sono altri video nel canale dove riprendo questo argomento, che puoi vedere.
@@DirittodautoreIt grazie, ma non credo d'aver capito granché purtroppo... ho solo capito che posso pubblicare la mia musica su youtube ma non mi sono chiare le conseguenze a cui potrei andare incontro nel caso qualcuno plagi o, addirittura, si appropri delle mie opere. in tal senso chiedo: fa fede la data di pubblicazione su youtube?! in altre parole se pubblico una mia base musicale e qualcuno la trova e la prende, o la ricopia senza chiedermi nulla e ci fa il disco per l'estate e, per assurdo, vende milioni di copie... io cosa posso fare ai sensi di legge se non ho registrato/depositato la mia opera? come faccio a dimostrare che l'opera in questione è la mia?!?
@@martinicampari la data di pubblicazione di youtube è una prova di esistenza dell'opera in una forma espressiva compiuta a una certa data. Se qualcuno si appropria della tua base musicale, in questo caso del master, ovvero del fonogramma, come lo chiama la legge, puoi agire come produttore discografico ai sensi degli articoli 72 e ss. della legge sul diritto d'autore, in quanto titolare dei diritti. Dimostrare che la base musicale è tua dovrebbe essere semplice: avrai gli stem, le sessioni di recording della DAW (Logic o altro), ecc. ecc., no? Però ti posso anche suggerire di non vivere nella paura che qualcuno si appropri del tuo lavoro creativo, perché così non pubblicherai mai nulla. Se invece pubblichi e hai poi un riconoscimento del pubblico, perché magari produci qualcosa di nuovo e originale, o fortemente caratterizzato da una forma espressiva personale, è il pubblico stesso che si accorge se ti hanno copiato o meno.
@@DirittodautoreIt grazie, adesso capisco forse un po' meglio... onestamente non ci spero neanche più che il pubblico si accorga delle mie produzioni e che mi dia un riconoscimento. credo ormai di essere una goccia in un oceano e non sarò certo io con il mio PC, dalla mia cameretta, a fare la differenza! e come me ce ne sono milioni di altri che rimarranno "sepolti" nell'anonimato indifferentemente dalla bravura. ne sono convinto! semmai pubblicassi qualcosa, lo farei solamente per soddisfare il mio ego, poi se piace a qualcun altro ben venga!...
detto ciò, volevo precisare che, sì posso dimostrare che le produzioni sono mie, ma spesso, si tratta di produzioni "sample based" ovvero contengono elementi "estratti" da altre opere e "mescolate" con elementi suonati da me in MIDI. pertanto i software utilizzati non sono sempre di "provenienza lecita", intendo dire, non sono sempre regolarmente acquistati: molto spesso si fa "passamano" tra amici per ottenere certi software... quindi non saprei nemmeno come siamo messi coi diritti. non vorrei "tirarmi la zappa sui piedi!"...
@@martinicampari sul campionamento ci sono un paio di video nel canale, tra cui uno dove spiego quando il campionamento è lecito. Se il sample è riconoscibile e proviene da un master al quale è assegnato un ContentId - e pertanto YT ha il fingerprint - potrebbe partire la contestazione per violazione copyright. Ma è un problema facilmente risolvibile perché prima di pubblicare si può fare un check, se dopo questo check YT non segnala problemi, allora non ci sono problemi. Se si usano sample liberi, è difficile che il contenuto possa essere monetizzato perché non è permesso dalle regole di YT. Il software va sempre acquistato, se si vuole dormire tranquilli, oggi ci sono sistemi per tracciarne l'utilizzo e risalire all'indirizzo IP dell'utente che lo sta utilizzando senza licenza. Come studio legale abbiamo affrontato più volte questa situazione (mai nel settore musicale, ma in quello professionale si).
salve, l'ho scoperta per caso, e trovo molto belli i suoi video e spiegazioni, vorrei chiederle una cosa, sto iniziando a produrre magliette, leggings etc, qualè sarebbe la strada per tutelare la mia arte, disegni foto?.
intanto grazie, potrebbe intanto essere di interesse registrare l'eventuale marchio con il quale produrrà le magliette, ecc., per quanto riguarda le foto, i disegni, ecc., come spiego nel video, l'unico requisito richiesto dalla legge per la tutela è che tali opere siano di "carattere creativo", ovvero oggettivamente nuove o anche che presentino carattere di originalità e vi sia rispecchiata la personalità dell'autore. La tutela del diritto d'autore non è soggetta a formalità come la registrazione o il deposito, al contrario di quanto avviene nel mondo della proprietà industriale, per esempio marchi e brevetti.
Dal punto di vista pratico, in caso di plagi-contraffazioni, ovvero di riproduzioni senza preventive autorizzazioni, o di usurpazione di paternità, la tutela può essere invece difficoltosa, perché, per esempio, se c'è un produttore di qualche altro paese, magari non europeo, che copia, è difficile contrastarlo nella sua attività, o meglio, può essere molto dispendioso.
@@DirittodautoreIt grazie per la sua risposta, infatti come diceva lei, conta la data di creazione dell'opera, a fine gennaio se tutto va bene, deposito il marchio a livello europeo.
@@Actarus197239 bene ottimo
Grazie
prego 🙂
Salve,come posso fare per contattarla privatamente,per avere delle info dettagliate?una email?
Salve, può scrivermi a studio@dammassa.com
Se volessi inserire in un libro un mio brano musicale (scritto da me, ma composto da un arrangiatore e cantato da una vocalist) è sufficiente fare il deposito alla Siae come opera inedita oppure devo iscrivermi alla sezione musica?
Inserirlo come? Testo e musica? Oppure allegare la registrazione musicale? O stiamo parlando di un audiolibro?
@@DirittodautoreIt Sono indecisa se inserire un cd da allegare al libro oppure inserire solo il testo e la musica. Serve l'autorizzazione del compositore?
@@francescasalvi5436 Per l'inserimento di solo testo e musica ci vuole l'autorizzazione (scritta) del compositore. Non è necessario depositare l'opera musicale in SIAE o Soundreef a meno che il compositore non sia iscritto a uno (o altro) di questi organismi di gestione collettiva (OGC).
Ben diverso è il discorso del CD allegato: in questo caso bisogna richiedere il bollino SIAE (www.siae.it/it/utilizzatori/musica/bollini-siae-vidimazione/bollini-siae-vidimazione) a prescindere che l'opera sia stata depositata o meno in una OGC, perché il bollino ha una funzione anticontraffazione. Se l'opera è in tutela (= è stata depositata in quanto uno degli autori è iscritto) presso una OGC, si pagherà un compenso per la riproduzione della stessa, parametrato alla quantità di bollini che si richiederanno. Se non è in tutela, allora si pagherà solo il costo "puro" dei bollini richiesti.
Il deposito come opera inedita non serve.
Grazie
Anche il registro SIAE del software è a titolo oneroso (126,00 euro) e, se non si ha un CD-DVD recorder che ormai stanno scomparendo, bisogna trovare qualcuno che ce l'abbia ancora o pagare per farsi fare una copia. Benché io riesca a capire la necessità di versare una quota non capisco come mai nel 2020 si richieda ancora l'invio del software su un supporto fisico e la compilazione di moduli fisici. Questioni apparentemente di piccola entità ma che possono costituire un ostacolo. Ad esempio se uno ha più software da registrare il costo complessivo potrebbe diventare piuttosto alto. D'altra parte, se non si ha partita IVA, l'unico modo di pubblicare un software sul Web (sempre che la pubblicazione sul Web sia ammessa come prova della data certa) è gratuitamente. Che scopo ha avvalersi di un diritto di sfruttamento che non si può sfruttare? Tradotto: un cittadino qualsiasi o peggio un giovane adolescente squattrinato non sono tutelati. Da cui è facile capire come siano possibili tutta una serie di scorrettezze, sfruttamento e ingiustizie nel mercato del lavoro.
Un buon suggerimento per SIAE, quello di dotarsi di una piattaforma online per il Pubblico Registro per il Software... ci informeremo se per caso è in programma.
La pubblicazione, qualunque essa sia, aiuta a dare data certa.
In ogni caso lo sfruttamento dei propri diritti non dipende dalla registrazione, ricordiamoci (c'è un video sull'argomento) che il diritto d'autore non dipende da questo, da depositi o da altre formalità...
Una mia frase da tutelare che voglio utilizzare x un mio prodotto alimentare che devo commercializzare.Come devo agire? AnticipatamenteGRAZIE
Difficile tutelarla con il diritto d'autore, a meno che non sia veramente originale e oggettivamente nuova. Si potrebbe invece esplorare la strada del marchio. Oppure far valere le norme sulla concorrenza sleale nel caso in cui, dopo averla utilizzata per la promozione del prodotto alimentare (mi pare di capire), un terzo soggetto imprenditore la utilizzi in violazione del disposto dell'art. 2598 c.c.
Buongiorno avvocato
Con la cessione del diritto d'autore tanto ad Amazon che a Streetlib, queste piattaforme non possono stampare e vendere senza il mio consenso, poiché essi sono intermediari, giusto?
Neppure in caso di disdetta del contratto, passando ad altra piattaforma possono trattenersi l'opera sui loro "clound" essendo essa pubblicata in formato e-book con codice ISBN?
Con la cessione del diritto d'autore posso io comunque spedire la pubblicazione (con codice ISBN fornito e venduto da loro insieme al pagamento anticipato dei servizi di stampata on Demand) al registro delle opere d'ingegno con sede a Roma per il deposito o no?
Le allego il link informativo che ha redatto StreetLib sul diritto d'autore in occasione del rinnovo del contratto se mai le risultasse utile per altri suoi video.
ua-cam.com/video/BJ7POgXzHG0/v-deo.html
Grazie anticipatamente delle risposte.
Per poter utilizzare un'opera protetta dal diritto d'autore, è necessario il consenso del titolare dei diritti. Per cui nel caso da te prospettato, sia Amazon che Streetlib hanno necessità di avere la tua autorizzazione per vendere la tua opera letteraria. Se questo consenso/autorizzazione viene a mancare, perché, per esempio, il contratto è stato disdettato, non è più possibile utilizzare l'opera, in nessun modo. Se vuoi procedere al deposito presso il registro del Ministero della Cultura, lo puoi fare. Ti ringrazio per il link del video, me lo guarderò con calma.
@@DirittodautoreIt Buongiorno, ho stampato l'opera con un codice ISBN acquistato dalla piattaforma di distribuzione StreetLib srl Milano nel 2023.
Tale codice ha nei metadati il mio nominativo come AUTORE SELF-PUBLISHING e il titolo della mia opera. Stampato al 5 aprile 2024 ed ordinato il 29 marzo di c.a. alla data attuale il codice ISBN non è ancora attivo: conferma avvenuta da telefonata all'agenzia ISBN di questa mattina 17 aprile 2024.
Siccome, oltre ad averla stampata, per tutelare il mio diritto, l'ho anche inviata al Registro pubblico delle opere d'ingegno sito al MIC di Roma, tutto questo lavoro non può dare frutto se ISBN non è attivo.
In questo specifico caso si può configurare anche una frode in commercio ?
Le lascio la mia mail andrea.gambino@astepec.it per inviarmi informazioni su una possibile azione legale.
Cordialità
@@andreagambino7790 il mio consiglio è di scrivere a StreetLib per chiedere come mai non hanno ancora inserito i dati nel portale ISBN. Ovvero, l'editore acquista da ISBN un tot di codici; successivamente, assegna ciascun codice a un'opera letteraria, dopodiché, per ciascun codice, deve inserire i dati nel portale ISBN (indicando titolo dell'opera, autore, ecc. ecc.) che successivamente li elabora. Tutto questo richiedede del tempo, ovviamente.
@@DirittodautoreIt Da contratto con la piattaforma, essi si configurano come distributore e non editore. Grazie, scriverò a StreetLib. cordialità
@@andreagambino7790 ma qualcuno dovrà comunicare a ISBN i dati, no? E scommetto che il prefisso Editore è associato a loro (per maggiori info leggi qui: www.isbn.it/CODICEISBN.aspx)