Giovanni, non posso che continuamente complimentarmi con la lineare chiarezza dei concetti con cui esponi la materia per chi è un novello, ma anche di ottimo rinfresco della memoria per chi è invece immerso nelle nostre questioni di diritto.
Buongiorno :) nel caso in cui si stampino porzioni di testo/testi interi di una canzone su un capo d'abbigliamento (felpe, magliette etc.) per poi venderlo, si va incontro a violazioni di qualche tipo? Grazie in anticipo
Come produttore di fonogrammi ex artt. 72 e ss. l.d.a., Lei è titolare dei diritti sui fonogrammi che produce. I circuiti radio instore non lo sono. Gli store che diffondono la musica di sottofondo sono tenuti al pagamento dei compensi per le utilizzazioni secondarie dei fonogrammi ex artt. 73 e 73-bis (che disgraziatamente nel settore sono chiamati "diritti connessi" generando così una confusione terminologica non di poco conto) agli organismi di gestione collettiva che provvedono alla loro raccolta ex art. 73 l.d.a. (come SCF) e alla ripartizione agli aventi diritto (tra cui anche Lei).
Buongiorno. Ho una curiosità. Ho composto e scritto un brano musicale e voglio farlo arrangiare e cantare da una cantante. Ovviamente ho pensato di pagarla per questo lavoro con una somma una tantum. Basta una liberatoria? Inoltre se metto il brano su Spotify devo per forza spartire con lei i proventi?
Buongiorno, intanto complimenti per questi video bellissimi ed estremamente istruttivi. Mi rimane per qualche dubbio: - che differenza c'è tra il cosiddetto proprietario del master e il proprietario del fonogramma? sono la stessa figura o si differenziano in qualche modo? - io sono un pianista, arrangiatore e "produttore musicale", quindi realizzo opere musicali conto terzi, in forma più o meno completa a seconda dei casi e delle commissioni. Avrebbe senso per una figura come la mia diventare editore della musica che realizzo? Vedo che molti miei colleghi conservano delle quote editoriali delle loro realizzazioni o le vendono alle case discografiche che poi si dimostrano interessate alla musica. - esistono diritti connessi per il fonico ovvero colui che registra, mixa e masterizza il multitraccia? con l'aumentare della mole di quella che possiamo generalmente chiamare "musica elettronica", anche la scelta di un particolare riverbero o di un particolare posizionamento nell'immagine stereo io credo che possano essere definiti lavori creativi o intellettuali. Grazie molte ancora per i video! Saluti!
Buongiorno, grazie! Il proprietario del master e il proprietario del fonogramma sono la stessa cosa, con il termine fonogramma si intende la "prima fissazione dei suoni provenienti da una interpretazione o esecuzione o di altri suoni o di rappresentazioni di suoni", il master è sostanzialmente la fissazione pronta per essere pubblicata. Diventare editore musicale: può anche avere senso, ma bisogna prendersi in carico gli obblighi dell'editore, che sono principalmente quelli di far si che l'opera musicale sia utilizzata e produca proventi: - niente diritti connessi per il fonico. Quanto descrive è un lavoro tecnico, sulla cui creatività possiamo anche aprire un dibattito. Contrattualmente le parti possono anche decidere di riconoscere una percentuale di royalties, ma in generale il fonico è pagato a forfait. Saluti
Ciao, una domanda: sto realizzando un cortometraggio di danza e teatro, dunque vengono utilizzate molte tracce musicali...basta comprare la traccia o bisogna pagare i diritti e la SIAE? Grazie! Comunque ottimo video!
prego, comunque né l'uno né l'altro, se è sincronizzazione bisogna chiedere l'autorizzazione direttamente ai titolari dei diritti sulle opere musicali, e ai titolari dei diritti delle tracce musicali, come spiego in questo video ua-cam.com/video/9PjzMh231CQ/v-deo.html. L'alternativa è quella di rivolgersi a qualche società di production music che hanno cataloghi musicali dove andare ad attingere a costi non elevati, oppure usare musica royalty free (ma che non significa che non si debba pagare), in quest'ultimo caso con tutti i rischi che comporta l'uso di musica royalty free (che magari poi si scopre che non lo è).
Buongiorno Innanzitutto volevo fare i complimenti per il canale e volevo chiedere un'informazione se possibile: ho fatto una canzone sulla mania di un gioco famoso per bambini. La canzone è molto bella e non usa né musiche di quel gioco protette da copyright né immagini protette da copyright della copertina, Ma parla solo della mania di quel gioco citando il nome e nominando anche i personaggi del gioco e delle modalità di gioco specifiche in una sequenza hip-hop,rap. La canzone ha passato l'ispezione del distributore digitale e sta per essere distribuita ai partner. Domanda: posso avere qualche problema con l'azienda di quel gioco?
Buongiorno, grazie. Non posso dare opinioni su casi specifici senza analizzare il materiale. In generale queste citazioni non comportano problemi se non sono offensive e non veritiere.
Non sono nè offensive e nè non veritiere,anzi è una canzone molto positiva sul gioco in questione.Visto che la distribuzione è iniziata cosa è più saggio fare secondo lei? Contattare l'azienda per chiedere le loro politiche in merito, cercare di capire io i loro termini e condizioni o non fare niente visto che è passata l'ispezione?
Buongiorno, ho letto che la Spagna, e se non sbaglio anche l'Ungheria, hanno imposto rispettivamente a spotify e dezeer di riconoscere i diritti connessi per l'utilizzo della musica sulle piattaforme. Cosa c'è di vero? Significa che, se ad esempio un artista interprete o un discografico italiano (iscritto a una collecting italiana che ha rapporti con l'omologa spagnola) riceve plays dalla Spagna dovrebbe vedersi riconosciuti i tanto agognati diritti?
Buongiorno, stiamo parlando dei diritti a compenso per le utilizzazioni secondarie del fonogramma, ex artt. 73 e 73-bis della legge sul diritto d'autore, di cui una quota spetta agli artisti interpreti ex art. 80 comma 1 lett. c) l.d.a. Impropriamente chiamati, nel settore della discografia, "diritti connessi". Ma sono compensi. Il secondo aspetto da considerare è la regola del principio di territorialità, ovvero l'applicazione della legge del territorio (nazione) ove si fa valere la tutela. Dalle mie ricerche vedo che parrebbe che sia AIE spagnola (collecting di artisti interpreti ed esecutori) che l'omonima ungherese, che si chiama EJI, raccolgano questi compensi. Ipotizzo che le leggi nazionali dei due paesi prevedano questo tipo di compenso anche per lo streaming, mentre in Italia non è così. Se maturano compensi a favore di artisti interpreti esecutori italiani (e di conseguenza anche per i produttori di fonogrammi) questi possono essere incassati direttamente dai titolari dei diritti, oppure tramite le collecting italiane a cui sono iscritti, grazie agli accordi di reciproca rappresentanza che quest'ultime hanno in essere. A ogni buon conto ho chiesto a Nuovo IMAIE se è così e attendo una loro risposta.
Salve, se io sono l’autore di un brano e chiedo ad un altro cantante se vuole registrarlo con me (ad es. io faccio le strofe e lui i ritornelli) facendomi carico di tutte le spese di registrazione, l’eventuale guadagno derivato dalla vendita del master spetterebbe anche a lui anche se ho pagato tutto io? I diritti connessi li acquisirebbe in automatico o ci sarebbe comunque da compilare e firmare un qualcosa? (Anche per eventualmente rifiutare eventuali proventi). Grazie
se il cantante è meramente un vocalist, di solito si concorda un compenso una tantum con una liberatoria che le parti firmano (il produttore deve acquisire per iscritto i diritti sulla fissazione dell'interpretazione/esecuzione dell'artista)
Invece se uno vuole inserire un brano musicale in un codice QR all'interno di un testo letterario e consentire ai lettori di ascoltare il brano su Spotify? Si può fare liberamente?
Ho quesiti alquanto articolati circa i diritti in opere teatrali. Non ho trovato da nessuna parte (SIAE, società detentrice dei diritti in Italia, federazioni teatrali) risposte alle mie domande. Lei potrebbe aiutarmi a fare luce su cose che nessuno sa/vuole spiegarmi? Grazie
Buongiorno ma se in un video youtube (rivendicato tramite content ID per l’audio) viene mostrato un disegno (GIF) raffigurante un oggetto presente nel video musicale della canzone originale (un particolare strumento musicale) violo qualche diritto anche se l’immagine è stata ridisegnata ed animata da me? Grazie
@@DirittodautoreIt ok è già in un mio video m.ua-cam.com/video/_Y0N1jrUH3g/v-deo.html in pratica ho disegnato ed animato il pianoforte che si trova sul video musicale (Closer nine inch nails)
@@Youri_ vedo che è indicato il brano originale, se a oggi non è stato rimosso potrebbe vuol dire che al titolare dei diritti non da' fastidio, oppure ha indicato come policy del ContentID la non rimozione ma monetizzazione a suo favore.
@@DirittodautoreIt Capisco, quindi l’importante è che il video viene monetizzato dall’autore a prescindere dal contenuto mostrato La ringrazio molto per aver risposto :) Saluti
Buongiorno, sono l'autore unico, il produttore unico (persona fisica) e l'artista escutore unico di una serie di audio/video marcati temporalmente presso Patamu Registry. Per quanto attiene alla componente video, essa viene da me offerta gratuitamente sia per la fruizione privata che per quella pubblica, poichè in essa compaiono raffigurati gli esterni di alcuni Beni Culturali pubblici. La legge N.24 del 2017 ha modificato il comma 3bis dell'art.108 (vado a memoria) del Codice dei Beni Culturali consentendomelo, specie se in chiave di promozione degli stessi. La stessa legge, se non vado errato, mi obbliga a percepire un reddito non nullo relativamente ai diritti connessi, di fatto interrompendo la "catena di gratuità" che mi premuravo di mantenere (e far mantenere) fino all'esibizione pubblica delle mie opere. Davvero aberrante la normativa che, se con l'art. 12 della 633/1941 mi consente amplissima autonomia gestionale "in proprio" dei diritti patrimoniali relativi al D. d'A, per quanto riguarda i connessi ti obbliga all'intermediazione forzata, al reddito coatto e ad una improbabile armonizzazione fiscale sia in ambito domestico che OCSE. Ma siamo sicuri che 'sta roba sta in piedi? E la libertà di espressione? Costituzionalmente salva?
Buongiorno, bisogna fare un po' di ordine in quello che scrive. Non mi pare che la questione sia nei termini che presenta lei, anzi. Sulla fruizione dei beni culturali e il loro rapporto col diritto d'autore trova in questo canale un video dove ne parliamo diffusamente con il Prof. Roberto Caso, a questo link: ua-cam.com/video/mKNq2lF8pi8/v-deo.htmlsi=jVf9zXhqPzUXY7JP che dovrebbe aiutare a chiarire le idee
@@DirittodautoreIt Buongiorno, effettivamente la Sua gentile risposta mi ha indotto a riconsiderare la fondatezza di alcune mie considerazioni. Ad una più attenta rilettura degli art. 73, 73 bis e 84 della 633/1941 l'obbligo di intermediazione da me denunciato (assieme al reddito coatto non nullo) sembra rivelarsi un abbaglio, una suggestione. Oggettivamente la più ampia possibilità di accordi tra le parti (compresa l'illimitata gratuità d'utilizzo) sembra qui prevista, confinando il ricorso alle società di gestione collettiva nell'ambito della facoltatività. Per ricondursi al mio reale caso, in qualità di persona fisica io posso (sempre riunendo in me i ruoli di autore, produttore ed esecutore unico di un'opera audiovisiva) decidere di autorizzare Mario (titolare dell'omonimo bar) all'esibizione gratuita al pubblico di una mia opera fino al 01/04/2024 e successivamente farmi corrispondere solo il diritto d'autore per la parte musicale, dato che la gratuità per i diritti rimanenti non comporta nè rinuncia nè cessione degli stessi. Le sarei molto grato qualora potesse commentare la mia prospettiva.
@@eddyrecosa8121 si, quanto scrive mi sembra corretto, la gestione collettiva dei diritti d'autore è facoltativa, quella per i diritti connessi di p.f. e a.ie. invece no, ma comunque Lei, rivestendo le qualità di autore, artista e produttore dell'opera audiovisiva, e, mi sembra di capire, anche delle musiche, può decidere come e a chi far utilizzare le sue opere/materiali.
ma se io acquisto la licenza per una musica scaricata (per es. da envato elements o Artlist.io) a pagamento poichè pago l'abbonamento annuale per un video che ho ripreso e montato che mi è stato commissionato da un cliente che poi lo inserirà sul suo sito o instagram rischia poi lui che gli venga bloccata poichè sono io che l'ho scaricato ed acquisito la licenza? Chi dovrebbe quindi acquistare la musica che devo inserire nel video??? Io autore del video e del montaggio o il cliente che lo userà poi nei suoi social media. E se lo acquista lui posso io inserirlo sul mio sito o social a prova di aver fatto questo lavoro commerciale per un cliente? NON HO TROVATO
se la licenza permette la sincronizzazione, il problema non sussiste. Per cui è importante avere sempre il riferimento del sito dove si acquista il brano musicale, e della licenza (che deve comprendere sia l'opera musicale che la registrazione musicale), salvandone una copia in locale, in modo che se sorge una contestazione in merito all'uso (la sincronizzazione) si sia in grado di provare di aver ricevuto l'autorizzazione sia per l'uso dell'opera che del fonogramma.
@@DirittodautoreIt GRAZIE PER LA VELOCE RIPSOSTA . Comunque quando scarico la licenza da "Audio jungle" appaiono su di essa solo i mie dati di abbonamento (con dati della mia azienda) ed anche se poi fatturo al cliente il lavoro (video+editing+musica) lui quando lo andrà a pubblicare su UA-cam o instagram come potrà dimostrare che ha la licenza? Mostrando (nel caso gli vengano richiesti i diritti) la mia fattura per il lavoro complessivo che gli ho commissionato? GRAZIE
@@DirittodautoreIt Grazie per la risposta ma non non credo ancora di aver capito o mi sono spiegato male. Chi deve acquistare la musica e pagare i diritti di utilizzo? Io che ho girato e montato il video o chi me lo ha commissionato che lo vorrà poi usare su un suo social media come Instagram o UA-cam per promuoverlo??
@@videophotography ripeto, bisogna leggere la licenza, può prevedere l'autorizzazione solo per chi acquista, può prevedere anche sia utilizzabile anche dal committente... bisogna leggere la licenza
Giovanni, non posso che continuamente complimentarmi con la lineare chiarezza dei concetti con cui esponi la materia per chi è un novello, ma anche di ottimo rinfresco della memoria per chi è invece immerso nelle nostre questioni di diritto.
Grazie mille!
Grazie mi è stato molto utile sia per la scuola ( educazione civica-musica )sia per la conoscenza personale.
Bravissimo continua così !
🙏🙏🙏
Buongiorno :)
nel caso in cui si stampino porzioni di testo/testi interi di una canzone su un capo d'abbigliamento (felpe, magliette etc.) per poi venderlo, si va incontro a violazioni di qualche tipo?
Grazie in anticipo
Buongiorno, a meno che non siano testi di pubblico dominio, ci vuole l'autorizzazione del titolare dei diritti
👍
Salve, compongo,eseguo e produco musica per i circuiti radio instore. Sono anch'essi portatori di diritti connessi?
Come produttore di fonogrammi ex artt. 72 e ss. l.d.a., Lei è titolare dei diritti sui fonogrammi che produce. I circuiti radio instore non lo sono. Gli store che diffondono la musica di sottofondo sono tenuti al pagamento dei compensi per le utilizzazioni secondarie dei fonogrammi ex artt. 73 e 73-bis (che disgraziatamente nel settore sono chiamati "diritti connessi" generando così una confusione terminologica non di poco conto) agli organismi di gestione collettiva che provvedono alla loro raccolta ex art. 73 l.d.a. (come SCF) e alla ripartizione agli aventi diritto (tra cui anche Lei).
Buongiorno. Ho una curiosità. Ho composto e scritto un brano musicale e voglio farlo arrangiare e cantare da una cantante. Ovviamente ho pensato di pagarla per questo lavoro con una somma una tantum. Basta una liberatoria? Inoltre se metto il brano su Spotify devo per forza spartire con lei i proventi?
Buongiorno, la liberatoria è il minimo, e l'artista può essere pagato con una somma una tantum.
Buongiorno,
intanto complimenti per questi video bellissimi ed estremamente istruttivi.
Mi rimane per qualche dubbio:
- che differenza c'è tra il cosiddetto proprietario del master e il proprietario del fonogramma? sono la stessa figura o si differenziano in qualche modo?
- io sono un pianista, arrangiatore e "produttore musicale", quindi realizzo opere musicali conto terzi, in forma più o meno completa a seconda dei casi e delle commissioni. Avrebbe senso per una figura come la mia diventare editore della musica che realizzo? Vedo che molti miei colleghi conservano delle quote editoriali delle loro realizzazioni o le vendono alle case discografiche che poi si dimostrano interessate alla musica.
- esistono diritti connessi per il fonico ovvero colui che registra, mixa e masterizza il multitraccia? con l'aumentare della mole di quella che possiamo generalmente chiamare "musica elettronica", anche la scelta di un particolare riverbero o di un particolare posizionamento nell'immagine stereo io credo che possano essere definiti lavori creativi o intellettuali.
Grazie molte ancora per i video!
Saluti!
Buongiorno, grazie! Il proprietario del master e il proprietario del fonogramma sono la stessa cosa, con il termine fonogramma si intende la "prima fissazione dei suoni provenienti da una interpretazione o esecuzione o di altri suoni o di rappresentazioni di suoni", il master è sostanzialmente la fissazione pronta per essere pubblicata.
Diventare editore musicale: può anche avere senso, ma bisogna prendersi in carico gli obblighi dell'editore, che sono principalmente quelli di far si che l'opera musicale sia utilizzata e produca proventi:
- niente diritti connessi per il fonico. Quanto descrive è un lavoro tecnico, sulla cui creatività possiamo anche aprire un dibattito. Contrattualmente le parti possono anche decidere di riconoscere una percentuale di royalties, ma in generale il fonico è pagato a forfait.
Saluti
@@DirittodautoreIt grazie mille!
Ciao, una domanda: sto realizzando un cortometraggio di danza e teatro, dunque vengono utilizzate molte tracce musicali...basta comprare la traccia o bisogna pagare i diritti e la SIAE? Grazie! Comunque ottimo video!
prego, comunque né l'uno né l'altro, se è sincronizzazione bisogna chiedere l'autorizzazione direttamente ai titolari dei diritti sulle opere musicali, e ai titolari dei diritti delle tracce musicali, come spiego in questo video ua-cam.com/video/9PjzMh231CQ/v-deo.html. L'alternativa è quella di rivolgersi a qualche società di production music che hanno cataloghi musicali dove andare ad attingere a costi non elevati, oppure usare musica royalty free (ma che non significa che non si debba pagare), in quest'ultimo caso con tutti i rischi che comporta l'uso di musica royalty free (che magari poi si scopre che non lo è).
Buongiorno Innanzitutto volevo fare i complimenti per il canale e volevo chiedere un'informazione se possibile: ho fatto una canzone sulla mania di un gioco famoso per bambini. La canzone è molto bella e non usa né musiche di quel gioco protette da copyright né immagini protette da copyright della copertina, Ma parla solo della mania di quel gioco citando il nome e nominando anche i personaggi del gioco e delle modalità di gioco specifiche in una sequenza hip-hop,rap. La canzone ha passato l'ispezione del distributore digitale e sta per essere distribuita ai partner. Domanda: posso avere qualche problema con l'azienda di quel gioco?
Buongiorno, grazie. Non posso dare opinioni su casi specifici senza analizzare il materiale. In generale queste citazioni non comportano problemi se non sono offensive e non veritiere.
Non sono nè offensive e nè non veritiere,anzi è una canzone molto positiva sul gioco in questione.Visto che la distribuzione è iniziata cosa è più saggio fare secondo lei? Contattare l'azienda per chiedere le loro politiche in merito, cercare di capire io i loro termini e condizioni o non fare niente visto che è passata l'ispezione?
ua-cam.com/video/RaWDIG7X8n4/v-deo.htmlfeature=shared
Le giro il link dell' opera in questione ua-cam.com/video/RaWDIG7X8n4/v-deo.htmlfeature=shared
Ho girato il link dell'Opera in questione sulla pagina Facebook
Buongiorno, ho letto che la Spagna, e se non sbaglio anche l'Ungheria, hanno imposto rispettivamente a spotify e dezeer di riconoscere i diritti connessi per l'utilizzo della musica sulle piattaforme. Cosa c'è di vero? Significa che, se ad esempio un artista interprete o un discografico italiano (iscritto a una collecting italiana che ha rapporti con l'omologa spagnola) riceve plays dalla Spagna dovrebbe vedersi riconosciuti i tanto agognati diritti?
Buongiorno, stiamo parlando dei diritti a compenso per le utilizzazioni secondarie del fonogramma, ex artt. 73 e 73-bis della legge sul diritto d'autore, di cui una quota spetta agli artisti interpreti ex art. 80 comma 1 lett. c) l.d.a. Impropriamente chiamati, nel settore della discografia, "diritti connessi". Ma sono compensi. Il secondo aspetto da considerare è la regola del principio di territorialità, ovvero l'applicazione della legge del territorio (nazione) ove si fa valere la tutela. Dalle mie ricerche vedo che parrebbe che sia AIE spagnola (collecting di artisti interpreti ed esecutori) che l'omonima ungherese, che si chiama EJI, raccolgano questi compensi. Ipotizzo che le leggi nazionali dei due paesi prevedano questo tipo di compenso anche per lo streaming, mentre in Italia non è così. Se maturano compensi a favore di artisti interpreti esecutori italiani (e di conseguenza anche per i produttori di fonogrammi) questi possono essere incassati direttamente dai titolari dei diritti, oppure tramite le collecting italiane a cui sono iscritti, grazie agli accordi di reciproca rappresentanza che quest'ultime hanno in essere. A ogni buon conto ho chiesto a Nuovo IMAIE se è così e attendo una loro risposta.
@@avvgiovannidammassa grazie mille, è una questione, a mio avviso, davvero interessante. Aspettiamo sue preziose novità in merito.
👍
Pare che le novità arriveranno... mi risulta che le collecting stiano lavorando per raccogliere questi compensi anche in Italia
Salve, se io sono l’autore di un brano e chiedo ad un altro cantante se vuole registrarlo con me (ad es. io faccio le strofe e lui i ritornelli) facendomi carico di tutte le spese di registrazione, l’eventuale guadagno derivato dalla vendita del master spetterebbe anche a lui anche se ho pagato tutto io?
I diritti connessi li acquisirebbe in automatico o ci sarebbe comunque da compilare e firmare un qualcosa? (Anche per eventualmente rifiutare eventuali proventi).
Grazie
se il cantante è meramente un vocalist, di solito si concorda un compenso una tantum con una liberatoria che le parti firmano (il produttore deve acquisire per iscritto i diritti sulla fissazione dell'interpretazione/esecuzione dell'artista)
Invece se uno vuole inserire un brano musicale in un codice QR all'interno di un testo letterario e consentire ai lettori di ascoltare il brano su Spotify? Si può fare liberamente?
si può fare, l'accesso al brano in questione dipende dal tipo di rapporto che il singolo utente ha con Spotify (abbonamento o meno)
Se un'azienda stampa su tela (su richiesta dell'autore) delle copie dell'opera pittorica originale....diventa titolare di diritti connessi?
buongiorno, no
Ho quesiti alquanto articolati circa i diritti in opere teatrali. Non ho trovato da nessuna parte (SIAE, società detentrice dei diritti in Italia, federazioni teatrali) risposte alle mie domande. Lei potrebbe aiutarmi a fare luce su cose che nessuno sa/vuole spiegarmi? Grazie
provi a scrivermi a studio@dammassa.com e vediamo cosa si può fare
Buongiorno
ma se in un video youtube (rivendicato tramite content ID per l’audio)
viene mostrato un disegno (GIF) raffigurante un oggetto presente nel video musicale della canzone originale
(un particolare strumento musicale) violo qualche diritto anche se l’immagine è stata ridisegnata ed animata da me?
Grazie
Per poter rispondere bisognerebbe vederlo...
@@DirittodautoreIt ok
è già in un mio video
m.ua-cam.com/video/_Y0N1jrUH3g/v-deo.html
in pratica ho disegnato ed animato il pianoforte che si trova sul video musicale (Closer nine inch nails)
@@Youri_ vedo che è indicato il brano originale, se a oggi non è stato rimosso potrebbe vuol dire che al titolare dei diritti non da' fastidio, oppure ha indicato come policy del ContentID la non rimozione ma monetizzazione a suo favore.
@@DirittodautoreIt Capisco,
quindi l’importante è che il video viene monetizzato dall’autore
a prescindere dal contenuto mostrato
La ringrazio molto per aver risposto :)
Saluti
Salve! Offrite anche servizi di consulenza?
Buongiorno, come studio legale si, ci trova qui: www.dammassa.com
Buongiorno, sono l'autore unico, il produttore unico (persona fisica) e l'artista escutore unico di una serie di audio/video marcati temporalmente presso Patamu Registry. Per quanto attiene alla componente video, essa viene da me offerta gratuitamente sia per la fruizione privata che per quella pubblica, poichè in essa compaiono raffigurati gli esterni di alcuni Beni Culturali pubblici. La legge N.24 del 2017 ha modificato il comma 3bis dell'art.108 (vado a memoria) del Codice dei Beni Culturali consentendomelo, specie se in chiave di promozione degli stessi. La stessa legge, se non vado errato, mi obbliga a percepire un reddito non nullo relativamente ai diritti connessi, di fatto interrompendo la "catena di gratuità" che mi premuravo di mantenere (e far mantenere) fino all'esibizione pubblica delle mie opere. Davvero aberrante la normativa che, se con l'art. 12 della 633/1941 mi consente amplissima autonomia gestionale "in proprio" dei diritti patrimoniali relativi al D. d'A, per quanto riguarda i connessi ti obbliga all'intermediazione forzata, al reddito coatto e ad una improbabile armonizzazione fiscale sia in ambito domestico che OCSE. Ma siamo sicuri che 'sta roba sta in piedi? E la libertà di espressione? Costituzionalmente salva?
Buongiorno, bisogna fare un po' di ordine in quello che scrive. Non mi pare che la questione sia nei termini che presenta lei, anzi. Sulla fruizione dei beni culturali e il loro rapporto col diritto d'autore trova in questo canale un video dove ne parliamo diffusamente con il Prof. Roberto Caso, a questo link: ua-cam.com/video/mKNq2lF8pi8/v-deo.htmlsi=jVf9zXhqPzUXY7JP che dovrebbe aiutare a chiarire le idee
@@DirittodautoreIt Buongiorno, effettivamente la Sua gentile risposta mi ha indotto a riconsiderare la fondatezza di alcune mie considerazioni. Ad una più attenta rilettura degli art. 73, 73 bis e 84 della 633/1941 l'obbligo di intermediazione da me denunciato (assieme al reddito coatto non nullo) sembra rivelarsi un abbaglio, una suggestione. Oggettivamente la più ampia possibilità di accordi tra le parti (compresa l'illimitata gratuità d'utilizzo) sembra qui prevista, confinando il ricorso alle società di gestione collettiva nell'ambito della facoltatività. Per ricondursi al mio reale caso, in qualità di persona fisica io posso (sempre riunendo in me i ruoli di autore, produttore ed esecutore unico di un'opera audiovisiva) decidere di autorizzare Mario (titolare dell'omonimo bar) all'esibizione gratuita al pubblico di una mia opera fino al 01/04/2024 e successivamente farmi corrispondere solo il diritto d'autore per la parte musicale, dato che la gratuità per i diritti rimanenti non comporta nè rinuncia nè cessione degli stessi.
Le sarei molto grato qualora potesse commentare la mia prospettiva.
@@eddyrecosa8121 si, quanto scrive mi sembra corretto, la gestione collettiva dei diritti d'autore è facoltativa, quella per i diritti connessi di p.f. e a.ie. invece no, ma comunque Lei, rivestendo le qualità di autore, artista e produttore dell'opera audiovisiva, e, mi sembra di capire, anche delle musiche, può decidere come e a chi far utilizzare le sue opere/materiali.
Ma se io ho problemi i diritti d'autore su un brano mio, perché il tag del mio amico è copyright come faccio a dimostrare che è mio
qualsiasi prova, documentale o testimoniale, che lo dimostra, è valida
ma se io acquisto la licenza per una musica scaricata (per es. da envato elements o Artlist.io) a pagamento poichè pago l'abbonamento annuale per un video che ho ripreso e montato che mi è stato commissionato da un cliente che poi lo inserirà sul suo sito o instagram rischia poi lui che gli venga bloccata poichè sono io che l'ho scaricato ed acquisito la licenza? Chi dovrebbe quindi acquistare la musica che devo inserire nel video??? Io autore del video e del montaggio o il cliente che lo userà poi nei suoi social media. E se lo acquista lui posso io inserirlo sul mio sito o social a prova di aver fatto questo lavoro commerciale per un cliente? NON HO TROVATO
se la licenza permette la sincronizzazione, il problema non sussiste. Per cui è importante avere sempre il riferimento del sito dove si acquista il brano musicale, e della licenza (che deve comprendere sia l'opera musicale che la registrazione musicale), salvandone una copia in locale, in modo che se sorge una contestazione in merito all'uso (la sincronizzazione) si sia in grado di provare di aver ricevuto l'autorizzazione sia per l'uso dell'opera che del fonogramma.
@@DirittodautoreIt GRAZIE PER LA VELOCE RIPSOSTA . Comunque quando scarico la licenza da "Audio jungle" appaiono su di essa solo i mie dati di abbonamento (con dati della mia azienda) ed anche se poi fatturo al cliente il lavoro (video+editing+musica) lui quando lo andrà a pubblicare su UA-cam o instagram come potrà dimostrare che ha la licenza? Mostrando (nel caso gli vengano richiesti i diritti) la mia fattura per il lavoro complessivo che gli ho commissionato? GRAZIE
@@videophotography bisogna lettere i termini e condizioni della licenza per poter rispondere a questa domanda
@@DirittodautoreIt Grazie per la risposta ma non non credo ancora di aver capito o mi sono spiegato male. Chi deve acquistare la musica e pagare i diritti di utilizzo? Io che ho girato e montato il video o chi me lo ha commissionato che lo vorrà poi usare su un suo social media come Instagram o UA-cam per promuoverlo??
@@videophotography ripeto, bisogna leggere la licenza, può prevedere l'autorizzazione solo per chi acquista, può prevedere anche sia utilizzabile anche dal committente... bisogna leggere la licenza