LA CULTURA SOFFOCANTE DEL "MONO-LAVORO" | Marco Crepaldi

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  • Опубліковано 24 гру 2024

КОМЕНТАРІ • 72

  • @HikikomoriItalia
    @HikikomoriItalia  4 роки тому +6

    PER APPROFONDIRE:
    Le insidie del post diploma [LIVE]: ua-cam.com/video/xE0wmTkfA5Y/v-deo.html
    La scelta universitaria: ua-cam.com/video/MzejuoIRWXY/v-deo.html
    Il paradosso della scelta: ua-cam.com/video/D7KSvwNbxIg/v-deo.html

  • @annamengoli4803
    @annamengoli4803 4 роки тому +29

    Sono completamente d'accordo con questo. Ho sempre sofferto la scelta di un solo lavoro, dell'università... poi mi sono imbattuta in Emilie Wapnick e, attraverso lei, ho scoperto dell'esistenza di persone simili a me, i multipotenziali. Sono persone portate a più professioni, con più talenti e più vocazioni, che riescono a scolgere bene più lavori. Per i multipotenziali la scelta del lavoro o dell'università è un vero e proprio trauma, perché sappiamo di non poter essere incasellati in una sola professione.
    Secondo me i multipotenziali sono molti di più rispetto a ciò che si pensa e sono magari schiacciati dalla nostra società. Se qualcuno si sente di appartenere a questo gruppo di persone, vi consiglio di leggere il libro "Diventa chi sei" di Emilie Wapnick, dove si spiega nel dettaglio chi sono i multipotenziali e come possono realizzarsi in una società come la nostra.

  • @anfiprotico4233
    @anfiprotico4233 4 роки тому +65

    Sono 3 anni che cambio facoltà universitaria e ancora non ho idea di cosa fare. È un incubo provare questa continua incertezza, sentire di restare indietro rispetto ai cortanei ed essere giudicati da amici e parenti. Grazie per aver trattato questo tema.

    • @M_Marco
      @M_Marco 4 роки тому +12

      Hai pensato di provare a lavorare? Intendo parallelamente allo studio, é un'idea a cui sto pensando da un po' anche per me stesso, soprattutto per il fatto di sentirsi indietro, da un punto di vista psicologico potrebbe avere il vantaggio di dare la sensazione di star comunque mettendo qualcosa da parte, indipendentemente dall'università che fai. Insomma, in qualche modo qualcosa te la ritrovi, un'esperienza, magari qualche contatto, qualche soldo

    • @anfiprotico4233
      @anfiprotico4233 4 роки тому

      @@M_Marco Eh avevo da poco trovato un lavoretto, un po' aiutava, e poi è successo questo casino.

    • @podhditalia
      @podhditalia 4 роки тому +2

      la scelta universitaria dà un'impronta di base al tuo cv, così come dà un messaggio al mercato del lavoro su di te. ma da un lato, per fortuna fa molto più la persona della laurea. dall'altro, purtroppo è solo una % di laureati che riesce a trovare un lavoro al 100% coerente al suo percorso di studi. il mio consiglio è scegli e vai, l'andamento della tua vita sarà poi deciso dalle tue scelte, e non (solo) dal tuo corso di laurea. ogni ripensamento è tempo perso, tanto quanto non basterebbero 10 vite per provare tutti i lavori al mondo e sapere quale si è capaci di fare. questo perchè appunto non è così che funziona. in bocca al lupo.

    • @chiarabellamoli9508
      @chiarabellamoli9508 4 роки тому +4

      Anch' io ho vissuto questa fase della mia vita molto male, e ho trovato una strada che mi soddisfa solo verso i 26 anni, dopo aver intrapreso e abbandonato altre due strade impegnative, e con molta sofferenza psicologica. Ti consiglio di scegliere, tra le tante cose che ti interessano, una che intimamente ti entusiasma, a livello intuitivo, senza troppe considerazioni pratiche riguardo a che lavoro farai o a cosa é considerato accettabile dalla societá o dalla tua famiglia. Credo che spesso si veda l'universita come un tunnel verso un lavoro, e non come un'area della conoscenza da esplorare. Ma solo partendo da un vero interesse, qualunque sia, si puó costruirsi un percorso originale, che non si conosce in anticipo, e che é magari anche innovativo e vario. La vita e molto piú interessante in questo modo. Altrimenti l'universita é solo un modo di accedere a dei "futuri lavorativi" precostituiti, giá testati e approvati da altri (di solito la generazione precedente). E ci si sente in trappola. Non preoccuparti degli altri tuoi interessi che stai lasciando fuori, troverai il modo di farle rientrare in qualche forma nella tua vita o lavoro, e puoi sempre far deviare un po' la tua strada, non é una linea dritta e irremovibile. Molte delle cose che ho studiato in precedenza e che credevo "tempo buttato" stanno arricchendo ció che faccio ora. Riguardo al restare indietro, ti capisco, e probabilmente per un po' non sará facile. Ma tra qualche anno dei 3 o 5 o 7 anni "persi" non si ricorderanno neppure, credimi.

    • @anfiprotico4233
      @anfiprotico4233 4 роки тому

      @@chiarabellamoli9508 @rizzo92 grazie a entrambi per i consigli!

  • @filippocolombimanzi6900
    @filippocolombimanzi6900 4 роки тому +10

    ti conosco da poco ma sei uno dei creatori di contenuti che apprezzo maggiormente. Bravo continua così.

  • @NelloAlfiero
    @NelloAlfiero 4 роки тому +2

    Mi sono accorto solo ora di aver sempre avuto questo tipo di visione. Ci sono andato contro, più volte, scegliendo di cambiare strada, ma con la sensazione di star facendo qualcosa di sbagliato, di uscire dal seminato. A complicare un po' le cose anche il dubbio di vivere tali cambiamenti come una fuga, causata sì dalla consapevolezza di sentirsi al posto sbagliato ma anche forse assecondando quella voglia di mollare tutto che sembrava la soluzione a tante ansie.
    Questo video mi "costringe" però a rivedere questo zigzagare con un po' meno severità.
    Grazie per questi video, mi stanno dando tanti spunti per ripensare/mi.

  • @valentinafailla4964
    @valentinafailla4964 4 роки тому +23

    Aggiungerei un’altra cosa. Nella società in cui viviamo, se una persona frequenta il liceo è praticamente scontato che successivamente andrà a fare l’università. Molto spesso questa scelta non viene presa tenendo conto delle reali propensioni personali, del desiderio di intraprendere quegli studi. Nel contesto sociale da cui provengo, andare all’università è una scelta scontata e quasi dovuta, se non si intraprende questo percorso si è visti come un fallimento dalla famiglia. Questo mi pare ancora più assurda se consideriamo il fatto che il nostro tessuto economico non necessita di questa grande massa di laureati. È una scelta che viene presa solo per “convenzione sociale” e non per la sua effettiva utilità.

    • @marbet2395
      @marbet2395 4 роки тому

      Poi c'è chi vorrebbe essere al tuo posto e non può o parte svantaggiato. È proprio vero che chi ha pane non ha denti...

    • @apprenticerocker9885
      @apprenticerocker9885 4 роки тому +8

      @@marbet2395 Il tuo commento sembra il pippone sui bambini in Africa che i genitori fanno quando i bambini non vogliono mangiare. è facile giudicare da fuori ma la verità è che come dice Marco ognuno di noi è diverso e se qualcuno l'università può essere il periodo più bello della vita per altri 5 anni di sudio supplementari possono essere il colpo di grazia.

    • @apprenticerocker9885
      @apprenticerocker9885 4 роки тому +8

      Parole sante, pure io vengo da un contesto che pone simili pressioni su studenti e famiglie, ho fatto l'errore di andare al liceo consigliato da parenti ed insegnanti pur sapendo di odiare lo studio teorico e rabbrividendo alla sola idea di 5 ulteriori anni di sudio e di dipendenza dai miei, ho passato le pene dell'inferno in quarta e in quinta lottando costantemente per una mantenere una posizione almeno mediocre all'interno della mia classe mentre mio padre mostrava spesso disappunto nei miei confronti, poi è cominciata l'università e si è passati dalla padella alla brace: il corso non mi dispiaceva ma ero circondato da gruppi già formati di ex compagni di classe ed io ero isolato. Mi stavo riducendo gradualmente ad uno zombie, passavo ore su Netflix, l'ultimo periodo era solo il pensiero che il fine settimana sarei andato a passare un oretta con i gattini in un rifugio (adoro i gatti) che mi faceva alzare dal letto. Poi ho trovato un lavoro da sviluppatore, avevo contro l'opinione di quasi tutti in famiglia ma quando hanno visto che ora ho voglia di vivere e sono in un ambiente in cui sono apprezzato si sono quasi tutti convinti.

    • @marbet2395
      @marbet2395 4 роки тому

      @@apprenticerocker9885 ma se ho scritto tre righe?! Posso testimoniare il fatto che a fronte di privilegiati che vanno in crisi perché forzati ad un privilegio diverso da quello che piacerebbe loro ci sono tanti che han dovuto dare l'anima per farsi strada e certe ansie non hanno avuto il tempo di farsele venire? Beati voi che venite da quei contesti, siete fortunati e neanche lo sapete. Che rabbia mi fate!

    • @apprenticerocker9885
      @apprenticerocker9885 4 роки тому +7

      ​@@marbet2395 "pippone" lo dicevo per modo di dire, se preferisci lo chiamo "predica". Comunque prendi il tuo moralismo e il tuo modo di fare altezzoso e vai da un altra parte a seminare zizzania, magari su Twitter o Reddit visto che lì di gente che risponde alle provocazioni e vuole litigare con te per sfogare le reciproche frustrazioni ne trovi a bizzeffe, forse non hai avuto il tempo di farti venire certe ansie ma il tempo da perdere per fare a gara a chi l'ha peggio e a chi soffre di più con degli sconosciuti online lo hai.
      In risposta a quello che hai datto sono d'accordo che c'è chi ha dovuto dare l'anima per frequentare l'università ma ci sono anche milioni di persone totalmente negate per lo studio che sono state obbligate a farla per obblighi familiari o perchè messe in un vicolo cieco dall'attuale mercato del lavoro ed è troppo facile fare di tutta l'erba un fascio, come quelli che vogliono risolvere tutti i problemi del Paese ristabilendo la leva obbligatoria "perchè non c'è più ordine e disciplina". Inoltre nota che so cosa significa impegnarsi e di fatto con il mio impegno mi sono guadagnato un buon lavoro (che sto portando avanti bene) senza "spintarelle" e raccomandazioni quindi conosco il significato di impegno e sacrificio, non sono uno dei tanti privilegiati che si lamentano della loro situazione senza fare nulla per cambiarla anzi peggiorandola passando le giornate tra letto e TV.

  • @desertflower.5642
    @desertflower.5642 4 роки тому +2

    Ti ringrazio tanto, questo video esprime perfettamente un tarlo aveva cominciato ad affiorare nella mia testa da un po' di mesi a questa parte. Frequento l'università al 2 anno di infermieristica, ma sento che per quanto ami questo lavoro, nella vita non voglio fare solo questo e mi sono chiesta:"davvero nel mentre, non potrò fare altro?" "Potro conciliare mai due professioni, se mi tengo organizzata?" "Io nella vita sono solo un'infermiera?" Insomma non voglio identificarmi con un solo ruolo sociale. Hai dato forma e voce ad alcuni miei pensieri, grazie mille

  • @giuliopasini4757
    @giuliopasini4757 4 роки тому +8

    Bellissima riflessione.
    A volte davvero si ha la sensazione di recitare una parte.
    Per gli altri, e purtroppo anche per se stessi.

  • @Jessi41166
    @Jessi41166 3 роки тому +1

    Bel video. Condivido in pieno il discorso della trasversalità, io stessa svolgo un “ lavoro fisso” ma part time che mi garantisce quindi uno stipendio fisso discreto al mese senza portarmi però via troppo del mio tempo personale che dedico per svolgere anche altri lavori extra da freelance o a chiamata ( in ambito anche diverso dal mio lavoro principale). Questo mi permette di svagare, affrontare stimoli nuovi, “ammazzare” la routine lavorativa che costringe le persone a svolgere lo stesso lavoro tutti i santi giorni, cosa che odio. Al tempo stesso però mi accorgo che quando si accende in me una passione per un ambito nuovo si instaurano gli stessi meccanismi mentali da te descritti, ovvero prima di intraprendere un progetto lavorativo o un percorso di studi nuovo inizio sempre a domandarmi cosa le altre persone penseranno, i giudizi che potrebbero fare, oppure io stessa commetto degli “auto pregiudizi” per esempio mi domando se il mio aspetto fisico può essere in linea o meno con quel determinato lavoro che vorrei fare o altre domande stupide simili. Non riesco a fare una cosa perché mi piace e basta, devo sempre dannarmi l’anima e farmi mille domande.

  • @prigionierodeltubo
    @prigionierodeltubo 4 роки тому +10

    Io in 6 anni sono passato da meccanico d'auto, a meccanico di trasporto pesante su rotaia, cameriere, saldatore, addetto a centri medicali, ho fatto in 6 anni quello che mio padre ha fatto in 40 anni di lavoro, non ti dico la persone come si comportavano nei miei confronti, mobbing, crunching, bullismo e altro ancora ma erano anni in cui queste cose manco erano presenti in giurisprudenza, come la mettiamo io vorrei portare solo la pagnotta a casa finché ne ho una, di casa intendo.

  • @bestbrauxx
    @bestbrauxx 4 роки тому +4

    Completamente d'accordo con te, e credo che la strada per rendere la società consapevole di questo sia ancora lunga. Personalmente da quando ho affiancato al mio lavoro principale (sia come tempo che mi occupa che come fonte di reddito) altri lavori, ne ho trovato solo che giovamento, al netto di quelle che possono essere le energie spese per mantenere in piedi più attività. Per me era sempre fonte di ansia ipotizzare un futuro monolavorativo, piatto e con pochissime soddisfazioni. E la spinta sociale non è certo quella di fare salti nel vuoto quando hai un lavoro fisso e ben retribuito Finchè non ho avuto la consapevolezza, presa un pò alla volta, che il futuro lo possiamo perlomeno indirizzare autonomamente, nel limiti di fattori esterni comunque a volte superabili.

  • @Biancaneve44
    @Biancaneve44 4 роки тому +3

    Grazie, questo video mi serviva tantissimo 💕 ho capito che l'ansia che provavo non dipendeva da me, ma da qualcosa di più grande di me.

  • @Luca-gm3pn
    @Luca-gm3pn 4 роки тому +3

    Marco ma com'è possibile che ogni tuo singolo video è interessante😂

  • @MiladydeWinter79
    @MiladydeWinter79 4 роки тому +14

    Io invece ho un' idea diversa: per me è negativa la cultura della precarietà e della flessibilità che ormai ci hanno imposto da anni. Chi l' ha deciso che per tutti deve andare bene passare come una trottola da un lavoro all' altro, sei mesi qui, due là, accettando qualunque cosa pur di non rimanere disoccupati e spesso non imparando bene praticamente nulla? E non è vero che sono scelte: se non ti rinnovano il contratto ti attacchi e quasi mai è colpa del lavoratore. Il precariato e la flessibilità non ti permettono di fare progetti a lungo termine e spesso nemmeno a breve, per molte persone sono destabilizzanti. Se io faccio un lavoro che mi piace, in un posto in cui mi trovo bene, perché devo per forza lasciarlo? Introducendo la cultura del precariato e della flessibilità a tante persone come me, cge desideravano semplicemente un lavoro per vivere tranquillamente e costruirsi una vita degna di questo nome, è stato imposto invece tutto ciò. Sono sbagliata io? Ho 40 anni e un lavoro fisso non l'ho mai trovato. Così sono ancora costretta a vivere con i miei genitori. Per me flessibilità= morte, lavoro fisso= vita. E non è solo la mia esperienza di vuta a dirlo, ma quella di tanti altri che si trovano nella mia situazione e che spesso a causa di ciò sono stati gettati spesso nella depressione. Tra l'altro col passare del tempo chi passa da un lavoro all' altro- anche se non per colpa sua- fa fatica a trovare qualcosa fi nuovo perché viene visto come poco affidabile, piantagrane, scansafatiche. Che dici, non è che il tuo modello va bene proprio per tutti. Io mi sento oppressa dalla mancanza di un lavoro fisso. Perché non parli anche delle difficoltà che il tuo modello impone a chi non vi si riconosce?

    • @Luca-gm3pn
      @Luca-gm3pn 4 роки тому

      Boh, dovresti costruirti una tua attività da libera professionista anche se sicuramente più difficile

    • @marbet2395
      @marbet2395 4 роки тому +1

      @@Luca-gm3pn quale momento migliore di questo per improvvisarsi una partita IVA...

    • @Luca-gm3pn
      @Luca-gm3pn 4 роки тому +1

      @@marbet2395 io parlavo in generale

    • @marbet2395
      @marbet2395 4 роки тому

      @@Luca-gm3pn anche senza Covid19 è una battaglia

    • @pattyf8595
      @pattyf8595 4 роки тому +2

      @@marbet2395 E finire nel ginepraio della burocrazia italiana?

  • @manuelboris387
    @manuelboris387 3 роки тому

    Poter scegliere cosa fare???? Dove Vivi

  • @marcopetruzzo2340
    @marcopetruzzo2340 4 роки тому +3

    Grazie per aver trattato questo argomento.
    Ps userò questo video per fare giochi alcolici con i miei amici, in diretta streaming ovviamente: ogni volta che Marco dice "skills" shottino ahahah

  • @ib2505
    @ib2505 4 роки тому

    Marco, complimenti per il tuo canale. Sono un'insegnante e apprezzo davvero il contributo che dai informando con passione. Grazie di cuore

  • @merc1978
    @merc1978 4 роки тому +12

    Vedi a fare acquisti on-line i problemi? In negozio sarebbe successo questo:
    Lui "Mi scusi vorrei una serafino color sabbia".
    Commessa: "Sei serio? No, mi dispiace, rispetto il mio lavoro".
    :D Ok ora posso guardare il video....>
    Interessante. Io sono sempre stato eclettico lavorativamente parlando, proprio perché nel corso della mia carriera ho sviluppato delle esperienze lavorative molto diverse tra loro. Non mi sono mai fatto problemi personali in merito, anzi lo suggerirei non vivessimo in una società castrante. Il problema invece arriva adesso, già da un po' di anni in realtà, nel momento in cui ti presenti per un'offerta di lavoro. Difficilmente ti prendono in considerazione perché il fatto che tu non abbia fatto una sola attività nella vita (quella per cui ti presenti) crea sia disagio che dubbi nel recruiter. A volte apertamente dichiarati: "Ma sei sicuro di voler fare questo lavoro, quando invece ne stavi facendo uno completamente diverso?". Fidati non parlano assolutamente di capacità, un po' come se pensassero che poi la mia testa sarà invece altrove. Una difficile opera di convincimento. La gente vuole e cerca il pregiudizio sempre, o meglio, vogliono catalogarti perfettamente. Quando non sei catalogabile, sei strano e poco affidabile. Che palle!

  • @AlessioC97x
    @AlessioC97x 4 роки тому +14

    Secondo me è proprio il mercato del lavoro ad essere particolarmente ansiogeno ed oppressivo per le persone, perché sai che scarseggia e sai che dalla “qualità” del lavoro che trovi dipenderà praticamente tutta la tua vita.
    Io sono d’accordissimo con quello che dici, ma purtroppo è proprio il sistema che ci spinge a questo, esempio, parli di dinamicità nel lavoro, mettiamo che fai un lavoro e ti accorgi che non ti piace o non fa per te, e decidi di licenziarti per trovartene uno migliore, beh non so a Milano ma qui da me sarebbe follia, ed è triste, ma in un certo senso sarebbe anche giustificato perché a meno che tu non abbia qualcuno che ti aiuti, nel momento in cui ti licenzi poi muori di fame.
    In generale, tutto quello che dici è vero, però non penso sia una questione culturale ma di sistema (che poi incide sulla cultura).
    Invece riguardo il fatto di fare più lavori insieme, in realtà già succede con i liberi professionisti che sfruttano appunto le loro capacità per ricoprire vari ruoli, probabilmente la cosa viene criticata maggiormente quando si ha la percezione che un altro lavoro sia fatto senza competenza solo per soldi, l’esempio dello youtuber che fa rap è ottimo, per me è fattibile ma in generale le persone pensano che se non sei cresciuto nel campo della musica e ti metti a fare rap (o qualsiasi altra cosa) senza averne le capacità, sembra che lo si faccia per moda o per sfruttare la propria visibilità.
    Ma in generale penso che se hai le competenze per fare due lavori diversi, non credo che la società ti giudichi (mettiamo il presidente Conte, era avvocato, ora è anche politico, ma non si scandalizza nessuno).
    Più che altro sono cose difficili se non sei un libero professionista perché un impiegato passa quasi tutte le sue giornate a lavorare, difficilmente c’è spazio per altro.
    Quindi cosa penso? Due cose in particolare:
    1) Andate a leggervi il concetto di “Ikigai”, secondo me è FONDAMENTALE per trovare la propria strada e realizzarsi, ma pensiamo anche che ci possono essere più Ikigai per ogni persona.
    2) Questa è una mia idea politica, non voglio entrare troppo in tecnicismi economici, riassumo: sono da sempre a favore del concetto keynesiano della piena occupazione, descritto anche nella nostra Costituzione, ovvero che il lavoro è un diritto e quindi se non riusciamo a trovare una collocazione nel mercato libero, deve essere lo Stato ad assumerci temporaneamente e metterci al servizio del Paese con lavori di utilità sociale commisurati alle nostre competenze, in cambio di uno stipendio dignitoso, e allo stesso tempo formarci attraverso corsi e tirocini, finché non si liberano nuovi posti nel mercato libero e si trova lavoro lì, riflette la logica del “lavorare tutti per lavorare meno” e “un Paese deve essere sviluppato col contributo di tutti i suoi cittadini”, ma senza sfociare nel Comunismo in quanto il mercato libero viene mantenuto, semplicemente il walfare non è più passivo (sussidi) ma diventa attivo e funzionale.
    Secondo me, con questo sistema, ci si sentirebbe più tutelati, quindi calerebbe l’ansia ed aumenterebbe il desiderio del voler seguire e studiare ciò che ci piace.
    Un’altra cosa, sarebbe utile proporre corsi di formazione seri e pubblici anche in modo scollegato dall’Università, per darci la possibilità di formarci in più ambiti e appunto non ridurre tutto ad una singola scelta di facoltà universitaria.
    Dei corsi di formazione privati ad oggi esistono, ma sinceramente li ho provati e fanno abbastanza schifo, inoltre non hanno molta valenza.

  • @gabrymail
    @gabrymail 2 роки тому

    Gran video

  • @ildiofattouomo
    @ildiofattouomo 4 роки тому +2

    Io adoro il mio lavoro, una delle poche cose della mia vita che mi piacciono. Non vedo l'ora di tornare alla mia vita, questo periodo di quarentena me la sta facendo apprezzare molto di più :-)

    • @XMarx-it1yj
      @XMarx-it1yj 4 роки тому +1

      Posso permettermi di chiederti che lavoro fai? :)

    • @ildiofattouomo
      @ildiofattouomo 4 роки тому +3

      @@XMarx-it1yj lavoro in un ufficio a tempo indeterminato. All'automobile Club, non so sei cos'è 😅. Dove fanno il bollo delle macchine, io mi occupo di inserimento delle patenti, e d'inserire le multe che arrivano da tutta Italia su un computer attraverso una pistola,tipo quelle che hanno nei supermercati. Poi faccio anche pratiche ecc. Non sto a contatto con il pubblico per fortuna, perché non me la caverei:-)

    • @ildiofattouomo
      @ildiofattouomo 4 роки тому +3

      @Licia V. Sinceramente ho fatto un tirocinio di 6 mesi tramite agenzia del lavoro, e poi mi hanno assunto a tempo indeterminato. Ne ho fatto un sacco di tirocini, ho fatto tirocigni in supermercati, in fabbriche, in ristoranti, in mense, anche in strutture sanitarie e poi all'Aci e mi hanno assunto. In ogni caso, se sono stato assunto è perché ho un invalidità dovuta ai miei problemi relazionali, quindi ricevono vantaggi ad assumermi, quindi per me da un certo punto di vista è più facile farmi assumere. Ma nonostante questo sono stato bravo a farmi assumere, perché tra tutti gli invalidi che ci hanno provato hanno assunto proprio me, per di più a tempo indeterminato.

    • @pattyf8595
      @pattyf8595 4 роки тому

      @@ildiofattouomo Ti hanno assunto, spero per te, molto tempo fa.Prima che un personaggino abolisse l'art.18 e, di fatto, ora il tempo indeterminato non esiste più

    • @ildiofattouomo
      @ildiofattouomo 4 роки тому

      @@pattyf8595 si mi hanno assunto da circa 5 mesi, forse anche di più, non mi ricordo perfettamente
      😅😀

  • @domenicodesantis3757
    @domenicodesantis3757 4 роки тому

    Ottimo video, complimenti per l'analisi concordo pienamente

  • @marbet2395
    @marbet2395 4 роки тому +2

    Se gli stereotipi esistono da sempre è perché in un certo senso sono utili, altrimenti ce ne saremmo liberati strada facendo. Sta alla razionalità umana comprendere che lo stereotipo è solo una sorta di bozzetto, di schema del reale, non la realtà vera e propria, che è estremamente complessa. Il pregiudizio è un indirizzo del pensiero che aiuta l'essere umano ad orientarsi nel reale, il problema è che molti lo confondono col giudizio vero e proprio e lo trasformano in una maschera fissa del reale.

    • @Caracal379
      @Caracal379 3 роки тому

      forse dovremmo dare più peso ai nostri pensieri e meno alle parole

  • @serethebestes
    @serethebestes 4 роки тому

    Fantastico 😁, ogni tuo video mi spiega qualche aspetto della mia vita. Continua così 💪

  • @TeleBoltGirl
    @TeleBoltGirl 4 роки тому

    grazie

  • @francescoturco4508
    @francescoturco4508 3 роки тому

    Marco questa maglietta così semplice e incolore ti fa tanto psicologo del popolo della PRC... scherzo, vai bene così. Io penso che dopo il diploma non dovremmo andare tutti all'università perché è un percorso lungo che richiede denaro e in effetti ti qualifica irreversibilmente. Poi devi fare quel lavoro e basta. Sappiamo che la triennale serve a poco perché come al solito siamo in Italia. Ci vorrebbero più corsi post diploma così che davvero uno possa scegliere e all'occorrenza cambiare, perché all'estero ci sono. Comunque la tendenza in ognuno di noi è quella di immettersi su un determinato binario e cercare di rimanervi se ci piace, sperando di non dover essere mai licenziati. Di solito il discorso di adattarsi e di cambiare lo fanno agli altri proprio quelli che si sono sistemati definitivamente, cioè "dai non lamentatevi", forse perché temono di essere invidiati (ogni riferimento è puramente casuale e non voluto). Dal tuo discorso mi fai infine venire in mente "Taxi driver" e il suo colloquio con il collega "Insomma uno diventa un po' quello che fa, se io guido il tassi' sono un tassista è così che mi vedono gli altri". Si, ci vuole una forte personalità per far capire alla gente un messaggio del tipo io non sono quello che tu vuoi che io sia.

  • @macocaz
    @macocaz 3 роки тому

    Bè tra le prime domande che ci si fa tra persone che si stanno appena conoscendo è :- che lavoro fai?

  • @koredKo
    @koredKo 4 роки тому

    Interessante

  • @danielemasi9744
    @danielemasi9744 4 роки тому +1

    Vorrei sbobinare questo discorso e tatuarmelo ma mi sa che non ho abbastanza superficie sul corpo

  • @MiladydeWinter79
    @MiladydeWinter79 4 роки тому +1

    Aggiungerei che senza lavoro fisso non puoi pagare un affitto, un mutuo, non puoi nemmeno pagare un pc a rate. Non puoi mantenerti.

  • @Uomo-ratto
    @Uomo-ratto 4 роки тому

    Dal titolo mi viene in mente silvano agosti

  • @artsychiara
    @artsychiara 4 роки тому +2

    ciao! complimenti per il canale ti seguo spessissimo, volevo solo dire la mia sull'argomento. Sono d'accordo sull'idea che è controproducente fossilizzarsi su una sola possibile strada da percorrere nella vita, spesso siamo noi i primi ad autoimprigionarci! Tuttavia mi sento di sottolineare l'importanza dello specializzarsi il piu' possibile in vista di un mondo del lavoro che sta (neanche troppo lentamente) mutando verso una sempre piu' forte implementazione di intelligenza artificiale che andrà a sostituire molti dei lavori che conosciamo oggi. Per come la vedo io, il lavoratore del futuro dovrà si essere il piu' flessibile possibile ( per avere piu' armi a contrasto della grossa competizione del libero mercato) ma anche essere specializzato e il piu' possibile "insostituibile". Spero di essermi spiegata! buona giornata!

    • @darkness24855
      @darkness24855 4 роки тому +1

      Che bello sentire la parola " competizione" in canalar di hikikomori. Che poi non vi rendete conto che questa flessibilità e inutile specializzazione non fa altro che rendeevi nevrotici pazzi contenti voi

  • @diegomoro-vitadabrutto5378
    @diegomoro-vitadabrutto5378 4 роки тому +5

    Tutto quello che inizia per mono é negativo:
    monolavoro
    monotematico
    monoreddito
    monorotaia (chi é fan dei Simpson sa)
    MONOGAMIA

  • @darbycrash5320
    @darbycrash5320 4 роки тому

    Monolavoro? La cultura soffocante del lavoro (anche plurimo)
    Voglio fare il tester di alcaloidi e oppioidi: è possibile?

    • @koredKo
      @koredKo 4 роки тому

      Te piacerebbe 😂

  • @emisovvienleterno
    @emisovvienleterno 4 роки тому +1

    Marco, la melodia di sottofondo non è un po' troppo alta? O forse sono io che tengo il volume troppo alto ahah
    Comunque il discorso relativo agli stereotipi e alle aspettative è così terribilmente vero e marcato nella nostra società... così marcato e radicato da essere divenuto un qualcosa che i bambini assorbono fin dalla più tenera età. Puoi avere anche i genitori più aperti del mondo, ma spesso e volentieri ti sentirai inevitabilmente in colpa per non aderire allo stereotipo che il mondo circostante ti propugna. E in tale contesto, secondo me, gioca un ruolo purtroppo fondamentale la scuola: il fatto che conti ormai solo il rendimento in termini di voti può risultare per molti studenti estremamente frustrante (cosa di cui tra l'altro hai già parlato), non solo per chi alla fine non riesce a sopportare tutto ciò e finisce per abbandonare gli studi, ma anche per chi decide di continuare. Collegandomi alla mia esperienza, io durante gli anni del liceo non facevo altro che stare a casa per studiare. Sentivo particolarmente angosciante la richiesta di eccellere ad ogni costo, ma nessuno l'ha mai notato. La cosa esilarante è che ho sempre mascherato l'enorme pressione esercitata su di me da questo sistema con la passione, che in fondo provavo, per la cultura. È questo un meccanismo utile per riuscire a proseguire, ma alla fine mi ha portato ad un esaurimento assurdo ahahah Oltre a tagliare i ponti con qualsiasi attività, sociale o meno, escluso lo studio. È arrivando all'università che mi sono resa conto di valere effettivamente nulla, di non essere quello stereotipo che mi è sempre stato affibbiato e a cui sono stata portata ad aderire. Poi, insomma, la lettura di Camus mi ha dato una bella botta e da lì giù nell'assurda assenza di senso xD
    Vorrei soltanto che tutte queste pressioni sociali si ammorbidissero un poco. Come se la vita fosse una maratona e tutti noi dovessimo correre all'impazzata per raggiungere per primi il traguardo (non UN traguardo qualsiasi, ma IL traguardo), per eccellere… ma poi, questo traguardo, cosa sarà mai?

  • @tarasbulba7114
    @tarasbulba7114 3 роки тому

    ma che palle, quante idiozie che dici con molte inutili parole! partner e lavoro sempre uguali? stai facendo apologia di precariato? stai mettendo la vasellina per la supposta del globalismo? fai discorsi infantili. Fare un solo lavoro non implica non poterne fare altri e coltivare interessi diversi.