Questa lezione è stata così travolgente e coinvolgente che mi ha commosso perché mi ha riportato a trent'anni fa, alla mia professoressa di Italiano alle superiori che ci ha iniziato al pensiero critico proprio attraverso la letteratura e al saper ragionare sui contesti culturali in cui veniva creata. Grazie perché credo ci sia bisogno, oggi più che mai, di ritrovare quella passione che, al di là dell'informazione, ci permetta di ricostruire un modo di pensare su più livelli di profondità e di lettura che ormai per i più è quasi perduto.
Grazie, in pochi minuti mi hai rivelato cose veramente illuminanti. "Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno...", seguendo questa logica, si riferisce quindi effettivamente a Virgilio.
La cosa è molto dibattuta, ma è una delle interpretazioni più plausibili. In questo caso, con Virgilio ci si riferisce a due cose: alla ragione guidata dalla grazia (laddove Cavalcanti scelse la ragione che corre da sola), e la poesia al servizio della religione
Ciao Yasmina. Sto studiando Dante da vari manuali (di liceo e università) e mi rendo conto che da nessuna parte vengono riportati in maniera chiara i passaggi e le questioni di cui parli nel video e né vengono enucleati i concetti principali. Allo stesso tempo, dopo averti ascoltato, tutto ciò che leggo sui libri ha immediatamente più senso e riesco a scorgere un filo conduttore. Avresti dei testi da consigliare in cui si trovano le cose che dici tu (di letteratura italiana, non solo su Dante)? Grazie infinite.
Per me, che ho sempre odiato l'italiano come materia scolastica, questa spiegazione è stata come una luce nel buio, avrei voluto avere un insegnante così e forse avrei amato di più la letteratura classica. Complimenti, mi è sembrato tutto così facile
Straordinario, come dicevo sotto al tuo video dello scorso anno su Dante, tutto questo va assolutamente chiarito e questo video, in questo senso, non può che essere di aiuto! Nonostante la critica sia da sempre divisa anche sulla reale esistenza della stessa Beatrice sul piano fisico (la voce della Dantesca Treccani su questo è completa per quanto datata), mi pare palese la figura dell’angelicata come simbolo e veicolo della grazia. Ottimo video e prezioso contributo, grazie!
hai semplificato molto, come tu stessa hai sottolineato, per ragioni di tempo, ma sei riuscita comunque a dare un ' indicazione di massima del periodo/argomento. mi permetto di consigliare a chi volesse approfondire il tema un testo fondamentale sulla poesia di cavalcanti e dante di una grandissima filologa italiana, maria corti "scritti su cavalcanti e dante-.la felicità mentale". ciao
Bella spiegazione, complimenti. Tra l'altro mi hai fatto fare un nostalgico tuffo nel passato: non sentivo il nome di "Giacomino" da Lentini dai tempi dell'università 😄
Ciao Yasmina. Bello anche questo video, mi piacciono molto quelli sugli autori e le correnti letterarie, imparo tanto. Ricordavo la questione della scrittura sotto dettatura dell'amore...Però non ricordavo sta cosa del diario segreto, boh...comunque, passi per Alfieri e in parte Petrarca che mi hai convinto a riprendere, ma il Dolce Stil Novo e la Vita Nova, non ce la faccio, ricordo il tedio di allora, preferisco dimenticarli...poi lo dirò anche a Dante stesso e magari pure a Cavalcanti, mica che ci rimangano male.....Ho comperato il tuo libro, in questi giorni lo leggerò...Dissing Cavalcanti-Dante, poi nel 1900 Bohr-Einstein, ancora De André-Gaber, oggi, invece, anno 2022, una ragazza riprende in pubblico Baccini accusandolo di sessismo per la sua canzone del 1990 "Le donne di Modena"....l'evoluzione umana ha fatto dei passi da gigante...all'indietro....Ciao.
Se non ho capito male, la lussuria di Paolo e Francesca riflette quindi l'irrazionalità dell'amore di Cavalcanti, che viene punita per indicare la critica di Dante a questa tradizione poetica? Ho avuto un po' difficoltà in questa parte, video molto interessante comunque.
Sì sono stata rapida perché il video era già troppo lungo! Dante nel V canto critica tutta la tradizione dell'amor cortese e stilnovista, non lo si vede solo dai contenuti ma anche dallo stile (in particolare il fatto che loro stessero leggendo la storia di Lancillotto e il fatto che lui usi le similitudini con gli uccelli, molto frequenti nella poesia provenzale): il motivo per cui alla fine sviene è che si è immedisimato perché quell'amore (=poesia) lui lo ha praticato, e ha rischiato quindi la dannazione.
Mille Grazie! La parte su Guinizzelli era proprio quella che mi aveva chiesto all'esame. Andrea Cappellano a scuola si fa proprio di striscio, poco, sia in letteratura che in filosofia, conviene che me lo cerco su Wikipedia :)
Per piacere, fai il video su "Donna mi prega". O almeno condividi con noi una fonte attendibile dalla quale poter attingere per una buona analisi del testo.
Dante 🆚 Cavalcanti. La passione terrestre d'amore, di Cavalcanti è sofferenza. Dante, è vero che uccide Beatrice e la porta in paradiso. C'È teologia. L'aver avuto un'insegnante prete, mi ha fatto capire la differenza. Il mio amore 💕 per la filosofia, mi porta ad essere più presente a me stesso. Ottima lezione sulla poesia d'amore, e le varie citazioni di altri poeti dello Stil Nuovo.
Ciao, complimenti per il canale. I tuoi video sono molto interessanti. Non sono dell'ambiente letterario, non ho studiato ma mi piace leggere romanzi. Ora vorrei conoscere la poesia dei tuoi preferiti. Ci sono in commercio libri di poesia magari con note esplicative per chi è quasi ignorante in materia, come me? Grazie 👍
Questo finale dal sapore amarognolo :D .. simile ad altri finali lapidari e che sembrano dei coitus interruptus... Ahahah Contenuto ancora una volta molto interessante, comprensibile e succoso :D Io ho però bisogno di riascoltarlo, molti nomi e vicende e collegamenti, e che però mi fanno riaffiorare pigramente dei ricordi di studi liceali...
A me piacerebbe che tu facessi un video su Donna me prega. Per come ho sentito che spieghi le cose, dubito che ne sortirebbe un discorso noioso! P.s. A "quant'era bona Beatrice, mi facevo le seghe" mi sono piegato a libro, ahahah! Ti seguo con interesse, grazie per quello che fai.
Si, convenzioni poetiche che arrivano dall' inconscio collettivo. Secondo me, un minimo di base reale ci deve essere nella creazione poetica, se no risulta senz'anima, e non è il caso di Dante.
Si nota la passione, meno l'umiltà del ricercatore, per cui qua e là meglio avrebbe risuonato il condizionale... Fra l'altro fra i consulenti storici del film troviamo il Cardini, a un bell'articolo del quale sulle bambole nel ME (toscano) rimando: "Le bambole nel Medioevo toscano. Gioco, sentimento dell'infanzia, devozione, magia"
Cara Yasmina, oggi é il vostro giorno. Per quanto riguarda Beatrice, ma anche Giulietta e per un altro verso Omero e Shakespeare, mi piace pensare che siano tutti personaggi realmente esistiti. Tuttavia nel caso di Beatrice, contrariamente a quanti ritengono che Dante non conoscesse sufficientemente Platone ed i neoplatonici, penso che si possa identificare,almeno nella sua produzione, con l’Intelligenza ordinatrice e con la Pistis Sophia (anche se questo può dare fastidio al mondo cattolico). Per quanto mi riguarda penso che potrei raggiungere più facilmente il parossismo autoerotico immaginando di congiungermi anche solo idealmente con Sophia piuttosto che con una ragazzina con le trecce che magari, secondo la lezione morandiana, è stata mandata dalla mamma a prendere il latte.
Io non penso che un commento di Donna me prega sarebbe noioso. A me piacerebbe moltissimo se lo facessi. Magari premetti un "mattone alert", ma cerca di farlo, per "noi felici pochi", tanto per citare un altro padre di un'altra lingua
Ciao, ti posso fare una domanda: ho sentito dire che Cavalcanti fosse cataro e che Dante stesso lo fosse o simpatizzasse per il catarismo (ci sarebbe qualche allusione nella Divina Commedia). E che all'epoca circa un terzo dei fiorentini fosse cataro. È una sciocchezza oppure è plausibile?
Molto poco plausibile che Dante fosse cataro se mette San Domenico in Paradiso, noto apologeta cattolico contro l'eresia catara. In generale Dante è profondamente cattolico e lo si nota in varie parti della Commedia: critico della deriva distorta del cattolicesimo, ma cattolico
Il bello è che cose così già le dice esplicitamente, per esteso, e nei dettagli, ..chi? Un tale Dante Alighieri, che nel Convivio analizza la Vita Nova e ne esplica le tematiche.
Beatrice è al nono posto e non è ovviamente la più bella di Firenze. Qui è bene riprendere il significato simbolico del numeri, di cui Dante è un fedele osservatore, essendo pitagorico e probabilmente il pitagorico atto a tramandare quella dottrina nella sua età. Il numero 9 è la potenza del numero 3, quando il 3 è il numero perfetto. Per cui il numero 9 rappresenta la massima perfezione, quella assoluta. Dante vede la donna, e non un santo o un 'altra divinità, Beatrice in questa veste di accompagnatrice filosofica e teologica.
Ti si ascolta volentieri, ma il décollété fa perdere talvolta il filo. Ovviamente lo hai previsto, per alleggerire il pondus degli argomenti. Tutti gli occhi puntati al cor gentil...❤
In realtà il mio obiettivo è che la gente si abitui così tanto a vedere tette da non esserne distratta. Poi nel frattempo se posso far contento qualcuno meglio 😂
Comunque entrambi, Cavalcanti e Alighieri, erano esperti di pugnette, come il 99% dei maschietti e il 98% delle femminucce 😂😂😂😂 ... si chiamano appunto "dediche" ❤😂😂
Real comento de La Vita Nova non è laica ragion di stile e storia o agone d'ingegno che si prova a satisfar il mondo di sua gloria ma amore e sue accessioni ben rinova di singola e universal memoria in cui uman si perde e pur si giova d'amor che corre alta a la vittoria nel risalir che fassi d'ogni effetto a suo più giusto e retto intendimento per virtute, salute et intelletto chè sempre spira il cor di dolce affetto, facendo di sua vita fondamento mirabil donna di felice aspetto.
La vita nova e' un opera iniziatica, non letteratura, è poesia in senso esoterico, scritta da un terziario templare, quale era Dante. E Durante, chiamiamolo col suo nome, non c'entra nulla col cattolicesimo , anche se i critici italiani, succubi della forma pensiero vaticana, non hanno mai capito nulla.
Comunque, il commento sul tuo turpiloquio, non voleva essere moralista, perché ti trovo simpatica, in senso letterale, e soprattutto sincera, non costruita. E pur essendo di due generazioni diverse, mi piacerebbe parlarti, conoscerti . Ti ho lasciato il mio numero. Adesso mi trovo in Sicilia, dopo dieci anni romani
Dal video capisco che Dante e Cavalcanti all'inizio si facevano i pompini a vicenda quando dicevano che erano superiori sugli altri e poi ha preso le distanze quando non sono stati più d'accordo. Ma è uguale ai rapporti umani che ci sono anche ora 🤣 solo che al tempo si mandavano a cagare con i versi.
Hanno continuato a ritenersi superiori agli altri anche dopo aver litigato: Dante attribuisce a Guido la sua stessa altezza d'ingegno, nell'Inferno. Del resto, erano superiori davvero 🔥
@@YasminaPani Mi faceva sorridere proprio il pensiero "Schiavo di una matta" Non la tua cadenza... o per dirla ancora meglio in quel momento mi faceva sorridere il pensiero di Dante servo di una matta❕ & Forse questo sì... Neanche alle elementari❗ 😅
@@YasminaPani A da passa 'a nuttata. 'A nuttata è passata. Ieri so stato inturcinato e farraginoso. Interessante riascoltare il pensiero dei poeti dello stil novo, sull'amore. Più pensieri sull'amore hai commentato sul finir del 1.200. Chi dava una lettura dell'amore spirituale, chi carnale e chi teologico. Come Dante lo citava in paradiso, parlando di Beatrice. Il carteggio della poesia a Beatrice, dato ai poeti contemporanei, dimostra che la sua passione era più un desiderio. Dante Baiano, nella colorita risposta " metti le tue palle all'acqua fredda " come te dici, ne è un chiaro esempio d'amore cantato nel cervellotico pensier. Sotto ar cupolone, de Roma nostra, quanno vedi na donna gajarda e tosta, nun c'è pensi du vorte, a rompeje l'ossa. Puro li preti nun so immuni. La castità è sacra, ma la carne è debole. Certo è ché, il sonetto di Dante a Beatrice, "tanto gentil e onesta pare, quando la donna mia altrui saluta. " di passione carnale non c'è né tanta. Il Cavalcanti invece, interpreta l'amore, come desiderio appagante. Il ripasso dell'amor, nello Stil Novo, è sempre un piacere riascoltare. Spero di essermi salvato in angolo. Ora il sole sta rischiarando il cielo, spero cha' nuttata, abbia portato consiglio. Buongiorno Yasmina. 🌹
ma davvero per comprenderli e comprendere il loro rapporto con la poesia, mi ritrovo a paragonarli ai rapper e alla loro musica/vita da strada? ahahahah
Più che "ragione" direi che ne ha tutto il diritto, ovviamente. Ognuno deve essere chiamato come vuole. Lei ha scelto la formula "il presidente", ed il presidente deve essere, senza che nessuno rompa le scatole. Naturalmente però, i femminili professionali esistono e hanno tutta la legittimità di essere usati: "LA presidente" è parimenti corretto. P.S: qualcuno potrà chiedersi: perché non "presidentessa"? Perché in genere, -essa ha un valore spregiativo in alcuni contesti.
@@VittorioBaldini1997 invece, in rete, ho trovato questo articolo dell'Accademia della Crusca: in pratica, se non ho inteso male, detto in soldoni, bisognerebbe evitare l'articolo davanti ai cognomi, sia maschili che femminili: Aggiornamento del 25/10/2021: Nell’italiano contemporaneo, la tendenza a far precedere i cognomi dall’articolo determinativo è in costante regresso anche con i cognomi di persone del presente, non illustri e in contesti di formalità medio-alta. A prescindere dal sesso della persona a cui ci si riferisce, la presenza dell’articolo è andata sempre più assumendo una connotazione ironica, talvolta perfino dispregiativa, soprattutto se anteposta a cognomi maschili. Una soluzione per evitare ambiguità di ogni tipo in tutti i contesti è l’esplicitazione di nome e cognome (Paolo Rossi, Ilaria Bianchi), oppure di far precedere il cognome dal titolo (signore/a, dottore/dottoressa, ecc.), specie quando sia richiesto un grado più alto di formalità; la presenza del titolo permette inoltre, salvo alcune eccezioni, di esplicitare il genere della persona nominata anche in assenza del prenome (il dottor Rossi, la dottoressa Bianchi) e di produrre espressioni politicamente corrette sia per quel che riguarda il genere, sia per quel che concerne la determinazione del ruolo o funzione dell’appellato/a nel contesto in cui opera. Quest’ultima specificazione diventa particolarmente importante in testi rigidi, scritti e orali, prodotti nell’amministrazione pubblica e nelle istituzioni in cui bisogna tendere alla massima riduzione delle ambiguità denotative e connotative. Nei linguaggi specialistici si sono fissate alcune espressioni in cui è conservato l’articolo: ad esempio nell’editoria (scolastica e universitaria) è del tutto normale il processo metonimico (in questo caso il nome dell’autore sta per l’opera) per cui si cita un dizionario o a un testo di riferimento attraverso il cognome dell’autore preceduto dall’articolo per cui abbiamo lo Zingarelli, il Guglielmino (manuale di storia letteraria), il Rohlfs (importante grammatica storica), ma anche il Devoto-Oli, per il quale la scelta dell’articolo singolare, nonostante i due autori, evidenzia la metonimia che sottende l’espressione completa il dizionario Devoto-Oli. Un altro settore in cui sono frequenti forme metonimiche è quello amministrativo-giudiziario: proprio in queste tipologie di testi è tuttora radicata la pratica di far precedere dall’articolo determinativo il cognome delle parti in causa (denuncianti, imputati, testimoni e altro), in quanto elementi già citati nel testo, quindi noti. Qui però la metonimia porta a eliminare il ruolo e il titolo delle persone nominate, producendo spesso un quadro in cui giudici, magistrati, avvocati, personale di pubblica sicurezza sono appellati con il loro titolo (l’avvocato Bianchi, non certo il Bianchi), mentre le persone coinvolte in altri ruoli sembrano perdere tale diritto attraverso un uso linguistico meno attento e rispettoso. La soluzione più semplice, prima di tutto per non essere fraintesi, ma anche per non risultare sgarbati, o peggio sprezzanti, sarebbe quella di non usare mai l’articolo prima dei cognomi né di donne né di uomini, né di persone illustri del passato (Petrarca, Machiavelli, Parini, Deledda sono ugualmente riconoscibili anche senza articolo), né di personaggi noti della nostra contemporaneità (Baricco, Murgia, Draghi, Merkel…). Se nel primo caso l'eliminazione resta una possibilità, nel secondo è ormai assolutamente preferibile. Naturalmente, però, è tuttora possibile riscontrare la presenza dell’articolo determinativo prima dei cognomi, sulla base di modelli precedenti o di perduranti usi regionali, senza che ad essa si debba necessariamente attribuire un’intenzione ironica o addirittura offensiva, a meno che non sia il contesto a offrire elementi in tal senso.
ci sono molti altri argomenti (giovani costretti a emigrare? inflazione? tirocini mai pagati? leggi contro l’aborto? diritti sociali inesistenti?) di cui la Meloni e i giornalisti che ne parlano dovrebbero occuparsi, non questa cazzata…
@@VittorioBaldini1997 no, infatti, non c'entra direttamente (tra l'altro volevo rispondere all'altro signore, che infatti aveva scritto "La Meloni", ma anche perché io stesso uso l'articolo, purtroppo, per abitudine, quindi era un intervento per ricordarlo a me per primo, perché non ero a conoscenza di questo scritto della Crusca, ma non riuscivo a "taggarlo", così mi sono agganciato a te), era solo una curiosità legata all'uso dei cognomi, mi è venuta in mente anche perché, parlando di articoli, in questi giorni leggevo delle polemiche sul fatto che a "Meloni" si anteponesse l'articolo. Se da fastidio lo tolgo, scusate l'intromissione, non volevo riprendere nessuno, ciao
Questa lezione è stata così travolgente e coinvolgente che mi ha commosso perché mi ha riportato a trent'anni fa, alla mia professoressa di Italiano alle superiori che ci ha iniziato al pensiero critico proprio attraverso la letteratura e al saper ragionare sui contesti culturali in cui veniva creata.
Grazie perché credo ci sia bisogno, oggi più che mai, di ritrovare quella passione che, al di là dell'informazione, ci permetta di ricostruire un modo di pensare su più livelli di profondità e di lettura che ormai per i più è quasi perduto.
Mi fa molto piacere 🙂
Grazie, in pochi minuti mi hai rivelato cose veramente illuminanti. "Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno...", seguendo questa logica, si riferisce quindi effettivamente a Virgilio.
La cosa è molto dibattuta, ma è una delle interpretazioni più plausibili. In questo caso, con Virgilio ci si riferisce a due cose: alla ragione guidata dalla grazia (laddove Cavalcanti scelse la ragione che corre da sola), e la poesia al servizio della religione
Poeti italiani i predecessori dei rapper che si dissano
Livelli simili 😂
"La novità è la cosa più vecchia che ci sia" ~Roberto Benigni
😂
Ciao Yasmina.
Sto studiando Dante da vari manuali (di liceo e università) e mi rendo conto che da nessuna parte vengono riportati in maniera chiara i passaggi e le questioni di cui parli nel video e né vengono enucleati i concetti principali. Allo stesso tempo, dopo averti ascoltato, tutto ciò che leggo sui libri ha immediatamente più senso e riesco a scorgere un filo conduttore.
Avresti dei testi da consigliare in cui si trovano le cose che dici tu (di letteratura italiana, non solo su Dante)?
Grazie infinite.
Per me, che ho sempre odiato l'italiano come materia scolastica, questa spiegazione è stata come una luce nel buio, avrei voluto avere un insegnante così e forse avrei amato di più la letteratura classica. Complimenti, mi è sembrato tutto così facile
Grazie mille
Straordinario, come dicevo sotto al tuo video dello scorso anno su Dante, tutto questo va assolutamente chiarito e questo video, in questo senso, non può che essere di aiuto! Nonostante la critica sia da sempre divisa anche sulla reale esistenza della stessa Beatrice sul piano fisico (la voce della Dantesca Treccani su questo è completa per quanto datata), mi pare palese la figura dell’angelicata come simbolo e veicolo della grazia. Ottimo video e prezioso contributo, grazie!
Grazie a te!
Ma quanto e bello ascoltarti davvero ti ringrazio
hai semplificato molto, come tu stessa hai sottolineato, per ragioni di tempo, ma sei riuscita comunque a dare un ' indicazione di massima del periodo/argomento. mi permetto di consigliare a chi volesse approfondire il tema un testo fondamentale sulla poesia di cavalcanti e dante di una grandissima filologa italiana, maria corti "scritti su cavalcanti e dante-.la felicità mentale". ciao
grandiosa 👏
Che bellissimo ascoltarti!
Bella spiegazione, complimenti. Tra l'altro mi hai fatto fare un nostalgico tuffo nel passato: non sentivo il nome di "Giacomino" da Lentini dai tempi dell'università 😄
Giacomino 🤣
Illuminante. Grazie!
Ciao Yasmina. Bello anche questo video, mi piacciono molto quelli sugli autori e le correnti letterarie, imparo tanto. Ricordavo la questione della scrittura sotto dettatura dell'amore...Però non ricordavo sta cosa del diario segreto, boh...comunque, passi per Alfieri e in parte Petrarca che mi hai convinto a riprendere, ma il Dolce Stil Novo e la Vita Nova, non ce la faccio, ricordo il tedio di allora, preferisco dimenticarli...poi lo dirò anche a Dante stesso e magari pure a Cavalcanti, mica che ci rimangano male.....Ho comperato il tuo libro, in questi giorni lo leggerò...Dissing Cavalcanti-Dante, poi nel 1900 Bohr-Einstein, ancora De André-Gaber, oggi, invece, anno 2022, una ragazza riprende in pubblico Baccini accusandolo di sessismo per la sua canzone del 1990 "Le donne di Modena"....l'evoluzione umana ha fatto dei passi da gigante...all'indietro....Ciao.
Beh meglio se non ti ricordavi del diario segreto, vuol dire che te la avevano spiegata bene!
Grqzie Yasmina!
Chiara lezione. Grazie.
Bellissimo video, interessante, appassionato e chiaro!
Grazie mille!
Se non ho capito male, la lussuria di Paolo e Francesca riflette quindi l'irrazionalità dell'amore di Cavalcanti, che viene punita per indicare la critica di Dante a questa tradizione poetica? Ho avuto un po' difficoltà in questa parte, video molto interessante comunque.
Sì sono stata rapida perché il video era già troppo lungo! Dante nel V canto critica tutta la tradizione dell'amor cortese e stilnovista, non lo si vede solo dai contenuti ma anche dallo stile (in particolare il fatto che loro stessero leggendo la storia di Lancillotto e il fatto che lui usi le similitudini con gli uccelli, molto frequenti nella poesia provenzale): il motivo per cui alla fine sviene è che si è immedisimato perché quell'amore (=poesia) lui lo ha praticato, e ha rischiato quindi la dannazione.
Mille Grazie! La parte su Guinizzelli era proprio quella che mi aveva chiesto all'esame. Andrea Cappellano a scuola si fa proprio di striscio, poco, sia in letteratura che in filosofia, conviene che me lo cerco su Wikipedia :)
Nel volume sui poeti del dolce Stil Novo curato da Donato Pirovano si trova un bel riassunto della questione!
Bellissimo. Sappi che le mie terze ti vedranno presto su questi schermi.
Grazie 😍
@@YasminaPani ❤️
Adoro i tuoi video...mi aiutano un casino a capire soprattutto ora che sto preparando l'esame di letteratura italiana. Grazie ❤️
Per piacere, fai il video su "Donna mi prega". O almeno condividi con noi una fonte attendibile dalla quale poter attingere per una buona analisi del testo.
Magari prima o poi farò il video. Per una buona analisi e parafrasi consiglio l'edizione "Poeti del dolce Stil Novo" curata da Donato Pirovano.
@@YasminaPani casa editrice?
@@antoniosenese9082 Mondadori.
@@giuseppedelfino8246 grazie.
Dante 🆚 Cavalcanti.
La passione terrestre d'amore, di Cavalcanti è sofferenza. Dante, è vero che uccide Beatrice e la porta in paradiso. C'È teologia. L'aver avuto un'insegnante prete, mi ha fatto capire la differenza.
Il mio amore 💕 per la filosofia, mi porta ad essere più presente a me stesso. Ottima lezione sulla poesia d'amore, e le varie citazioni di altri poeti dello Stil Nuovo.
Bravissima.
Porcoddue me lo stavo perdendo. Like preventivo
Ciao, complimenti per il canale. I tuoi video sono molto interessanti. Non sono dell'ambiente letterario, non ho studiato ma mi piace leggere romanzi. Ora vorrei conoscere la poesia dei tuoi preferiti. Ci sono in commercio libri di poesia magari con note esplicative per chi è quasi ignorante in materia, come me? Grazie 👍
Se intendi le poesie stilnoviste, ci sono le edizioni commentate ma sono comunque abbastanza complesse!
@@YasminaPani ok, allora penso che continuerò coi romanzi😁grazie👍
Questo finale dal sapore amarognolo :D .. simile ad altri finali lapidari e che sembrano dei coitus interruptus... Ahahah Contenuto ancora una volta molto interessante, comprensibile e succoso :D
Io ho però bisogno di riascoltarlo, molti nomi e vicende e collegamenti, e che però mi fanno riaffiorare pigramente dei ricordi di studi liceali...
Grazie ♥️
A me piacerebbe che tu facessi un video su Donna me prega. Per come ho sentito che spieghi le cose, dubito che ne sortirebbe un discorso noioso!
P.s. A "quant'era bona Beatrice, mi facevo le seghe" mi sono piegato a libro, ahahah!
Ti seguo con interesse, grazie per quello che fai.
Lo farò 🙂
Molto interessante.
Grazie mille.
Circa le Rime dantesche... Puoi consigliarmi una buona edizione, per favore?
@@antoniosenese9082 l'edizione di Rime e Vita Nuova curata da Michele Barbi (Salerno)
@@YasminaPani mille grazie e felice settimana.
@@YasminaPani di grazia, me ne consiglieresti anche una inerente i poeti dello Stilnovo?
Grazie ancora e felice Ognissanti.
👋😀Grazie 💐
Si, convenzioni poetiche che arrivano dall' inconscio collettivo. Secondo me, un minimo di base reale ci deve essere nella creazione poetica, se no risulta senz'anima, e non è il caso di Dante.
Si nota la passione, meno l'umiltà del ricercatore, per cui qua e là meglio avrebbe risuonato il condizionale...
Fra l'altro fra i consulenti storici del film troviamo il Cardini, a un bell'articolo del quale sulle bambole nel ME (toscano) rimando: "Le bambole nel Medioevo toscano. Gioco, sentimento dell'infanzia, devozione, magia"
Non c'è nessun bisogno del condizionale dato che c'è pieno accordo tra gli studiosi sul significato della Vita Nuova
Ciao Yasmina. Come di consueto, quando non ho niente da aggiungere, mi limito a scrivere qualcosa per creare traffico;)
♥️
Cara Yasmina, oggi é il vostro giorno. Per quanto riguarda Beatrice, ma anche Giulietta e per un altro verso Omero e Shakespeare, mi piace pensare che siano tutti personaggi realmente esistiti. Tuttavia nel caso di Beatrice, contrariamente a quanti ritengono che Dante non conoscesse sufficientemente Platone ed i neoplatonici, penso che si possa identificare,almeno nella sua produzione, con l’Intelligenza ordinatrice e con la Pistis Sophia (anche se questo può dare fastidio al mondo cattolico). Per quanto mi riguarda penso che potrei raggiungere più facilmente il parossismo autoerotico immaginando di congiungermi anche solo idealmente con Sophia piuttosto che con una ragazzina con le trecce che magari, secondo la lezione morandiana, è stata mandata dalla mamma a prendere il latte.
è arrivato il libro! ORA! :D
Bene!
Sei la mia Beatrice Yasmina❤❤❤
Morta? 🤣
@@YasminaPani ahimè culmine di bellezza
Per forza ha superato il maestr o e la tragica sofferenza dell'inappagamento :se ne è trovata una in carne ed ossa!
Uhm
Ma faresti un video su Baudelaire? 😊🙏
Non ne sono particolarmente esperta
@@YasminaPani grazie per la risposta!
Io non penso che un commento di Donna me prega sarebbe noioso. A me piacerebbe moltissimo se lo facessi. Magari premetti un "mattone alert", ma cerca di farlo, per "noi felici pochi", tanto per citare un altro padre di un'altra lingua
Mi accodo.
Va bene allora!
Ciao, ti posso fare una domanda: ho sentito dire che Cavalcanti fosse cataro e che Dante stesso lo fosse o simpatizzasse per il catarismo (ci sarebbe qualche allusione nella Divina Commedia). E che all'epoca circa un terzo dei fiorentini fosse cataro. È una sciocchezza oppure è plausibile?
Molto poco plausibile che Dante fosse cataro se mette San Domenico in Paradiso, noto apologeta cattolico contro l'eresia catara. In generale Dante è profondamente cattolico e lo si nota in varie parti della Commedia: critico della deriva distorta del cattolicesimo, ma cattolico
Una dialectical molto raffinata -- thank you, love you.
Il bello è che cose così già le dice esplicitamente, per esteso, e nei dettagli, ..chi? Un tale Dante Alighieri, che nel Convivio analizza la Vita Nova e ne esplica le tematiche.
Gli stilnovisti erano protofemministi? 😀😀😀
Beatrice è al nono posto e non è ovviamente la più bella di Firenze. Qui è bene riprendere il significato simbolico del numeri, di cui Dante è un fedele osservatore, essendo pitagorico e probabilmente il pitagorico atto a tramandare quella dottrina nella sua età. Il numero 9 è la potenza del numero 3, quando il 3 è il numero perfetto. Per cui il numero 9 rappresenta la massima perfezione, quella assoluta. Dante vede la donna, e non un santo o un 'altra divinità, Beatrice in questa veste di accompagnatrice filosofica e teologica.
Di grazia... sempre parlando di Guinizzelli... ci parleresti del sonetto "Io voglio del ver la mia donna laudare"?
Come mai? Ti piace particolarmente?
@@YasminaPani sì, ha avuta una certa importanza nella mia formazione.
A quando un video dedicato a Cavalcanti?
Presto!
Ti si ascolta volentieri, ma il décollété fa perdere talvolta il filo. Ovviamente lo hai previsto, per alleggerire il pondus degli argomenti. Tutti gli occhi puntati al cor gentil...❤
In realtà il mio obiettivo è che la gente si abitui così tanto a vedere tette da non esserne distratta. Poi nel frattempo se posso far contento qualcuno meglio 😂
Scusa…….ma quanti libri di Stephen King hai?
Tutti
Portaci l'analisi di donna me prega, personalmente non l'ho mai capita, non penso sarebbe noioso.
Lo farò il mese prossimo!
Comunque entrambi, Cavalcanti e Alighieri, erano esperti di pugnette, come il 99% dei maschietti e il 98% delle femminucce 😂😂😂😂 ... si chiamano appunto "dediche" ❤😂😂
...
Real comento de La Vita Nova
non è laica ragion di stile e storia
o agone d'ingegno che si prova
a satisfar il mondo di sua gloria
ma amore e sue accessioni ben rinova
di singola e universal memoria
in cui uman si perde e pur si giova
d'amor che corre alta a la vittoria
nel risalir che fassi d'ogni effetto
a suo più giusto e retto intendimento
per virtute, salute et intelletto
chè sempre spira il cor di dolce affetto,
facendo di sua vita fondamento
mirabil donna di felice aspetto.
La vita nova e' un opera iniziatica, non letteratura, è poesia in senso esoterico, scritta da un terziario templare, quale era Dante. E Durante, chiamiamolo col suo nome, non c'entra nulla col cattolicesimo , anche se i critici italiani, succubi della forma pensiero vaticana, non hanno mai capito nulla.
Certo
Comunque, il commento sul tuo turpiloquio, non voleva essere moralista, perché ti trovo simpatica, in senso letterale, e soprattutto sincera, non costruita. E pur essendo di due generazioni diverse, mi piacerebbe parlarti, conoscerti . Ti ho lasciato il mio numero. Adesso mi trovo in Sicilia, dopo dieci anni romani
Dal video capisco che Dante e Cavalcanti all'inizio si facevano i pompini a vicenda quando dicevano che erano superiori sugli altri e poi ha preso le distanze quando non sono stati più d'accordo. Ma è uguale ai rapporti umani che ci sono anche ora 🤣 solo che al tempo si mandavano a cagare con i versi.
Hanno continuato a ritenersi superiori agli altri anche dopo aver litigato: Dante attribuisce a Guido la sua stessa altezza d'ingegno, nell'Inferno. Del resto, erano superiori davvero 🔥
Servitore di questa matta❔
✌️
😏
Ma davvero trovate divertente commentare la cadenza altrui? Manco alle elementari...
@@YasminaPani
Mi faceva sorridere proprio il pensiero "Schiavo di una matta" Non la tua cadenza... o per dirla ancora meglio in quel momento mi faceva sorridere il pensiero di Dante servo di una matta❕
& Forse questo sì... Neanche alle elementari❗
😅
17,35.
?
@@YasminaPani
A da passa 'a nuttata.
'A nuttata è passata. Ieri so stato inturcinato e farraginoso. Interessante riascoltare il pensiero dei poeti dello stil novo, sull'amore. Più pensieri sull'amore hai commentato sul finir del 1.200. Chi dava una lettura dell'amore spirituale, chi carnale e chi teologico. Come Dante lo citava in paradiso, parlando di Beatrice. Il carteggio della poesia a Beatrice, dato ai poeti contemporanei, dimostra che la sua passione era più un desiderio. Dante Baiano, nella colorita risposta " metti le tue palle all'acqua fredda " come te dici, ne è un chiaro esempio d'amore cantato nel cervellotico pensier. Sotto ar cupolone, de Roma nostra, quanno vedi na donna gajarda e tosta, nun c'è pensi du vorte, a rompeje l'ossa. Puro li preti nun so immuni. La castità è sacra, ma la carne è debole.
Certo è ché, il sonetto di Dante a Beatrice, "tanto gentil e onesta pare, quando la donna mia altrui saluta. " di passione carnale non c'è né tanta. Il Cavalcanti invece, interpreta l'amore, come desiderio appagante. Il ripasso dell'amor, nello Stil Novo, è sempre un piacere riascoltare. Spero di essermi salvato in angolo.
Ora il sole sta rischiarando il cielo, spero cha' nuttata, abbia portato consiglio. Buongiorno
Yasmina. 🌹
ma davvero per comprenderli e comprendere il loro rapporto con la poesia, mi ritrovo a paragonarli ai rapper e alla loro musica/vita da strada? ahahahah
Beh insomma ahaha a parte i dissing direi che non hanno molto in comune
@@YasminaPani 😂 vabbè carto ahahahahah
Dopo prometto di commentare sul merito del video ma volevo chiedert: ha ragione la Meloni a farsi chiamare il presidente?
Più che "ragione" direi che ne ha tutto il diritto, ovviamente. Ognuno deve essere chiamato come vuole. Lei ha scelto la formula "il presidente", ed il presidente deve essere, senza che nessuno rompa le scatole. Naturalmente però, i femminili professionali esistono e hanno tutta la legittimità di essere usati: "LA presidente" è parimenti corretto. P.S: qualcuno potrà chiedersi: perché non "presidentessa"? Perché in genere, -essa ha un valore spregiativo in alcuni contesti.
@@VittorioBaldini1997 invece, in rete, ho trovato questo articolo dell'Accademia della Crusca: in pratica, se non ho inteso male, detto in soldoni, bisognerebbe evitare l'articolo davanti ai cognomi, sia maschili che femminili:
Aggiornamento del 25/10/2021:
Nell’italiano contemporaneo, la tendenza a far precedere i cognomi dall’articolo determinativo è in costante regresso anche con i cognomi di persone del presente, non illustri e in contesti di formalità medio-alta. A prescindere dal sesso della persona a cui ci si riferisce, la presenza dell’articolo è andata sempre più assumendo una connotazione ironica, talvolta perfino dispregiativa, soprattutto se anteposta a cognomi maschili. Una soluzione per evitare ambiguità di ogni tipo in tutti i contesti è l’esplicitazione di nome e cognome (Paolo Rossi, Ilaria Bianchi), oppure di far precedere il cognome dal titolo (signore/a, dottore/dottoressa, ecc.), specie quando sia richiesto un grado più alto di formalità; la presenza del titolo permette inoltre, salvo alcune eccezioni, di esplicitare il genere della persona nominata anche in assenza del prenome (il dottor Rossi, la dottoressa Bianchi) e di produrre espressioni politicamente corrette sia per quel che riguarda il genere, sia per quel che concerne la determinazione del ruolo o funzione dell’appellato/a nel contesto in cui opera. Quest’ultima specificazione diventa particolarmente importante in testi rigidi, scritti e orali, prodotti nell’amministrazione pubblica e nelle istituzioni in cui bisogna tendere alla massima riduzione delle ambiguità denotative e connotative.
Nei linguaggi specialistici si sono fissate alcune espressioni in cui è conservato l’articolo: ad esempio nell’editoria (scolastica e universitaria) è del tutto normale il processo metonimico (in questo caso il nome dell’autore sta per l’opera) per cui si cita un dizionario o a un testo di riferimento attraverso il cognome dell’autore preceduto dall’articolo per cui abbiamo lo Zingarelli, il Guglielmino (manuale di storia letteraria), il Rohlfs (importante grammatica storica), ma anche il Devoto-Oli, per il quale la scelta dell’articolo singolare, nonostante i due autori, evidenzia la metonimia che sottende l’espressione completa il dizionario Devoto-Oli.
Un altro settore in cui sono frequenti forme metonimiche è quello amministrativo-giudiziario: proprio in queste tipologie di testi è tuttora radicata la pratica di far precedere dall’articolo determinativo il cognome delle parti in causa (denuncianti, imputati, testimoni e altro), in quanto elementi già citati nel testo, quindi noti. Qui però la metonimia porta a eliminare il ruolo e il titolo delle persone nominate, producendo spesso un quadro in cui giudici, magistrati, avvocati, personale di pubblica sicurezza sono appellati con il loro titolo (l’avvocato Bianchi, non certo il Bianchi), mentre le persone coinvolte in altri ruoli sembrano perdere tale diritto attraverso un uso linguistico meno attento e rispettoso.
La soluzione più semplice, prima di tutto per non essere fraintesi, ma anche per non risultare sgarbati, o peggio sprezzanti, sarebbe quella di non usare mai l’articolo prima dei cognomi né di donne né di uomini, né di persone illustri del passato (Petrarca, Machiavelli, Parini, Deledda sono ugualmente riconoscibili anche senza articolo), né di personaggi noti della nostra contemporaneità (Baricco, Murgia, Draghi, Merkel…). Se nel primo caso l'eliminazione resta una possibilità, nel secondo è ormai assolutamente preferibile.
Naturalmente, però, è tuttora possibile riscontrare la presenza dell’articolo determinativo prima dei cognomi, sulla base di modelli precedenti o di perduranti usi regionali, senza che ad essa si debba necessariamente attribuire un’intenzione ironica o addirittura offensiva, a meno che non sia il contesto a offrire elementi in tal senso.
@@lucat5479 tutto molto giusto ma...cosa c'entra col discorso di "il presidente/ la presidente" ? 🤔 Qui non ho menzionato Meloni per cognome 🤔
ci sono molti altri argomenti (giovani costretti a emigrare? inflazione? tirocini mai pagati? leggi contro l’aborto? diritti sociali inesistenti?) di cui la Meloni e i giornalisti che ne parlano dovrebbero occuparsi, non questa cazzata…
@@VittorioBaldini1997 no, infatti, non c'entra direttamente (tra l'altro volevo rispondere all'altro signore, che infatti aveva scritto "La Meloni", ma anche perché io stesso uso l'articolo, purtroppo, per abitudine, quindi era un intervento per ricordarlo a me per primo, perché non ero a conoscenza di questo scritto della Crusca, ma non riuscivo a "taggarlo", così mi sono agganciato a te), era solo una curiosità legata all'uso dei cognomi, mi è venuta in mente anche perché, parlando di articoli, in questi giorni leggevo delle polemiche sul fatto che a "Meloni" si anteponesse l'articolo. Se da fastidio lo tolgo, scusate l'intromissione, non volevo riprendere nessuno, ciao
In pratica i poeti alla fine del 13º secolo erano come i rapper odierni??? 🤣
Beh insomma 🤣
Viso mirabil, gola morganata, non ho trovata tua par di bellezze, al mondo non ne fu nessuna nata che somigliata fosse a tue fattezze.
Sei pesante da ascoltare. Non ami Dante e hai anche detto una volgarità.
😂
Ti amo.
pessima lezione