1146- Napoleone stringe il cappio su Venezia. Scoppiano le Pasque Veronesi [Pillole di Storia]
Вставка
- Опубліковано 28 січ 2025
- Se volete sostenerci ecco il nostro Patreon : / labibliotecadialessandria
Oppure direttamente qui su UA-cam abbonandovi : / @labibliotecadialessan...
Per una donazione libera invece: paypal.me/bibl...
Per approfondire gli argomenti della puntata:
La serie su Napoleone : • 1056- Un bambino di no...
Il nostro podcast storico per riascoltare le pillole :
link.chtbl.com...
Il nostro podcast dedicato alle recensioni : open.spotify.c...
I nostro social con tante curiosità storiche:
Pillole di Storia su TikTok : / pillole_di_storia
Instagram della Biblioteca : www.instagram....
Il gruppo facebook : / 624562554783646
La community su telegram : t.me/joinchat/...
Il gruppo whatsapp per non perdersi neanche un video : whatsapp.com/c...
Caro Gioele, sempre all'altezza della situazione, complimenti. Non posso fare a meno di segnalare che un racconto formidabile di questi eventi è contenuto nelle 'Memorie di un Italiano' di Ippolito Nievo, capolavoro troppo poco considerato della letteratura italiana dell'800. Racconto che oltre a coinvolgerti in una vicenda dimenticata e poco raccontata è di una modernità incredibile
Verissimo
Infatti la questione di Venezia oltre che al fattore militare entra in gioco anche la diplomazia, complimenti per l'ottima spiegazione molto dettagliata si vede che c'è passione e uno studio approfondito delle fonti dietro i video
Sono contento che quelli di Crema hanno avuto un moto di orgoglio ed hanno resistito un poco, essendo io di quelle parti 😁
Bella pillola, grazie per il tuo / vostro impegno nel divulgare pagine di storia.
Essenzialmente, una volta che Francia e Austria si furono messe d'accordo per spartirsi Venezia, quest'ultima non poteva fare nulla. Nessun alleato e esercito debole in mezzo a due grandi potenze militari.
❤ grazie per questa nuova puntata 🌹🌹🌹
Piccolo easter egg, nella tavola di Silvano Mezzatesta che fa da copertina a questa pillola lo schiavone ritratto coi baffi non è altro che un tributo a Milo Bozzolan, rievocatore e ricostruttore scomparso qualche anno fa, che tanto si spese nella ricerca e nella divulgazione della storia della repubblica di Venezia.
Il mitico Milo... ho avuto il piacere di conversarci un paio di volte, un vero peccato che ci abbia lasciati...
Confermo tutto. Sono io che ho commissionato la tavola allo scomparso Silvano Mezzatesta. Mi spiace che il filmato, che contiene molti errori e ricostruzioni discutibili, prenda immagini nostre, del Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi, senza chiedere il permesso, né menzionare l'autore, la fonte, il soggetto ecc. È molto scorretto. Maurizio Ruggiero
Le immagini sono disponibili tramite google immagini e quindi teoricamente utilizzabili, che io sappia, in fair use. Ma nei prossimi video ci starò più attento e se mi segnalate quali sono sarò lieto di non usarle più.
Se poi fosse un problema, posso anche scaricare questo video e coprirle.
Su quanto raccontato ho letto la vostra mail in cui sostanzialmente dite che non vi furono particolari atri di violenza da parte dei cittadini di Verona e che Venezia non aveva organizzato alcun attacco. Sono certo della bontà dei vostri studi, ma questo è un canale di divulgazione, non di ricerca e se gli storici più noti e riconosciuti in ambito napoleonico, raccontano la storia in questo modo, non abbiamo sicuramente l'autorità per raccontarla diversamente, né sarebbe corretto farlo. Nel caso quindi vi invito a tentare di far cambiare idea agli storici stessi.
Resto in attesa di sapere quali immagini non dovrei utilizzare più. Vi Consiglierei, però, di controllare perché, come detto, esse sono disponibili gratuitamente a tutti.
Alla fine si sono istigati a vicenda...peccato per Venezia😢
Ottimo video
Una bella partita a scacchi con eserciti veri
Un'alternativa forse poteva essere Venezia come stato cuscinetto, un po come per certi versi e periodi il ducato di Savoia tra Francia e Austria prima e dopo Napoleone, ma nel caso di Venezia, ormai debolissima, avrebbe dovuto esserci un mago della diplomazia per evitare la spartizione
Prima della prossima puntata su Napoleone consiglio di leggere I VENETI IN FRIULI, ed. CIERRE (Verona), che tratta il biennio 1796-1797. Con Amazon arriva in un giorno.
Di solito se si consiglia un proprio libro è bene dichiararlo
Autore Piero Favero, quello che vale è quello che c’è scritto non chi l’ha scritto 😊
Prossima ucronia: cosa sarebbe successo se Venezia si fosse alleata con gli austriaci all'inizio della campagna di Napoleone?
Nonostante io "parteggi" tutto sommato per Napoleone, per i giacobini e per le armate rivoluzionarie perché li ritengo comunque moralmente superiori alla Coalizione controrivoluzionaria e assolutista, nel caso di Verona la condotta dei francesi fu abbastanza deplorevole e quindi deve essere giustamente condannata.
Beh, allora sarà per questo che ho sempre parteggiato, invece, per le varie coalizioni antinapoleoniche , ma di questi comportamenti odiosi verso le popolazioni civili , i francesi si macchiarono in altre parti d'Italia e d'Europa.
@@emanueleingrao5797 È vero e bisogna dirlo, sebbene per onestà intellettuale bisogna anche menzionare che la Coalizione non fosse migliore. Pensiamo ai fatti di Badajoz in Spagna nel 1812 ad opera delle truppe di Wellington.
@@passionenapoleonica hai toccato il punctum dolens 😰. Proprio in Spagna le truppe d'occupazione francesi, e i loro alleati polacchi e tedeschi, dal 1808 in poi si comportarono come faranno tra circa 130 anni le truppe naziste nei territori sovietici . La reazione a tutto ciò da parte della popolazione fu spontanea e altrettanto feroce . Non si facevano prigionieri da ambo le parti.
@@passionenapoleonica mi hanno cancellato la risposta. Se non l'hai letta, te la ripropongo.
@@emanueleingrao5797 L'ho letta ordinando i commenti dal più recente tramite il pulsante. Sono d'accordo.
Potresti fare una serie sulle guerre puniche
Abito a Udine ed ho vissuto per anni a leoben interessante sapere che ho seguito i suoi passi senza saperlo😂
😸😸
Il '700 fu il secolo del rammollimento veneziano.
La fine dell'unica vera Repubblica che il Nordest abbia mai conosciuto è la conseguenza di pavidità e pacifismo.
Bravo 👏👏👏
@@sirrichard2802 Pavidità è una cosa Pacifismo un' altra. I nobili veneziani si son tenuti la loro terre .
Allora mi sa che faremo la stessa fine della Serenissima 😅
Gioele, puoi invece raccontare il riconoscimento internazionale che Napoleone fece a San Marino nello stesso periodo e i rapporti che ebbe quest'ultima con la Francia e le nuove Repubbliche Sorelle confinanti?
Penso che sia un periodo cruciale per l'esistenza stessa della repubblica fino a oggi
@@davidemalaspina2377 si potrebbe fare, avresti qualche documento o qualche fonte da suggerire al canale che parla dell'argomento?
@@federicovaona7054non saprei cosa suggerire.
So che una figura chiave è stato Antonio Onofri poi proclamato Padre della Patria sammarinese.
Per il bicentenario dalla morte di Napoleone a San Marino si è tenuta una mostra che riguardava gli argomenti che ho proposto (purtroppo non ci sono andato)
ua-cam.com/video/iFtQRLNsdhY/v-deo.htmlsi=gdeKzaBe-gevjoqR
@@federicovaona7054ua-cam.com/video/23Cho-PuQSA/v-deo.htmlfeature=shared
@@federicovaona7054 sulla mostra è stato pubblicato un libro "Napoleone,la repubblica,le repubbliche" edito da aiep
Forse può accennarlo ma ha già fatto delle pillole sui microstati tra cui San Marino in cui parte di questo fatto.
Da veronese. Ho saputo solo in tempi recenti di questa rivolta. Prima probabilmente era politicamente scorretto parlarne. Adesso si fanno pure delle rievocazioni storiche al riguardo.
C'è anche un film
Credo semplicemente ci sia stato un lungo periodo in cui la storia non veniva molto ricordata, se non negli avvenimenti principali
@@laBibliotecadiAlessandria credo che come sempre la storia e le storie vengano ricordate quando non danno più fastidio al potere di turno.
Ma quale potere? Napoleone è caduto nel 1815 e, anche a voler pensare al nipote, comunque siamo nel 1870
@@laBibliotecadiAlessandria non voglio iniziare una discussione che sappiamo bene entrambi non porterebbe da nessuna parte. Si parla di potere, e non ho mai citato Napoleone.
Basta solo ricordare cosa si celebra ogni 7 gennaio per capire dove sia di casa.
Ribelle mi sembra piu' una citta' che appartiene ad uno stato e che poi le si rivolge contro . In questo caso appartenendo alla serenissima si liberava dall esercito invasore senza staccarsi da venezia . Direi che verona si rivolta scaccia e si libera da Napoleone . Mi riferisco al titolo del video .
Ribelle in italiano ha anche il significato di "difficile a farsi vincere «
Quanto mi fa male questa parte di Storia...
Eccoci
Gioele io vorrei sapere chi era il tipo che non ha ricevuto il rum e c è rinato male, ,perché ha tutta la mia compensione😂
😸😸😸
Mi ricomplimento per il lavoro che state facendo. Perché non sia scontato.
Ciao Venexia
Ciao Orso Mauro 🖐
@@giuseppezagheni9479Ciao Giuseppe Zagheni 🖐
Devo dire che aspettavo il capitoletto sulle Pasque: nonostante una bibliografia sovrabbondante e talvolta preconcetta, l’argomento continua ad attrarre e dividere. Per prima cosa il famigerato Landrieux c’entra, ma fino ad un certo punto e il suo ruolo è indubbiamente da ridimensionere: non è vero che fosse il capo dei servizi francesi, ma solo il comandante della cavalleria esplorante (dipendente da Kilmaine, appunto) e per di più godeva già di una fama pessima. Era - in un certo senso - il tipico ussaro spavaldo e arrogante nelle peggiore versione e in più era avido e rapace. Soprattutto non c’è da fidarsi delle sue memorie perché racconta (romanzandola) la sua versione in toni apologetici, ossia quella di essere stato ‘scelto’ da Bonaparte per svolgere tale incarico e - molto probabilmente - non è vero. Del resto dubbi sull'affidabilità delle memorie di Landrieux sorsero quasi subito dopo la pubblicazione (1893) anche in Italia. Suggerisco di leggere invece Alain MONTARRAS, Le général Bonaparte et le renseignement. La période révolutionnaire et la première campagne d’Italie, Paris, Éditions S.P.M., 2014 e Gilles CANDELA, L’Armée d’Italie. Des missionnaires armés à la naissance del guerre napoléonienne, Rennes, Presses Universitaires de Rennes, 2011, testi recenti che rivedono la vicenda. Non è mia abitudine segnalare miei lavori, ma mi permetto di raccomandare «La prima campagna d’Italia di Bonaparte come guerra d’intelligence» sull’ultimo numero appena uscito di Nuova Antologia Militare (giugno 24).
L’altra questione è che Napoleone cambia più volte i suoi progetti su Venezia e lo dice un autorevole storico come Vovelle che definisce ‘bricolage transitorio’ la politica di Bonaparte nei confronti della Serenissima. Bonaparte ha però la necessità di assicurare le sue retrovie e le sue comunicazioni dopo che il baricentro delle operazioni si trova ad est ed è necessario che siano tranquille.
Un complimento per la chiarezza della sintesi, tutt’altro che facile vista la quantità e l’eterogeneità delle fonti.
PS Scusate l'aggiunta: un nucleo consistente di polacchi era già riparato in Francia dopo la repressione della rivolta di Kosciuszko a seguito della seconda spartizione della Polonia (1792) e non si trattava quindi di disertori 'austriaci'.
Credo ci fossero polacchi di ogni tipo. Sulla battaglia della Croce Bianca, ad esempio, pare fossero principalmente disertori, ma segnalo le due possibilità nella prossima pillola, grazie
Fai un video sul l'isola di Saint-Barthélemy come prima era francese poi svedese e poi di nuovo francese.
Mi sono segnato il suggerimento, basta scriverlo 😸😸😸
Ancora meglio.
Parlando col senno di poi, e in termini di ucronia, se si fosse alleata subito con l'Austria e il Regno Unito poteva sopravvivere? Magari "rifugiandosi" momentaneamente nelle isole dalmate un po come fece la monarchia sabauda in Sardegna?
È esattamente quello che avevano proposto di fare parte del maggior consiglio, ma alla fine vinse la linea della neutralità perché Venezia temeva che alleandosi con l'austria si sarebbe legata definitivamente allo stato tedesco di fatto diventando un suo stato vassallo... questo sarebbe potuto succedere proprio dopo un'eventuale sconfitta di Napoleone privando Venezia della sua autonomia che tanto era cara ai savi. Paradossalmente l'indecisione sullo schieramento condannò comunque la Serenissima.
@@federicovaona7054 certo che non fare niente era la scelta peggiore però, addirittura abbiamo rinunciato autonomamente alla nostra autonomia nel maggio 1797, abbiamo lasciato ai posteri un messaggio disonorevole della nostra storia gloriosa. se ci fossimo almeno ribellati apertamente alla pressione francese con l'esercito, probabilmente avremo perso la guerra ma avremo riottenuto l'autonomia durante la restaurazione e avremo lasciato un messaggio ai posteri ben diverso, teso a far capire a chiunque che Venezia è la terra dei Veneti e di nessun'altro... invece siamo diventati una prostituta, derisa, umiliata e condannata all'oblio
@@riccardobertelli8664 purtroppo se ci mettessimo nei panni di chi allora ha scelto saremo anche noi in seria difficoltà... c'è da dire che il governo Veneziano aveva ricevuto dagli austriaci una garanzia per far sì che le singole famiglie nobili non perdessero i loro benefici. Qualcuno si ribellò e fu messo a tacere... qualcun altro fonderà una repubblica nell egeo sotto la protezione degli inglesi. Insomma, lo spirito del tempo era decisamente contrario a una forma di repubblica oligarchica come quella Veneziana, e gli stessi veneziani accettarono il fatto di diventare una piccola oligarchia dentro il grande impero austriaco, esattamente come Trieste prima e Dubrovnik poi... come disse il podestà di Padova "bisogna essere delle eminenti nullità per salvare tutto"
@@federicovaona7054 l'oligarchia repubblicana fino ad allora portò prosperità alla serenissima, non c'era Stato in europa con livelli cosi alti di giustizia sociale, libertà di costumi, credo religioso, ecce... era il luogo al mondo dove si parlavano più lingue e si dava libertà di studio a tutte le culture presenti, era un'oligarchia illuminata.
Certo, il tempo dei patrizi era finito e l'indegna fine della repubblica ne è l'iconica e imbarazzante conclusione, ma sarebbe stato un passaggio naturale l'adattamento ai tempi: la repubblica è vissuta tutti questi secoli anche perchè ha sempre avuto un sagace spirito di adattamento ai cambiamenti e il mutarsi in base alle correnti europee e sono convinto che se avessero passato la burrasca napoleonica, anche l'oligarchia avrebbe trovato la maniera per rinnovarsi e/o farsi da parte per un nuova forma di governo viste le correnti ottocentesche. d'altronde Venezia è sempre stata lo scopo e la ragion d'essere di tutti i veneziani, non c'era un individuo che si alzasse al di sopra degli altri ma non per educazione o buon senso, era Legge e queste leggi erano state pensate secoli prima della rivoluzione francese, se si pensa anche a questo aspetto è notevole per una repubblica oligarchica!
detto questo, l'entrata in guerra a mio modo di vedere nn era un'opzione: chiunque entrasse in territorio veneziano senza autorizzazione doveva essere considerato nemico e finalmente avremo visto all'opera le nostre costosissime e imponenti strutture difensive che se ci pensi sono rimaste intatte fino ad oggi perchè mai usate (con l'invasore che faceva quello che voleva a casa nostra). con 20k uomini asserragliati nelle fortezze avremo rallentato parecchio l'invasore e avremo dato tempo agli alleati di organizzare l'attacco dal brennero.. vabhè, io avrei fatto cosi insomma.
@@riccardobertelli8664 vero, quello della resistenza potrebbe essere stata una via percorribile. Sarebbe costato molto alla repubblica e, visto i trascorsi di Napoleone, non è detto che sarebbe finita in un successo. La Repubblica allora sarebbe forse sopravvissuta perdendo comunque una parte del suo territorio. Avrebbe potuto cambiare senza problemi la propria forma di governo e resistere alla buriana Napoleonica. Detto questo, è difficile che sarebbe esistita molto a lungo opponendosi alle spinte nazionaliste italiane nell'idea di riunire tutti gli italiani in un unico stato. Forse si sarebbe unita all Italia comprendendo Istria e Dalmazia. Non lo sappiamo, potrebbe essere un proposito per una nuova ucronia
Invece di elogiare sto fantomatico Federico avresti fatto meglio a consultare e accreditare il comitato per la celebrazione delle Pasque veronesi, il risultato ne avrebbe guadagnato
Di solito, se si vuole raccontare una storia, si usano fonti il più neutrali possibili. Non chi, ovviamente, parteggia per una parte
In realtà hai attinto a fonti secondarie: le fonti primarie sono i testimoni del Settecento, che non hai gran che approfondito. Ti è sfuggita infatti tutta la parte delle macchinazioni filonapoleoniche di alcuni nobili veneziani. Tu stesso hai riportato che i francesi sono sbarcati a Venezia sulle navi “prestate” dai veneziani. Senza il tradimento di una parte della nobiltà veneziana i francesi sarebberò ancora lì ad aspettare un “passaggio” per Venezia.
Di solito la storia la scrivono i vincitori, non proprio le fonti più neutrali possibili, ma tu certamente avrai mille motivi per ignorare chi quella storia l'ha studiata per anni dalla parte dei vinti, pur di convincerti di aver fatto il meglio possibile.
hai riditto le rivolte piu grosse contro N all episodio di Saló. ok
Chiedo scusa, ma se non scrive in italiano non si capisce. Se è straniero, scriva nella sua lingua, ci pensa poi il traduttore
Le diverse reazioni delle classi sociali italiane all'arrivo dei rivoluzionari dimostrano quanto le idee rivoluzionarie e progressiste fossero diffuse e in quali strati sociali. Le persone più semplici/povere si opponevano ai rivoluzionari non per ostilità verso il progresso come le autorità locali ma perché, a causa della loro scarsa cultura (unita all'analfabetismo) non ne capivano l'importanza.
o solo perchè l'esercito francese era composto per la maggior parte da stupratori e ladri
C'è anche da dire che i più poveri non avevano alcun beneficio dalla rivoluzione. Invece che far governare i nobili, facevano governare i borghesi giacobini, ma le cose cambiavano di poco
Ma quali idee rivoluzionarie e progressiste? Erano solo dei conquistatori razziatori... Con la scusa dell'espansione delle idee giacobine🙄
@@Anpi-xx6my é vero, un po come gli americani che per tanti anni, con la scusa di "esportare" la LORO democrazia, hanno fatto guerre in mezzo mondo portando morte e fame..
ua-cam.com/video/bNYnfiIHuTI/v-deo.htmlsi=0H1wIoNRr2IhSZe1
Beh in realtà c'è un regista che ha realizzato un docufilm a riguardo
Grazie della segnalazione