Questo sceneggiato è bellissimo, quello realizzato 20anni dopo interpretato da Giulio Scarpati e Leo Gullotta è stato sicuramente più coreografico ma molto meno riuscito, poi parecchi particolari - che sul libro non esistono - se li sono inventati di sana pianta. Il maestro Perboni viene raccontato che aveva una moglie con problemi al sistema nervoso, e alla fine della storia - l'ultimo episodio - la moglie muore e Perboni finisce per sposare la maestrina dalla penna rossa,più tutta un altra serie di episodi inventati ex novo però mai apparsi sul libro di De Amicis. Un altro di questi,molto costruttivo ma altrettanto fuorviante : Perboni in uno degli ultimi episodi insegna ai bambini lo sport del calcio o football appena importato dagli inglesi durante gli anni del governo Giolitti, e viene organizzato un incontro con il collegio reale Umberto I dove i ragazzini della sua scuola finiranno per uscire vincitori (episodio nel libro mai raccontato).Comencini e Suso Cecchi D'Amico,invece,sono stati più fedeli al libro, hanno solo inscenato sullo schermo un prosieguo che racconta di quando i protagonisti diventano grandi e partono per la guerra.Parimenti questa storia non è contemplata sull'opera di De Amicis, ma visto che i fatti di quando da ragazzini i protagonisti frequentavano la scuola sono pressoché identici all'opera letteraria è una cosa alla quale si può tranquillamente transigere.Un bambino deve diventare un uomo - è il decorso della vita - nessuno spettatore avrebbe mai potuto amare una storia di un gruppo di fanciulli che si conclude proprio nel momento in cui finiscono le scuole elementari e questo è il libro Cuore che Comencini ha visto e sentito
Forse la parte patriottica è più esaltata qui che nel libro. Certo che nella sfilata delle regioni, il Piemonte, in quanto "ospitante", poteva chiudere la sfilata, invece di aprirla. Non si capisce poi perché la Sardegna, sempre elencata per ultima se si usa il criterio geografico, e in quella circostanza ricordata anche per il regno omonimo (includente essa, Piemonte, Val d'Aosta e Liguria di oggi) poi diventato d'Italia, sfili per penultima.
In realtà nell'antica Roma esisteva solo l'Emilia. Anche il Montefeltro, il nord delle Marche, ha dialetti simili al romagnolo. Credo che il confine della Romagna non sia ben definito.
Si ma nemmeno il Trentino, il Friuli e la Basilicata. Inoltre l'Emilia è in realtà Emilia Romagna... altri tempi. Pensare che avremmo potuto avere anche la Corsica e l'Istria...
Neanche la Valle d'Aosta, inglobata nel Piemonte come il Molise agli Abruzzi (allora detto al plurale). Quanto alla Romagna che si dice assieme all'Emilia, non so se allora si usasse dire solo quest'ultima, tanto più che uno dei "racconti mensili" del romanzo e qui trasformato in cortometraggio muto, si chiama "Sangue romagnolo". Poi la Basilicata era Lucania fino a qualche decennio or sono, ma questo si sa, e i suoi abitanti rimangono a tutt'oggi "lucani".
Ho selezionato i 6 racconti mensili dalla serie televisiva “Cuore” (2001), uno per video, a gli ho organizzati in questo listino ua-cam.com/play/PLwbpUPveGpR6CfGGL0cANuO6ixTEjT2iU.html
Si, erano sintetizzati ma dicevano abbastanza; tranne magari "Dagli Appennini alle Ande" che era quasi un romanzo nel romanzo (e i giapponesi ci hanno fatto un anime di decine di puntate, intitolato "Marco"). Comunque, non per pignoleria, ma i corti muti selezionati dai nove racconti mensili sono cinque, non sei. Nella sesta puntata c'è in compenso il ballo Excelsior, che racconta il progresso e l'ottimismo dei tempi, seppur poi sconfessato dalle due guerre mondiali che il progresso lo usarono per fare 60 milioni di morti o più.
Era parte del Veneto quando fu ceduto all'Italia nel 1866, paradossalmente dopo una guerra disastrosamente persa (la Terza d'indipendenza). Ci salvò la Prussia che batté gli austriaci a Sadowa.
@@Luca_Schiano lo so era una battuta, peri iritire i friulani❤ Comunque solo adesso che è sempre bello vedere i confini pre ww1 con Tarvisio e Gorizia o gorica, nell'Italia ottocentesca.
@@Luca_Schiano la Prussia ha fatto tutto il lavoro diciamo la verità. L'Italia non ottenne dall'Austria il veneto che lo diede alla francia come diatore neutrale e poi lo diede all'Italia.
Conquistato assieme alla Venezia Giulia nella Prima Guerra Mondiale che per l'Italia iniziò nel 1915 e finì nel 1918. La miniserie alterna momenti proprio di quella guerra coi flashback del protagonista da bambino nel 1899. Per essere precisi Comencini decise di spostarla dal 1882 in cui è ambientato il romanzo di De Amicis, perché serviva che il protagonista si rendesse conto che il patriottismo tanto esaltato aveva anche dei lati controversi nell'assurda ecatombe di quell'ultima guerra, con 650.000 morti italiani e di fronte alla quale, le guerre d'indipendenza erano scaramucce.
VIVA L'ITALIA!
Questo sceneggiato è bellissimo, quello realizzato 20anni dopo interpretato da Giulio Scarpati e Leo Gullotta è stato sicuramente più coreografico ma molto meno riuscito, poi parecchi particolari - che sul libro non esistono - se li sono inventati di sana pianta. Il maestro Perboni viene raccontato che aveva una moglie con problemi al sistema nervoso, e alla fine della storia - l'ultimo episodio - la moglie muore e Perboni finisce per sposare la maestrina dalla penna rossa,più tutta un altra serie di episodi inventati ex novo però mai apparsi sul libro di De Amicis. Un altro di questi,molto costruttivo ma altrettanto fuorviante : Perboni in uno degli ultimi episodi insegna ai bambini lo sport del calcio o football appena importato dagli inglesi durante gli anni del governo Giolitti, e viene organizzato un incontro con il collegio reale Umberto I dove i ragazzini della sua scuola finiranno per uscire vincitori (episodio nel libro mai raccontato).Comencini e Suso Cecchi D'Amico,invece,sono stati più fedeli al libro, hanno solo inscenato sullo schermo un prosieguo che racconta di quando i protagonisti diventano grandi e partono per la guerra.Parimenti questa storia non è contemplata sull'opera di De Amicis, ma visto che i fatti di quando da ragazzini i protagonisti frequentavano la scuola sono pressoché identici all'opera letteraria è una cosa alla quale si può tranquillamente transigere.Un bambino deve diventare un uomo - è il decorso della vita - nessuno spettatore avrebbe mai potuto amare una storia di un gruppo di fanciulli che si conclude proprio nel momento in cui finiscono le scuole elementari e questo è il libro Cuore che Comencini ha visto e sentito
C'è anche il Megadirettore!
Peccato appunto che questa Italia sarebbe diventata poi l'italia di Fantozzi.
Enrico è diventato Calenda!
Andrebbe trasmesso nelle scuole, sinistre permettendo...
Forse la parte patriottica è più esaltata qui che nel libro. Certo che nella sfilata delle regioni, il Piemonte, in quanto "ospitante", poteva chiudere la sfilata, invece di aprirla. Non si capisce poi perché la Sardegna, sempre elencata per ultima se si usa il criterio geografico, e in quella circostanza ricordata anche per il regno omonimo (includente essa, Piemonte, Val d'Aosta e Liguria di oggi) poi diventato d'Italia, sfili per penultima.
Manca la mia meravigliosa ROMAGNA. ..........
In realtà nell'antica Roma esisteva solo l'Emilia. Anche il Montefeltro, il nord delle Marche, ha dialetti simili al romagnolo. Credo che il confine della Romagna non sia ben definito.
@@unioneitaliana7107 la Romagna e marche erano OTTAVA REGIO. con il papato Ferrara Bologna si indicano LE ROMAGNE
@@augustinsamori1342 con il papato si chiamavano, che io sappia "le Legazioni (apostoliche)".
@@unioneitaliana7107 si chiamava Stato Pontificio. Ciao viva la grande ROMAGNA
@@augustinsamori1342 senza dubbio! Ho un carissimo amico a Riolo Terme. Ex ufficiale degli alpini.
Pollice in su se consideri questa un'altra prova che il Molise non esiste.
Si ma nemmeno il Trentino, il Friuli e la Basilicata. Inoltre l'Emilia è in realtà Emilia Romagna... altri tempi.
Pensare che avremmo potuto avere anche la Corsica e l'Istria...
Infatti😂😂😂
Perchè non mettete il libro di De Amicis pe la regia di Comencini tutto intero, grazie!!!!!!!!!!!!!!
il Molise ovviamente non esiste
Fu creato nel 1963! Ed ancora oggi mi domando perché. Non era una regione nemmeno nel Regno di Napoli.
@@Luca_Schiano Perché i molisani si sentivano sanniti e volevano l'indipendenza dall'Abruzzo marsico.
Neanche la Valle d'Aosta, inglobata nel Piemonte come il Molise agli Abruzzi (allora detto al plurale). Quanto alla Romagna che si dice assieme all'Emilia, non so se allora si usasse dire solo quest'ultima, tanto più che uno dei "racconti mensili" del romanzo e qui trasformato in cortometraggio muto, si chiama "Sangue romagnolo". Poi la Basilicata era Lucania fino a qualche decennio or sono, ma questo si sa, e i suoi abitanti rimangono a tutt'oggi "lucani".
Ho selezionato i 6 racconti mensili dalla serie televisiva “Cuore” (2001), uno per video, a gli ho organizzati in questo listino ua-cam.com/play/PLwbpUPveGpR6CfGGL0cANuO6ixTEjT2iU.html
Gli episodi duravano così poco?
Si, erano sintetizzati ma dicevano abbastanza; tranne magari "Dagli Appennini alle Ande" che era quasi un romanzo nel romanzo (e i giapponesi ci hanno fatto un anime di decine di puntate, intitolato "Marco"). Comunque, non per pignoleria, ma i corti muti selezionati dai nove racconti mensili sono cinque, non sei. Nella sesta puntata c'è in compenso il ballo Excelsior, che racconta il progresso e l'ottimismo dei tempi, seppur poi sconfessato dalle due guerre mondiali che il progresso lo usarono per fare 60 milioni di morti o più.
venghi fantozzi venghi
Quello sei tu
Non esiste il Friuli? finalmente è tornato al Veneto
Era parte del Veneto quando fu ceduto all'Italia nel 1866, paradossalmente dopo una guerra disastrosamente persa (la Terza d'indipendenza). Ci salvò la Prussia che batté gli austriaci a Sadowa.
@@Luca_Schiano lo so era una battuta, peri iritire i friulani❤
Comunque solo adesso che è sempre bello vedere i confini pre ww1 con Tarvisio e Gorizia o gorica, nell'Italia ottocentesca.
@@Luca_Schiano la Prussia ha fatto tutto il lavoro diciamo la verità.
L'Italia non ottenne dall'Austria il veneto che lo diede alla francia come diatore neutrale e poi lo diede all'Italia.
in compenso c'era la Lucania
Se è per quello non c'è nemmeno la valle d'aosta
È sempre stata una provincia piemontese. E mi hanno detto che non è vero che lì parlano in francese.
E trentino alto adige nn ce ?
Luigi Ruggiero Nell' Ottocento forse la prima guerra mondiale non c'era ancora stata?
Ma il trentino + alto adige?
Acquisiti dall'italia solo nel 1918.
Il libro Cuore narra una storia d'epoca umbertina (Umberto l, 1878-1900).
Conquistato assieme alla Venezia Giulia nella Prima Guerra Mondiale che per l'Italia iniziò nel 1915 e finì nel 1918. La miniserie alterna momenti proprio di quella guerra coi flashback del protagonista da bambino nel 1899. Per essere precisi Comencini decise di spostarla dal 1882 in cui è ambientato il romanzo di De Amicis, perché serviva che il protagonista si rendesse conto che il patriottismo tanto esaltato aveva anche dei lati controversi nell'assurda ecatombe di quell'ultima guerra, con 650.000 morti italiani e di fronte alla quale, le guerre d'indipendenza erano scaramucce.
VIVA L'ITALIA!