grande e geniale Massimo ! L'allievo comunque è "fantastico" e se non ci fosse bisognerebbe inventarlo....ma anche per questo ti ho nel cuore Massimo ..è dura a reggerlo !!!
Come al solito essenziale chiaro e prezioso !! Gli intervalli sono di fondamentale importanza per lo studio dell'armonia ed è ponte concreto fra teoria e strumento Ciao Max
sto imparando a suonare da autodidatta e da qualche giorno leggo un libro di teoria ma una lezione così è veramente spettacolare, incredibilmente più semplice capire concetti con cui all'inizio si può fare confusione.. con un maestro così si impara 10 volte più velocemente!!! Complimentoni!!!
Ciao! scusate l'ignoranza ma nell'esempio fatto a 9:11 il LAb ed il SOL# sono la stessa cosa a livello di posizione sulla tastiera della chitarra e suono o sbaglio? MI - LAb = 4°dim /// tuttavia nella scala maggiore di MI il SOL# già c'e...quindi ho un po' di confusione....
AHAHAHAHAHAAHAHA ODDIO STO MORENDO SEMBRANO LE COMICHE! dopo 11 minuti di spiegazione eccezionale, ho capito io che non ne capisco un tubo di scale, l'altro gli va a chiedere come si fa a determinare se una scala è maggiore minore o eccedente XD è da oscar!
Geniale il 2° esempio; si capisce che la quarta diminuita, il LA bemolle, cioè l' intervallo cercato è appunto il quarto grado diminuito della scala di Mi maggiore, da non confondere con il Sol diesis che ne è il terzo grado; sono la stessa nota ma con funzione diversa all' interno della scala; la prima è appunto una quarta diminuita, la seconda è la terza maggiore... Complimenti Massimo! ottima spiegazione
Mamma mia ti rispondo tre anni dopo la tua domanda ma magari è utile ad altri... La quarta e la quinta si definiscono giuste perché scambiando le note (ad ex. da Do a Sol, oppure da Sol a Do) danno sempre un intervallo giusto di quarta o di quinta. Questa è la regola del nove che si estende anche agli altri intervalli. Se tu avessi un intervallo di TERZA MAGGIORE, ad esempio da Do a Mi, scambiandoli (e quindi da Mi a Do) avresti un intervallo di SESTA MINORE (3 + 6 = 9); come vedi se prima era maggiore, l'intervallo diventa minore quando si invertono le note (e applicando la regola del 9), mentre negli intervalli giusti questo non accade, sempre giusto rimane. Altro esempio: voglio calcolare l'intervallo da Do a Re, l'intervallo è di SECONDA MAGGIORE, invertendoli (e quindi da Re a Do) avrò un intervallo di SETTIMA MINORE. Spero sia chiaro così... Saluti
Per quanto riguarda i "gruppi" che intende Massimo nel video, sono da riferirsi appunto ai gradi della scala. Il secondo, terzo, sesto e settimo possono essere maggiori o minori, mentre il quarto e il quinto giusti come spiegato prima. Un intervallo maggiore, diminuito di mezzo tono, da luogo ad un intervallo MINORE e viceversa: ad esempio, un intervallo di TERZA MAGGIORE come da Do a Mi, abbassando il Mi di mezzotono e quindi trasformandolo in Mib, otterrai un intervallo di terza MINORE. Se diminuisci ULTERIOREMENTE di mezzo tono il Mib, diventerà Mibb (doppio bemolle) e in questo caso l'intervallo sarà di Terza DIMINUITA. Un intervallo di terza diminuita, ovviamente, non è altro che l'equivalente un intervallo di SECONDA MAGGIORE (il suono che otterrai è lo stesso), ma armonicamente sono due cose distinte Altro esempio: se hai un intervallo Do - Sol (quindi di 5° giusta) se aumenti il Sol di un semitono, avrai un Sol# e quindi un intervallo di QUINTA ECCEDENTE (ricorda che NON esistono intervalli giusti maggiori o minori, ma solo eccedenti o diminuiti). Se al contrario diminuissi di un semitono e quindi hai Solb, questo diventerebbe un intervallo di QUINTA DIMINUITA. Prendo spunto dall'ultimo esempio e trasformo enarmonicamente il Sol# e lo chiamo Lab. L'intervallo tra un Do e un Lab è un intervallo di SESTA MINORE, anche se il suono che avrai sarà lo stesso (perché Sol# e Lab sono la stessa nota). Mentre se trasformassi il Solb in Fa# otterrei un intervallo di QUARTA ECCEDENTE. Ultimo esempio sempre prendendo spunto dall'ultimo per avere tutto chiaro. Se diminuissi ulteriormente il Lab e lo chiamassi Labb (La doppio bemolle), l'intervallo Do - Labb è un intervallo di SESTA DIMINUITA proprio perché ho diminuito di DUE SEMITONI la nota La, che rispetto al Do è la sua SESTA, quindi un intervallo che come regola può essere maggiore o minore, e abbassato o aumentato ulteriormente diventa diminuito o eccedente. L'intervallo giusto, se ULTERIORMENTE AUMENTATO O DIMINUITO avrà questi nomi: "più che aumentato (o più che eccedente)" oppure "più che diminuito". Spero sia tutto chiaro, non è un concetto semplice da racchiudere in poche parole. Uno schema o disegnino renderebbe più facile la spiegazione, per cui rimando ai manuali di Massimo! Saluti
giusti significa che non cambiano sia che si trovino nella scala minore che in quella maggiore. nella scala di DO maggiore il DO, FA e il SOL sono giusti perché anche nella scala di DO minore rimangono tali.
@@rosalamanna6069 non ho capito perchè nell'esempio del rivolto (da MI a DO) si ottiene un intervallo di SESTA MINORE, non dovrebbe essere di sesta MAGGIORE? non ho capito questo concetto. grazie mille
Bellissimo video, spiegazione chiara e grande pragmaticita' nell' applicazione dei concetti di intervallo.Avrei un appunto, dici che per definizione non esistono scale eccedenti ma solo intervalli a parte la esatonale.In realtà l'esatonale e' una scala simmetrica atonale, e' vero che ha la quinta aumentata (o eccedente)ma se parliamo di scale aumentate allora ne esistono altre, tra cui il Lidio aumentato (III° grado min. Melodica) e la maggiore 5# sul III° min armonica.
Si ma è solo un nome che si da alle scale dati alcuni intervalli. Scala aumentata non significa nulla. Quella che tu dici 5# a paetire dal quinto grado della scala minore melodica si chiama in realta misolidia 6b pwrche è uguale ad una misolidia ma con la sesta bemolle. E non con la quinta aumentata. Di fatto son la stessa nota ma a livello armonico devi chiamarla sesta bemolle.
@@dariocandido4145 il primo invito è a rileggere quanto ho scritto 9 anni fa, se non è chiaro, allora consiglio un bel ripasso di armonia, in particolare le tonalità minori (dovresti sapere perché vengono definite tonalità). Come puoi leggere, parlo in entrambi i casi di scala sul terzo grado (o armonizzazione a partire dal terzo grado) non sul quinto. Non scriviamo cose a caso, per favore. Qui non si parla di suoni enarmonici ma di gradi con specifiche funzioni.
@@TommyDeeIT avevo ben capito che parlavi di scale a partire dal quinfongrado. E la scala che parte dal 4 gradondella scala minore melodica sinchiama mixolidian 6b. Di enatmonia non ho assolitamentr parlato. Inoltre non mi eronaccorto che avevi scritto 9 anni fa e cercavo solo di essere di aiuto. Vedo che in 9 anni pero hai imparatonqualcosa e sei diventato spocchioso data la risposta che mi hai dato. Pensavo di piter essere utile ma ormai sai tutto quindi chiedomscusa se mii sono permesso dinprovare a spiegare. Ma avevo capito bene quello che dicevi e che non parlavi di enarmonia. Non so da dove hai potuto cogliere ilnfatto che io atessi parlabdondi enarmonia se ho solonparlatondi scale. Cmq scusa maestro
Grazie Massimo varini per i tuoi tutorial sempre molto istruttivi e grazie dei consigli che ci dai. Anch'io sono un principiante uno studente perché da Do a Si e maggiore e da Mi a Do e minore non capisco perché bisogna contare i gradi non sarebbe meglio lasciarli naturali ma se scende di un semotono e minore in vece se sale di un semotono e eccedente esempio Do Si intervallo 7 maggiore Do Sib intervallo 7 minore - Mi Do intervallo 6 maggiore Mi Dob intervallo 6 minore oppure Mi Dob intervallo di 6 minore se si scende di un'altro semitono Mi Sib intervallo di 6 diminuito perché bisogna contare dalla tonica sino alla nota che la precede per stabilire se è tot gradi e maggiore se è tot e minore questo è un pensiero come ripeto sono uno studente e mi sono battuto in questa situazione e sto cercando di capire questi intervalli grazie ancora per i tuoi tutorial e per i manuali che fornisci 🤟
Non È cosi. DO Si è una settima maggiore mentre DO SIb è una settima minore e fino a qui ci sei. Ma Mi Do non è una sesta maggiore ma una sesta minore. Pwrche devi , in questo caso, rifarti allla scala maggiore di MI che naturalmente ha iil DO#. Quindi MI DO# è una sesta maggiore mentre MI DO è una sesta minore pwrche hai abbassato il aesto grado di un semitono. Se trasportassimo tutto nella scala di DO maggiore DO LA è una sesta maggiore. Per avere una sesta mi ore dovro abbasssare il LA di un semitono quindi DO LAb è una sesta minore.
Mi Dob è in realtà una sesta diminuita. Non so se è chiato il concetto. Di nuovo ttasportando in DO, lo stesso intervallo, ovvero di sesta diminuita sarebbe DO LAbb
Massimo davvero bella lezione! 😉Se però spiegassi il perchè gli intervalli giusti si definiscono tali sarebbe più facile anche da ricordare questa classificazione, anche con un riscontro immediato sullo strumento... 😊
Giusto! Ma in questo caso il Sol# lo trasformiamo in un Lab, perché la costruzione delle triadi avviene prendendo i gradi ad intervalli di terza dal primo grado. Quindi per formare un accordo di Re maggiore prenderò Re - Fa# (la terza) e La (la sua quinta). Di conseguenza, diminuisco il quinto grado di un semitono e avrò Lab e, di conseguenza, formerò l'accordo di Re b5 come hai scritto tu. Se usassi quella nota come Sol# è più "comodo" (o se vuoi complicarti la vita) concepire l'accordo prendendo il Fa# come tonica, facendolo diventare un Fa# sus2 con il Re al basso (o lo chiami Do## cioè la sua quinta eccedente). In questo caso è un accordo sus (sospeso) perché la terza di Fa# non è presente, ma avrà lo stesso suono di un Re con la terza maggiore e la quinta bemolle.
Daddzi Danz Scusami, è che Massimo ha creato un video da 12 minuti con esempi e parole, riuscire a scrivere in poche righe la semplicità di questo concetto, credo sia davvero arduo...comunque: prova ad immaginare una semplice scala discendente, avrai tanti bemolli ma nessun diesis, al contrario in una scala ascendente avrai tanti diesis e nessun bemolle, in compenso avrai diversi suoni "omologhi" (suoni con la stessa altezza ma con nomi diversi). Spero di esser stato chiaro...
klaud622 wow. grazie mille. molto gentile =) il video l'ho guardato giorni fa; lo riguarderò =) a volte il grande e bravissimo Massimo è il primo ad ammettere che usa tante parole =) in realtà è preparatissimo :D Quindi sesta eccedente e settima minore, quando occorre suonarle con una chitarra (non fretless), hanno lo stesso suono? grazie mille klaud622 ...e buone note =)
bravissimo il Maestro..ma l'allievo si deve anche un po'silenziare invece di interrompere continuamente...fossi il Maestro rifare il video senza interruzioni perche'la spiegazione e'chiara ed eccellente.mio onesto parere
Esiste anche la quarta diminuita, anche se è praticamente identica alla terza maggiore. Ad esempio, se dici Re-Fa# è una terza maggiore, ma se dici Re-Solb diventa una quarta diminuita. E' una questione solo teorica, ma funziona così ;-)
mi chiedo perchè mentre citi la scala di "mi" fai riferimento ad un la naturale e dopo lo cambi per farlo diventare bemolle non dovrebbe essere una 4a giusta?
Io lo voglio vedere in faccia sto allievo , non tanto per quanto ci mette ad arrivarci, ognuno ha i suoi tempi, ma la voce.... ha una voce che.. se ha la faccia come la voce lo prendo in un film a fare il comico ! XD
@@heika_206 A livello pratico si in fondo, ma secondo le regole della teoria musicale c'è da considerare la nomenclatura delle note. La domanda che viene posta è calcolare l'intervallo tra Fb e B, il che non significa (sempre teoricamente) E - B. La nota Mi in questo caso viene chiamata come Fa e quindi è la nota Fa che dobbiamo considerare. Ripeto è una questione di nomenclatura. Tra F e B c'è un intervallo di quarta, non di quinta. Per cui se F si abbassa di un semitono sempre un intervallo di quarta deve restare, ma ovviamente "allargato". Per cui è una quarta più che eccedente. Poi ripeto, in pratica ciò corrisponde a tutti gli effetti a un intervallo di quinta, ma dobbiamo considerarlo come un intervallo di quarta dati i nomi delle note.
Scusami ma comunque tu continui sempre inconsciamente a contare gli intervalli infatti quando spieghi la terza maggiore della scala di re giustamente citi il fa# perché giustamente dista due toni dalla tonica... quindi soltanto contando gli intervalli di una qualsiasi scala maggiore ne derivi alterandoli le note maggiori minori aumentate e diminuite. Quindi penso che partire dai nomi sopratutto per un principiante è pericoloso potrebbe intendere che un intervallo di quarta fa si sia giusto e non saprebbe che è aumentato di suo..... Certamente tu lo sai ma non tutti quelli che cominciano a studiare musica non cadrebbero in confusione
il viso che fa Massimo alle domande dell'allievo è uno spettacolo
grande e geniale Massimo ! L'allievo comunque è "fantastico" e se non ci fosse bisognerebbe inventarlo....ma anche per questo ti ho nel cuore Massimo ..è dura a reggerlo !!!
Ma chi è l'allievo? era eccedente di Fumo?
aaaaaaahhhhhhhhhhhh troppo bella
A me onestamente sembra Teo mammucari quando fa l'idiota al telefono. Uguale ragazzi
Aiutoo!!!!! Sxo di non fare domande del genere.....
Il bello è che “il provetto “ chitarrista non ha capito un beneamato ciufolo fino alla fine di una cosa così semplice è ben spiegata .
Come al solito essenziale chiaro e prezioso !!
Gli intervalli sono di fondamentale importanza per lo studio dell'armonia ed è ponte concreto fra teoria e strumento
Ciao Max
sto imparando a suonare da autodidatta e da qualche giorno leggo un libro di teoria ma una lezione così è veramente spettacolare, incredibilmente più semplice capire concetti con cui all'inizio si può fare confusione.. con un maestro così si impara 10 volte più velocemente!!! Complimentoni!!!
insegni la musica con dedizione come poche volte ho visto, grande Massimo
Ma l' Allievo chi è Lucci delle Iene?
L'insegnante di chitarra che tutti vorremmo..porca miseria!🎶🎸 ciao Max!
Finalmente capisco gli intervalli! Grazie massimo :) chiaro come sempre
Ciao! scusate l'ignoranza ma nell'esempio fatto a 9:11 il LAb ed il SOL# sono la stessa cosa a livello di posizione sulla tastiera della chitarra e suono o sbaglio?
MI - LAb = 4°dim /// tuttavia nella scala maggiore di MI il SOL# già c'e...quindi ho un po' di confusione....
va be' ma questo video è divertentissimo dai
AHAHAHAHAHAAHAHA ODDIO STO MORENDO SEMBRANO LE COMICHE! dopo 11 minuti di spiegazione eccezionale, ho capito io che non ne capisco un tubo di scale, l'altro gli va a chiedere come si fa a determinare se una scala è maggiore minore o eccedente XD è da oscar!
Alessio Zanella
e quindi? cosa ti fa ridere?
Geniale il 2° esempio; si capisce che la quarta diminuita, il LA bemolle, cioè l' intervallo cercato è appunto il quarto grado diminuito della scala di Mi maggiore, da non confondere con il Sol diesis che ne è il terzo grado; sono la stessa nota ma con funzione diversa all' interno della scala; la prima è appunto una quarta diminuita, la seconda è la terza maggiore...
Complimenti Massimo! ottima spiegazione
Grazie max per la lezione però ho un dubbio: Se la quarta eccedente di re è Sol# che accordo di Re sarebbe?
Gran bel video sugli intervalli =)
Bravissimo, sei molto chiaro e particolareggiato, capisce anche chi ne sa poco di musica, finalmente c'è chi insegna con dovizia di particolari !
Graznde Massimo, ma a chi stavi insegnando? a Lucci delle Iene?
chiarissimo. grazie!
Massimo sei un grande.ma il tipo che ti faceva le domande assurde ( erano fuori luogo e forzate) ha fatto le scuole medie?
Grande!!!! Magari poter studiare con Te!!!!
Grazie mille
Grande Massimo, ma all' allievo digli de' ripigliarse!!
Massimo ma avevi Enrico Lucci a lezione per caso ? :D
diciamo che l'allievo ha una predilezione per le cose piu' difficili di quelle che sono, vede eccedenze e diminuzioni ovunque!
Che vuol dire che 4° e 5° sono "giusti" ???
E se fosse una sesta # o b, come si chiama (diminuita/eccedente o minore/eccedente) ? Grazie
Mamma mia ti rispondo tre anni dopo la tua domanda ma magari è utile ad altri... La quarta e la quinta si definiscono giuste perché scambiando le note (ad ex. da Do a Sol, oppure da Sol a Do) danno sempre un intervallo giusto di quarta o di quinta. Questa è la regola del nove che si estende anche agli altri intervalli. Se tu avessi un intervallo di TERZA MAGGIORE, ad esempio da Do a Mi, scambiandoli (e quindi da Mi a Do) avresti un intervallo di SESTA MINORE (3 + 6 = 9); come vedi se prima era maggiore, l'intervallo diventa minore quando si invertono le note (e applicando la regola del 9), mentre negli intervalli giusti questo non accade, sempre giusto rimane. Altro esempio: voglio calcolare l'intervallo da Do a Re, l'intervallo è di SECONDA MAGGIORE, invertendoli (e quindi da Re a Do) avrò un intervallo di SETTIMA MINORE. Spero sia chiaro così... Saluti
Per quanto riguarda i "gruppi" che intende Massimo nel video, sono da riferirsi appunto ai gradi della scala. Il secondo, terzo, sesto e settimo possono essere maggiori o minori, mentre il quarto e il quinto giusti come spiegato prima. Un intervallo maggiore, diminuito di mezzo tono, da luogo ad un intervallo MINORE e viceversa: ad esempio, un intervallo di TERZA MAGGIORE come da Do a Mi, abbassando il Mi di mezzotono e quindi trasformandolo in Mib, otterrai un intervallo di terza MINORE. Se diminuisci ULTERIOREMENTE di mezzo tono il Mib, diventerà Mibb (doppio bemolle) e in questo caso l'intervallo sarà di Terza DIMINUITA. Un intervallo di terza diminuita, ovviamente, non è altro che l'equivalente un intervallo di SECONDA MAGGIORE (il suono che otterrai è lo stesso), ma armonicamente sono due cose distinte
Altro esempio: se hai un intervallo Do - Sol (quindi di 5° giusta) se aumenti il Sol di un semitono, avrai un Sol# e quindi un intervallo di QUINTA ECCEDENTE (ricorda che NON esistono intervalli giusti maggiori o minori, ma solo eccedenti o diminuiti). Se al contrario diminuissi di un semitono e quindi hai Solb, questo diventerebbe un intervallo di QUINTA DIMINUITA.
Prendo spunto dall'ultimo esempio e trasformo enarmonicamente il Sol# e lo chiamo Lab. L'intervallo tra un Do e un Lab è un intervallo di SESTA MINORE, anche se il suono che avrai sarà lo stesso (perché Sol# e Lab sono la stessa nota). Mentre se trasformassi il Solb in Fa# otterrei un intervallo di QUARTA ECCEDENTE.
Ultimo esempio sempre prendendo spunto dall'ultimo per avere tutto chiaro. Se diminuissi ulteriormente il Lab e lo chiamassi Labb (La doppio bemolle), l'intervallo Do - Labb è un intervallo di SESTA DIMINUITA proprio perché ho diminuito di DUE SEMITONI la nota La, che rispetto al Do è la sua SESTA, quindi un intervallo che come regola può essere maggiore o minore, e abbassato o aumentato ulteriormente diventa diminuito o eccedente. L'intervallo giusto, se ULTERIORMENTE AUMENTATO O DIMINUITO avrà questi nomi: "più che aumentato (o più che eccedente)" oppure "più che diminuito". Spero sia tutto chiaro, non è un concetto semplice da racchiudere in poche parole. Uno schema o disegnino renderebbe più facile la spiegazione, per cui rimando ai manuali di Massimo! Saluti
Rosa Lamanna complimenti!
giusti significa che non cambiano sia che si trovino nella scala minore che in quella maggiore. nella scala di DO maggiore il DO, FA e il SOL sono giusti perché anche nella scala di DO minore rimangono tali.
@@rosalamanna6069 non ho capito perchè nell'esempio del rivolto (da MI a DO) si ottiene un intervallo di SESTA MINORE, non dovrebbe essere di sesta MAGGIORE? non ho capito questo concetto. grazie mille
Bellissimo video, spiegazione chiara e grande pragmaticita' nell' applicazione dei concetti di intervallo.Avrei un appunto, dici che per definizione non esistono scale eccedenti ma solo intervalli a parte la esatonale.In realtà l'esatonale e' una scala simmetrica atonale, e' vero che ha la quinta aumentata (o eccedente)ma se parliamo di scale aumentate allora ne esistono altre, tra cui il Lidio aumentato (III° grado min. Melodica) e la maggiore 5# sul III° min armonica.
Si ma è solo un nome che si da alle scale dati alcuni intervalli. Scala aumentata non significa nulla. Quella che tu dici 5# a paetire dal quinto grado della scala minore melodica si chiama in realta misolidia 6b pwrche è uguale ad una misolidia ma con la sesta bemolle. E non con la quinta aumentata. Di fatto son la stessa nota ma a livello armonico devi chiamarla sesta bemolle.
@@dariocandido4145 il primo invito è a rileggere quanto ho scritto 9 anni fa, se non è chiaro, allora consiglio un bel ripasso di armonia, in particolare le tonalità minori (dovresti sapere perché vengono definite tonalità). Come puoi leggere, parlo in entrambi i casi di scala sul terzo grado (o armonizzazione a partire dal terzo grado) non sul quinto. Non scriviamo cose a caso, per favore. Qui non si parla di suoni enarmonici ma di gradi con specifiche funzioni.
@@TommyDeeIT avevo ben capito che parlavi di scale a partire dal quinfongrado. E la scala che parte dal 4 gradondella scala minore melodica sinchiama mixolidian 6b. Di enatmonia non ho assolitamentr parlato. Inoltre non mi eronaccorto che avevi scritto 9 anni fa e cercavo solo di essere di aiuto. Vedo che in 9 anni pero hai imparatonqualcosa e sei diventato spocchioso data la risposta che mi hai dato. Pensavo di piter essere utile ma ormai sai tutto quindi chiedomscusa se mii sono permesso dinprovare a spiegare. Ma avevo capito bene quello che dicevi e che non parlavi di enarmonia. Non so da dove hai potuto cogliere ilnfatto che io atessi parlabdondi enarmonia se ho solonparlatondi scale. Cmq scusa maestro
Grazie Massimo varini per i tuoi tutorial sempre molto istruttivi e grazie dei consigli che ci dai. Anch'io sono un principiante uno studente perché da Do a Si e maggiore e da Mi a Do e minore non capisco perché bisogna contare i gradi non sarebbe meglio lasciarli naturali ma se scende di un semotono e minore in vece se sale di un semotono e eccedente esempio Do Si intervallo 7 maggiore Do Sib intervallo 7 minore - Mi Do intervallo 6 maggiore Mi Dob intervallo 6 minore oppure Mi Dob intervallo di 6 minore se si scende di un'altro semitono Mi Sib intervallo di 6 diminuito perché bisogna contare dalla tonica sino alla nota che la precede per stabilire se è tot gradi e maggiore se è tot e minore questo è un pensiero come ripeto sono uno studente e mi sono battuto in questa situazione e sto cercando di capire questi intervalli grazie ancora per i tuoi tutorial e per i manuali che fornisci 🤟
Non È cosi. DO Si è una settima maggiore mentre DO SIb è una settima minore e fino a qui ci sei. Ma Mi Do non è una sesta maggiore ma una sesta minore. Pwrche devi , in questo caso, rifarti allla scala maggiore di MI che naturalmente ha iil DO#. Quindi MI DO# è una sesta maggiore mentre MI DO è una sesta minore pwrche hai abbassato il aesto grado di un semitono. Se trasportassimo tutto nella scala di DO maggiore DO LA è una sesta maggiore. Per avere una sesta mi ore dovro abbasssare il LA di un semitono quindi DO LAb è una sesta minore.
Mi Dob è in realtà una sesta diminuita. Non so se è chiato il concetto. Di nuovo ttasportando in DO, lo stesso intervallo, ovvero di sesta diminuita sarebbe DO LAbb
Grande Max!
Massimo davvero bella lezione! 😉Se però spiegassi il perchè gli intervalli giusti si definiscono tali sarebbe più facile anche da ricordare questa classificazione, anche con un riscontro immediato sullo strumento... 😊
la voce fuori campo è di uno che sta per morire?
Per esempio le note dell'accordo sono :Re Fa# Sol# notiamo che la quarta di re è eccedente ma queste tre note non formano l'accordo Re/b5?
Giusto! Ma in questo caso il Sol# lo trasformiamo in un Lab, perché la costruzione delle triadi avviene prendendo i gradi ad intervalli di terza dal primo grado. Quindi per formare un accordo di Re maggiore prenderò Re - Fa# (la terza) e La (la sua quinta). Di conseguenza, diminuisco il quinto grado di un semitono e avrò Lab e, di conseguenza, formerò l'accordo di Re b5 come hai scritto tu. Se usassi quella nota come Sol# è più "comodo" (o se vuoi complicarti la vita) concepire l'accordo prendendo il Fa# come tonica, facendolo diventare un Fa# sus2 con il Re al basso (o lo chiami Do## cioè la sua quinta eccedente). In questo caso è un accordo sus (sospeso) perché la terza di Fa# non è presente, ma avrà lo stesso suono di un Re con la terza maggiore e la quinta bemolle.
Gli potevi dire quello che ti pare ma lui voleva sapere sti eccedenti e diminuiti :-D
Bravo Massimo ho capito!!!!!! Ma quindi vanno imparate a memoria tutte le scale con alterazioni?? 😭😭
'Settima minore' può essere definita, in alternativa, ''sesta eccedente' ? grazie
no
klaud622 grazie. Ti sono un po' meno grato, invece, per la tua sinteticità
Daddzi Danz Scusami, è che Massimo ha creato un video da 12 minuti
con esempi e parole, riuscire a scrivere in poche righe la semplicità di questo
concetto, credo sia davvero arduo...comunque:
prova ad immaginare una semplice scala discendente, avrai tanti bemolli ma nessun diesis, al contrario in una scala ascendente avrai tanti diesis e nessun bemolle, in compenso avrai diversi suoni "omologhi" (suoni con la stessa altezza ma con nomi diversi).
Spero di esser stato chiaro...
klaud622 wow. grazie mille. molto gentile =) il video l'ho guardato giorni fa; lo riguarderò =) a volte il grande e bravissimo Massimo è il primo ad ammettere che usa tante parole =) in realtà è preparatissimo :D Quindi sesta eccedente e settima minore, quando occorre suonarle con una chitarra (non fretless), hanno lo stesso suono? grazie mille klaud622 ...e buone note =)
Certo che si, sono intervalli omofoni, bisogna pero' cambiarne enarmonicamente il nome.
mmmmmmmuhauhauhauhauhauhauhahuahauhauh l'allievo!!!
bravissimo il Maestro..ma l'allievo si deve anche un po'silenziare invece di interrompere continuamente...fossi il Maestro rifare il video senza interruzioni perche'la spiegazione e'chiara ed eccellente.mio onesto parere
Esiste anche la quarta diminuita, anche se è praticamente identica alla terza maggiore. Ad esempio, se dici Re-Fa# è una terza maggiore, ma se dici Re-Solb diventa una quarta diminuita. E' una questione solo teorica, ma funziona così ;-)
bella lezione, ho capito molte cose...
mi chiedo perchè mentre citi la scala di "mi" fai riferimento ad un la naturale e dopo lo cambi per farlo diventare bemolle non dovrebbe essere una 4a giusta?
Well done :)
grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee maxxxx
Ma la giusta e dove non ci sono diesis e bemolle?
@jrmye Puaaaah aaaha ha ha aha ha aha! Parole sante!!! Cmq Massimo è un grande!!!
si torniamo a(lla) bomba!!!!! che forse è la cosa che capisce molto bene l'allievo...
madonna santa l' allievo...
max dovevi tirargli la chitarra in testa
Io lo voglio vedere in faccia sto allievo , non tanto per quanto ci mette ad arrivarci, ognuno ha i suoi tempi, ma la voce.... ha una voce che.. se ha la faccia come la voce lo prendo in un film a fare il comico ! XD
10:28 "è eccedente"...io che gli intervalli li ho studiati ieri NOTTE mi sono messo le mani tra i capelli xD
3:50 Massimo, porta pazienza....
sto video è un meme per chi studia musica
tre ore che massimo spiega BENISSIMO, non ci ha capito un cazzo....
magari poter essere tuo allievo...
Chi sa misurare Fb-B ?
Grazie 😊
È una quarta più che eccedente
@@GiovanniNicotera E quindi non corrisponde ad una quinta giusta?
@@heika_206 A livello pratico si in fondo, ma secondo le regole della teoria musicale c'è da considerare la nomenclatura delle note. La domanda che viene posta è calcolare l'intervallo tra Fb e B, il che non significa (sempre teoricamente) E - B. La nota Mi in questo caso viene chiamata come Fa e quindi è la nota Fa che dobbiamo considerare. Ripeto è una questione di nomenclatura. Tra F e B c'è un intervallo di quarta, non di quinta. Per cui se F si abbassa di un semitono sempre un intervallo di quarta deve restare, ma ovviamente "allargato". Per cui è una quarta più che eccedente. Poi ripeto, in pratica ciò corrisponde a tutti gli effetti a un intervallo di quinta, ma dobbiamo considerarlo come un intervallo di quarta dati i nomi delle note.
@@GiovanniNicotera Grazie mille per la risposta!
@@heika_206 Figurati :)
Scusami ma comunque tu continui sempre inconsciamente a contare gli intervalli infatti quando spieghi la terza maggiore della scala di re giustamente citi il fa# perché giustamente dista due toni dalla tonica... quindi soltanto contando gli intervalli di una qualsiasi scala maggiore ne derivi alterandoli le note maggiori minori aumentate e diminuite.
Quindi penso che partire dai nomi sopratutto per un principiante è pericoloso potrebbe intendere che un intervallo di quarta fa si sia giusto e non saprebbe che è aumentato di suo.....
Certamente tu lo sai ma non tutti quelli che cominciano a studiare musica non cadrebbero in confusione
Certo che Varini è a livello di dottorato nella chitarra e si sta relazionando con un’allievo delle elementari, forse della scuola materna
Maestro, usi una lavagna per far vedere bene anche a chi guarda il video.
lallo
Che confusione!
Troppo macchinoso il calcolo ...ne esiste uno piu semplice e immediato
Ma è possibile essere “eccedenti”???
Mi sento eccedente. Moffiga che peso l allievo