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Bellezza Orsini. La costruzione di una strega

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  • Опубліковано 28 лис 2021
  • In occasione della Domenica di carta organizzata dal Ministero della cultura e in sintonia con il tema generale proposto dalla Direzione Generale Archivi, “La storia delle donne nelle carte d’archivio”, l’Archivio di Stato di Roma ha presentato l’evento “Bellezza Orsini: la costruzione di una strega”, promosso con il sostegno della DGA. Domenica 10 ottobre, presso la Biblioteca Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma, il Centro Teatrale Artigiano diretto da Pietro Longhi ha proposto una performance teatrale che ha dato voce e corpo alla singolare figura femminile di Bellezza Orsini.
    Nel 1528 Bellezza Orsini, figlia naturale di Pietro Angelo e serva degli Orsini feudatari di Monterotondo, fu accusata di stregoneria in seguito alla fama pubblica sui suoi “malefici” con le erbe. Processata e torturata nella Rocca di Fiano Romano, finì per cedere alle accuse passando da una decisa difesa dei suoi comportamenti alla descrizione del sabba con il diavolo attorno al noce di Benevento. Alla donna venne applicata la tortura riservata agli uomini, senza gli alleggerimenti consueti per le donne, in quanto strega. Al settimo tratto di corda Bellezza crolla a terra e confessa di essere strega e di avere insegnata la “strearia” a tantissime persone e di aver ammalato e guarito per denari.
    Dopo i saluti di Maria Beatrice Benedetto, direttore dell'Archivio di Stato di Roma, e l'introduzione di Michele Di Sivo, archivista di stato, la storia è stata interpretata da Maria Cristina Gionta e Luca Negroni del Centro Teatrale artigiano, diretti da Silvio Giordani con la musica dal vivo di Emiliano Ottaviani. I testi sono tratti dal volume “Bellezza Orsini. La costruzione di una strega” di Michele Di Sivo. Riprese video e montaggio a cura di Antonio Montosi.

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