Passeggiata a Marcedusa, Marçëdhuza.

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  • Опубліковано 5 жов 2024
  • La storia, può essere utile solo se si fonda su fatti reali attraverso i quali tutta la società può ritrovare il senso di appartenenza, e quando questa non è ammantata da leggenda.
    Ci troviamo nel borgo della Ruralità di origine Arbereshe, e nella chiesa di S. Andrea di Marcedusa, sul promontorio che oggi caratterizza la piccola acropoli dove s'insediarono milizie Albanesi, alleate agli Aragonesi. Un misto di storia, poesia, e mitologia, racconta Marcedusa, (composta da dimore, palazzi, castelli medievali, chiese, musei, giardini, vie, e piazze) che risale all'età sveva, e veniva rapportata all'antica città di Petelia, città magnogreca alla quale si vuole attribuire la sua costruzione a Filottete {mitico guerriero elleno, figlio di Peante, compagno di Ercole, di ritorno dalla guerra di Troia, (intorno al 1185 a.C.), insieme a Macalla, Chone e Crimisa.
    Il borgo di Marcedusa, che si sviluppa su una collina argillosa, è circondato dalle valli dei fiumi di Tacina e Crocchio. Nel centro storico si evidenziano le basse abitazioni, decorate con vasi di fiori e caratteristiche strutture architettoniche con portali di antichi palazzi.
    Si ricorda che intorno alla seconda metà dell’XI secolo, i Normanni, avviarono la latinizzazione del vicino territorio, con costruzioni tipo: il romitorio (oggi Sacra Spina) passò ai monaci cistercensi della vicina abbazia di S. Angelo in Frigillo (Mesoraca), che gli imposero il nome di S. Maria degli Eremiti.
    Nel cortometraggio realizzato da By Anicec 2022, notiamo oltre alle breve riprese paesaggistiche e vecchie case, anche le belle "statue di Maria" allocate dentro la sacrestia della Chiesa Matrice, dedicata a Sant' Andrea Apostolo, di Marcedusa.
    A cura di Gerardo Madonna

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