Ritrovamento di un bimotore della II Guerra Mondiale a San Vito Lo Capo
Вставка
- Опубліковано 23 гру 2024
- A seguito della segnalazione effettuata dai subacquei Francesco Catapano e Nicola Riolo, il nucleo subacqueo della Soprintendenza del Mare ha verificato la presenza, nei fondali del golfo di Cofano a San Vito lo Capo, del relitto di un velivolo militare bimotore della II Guerra Mondiale.
L'intervento è stato realizzato con il supporto nautico e logistico dell'unità V.827 della Guardia di Finanza/Sezione Operativa Aeronavale di Trapani, comandata da M°llo Antonio Sorace, e della Guardia Costiera/Delegazione di Spiaggia di San Vito Lo Capo.
Nonostante il relitto si presenti frammentato, sono visibili i piani alari, parte della pavimentazione della fusoliera, uno dei due motori stellari ed un'elica parzialmente occultata da una rete da pesca. Ulteriori frammenti che affiorano nelle immediate vicinanze, costituiscono sia l'indizio di un duro ammaraggio, che il segno dell'attività di pesca condotta nelle sue vicinanze e che ha certamente contribuito alla dispersione di ulteriori elementi.
Al momento l'unica certezza è che non si tratti di un aereo della Regia Aeronautica, anche perché il motore radiale 14 cilindri a doppia stella, è sicuramente un Pratt & Whitney R-1830, prodotto negli Stati Uniti tra la metà degli anni 30 fino alla fine degli anni 40.
In prima approssimazione e con riserva di ulteriori indagini, il relitto sembrerebbe appartenere ad un aereo militare da trasporto Douglas C-47, prodotto in oltre 10000 esemplari ed utilizzato durante la II Guerra Mondiale per il trasporto di truppe e materiali.
Indagini bibliografiche condotte sui rapporti di aerei dispersi in azione nella zona del ritrovamento, sono in itinere per restringere il ventaglio delle opzioni identificative e risalire all'evento che ha determinato la presenza dell'aereo nei fondali trapanesi.
Con l'imprescindibile supporto della Guardia Costiera - Capitaneria di Porto di Trapani, e grazie alla consolidata collaborazione ultra decennale con la Soprintendenza del Mare finalizzata alla tutela, è stata richiesta l’emissione di una ordinanza di regolamentazione dell'accesso al sito subacqueo.