Finalmente è stata detta la cruda verità sui cavi , concetti semplici ma che lasciano pochi spazi a pensieri visionari , che da tempo ero stanco di sentire . Sei grande , e forse anche coraggioso . Complimenti
Come sempre video estremamente interessante. Mi permetto di raccontare un'esperienza vissuta; mi scuso anticipatamente per la lunghezza del testo. Tra gli anni '90 e i 2000 tra i miei compiti lavorativi vi era anche quello dell'installazione, test e collaudo finale, presso le ditte committenti, di macchine utensili di alta precisione con robotica di assistenza. Queste macchine, per il loro elevato a volte elevatissimo) costo venivano regolarmente "aggiornate" se il cliente lo desiderava. E tra gli "aggiornamenti" poteva anche esserci il cambio dei cavi di segnale e di potenza diretti alle movimentazioni robotiche. Ogni volta si accumulavano notevoli matasse di cavi spettacolari. Uso il termine volutamente perché sono cavi davvero coreografici. Sia quelli di potenza che quelli di segnale sono iperflessibili poiché devono seguire i movimenti e le torsioni della robotica, la guaina esterna è rettangolare e a base siliconica, i colori sono i più disparati e molto intensi, rosso, giallo, giallo fluo, con simboli ripetuti, con lettere ripetute etc...etc.... Lungo la guaina inoltre oltre le diciture del costruttore e le normative a cui corrisponde è presente una freccia ricorrente ben marcata; questo perché nelle centinaia di cavi disposte lungo le catenarie della macchina si vede a colpo d'occhio dove è la partenza (gli armadi a bordo macchina) e dove l'arrivo (motore o sensore) nessun altro motivo. I cavi vengono forniti in grandi bobine e i connettori si montano sempre a banco; non esiste il "verso di scorrimento degli elettroni". In una occasione, considerato che sarebbero finiti nella spazzatura, chiesi alla mia ditta se potevo prelevarli per il mio uso personale. La ditta fu molto cortese e ho potuto prelevare un notevole quantitativo e metraggio di cavi di ogni colore sia di potenza che di segnale. E qui arriva la parte interessante. Il cavo di potenza è solo di un tipo e cambia solo il colore della guaina (per identificare nella catenaria dove va ad alimentare cosa), stessa cosa per i cavi di segnale, un solo tipo ma con colori guaina differenti. Un mio conoscente, audiofilo ortodosso con impianto economicamente molto impegnativo (molto) fu ospite a casa mia e in garage vide il bancale con i cavi arrotolati, incellofanati e siglati, notai che li guardava incuriosito. "Ma a che servono? " mi chiese e io colsi la palla al balzo. Gli spiegai cosa fossero curando moltissimo la parte affabulatoria e incensando i cavi di proprieta' divine, proprieta' diverse per ogni colore... Dopo un pezzo mi chiese se poteva averne qualcuno. Gli risposi che non erano in vendita perché ci tenevo troppo, erano cavi non vendibili ai privati ma solo a chi ne faceva un uso professionale ben mirato, ma qualcuno glielo avrei prestato volentieri se li avesse voluti provare a patto che me li restituisse con le sue impressioni sul loro rendimento. Mi raccomandai fortemente che il segnale musicale seguisse le frecce riportate sulla guaina. Morale? Quando me li ebbe restituiti disse che effettivamente ogni cavo aveva un suo peculiare rendimento nell'essere "trasparente" piu' o meno "armonico" e giù un profluvio di aggettivi... mi offrì una somma considerevole per 5+5 metri di cavo di colore rosso fluo che rifiutai, glieli regalai, con suo sommo stupore per ringraziarlo delle prove su un impianto così prestigioso e blasonato. Non glielo dissi mai e poi ci perdemmo di vista ma quei cavi, come ho già scritto, erano tutti assolutamente identici e senza alcun verso di "scorrimento degli elettroni.😊
Che dire??? Ringraziare per le perle di saggezza qui espresse, in maniera comprensibile anche da chi non ha il bagaglio tecnico appropriato. Questo tipo di esposizione permette la crescita di chi vuole farlo spero che i video di questo tipo continuino... 👏👏👏
Ti ringrazio, il tema del prossimo progetto è esattamente quello che hai notato . Si spengono i riflettori sui “prodotti” e si accendono sull appassionato , sulla sua crescita personale, sul suo divertimento.👋
@@lucacorso_audiosystemcomplimenti per il video!Permettimi una domanda, tra rame normale uso casalingo e rame ofc ,vale la differenza di prezzo rapportata ad i benefici audio?
@Alan.1979 La differenza principale tra rame OFC (Oxygen-Free Copper) e rame ricotto (o rame annealed) quello utilizzato nei cavi in questo video , riguarda il processo di produzione e le proprietà risultanti, specialmente in termini di conducibilità elettrica e resistenza alla corrosione. Il rame OFC è un rame purissimo (di solito oltre il 99,95% di rame) che viene prodotto in processi che prevengono l'ossidazione, mantenendo così una bassa concentrazione di ossigeno. Grazie alla sua purezza, il rame OFC ha una conduttività elettrica superiore rispetto al rame normale. È noto anche per la sua eccellente resistenza alla corrosione, il che lo rende ideale per applicazioni ad alte prestazioni, PRINCIPALMENTE nell'industria audio e nei cavi di alta qualità. Il rame ricotto (Annealed Copper) è una forma di rame che ha subito un trattamento termico chiamato ricottura, che comporta il riscaldamento e il raffreddamento controllati del materiale per migliorarne la malleabilità e ridurne le tensioni interne. Ha ottime caratteristiche di conducibilità,ma il rame ricotto può avere delle impurità che ne riducono leggermente la conduttività rispetto al rame OFC. Tuttavia, è molto flessibile e resistente, il che lo rende particolarmente utile per cavi che devono essere piegati o manipolati frequentemente. In linea generale vale il discorso fatto sui tipi di materiali da usare che vedi nel video , un cavo realizzato con materiali più conduttivi può essere raggiunto per prestazioni da un cavo con materiali meno conduttivi purché questo ultimo abbia una sezione superiore, questo in relazione alla comparazione della resistenza elettrica tra i due e a parità di lunghezza ovviamente. Per quanto concerne la possibilità di ossidazione di un “comune” cavo per impianti elettrici , direi che non ho mai assistito alla sostituzione di cavi in impianti civili o industriali per problemi di ossidazione. Qualche caso si può presentare su cavi posati esternamente con una forte esposizione all acqua , ma direi che non è una situazione che ci può riguardare. Sul prezzo è chiaro che un cavo con rame OFC costerà di più di un comune cavo in rame ricotto . Tutto chiaro ? 👋
Ti ringrazio per la spiegazione tecnica molto completa ; la mia domanda era:" se ho a disposizione cavo elettrico casalingo , conviene utilizzarlo o conviene investire comprando cavo ofc per la differenza udibile a livello di purezza di suono?. Vale la spesa secondo te?" Scusa Luca se mi ripeto ma penso sia una domanda che molti neofiti come me si pongono...
Non mi dai la possibilità di uscirne in modo discreto ..😅 . Io direi che se vuoi utilizzare del cavo tradizionale che hai già a disposizione e con una buona sezione lo puoi fare ,volendo puoi optare per una delle due realizzazioni che ho proposto. Se devi investire sul tuo impianto tempo e risorse , inizia da ciò che si sente in modo significativo ed inequivocabile.
Video sempre interessanti e ben "bilanciati", adoro poi la carta e i disegni/schemi fatti con la matita e il righello, in questa era di presentazioni "fantasmagoriche" trovo che la vecia scuola a manovella sia la migliore per imparere nozioni, spiegare concetti etc. complimenti 👍
Ti ringrazio molto , la cosa più difficile a volte è mantenere proprio un certo “equilibrio” non voglio mancare di rispetto né danneggiare nessuno , ma in certi casi una posizione la devi prendere per essere coerente con te stesso. Quando una cosa funziona e mi permette di risparmiare tempo ..ben venga la “manovella” 😂 A tal proposito in questo video si nota meno “eco” che nel video precedente vero ? È bastato “appendere” un paio di coperte alla struttura che sostiene la guida del sezionale , in quello che io chiamo laboratorio ( mentre per mia moglie è il garage..) . Facendole “riapparire” nell esatta condizione e luogo da dove erano state “indebitamente” prelevate.. senza che nessuno abbia notato nulla ! 😅
Ciao Luca, ti ho "scoperto" da poco e mi sto guardando, a ritroso, tutti i tuoi video, complimenti per come tratti i vari argomenti fornendo test e prove scientifiche, molto apprezzato da chi cime me da' importanza ai dati e non alle "orecchie d'oro" di altri canali simili.
Benvenuto, i dati posso fornire elementi utili per comprendere alcuni fenomeni ma certamente vanno interpretati e inseriti in un contesto. Proprio in questo video ho voluto mostrare quanto sia possibile “manipolabile” una rappresentazione di uno stesso fenomeno . Piuttosto che “convincere” preferisco “mostrare” così ognuno poter trarre le sue considerazioni e fare le sue scelte liberamente. 👋
@@lucacorso_audiosystem ciao Luca, ovviamente si, vanno sempre inseriti in un contesto. Ho un passato da autocostruttore di diffusori, sia home che car, sono ingegnere elettronico e mastico hi-fi da quando avevo 18 anni (ora 53) quindi come te vengo da riviste come Audioreview, utilizzavo i sw Bass e Cross per DOS nei primi anni '90, ho sempre preso le distanze dai Soloni che consigliano cose assurde quali appunto spendere centinaia di Euro per un cavo senza fornire uno straccio di riscontro sul perché debba essere migliore di altri e apprezzo quelli come te che riescono a spiegare tematiche a volte complesse come quelle presenti in questo settore con parole chiare senza inutili fronzoli e soprattutto senza il "fidatevi che io me ne intendo" di altri canali. Quindi complimenti ancora, ti sei guadagnato meritatamente un altro follower. Grazie
Il tema dei cavi audio è sempre e sarà oggetto di discussioni tra chi ha i piedi per terra e chi invece ,avendo poteri da super man , riesce a sentire le differenze tra un metro di cavo normale e uno costoso. Più ridere invece mi fa chi è convinto che vadano rodati sti cavi, come su un motore dove le parti meccaniche si devono adattare , sono la gioia dei negozianti e quindi si rischia di mettersi contro pure questi se per caso si vuole insegnare un po di elettronica da scuola e non da Para Guru dell'hi fi , in questi canali ne esistono parecchi. Tornando alle cose serie ,sono comunque dell 'idea che , riferendomi all'esempio dell'altoparlante con l'elastico, il vero problema per i diffusori non è principalmente il cavo di connessione che da quell'effetto molla, ma i cross over passivi con i loro componenti , motivo per cui preferisco il sistema multi via attivo.
Video utile e super Consigliato.. La mia seconda lettura dopo 30anni sull'argomento dei cavi audio che ritengo Utile, Semplice ed Emozionante.. La Prima che ne faccio memoria su questo spinoso argomento tra gli Audiofili riguardava appunto in specifico proprio una lettura risultata interessante, fatta sulla mia amata e nostalgica rivista del cuore : Nuova Elettronica anno 1994 n.175..e,mi sembra che sia simmetricamente in sintonia con la stessa tua modalita' e "filosofia" di pensiero ..che fa farte del tuo "modo-operandi"..proprio per questo motivo a me molto gradito.. Bravo e Grazie Luca. MarcoArchimede Panconi (Pisa)
Grazie Marco , oltre al sottoscritto , anche altri appassionati ricordano bene quell articolo , dove alla fine veniva proposto un cavo quadripolare per realizzare il cavo per diffusori. Nuova elettronica.. periodo in cui le informazioni utili andavano pagate , ricercate e capite anche in una certa “solitudine” . Adesso è molto più semplice condividere le proprie esperienze anche con altri appassionati , il che può diventare un vantaggio , se non altro per avere un altro punto di vista .👋
Buongiorno Luca , i tuoi video sono sempre eccezionali, complimenti si impara tantissimo ! Io ho acquistato qualche mese fa, un cavo elettrico 4 poli da 2,5 mm2 da un noto magazzino francese , il cavo è talmente flessibile , anche se ,ha uno spessore totale di 12/14 mm , si piega totalmente in due con una mano , prima di questo cavo ,sempre nel solito magazzino francese, avevo acquistato un cavo simile , con le stesse caratteristiche di morbidezza ma con una sezione più piccola ovvero 1,5mm2 per 4 poli , sostituito il cavo di potenza con quello di sezione più ampia ho sentito subito la differenza su tutta la gamma di frequenza migliorando sensibilmente tutta la scena sonora ( da brivido ) ! C’è gente che non crede alla scienza dei cavi , perché non riescono a sentire la differenza , personalmente conosco alcune persone che hanno questo problemino uditivo per loro un cavo vale l’altro e a me dispiace tantissimo che non riescono a percepire la differenza , ma purtroppo non è così ….. Come cavo di segnale preferisco il bilanciato , che con RCA lo si rende semi bilanciato . Il cavo bilanciato ha due poli più la massa o calza , da un capo del cavo la massa/calza si saldano insieme al polo freddo (negativo) mentre dal capo opposto la massa/calza , si elimina e sullo spinotto RCA si saldano il polo freddo alla massa e il polo caldo al segnale , personalmente lo reputo ,miglior cavo di segnale ,avendo provato qualsiasi tipo di cavo , ma quest’ultimo argomento sono sicuro che ce lo spiegherai un un altro tuo video😊
Molto interessante parlare in questi termini dell'ostico argomento dei cavi. Tecnicamente dice cose assolutamente concrete ma credo che si debba tenere presente anche di un altro fattore che non è stato preso in considerazione e cioè l'isolamento elettrico del cavo. Mi spiego, spesso capita che i cavi di collegamento dei diffusori prima di essere collegati con l'amplificatore passano vicino ai cavi di rete che, se non ben isolati, possono creare dei piccoli campi magnetici che creano problemi al segnale audio. Grazie come sempre per le ottime spiegazioni facilmente comprensibili anche da chi non ha grande esperienza o conoscenza tecnica.
Osservazione corretta , forse il caso “peggiore” e da evitare è quello di raccogliere l esubero dei cavi in “matasse” impilate tra loro , in questo caso andiamo a creare “avvolgimenti” che per mutua induzione possono generare disturbi indesiderati. 👋
Sono un cavo scettico comunque qualche anno fa ho optato per la seconda realizzazione spendendo pochi euro continuando a godermi la musica, ottima spiegazione come sempre un saluto.
Grazie, ricambio il saluto , diciamo che se si vuole provare a realizzare qualcosa in autonomia e si ha bisogno di un cavo per diffusori , si può scegliere anche una di queste soluzioni . 👋
Ciao Luca, bel video, soprattutto per i neofiti. Da sperimentatore che sono, avrei misurato anche la capacità a circuito aperto così da dare un informazione in più, sapendo che è trascurabile a livello audio su cavi di potenza terminano con impedenze di pochi ohm e comunque sotto i 100ohm se parliamo di diffusori. Altro test è quello della capacità alla reiezione dei disturbi, trattasi di altro argomento che gira nel web. Io da sempre uso il quadripolare, anche nuova elettronica ne fece cenno su una rivista. Complimenti!!!!
Ti ringrazio , ricordo l articolo si intitolava “La verità sui cavi per altoparlanti” e passato molto tempo ma sto notando che è un argomento ancora molto “caldo”… 👋
L' ENEL per la linea 220 v domestica utilizza cavi con anima di alluminio di sezione maggiore rispetto al rame sia per una questione di costi che di sicurezza ( Rubano il rame).
Per quanto riguarda i crossover passivi il discorso è un pò più articolato, per esempio alcuni tweeter a nastro abbisognano di un filtro minimo 18 db /8° come da istruzioni della ditta costruttrice, quindi il discorso dei tagli di frequenza si risolvono definivamente con i crossover attivi.
Corretta osservazione , i parametri elettro meccanici dei trasduttori vanno sempre rispettati , seguendo le indicazioni del costruttore ( quando riportate ) . I crossover attivi o a questo punto un DSP che permette di fare anche altro oltre al taglio in frequenza è una soluzione certamente più flessibile di un crossover passivo , ma comporta anche alcuni svantaggi principalmente sotto il punto di vista economico. Nel settore Pro e car hi fi sono componenti accettati e usati da molto tempo ,nel settore home forse un po’ meno , probabilmente anche perché la multi amplificazione non è ritenuta un elemento quasi indispensabile come nel caso di un sistema car Hi Fi o un sistema professionale. A onor del vero , quando i parametri dell impianto che stai valutando sono, scena sonora , definizione dei piani orchestrali ecc.. in un impianto diciamo di livello superiore , far passare il “segnale” in certi crossover elettronici con certi operazionali .. non è proprio il massimo e la “cura” in certi casi si dimostrava peggiore della “malattia”.. Certo che volendo fare delle prove .. il Behringer DCX 2496 tolta la compatibilità di segnale XLR/RCA sarebbe un prodotto interessante da testare su un sistema semplice e multi amplificato anche in modo economico.. avrebbe anche 6 canali in uscita .. giusti giusti .. 😉
Ciao Luca , per vedere il fondoscala sotto i 0.05 ohm , non ti basterebbe mettere in serie ai due cavi due valori di resistenza identici cosi che tu possa vedere il valore almeno sulla scala oltre i 0.1 o potrebbe variare i valori finali del cavo che hai costruito ? Complimenti per i tuoi video , sono sempre molto interessanti
Ti ringrazio, la tua idea è certamente valida , ma con valori di resistenza così piccoli on gioco diventa importante anche la connessione che usi sui dispositivi per fare la prova , più connessioni potrebbero introdurre errori nella lettura. Anche lì definire uno standard di prova non è stato proprio semplicissimo , dovendo realizzare una superficie di contatto identica è una “pressione” di contatto sempre costante per i vari test , piastre in ottone , chiave dinanometrica , cavo nel test sospeso a 2 metri con supporti in legno e viti in teflon… il video avevo intuito che sarebbe stato già piuttosto lungo non volevo esagerare. Grazie per l interessante osservazione!👋
Ciao Luca le tue spiegazioni mi ricordano dei video mi ricordano Renato Giussani, sui connettori non hai citato gli speakon, quelli a 4 poli usano un cavo simile a quello mostrato in video in più è intrecciato. Grazie.
I connettori speakon li ho usati anche sui miei diffusori “Lavela nera” e sono connessioni valide . Il cavo a 4 poli e il relativo connettore lo ho utilizzato sulla via medio alta con i poli separati , mentre sulla via bassa li ho usati accoppiati per raddoppiare il contatto per ogni polo. 👋
I conduttori a cavo Litz sono progettati per ridurre le perdite dovute all effetto pelle e all effetto prossimità, soprattutto a frequenza molto elevate . L effetto pelle inizia a manifestarsi già a frequenze di qualche KHZ ma raggiunge valori degni di nota a frequenze decisamente superiori .. Nel corso della realizzazione di questo video , ho potuto approfittare della amicizia di alcuni appassionati e inserire nel test alcuni componenti “commerciali” con risultati che resteranno ad uso strettamente personale. 👋
Ciao Luca, ottimo video come sempre. In merito ai cavi ho un'unica domanda: qual'è la misua che devono avere in lunghezza ? Mi dissero che doveva essere un multiplo della lunghezza di una frequenza ma non ricordo né quale né nulla di piu. Tu sai essere piu esaustivo?
La lunghezza del cavo per i tuoi diffusori dovrebbe essere tale da non vincolare gli spostamenti necessari all’ ottimizzazione nel posizionamento dei diffusori nel tuo ambiente. Nel contempo dovrebbero essere più corti possibile evitando “abbondanze” inutili. A questo punto sfatiamo un altro mito .. L’accordatura , di una linea con cavo in rame inizia a diventare importante quando la frequenza di trasmissione si avvicina o supera i 1 MHz. (1000 Khz!) A queste frequenze, gli effetti di attenuazione, riflessione e diafonia diventano significativi, e ci si può trovare ad affrontare problemi come la perdita di segnale e l’inefficienza del trasferimento dati. Direi che puoi tener valide le due considerazioni iniziali per definire la lunghezza dei cavi per i tuoi diffusori.👋
Grazie per la risposta. Un po' immaginavo che la fase assoluta non potesse entrarci con la lunghezza del cavo in relazione a quella delle frequenze e dei suoi multipli e sottomultipli, ma negli anni '70 si sentiva anche quella voce Insomma gli allungamenti del brodo da parte dell'oste non è cosa nuova, vedi quadrifonia...
Ben detto ! Riguardo lo smorzamento degli altoparlanti vorrei provare a pilotarli con un amplificatore a resistenza di uscita negativa (non troppo altrimenti autooscilla), cosi' da compensare una parte della resistenza della bobina. Dovrebbe aumentare lo smorzamento, dato che nel caso migliore la back emf generata si chiuderebbe sulla resistenza interna dell'altoparlante limitando la corrente, e di conseguenza la coppia frenante
Grazie,! Sul progetto di sistema di diffusione che sto realizzando potrai fare, volendo , molti esperimenti interessanti . Potrai verificare in prima persona l effetto che lega le caratteristiche del tuo amplificatore alla “resa” in bassa frequenza con i sistemi di caricamento differenti disponibili sul diffusore.. Una retroazione molto marcata può portare oltre a possibili fenomeni di auto oscillazione, che hai giustamente evidenziato, anche a fenomeni di distorsione del segnale , una diminuzione del guadagno , una risposta in frequenza leggermente alterata e in certi casi a un lavoro più gravoso per alcuni componenti dell amplificatore che andranno dimensionati adeguatamente. Tienimi aggiornato sui tuoi sviluppi se vuoi usando anche la mail che ho lasciato a disposizione. 👋
Interessante; hai fatto anche un video inerente ai cavi di segnale (RCA?) Ci sarebbero davvero grosse differenze tra cavi da 10€/metro e quelli da 100€/metro? Io uso cavi della Thender (divisione Audison) che possono essere già cavi di qualità? Grazie in anticipo.
Ti ringrazio, per ora non ho la possibilità di intraprendere quella che sarebbe una bella attività anche per me . È possibile però sfruttare la mail che ho lasciato a disposizione per qualche considerazione più personalizzata. 👋
@@RetroGCo. Quindi per te, cavi in rame, rame e carbonio, o argento, producono la stessa timbrica? Consiglio un esame molto accurato dell'udito. Evidentemente ne hai bisogno.......
Salve Luca, approccio timido ma capisco di non voler sollevare un "casino". Dai commenti mi pare che per ora il video sia stato visto solo da chi sta ai fatti. Personalmente la vedo in maniera piu' drastica, le sezioni considerate sono molto oltre il necessario, la meta' basta e avanza se si rimane sotto i 10m di lunghezza indicativamente e per potenze "casalinghe". Sarebbe interessante vedere dei grafici simili per cavi composti da fili molto sottili. Probabilmente la resistenza si abbassa ancora sempre rimanendo nell'ininfluente. Meccanicamente parlando il cavo fistato e', a mia esperienza, scomodissimo diventa molto rigido. Preferisco usare il bipolare inguainato da 1,5 mm quadri che e' di piu' pratico utilizzo. Bando alla timidezza, fatto trenta, fai trentuno e ripeti le prove con la sezione, huff volevo dire dire 1,5 e 2,5 ma basta e avanza provare con 1 mm quadro per spazzare via tutti questi miraggi in circolazione. Se poi te la senti prova direttamente con il classico bianco e nero da 0,5. Per chiarezza: ognuno e' libero di fare e spendere come vuole, se mi guardo intorno vedo tante cose inutili e anche costose in casa ma non mi passa per la testa di convincere alcuno che fanno meraviglie. Saluti.
Apprezzo la trasparenza nell offrire il proprio punto di vista , diciamo che io vorrei mostrare un mio pensiero , cercando di non voler convincere nessuno a pensarla necessariamente come me . È giusto rispettare il “percorso” di ogni appassionato cercando in prima istanza di capirlo, così come è giusto cercare di capire le motivazioni tecniche di chi costruisce componenti in ambito hi fi. Come hai notato un certo “atteggiamento” da parte mia , porta ad avere un gruppo di appassionati di un certo “tipo” sul questo canale UA-cam e questo mi fa davvero piacere , il “casino” non mi interessa. Nel video a mio avviso ci sono elementi sufficienti a farsi una idea sul utilizzo dei cavi elettrici per collegare i diffusori. Un altro elemento da non sottovalutare è che esistono condizioni da rispettare , quando si realizzano dei video pubblici , altrimenti puoi andare in contro a spiacevoli conseguenze.. 👋
@@lucacorso_audiosystem Luca, capisco il tuo modo di porti e per questo seguo il tuo canale. Tranquillo che non ho intenti polemici e la prova del filo rosso e nero di cui dicevo sopra era una richiesta, il cui risultato e' indirizzato a me per primo solamente per avere una certezza che non si basi solo su un'ipotesi. Siamo la patria di Galileo e avremmo ormai dovuto imparare tutti quanti che se si fa un'affermazione occorre anche poterla dimostrare. La scienza funziona a questo modo e a ruota segue la tecnologia. Non sono sicuro di aver capito cosa intendi per "percorso" e nemmeno riguardo al capirlo. Anche se si possiedono strumenti valutativi si commettono comunque errori ma se non se ne possiede alcuno si e' in balia di chi la racconta meglio e non penso che questo faccia piacere. Le motivazioni tecniche dei costruttori sono sempre secondarie rispetto al fatturato ed e' giusto che sia cosi', i conti devono tornare, escludendo chi realizza progetti come il tuo che non si inseriscono nella competizione commerciale. Riguardo all'ultimo punto, se ho ben capito allora anche questo video sarebbe a rischio ma non vedo come potresti essere attaccato se non fai nomi e ti limiti a pubblicare un grafico che e' il risultato del tuo test. Lungi da me l'idea di attaccare qualcuno. Mi sono gia' espresso prima al riguardo, ribadisco il concetto: comprare un cavo da 1000 euro o un ampli da 50000 euro e' perfettamente lecito e se da soddisfazione all'acquirente perche' non farlo. In un'economia consumistica, la nostra, e' chi risparmia troppo che fa danno non chi spende nelle sue possibilita'. Se poi la vogliamo dire tutta qualsiasi test tecnico puo' apparire "magico" a chi non lo capisce e l'unica vera soluzione sarebbe un test in doppio cieco che per definizione raccoglie tutti i limiti personali. Un mesetto fa e' stato pubblicato su un canale youtube il video di un test in doppi c. in ambito audio ed il risultato statistico e' chiaro. Scusami se mi dilungo nella discussione non prettamente tecnica, forse non ti interessa, fammi capire se e' cosi che mi taccio subito. Saluti
@frankcastiglioni5100 Abbiamo molti punti vista coincidenti , il discorso è certamente interessante. C è anche un altra via di comunicazione , con cui chiacchierare in modo più approfondito .. è quella relativa alla mail che ho lasciato a disposizione . lucacorso74@gmail.com Si sta “affollando” un po’ , ma è ancora gestibile , mi fa sempre piacere vedere impianti e soluzioni spesso davvero originali e a volte offrire qualche suggerimento. Se ti va , io ci sono 👋
Ciao Luca ,oggi a casa con elettricista per fare una linea dedicata all'impianto.mi sono reso conto di quanto sono ignorante in materia e quando fai i video devo rivederli piu volte perche spesso mi sfugge qualcosa. Ammiro la tua preparazione e come esponi i concetti bravo vravo .
@ Nel centralino di una abitazione “recente” sono presenti quasi certamente alcuni automatici dedicati ad utilizzatori “particolari” esempio , forno lavatrice ecc.. In queste linee il cavo di alimentazione ha una sezione sicuramente superiore 4/6 mm2. Eppure è tutto sotto lo stesso contatore… Per fare una prova può andare dal primo “bazar” e comprare una prolunga da 20 mt di cavo 3x1 ( srotolandola eh.. ) e attaccare un phon alla fine e sentire come gira .. poi fare lo stesso con un cavo da 3g4 o meglio 3g6 .. Non c è nulla di sbagliato nel realizzare una linea “decente” che parte dal centralino ed arriva alla presa dell impianto hi fi. Io appartengo alla categoria “poveri che si ingegnano” e pare normale ragionare sempre in questi termini con un consumo limitato .. Ma ci sono impianti che hanno ben altre pretese , poco importa se poi l 80% finisce in calore , li una linea di alimentazione con cavo adeguato serve proprio come al “forno” in cucina. Forse , ma dico forse, è meglio preoccuparsi di 25/30 metri di cavo ( tra fase e neutro) che vanno dal centralino alla presa piuttosto che inserire un “super conduttore” all ultimo metro … Ho visto alcuni suoi video e la ritengo una persona posata e riflessiva, non c è polemica alcuna nella sua osservazione , ma spesso CI dimentichiamo che esistono realtà anche molto differenti dalla nostra , 👋
@@fedrichorlandineumann3062 Hai fatto una cosa tecnicamente corretta , penso che anche il tuo elettricista ti abbia spiegato l utilità di avere delle linee dedicate ( con cavi di sezione adeguata) all utenza che desideri alimentare.👋
@@lucacorso_audiosystem salve Luca la ringrazio della risposta, mi trovo a nn capire così tanta differenza da prima,il cavo ha una sezione più piccola di prima ( da 4 a 3) poi ho la bi fase (centro storico).il fronte sonoro è più nitido e i bassi meno preponderanti perché spostati più indietro. Cordiali saluti
Caro Luca, anzitutto direi che è stato un piacere incontrarti nei due eventi milanesi. Il test che hai effettuato con il dats non è corretto perché il cavo nella realtà è chiuso sulla impedenza dell’altoparlante. Visto che l’impedenza non é costante anche il comportamento del cavo non lo sará. Nella pratica non ci sono particolari deviazioni rispetto ai risultati che hai presentato ma di certo il cavo mostrerà una banda passante “modulata”. Altro aspetto rilevante è l’effetto per la legge di Biot Savart in cui la corrente induce un campo che attira/respinge i conduttori tra di loro. Nei sistemi hiend con impedenze di 2 ohm e efficienze basse, la corrente é rilevante. Si potrebbe anche innescare un effetto piezoelettrico delle guaine. Per questo certi cavi sembrano dei boa. Da considerare che si tratta di fine tuning di sistemi di alto livello equilibrati e monitor. In impianti più umani il contributo di cavi è impercettibile. Sui cavi di alimentazione, ne parleremo in altra circostanza, l’importanza é maggiore. Lo stesso per i cavi di segnale. Se interessa possiamo creare dei contenuti insieme. Comunque sei sempre al top👌
Un elemento di interesse e che nelle “fiere” , oltre ai prodotti risulta facilissimo iniziare a disquisire con molti appassionati ed espositori , acquisire nuovi punti vista e conoscere altre filosofie costruttive. Anche per me è stato un piacere incontrarti , ti ringrazio della proposta , è bello per me sapere di poter contare sull’ aiuto di molti nuovi amici. 👋
,le faccio i complimenti per il discorso fatto ,specialmente sulle connessioni ,niente di piu vero!!!,ma domanda da ignorante ,in una casa normalmente difficilmente alziamo il volume a 10watt ,almeno io ,specialmente con casse di una certa sensibilità,quel diametro certamente va bene come ha giustamente mostrato ,puo supportare adeguatamente le correnti ,ma ho il dubbio che se uno non deve insonorizzare una sala da ballo ,con un finale da 1000 watt RMS ,difficilmente quelle correnti scorrono ,nemmeno con un classe A ,entro i 5 metri,alcuni sostengono 10 metri ,allora non e forse esagerato? ...,alcuni hanno autocostruito un cavo con doppino telefonico ,ma usandone tanti i parallelo....,ad ogni modo si come cavo e eccelente,spero di non aver rotto le scatole con questo mio commento ,ma cerco di apprendere quello che riesco.
Ringrazio per l apprezzamento e non disturba affatto ci mancherebbe! La presenza di richieste in corrente in un impianto anche domestico dipendono da svariate condizioni , ma non vanno confuse con una richiesta di potenza continua . Con ascolti “normali” è assolutamente avvertibile ad esempio la necessità di avere un sistema di alimentazione con relativi condensatori in ottima forma , per poter gestire proprio quelle elevate correnti impulsive , necessarie a gestire correttamente il movimento dei coni dei diffusori. (In realtà anche la controreazione gioca un ruolo importante in questa partita ). In un amplificatore datato , uno dei primi elementi da verificare sono proprio i condensatori sullo stadio di alimentazione, con questi elementi “esauriti” il suono si trasforma apparendo molto più “debole” anche ad ascolti a volumi normali. In certe condizioni può bastare un cavo di alimentazione con sezione inferiore? Certamente , ma visti i costi di una soluzione ottimale , perché privarsi della tranquillità di un componente a cui non dovremo più pensare . 👋
Gli audiofili si fanno mille pippe mentali sui cavi e relativi connettori, e poi i collegamenti interni alla maggior parte dei diffusori (anche quelli di un certo pregio) sono fatti con fili da elettricisti e connettori faston di latta crimpati !
Ecco. .. ogni tanto è possibile vedere anche i diffusori internamente , anche su qualche SHORTS su UA-cam.. In certi casi , forse , sarebbe stato meglio non farlo … Ma ci sono anche alcuni costruttori che fanno un buon lavoro anche dove non batte il sole ! Sulla maggior parte degli altoparlanti è presente una connessione per i fast on da 6,3 mm , connessione in grado di gestire correnti continue di 32 A e oltre . Certo che conta anche la qualità dei Fast on che vengono usati , una cosa è la bustina da 5 pezzi del supermercato , di “latta” , come dici giustamente , che si piega solo a guardarla , una altra cosa sono prodotti come i BM o i CEMBRE che per fissarli rischi di rompere il supporto delle connessioni sull altoparlante . Anche la “pinza” per “crimparli” fa la differenza, per un buon lavoro serve una pinza professionale che può costare anche 100€ ( CEMBRE HP3 ) . Le cose fatte bene si possono fare , ma sempre volendo ..👋
Seguo sempre con interesse i suoi video, ma stavolta non sono d'accordo con lei per quanto riguarda il rodaggio dei cavi. Lei afferma che non necessitano di alcun rodaggio. Strano, detto da una persona addentro il reparto hi fi. Quindi per lei, un cavo ha la stessa timbrica sia da nuovo che dopo centinaia di ore di lavoro?
Se lei conoscesse un po' di elettrotecnica si renderebbe conto che un cavo non può modificare la timbrica dell'impianto, né tanto meno ha senso parlare di rodaggio del cavo, non è una macchina.
@@RetroGCo. Studiare cosa, elettronica? Allora, un segnale audio, che passi attraverso un transistor, jfet, o valvola, un cavo in rame al posto Dell argento , è la stessa cosa, alla fine si avrà lo stesso suono ? Magari siete voi che avete bisogno di un buon controllo dell'udito...... Se io ascolto un impianto e mi cambiano anche un cavo rca a mia insaputa, come è già successo, me ne accorgo, sento la differenza di timbrica. Quindi non venitemi a parlare di psicoacustica..... In questo video si è parlato di cavi di potenza : quindi per voi, in una bi amplificazione, per collegare woofer e tweeter, usate lo stesso tipo di cavo? Quindi, niente rame per i woofer e niente argento per i tweeter? O tutto rame o tutto argento. Io non dico agli altri di cambiare passione, ci mancherebbe altro, ma nel calcio c'è chi resta un dilettante e chi diventa Maradona o Messi, chi strimpella una chitarra e chi diventa Santana.
un cavo non "lavora", non ha alcuna parte in movimento, inoltre, con le ridicole tensioni e bassi amperaggi in gioco in campo audio, non vi sarà mai alcuna usura da stress termici.
@@Hooligan.Residuato.Italia.90 cazzo centrano le tensioni e ampraggi? La corrente, passa o no attraverso un cavo? Quindi, qualsiasi cavo avrà una sua resistenza al suo passaggio. O no? E questa resistenza, influisce sulla timbrica del suono, facendo in pratica da equalizzatore passivo. Un lavoro, non è detto che debba essere solo attivo o meccanico.
Finalmente è stata detta la cruda verità sui cavi , concetti semplici ma che lasciano pochi spazi a pensieri visionari , che da tempo ero stanco di sentire .
Sei grande , e forse anche coraggioso .
Complimenti
vero, ma un cavofilo convinto non cambierà mai idea, in genere convinto dalle sue superiori capacità uditive...😉
Complimenti per il video!
Grazie molto gentile! 👋
Come sempre video estremamente interessante.
Mi permetto di raccontare un'esperienza vissuta; mi scuso anticipatamente per la lunghezza del testo. Tra gli anni '90 e i 2000 tra i miei compiti lavorativi vi era anche quello dell'installazione, test e collaudo finale, presso le ditte committenti, di macchine utensili di alta precisione con robotica di assistenza. Queste macchine, per il loro elevato a volte elevatissimo) costo venivano regolarmente "aggiornate" se il cliente lo desiderava. E tra gli "aggiornamenti" poteva anche esserci il cambio dei cavi di segnale e di potenza diretti alle movimentazioni robotiche. Ogni volta si accumulavano notevoli matasse di cavi spettacolari. Uso il termine volutamente perché sono cavi davvero coreografici. Sia quelli di potenza che quelli di segnale sono iperflessibili poiché devono seguire i movimenti e le torsioni della robotica, la guaina esterna è rettangolare e a base siliconica, i colori sono i più disparati e molto intensi, rosso, giallo, giallo fluo, con simboli ripetuti, con lettere ripetute etc...etc.... Lungo la guaina inoltre oltre le diciture del costruttore e le normative a cui corrisponde è presente una freccia ricorrente ben marcata; questo perché nelle centinaia di cavi disposte lungo le catenarie della macchina si vede a colpo d'occhio dove è la partenza (gli armadi a bordo macchina) e dove l'arrivo (motore o sensore) nessun altro motivo. I cavi vengono forniti in grandi bobine e i connettori si montano sempre a banco; non esiste il "verso di scorrimento degli elettroni". In una occasione, considerato che sarebbero finiti nella spazzatura, chiesi alla mia ditta se potevo prelevarli per il mio uso personale. La ditta fu molto cortese e ho potuto prelevare un notevole quantitativo e metraggio di cavi di ogni colore sia di potenza che di segnale. E qui arriva la parte interessante. Il cavo di potenza è solo di un tipo e cambia solo il colore della guaina (per identificare nella catenaria dove va ad alimentare cosa), stessa cosa per i cavi di segnale, un solo tipo ma con colori guaina differenti. Un mio conoscente, audiofilo ortodosso con impianto economicamente molto impegnativo (molto) fu ospite a casa mia e in garage vide il bancale con i cavi arrotolati, incellofanati e siglati, notai che li guardava incuriosito. "Ma a che servono? " mi chiese e io colsi la palla al balzo. Gli spiegai cosa fossero curando moltissimo la parte affabulatoria e incensando i cavi di proprieta' divine, proprieta' diverse per ogni colore...
Dopo un pezzo mi chiese se poteva averne qualcuno. Gli risposi che non erano in vendita perché ci tenevo troppo, erano cavi non vendibili ai privati ma solo a chi ne faceva un uso professionale ben mirato, ma qualcuno glielo avrei prestato volentieri se li avesse voluti provare a patto che me li restituisse con le sue impressioni sul loro rendimento. Mi raccomandai fortemente che il segnale musicale seguisse le frecce riportate sulla guaina. Morale? Quando me li ebbe restituiti disse che effettivamente ogni cavo aveva un suo peculiare rendimento nell'essere "trasparente" piu' o meno "armonico" e giù un profluvio di aggettivi... mi offrì una somma considerevole per 5+5 metri di cavo di colore rosso fluo che rifiutai, glieli regalai, con suo sommo stupore per ringraziarlo delle prove su un impianto così prestigioso e blasonato.
Non glielo dissi mai e poi ci perdemmo di vista ma quei cavi, come ho già scritto, erano tutti assolutamente identici e senza alcun verso di "scorrimento degli elettroni.😊
great! ;)
Che dire??? Ringraziare per le perle di saggezza qui espresse, in maniera comprensibile anche da chi non ha il bagaglio tecnico appropriato. Questo tipo di esposizione permette la crescita di chi vuole farlo spero che i video di questo tipo continuino... 👏👏👏
Ti ringrazio, il tema del prossimo progetto è esattamente quello che hai notato .
Si spengono i riflettori sui “prodotti” e si accendono sull appassionato , sulla sua crescita personale, sul suo divertimento.👋
Salve luca,come sempre i tuoi video sono un'ottimo esempio di divulgazione acustica.
Grazie !
@@lucacorso_audiosystemcomplimenti per il video!Permettimi una domanda, tra rame normale uso casalingo e rame ofc ,vale la differenza di prezzo rapportata ad i benefici audio?
@Alan.1979 La differenza principale tra rame OFC (Oxygen-Free Copper) e rame ricotto (o rame annealed) quello utilizzato nei cavi in questo video , riguarda il processo di produzione e le proprietà risultanti, specialmente in termini di conducibilità elettrica e resistenza alla corrosione.
Il rame OFC è un rame purissimo (di solito oltre il 99,95% di rame) che viene prodotto in processi che prevengono l'ossidazione, mantenendo così una bassa concentrazione di ossigeno.
Grazie alla sua purezza, il rame OFC ha una conduttività elettrica superiore rispetto al rame normale. È noto anche per la sua eccellente resistenza alla corrosione, il che lo rende ideale per applicazioni ad alte prestazioni, PRINCIPALMENTE nell'industria audio e nei cavi di alta qualità.
Il rame ricotto (Annealed Copper) è una forma di rame che ha subito un trattamento termico chiamato ricottura, che comporta il riscaldamento e il raffreddamento controllati del materiale per migliorarne la malleabilità e ridurne le tensioni interne.
Ha ottime caratteristiche di conducibilità,ma il rame ricotto può avere delle impurità che ne riducono leggermente la conduttività rispetto al rame OFC.
Tuttavia, è molto flessibile e resistente, il che lo rende particolarmente utile per cavi che devono essere piegati o manipolati frequentemente.
In linea generale vale il discorso fatto sui tipi di materiali da usare che vedi nel video , un cavo realizzato con materiali più conduttivi può essere raggiunto per prestazioni da un cavo con materiali meno conduttivi purché questo ultimo abbia una sezione superiore, questo in relazione alla comparazione della resistenza elettrica tra i due e a parità di lunghezza ovviamente.
Per quanto concerne la possibilità di ossidazione di un “comune” cavo per impianti elettrici , direi che non ho mai assistito alla sostituzione di cavi in impianti civili o industriali per problemi di ossidazione.
Qualche caso si può presentare su cavi posati esternamente con una forte esposizione all acqua , ma direi che non è una situazione che ci può riguardare.
Sul prezzo è chiaro che un cavo con rame OFC costerà di più di un comune cavo in rame ricotto .
Tutto chiaro ? 👋
Ti ringrazio per la spiegazione tecnica molto completa ; la mia domanda era:" se ho a disposizione cavo elettrico casalingo , conviene utilizzarlo o conviene investire comprando cavo ofc per la differenza udibile a livello di purezza di suono?. Vale la spesa secondo te?" Scusa Luca se mi ripeto ma penso sia una domanda che molti neofiti come me si pongono...
Non mi dai la possibilità di uscirne in modo discreto ..😅 .
Io direi che se vuoi utilizzare del cavo tradizionale che hai già a disposizione e con una buona sezione lo puoi fare ,volendo puoi optare per una delle due realizzazioni che ho proposto.
Se devi investire sul tuo impianto tempo e risorse , inizia da ciò che si sente in modo significativo ed inequivocabile.
questo video va guardato piu volte ,almeno per me ....,sto imparando cose nuove....,grazie e complimenti per il modo in cui lo ha spiegato!,
Video sempre interessanti e ben "bilanciati", adoro poi la carta e i disegni/schemi fatti con la matita e il righello, in questa era di presentazioni "fantasmagoriche" trovo che la vecia scuola a manovella sia la migliore per imparere nozioni, spiegare concetti etc. complimenti 👍
Ti ringrazio molto , la cosa più difficile a volte è mantenere proprio un certo “equilibrio” non voglio mancare di rispetto né danneggiare nessuno , ma in certi casi una posizione la devi prendere per essere coerente con te stesso.
Quando una cosa funziona e mi permette di risparmiare tempo ..ben venga la “manovella” 😂
A tal proposito in questo video si nota meno “eco” che nel video precedente vero ?
È bastato “appendere” un paio di coperte alla struttura che sostiene la guida del sezionale , in quello che io chiamo laboratorio ( mentre per mia moglie è il garage..) .
Facendole “riapparire” nell esatta condizione e luogo da dove erano state “indebitamente” prelevate.. senza che nessuno abbia notato nulla ! 😅
Ciao Luca, ti ho "scoperto" da poco e mi sto guardando, a ritroso, tutti i tuoi video, complimenti per come tratti i vari argomenti fornendo test e prove scientifiche, molto apprezzato da chi cime me da' importanza ai dati e non alle "orecchie d'oro" di altri canali simili.
Benvenuto, i dati posso fornire elementi utili per comprendere alcuni fenomeni ma certamente vanno interpretati e inseriti in un contesto.
Proprio in questo video ho voluto mostrare quanto sia possibile “manipolabile” una rappresentazione di uno stesso fenomeno .
Piuttosto che “convincere” preferisco “mostrare” così ognuno poter trarre le sue considerazioni e fare le sue scelte liberamente. 👋
@@lucacorso_audiosystem ciao Luca, ovviamente si, vanno sempre inseriti in un contesto. Ho un passato da autocostruttore di diffusori, sia home che car, sono ingegnere elettronico e mastico hi-fi da quando avevo 18 anni (ora 53) quindi come te vengo da riviste come Audioreview, utilizzavo i sw Bass e Cross per DOS nei primi anni '90, ho sempre preso le distanze dai Soloni che consigliano cose assurde quali appunto spendere centinaia di Euro per un cavo senza fornire uno straccio di riscontro sul perché debba essere migliore di altri e apprezzo quelli come te che riescono a spiegare tematiche a volte complesse come quelle presenti in questo settore con parole chiare senza inutili fronzoli e soprattutto senza il "fidatevi che io me ne intendo" di altri canali. Quindi complimenti ancora, ti sei guadagnato meritatamente un altro follower. Grazie
Il tema dei cavi audio è sempre e sarà oggetto di discussioni tra chi ha i piedi per terra e chi invece ,avendo poteri da super man , riesce a sentire le differenze tra un metro di cavo normale e uno costoso.
Più ridere invece mi fa chi è convinto che vadano rodati sti cavi, come su un motore dove le parti meccaniche si devono adattare , sono la gioia dei negozianti e quindi si rischia di mettersi contro pure questi se per caso si vuole insegnare un po di elettronica da scuola e non da Para Guru dell'hi fi , in questi canali ne esistono parecchi.
Tornando alle cose serie ,sono comunque dell 'idea che , riferendomi all'esempio dell'altoparlante con l'elastico, il vero problema per i diffusori non è principalmente il cavo di connessione che da quell'effetto molla, ma i cross over passivi con i loro componenti , motivo per cui preferisco il sistema multi via attivo.
Video utile e super Consigliato.. La mia seconda lettura dopo 30anni sull'argomento dei cavi audio che ritengo Utile, Semplice ed Emozionante..
La Prima che ne faccio memoria su questo spinoso argomento tra gli Audiofili riguardava appunto in specifico proprio una lettura risultata interessante, fatta sulla mia amata e nostalgica rivista del cuore : Nuova Elettronica anno 1994 n.175..e,mi sembra che sia simmetricamente in sintonia con la stessa tua modalita' e "filosofia" di pensiero ..che fa farte del tuo "modo-operandi"..proprio per questo motivo a me molto gradito..
Bravo e Grazie Luca.
MarcoArchimede Panconi (Pisa)
Grazie Marco , oltre al sottoscritto , anche altri appassionati ricordano bene quell articolo , dove alla fine veniva proposto un cavo quadripolare per realizzare il cavo per diffusori.
Nuova elettronica.. periodo in cui le informazioni utili andavano pagate , ricercate e capite anche in una certa “solitudine” .
Adesso è molto più semplice condividere le proprie esperienze anche con altri appassionati , il che può diventare un vantaggio , se non altro per avere un altro punto di vista .👋
😊
Bravissimo Luca, ti saluto con immensa stima.
Buongiorno Luca , i tuoi video sono sempre eccezionali, complimenti si impara tantissimo !
Io ho acquistato qualche mese fa, un cavo elettrico 4 poli da 2,5 mm2 da un noto magazzino francese , il cavo è talmente flessibile , anche se ,ha uno spessore totale di 12/14 mm , si piega totalmente in due con una mano , prima di questo cavo ,sempre nel solito magazzino francese, avevo acquistato un cavo simile , con le stesse caratteristiche di morbidezza ma con una sezione più piccola ovvero 1,5mm2 per 4 poli , sostituito il cavo di potenza con quello di sezione più ampia ho sentito subito la differenza su tutta la gamma di frequenza migliorando sensibilmente tutta la scena sonora ( da brivido ) !
C’è gente che non crede alla scienza dei cavi , perché non riescono a sentire la differenza , personalmente conosco alcune persone che hanno questo problemino uditivo per loro un cavo vale l’altro e a me dispiace tantissimo che non riescono a percepire la differenza , ma purtroppo non è così …..
Come cavo di segnale preferisco il bilanciato , che con RCA lo si rende semi bilanciato . Il cavo bilanciato ha due poli più la massa o calza , da un capo del cavo la massa/calza si saldano insieme al polo freddo (negativo) mentre dal capo opposto la massa/calza , si elimina e sullo spinotto RCA si saldano il polo freddo alla massa e il polo caldo al segnale , personalmente lo reputo ,miglior cavo di segnale ,avendo provato qualsiasi tipo di cavo , ma quest’ultimo argomento sono sicuro che ce lo spiegherai un un altro tuo video😊
Grazie mille , anche per aver condiviso la tua esperienza in merito !👋
Molto interessante parlare in questi termini dell'ostico argomento dei cavi. Tecnicamente dice cose assolutamente concrete ma credo che si debba tenere presente anche di un altro fattore che non è stato preso in considerazione e cioè l'isolamento elettrico del cavo. Mi spiego, spesso capita che i cavi di collegamento dei diffusori prima di essere collegati con l'amplificatore passano vicino ai cavi di rete che, se non ben isolati, possono creare dei piccoli campi magnetici che creano problemi al segnale audio.
Grazie come sempre per le ottime spiegazioni facilmente comprensibili anche da chi non ha grande esperienza o conoscenza tecnica.
Osservazione corretta , forse il caso “peggiore” e da evitare è quello di raccogliere l esubero dei cavi in “matasse” impilate tra loro , in questo caso andiamo a creare “avvolgimenti” che per mutua induzione possono generare disturbi indesiderati. 👋
Sono un cavo scettico comunque qualche anno fa ho optato per la seconda realizzazione spendendo pochi euro continuando a godermi la musica, ottima spiegazione come sempre un saluto.
Grazie, ricambio il saluto , diciamo che se si vuole provare a realizzare qualcosa in autonomia e si ha bisogno di un cavo per diffusori , si può scegliere anche una di queste soluzioni . 👋
Sei un grande!!! 👏👏👏
Mi fa piacere ti sia piaciuto il video , avresti dovuto vedere certe scene “censurate” 😅. 👋
@@lucacorso_audiosystem 🤣🤣
Ciao Luca, bel video, soprattutto per i neofiti. Da sperimentatore che sono, avrei misurato anche la capacità a circuito aperto così da dare un informazione in più, sapendo che è trascurabile a livello audio su cavi di potenza terminano con impedenze di pochi ohm e comunque sotto i 100ohm se parliamo di diffusori. Altro test è quello della capacità alla reiezione dei disturbi, trattasi di altro argomento che gira nel web. Io da sempre uso il quadripolare, anche nuova elettronica ne fece cenno su una rivista.
Complimenti!!!!
Ti ringrazio , ricordo l articolo si intitolava “La verità sui cavi per altoparlanti” e passato molto tempo ma sto notando che è un argomento ancora molto “caldo”… 👋
L' ENEL per la linea 220 v domestica utilizza cavi con anima di alluminio di sezione maggiore rispetto al rame sia per una questione di costi che di sicurezza ( Rubano il rame).
Per quanto riguarda i crossover passivi il discorso è un pò più articolato, per esempio alcuni tweeter a nastro abbisognano di un filtro minimo 18 db /8° come da istruzioni della ditta costruttrice, quindi il discorso dei tagli di frequenza si risolvono definivamente con i crossover attivi.
Corretta osservazione , i parametri elettro meccanici dei trasduttori vanno sempre rispettati , seguendo le indicazioni del costruttore ( quando riportate ) .
I crossover attivi o a questo punto un DSP che permette di fare anche altro oltre al taglio in frequenza è una soluzione certamente più flessibile di un crossover passivo , ma comporta anche alcuni svantaggi principalmente sotto il punto di vista economico.
Nel settore Pro e car hi fi sono componenti accettati e usati da molto tempo ,nel settore home forse un po’ meno , probabilmente anche perché la multi amplificazione non è ritenuta un elemento quasi indispensabile come nel caso di un sistema car Hi Fi o un sistema professionale.
A onor del vero , quando i parametri dell impianto che stai valutando sono, scena sonora , definizione dei piani orchestrali ecc.. in un impianto diciamo di livello superiore , far passare il “segnale” in certi crossover elettronici con certi operazionali .. non è proprio il massimo e la “cura” in certi casi si dimostrava peggiore della “malattia”..
Certo che volendo fare delle prove .. il Behringer DCX 2496 tolta la compatibilità di segnale XLR/RCA sarebbe un prodotto interessante da testare su un sistema semplice e multi amplificato anche in modo economico.. avrebbe anche 6 canali in uscita .. giusti giusti .. 😉
Ciao Luca , per vedere il fondoscala sotto i 0.05 ohm , non ti basterebbe mettere in serie ai due cavi due valori di resistenza identici cosi che tu possa vedere il valore almeno sulla scala oltre i 0.1 o potrebbe variare i valori finali del cavo che hai costruito ? Complimenti per i tuoi video , sono sempre molto interessanti
Ti ringrazio, la tua idea è certamente valida , ma con valori di resistenza così piccoli on gioco diventa importante anche la connessione che usi sui dispositivi per fare la prova , più connessioni potrebbero introdurre errori nella lettura.
Anche lì definire uno standard di prova non è stato proprio semplicissimo , dovendo realizzare una superficie di contatto identica è una “pressione” di contatto sempre costante per i vari test , piastre in ottone , chiave dinanometrica , cavo nel test sospeso a 2 metri con supporti in legno e viti in teflon… il video avevo intuito che sarebbe stato già piuttosto lungo non volevo esagerare.
Grazie per l interessante osservazione!👋
Ciao Luca le tue spiegazioni mi ricordano dei video mi ricordano Renato Giussani, sui connettori non hai citato gli speakon, quelli a 4 poli usano un cavo simile a quello mostrato in video in più è intrecciato. Grazie.
I connettori speakon li ho usati anche sui miei diffusori “Lavela nera” e sono connessioni valide .
Il cavo a 4 poli e il relativo connettore lo ho utilizzato sulla via medio alta con i poli separati , mentre sulla via bassa li ho usati accoppiati per raddoppiare il contatto per ogni polo. 👋
Che classe...
Ciao Luca
Bel e buon video come sempre !
Hai mai provato, testato e ascoltato i conduttori Litz?
I conduttori a cavo Litz sono progettati per ridurre le perdite dovute all effetto pelle e all effetto prossimità, soprattutto a frequenza molto elevate .
L effetto pelle inizia a manifestarsi già a frequenze di qualche KHZ ma raggiunge valori degni di nota a frequenze decisamente superiori ..
Nel corso della realizzazione di questo video , ho potuto approfittare della amicizia di alcuni appassionati e inserire nel test alcuni componenti “commerciali” con risultati che resteranno ad uso strettamente personale. 👋
@@lucacorso_audiosystem
Se un giorno vuoi prenderli in considerazione anche solo per curiosità ci sentiamo in privato
Ciao Luca, ottimo video come sempre.
In merito ai cavi ho un'unica domanda: qual'è la misua che devono avere in lunghezza ?
Mi dissero che doveva essere un multiplo della lunghezza di una frequenza ma non ricordo né quale né nulla di piu.
Tu sai essere piu esaustivo?
La lunghezza del cavo per i tuoi diffusori dovrebbe essere tale da non vincolare gli spostamenti necessari all’ ottimizzazione nel posizionamento dei diffusori nel tuo ambiente.
Nel contempo dovrebbero essere più corti possibile evitando “abbondanze” inutili.
A questo punto sfatiamo un altro mito ..
L’accordatura , di una linea con cavo in rame inizia a diventare importante quando la frequenza di trasmissione si avvicina o supera i 1 MHz. (1000 Khz!)
A queste frequenze, gli effetti di attenuazione, riflessione e diafonia diventano significativi, e ci si può trovare ad affrontare problemi come la perdita di segnale e l’inefficienza del trasferimento dati.
Direi che puoi tener valide le due considerazioni iniziali per definire la lunghezza dei cavi per i tuoi diffusori.👋
Grazie per la risposta. Un po' immaginavo che la fase assoluta non potesse entrarci con la lunghezza del cavo in relazione a quella delle frequenze e dei suoi multipli e sottomultipli, ma negli anni '70 si sentiva anche quella voce
Insomma gli allungamenti del brodo da parte dell'oste non è cosa nuova, vedi quadrifonia...
Ben detto ! Riguardo lo smorzamento degli altoparlanti vorrei provare a pilotarli con un amplificatore a resistenza di uscita negativa (non troppo altrimenti autooscilla), cosi' da compensare una parte della resistenza della bobina. Dovrebbe aumentare lo smorzamento, dato che nel caso migliore la back emf generata si chiuderebbe sulla resistenza interna dell'altoparlante limitando la corrente, e di conseguenza la coppia frenante
Grazie,! Sul progetto di sistema di diffusione che sto realizzando potrai fare, volendo , molti esperimenti interessanti .
Potrai verificare in prima persona l effetto che lega le caratteristiche del tuo amplificatore alla “resa” in bassa frequenza con i sistemi di caricamento differenti disponibili sul diffusore..
Una retroazione molto marcata può portare oltre a possibili fenomeni di auto oscillazione, che hai giustamente evidenziato, anche a fenomeni di distorsione del segnale , una diminuzione del guadagno , una risposta in frequenza leggermente alterata e in certi casi a un lavoro più gravoso per alcuni componenti dell amplificatore che andranno dimensionati adeguatamente.
Tienimi aggiornato sui tuoi sviluppi se vuoi usando anche la mail che ho lasciato a disposizione. 👋
Interessante; hai fatto anche un video inerente ai cavi di segnale (RCA?) Ci sarebbero davvero grosse differenze tra cavi da 10€/metro e quelli da 100€/metro? Io uso cavi della Thender (divisione Audison) che possono essere già cavi di qualità? Grazie in anticipo.
Per ora ho in programma altro da fare , ma tengo a mente la tua proposta. 👋
👍
Ciao Luca complimenti davvero!!!
Quanto ti vorrei a casa mia per dei consigli.
Ti ringrazio, per ora non ho la possibilità di intraprendere quella che sarebbe una bella attività anche per me .
È possibile però sfruttare la mail che ho lasciato a disposizione per qualche considerazione più personalizzata. 👋
Molto ben spiegato, ma a parte i valori di resistenza i diversi tipi di materiale, lasciano passare le varie frequenze allo stesso modo?
Assolutamente no!
Certo che si....
@@RetroGCo. Quindi per te, cavi in rame, rame e carbonio, o argento, producono la stessa timbrica?
Consiglio un esame molto accurato dell'udito. Evidentemente ne hai bisogno.......
Salve Luca, approccio timido ma capisco di non voler sollevare un "casino". Dai commenti mi pare che per ora il video sia stato visto solo da chi sta ai fatti. Personalmente la vedo in maniera piu' drastica, le sezioni considerate sono molto oltre il necessario, la meta' basta e avanza se si rimane sotto i 10m di lunghezza indicativamente e per potenze "casalinghe". Sarebbe interessante vedere dei grafici simili per cavi composti da fili molto sottili. Probabilmente la resistenza si abbassa ancora sempre rimanendo nell'ininfluente. Meccanicamente parlando il cavo fistato e', a mia esperienza, scomodissimo diventa molto rigido. Preferisco usare il bipolare inguainato da 1,5 mm quadri che e' di piu' pratico utilizzo.
Bando alla timidezza, fatto trenta, fai trentuno e ripeti le prove con la sezione, huff volevo dire dire 1,5 e 2,5 ma basta e avanza provare con 1 mm quadro per spazzare via tutti questi miraggi in circolazione. Se poi te la senti prova direttamente con il classico bianco e nero da 0,5. Per chiarezza: ognuno e' libero di fare e spendere come vuole, se mi guardo intorno vedo tante cose inutili e anche costose in casa ma non mi passa per la testa di convincere alcuno che fanno meraviglie. Saluti.
Apprezzo la trasparenza nell offrire il proprio punto di vista , diciamo che io vorrei mostrare un mio pensiero , cercando di non voler convincere nessuno a pensarla necessariamente come me .
È giusto rispettare il “percorso” di ogni appassionato cercando in prima istanza di capirlo, così come è giusto cercare di capire le motivazioni tecniche di chi costruisce componenti in ambito hi fi.
Come hai notato un certo “atteggiamento” da parte mia , porta ad avere un gruppo di appassionati di un certo “tipo” sul questo canale UA-cam e questo mi fa davvero piacere , il “casino” non mi interessa.
Nel video a mio avviso ci sono elementi sufficienti a farsi una idea sul utilizzo dei cavi elettrici per collegare i diffusori.
Un altro elemento da non sottovalutare è che esistono condizioni da rispettare , quando si realizzano dei video pubblici , altrimenti puoi andare in contro a spiacevoli conseguenze.. 👋
@@lucacorso_audiosystem Luca, capisco il tuo modo di porti e per questo seguo il tuo canale. Tranquillo che non ho intenti polemici e la prova del filo rosso e nero di cui dicevo sopra era una richiesta, il cui risultato e' indirizzato a me per primo solamente per avere una certezza che non si basi solo su un'ipotesi. Siamo la patria di Galileo e avremmo ormai dovuto imparare tutti quanti che se si fa un'affermazione occorre anche poterla dimostrare. La scienza funziona a questo modo e a ruota segue la tecnologia.
Non sono sicuro di aver capito cosa intendi per "percorso" e nemmeno riguardo al capirlo. Anche se si possiedono strumenti valutativi si commettono comunque errori ma se non se ne possiede alcuno si e' in balia di chi la racconta meglio e non penso che questo faccia piacere. Le motivazioni tecniche dei costruttori sono sempre secondarie rispetto al fatturato ed e' giusto che sia cosi', i conti devono tornare, escludendo chi realizza progetti come il tuo che non si inseriscono nella competizione commerciale.
Riguardo all'ultimo punto, se ho ben capito allora anche questo video sarebbe a rischio ma non vedo come potresti essere attaccato se non fai nomi e ti limiti a pubblicare un grafico che e' il risultato del tuo test. Lungi da me l'idea di attaccare qualcuno. Mi sono gia' espresso prima al riguardo, ribadisco il concetto: comprare un cavo da 1000 euro o un ampli da 50000 euro e' perfettamente lecito e se da soddisfazione all'acquirente perche' non farlo. In un'economia consumistica, la nostra, e' chi risparmia troppo che fa danno non chi spende nelle sue possibilita'. Se poi la vogliamo dire tutta qualsiasi test tecnico puo' apparire "magico" a chi non lo capisce e l'unica vera soluzione sarebbe un test in doppio cieco che per definizione raccoglie tutti i limiti personali. Un mesetto fa e' stato pubblicato su un canale youtube il video di un test in doppi c. in ambito audio ed il risultato statistico e' chiaro. Scusami se mi dilungo nella discussione non prettamente tecnica, forse non ti interessa, fammi capire se e' cosi che mi taccio subito. Saluti
@frankcastiglioni5100 Abbiamo molti punti vista coincidenti , il discorso è certamente interessante.
C è anche un altra via di comunicazione , con cui chiacchierare in modo più approfondito .. è quella relativa alla mail che ho lasciato a disposizione .
lucacorso74@gmail.com
Si sta “affollando” un po’ , ma è ancora gestibile , mi fa sempre piacere vedere impianti e soluzioni spesso davvero originali e a volte offrire qualche suggerimento.
Se ti va , io ci sono 👋
Ciao Luca ,oggi a casa con elettricista per fare una linea dedicata all'impianto.mi sono reso conto di quanto sono ignorante in materia e quando fai i video devo rivederli piu volte perche spesso mi sfugge qualcosa.
Ammiro la tua preparazione e come esponi i concetti bravo vravo .
Al contatore ci va tutto insieme...non serve a nulla.
@ Nel centralino di una abitazione “recente” sono presenti quasi certamente alcuni automatici dedicati ad utilizzatori “particolari” esempio , forno lavatrice ecc..
In queste linee il cavo di alimentazione ha una sezione sicuramente superiore 4/6 mm2.
Eppure è tutto sotto lo stesso contatore…
Per fare una prova può andare dal primo “bazar” e comprare una prolunga da 20 mt di cavo 3x1 ( srotolandola eh.. ) e attaccare un phon alla fine e sentire come gira .. poi fare lo stesso con un cavo da 3g4 o meglio 3g6 ..
Non c è nulla di sbagliato nel realizzare una linea “decente” che parte dal centralino ed arriva alla presa dell impianto hi fi.
Io appartengo alla categoria “poveri che si ingegnano” e pare normale ragionare sempre in questi termini con un consumo limitato ..
Ma ci sono impianti che hanno ben altre pretese , poco importa se poi l 80% finisce in calore , li una linea di alimentazione con cavo adeguato serve proprio come al “forno” in cucina.
Forse , ma dico forse, è meglio preoccuparsi di 25/30 metri di cavo ( tra fase e neutro) che vanno dal centralino alla presa piuttosto che inserire un “super conduttore” all ultimo metro …
Ho visto alcuni suoi video e la ritengo una persona posata e riflessiva, non c è polemica alcuna nella sua osservazione , ma spesso CI dimentichiamo che esistono realtà anche molto differenti dalla nostra , 👋
@@fedrichorlandineumann3062 Hai fatto una cosa tecnicamente corretta , penso che anche il tuo elettricista ti abbia spiegato l utilità di avere delle linee dedicate ( con cavi di sezione adeguata) all utenza che desideri alimentare.👋
@@lucacorso_audiosystem salve Luca la ringrazio della risposta, mi trovo a nn capire così tanta differenza da prima,il cavo ha una sezione più piccola di prima ( da 4 a 3) poi ho la bi fase (centro storico).il fronte sonoro è più nitido e i bassi meno preponderanti perché spostati più indietro. Cordiali saluti
Caro Luca, anzitutto direi che è stato un piacere incontrarti nei due eventi milanesi. Il test che hai effettuato con il dats non è corretto perché il cavo nella realtà è chiuso sulla impedenza dell’altoparlante. Visto che l’impedenza non é costante anche il comportamento del cavo non lo sará. Nella pratica non ci sono particolari deviazioni rispetto ai risultati che hai presentato ma di certo il cavo mostrerà una banda passante “modulata”. Altro aspetto rilevante è l’effetto per la legge di Biot Savart in cui la corrente induce un campo che attira/respinge i conduttori tra di loro. Nei sistemi hiend con impedenze di 2 ohm e efficienze basse, la corrente é rilevante. Si potrebbe anche innescare un effetto piezoelettrico delle guaine. Per questo certi cavi sembrano dei boa. Da considerare che si tratta di fine tuning di sistemi di alto livello equilibrati e monitor. In impianti più umani il contributo di cavi è impercettibile. Sui cavi di alimentazione, ne parleremo in altra circostanza, l’importanza é maggiore. Lo stesso per i cavi di segnale. Se interessa possiamo creare dei contenuti insieme.
Comunque sei sempre al top👌
Un elemento di interesse e che nelle “fiere” , oltre ai prodotti risulta facilissimo iniziare a disquisire con molti appassionati ed espositori , acquisire nuovi punti vista e conoscere altre filosofie costruttive.
Anche per me è stato un piacere incontrarti , ti ringrazio della proposta , è bello per me sapere di poter contare sull’ aiuto di molti nuovi amici. 👋
,le faccio i complimenti per il discorso fatto ,specialmente sulle connessioni ,niente di piu vero!!!,ma domanda da ignorante ,in una casa normalmente difficilmente alziamo il volume a 10watt ,almeno io ,specialmente con casse di una certa sensibilità,quel diametro certamente va bene come ha giustamente mostrato ,puo supportare adeguatamente le correnti ,ma ho il dubbio che se uno non deve insonorizzare una sala da ballo ,con un finale da 1000 watt RMS ,difficilmente quelle correnti scorrono ,nemmeno con un classe A ,entro i 5 metri,alcuni sostengono 10 metri ,allora non e forse esagerato? ...,alcuni hanno autocostruito un cavo con doppino telefonico ,ma usandone tanti i parallelo....,ad ogni modo si come cavo e eccelente,spero di non aver rotto le scatole con questo mio commento ,ma cerco di apprendere quello che riesco.
Ringrazio per l apprezzamento e non disturba affatto ci mancherebbe!
La presenza di richieste in corrente in un impianto anche domestico dipendono da svariate condizioni , ma non vanno confuse con una richiesta di potenza continua .
Con ascolti “normali” è assolutamente avvertibile ad esempio la necessità di avere un sistema di alimentazione con relativi condensatori in ottima forma , per poter gestire proprio quelle elevate correnti impulsive , necessarie a gestire correttamente il movimento dei coni dei diffusori.
(In realtà anche la controreazione gioca un ruolo importante in questa partita ).
In un amplificatore datato , uno dei primi elementi da verificare sono proprio i condensatori sullo stadio di alimentazione, con questi elementi “esauriti” il suono si trasforma apparendo molto più “debole” anche ad ascolti a volumi normali.
In certe condizioni può bastare un cavo di alimentazione con sezione inferiore? Certamente , ma visti i costi di una soluzione ottimale , perché privarsi della tranquillità di un componente a cui non dovremo più pensare . 👋
Gli audiofili si fanno mille pippe mentali sui cavi e relativi connettori, e poi i collegamenti interni alla maggior parte dei diffusori (anche quelli di un certo pregio) sono fatti con fili da elettricisti e connettori faston di latta crimpati !
Ecco. .. ogni tanto è possibile vedere anche i diffusori internamente , anche su qualche SHORTS su UA-cam..
In certi casi , forse , sarebbe stato meglio non farlo …
Ma ci sono anche alcuni costruttori che fanno un buon lavoro anche dove non batte il sole !
Sulla maggior parte degli altoparlanti è presente una connessione per i fast on da 6,3 mm , connessione in grado di gestire correnti continue di 32 A e oltre .
Certo che conta anche la qualità dei Fast on che vengono usati , una cosa è la bustina da 5 pezzi del supermercato , di “latta” , come dici giustamente , che si piega solo a guardarla , una altra cosa sono prodotti come i BM o i CEMBRE che per fissarli rischi di rompere il supporto delle connessioni sull altoparlante .
Anche la “pinza” per “crimparli” fa la differenza, per un buon lavoro serve una pinza professionale che può costare anche 100€ ( CEMBRE HP3 ) .
Le cose fatte bene si possono fare , ma sempre volendo ..👋
Conosco BM, CEMBRE, weidhmuller, etc... quindi capisco e ci capiamo 😉
Seguo sempre con interesse i suoi video, ma stavolta non sono d'accordo con lei per quanto riguarda il rodaggio dei cavi.
Lei afferma che non necessitano di alcun rodaggio. Strano, detto da una persona addentro il reparto hi fi.
Quindi per lei, un cavo ha la stessa timbrica sia da nuovo che dopo centinaia di ore di lavoro?
Se lei conoscesse un po' di elettrotecnica si renderebbe conto che un cavo non può modificare la timbrica dell'impianto, né tanto meno ha senso parlare di rodaggio del cavo, non è una macchina.
Rodaggio????????????????????????????????? Studiate un po'
@@RetroGCo. Studiare cosa, elettronica?
Allora, un segnale audio, che passi attraverso un transistor, jfet, o valvola, un cavo in rame al posto Dell argento , è la stessa cosa, alla fine si avrà lo stesso suono ?
Magari siete voi che avete bisogno di un buon controllo dell'udito......
Se io ascolto un impianto e mi cambiano anche un cavo rca a mia insaputa, come è già successo, me ne accorgo, sento la differenza di timbrica. Quindi non venitemi a parlare di psicoacustica.....
In questo video si è parlato di cavi di potenza : quindi per voi, in una bi amplificazione, per collegare woofer e tweeter, usate lo stesso tipo di cavo?
Quindi, niente rame per i woofer e niente argento per i tweeter? O tutto rame o tutto argento.
Io non dico agli altri di cambiare passione, ci mancherebbe altro, ma
nel calcio c'è chi resta un dilettante e chi diventa Maradona o Messi, chi strimpella una chitarra e chi diventa Santana.
un cavo non "lavora", non ha alcuna parte in movimento, inoltre, con le ridicole tensioni e bassi amperaggi in gioco in campo audio, non vi sarà mai alcuna usura da stress termici.
@@Hooligan.Residuato.Italia.90 cazzo centrano le tensioni e ampraggi?
La corrente, passa o no attraverso un cavo? Quindi, qualsiasi cavo avrà una sua resistenza al suo passaggio. O no? E questa resistenza, influisce sulla timbrica del suono, facendo in pratica da equalizzatore passivo.
Un lavoro, non è detto che debba essere solo attivo o meccanico.
👍