Beatrice Cerrino • Conferenza sulla nascita della ‘Scienza della pubblica felicità’

5 Marzo 2022 • Beatrice Cerrino è docente e coordinatrice del settore scuole della Scuola di Economia Civile. Nella seconda metà del Settecento la riflessione filosofica, alla ricerca delle azioni pubbliche per favorire il raggiungimento della felicità, costruisce le basi dell’economia moderna. Antonio Genovesi a Napoli considera le relazioni economiche di mercato come rapporti di mutua assistenza in un contesto di fiducia reciproca che fonda la “fede pubblica”. La Scuola napoletana offre rilievo al tema della relazione prima ancora che alla convenienza economica individuale: solo in un contesto equilibrato e fiducioso il commercio fiorisce e sviluppa la vita collettiva. E’ l’inizio dell’economia civile che non avrà fortuna e diffusione, salvo risorgere recentemente all’attenzione internazionale.
Dal Convegno: "ECONOMIA DELLA SOLIDARIETA’ Riflessioni per preparare un futuro migliore" organizzato a Borgo San Lorenzo (Firenze) da AUSER - Università dell’Età Libera del Mugello e Coop. Soc. Proforma con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Borgo San Lorenzo.
L’idea del Convegno nasce per offrire un quadro dei profondi mutamenti in corso nell’ambito dell’economia, e far conoscere le nuove prospettive e i mutati paradigmi di valutazione (di sostenibilità ambientale, di equità, di solidarietà) per lo sviluppo. I contenuti della trattazione, attraverso un linguaggio divulgativo, si rivolgono a tutti quelli che vogliono capire cosa sta cambiando nell’economia e nella finanza internazionale, come e perché questo fenomeno sta avvenendo, ed inoltre quali conseguenze tutto questo avrà presumibilmente nella nostra concreta vita quotidiana dei prossimi anni. Si tratta dunque di essere cittadini coscienti, propulsori di una vita rispettosa dei vincoli ambientali, della giusta remunerazione del lavoro, sobria, più equilibrata, in grado di esprimere aspirazioni ed esigenze di gratificazione, aperta alle relazioni con i diversi da noi, ricca di empatia e di rapporti interpersonali e comunitari.
Cercare di capire i mutamenti dell’economia significa anzitutto ritornare al senso dei primi sforzi che furono intrapresi nel Settecento per offrire nuove opportunità di crescita e di sviluppo al nascente mercato libero, superando le divisioni feudali e le contrapposizioni belliche. Scopriremo un interessante incrocio di temi a carattere storico, filosofico, politico, sociale, e anche l’invito a comprendere meglio le complesse articolazioni moderne del tutto trasversali rispetto alle suddivisioni per materia. Il confronto tra economia ed etica, che oggi si ripropone dopo la pandemia, porta alla conoscenza dell’economia civile, processo che si è accelerato dopo la terribile esperienza del Covid-19.
Stanno inoltre sorgendo sensibilità e prospettive nuove. Per darne un assaggio saranno presentati due filoni di riflessione suscettibili anche di ulteriori e personali approfondimenti: il convivialismo, il cosiddetto movimento della decrescita felice.
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