Caro Professore, volevo ringraziarla di cuore per aver contribuito, a sua insaputa, all'esito del mio esame di storia dell'arte medievale, Roma 3, professoressa Bordi. Grazie ancora! Non essendo poi una ragazzetta, posso assicurarle che è stato tanto impegnativo quanto soddisfacente!Ora preparo storia dell'arte antica...o ci si prova! A presto!
Grazie claudio per questo materiale perché mi sta aiutando tantissimo con gli studi universitari! Posso chiederti di chiarire ulteriormente il concetto di "archi trasversali"? Perché cercando altro materiale ho visto che vengono identificati con quelli perimetrali e non con quelli diagonali, e non riesco a capire a cosa ci si riferisca di preciso!
Gent.mo, mi è capitato di leggere due diverse spiegazioni in merito al carattere massiccio delle chiese romaniche. Adorno considera la forza della massa e l’evidenza plastica delle strutture romaniche, soprattutto in area lombardo-emiliana, come espressione della società comunale la quale esige la solidità e la razionalità delle proprie costruzioni. Secondo Gombrich, invece, l’impressione di massiccia potenza destata dalle chiese romaniche è da collegare al proposito della Chiesa di porsi come Chiesa militante, il cui dovere è combattere e vincere le potenze delle tenebre. Mi convince maggiormente l’interpretazione di Gombrich, considerando il contenuto degli elementi plastici e pittorici presenti nelle chiese romaniche, tutti volti a rappresentare le conseguenze del peccato e la via della salvezza. Inoltre, non so quanto la comunità potesse influire sulla scelta di uno stile architettonico. In tal senso sarei più propensa a credere che la Chiesa abbia avuto un potere maggiore. Infine, siccome la società comunale non è rappresentativa di tutta l’Italia e dell’Europa, la spiegazione di Adorno dovrebbe riguardare solamente le chiese presenti negli antichi liberi comuni. Se non è troppo disturbo, le chiederei un parere in merito. Ringrazio e porgo distinti saluti Anna Sberveglieri
Onestamente, per quanto la lettura di Adorno sia come sempre molto affascinante, mi pare "piegata" al suo ragionamento sulla civiltà comunale che, come lei fa giustamente notare, è un fenomeno limitato non solo nello spazio - all'Italia centrosettentrionale - ma anche nel tempo: lo stesso carattere di massa e di potenza materiale lo troviamo nell'architettura protoromantica quando l'esperienza comunale era ancora in fase embrionale se non addirittura molto al di là da venire. La lettura di Gombrich, che poi la lettura che si applica ormai comunemente nei nostri libri di storia e di storia dell'arte, sembra sicuramente più convincente e più completa. Ma per quanto mi riguarda non trascurerei lo sviluppo della tecnologia unito al ritorno di un minimo di stabilità politica, seppur a livello micro-regionale, (in questo senso il ragionamento di Adorno potrebbe essere riattualizzato) che impone la costruzione di "simboli", di edifici parlanti che dichiarino con forza la potenza dei dominatori, sempre, ovviamente, sotto la guida della Chiesa
Caro Professore, volevo ringraziarla di cuore per aver contribuito, a sua insaputa, all'esito del mio esame di storia dell'arte medievale, Roma 3, professoressa Bordi. Grazie ancora! Non essendo poi una ragazzetta, posso assicurarle che è stato tanto impegnativo quanto soddisfacente!Ora preparo storia dell'arte antica...o ci si prova! A presto!
Felice di esserle stato utile in qualche modo e buon proseguimento
Grazie claudio per questo materiale perché mi sta aiutando tantissimo con gli studi universitari! Posso chiederti di chiarire ulteriormente il concetto di "archi trasversali"? Perché cercando altro materiale ho visto che vengono identificati con quelli perimetrali e non con quelli diagonali, e non riesco a capire a cosa ci si riferisca di preciso!
No, direi che hai capito bene... gli archi trasversali sono quelli diagonali
Gent.mo, mi è capitato di leggere due diverse spiegazioni in merito al carattere massiccio delle chiese romaniche.
Adorno considera la forza della massa e l’evidenza plastica delle strutture romaniche, soprattutto in area lombardo-emiliana, come espressione della società comunale la quale esige la solidità e la razionalità delle proprie costruzioni.
Secondo Gombrich, invece, l’impressione di massiccia potenza destata dalle chiese romaniche è da collegare al proposito della Chiesa di porsi come Chiesa militante, il cui dovere è combattere e vincere le potenze delle tenebre.
Mi convince maggiormente l’interpretazione di Gombrich, considerando il contenuto degli elementi plastici e pittorici presenti nelle chiese romaniche, tutti volti a rappresentare le conseguenze del peccato e la via della salvezza. Inoltre, non so quanto la comunità potesse influire sulla scelta di uno stile architettonico. In tal senso sarei più propensa a credere che la Chiesa abbia avuto un potere maggiore.
Infine, siccome la società comunale non è rappresentativa di tutta l’Italia e dell’Europa, la spiegazione di Adorno dovrebbe riguardare solamente le chiese presenti negli antichi liberi comuni.
Se non è troppo disturbo, le chiederei un parere in merito.
Ringrazio e porgo distinti saluti
Anna Sberveglieri
Onestamente, per quanto la lettura di Adorno sia come sempre molto affascinante, mi pare "piegata" al suo ragionamento sulla civiltà comunale che, come lei fa giustamente notare, è un fenomeno limitato non solo nello spazio - all'Italia centrosettentrionale - ma anche nel tempo: lo stesso carattere di massa e di potenza materiale lo troviamo nell'architettura protoromantica quando l'esperienza comunale era ancora in fase embrionale se non addirittura molto al di là da venire. La lettura di Gombrich, che poi la lettura che si applica ormai comunemente nei nostri libri di storia e di storia dell'arte, sembra sicuramente più convincente e più completa. Ma per quanto mi riguarda non trascurerei lo sviluppo della tecnologia unito al ritorno di un minimo di stabilità politica, seppur a livello micro-regionale, (in questo senso il ragionamento di Adorno potrebbe essere riattualizzato) che impone la costruzione di "simboli", di edifici parlanti che dichiarino con forza la potenza dei dominatori, sempre, ovviamente, sotto la guida della Chiesa
@@claudiopepi Gent.mo, la ringrazio molto per l’esaustiva risposta e anche per le sue lezioni.
Distinti saluti
Mosè spezza l tavole quando vede gli ebrei che adorano il vitello d'oro che nel capitello è raffigurato con sopra il demonio