Poniamo l'aggettivo 'polisillabico' supponendo che sia autologico. L'aggettivo 'polisillabico' si riferisce alla PAROLA 'polisillabico', quindi non descrive se stesso e non è autologico. Poniamo l'insieme di tutte le parole polisillabiche: questo contiene per l'appunto le parole polisillabiche, tra cui la parola 'polisillabico', ma non l'insieme delle parole polisillabiche. Soltanto le parole. Quindi non contiene se stesso tra i propri elementi. Quindi "polisillabico" NON è un aggettivo autologico.
Penso mi manchi un passaggio: se eterologico si spiega da solo è un aggettivo autologico allora per definizione si spiega da solo quindi eterologico rimane un aggettivo autologico, perché dovrebbe diventare un aggettivo eterologico?
@@lunaaster8853 capisco il punto ma in questo caso il verbo essere è usato nella sua accezione descrittiva come "avere la qualità di...". Come nel caso di Marco è alto (Marco ha la qualità di essere alto) non rende Marco l'altezza. In questo caso "Eterologico è autologico" non vuol dire che eterologico è l'autologia ma che eterologico ha la qualità di essere un aggettivo autologico, ma non ne sostituisce il significato. Prendi l'aggettivo breve, esso è autologico, ma non posso usarlo come sinonimo di autologico perché ne è solo una sua qualità, il suo significato rimane invariato.
@@serafino1911 Mi sto confondendo, ma io ho capito così: se fosse autologico, la sua "immagine" dovrebbe essere quella di un aggettivo che si definisce da solo, ma non lo è, quindi si dovrebbe chiamare eterologico, così come in realtà è scritto, quindi torniamo alla definizione di eterologico. Non conta solo la "sostanza"dell'aggettivo, cioè il significato, ma anche l' "apparenza", cioè come è scritto.
Appena "eterologico" esprime di essere ciò che è, non può rientrare nell'insieme degli aggettivi eterologici, rientrando per esclusione duale nell'insieme autologico per definizione, ma "eterologico" non esprime di qualcosa autologico visto che è un aggettivo che si riferisce al gruppo sbagliato e quindi torna nell'altro insieme... Continua così all'infinito
Sembra un'altra versione del paradosso del mentitore. Credo che si possa costruire qualunque paradosso basato sul principio di un'entità (persona, aggettivo) che afferma di essere la negazione di se stessa
E sbagliata la catalogazione secondo me. Un aggettivo non cambia senso da "come" è scritto ma dal significato e dal contesto. Caratterizza qualcosa, non se stesso. Perché "lungo" è eterologico? Come si fa a dire che 5 lettere indichino l'essere breve? È più lungo di "solo", di "pio", di "caro"... Lo stesso dicasi di "rosso", non può essere catalogato a seconda del colore che lo rappresenta. Altrimenti io divido il mondo in due gruppi "cose rosse" e "cose NON rosse". La parola "ROSSO" scritto in verde dove la mettiamo? E "verde" scritto in rosso? Abbiamo un nuovo paradosso, il "paradosso di Teo Deb". Se divido per il colore delle parole allora metto "verde" tra i rossi, se divido per il significato del colore associato ad un sostantivo allora no. Anche perché "verde" diverrebbe un sostantivo egli stesso, ma rosso. L'aggettivo, insomma, non descrive se stesso.
L'aggettivo "eterologico" andrebbe classificato come autologico assumendo che il suo significato sia stato verificato come rispondente alla qualità dell'aggettivo stesso a cui quel significato si riferisce.
Che "lungo" non sia una parola lunga non é una affermazione logica se non ho un metro di paragone. Lungo per esempio é più lunga come parola rispetto alla parola mia. Ma é più corta rispetto a costellazione.
Prima di tutto grazie per il bel video e bentornato. Perà da totale ignorante della materia non mi torna: quando fai rifermento ad un aggettivo che descrive se stesso o meno, ti riferisci alla sua parola in senso concettuale o alla sua rappresentazione fisica? Perché nel primo caso "grande", "azzurro" e "MAIUSCOLO" non sarebbero autologiche, mentre nel secondo caso, appunto, dipende dal contesto. Se come penso la risposta corretta sia la prima (e non ti biasimo se il video a questo punto è "tecnicamente sbagliato" perché hai reso benissimo l'idea ed è questo che conta) allora credo che la grande maggioranza degli aggettivi siano eterologici e non so perché ma l'intero paradosso mi sembra (per carità è mio parere) una forzatura logica fatta apposta.
Io penso che dipenda da aggettivo ad aggettivo. Gli aggettivi "grande", "azzurro" e "maiuscolo" sono aggettivi fisici, quindi non bisogna guardare il significato ma l'aspetto del vocabolo stesso; invece, "italiano", "francese", "eterologico" ed "autologico" sono aggettivi di significato, dunque vanno esaminati in base a ciò per stabilire se rappresentino o no il proprio significato. Osservazione acuta comunque, non ci avevo pensato prima di leggere questo commento.
@@gabrielecanali1385 potrebbe essere. Peró a questo punto certi aggettivi possono essere autologici o eterologici in base al contesto e solo nella lingua scritta, e scritta visiva senza contare il braille o codifiche digitali.
Perdonami ma non mi è chiara una cosa: secondo la tua spiegazione, un aggettivo è autologico o eterologico in base anche a come è scritto. Non dovrebbe non essere presa in considerazione la forma?
Già risolto a suo tempo da Russell con paradosso dell’insieme di tutti gli insiemi che non contengono loro stessi…..creare insiemi di diverso livello…..Eterologico è Autologico ad un livello superiore rispetto agli insiemi Etero/Autologico così possiamo tranquillamente definire anche Autologico come aggettivo effettivamente eterologico.
Esatto, qualunque insieme che potrebbe contenere se stesso dà origine a contraddizioni e va quindi definito ad un livello diverso (esempio l'insieme di tutti gli insiemi che non contengono nessun elemento e altri artifici del genere)
Capisco il paradosso ma non capisco gli esempi, perché di fatto il significato dell'aggettivo viene rapportato alla parola/forma con cui viene rappresentato, che è del tutto opinabile. Chi può dire che 'lungo' non è un aggettivo lungo, e se avessi scritto la parola schiacciata in modo da sembrare lunghissima? lo stesso per grande, rosso quanto è rosso?. E altri aggettivi come possono ricadere in questi casi? ad esempio forte, triste etc? non possono essere classificati.
1 caso: se eterologico fosse una parola eterologica significherebbe che essa non descrive il proprio significato, ma dal momento che eterologico vuol dire proprio qualcosa che NON si autodescrive, rispetterebbe i canoni dell’autologicità. 2 caso: se eterologico fosse una parola autologica, quindi una parola che descrive il proprio significato ne conseguirebbe che NON si autodescrive poiché il significato è proprio non autodescriversi.
Sul tema della corretta collocazione da destinarsi mi pongo una domanda. E se la stessa intenzione di assegnare una classificazione come in questo caso costituisse un nonsense ? Cerco di spiegare. Se ponessi la seguente domanda : Come considerare il vapore...un elemento liquido o no ? Beh, probabilmente qualcuno penserebbe d´avere fornito la risposta corretto dicendo no, tuttavia dopo qualche momento sarebbe possibile riscontrare come il vapore abbia impattato su una superficie, risultando sotto chiara forma liquida. Dunque, poiche´ l´aggettivo Eterologico e´ con buona probabilita´ in parte eterologico e in parte autologico, la domanda piu´ che lasciarci attoniti o affascinati dal mistero, puo´ semplicemente proporci quanto sia diffusamente marcata l´idea che essere qualcosa, significi automaticamente non essere qualcos´altro. Un´altra suggestione, se posso...gli aggettivi che hai ben spiegato nelle loro caratteristiche eterologiche ed autologiche assumerebbero in questa rappresentazione le pertinenti caratteristiche unicamente sotto la loro caratteristica visiva. Volendo comunicare con altri sensi come quello tattile per es., l´aggettivo corto dovrebbe risultare tale al tatto etc.
Assomiglia al paradosso del bibliotecario, che tra l’altro mi sembra un po’ meglio strutturato poiché non necessita di vedere fisicamente i soggetti del paradosso.
Una buona soluzione sarebbe creare un nuovo insidme di aggettivi inclassificabili che raccolga solo la parola "eterologico", così, il fatto che non possa essere eterologica, non significherebbe che debba per forza essere autologica
Penso che il paradosso nasca non dall'aggettivo 'Eterologico' in se, quanto dal presupposto che tutti gli aggettivi siano autologici o eterologici, affermazione non verificata, in quanto il fatto che la stragrande maggioranza degli aggettivi rientri in quelle categorie non è di per se una prova. 'Eterologico', così come qualche altro caso limite, potrebbe benissimo non rientrare in nessuna delle due categorie.
L'affermazione tutti gli aggettivi sono autologici o Eterologici è vera, poiché la divisione in autologici e Eterologici partiziona lo spazio degli aggettivi.
Ciao, non ho capito perché eterologico non può essere eterologico. Ammesso che non si deduca il significato dall'etimologia della parola e assumendo autologico solo se il significato traspare dalla sua estetica all'interno del contesto in cui lo inserisci (come fai con le altre parole), allora è necessaria una definizione di eterologico per comprenderlo. questo dovrebbe renderlo un aggettivo eterologico. mi sfugge come da qui si arriva a dire "quindi dovrebbe essere autologico"
Ciao! Grazie per la domanda Definiamo Autologico un aggettivo se questo in qualche modo "descrive se stesso" Nel caso della parola Azzurro scritta in azzurro questa è Autologica nel contesto in cui l'ho posta, se l'avessi scritta in arancione non lo sarebbe stata. Questo tipo di aggettivi sono autologici o meno, dipende dal contesto. Altri aggettivi invece, come "italiano", "polisillabico" e "corto" sono autologici indipendente dal contesto, possiamo dire che sono intrinsecamente autologici. Ora prendiamo come definizione di Eterologico il complementare di Autologico, ovvero definiamo Eterologico un aggettivo che non descrive se stesso. Anche qui c'è da distinguere fra gli aggettivi che sono Eterologici in base al contesto, vedi Rosso scritto in viola, e quelli intrinsecamente Eterologici, come "Inglese" e "Monosillabico" Ora dobbiamo capire a quale di questi due mondi appartiene l'aggettivo "Eterologico". Siccome tutti gli aggettivi possono essere divisi in autologici ed eterologici, i.e. queste due categorie creano una partizione dello spazio degli aggettivi, Necessariamente "Eterologico" deve appartenere a una delle due. Il paradosso nasce quando cerchiamo di applicare il significato di "Eterologico" a. Se stesso. Supponiamo ora che "Eterologico" sia Autologico, ovvero descriva se stesso. Quindi l'aggettivo "Eterologico" sarà descritto da se stesso e quindi, per definizione di Eterologico, "Non descrive se stesso". Ma un aggettivo che non descrive se stesso è per definizione Eterologico. Abbiamo quindi raggiunto la contraddizione. Se "Eterologico" è Autologico allora è Eterologico. Il ragionamento è simmetrico per l'altro caso. Supponiamo che "Eterologico" sia Eterologico, ovvero che non descriva se stesso, quindi il significato di Eterologico non descrive l'aggettivo "Eterologico", quindi l'aggettivo "Eterologico" non "non descrive se stesso", quindi descrive se stesso e quindi risulta essere Autologico. Abbiamo creato un paradosso in cui A -> A complementare Contraddizione Spero di averti aiutato a capire. Anche se per la natura stessa del paradosso questo risulta difficile da spiegare
@@DanieleMS1 Grazie della risposta. Ora è più chiaro. Diciamo che assumevo in maniera errata che eterologico non potesse essere autologico per via della minor immediatezza di comprensione rispetto ad esempio alla parola "grande" scritta grande. In effetti facendo la supposizione che lo sia o che non lo sia tutto torna.
Ma Grelling in che categoria lo mettiamo? Perché a me sembra completamente esaurito, ma se lo consideriamo esaurito allora non possiamo attribuire importanza al suo paradosso. Se invece lo considero non esaurito posso atttribuire importanza ma a quel punto sono esaurito io, quindi nasce il paradosso dell esaurito! Il filosofo è il responsabile dell’ufficio complicazione cose semplici. Scherzi a parte, complimenti x i video!
Ennesima versione del paradosso di autoreferenzialità già ben noto al tempo di Grelling, che niente di nuovo aggiunge. Di tutt'altra pasta Kurt Godel, che utilizzò tale paradosso per il suo teorema di incompletezza.
"Grande", "Azzurro" e "Rosso" non possono diventare autologici (o restare eterologici) solo perché decido di scriverli usando caratteri grandi o l'inchiostro azzurro e non quello rosso. Essere autologico è una proprietà dell'elemento dell'insieme, non della tecnica grafica che scelgo per rappresentarlo.
Argomento interessante... Mi verrebbe da dire che semplicemente è sbagliata l'ipotesi: avere una serie di aggettivi autologici e una serie di aggettivi eterologici non significa che ogni aggettivo è per forza o eterologico o autologico. Come l'aggettivo "eterelogico" non può essere né autologico né eterologico, infatti, l'aggettivo "autologico" può essere sia autologico sia eterologico (infatti, se fosse autologico si definirebbe da solo, in quanto autologico; se fosse eterologico, invece, non si definirebbe da solo, in quanto esso sia eterologico per l'appunto e non autologico). Tuttavia in questo caso si parla di aggettivi contrari, quindi l'ipotesi è giusta, perché, per definizione, dati due aggettivi oggettivi contrari A e B, A è vera quando B è falsa e B è vera quando A è falsa. Quindi effettivamente è strano questo concetto di "autologico" e "eterologico" (che naturalmente è applicabile a moltissimi concetti)! In conclusione, gran bel video ☺️☺️
C'era un'altra parola che non era autologico, ma proprio mi sfugge. Ho cercato sinonimi di siglificato e la sua traduzione in greco, ma non risucivo a trovarla.
non mi torna, io la parola "eterologico" la metto nel gruppo degli aggettivi autologici, perché una parola eterologica non rispiecchia le caratteristiche della parola stessa, quindi la parola "eterologico" si autodescrive e di conseguenza io la metto nel gruppo delle parole autologiche
Supponiamo per assurdo che sia autologico, questo impone ad "eterologico" ad essere erologico, il che è un assurdo poiché un aggettivo autologico non è eterologico e viceversa. Poniamo ora per assurdo che sia eterologico, questo pure è assurdo in quanto dire che è eterologico equivale ad affermare che è autologico e perciò si cade nello stesso caso di sopra. Poiché tale aggettivo non può essere ne autologico ne eterologico ma è comunque un aggettivo, allora la soluzione al paradosso sta nelľevidenziare il fatto che ľinsieme degli aggettivi autologici e quello degli eterologi non sono complementari, per tanto è da considerare un terzo insieme di aggettivi in cui mettere ľaggettivo "eterologico".
carino, ma sembra più un giochino linguistico che un vero paradosso logico c'è una commistione ambigua tra l'aggettivo in se e la qualità che descrive. "lungo" è eterologico, e "lunghissimo" è autologico, ma se io scrivessi "L U N G O" con una spaziatura larga diventerebbe autologico? e poi chi lo decide che "lungo" non sia lungo? lungo rispetto a cosa? e se ROSSO scritto in rosso è autologico per me e te , potrebbe non esserlo per un daltonico. e comunque , chi ha deciso che un aggettivo non possa essere contemporaneamente autologico ed eterologico? E' una regola decisa arbitrariamente, funziona in quel gioco, ma che sia cosi nella realtà (o in un'altra realtà) è tutto da dimostrare. e comunque presuppone che si sta creando un gioco ad hoc. come se io creassi un gioco e dicessi che come regola chi si chiama Daniele non possa chiamarsi Daniele. In quel gioco saresti un paradosso, ma la cosa lascia il tempo che trova.
ok eterologico e il paradosso...ma cosa se ci soffermiamo su AUTOLOGICO? "Autologico" è autologico o no? secondo me è molto più interessante. io ci sto perdendo la testa, sto facendo schemini vari e non riesco a concludere niente. qualcuno mi aiuti
Eterologico dovrebbe essere un aggettivo eterologico, e corrispondendo con l´autodefinizione sarebbe autologico. Un altro caso in cui la realta´ si manifesta in forma piu´ estesa.
Il termine etero logico rientra a buon diritto nei vocaboli auto logici, a prescindere dalla qualità che descrive, cioè la eterologia. Se non si confonde la natura della parola con l’oggetto che essa stessa descrive, non vi è alcun paradosso.
Un consiglio: invece di mettere la pausa di riflessione su "dove posizionare eterologico" avendo già annunciato che era un paradosso e non essendoci quindi nulla da riflettere😁 potevi invece metterla prima chiedendo " quale aggettivo della lingua italiana, potesse generare il paradosso" e lì si che sarebbe valsa la pena riflettere👍 bel video comunque, complimenti
A parte che non ho capito per quale motivo "italiano" dovrebbe essere autologico, mentre "francese" no... Comunque, quello della parola "eterologico" che è autologico non ha nulla di strano, visto che un conto è il significato della parola in sé, un conto è quello RELATIVO al criterio della utologicità: non c'è dubbio che in questo secondo caso il termine sia autologico!
(Rispondo alla prima affermazione) L'aggettivo "italiano" è autologico perché è scritta in italiano, mentre "francese" è scritta in italiano, e non in francese
Spero vi sia piaciuto!
Se avete qualche idea o se c'è qualche argomento che vi piacerebbe vedere sul canale lasciate pure un commento!
Poniamo l'aggettivo 'polisillabico' supponendo che sia autologico.
L'aggettivo 'polisillabico' si riferisce alla PAROLA 'polisillabico', quindi non descrive se stesso e non è autologico.
Poniamo l'insieme di tutte le parole polisillabiche: questo contiene per l'appunto le parole polisillabiche, tra cui la parola 'polisillabico', ma non l'insieme delle parole polisillabiche. Soltanto le parole. Quindi non contiene se stesso tra i propri elementi.
Quindi "polisillabico" NON è un aggettivo autologico.
Sei tornato, finalmente
Penso mi manchi un passaggio: se eterologico si spiega da solo è un aggettivo autologico allora per definizione si spiega da solo quindi eterologico rimane un aggettivo autologico, perché dovrebbe diventare un aggettivo eterologico?
Infatti
Perché si descriverebbe da solo, perciò sarebbe eterologico
@@lunaaster8853 capisco il punto ma in questo caso il verbo essere è usato nella sua accezione descrittiva come "avere la qualità di...". Come nel caso di Marco è alto (Marco ha la qualità di essere alto) non rende Marco l'altezza. In questo caso "Eterologico è autologico" non vuol dire che eterologico è l'autologia ma che eterologico ha la qualità di essere un aggettivo autologico, ma non ne sostituisce il significato. Prendi l'aggettivo breve, esso è autologico, ma non posso usarlo come sinonimo di autologico perché ne è solo una sua qualità, il suo significato rimane invariato.
@@serafino1911 Mi sto confondendo, ma io ho capito così: se fosse autologico, la sua "immagine" dovrebbe essere quella di un aggettivo che si definisce da solo, ma non lo è, quindi si dovrebbe chiamare eterologico, così come in realtà è scritto, quindi torniamo alla definizione di eterologico. Non conta solo la "sostanza"dell'aggettivo, cioè il significato, ma anche l' "apparenza", cioè come è scritto.
Appena "eterologico" esprime di essere ciò che è, non può rientrare nell'insieme degli aggettivi eterologici, rientrando per esclusione duale nell'insieme autologico per definizione, ma "eterologico" non esprime di qualcosa autologico visto che è un aggettivo che si riferisce al gruppo sbagliato e quindi torna nell'altro insieme... Continua così all'infinito
Sembra un'altra versione del paradosso del mentitore. Credo che si possa costruire qualunque paradosso basato sul principio di un'entità (persona, aggettivo) che afferma di essere la negazione di se stessa
0:10 - E io che avevo risposto con "Hanno almeno una vocale all'interno" ho fatto giusto comunque? 😢😥
Ahahahha
Well yes, but actually not
E sbagliata la catalogazione secondo me. Un aggettivo non cambia senso da "come" è scritto ma dal significato e dal contesto. Caratterizza qualcosa, non se stesso.
Perché "lungo" è eterologico? Come si fa a dire che 5 lettere indichino l'essere breve? È più lungo di "solo", di "pio", di "caro"... Lo stesso dicasi di "rosso", non può essere catalogato a seconda del colore che lo rappresenta.
Altrimenti io divido il mondo in due gruppi "cose rosse" e "cose NON rosse". La parola "ROSSO" scritto in verde dove la mettiamo? E "verde" scritto in rosso? Abbiamo un nuovo paradosso, il "paradosso di Teo Deb".
Se divido per il colore delle parole allora metto "verde" tra i rossi, se divido per il significato del colore associato ad un sostantivo allora no. Anche perché "verde" diverrebbe un sostantivo egli stesso, ma rosso.
L'aggettivo, insomma, non descrive se stesso.
L'aggettivo "eterologico" andrebbe classificato come autologico assumendo che il suo significato sia stato verificato come rispondente alla qualità dell'aggettivo stesso a cui quel significato si riferisce.
Carino, molto molto carino, complimenti. Bentornato!
Bentornato!
Che "lungo" non sia una parola lunga non é una affermazione logica se non ho un metro di paragone. Lungo per esempio é più lunga come parola rispetto alla parola mia. Ma é più corta rispetto a costellazione.
Probabilmente si tiene in considerazione la media della lunghezza delle parole italiane
Che piacere risentirti.
1:00 "Anche qui vi dò un secondo per riflettere" *actually ne dà 6 like a boss*
Prima di tutto grazie per il bel video e bentornato.
Perà da totale ignorante della materia non mi torna: quando fai rifermento ad un aggettivo che descrive se stesso o meno, ti riferisci alla sua parola in senso concettuale o alla sua rappresentazione fisica? Perché nel primo caso "grande", "azzurro" e "MAIUSCOLO" non sarebbero autologiche, mentre nel secondo caso, appunto, dipende dal contesto. Se come penso la risposta corretta sia la prima (e non ti biasimo se il video a questo punto è "tecnicamente sbagliato" perché hai reso benissimo l'idea ed è questo che conta) allora credo che la grande maggioranza degli aggettivi siano eterologici e non so perché ma l'intero paradosso mi sembra (per carità è mio parere) una forzatura logica fatta apposta.
Io penso che dipenda da aggettivo ad aggettivo. Gli aggettivi "grande", "azzurro" e "maiuscolo" sono aggettivi fisici, quindi non bisogna guardare il significato ma l'aspetto del vocabolo stesso; invece, "italiano", "francese", "eterologico" ed "autologico" sono aggettivi di significato, dunque vanno esaminati in base a ciò per stabilire se rappresentino o no il proprio significato. Osservazione acuta comunque, non ci avevo pensato prima di leggere questo commento.
@@gabrielecanali1385 potrebbe essere. Peró a questo punto certi aggettivi possono essere autologici o eterologici in base al contesto e solo nella lingua scritta, e scritta visiva senza contare il braille o codifiche digitali.
@@lorenzobrilli397 sì questo è vero, per cui è importante distinguere, ad esempio, "Italiano" da "Italian", per dirne uno.
Non ci credo sei tornato, sapevo di aver fatto bene a non togliere l'iscrizione
Grandissimo!!! Iniziava a sentirsi la tua mancanza ahahaha
ben tornato
Perdonami ma non mi è chiara una cosa: secondo la tua spiegazione, un aggettivo è autologico o eterologico in base anche a come è scritto. Non dovrebbe non essere presa in considerazione la forma?
si ma infatti tutto il paradosso è nullo se lo facciamo a voce, diciamo che è un po' na cagata sto paradosso
Felicissimo di vedere nuovi video
Ps. La libreria di 3blue1brown è top 🥰
Si! Manim è fantastica
È sempre un piacere! ☺️☺️
Già risolto a suo tempo da Russell con paradosso dell’insieme di tutti gli insiemi che non contengono loro stessi…..creare insiemi di diverso livello…..Eterologico è Autologico ad un livello superiore rispetto agli insiemi Etero/Autologico così possiamo tranquillamente definire anche Autologico come aggettivo effettivamente eterologico.
Esatto, qualunque insieme che potrebbe contenere se stesso dà origine a contraddizioni e va quindi definito ad un livello diverso (esempio l'insieme di tutti gli insiemi che non contengono nessun elemento e altri artifici del genere)
Signori è tornato
che bello rivederti
Capisco il paradosso ma non capisco gli esempi, perché di fatto il significato dell'aggettivo viene rapportato alla parola/forma con cui viene rappresentato, che è del tutto opinabile. Chi può dire che 'lungo' non è un aggettivo lungo, e se avessi scritto la parola schiacciata in modo da sembrare lunghissima? lo stesso per grande, rosso quanto è rosso?. E altri aggettivi come possono ricadere in questi casi? ad esempio forte, triste etc? non possono essere classificati.
Possiamo considerarlo un'estensione dell'antinomia di Russell?
Sì, è l'aporia delle classi di Russell (la classe che non contiene se stessa)
Non ho capito l' ultimo passaggio.
Perché "eterologico" se lo consideriamo autologico diventa eterologico?
1 caso: se eterologico fosse una parola eterologica significherebbe che essa non descrive il proprio significato, ma dal momento che eterologico vuol dire proprio qualcosa che NON si autodescrive, rispetterebbe i canoni dell’autologicità.
2 caso: se eterologico fosse una parola autologica, quindi una parola che descrive il proprio significato ne conseguirebbe che NON si autodescrive poiché il significato è proprio non autodescriversi.
ma chi lo stabilisce che deve essere per forza o autol o eterol?
Sul tema della corretta collocazione da destinarsi mi pongo una domanda. E se la stessa intenzione di assegnare una classificazione come in questo caso costituisse un nonsense ? Cerco di spiegare. Se ponessi la seguente domanda : Come considerare il vapore...un elemento liquido o no ? Beh, probabilmente qualcuno penserebbe d´avere fornito la risposta corretto dicendo no, tuttavia dopo qualche momento sarebbe possibile riscontrare come il vapore abbia impattato su una superficie, risultando sotto chiara forma liquida. Dunque, poiche´ l´aggettivo Eterologico e´ con buona probabilita´ in parte eterologico e in parte autologico, la domanda piu´ che lasciarci attoniti o affascinati dal mistero, puo´ semplicemente proporci quanto sia diffusamente marcata l´idea che essere qualcosa, significi automaticamente non essere qualcos´altro. Un´altra suggestione, se posso...gli aggettivi che hai ben spiegato nelle loro caratteristiche eterologiche ed autologiche assumerebbero in questa rappresentazione le pertinenti caratteristiche unicamente sotto la loro caratteristica visiva. Volendo comunicare con altri sensi come quello tattile per es., l´aggettivo corto dovrebbe risultare tale al tatto etc.
Assomiglia al paradosso del bibliotecario, che tra l’altro mi sembra un po’ meglio strutturato poiché non necessita di vedere fisicamente i soggetti del paradosso.
Una buona soluzione sarebbe creare un nuovo insidme di aggettivi inclassificabili che raccolga solo la parola "eterologico", così, il fatto che non possa essere eterologica, non significherebbe che debba per forza essere autologica
What is this place?
Penso che il paradosso nasca non dall'aggettivo 'Eterologico' in se, quanto dal presupposto che tutti gli aggettivi siano autologici o eterologici, affermazione non verificata, in quanto il fatto che la stragrande maggioranza degli aggettivi rientri in quelle categorie non è di per se una prova. 'Eterologico', così come qualche altro caso limite, potrebbe benissimo non rientrare in nessuna delle due categorie.
L'affermazione tutti gli aggettivi sono autologici o Eterologici è vera, poiché la divisione in autologici e Eterologici partiziona lo spazio degli aggettivi.
FINALMENTE SEI TORNATO!
Ciao, non ho capito perché eterologico non può essere eterologico. Ammesso che non si deduca il significato dall'etimologia della parola e assumendo autologico solo se il significato traspare dalla sua estetica all'interno del contesto in cui lo inserisci (come fai con le altre parole), allora è necessaria una definizione di eterologico per comprenderlo. questo dovrebbe renderlo un aggettivo eterologico. mi sfugge come da qui si arriva a dire "quindi dovrebbe essere autologico"
Ciao! Grazie per la domanda
Definiamo Autologico un aggettivo se questo in qualche modo "descrive se stesso"
Nel caso della parola Azzurro scritta in azzurro questa è Autologica nel contesto in cui l'ho posta, se l'avessi scritta in arancione non lo sarebbe stata.
Questo tipo di aggettivi sono autologici o meno, dipende dal contesto.
Altri aggettivi invece, come "italiano", "polisillabico" e "corto" sono autologici indipendente dal contesto, possiamo dire che sono intrinsecamente autologici.
Ora prendiamo come definizione di Eterologico il complementare di Autologico, ovvero definiamo Eterologico un aggettivo che non descrive se stesso.
Anche qui c'è da distinguere fra gli aggettivi che sono Eterologici in base al contesto, vedi Rosso scritto in viola, e quelli intrinsecamente Eterologici, come "Inglese" e "Monosillabico"
Ora dobbiamo capire a quale di questi due mondi appartiene l'aggettivo "Eterologico".
Siccome tutti gli aggettivi possono essere divisi in autologici ed eterologici, i.e. queste due categorie creano una partizione dello spazio degli aggettivi,
Necessariamente "Eterologico" deve appartenere a una delle due.
Il paradosso nasce quando cerchiamo di applicare il significato di "Eterologico" a. Se stesso.
Supponiamo ora che "Eterologico" sia Autologico, ovvero descriva se stesso. Quindi l'aggettivo "Eterologico" sarà descritto da se stesso e quindi, per definizione di Eterologico, "Non descrive se stesso". Ma un aggettivo che non descrive se stesso è per definizione Eterologico.
Abbiamo quindi raggiunto la contraddizione.
Se "Eterologico" è Autologico allora è Eterologico.
Il ragionamento è simmetrico per l'altro caso.
Supponiamo che "Eterologico" sia Eterologico, ovvero che non descriva se stesso, quindi il significato di Eterologico non descrive l'aggettivo "Eterologico", quindi l'aggettivo "Eterologico" non "non descrive se stesso", quindi descrive se stesso e quindi risulta essere Autologico.
Abbiamo creato un paradosso in cui
A -> A complementare
Contraddizione
Spero di averti aiutato a capire. Anche se per la natura stessa del paradosso questo risulta difficile da spiegare
@@DanieleMS1 Grazie della risposta. Ora è più chiaro. Diciamo che assumevo in maniera errata che eterologico non potesse essere autologico per via della minor immediatezza di comprensione rispetto ad esempio alla parola "grande" scritta grande. In effetti facendo la supposizione che lo sia o che non lo sia tutto torna.
Ma Grelling in che categoria lo mettiamo? Perché a me sembra completamente esaurito, ma se lo consideriamo esaurito allora non possiamo attribuire importanza al suo paradosso. Se invece lo considero non esaurito posso atttribuire importanza ma a quel punto sono esaurito io, quindi nasce il paradosso dell esaurito! Il filosofo è il responsabile dell’ufficio complicazione cose semplici.
Scherzi a parte, complimenti x i video!
Ooooooh finalmente!
Ennesima versione del paradosso di autoreferenzialità già ben noto al tempo di Grelling, che niente di nuovo aggiunge. Di tutt'altra pasta Kurt Godel, che utilizzò tale paradosso per il suo teorema di incompletezza.
The return of the King
Ma per caso hai usato Manim per fare questo video?
Si!
Mi sono dimenticato di aggungerlo in descrizione, appena torno a casa vi linko GitHub
"Grande", "Azzurro" e "Rosso" non possono diventare autologici (o restare eterologici) solo perché decido di scriverli usando caratteri grandi o l'inchiostro azzurro e non quello rosso.
Essere autologico è una proprietà dell'elemento dell'insieme, non della tecnica grafica che scelgo per rappresentarlo.
Fanne altri!!!!!!!
Queste cose possono aiutarci ad affrontare i BIAS.
Grande ritorno del profeta
Ma ci sono aggettivi che dipendono dall'inpretazione personale come "lungo" nell'esempio o similmente "largo", "stretto" etc Oppure "illogico"
Il punto è...perchè dividere gli aggettivi in Autologico ed Eterologico?
Poveri filosofi, lascia che abbiano un lavoro o un hobby XD
Argomento interessante...
Mi verrebbe da dire che semplicemente è sbagliata l'ipotesi: avere una serie di aggettivi autologici e una serie di aggettivi eterologici non significa che ogni aggettivo è per forza o eterologico o autologico. Come l'aggettivo "eterelogico" non può essere né autologico né eterologico, infatti, l'aggettivo "autologico" può essere sia autologico sia eterologico (infatti, se fosse autologico si definirebbe da solo, in quanto autologico; se fosse eterologico, invece, non si definirebbe da solo, in quanto esso sia eterologico per l'appunto e non autologico). Tuttavia in questo caso si parla di aggettivi contrari, quindi l'ipotesi è giusta, perché, per definizione, dati due aggettivi oggettivi contrari A e B, A è vera quando B è falsa e B è vera quando A è falsa. Quindi effettivamente è strano questo concetto di "autologico" e "eterologico" (che naturalmente è applicabile a moltissimi concetti)!
In conclusione, gran bel video ☺️☺️
C'era un'altra parola che non era autologico, ma proprio mi sfugge. Ho cercato sinonimi di siglificato e la sua traduzione in greco, ma non risucivo a trovarla.
non mi torna, io la parola "eterologico" la metto nel gruppo degli aggettivi autologici, perché una parola eterologica non rispiecchia le caratteristiche della parola stessa, quindi la parola "eterologico" si autodescrive e di conseguenza io la metto nel gruppo delle parole autologiche
Supponiamo per assurdo che sia autologico, questo impone ad "eterologico" ad essere erologico, il che è un assurdo poiché un aggettivo autologico non è eterologico e viceversa.
Poniamo ora per assurdo che sia eterologico, questo pure è assurdo in quanto dire che è eterologico equivale ad affermare che è autologico e perciò si cade nello stesso caso di sopra.
Poiché tale aggettivo non può essere ne autologico ne eterologico ma è comunque un aggettivo, allora la soluzione al paradosso sta nelľevidenziare il fatto che ľinsieme degli aggettivi autologici e quello degli eterologi non sono complementari, per tanto è da considerare un terzo insieme di aggettivi in cui mettere ľaggettivo "eterologico".
carino, ma sembra più un giochino linguistico che un vero paradosso logico
c'è una commistione ambigua tra l'aggettivo in se e la qualità che descrive. "lungo" è eterologico, e "lunghissimo" è autologico, ma se io scrivessi "L U N G O" con una spaziatura larga diventerebbe autologico?
e poi chi lo decide che "lungo" non sia lungo? lungo rispetto a cosa?
e se ROSSO scritto in rosso è autologico per me e te , potrebbe non esserlo per un daltonico.
e comunque , chi ha deciso che un aggettivo non possa essere contemporaneamente autologico ed eterologico? E' una regola decisa arbitrariamente, funziona in quel gioco, ma che sia cosi nella realtà (o in un'altra realtà) è tutto da dimostrare. e comunque presuppone che si sta creando un gioco ad hoc.
come se io creassi un gioco e dicessi che come regola chi si chiama Daniele non possa chiamarsi Daniele. In quel gioco saresti un paradosso, ma la cosa lascia il tempo che trova.
é il classico paradosso del bibliotecario
ok eterologico e il paradosso...ma cosa se ci soffermiamo su AUTOLOGICO? "Autologico" è autologico o no? secondo me è molto più interessante. io ci sto perdendo la testa, sto facendo schemini vari e non riesco a concludere niente. qualcuno mi aiuti
Qualcuno ha risvegliato l'antico
Fra non smettere
L'insieme degli insiemi che non contengono se stessi.
E chi è che scrive azzurro in azzurro? Potrebbe scriverlo in rosso e quindi cambierebbe.
Mi sei mancato
Eterologico dovrebbe essere un aggettivo eterologico, e corrispondendo con l´autodefinizione sarebbe autologico. Un altro caso in cui la realta´ si manifesta in forma piu´ estesa.
Sostenere che 'azzurro' sia un aggettivo autologico perché TU lo hai scritto in azzurro, mi pare una forzatura.
Il termine etero logico rientra a buon diritto nei vocaboli auto logici, a prescindere dalla qualità che descrive, cioè la eterologia.
Se non si confonde la natura della parola con l’oggetto che essa stessa descrive, non vi è alcun paradosso.
Wow, da quantoooo
Ma è tipo come la storia della classe delle classi normali
Mi sa che ora come sei tornato te ne andrai...
Ci dai 5 secondi per riflettere non 1!
Non ho capito. Per me è autologico.
Gödel, Escher, Bach insegna
La mia risposta è: E quindi?
Deve essere obbligatorio che autologico sia autologico e eterlogico sia eterologico?
No XD
No, però per quanto detto nel video è obbligatorio che ogni aggettivo sia autologico o eterologico.
Un consiglio: invece di mettere la pausa di riflessione su "dove posizionare eterologico" avendo già annunciato che era un paradosso e non essendoci quindi nulla da riflettere😁 potevi invece metterla prima chiedendo " quale aggettivo della lingua italiana, potesse generare il paradosso" e lì si che sarebbe valsa la pena riflettere👍 bel video comunque, complimenti
A parte che non ho capito per quale motivo "italiano" dovrebbe essere autologico, mentre "francese" no...
Comunque, quello della parola "eterologico" che è autologico non ha nulla di strano, visto che un conto è il significato della parola in sé, un conto è quello RELATIVO al criterio della utologicità: non c'è dubbio che in questo secondo caso il termine sia autologico!
(Rispondo alla prima affermazione)
L'aggettivo "italiano" è autologico perché è scritta in italiano, mentre "francese" è scritta in italiano, e non in francese
Minghia
Essendo ubriaco non cho capito un cazzo proprio!
Mi sei mancato...