🐢" Grazie Caro Professore per questa Coinvolgente lezione di Sociologia che Ritengo non solo Estremamente Importante ma Necessaria.. .I legami affettivi sono la base della nostra sicurezza. Il consumo dei sentimenti ci deve preoccupare. Quei fili sottili, quei legami che ognuno di noi ha con un altro, con il partner, i figli,i parenti, gli amici, le relazioni che intrecciamo con un gruppo, una comunità. E questi sentimenti si buttano con rapidità come si butta un oggetto consumato. " Naturalmente" buttare un oggetto avrà un prezzo economico, buttare i sentimenti invece vuol dire invece pagare un prezzo di incertezza, di insicurezza, ed e' ciò' che sperimentiamo e verifichiamo continuamente.....Un Affettuoso Saluto Prof ❤️🌹Serena Serata 🙏
Video bellissimo come tutti quelli che realizza. Si potrebbe affermare come Durkheim abbia pienamente superato la fase dello storicismo del tardo ottocento, recuperando il positivismo di Comte e continuando l'opera di Weber, Spencer e Pareto. Ho studiato questo grande autore in bioetica, quando abbiamo analizzato l'opera sul suicidio. Grazie come sempre per queste eccellenti divulgazioni. Un abbraccio forte! 🤗
Io studio sociologia, e tra due mesi avrò un esame proprio sui fondamenti della sociologia e Sociologia generale. Questo video mi aiuterà tantissimo per il ripasso e l'esposizione. Grazie professore. Non sono un suo studente, ma grazie ai suoi video è come se lo fossi😍
@@constatinlombardi6881 io l' ho studiata per un anno. Ero iscritto all'università D'Annunzio di Chieti. Poi per motivi personali ho dovuto abbandonare gli studi. Chissà se un giorno potrò riprenderli. Buona domenica
Ma non è che anche la mancanza di consapevolezza dei propri limiti porti ad avvicinarsi a questa scelta ? Crescere convinti di ottenere tutto per poi trovarsi a stringere sabbia, senza contare la pressione che i social possono esercitare mostrando persone perfette senza difetti in un immagine ferma in quel eventuale momento di "felicità".
Caro professore, vedere i carri armati russi pronti ad entrare in azione, mentre altrove c'è comunque qualcuno che si impegna a scrivere e a raccontare del relativismo conoscitivo di Protagora o della libertà intellettuale di Anassimandro, se da un lato mi lascia senza parole di fronte alla stupidità dell'uomo, dall'altro mi riempie di orgoglio e di gioia perché so che da qualche parte c'è sempre qualcuno capace di dimostrare che la vita è tutta un'altra cosa! Grazie Matteo. By luca
Mi viene in mente la vicenda di Marinella Beretta, anziana trovata morta qualche giorno fa nella sua casa di Como, era morta 2 anni prima, nessuno in questi due anni si era accorto della sua morte: niente legami, niente affetti, niente famiglia, morta in totale solitudine. E se dopo tutto questo tempo qualcuno si è accorto della sua morte è solo perché i vicini di casa avevano notato la crescita non più tollerabile della vegetazione nel suo giardino e due alberi che si erano inclinati e potevano essere pericolosi, cosa che ha spinto i vicini a chiamare la polizia, da cui è nata la terribile scoperta. Ovviamente non si tratta di un suicidio, ma indica il livello di alienazione sociale a cui siamo arrivati. E dire che in Giappone e in Nord Europa le morti di anziani soli che vengono ritrovati dopo anni sono ormai una normalità, che tristezza…
🐢" Condivido totalmente quello che ha scritto...E una tristezza infinita tutto questo....Se pensiamo che si curano di più gli animali (da premettere che amo e molto gli animal) e che gli anziani si portano nelle cosiddette case protette e' veramente insopportabile tutto questo.... Sono sempre più convinta che i bambini, gli anziani e tutte le persone fragili devono essere protetti e seguiti dall' intera società....Sono anche convinta purtroppo che in una società capitalista che si nutre di profitto avidità di egoita' tutto questo non sarà possibile eliminarlo! La ringrazio infinitamente! Un cordiale saluto 🙏
@@antoniacolaianni8058 condivido totalmente il vostro pensiero. È intollerabile pensare di morire così soli. Da persona che lavora con gli animali mi permetto di aggiungere una riflessione a quanto scritto dalla signora Antonia: purtroppo è vero che gli animali hanno sostituito gli affetti, e anche nel rapporto dell'uomo moderno con l'animale domestico spesso non vi è rispetto per la sua natura selvatica di animale. Il cane, il gatto, vengono interpretati alla stregua di semi-peluche, a cui imporre di esserci quando abbiamo bisogno di loro, e di non odorare, non sporcare, non abbaiare, non correre, non chiedere di uscire, insomma di non essere animale, ma di essere solo un pupazzo a disposizione quando ne abbiamo bisogno. Per fare un esempio, alcuni veterinari lamentano di clienti che chiedono la soppressione per il gatto/cane di casa che "ormai è vecchio" . Il nostro concetto di amore, che sia per un bambino, per un animale o per la natura in generale, è sempre più capitalistico e malato...
@@unusualdogsitter7289🐢"Grazie per la condivisione al mio commento. Condivido anche ciò che lei ha espresso. Per me la non violenza non deve essere intesa in maniera restrittiva, riducendo la non violenza a mera azione fisica esercitata sugli esseri viventi, uomini o animali che siano, il suo significato si amplia ulteriormente se si includono temi quali la " repressione " o la " sincerità verso se stessi ". Infatti l' uomo fugge continuamente da sé proiettando un cono d'ombra sulla sua dimensione interiore. Tale atteggiamento frutto nefasto dei condizionamenti ambientali e sociali impedisce l'emergere dell'essenza umana vera e configura quindi una forma di aggressione verso se stessi e l'intera specie. La non violenza e' la condizione necessaria per raggiungere l'autenticità. La non non violenza significa aprirsi al mondo offrendosi all'altro facendo leva sulla forza interiore. Solo attraverso questa consapevolezza cesseremo di usare forze dannose verso noi stessi e di conseguenza verso il resto del creato. Mettere in comunicazione e unità tutte le risorse interne riconoscendole favorendo la trasformazione si agirà con fiducia abbandonando ogni forma di aggressività. Allora la ricerca diventa necessaria, impellente per impedire, la violenza più subdola: l'addormentarsi della coscienza. Mentenere l'attenzione sempre vigile in tutti i modi, per non assecondare persone con secondi fini. Dichiararsi non violenti perché non si e' in grado di opporsi alla malvagità, senza aver fatto nulla per superare i propri limiti, e quindi solo per ipocrisia e nascondere i propri interessi, potrà portare vantaggi utilitaristici, ma non proteggerà i principi della giustizia. Acquisire la forza necessaria per combattere l'aggressore e' coraggio, mentre desistere e' codardia. La Ringrazio Cordialmente ! Buonanotte 🙏
Bella illustrazione, una materia molto interessante. Solo un appunto fattuale: è scorretto dire che oggi in Italia i suicidi siano in aumento. Anzi è il contrario, continuano a diminuire dagli anni '80. Tra il 1993 e 2009 il tasso di suicidi in Italia è diminuito da 8,3 per 100k abitanti a 6,7 per 100k abitanti (già uno dei più bassi tra i paesi OCSE). Le ultime statistiche ISTAT mi pare si riferiscano al 2017. Nel periodo 2015-2017 il tasso di suicidi era del 6 per 100k abitanti (più o meno). Questi sono tassi standardizzati (e non grezzi). La media europea, dice il Sole24Ore, è circa di 11 per 100k abitanti. Ora, è chiaro che questi sono dati globali che mostrano il tasso complessivo nel paese: ci sono, però, molte differenze. Il tasso tra gli anziani è sempre più alto con l'avanzare dell'età, il tasso maggiore è quello tra gli over-70. Al Nord-est e Nord-ovest c'è un tasso superiore alla media, al Centro è in media e al Sud è notevolmente più basso della media nazionale. Tra gli uomini il suicidio è notevolmente più frequente che nelle donne (mi pare di aver letto sul sito ISS che il 78,8% dei suicidi sia stato commesso da uomini). È vero, anche, che è un po' in aumento nelle fasce d'età più basse dai 45 anni in su (ma leggermente anche tra i più giovani, posto che i suicidi tra gli under-15 rimangono rarissimi tanto da non essere inclusi nei dati ISTAT e ISS). Ed è vero che dopo aver toccato il punto di minimo subito prima della crisi del 2008 (2006-2007), con i problemi economi e sociali ha avuto un plateau/risalita fino a circa il 2013. È, infine, anche possibile che la pandemia abbia avuto qualche effetto sul tasso di suicidi, visto che si presume che abbia avuto, per alcuni, gravi effetti sulla salute mentale (ma qui, ancora mancano i dati per poterlo dire con certezza). I dati che ho riportato sono reperibili sui siti ISTAT e ISS.
Giusto un appunto: Durkheim è francese ... ed anche la pronuncia del nome va rivista! I tipi di suicidio sono quattro, cmq nulla da dire sul contenuto che è molto utile.
Sarebbe bello un corso di storia del pensiero sociologico, dai classici ai contemporanei.....Grazie di cuore
Sarebbe bello un ciclo di lezioni sulla storia della sociologia. Grazie prof veramente interessante
🐢" Grazie Caro Professore per questa Coinvolgente lezione di Sociologia che Ritengo non solo Estremamente Importante ma Necessaria.. .I legami affettivi sono la base della nostra sicurezza. Il consumo dei sentimenti ci deve preoccupare. Quei fili sottili, quei legami che ognuno di noi ha con un altro, con il partner, i figli,i parenti, gli amici, le relazioni che intrecciamo con un gruppo, una comunità. E questi sentimenti si buttano con rapidità come si butta un oggetto consumato. " Naturalmente" buttare un oggetto avrà un prezzo economico, buttare i sentimenti invece vuol dire invece pagare un prezzo di incertezza, di insicurezza, ed e' ciò' che sperimentiamo e verifichiamo continuamente.....Un Affettuoso Saluto Prof ❤️🌹Serena Serata 🙏
Video bellissimo come tutti quelli che realizza. Si potrebbe affermare come Durkheim abbia pienamente superato la fase dello storicismo del tardo ottocento, recuperando il positivismo di Comte e continuando l'opera di Weber, Spencer e Pareto. Ho studiato questo grande autore in bioetica, quando abbiamo analizzato l'opera sul suicidio. Grazie come sempre per queste eccellenti divulgazioni. Un abbraccio forte! 🤗
Buona domenica Professore grazie x il video
Io studio sociologia, e tra due mesi avrò un esame proprio sui fondamenti della sociologia e Sociologia generale. Questo video mi aiuterà tantissimo per il ripasso e l'esposizione. Grazie professore. Non sono un suo studente, ma grazie ai suoi video è come se lo fossi😍
Grazie 💪💪
Sempre 🔝 😍 grazie prof, ho l'esame martedì!!
i suoi video mi accompagnano dalle superiori e adesso anche all'università, grazie mille
Se ti va passa anche sul mio canale, faccio diversi video a riguardo💪
Esporre con chiarezza senza banalizzare o semplificare.
Bravo Prof
Grazie ❤️🧡
Questo è per me il complimento più bello😍
Un pensatore importantissimo. Grazie per questo video. ("Le forme elementari della vita religiosa" è stato per me una lettura fondamentale.)
Sempre il migliore...
...e vogliamo parlare delle fantastiche t-shirt 😊❤
Ma che bravo Lei! Grazie mille ❤
La sociologia è una scienza davvero interessante. A me piace tantissimo. Buona domenica prof.
si ma non ti porta a niente è bellissima essendo un sociologo ma non ti porta a nessun lavoro
@@constatinlombardi6881 io l' ho studiata per un anno. Ero iscritto all'università D'Annunzio di Chieti. Poi per motivi personali ho dovuto abbandonare gli studi. Chissà se un giorno potrò riprenderli. Buona domenica
@@giuseppedamato1987 ti informo che se non sei uscito fuori gli anni previsti di studio ti convalidano gli esami fatti
Preziosissima lezione, grazie 😉
Grazie 😍😍
ottimo aggiungere anche un corso di sociologia💥❤️
Grazie per le sue spiegazioni..magari fossero tutti come lei
Grazie bella lezione! Tra cause odierne ...mi viene da pensare , la perdita della sicurezza e la solitudine del cittadino globale.
Anche a piacerebbe una sua riflessione, su cosa sta accadendo tra Russia ed Ucraina ....grazie!
Ma non è che anche la mancanza di consapevolezza dei propri limiti porti ad avvicinarsi a questa scelta ? Crescere convinti di ottenere tutto per poi trovarsi a stringere sabbia, senza contare la pressione che i social possono esercitare mostrando persone perfette senza difetti in un immagine ferma in quel eventuale momento di "felicità".
sto per dare il mio esame di storia del pensiero sociologico e questo video è toppp
Grazie prof. Lezione bellissima. Mi pare che Durkheim abbia anche studiato il suicidio in diverse culture religuose.
Caro professore, vedere i carri armati russi pronti ad entrare in azione, mentre altrove c'è comunque qualcuno che si impegna a scrivere e a raccontare del relativismo conoscitivo di Protagora o della libertà intellettuale di Anassimandro, se da un lato mi lascia senza parole di fronte alla stupidità dell'uomo, dall'altro mi riempie di orgoglio e di gioia perché so che da qualche parte c'è sempre qualcuno capace di dimostrare che la vita è tutta un'altra cosa!
Grazie Matteo. By luca
Professore, comincerà una rubrica di sociologia?
Mi viene in mente la vicenda di Marinella Beretta, anziana trovata morta qualche giorno fa nella sua casa di Como, era morta 2 anni prima, nessuno in questi due anni si era accorto della sua morte: niente legami, niente affetti, niente famiglia, morta in totale solitudine.
E se dopo tutto questo tempo qualcuno si è accorto della sua morte è solo perché i vicini di casa avevano notato la crescita non più tollerabile della vegetazione nel suo giardino e due alberi che si erano inclinati e potevano essere pericolosi, cosa che ha spinto i vicini a chiamare la polizia, da cui è nata la terribile scoperta.
Ovviamente non si tratta di un suicidio, ma indica il livello di alienazione sociale a cui siamo arrivati.
E dire che in Giappone e in Nord Europa le morti di anziani soli che vengono ritrovati dopo anni sono ormai una normalità, che tristezza…
🐢" Condivido totalmente quello che ha scritto...E una tristezza infinita tutto questo....Se pensiamo che si curano di più gli animali (da premettere che amo e molto gli animal) e che gli anziani si portano nelle cosiddette case protette e' veramente insopportabile tutto questo.... Sono sempre più convinta che i bambini, gli anziani e tutte le persone fragili devono essere protetti e seguiti dall' intera società....Sono anche convinta purtroppo che in una società capitalista che si nutre di profitto avidità di egoita' tutto questo non sarà possibile eliminarlo! La ringrazio infinitamente! Un cordiale saluto 🙏
@@antoniacolaianni8058 condivido totalmente il vostro pensiero. È intollerabile pensare di morire così soli. Da persona che lavora con gli animali mi permetto di aggiungere una riflessione a quanto scritto dalla signora Antonia: purtroppo è vero che gli animali hanno sostituito gli affetti, e anche nel rapporto dell'uomo moderno con l'animale domestico spesso non vi è rispetto per la sua natura selvatica di animale. Il cane, il gatto, vengono interpretati alla stregua di semi-peluche, a cui imporre di esserci quando abbiamo bisogno di loro, e di non odorare, non sporcare, non abbaiare, non correre, non chiedere di uscire, insomma di non essere animale, ma di essere solo un pupazzo a disposizione quando ne abbiamo bisogno. Per fare un esempio, alcuni veterinari lamentano di clienti che chiedono la soppressione per il gatto/cane di casa che "ormai è vecchio" . Il nostro concetto di amore, che sia per un bambino, per un animale o per la natura in generale, è sempre più capitalistico e malato...
@@unusualdogsitter7289🐢"Grazie per la condivisione al mio commento. Condivido anche ciò che lei ha espresso. Per me la non violenza non deve essere intesa in maniera restrittiva, riducendo la non violenza a mera azione fisica esercitata sugli esseri viventi, uomini o animali che siano, il suo significato si amplia ulteriormente se si includono temi quali la " repressione " o la " sincerità verso se stessi ". Infatti l' uomo fugge continuamente da sé proiettando un cono d'ombra sulla sua dimensione interiore. Tale atteggiamento frutto nefasto dei condizionamenti ambientali e sociali impedisce l'emergere dell'essenza umana vera e configura quindi una forma di aggressione verso se stessi e l'intera specie. La non violenza e' la condizione necessaria per raggiungere l'autenticità. La non non violenza significa aprirsi al mondo offrendosi all'altro facendo leva sulla forza interiore. Solo attraverso questa consapevolezza cesseremo di usare forze dannose verso noi stessi e di conseguenza verso il resto del creato. Mettere in comunicazione e unità tutte le risorse interne riconoscendole favorendo la trasformazione si agirà con fiducia abbandonando ogni forma di aggressività. Allora la ricerca diventa necessaria, impellente per impedire, la violenza più subdola: l'addormentarsi della coscienza. Mentenere l'attenzione sempre vigile in tutti i modi, per non assecondare persone con secondi fini. Dichiararsi non violenti perché non si e' in grado di opporsi alla malvagità, senza aver fatto nulla per superare i propri limiti, e quindi solo per ipocrisia e nascondere i propri interessi, potrà portare vantaggi utilitaristici, ma non proteggerà i principi della giustizia. Acquisire la forza necessaria per combattere l'aggressore e' coraggio, mentre desistere e' codardia. La Ringrazio Cordialmente ! Buonanotte 🙏
Interessante, grazie
Buonasera Professore, ha lezioni su Simmel e Parsons? La ringrazio di cuore Gessica
Quanto è vero oggi.... Questo senso di solitudine
Bella illustrazione, una materia molto interessante.
Solo un appunto fattuale: è scorretto dire che oggi in Italia i suicidi siano in aumento. Anzi è il contrario, continuano a diminuire dagli anni '80. Tra il 1993 e 2009 il tasso di suicidi in Italia è diminuito da 8,3 per 100k abitanti a 6,7 per 100k abitanti (già uno dei più bassi tra i paesi OCSE). Le ultime statistiche ISTAT mi pare si riferiscano al 2017. Nel periodo 2015-2017 il tasso di suicidi era del 6 per 100k abitanti (più o meno). Questi sono tassi standardizzati (e non grezzi). La media europea, dice il Sole24Ore, è circa di 11 per 100k abitanti.
Ora, è chiaro che questi sono dati globali che mostrano il tasso complessivo nel paese: ci sono, però, molte differenze. Il tasso tra gli anziani è sempre più alto con l'avanzare dell'età, il tasso maggiore è quello tra gli over-70. Al Nord-est e Nord-ovest c'è un tasso superiore alla media, al Centro è in media e al Sud è notevolmente più basso della media nazionale. Tra gli uomini il suicidio è notevolmente più frequente che nelle donne (mi pare di aver letto sul sito ISS che il 78,8% dei suicidi sia stato commesso da uomini). È vero, anche, che è un po' in aumento nelle fasce d'età più basse dai 45 anni in su (ma leggermente anche tra i più giovani, posto che i suicidi tra gli under-15 rimangono rarissimi tanto da non essere inclusi nei dati ISTAT e ISS). Ed è vero che dopo aver toccato il punto di minimo subito prima della crisi del 2008 (2006-2007), con i problemi economi e sociali ha avuto un plateau/risalita fino a circa il 2013. È, infine, anche possibile che la pandemia abbia avuto qualche effetto sul tasso di suicidi, visto che si presume che abbia avuto, per alcuni, gravi effetti sulla salute mentale (ma qui, ancora mancano i dati per poterlo dire con certezza). I dati che ho riportato sono reperibili sui siti ISTAT e ISS.
Grazie del contributo
Apprezzata la fedele spiegazione accompagnata dalla personalissima riflessione.
Giusto un appunto: Durkheim è francese ... ed anche la pronuncia del nome va rivista! I tipi di suicidio sono quattro, cmq nulla da dire sul contenuto che è molto utile.
Professore, per società “semplici” intende quelle primitive?
Prof mi piacerebbe ascoltare una sua riflessione su ciò che sta accadendo in Ucraina.
Arriverà cara Nancy
Magistrale, come sempre. Professore però ricordo male nello scrivere che Durkheim descrive anche un altro tipo di suicidio, ovvero quello fatalista?
Oggi quali sono i luoghi sociali?
potremmo collegare il suicidio anomico al nichilismo?
Grande video. Ps: maglietta totale
quella maglietta, quella dannata maglietta! bellissima
Professore mi duole correggerla... ma si pronuncia alla francese... essendo lui francese...
interessante posso mettere al x1.75 e va bene uguale.
2:54 la sociologia non è storia…
Non era Comte il padre della sociologia?