Forse un mattino, andando in un'aria di vetro: spiegazione della poesia di Montale

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  • Опубліковано 11 тра 2020
  • Lettura e commento della celebre poesia tratta da Ossi di seppia.
    Immagini tratte da pexels.com

КОМЕНТАРІ • 11

  • @lucafilippi9865
    @lucafilippi9865 3 роки тому +1

    Fantastica analisi, estrema attualità.

  • @alessandroficarra6166
    @alessandroficarra6166 3 роки тому +2

    Bravissimo

  • @grasselliriccardopg8441
    @grasselliriccardopg8441 3 роки тому

    grazie mille

  • @bho3579
    @bho3579 3 роки тому +2

    venerdì ho la maturità, grazie!

  • @gerardoastore3169
    @gerardoastore3169 Рік тому

    Perché Giacomo Leopardi, è stato etichettato come pessimista, se in una poesia, in particolare "Alla Luna", si rivolge al Significato di ogni cosa, tenendo aperte le due ipotesi, che sia reale, oppure il nulla? Eppure si rivolge con un inno amoroso, "...di questo ignoto amante, Inno ricevi!"
    Non mi sembra che sia stato riservato lo stesso trattamento ad Eugenio Montale, che riesce a vedere solo il bicchiere mezzo vuoto! Mi sbaglio?

    • @jacopociravegna
      @jacopociravegna  Рік тому +1

      Quando spiego Leopardi, alla prima o alla seconda lezione chiarisco sempre che lui si sarebbe offeso ad essere chiamato "pessimista" ("pessimismo" è un termine che non usa, se non una volta, nello Zibaldone, e non riferito a se stesso) e che la sfilza dei mitici quattro pessimismi è una costruzione di critica scolastica.
      Ciò detto, secondo me hanno contribuito due aspetti: Leopardi ha effettivamente costruito un sistema filosofico per cui la felicità non è possibile, mentre il dolore è certo e inoltre (perché a rigore non sarebbe il solo) ha condotto una vita effettivamente infelice. Montale, per venire alla tua domanda, ha condotto una vita più "normale" e, anche a livello concettuale, ha lasciato spazi alla serenità e alla felicità: per fare qualche esempio, già I Limoni (in Ossi di seppia) finiscono con un'esplosione di gioia (non data, come in Leopardi, da illusione o cessazione di dolore), ma anche in opere successive sono riconoscibili aperture di speranza, di salvezza, incarnate dalle tre donne, Clizia, Volpe e Mosca. Montale, in definitiva, non è certo un poeta spensierato e gaio, ma non elabora nemmeno un sistema concettuale in cui (nonostante il male di vivere) non ci sia spazio per la positività.

  • @gilbertobizzo8191
    @gilbertobizzo8191 2 роки тому

    fra due giorni ho la maturità