Gli anni passano per tutti anche per lei,non è né carino e né educato quello che ha appena detto!Scenda dal piedistallo e si ricordi che la vita è una e stiamo tutti sotto lo stesso cielo,si guardi allo specchio e si giudichi da sola,brutto vizio avete nel giudicare gli altri,pensate prima a voi stessi che perfetti non siete!🤡🤦🤮👎
@@barbaradelmonte9476 Scherzare e' lecito, poi Nonno Libero per me e' stato l' unico personaggio che mi spingeva a seguire sta Noiosa Fiction, quindi non e' un insulto, tanti Uomini perdono i Capelli e Ingrassano e' Normale
@@francescogaetani2996 A me sembra tanto una presa in giro quello della signora,va bene così ma io rimango con il mio pensiero!Anch'io sono fan di questa fiction e mi piacciono gli attori del cast!
Sermonti è stato quello che mi ha colpito di più in Boris proprio per questo motivo. Mi sono sempre chiesto infatti cosa pensasse di "Un medico in famiglia", dato che in Boris e Smetto quando voglio l'ho scoperto essere un attore con dei tempi pazzeschi. È fantastico vedere come abbia vissuto tutte le dinamiche raccontate in Boris 😂😂😂
Anche altre dinamiche. Ebbe una storia con la co-star Margot Sikabonyi durante quelle due stagioni,anche se pubblicamente cercavano sempre di lasciare il dubbio,ma poi si è scoperto che erano stati insieme tutto il tempo. E infatti anche nella prima stagione di Boris c'è la Sikabonyi come guest star probabilmente raccomandata da lui (la fidanzata di Alessandro che va a trovarlo sul set e poi lo smerda davanti a tutti).
Ho finito ieri il rewatch di un medico in famiglia dalla terza alla sesta stagione e non andrò avanti perché mi piaceva troppo guido, dalla settima c'è il vuoto!
Intervista simpaticissima e lui davvero divertente, lascia quasi un pò di amaro in bocca sapere che non gliene fregava proprio nulla del ruolo di Guido nonostante fosse uno dei personaggi più amati... forse gli è uscito bene proprio per l'attitudine con cui lo interpretava.
mi sembra che sputi un po' nel piatto dove mangia, Scarpati, Lino Banfi e molti altri importanti non rinnegano Un Medico in Famiglia e in certe interviste ne parlano volentieri, anche Lunetta Savino e Claudia Pandolfi se ne sono andate senza morire, dopo hanno fatto alcune belle fiction ma non molte a mio parere di italiane
@@mlk4175 Non lo odia a morte, ha detto che non vuole essere ricollegato sempre a Lele Martini (così come Lunetta Savino non vuole essere per sempre “Cettina”) ma da quel che ne so ne parla sempre bene, soprattutto le primissime serie dov’è effettivamente erano tutti una grande famiglia.
Mamma mia la mia infanzia dal lontano 1998 un medico in famiglia cresciuta guardandolo…il dottor Guido Zanin che ricordi anche con lui con Maria❤Mamma mia ❤
un Medico in Famiglia lo si guardava tutti perché eravamo piccoli, era magari un rituale in casa: era mamma che si appassionava con me e papà che passava lì attorno e commentava sprezzante perché si accorgeva che era tutto plasticoso, inverosimile, telefonato, forzato, per far succedere cose allungando il brodo e arrivare al minutaggio che serviva... visto adesso è insostenibile, al massimo può avere il valore nostalgico, e capisco benissimo chi ci lavorava da attore che FRUSTRAZIONE doveva avere a vedersi apprezzato in un ruolo come quello del dottor Zanin! 10 minuti preziosissimi, mi avete convinto a seguirvi nel resto delle puntate e non solo dagli shorts che ogni tanto mi spuntano :D
Il medico in famiglia dei primi anni senza essere nulla di più (e senza pretenderlo) di una soap leggera, aveva una certa qualità, quantomeno rispetto alle altre fiction rai dello stesso genere. Ci sono passati i migliori attori italiani della sua generazione, da Edoardo Leo a Elio Germano, oltre ai mostri sacri alla "serpentieri", ma i personaggi e lo sviluppo della storia erano gradevoli. Il duo Lino Banfi e Milena Vukotic e i loro battibecchi sulla fine dell'URSS ad esempio non mi risultano in don Matteo. L'hanno devastata e hanno raggiunto l'apice del trash mandandola avanti a forza per vent'anni, come spesso accade; se l'avessero chiusa alla prima o alla seconda stagione ne avremmo avuto tutti un ricordo migliore. In ogni caso questo prendere le distanze di Sermonti da quello che è stato il suo trampolino di lancio - lo dice lui stesso -, in maniera così cinica, non gli fa onore. Se ha rifatto medico dopo Boris probabilmente non è per quello che racconta oggi, ma perchè ai tempi Boris era di nicchia, riservato a un pubblico più "intellettuale", ed evidentemente il grande pubblico ignorante della rai gli faceva ancora comodo. 😅 Lo trovo, in sintesi, molto paraculo, e questo tentativo di lavarsi la coscienza con l'approccio cinico per quanto mi riguarda non funziona, anzi.. va bene sottolineare come nel mondo dello spettacolo funzioni in un certo modo, e per lanciarsi si debba essere disposti a fare un po' quello che capita, ma dovrebbe far pace con se stesso e col suo passato.. Elio Germano sceglie sempre film impegnati, su un livello altissimo, e si espone su tematiche fondamentali, molto più di Sermonti, ma non mi risulta abbia mai detto una parola su un medico in famiglia. Giulio Scarpati, protagonista assoluto, che come ricorda anche lui è fuggito diverse volte nel corso dei vent'anni e passa della serie (abbandonando figli in giro per il mondo) fa teatro, ha avuto ruoli impegnatissimi, è sicuramente un attore molto più "colto", passatemi il termine, del ruolo di Lele.. ma evidentemente è più in pace con se stesso, e non ha mai avuto bisogno di prendere le distanze da Lele e da medico, è andato e tornato quando gli pareva, senza gettare merda su nessuno per farsi l'immagine di "intellettuale".. e non penso ne avesse neanche bisogno di quel ruolo.. questo è quanto.
Adoro come Sermonti in Un Medico in Famiglia si sia fatto morire come Orlando Serpentieri ne Gli Occhi del Cuore... "Non voglio piú farla questa serie di merda, fatemi morire cosí sono sicuro che non torno"
Ho letto tutti i commenti su Sermonti e su Un Medico in Famiglia, vorrei dire la mia. Capitolo Sermonti: lui l’ha sempre detto che UMIF non era il suo prodotto, non mi meraviglio quindi se non ne parla con particolare “nostalgia” come invece tutt’ora fanno gli altri attori della serie. In questa intervista però ha dato ulteriori dettagli rispetto al classico “Non volevo restare intrappolato in quel personaggio”, andando forse un po’ troppo oltre: ahimè anche io come alcuni ho percepito un pizzico di “irriconoscenza” e superficialità con l’intento di voler suscitare ilarità tra il pubblico. Comunque sia, Guido Zanin è e sarà uno dei personaggi televisivi più amati di sempre, e forse lui stesso dovrebbe chiedersi dove sarebbe adesso senza quell’affetto ricevuto. Capitolo UMIF: UMIF negli anni 2000 era una vera e propria istituzione, dire che fosse un prodotto scadente mi sembra un tantino esagerato. Per non dire assurdità. Forse oggi siamo un po’ troppo snob ed abituati alle serie americane su Netflix, ma non possiamo negare che quella fiction abbia fatto la storia della televisione italiana. È vero che erano altri tempi, vivevamo un contesto sociale diverso, ma le prime serie arrivavano a fare 13 milioni di spettatori, le edicole erano piene zeppe di riviste sulla famiglia Martini, noi bambini davvero sognavamo di avere una casa come quella villetta e ci sentivamo adottati da nonno Libero, Cettina, Ciccio, Maria. E meno male che era una ciofeca! Ripeto: non dimentichiamoci che era una serie nata nel 97, da allora ad oggi il mondo è totalmente cambiato, con esso anche la società, le tradizioni, le percezioni, etc. Gli anni d’oro sono state le prime quattro stagioni, dalla quinta in poi qualcosa si è spezzato fino a renderlo un prodotto mal tollerabile, a cui era rimasto solo il marchio ma nulla più. Una cosa che penso sia importante ricordare: UMIF ha avuto tutto questo successo anche grazie alla “magia” che si respirava negli anni 90/2000, dove il pubblico era sicuramente meno polemico, più semplice, più voglioso di genuinità e spensieratezza. Col tempo siamo diventati tutti un po’ signorotti, oggi una serie del genere chiuderebbe i battenti dopo due puntate e i bambini se ne infischierebbero di Nonno Libero quando hanno i loro idoli su TikTok. Io comunque sono contento di aver avuto un’infanzia segnata da UMIF, tutt’ora quando posso rifaccio un bel rewatch in memoria dei bei tempi andati tornando un po’ bambino, non trovando il tutto assolutamente noioso o banale visto che vengono trattate tematiche attuali.
D'accordo con te al 100%. Probabilmente lui , oltre a non aver apprezzato il genere di prodotto in cui si andava ad inserire il suo personaggio, ha vissuto anche delle situazioni piuttosto stressanti del dietro le quinte che purtroppo gli hanno fatto (diciamocelo traspare chiaramente) odiare quasi tutto il percorso. Anche Margot pur essendo rimasta quasi fino alla fine , e pur non rinnegando apertamente la fiction, ha spesso fatto percepire sensazioni di disagio dalle sue parole in dirette IG , libro che ha scritto e commenti vari. Una cosa però vorrei dire: io amo Un medico perché ci sono cresciuta e non mi stancherò mai di riguardarlo (anche le stagioni più recenti). Sono piuttosto aperta ed eclettica e amo spaziare tra i prodotti televisivi ma soprattutto cinematografici più vari. Non capirò mai però , dove sta il genio di Boris. Io dopo 4 puntate mi sono arresa. Se qualcuno me lo può spiegare (possibilmente senza frasette condiscendenti e snob , per l'appunto.... ☺️) .
Sì, però tu devi ricordare che il confronto si fa con l'estero, non con l'Italia. UMIF, prodotto di punta italiano, lo devi confrontare col prodotto di punta americano, britannico, francese degli stessi anni. Non è che Netflix ci ha abituato "meglio", era già lampante allora che la fiction italiana fosse scadente: Boris è nato apposta per denunciare quella situazione, un incancrenimento generale della televisione che si è appiattita sul modello di UMIF e simili. Scusare il tutto con "erano altri tempi" non ha proprio senso: mentre fuori c'era il rinascimento, noi eravamo piombati nell'alto medioevo; e, piaccia o meno, se gli altri paesi sono nel rinascimento mentre tu sei regredito (perché questo è, UMIF è un regresso rispetto alle fiction di 10, 20 anni prima), la tua arte verrà sempre vista con compatimento. Se a voi sta bene che l'Italia, un paese che ha storicamente primeggiato in tutte le arti, dalla pittura al cinema, debba restare indietro perché "che bella la spensieratezza", allora l'Italia è destinata a essere un paese di secondo piano. Poi potete metterci tutti i luoghi comuni " il progresso è regresso", "non è tutto oro quel che luccica", ma la lettura oggettiva questa è: la fiction italiana, di media, era scadente; e UMIF, fiction di punta, rappresentava tale mediocrità.
@@deborahmelli3500 Il genio di Boris sta nella sceneggiatura e nella recitazione. È satira declinata nella forma più pura della comicità romana: grezza, cruda, ma non morbosa e volgare come quella dei cinepanettoni. Non ci sono personaggi recitati male, sono tutti realistici.
@@12_xu Ma perché bisogna sentire la necessità di fare il confronto con l’estero? Ma te lo immagini se un bambino di fine anni 90 che aspettava la domenica sera per guardare nonno Libero (puntate che poi venivano discusse a ricreazione l’indomani a scuola) pensava “Eh ma negli USA sono trent’anni avanti…”, Poi come ho già detto, se all’epoca una puntata di UMIF faceva 13 milioni di spettatori (pur considerando l’offerta di mercato di allora o alternative assenti) un motivo ci sarà stato, non credo fossero tutti dei masochisti. Cos’altro poteva offrire una fiction basata sulle vicende familiari quotidiane? Tirare in ballo prodotti di punta degli altri Stati ha senso solo se parliamo della stessa tipologia. Noi in Italia abbiamo attualmente “Doc nelle tue mani”, negli USA avevano già 20/25 anni fa ER e DR House, allora sì che un confronto lo possiamo fare (ma credo sia meglio evitare). Ripeto, cosa vuoi pretendere da una serie in cui si parla di un pensionato ex-ferroviere che deve mandare avanti la famiglia? A volte si potrebbe prendere le cose per quelle che sono, o meglio che erano; personalmente non sento la necessità di elevarmi a critico d’arte da salottino con la r moscia, amo essere un provincialotto e mi tengo stretto UMIF (almeno quello delle prime quattro stagioni).
@@luca01090 La tua domanda si potrebbe declinare in due modi: "perché devo confrontare la mia arte con quella degli altri?" Per migliorarla. "perché dovrei volere un miglioramento della mia arte?" Una risposta esatta non c'è, se non: l'uomo migliora la propria arte perché cerca l'armonia e il caos che a loro volta migliorano la sua esistenza. Perché Giotto, Leonardo o Michelangelo hanno fatto quel che hanno fatto? Per gloria personale? Probabilmente, ma il punto è che ne ha beneficiato tutta l'umanità. Tu dici che non ha senso confrontare i prodotti esteri con UMIF perché di categorie differenti: il punto è che gli altri prodotti di punta dello stesso periodo, in Italia, quali sarebbero esattamente? I 13 milioni di spettatori in sé non provano nulla: se la produzione televisiva è il vuoto pneumatico, allora UMIF risulta godibile anche solo per il suo effetto oppiaceo (la rappresentazione di una bella vita in una bella villetta e degli agi hanno un effetto sicuramente rilassante). Cosa pretendo? Pretendo che non fosse il prodotto di punta della Rete televisiva italiana. La questione è proprio questa: perché il prodotto di punta italiano è tanto mediocre se confrontato con altri? Incapacità? Ovviamente no, qualche decennio prima si producevano serie viste all'estero. Quindi cos'è?
Sono (f4) basita per l'enorme quantità di commenti che gli danno contro, parlando di notorietà, soldi, carriera e fama. Come se la propria dignità, il proprio gusto e le proprie opinioni dovessero piegarsi a quello. Capisco il fattore nostalgia, capisco i gusti personali, ma lui ha liberamente deciso di portare la sua esperienza, che evidentemente è molto diversa dagli altri, e ci sta, purtroppo certe esperienze non si vivono bene, e fingere che sia stato tutto rosa e fiori per quieto vivere anche no. Io lo ammiro per avere "sputato nel piatto in cui ha mangiato", ci vuole coraggio per farlo.
Ha girato una serie che prende in giro proprio quel tipo di sceneggiati lì. Ma questi fan ultra trentenni nostalgici manco sanno dell'esistenza di Boris, quindi c'è poco da aspettarsi da un pubblico così
A me piaceva molto La serie "un medico in famiglia ".Era recitata in maniera molto naturale ,i personaggi erano dolci e particolarmente realistici ,la sceneggiatura restituiva inoltre un senso di quotidiana familiarità. Il Duo Guido Zanin e Maria Martini fu una coppia che fece innamorare il pubblico per la propria spontaneità e per la capacità di fare immedesimare lo spettatore al pari della coppia invece delle prime due stagioni costituita da Lele ed Alice. In generale si trattava di una fiction infarcita di attori di talento e questo si notava : Da Lino Banfi ,Milena Vukotic e Lunetta Savino su tutti passando per Giulio Scarpati,Brignano,Fresi,Edoardo Leo,il grande Riccardo Garrone ,Claudia Pandolfi... ma anche i comprimari erano tutti professionisti di notevole maestria. Dalla quinta stagione cominciò tuttavia a scricchiolare pur restando gradevole. Dalla settima in poi ebbe invece un inesorabile tracollo dal punto di vista qualitativo ,recitativo e di scrittura.
Boh, io non capisco dove vediate la naturalità: certo che se la pietra di paragone sono i dialoghi affettati delle altre fiction risulta naturale, ma Un medico in famiglia ha sempre avuto la patina da sitcom americana col pubblico in studio: nessuno, e dico nessuno, nella realtà parla come i personaggi di Un medico in famiglia.
@@12_xu Io mi riferisco proprio al paragone con le altre fiction,soprattutto di adesso . Oggi si è persa la naturalezza nel recitare,e la leggerezza . Seppur qualitativamente si é migliorato nel girato,nella definizione e nella fotografia si é perso molto nell'interpretazione sempre molto impostata e da copione. Ormai ogni fiction é solo un morto e le indagini per scoprire l'assassino ;il tutto attraversato da melense storielle rosa buttate là nel tentativo di stemperare. Suore ,preti,giornalisti,panettieri,tutti detective e monotonia imperversante. Recupera le prime 3 stagioni del maresciallo Rocca e confrontale con una Viola come il mare o con un Sopravvissuti qualsiasi e forse capirai cosa intendo
@@fuoridaunevidentedestino2010 Per un paragone più corretto, dovresti confrontare la media delle fiction di allora con quelle di adesso. Le fiction di allora comprendevano Vento di ponente, Provaci ancora prof, Incantesimo... Certo che rispetto a queste Un medico in famiglia e Cesaroni risultano capolavori di recitazione (la fotografia fa pena in tutti i casi invece); però allora non venivano prodotte fiction al livello di Monterossi o Prisma, Romolo, L'amica geniale o Il nome della rosa; che non saranno capolavori, ma rimangono spanne sopra a tutte le fiction che venivano prodotte in quel periodo. Io penso di capire cosa intendi: tu percepisci una "quotidianità" in Un medico in famiglia; è quello che dà la parvenza di naturalità: il parlare di cose e situazioni quotidiane che tutti viviamo. Ma se lo guardi con un minimo di occhio critico, la sospensione dell'incredulità è subito rotta dalle scenette da famiglia della Mulino Bianco, dalle scenette comiche forzate, dai dialoghi melensi.
I giudizi vanno ponderati in relazione al tipo di prodotto giudicato e alla sua collocazione temporale. Un medico in famiglia va preso semplicemente per quello che era ed è ,essendo rimasto nel cuore di molti .Erano tempi diversi ,l'archetipo della famiglia era ancora molto più legato a quello degli anni 70,dove il mangiare tutti insieme a tavola era un rituale e dove la colf amorevole e simpatica che fungeva da seconda madre era un desiderio di molti ma anche una realtà per diversi spaccati familiari di allora. Il vedovo che con l'aiuto del padre anzianotto ma giovanile tenta di mandare avanti la baracca o le varie dinamiche di cuore tra adulti ,tra adolescenti, ma anche i loro rapporti personali e scontri generazionali rimangono situazioni create ad hoc per far immedesimare la gente e farla sentire meno sola ( che poi é il fondamento portante per cui ci si approccia alla lettura di un libro ,all'ascolto di una canzone etc) .L'Empatia era il dictat di tali produzioni che non avevano alcuna pretesa né di veicolare messaggi sottesi profondi né di celare al proprio interno substrati di critica sociale o politica non pertinenti. Prodotti leggeri che con le scenette comiche ,che tu leggevi come forzate, miravano ad intattenere e a fungere da scacciapensieri.UMIF tentava inoltre ,nel suo piccolo,di affrontare occasionalmente anche tematiche più delicate come la maternità in adolescenza,l'aborto,la violenza sulle donne,l'elaborazione del lutto,l'accettazione della vecchiaia e la depressione conseguenziale del sentirsi inutili che in alcuni individui insorge a quell'età. E ancora l'introduzione per la prima volta del concetto di famiglia allargata,la disabilità ,l'omossessualità.Il tutto rivolto ad un pubblico scevro (come avrebbe detto Zalone) da pregiudizi o sovrastrutture. Anche perché se cerco ricercatezza o sublimazione visivo-fotografica e avvio ,oggi ,su Prime Banfi -Savino & co ,anziché rifugiarmi... che ne so... ne "La migliore offerta "di Tornatore... il coglione sono io non di sicuro Riccardo Donna o Tiziana Aristarco.Per concludere,lo spirito critico é fondamentale ,insegnarlo ,apprenderlo e sperimentarlo.Prima di tutto nella vita che sulle amene distrazioni.Ma ancor più di imprescindibile importanza é la capacità di discernere e dunque applicarlo,non ad muzzum,ma con criterio.
@@fuoridaunevidentedestino2010 I giudizi vanno ponderati in assoluto. Se un paese produce solo harmony mentre nel resto del mondo scrivono Delitto e Castigo, e c'è un harmony più amato e apprezzabile di altri (diciamo 50 sfumature di grigio), non è che l'harmony in questione diventa elogiabile e buona letteratura. Rimane monnezza. L'archetipo di famiglia, il vedovo, la donna delle pulizie, sono tutte giustificazioni che non rendono il prodotto migliore di quello che è. Inoltre quel tipo di famiglia rappresentava una piccola minoranza: la maggioranza delle famiglie italiane era più rappresentata dai Simpson che da UMIF.
Per curiosità sono andata a leggere la sintesi delle trame di ogni singola stagione di un medico in famiglia, ma quanto diamine erano contorte? Figli a destra e manca, futili incomprensioni che rovinano i rapporti, missioni umanitarie, morti improvvise, per non parlare della stagione con Kabir e la deriva indiana. Era la locura, un vero spasso!
beh la quinta stagione era un po' una cosa a parte, ma le altre erano sempre divertenti e emozionanti, poi i gemelli, Marco, Bianca, Sara, sono stati introdotti molto bene
@@matteoilpresidente purtroppo quella parte ha un po' deluso, considerando le prime stagioni con Annuccia piccola, a dire il vero anche la sesta non era il massimo, forse si vedeva che Sermonti non era molto convinto, mentre le prime quattro e la settima e l'ottava e la nona erano fatte bene, anche la storia di Sara è molto coinvolgente
Indimenticabile il finale di stagione con gli indiani, il matrimonio combinato con la controfigura di Sandokan che saltava fuori con una tempistica impossibile; "questo è un sonnifero, mi faccio un buon sonno e dimentico tutto" e poi guida a rotta di collo col caffè in mano... Sì, ero un appassionato da piccolo
@@CoreeTartufo vero, per quello dico che la quinta stagione era più uno spin-off, le uniche cose nella trama potevano essere la crisi di Maria e quella di Cettina, ma se guarda anche la clinica nella quarta finisce come ospedale famiglia, che nella quinta diventa poliambulatorio, completamente sparito nella sesta, come Emilio e Sarita, mai più nominati, mentre Alice non essendo morta continua a essere nominata nelle trame, e anche nella 7,8 e 9 ogni cosa e ogni personaggio è ricollegato bene ai precedenti, Sara e Lorenzo si introducono bene nella famiglia e nella clinica e portano un po' di novità nelle trame, ma senza stravolgere le storie precedenti
Ho letto i commenti e Io sinceramente non riesco a capire dove molti vedano ancora la mitomania in Sermonti.Mi ricorda anche molto il parallelismo che molti fanno con la professione medica secondo il quale ti debba piacere qualunque cosa fai o debba amare a prescindere alla follia chiunque curi. NON È COSÌ.L'attore così come il medico sono lavori.Non è importante il fatto che ti piaccia alla follia ciò che fai ma è importante che tu lo faccia con correttezza e con professionalità e a me sembra che lui con Guido ci sia riuscito(personalmente era uno dei personaggi che più amavo lì in mezzo perché non mi veniva voglia di ucciderlo dopo una sola battuta). Ha detto che ha capito di essersi comportato come una merdaccia e che se esiste anche solo una persona che si è emozionata vedendo quel prodotto,per quanto scadente fosse tecnicamente e non,non si è nessuno per dirgli che è una schifezza.Ha anche detto che gli riempie il cuore sapere quante giovani abbiano scelto Medicina ispirate dal suo personaggio,per cui ha anche riconosciuto l'importanza di quello che ha fatto anche se a lui faceva schifo. A me sembra molto maturato rispetto ad allora,proprio non ho capito dove stia sputando nel piatto in cui ha mangiato.Semplicemente non è il suo prodotto preferito e non è il suo genere.I gusti sono gusti. Chiedete a qualunque doppiatore se gli piace un determinato anime/serie che ha doppiato e vi diranno quasi tutti che il 60% di quello che ha fatto gli fa cagare. La professione è una cosa,i gusti personali un'altra
Analfabetismo cinematografico e assenza di spirito critico semplicemente. Non mi aspettavo questa massa di persone morbosamente attaccata alla fiction RAI patetica
@@marcorossi2854 Essere attaccati a qualcosa è più che fisiologico.Anche io,almeno in parte,ci sono attaccato.Purtroppo quello che manca a questo mondo è una bella dose di onestà intellettuale e di obiettività nei giudizi. La Politica e le opinioni personali al giorno d'oggi si formulano come se nel mondo esistessero soltanto una Curva Sud di tifosi e di fronte il Settore Ospiti con i tifosi avversari. La scala dei grigi che dovrebbe esistere nella formulazione di un pensiero critico o di un'opinione soggettiva non esiste.O si sta da una parte o si sta dall'altra e basta.
Le trentenni indignate qui sotto quando scopriranno Boris cosa faranno? manderanno teste di cavallo agli autori per aver pariodato la loro serie preferita e aver fatto recitare Guido Zanin, Maria e anche Oscar Nobili nel pilota?
Guido Zanin il personaggio per cui ho cominciato a seguire un medico in famiglia e ho perso la voglia di vederlo dopo che lo hanno fatto morire nella serie e ci sono rimasto male essendo il mio personaggio preferito. Buona giornata
Io ricordo quando nonno Libero trova delle statune etrusche in giardino, se le avessero vendute avrebbero avuto tanti soldi e Alberto sogna Di comprare la radio dove lavora e poi la TV... E Guido gli risponde: "Forse non te ne sei accorto, ma Uno Cosi in Italia gia' c'e'." Chissa' a chi si riferiva!! 😂😂😂😂😉😉😉😅😅
@@UnaScriventeErrante Sì, la battuta era divertente, però a quei tempi diversi programmi televisivi vennero chiusi perché infastidivano il CDX di allora, ad esempio il programma "Raiot" di S. Guzzanti.
@@Francesconcjsja beh, ha denigrato un grandissimo successo televisivo, sputando nel piatto dove ha mangiato. Inoltre è stato un successo popolare e i successi non si discutono perché appartengono al pubblico che è l'unico che ha ragione e i cui gusti non vanno MAI messi in discussione. Ci sarà un motivo per cui i personaggi del Medico dopo anni e anni ancora si ricordano, mentre i personaggi di serie blasonate dagli elitari addetti ai lavori, ma rifiutate dal pubblico come "Tutto puó succedere" o "Non uccidere" nessuno se li ricorda. Impariamo a rispettare i successi, sono patrimonio del pubblico! Se su Netflix il Medico riscuote un grande successo, un motivo ci sarà.
@@giorgiovezzu6545 Non mi sembra che abbia denigrato niente e nessuno. Ha raccontato il dietro le quinte di un prodotto di successo. Ma ha anche messo a confronto la sua sensibilità di artista con quella del grande pubblico, offrendo un punto di vista vivace e interessante. Kurt Cobain detestava la sua “Smells like” e quindi?!
Io sinceramente non vedo perché si tenda a definire “Un medico in famiglia” come robaccia, paragonando la serie a quella che veniva schernita in Boris. Mah, sarò poco altolocata io ma io la serie l’ho trovata molto bella e avvincente, almeno le prime serie che avevano secondo me una bella sceneggiatura. Poi boh sono gusti. Ad ogni modo questa serie che tanto sembra snobbare gli ha dato una bella notorietà, di cattivo gusto davvero sputare nel piatto dove ha ben mangiato e guadagnato, belli i soldoni eh? Comunque anche denigrare la gente a cui è piaciuto è veramente pessimo.
Perché, se hai visto Boris, capisci cosa rende una serie "robaccia": i dialoghi inverosimili, l'esasperazione costante delle emozioni dei personaggi che risultano inevitabilmente piatti e semplificati, regia e fotografia a livello 'basta che si capisca'. Questo rende una serie robaccia. Poi ci sono le serie con dialoghi realistici, personaggi che hanno una crescita, regia e fotografia che rendono ogni inquadratura una foto degna di stare in una galleria. Questo è ciò che definisce una serie buona od ottima. Un medico in famiglia e i Cesaroni, per quanto ripensi con nostalgia alla spensieratezza dei tempi cui li seguivo, stanno nella categoria "robaccia".
Già che hanno accettato di farlo morire tra una stagione e l'altra senza elaborare e lasciando tutti f4 basiti dice molto. Capisco la nostalgia che si prova, ma non si può dire che fosse un prodotto fatto bene. Il fatto che ci guadagnasse mi sembra una argomentazione stupida, le cose mica si fanno gratis, men che meno il proprio lavoro. Sennò sarebbe volontariato
@@comosellama5194 certo.. ha perculato per tutta l’intervista la serie della quale ha fatto parte .. considerandola robetta..neanche fosse john travolta. Ha fatto altre cose ok .. ma il medico in famiglia gli ha dato molta visibilità e dovrebbe esserne anche un po’ riconoscente. Che poi tutta questa bravura .. magari volare un po’ più basso ogni tanto .. ( a me non dispiace comunque come attore ma neanche tutta sta spocchia dai.. anche meno)
@@valentinapappaianni4404 in realtà in questa intervista dice che: si sentiva stocazzo perché era uno snob e che poi si è ricreduto (cosa comprensibile visto che ha iniziato il medico in famiglia a trent'anni) e che nonostante non fosse il suo genere (cosa lecita) è stata una grandissima palestra attoriale e che ha lavorato con grandi professionisti. Penso abbia il diritto di guardarsi indietro e dire che ha fatto una roba che non lo rappresenta dal momento che il suo è comunque un mestiere e in tutti i mestieri da qualche parte bisogna pur sempre iniziare, che sia facendo le fotocopie o recitando in un prodotto per famiglie.
Trovo per caso questa intervista e niente... niente mi pare l'unica parola sensata proferita da questo pseudo attore di cui mi sfuggono i fulgidi successi. Si atteggia da star che da una fiction "stupidina" è arrivata... sì insomma ... è arrivata... qui. Sul gran ca**o che ce ne frega.
Mah, posso capire che un medico in famiglia non sia la massima aspirazione per un attore ma mettersi a "dispetto" così verso una serie che comunque era amata ed è tuttora amata dalle famiglie italiane mi sembra un po' da testa di cazz ma va bene. Il personaggio di Guido comprensivo ed a volte testa di cazz a me piaceva, mi spiace che lui lo odiasse così.
Io penso sia proprio questo che ti distingua come artista, lui dice che a livello di "palestra da attore" lo ha aiutato, ma se ritiene sia stata una cosa mainstream perché nasconderlo
All'epoca lui era così,nelle interviste che faceva all epoca gia' un po traspariva questo suo atteggiamento snob. Ma poi è maturato e oggi non lo snobba secondo me. Anche perché poi fece un altra fiction Rai come Tutto Può Succedere qualche anno dopo.
@@G.TranscriptionsAndDidacticsok ma perché devi essere snob? Cioè puoi essere artista ma allo stesso tempo non denigrare una serie che comunque ti ha dato notorietà è successo. In più schernire anche le ragazze a cui piaceva la serie, ma che misero.
@@frankyace4371 non lo snobba? dice di aver capito di aver sbagliato e peggiora la sua posizione continuando a fare quelle che crede siano battute. Guido Zanin l'abbiamo amato noi, i suoi sceneggiatori, e tanto basta. è riuscito comunque a fare un buon lavoro. mi spiace che l'abbia vissuto male. evidentemente non è stato, né lo è ora, sufficientemente intelligente da rendersi conto dell'enorme opportunità in termini di visibilità che gli è stata data, nonché di far parte di un cast e di un prodotto di tutto rispetto, che ha avuto un successo clamoroso. sarà frustrato perché tutt'oggi, nonostante abbia fatto altro, viene sempre e comunque ricordato dal grande pubblico per quel 'maledetto' Guido Zanin di Un medico in famiglia.
@@alex939709 non mi ha rovinato nulla ma x me come Attore e uomo non vale nulla punto raccomandato quanto nipote di Agnelli punto e questa intervista lo dimostra!
Guido sta prendendo le sembianze di nonno Libero
🤣🤣🤣
🤣🤣🤣
Gli anni passano per tutti anche per lei,non è né carino e né educato quello che ha appena detto!Scenda dal piedistallo e si ricordi che la vita è una e stiamo tutti sotto lo stesso cielo,si guardi allo specchio e si giudichi da sola,brutto vizio avete nel giudicare gli altri,pensate prima a voi stessi che perfetti non siete!🤡🤦🤮👎
@@barbaradelmonte9476 Scherzare e' lecito, poi Nonno Libero per me e' stato l' unico personaggio che mi spingeva a seguire sta Noiosa Fiction, quindi non e' un insulto, tanti Uomini perdono i Capelli e Ingrassano e' Normale
@@francescogaetani2996 A me sembra tanto una presa in giro quello della signora,va bene così ma io rimango con il mio pensiero!Anch'io sono fan di questa fiction e mi piacciono gli attori del cast!
Sermonti è stato quello che mi ha colpito di più in Boris proprio per questo motivo. Mi sono sempre chiesto infatti cosa pensasse di "Un medico in famiglia", dato che in Boris e Smetto quando voglio l'ho scoperto essere un attore con dei tempi pazzeschi. È fantastico vedere come abbia vissuto tutte le dinamiche raccontate in Boris 😂😂😂
Anche altre dinamiche. Ebbe una storia con la co-star Margot Sikabonyi durante quelle due stagioni,anche se pubblicamente cercavano sempre di lasciare il dubbio,ma poi si è scoperto che erano stati insieme tutto il tempo. E infatti anche nella prima stagione di Boris c'è la Sikabonyi come guest star probabilmente raccomandata da lui (la fidanzata di Alessandro che va a trovarlo sul set e poi lo smerda davanti a tutti).
@@frankyace4371 infatti io mi ricordavo che c'era stata la storia tra i due e non so neanche se lo potessero fare a livello contrattuale
@@frankyace4371Si sono stati insieme fino al 2009.
Sermonti oltre ad aver partecipato a Boris, lo ha letteralmente vissuto in prima persona nella vita reale
Ho finito ieri il rewatch di un medico in famiglia dalla terza alla sesta stagione e non andrò avanti perché mi piaceva troppo guido, dalla settima c'è il vuoto!
Intervista simpaticissima e lui davvero divertente, lascia quasi un pò di amaro in bocca sapere che non gliene fregava proprio nulla del ruolo di Guido nonostante fosse uno dei personaggi più amati... forse gli è uscito bene proprio per l'attitudine con cui lo interpretava.
mi sembra che sputi un po' nel piatto dove mangia, Scarpati, Lino Banfi e molti altri importanti non rinnegano Un Medico in Famiglia e in certe interviste ne parlano volentieri, anche Lunetta Savino e Claudia Pandolfi se ne sono andate senza morire, dopo hanno fatto alcune belle fiction ma non molte a mio parere di italiane
@@cassandrinaforever Scarpati lo odia a morte Un Medico in Famiglia
@@mlk4175 e dove lo hai sentito?
@@mlk4175 io l'ho sentito dire spesso nelle interviste, con Lunetta Savino e altri, che preferiva le prime stagioni questo si
@@mlk4175 Non lo odia a morte, ha detto che non vuole essere ricollegato sempre a Lele Martini (così come Lunetta Savino non vuole essere per sempre “Cettina”) ma da quel che ne so ne parla sempre bene, soprattutto le primissime serie dov’è effettivamente erano tutti una grande famiglia.
Mamma mia la mia infanzia dal lontano 1998 un medico in famiglia cresciuta guardandolo…il dottor Guido Zanin che ricordi anche con lui con Maria❤Mamma mia ❤
un Medico in Famiglia lo si guardava tutti perché eravamo piccoli, era magari un rituale in casa: era mamma che si appassionava con me e papà che passava lì attorno e commentava sprezzante perché si accorgeva che era tutto plasticoso, inverosimile, telefonato, forzato, per far succedere cose allungando il brodo e arrivare al minutaggio che serviva... visto adesso è insostenibile, al massimo può avere il valore nostalgico, e capisco benissimo chi ci lavorava da attore che FRUSTRAZIONE doveva avere a vedersi apprezzato in un ruolo come quello del dottor Zanin! 10 minuti preziosissimi, mi avete convinto a seguirvi nel resto delle puntate e non solo dagli shorts che ogni tanto mi spuntano :D
Sono cresciuta con lei
Per me sarà per sempre la serie più bella di sempre .
Ho adoro Guido ❤
Tutti ti volevano in questi tempi
Il medico in famiglia dei primi anni senza essere nulla di più (e senza pretenderlo) di una soap leggera, aveva una certa qualità, quantomeno rispetto alle altre fiction rai dello stesso genere. Ci sono passati i migliori attori italiani della sua generazione, da Edoardo Leo a Elio Germano, oltre ai mostri sacri alla "serpentieri", ma i personaggi e lo sviluppo della storia erano gradevoli. Il duo Lino Banfi e Milena Vukotic e i loro battibecchi sulla fine dell'URSS ad esempio non mi risultano in don Matteo. L'hanno devastata e hanno raggiunto l'apice del trash mandandola avanti a forza per vent'anni, come spesso accade; se l'avessero chiusa alla prima o alla seconda stagione ne avremmo avuto tutti un ricordo migliore. In ogni caso questo prendere le distanze di Sermonti da quello che è stato il suo trampolino di lancio - lo dice lui stesso -, in maniera così cinica, non gli fa onore. Se ha rifatto medico dopo Boris probabilmente non è per quello che racconta oggi, ma perchè ai tempi Boris era di nicchia, riservato a un pubblico più "intellettuale", ed evidentemente il grande pubblico ignorante della rai gli faceva ancora comodo. 😅 Lo trovo, in sintesi, molto paraculo, e questo tentativo di lavarsi la coscienza con l'approccio cinico per quanto mi riguarda non funziona, anzi.. va bene sottolineare come nel mondo dello spettacolo funzioni in un certo modo, e per lanciarsi si debba essere disposti a fare un po' quello che capita, ma dovrebbe far pace con se stesso e col suo passato.. Elio Germano sceglie sempre film impegnati, su un livello altissimo, e si espone su tematiche fondamentali, molto più di Sermonti, ma non mi risulta abbia mai detto una parola su un medico in famiglia. Giulio Scarpati, protagonista assoluto, che come ricorda anche lui è fuggito diverse volte nel corso dei vent'anni e passa della serie (abbandonando figli in giro per il mondo) fa teatro, ha avuto ruoli impegnatissimi, è sicuramente un attore molto più "colto", passatemi il termine, del ruolo di Lele.. ma evidentemente è più in pace con se stesso, e non ha mai avuto bisogno di prendere le distanze da Lele e da medico, è andato e tornato quando gli pareva, senza gettare merda su nessuno per farsi l'immagine di "intellettuale".. e non penso ne avesse neanche bisogno di quel ruolo.. questo è quanto.
Eh, ma credo lo faccia anche per dare senso al messaggio di Boris.
Sogno una reunion anche solo una puntata...con tutti i miti di un medico in famiglia...
Adoro come Sermonti in Un Medico in Famiglia si sia fatto morire come Orlando Serpentieri ne Gli Occhi del Cuore...
"Non voglio piú farla questa serie di merda, fatemi morire cosí sono sicuro che non torno"
Cazzo è vero😂😂😂
"Gradirei morire in solitudine "
"Maestro non ci sono i soldi non possiamo girare..." cit René.
Ho letto tutti i commenti su Sermonti e su Un Medico in Famiglia, vorrei dire la mia.
Capitolo Sermonti: lui l’ha sempre detto che UMIF non era il suo prodotto, non mi meraviglio quindi se non ne parla con particolare “nostalgia” come invece tutt’ora fanno gli altri attori della serie.
In questa intervista però ha dato ulteriori dettagli rispetto al classico “Non volevo restare intrappolato in quel personaggio”, andando forse un po’ troppo oltre: ahimè anche io come alcuni ho percepito un pizzico di “irriconoscenza” e superficialità con l’intento di voler suscitare ilarità tra il pubblico.
Comunque sia, Guido Zanin è e sarà uno dei personaggi televisivi più amati di sempre, e forse lui stesso dovrebbe chiedersi dove sarebbe adesso senza quell’affetto ricevuto.
Capitolo UMIF: UMIF negli anni 2000 era una vera e propria istituzione, dire che fosse un prodotto scadente mi sembra un tantino esagerato. Per non dire assurdità.
Forse oggi siamo un po’ troppo snob ed abituati alle serie americane su Netflix, ma non possiamo negare che quella fiction abbia fatto la storia della televisione italiana.
È vero che erano altri tempi, vivevamo un contesto sociale diverso, ma le prime serie arrivavano a fare 13 milioni di spettatori, le edicole erano piene zeppe di riviste sulla famiglia Martini, noi bambini davvero sognavamo di avere una casa come quella villetta e ci sentivamo adottati da nonno Libero, Cettina, Ciccio, Maria. E meno male che era una ciofeca!
Ripeto: non dimentichiamoci che era una serie nata nel 97, da allora ad oggi il mondo è totalmente cambiato, con esso anche la società, le tradizioni, le percezioni, etc.
Gli anni d’oro sono state le prime quattro stagioni, dalla quinta in poi qualcosa si è spezzato fino a renderlo un prodotto mal tollerabile, a cui era rimasto solo il marchio ma nulla più.
Una cosa che penso sia importante ricordare: UMIF ha avuto tutto questo successo anche grazie alla “magia” che si respirava negli anni 90/2000, dove il pubblico era sicuramente meno polemico, più semplice, più voglioso di genuinità e spensieratezza. Col tempo siamo diventati tutti un po’ signorotti, oggi una serie del genere chiuderebbe i battenti dopo due puntate e i bambini se ne infischierebbero di Nonno Libero quando hanno i loro idoli su TikTok.
Io comunque sono contento di aver avuto un’infanzia segnata da UMIF, tutt’ora quando posso rifaccio un bel rewatch in memoria dei bei tempi andati tornando un po’ bambino, non trovando il tutto assolutamente noioso o banale visto che vengono trattate tematiche attuali.
D'accordo con te al 100%. Probabilmente lui , oltre a non aver apprezzato il genere di prodotto in cui si andava ad inserire il suo personaggio, ha vissuto anche delle situazioni piuttosto stressanti del dietro le quinte che purtroppo gli hanno fatto (diciamocelo traspare chiaramente) odiare quasi tutto il percorso. Anche Margot pur essendo rimasta quasi fino alla fine , e pur non rinnegando apertamente la fiction, ha spesso fatto percepire sensazioni di disagio dalle sue parole in dirette IG , libro che ha scritto e commenti vari. Una cosa però vorrei dire: io amo Un medico perché ci sono cresciuta e non mi stancherò mai di riguardarlo (anche le stagioni più recenti). Sono piuttosto aperta ed eclettica e amo spaziare tra i prodotti televisivi ma soprattutto cinematografici più vari. Non capirò mai però , dove sta il genio di Boris. Io dopo 4 puntate mi sono arresa. Se qualcuno me lo può spiegare (possibilmente senza frasette condiscendenti e snob , per l'appunto.... ☺️) .
Sì, però tu devi ricordare che il confronto si fa con l'estero, non con l'Italia. UMIF, prodotto di punta italiano, lo devi confrontare col prodotto di punta americano, britannico, francese degli stessi anni.
Non è che Netflix ci ha abituato "meglio", era già lampante allora che la fiction italiana fosse scadente: Boris è nato apposta per denunciare quella situazione, un incancrenimento generale della televisione che si è appiattita sul modello di UMIF e simili. Scusare il tutto con "erano altri tempi" non ha proprio senso: mentre fuori c'era il rinascimento, noi eravamo piombati nell'alto medioevo; e, piaccia o meno, se gli altri paesi sono nel rinascimento mentre tu sei regredito (perché questo è, UMIF è un regresso rispetto alle fiction di 10, 20 anni prima), la tua arte verrà sempre vista con compatimento. Se a voi sta bene che l'Italia, un paese che ha storicamente primeggiato in tutte le arti, dalla pittura al cinema, debba restare indietro perché "che bella la spensieratezza", allora l'Italia è destinata a essere un paese di secondo piano. Poi potete metterci tutti i luoghi comuni " il progresso è regresso", "non è tutto oro quel che luccica", ma la lettura oggettiva questa è: la fiction italiana, di media, era scadente; e UMIF, fiction di punta, rappresentava tale mediocrità.
@@deborahmelli3500 Il genio di Boris sta nella sceneggiatura e nella recitazione. È satira declinata nella forma più pura della comicità romana: grezza, cruda, ma non morbosa e volgare come quella dei cinepanettoni. Non ci sono personaggi recitati male, sono tutti realistici.
@@12_xu Ma perché bisogna sentire la necessità di fare il confronto con l’estero? Ma te lo immagini se un bambino di fine anni 90 che aspettava la domenica sera per guardare nonno Libero (puntate che poi venivano discusse a ricreazione l’indomani a scuola) pensava “Eh ma negli USA sono trent’anni avanti…”,
Poi come ho già detto, se all’epoca una puntata di UMIF faceva 13 milioni di spettatori (pur considerando l’offerta di mercato di allora o alternative assenti) un motivo ci sarà stato, non credo fossero tutti dei masochisti.
Cos’altro poteva offrire una fiction basata sulle vicende familiari quotidiane? Tirare in ballo prodotti di punta degli altri Stati ha senso solo se parliamo della stessa tipologia.
Noi in Italia abbiamo attualmente “Doc nelle tue mani”, negli USA avevano già 20/25 anni fa ER e DR House, allora sì che un confronto lo possiamo fare (ma credo sia meglio evitare).
Ripeto, cosa vuoi pretendere da una serie in cui si parla di un pensionato ex-ferroviere che deve mandare avanti la famiglia?
A volte si potrebbe prendere le cose per quelle che sono, o meglio che erano; personalmente non sento la necessità di elevarmi a critico d’arte da salottino con la r moscia, amo essere un provincialotto e mi tengo stretto UMIF (almeno quello delle prime quattro stagioni).
@@luca01090 La tua domanda si potrebbe declinare in due modi:
"perché devo confrontare la mia arte con quella degli altri?" Per migliorarla.
"perché dovrei volere un miglioramento della mia arte?" Una risposta esatta non c'è, se non: l'uomo migliora la propria arte perché cerca l'armonia e il caos che a loro volta migliorano la sua esistenza. Perché Giotto, Leonardo o Michelangelo hanno fatto quel che hanno fatto? Per gloria personale? Probabilmente, ma il punto è che ne ha beneficiato tutta l'umanità.
Tu dici che non ha senso confrontare i prodotti esteri con UMIF perché di categorie differenti: il punto è che gli altri prodotti di punta dello stesso periodo, in Italia, quali sarebbero esattamente?
I 13 milioni di spettatori in sé non provano nulla: se la produzione televisiva è il vuoto pneumatico, allora UMIF risulta godibile anche solo per il suo effetto oppiaceo (la rappresentazione di una bella vita in una bella villetta e degli agi hanno un effetto sicuramente rilassante). Cosa pretendo? Pretendo che non fosse il prodotto di punta della Rete televisiva italiana. La questione è proprio questa: perché il prodotto di punta italiano è tanto mediocre se confrontato con altri? Incapacità? Ovviamente no, qualche decennio prima si producevano serie viste all'estero. Quindi cos'è?
sto facendo il rewatch e non guarderò più guido con gli stessi occhi ahahahah
Lo guarderai con gli occhi del cuore
A me piaceva tantissimo Un Medico in Famiglia!! Che bei ricordi!!!
Idem
1:22 "Allora ragazzi ricordatevi che il dottor Guido deve risultare subito MOLTO SIMPATICO"
dottor Zingler... IL DOTTOR ZINGLER NON E' LA LINEA COMICA Stanis!
Nota: io non firmo
Allacciate le cinture, qui si ride forte
La battuta su "attore rai" è clamorosa
Sono (f4) basita per l'enorme quantità di commenti che gli danno contro, parlando di notorietà, soldi, carriera e fama.
Come se la propria dignità, il proprio gusto e le proprie opinioni dovessero piegarsi a quello. Capisco il fattore nostalgia, capisco i gusti personali, ma lui ha liberamente deciso di portare la sua esperienza, che evidentemente è molto diversa dagli altri, e ci sta, purtroppo certe esperienze non si vivono bene, e fingere che sia stato tutto rosa e fiori per quieto vivere anche no.
Io lo ammiro per avere "sputato nel piatto in cui ha mangiato", ci vuole coraggio per farlo.
Ha girato una serie che prende in giro proprio quel tipo di sceneggiati lì. Ma questi fan ultra trentenni nostalgici manco sanno dell'esistenza di Boris, quindi c'è poco da aspettarsi da un pubblico così
@@marcorossi2854 ne ha girate 4 e pure un film, e le ha portate a casa facondo solo quelle tre faccette
Grandissimo Sermonti, insieme ai Guzzanti quello che mi ha fatto divertire di più in Boris
Guigo Zanin non è morto in Africa, è morto in un incidente in ambulanza.
Sono una di quelle "FANCIULLE" e me ne vanto!!! W GUIDO ZANIN!!!
Meridionale?
A me piaceva molto La serie "un medico in famiglia ".Era recitata in maniera molto naturale ,i personaggi erano dolci e particolarmente realistici ,la sceneggiatura restituiva inoltre un senso di quotidiana familiarità. Il Duo Guido Zanin e Maria Martini fu una coppia che fece innamorare il pubblico per la propria spontaneità e per la capacità di fare immedesimare lo spettatore al pari della coppia invece delle prime due stagioni costituita da Lele ed Alice. In generale si trattava di una fiction infarcita di attori di talento e questo si notava : Da Lino Banfi ,Milena Vukotic e Lunetta Savino su tutti passando per Giulio Scarpati,Brignano,Fresi,Edoardo Leo,il grande Riccardo Garrone ,Claudia Pandolfi... ma anche i comprimari erano tutti professionisti di notevole maestria. Dalla quinta stagione cominciò tuttavia a scricchiolare pur restando gradevole. Dalla settima in poi ebbe invece un inesorabile tracollo dal punto di vista qualitativo ,recitativo e di scrittura.
Boh, io non capisco dove vediate la naturalità: certo che se la pietra di paragone sono i dialoghi affettati delle altre fiction risulta naturale, ma Un medico in famiglia ha sempre avuto la patina da sitcom americana col pubblico in studio: nessuno, e dico nessuno, nella realtà parla come i personaggi di Un medico in famiglia.
@@12_xu Io mi riferisco proprio al paragone con le altre fiction,soprattutto di adesso . Oggi si è persa la naturalezza nel recitare,e la leggerezza . Seppur qualitativamente si é migliorato nel girato,nella definizione e nella fotografia si é perso molto nell'interpretazione sempre molto impostata e da copione. Ormai ogni fiction é solo un morto e le indagini per scoprire l'assassino ;il tutto attraversato da melense storielle rosa buttate là nel tentativo di stemperare. Suore ,preti,giornalisti,panettieri,tutti detective e monotonia imperversante. Recupera le prime 3 stagioni del maresciallo Rocca e confrontale con una Viola come il mare o con un Sopravvissuti qualsiasi e forse capirai cosa intendo
@@fuoridaunevidentedestino2010 Per un paragone più corretto, dovresti confrontare la media delle fiction di allora con quelle di adesso. Le fiction di allora comprendevano Vento di ponente, Provaci ancora prof, Incantesimo... Certo che rispetto a queste Un medico in famiglia e Cesaroni risultano capolavori di recitazione (la fotografia fa pena in tutti i casi invece); però allora non venivano prodotte fiction al livello di Monterossi o Prisma, Romolo, L'amica geniale o Il nome della rosa; che non saranno capolavori, ma rimangono spanne sopra a tutte le fiction che venivano prodotte in quel periodo.
Io penso di capire cosa intendi: tu percepisci una "quotidianità" in Un medico in famiglia; è quello che dà la parvenza di naturalità: il parlare di cose e situazioni quotidiane che tutti viviamo. Ma se lo guardi con un minimo di occhio critico, la sospensione dell'incredulità è subito rotta dalle scenette da famiglia della Mulino Bianco, dalle scenette comiche forzate, dai dialoghi melensi.
I giudizi vanno ponderati in relazione al tipo di prodotto giudicato e alla sua collocazione temporale. Un medico in famiglia va preso semplicemente per quello che era ed è ,essendo rimasto nel cuore di molti .Erano tempi diversi ,l'archetipo della famiglia era ancora molto più legato a quello degli anni 70,dove il mangiare tutti insieme a tavola era un rituale e dove la colf amorevole e simpatica che fungeva da seconda madre era un desiderio di molti ma anche una realtà per diversi spaccati familiari di allora. Il vedovo che con l'aiuto del padre anzianotto ma giovanile tenta di mandare avanti la baracca o le varie dinamiche di cuore tra adulti ,tra adolescenti, ma anche i loro rapporti personali e scontri generazionali rimangono situazioni create ad hoc per far immedesimare la gente e farla sentire meno sola ( che poi é il fondamento portante per cui ci si approccia alla lettura di un libro ,all'ascolto di una canzone etc) .L'Empatia era il dictat di tali produzioni che non avevano alcuna pretesa né di veicolare messaggi sottesi profondi né di celare al proprio interno substrati di critica sociale o politica non pertinenti. Prodotti leggeri che con le scenette comiche ,che tu leggevi come forzate, miravano ad intattenere e a fungere da scacciapensieri.UMIF tentava inoltre ,nel suo piccolo,di affrontare occasionalmente anche tematiche più delicate come la maternità in adolescenza,l'aborto,la violenza sulle donne,l'elaborazione del lutto,l'accettazione della vecchiaia e la depressione conseguenziale del sentirsi inutili che in alcuni individui insorge a quell'età. E ancora l'introduzione per la prima volta del concetto di famiglia allargata,la disabilità ,l'omossessualità.Il tutto rivolto ad un pubblico scevro (come avrebbe detto Zalone) da pregiudizi o sovrastrutture. Anche perché se cerco ricercatezza o sublimazione visivo-fotografica e avvio ,oggi ,su Prime Banfi -Savino & co ,anziché rifugiarmi... che ne so... ne "La migliore offerta "di Tornatore... il coglione sono io non di sicuro Riccardo Donna o Tiziana Aristarco.Per concludere,lo spirito critico é fondamentale ,insegnarlo ,apprenderlo e sperimentarlo.Prima di tutto nella vita che sulle amene distrazioni.Ma ancor più di imprescindibile importanza é la capacità di discernere e dunque applicarlo,non ad muzzum,ma con criterio.
@@fuoridaunevidentedestino2010 I giudizi vanno ponderati in assoluto. Se un paese produce solo harmony mentre nel resto del mondo scrivono Delitto e Castigo, e c'è un harmony più amato e apprezzabile di altri (diciamo 50 sfumature di grigio), non è che l'harmony in questione diventa elogiabile e buona letteratura. Rimane monnezza. L'archetipo di famiglia, il vedovo, la donna delle pulizie, sono tutte giustificazioni che non rendono il prodotto migliore di quello che è. Inoltre quel tipo di famiglia rappresentava una piccola minoranza: la maggioranza delle famiglie italiane era più rappresentata dai Simpson che da UMIF.
Stanis sei FANTASTICO!
Ma lo Stanis attore o lo Stanis produttore
Se per questo Pietro a fatto anche tre stagioni di tutto può succedere e lo trovo molto più azzeccato di quando vuole fare ruoli più da spavaldo.
*Ha fatto
Vi state superando con questa stagione!
Il mio primo amore, Guido ❤️
Idem
Stefano stai dritto con la schiena!
Per curiosità sono andata a leggere la sintesi delle trame di ogni singola stagione di un medico in famiglia, ma quanto diamine erano contorte? Figli a destra e manca, futili incomprensioni che rovinano i rapporti, missioni umanitarie, morti improvvise, per non parlare della stagione con Kabir e la deriva indiana. Era la locura, un vero spasso!
beh la quinta stagione era un po' una cosa a parte, ma le altre erano sempre divertenti e emozionanti, poi i gemelli, Marco, Bianca, Sara, sono stati introdotti molto bene
@@cassandrinaforever l'ultima invece si regge quasi solo sulla scoperta che Annuccia non è la figlia di Lele
@@matteoilpresidente purtroppo quella parte ha un po' deluso, considerando le prime stagioni con Annuccia piccola, a dire il vero anche la sesta non era il massimo, forse si vedeva che Sermonti non era molto convinto, mentre le prime quattro e la settima e l'ottava e la nona erano fatte bene, anche la storia di Sara è molto coinvolgente
Indimenticabile il finale di stagione con gli indiani, il matrimonio combinato con la controfigura di Sandokan che saltava fuori con una tempistica impossibile; "questo è un sonnifero, mi faccio un buon sonno e dimentico tutto" e poi guida a rotta di collo col caffè in mano... Sì, ero un appassionato da piccolo
@@CoreeTartufo vero, per quello dico che la quinta stagione era più uno spin-off, le uniche cose nella trama potevano essere la crisi di Maria e quella di Cettina, ma se guarda anche la clinica nella quarta finisce come ospedale famiglia, che nella quinta diventa poliambulatorio, completamente sparito nella sesta, come Emilio e Sarita, mai più nominati, mentre Alice non essendo morta continua a essere nominata nelle trame, e anche nella 7,8 e 9 ogni cosa e ogni personaggio è ricollegato bene ai precedenti, Sara e Lorenzo si introducono bene nella famiglia e nella clinica e portano un po' di novità nelle trame, ma senza stravolgere le storie precedenti
E poi, insieme a Seppia, è tornato più o meno sul genere familiare in "Tutto può succedere"
Immagino dovesse pur lavorare. Di roba come Boris ne esce una ogni vent'anni come minimo
Ho letto i commenti e Io sinceramente non riesco a capire dove molti vedano ancora la mitomania in Sermonti.Mi ricorda anche molto il parallelismo che molti fanno con la professione medica secondo il quale ti debba piacere qualunque cosa fai o debba amare a prescindere alla follia chiunque curi.
NON È COSÌ.L'attore così come il medico sono lavori.Non è importante il fatto che ti piaccia alla follia ciò che fai ma è importante che tu lo faccia con correttezza e con professionalità e a me sembra che lui con Guido ci sia riuscito(personalmente era uno dei personaggi che più amavo lì in mezzo perché non mi veniva voglia di ucciderlo dopo una sola battuta).
Ha detto che ha capito di essersi comportato come una merdaccia e che se esiste anche solo una persona che si è emozionata vedendo quel prodotto,per quanto scadente fosse tecnicamente e non,non si è nessuno per dirgli che è una schifezza.Ha anche detto che gli riempie il cuore sapere quante giovani abbiano scelto Medicina ispirate dal suo personaggio,per cui ha anche riconosciuto l'importanza di quello che ha fatto anche se a lui faceva schifo.
A me sembra molto maturato rispetto ad allora,proprio non ho capito dove stia sputando nel piatto in cui ha mangiato.Semplicemente non è il suo prodotto preferito e non è il suo genere.I gusti sono gusti.
Chiedete a qualunque doppiatore se gli piace un determinato anime/serie che ha doppiato e vi diranno quasi tutti che il 60% di quello che ha fatto gli fa cagare.
La professione è una cosa,i gusti personali un'altra
Analfabetismo cinematografico e assenza di spirito critico semplicemente. Non mi aspettavo questa massa di persone morbosamente attaccata alla fiction RAI patetica
@@marcorossi2854 Essere attaccati a qualcosa è più che fisiologico.Anche io,almeno in parte,ci sono attaccato.Purtroppo quello che manca a questo mondo è una bella dose di onestà intellettuale e di obiettività nei giudizi.
La Politica e le opinioni personali al giorno d'oggi si formulano come se nel mondo esistessero soltanto una Curva Sud di tifosi e di fronte il Settore Ospiti con i tifosi avversari.
La scala dei grigi che dovrebbe esistere nella formulazione di un pensiero critico o di un'opinione soggettiva non esiste.O si sta da una parte o si sta dall'altra e basta.
@@darkdoctor9349 concordo con te
una delle mie prime cotte Guido Zanin 😍
Medico meridionale anche lei ?
in pratica per il personaggio di Stanis, si è ispirato al sé stesso dei tempi di "Un medico in famiglia"
Le trentenni indignate qui sotto quando scopriranno Boris cosa faranno? manderanno teste di cavallo agli autori per aver pariodato la loro serie preferita e aver fatto recitare Guido Zanin, Maria e anche Oscar Nobili nel pilota?
È un grande
Pietro sermonti è un grandeeee
Guido Zanin il personaggio per cui ho cominciato a seguire un medico in famiglia e ho perso la voglia di vederlo dopo che lo hanno fatto morire nella serie e ci sono rimasto male essendo il mio personaggio preferito.
Buona giornata
Sermonti davvero troppo forte!
È invecchiato tantissimo
Io AMO Pietro Sermonti da me meglio conosciuto come Stanis! Mi fa morire dalle risate e non solo 😂❤
Stanis ❤️
Ho notato solo io che tra i grandi artisti della serie , non nomina Lino Banfi ??????
Se vai nell'intervista integrale mi sembra che parli anche di lui
Io ricordo quando nonno Libero trova delle statune etrusche in giardino, se le avessero vendute avrebbero avuto tanti soldi e Alberto sogna Di comprare la radio dove lavora e poi la TV... E Guido gli risponde: "Forse non te ne sei accorto, ma Uno Cosi in Italia gia' c'e'."
Chissa' a chi si riferiva!! 😂😂😂😂😉😉😉😅😅
Quella battuta mi fece spaventare: temevo che Berlusconi (all'epoca premier) facesse chiudere la serie per vendicarsi.
@@eusebio347 addirittura!! :) No, io mi son sganasciata! ;)
@@UnaScriventeErrante Sì, la battuta era divertente, però a quei tempi diversi programmi televisivi vennero chiusi perché infastidivano il CDX di allora, ad esempio il programma "Raiot" di S. Guzzanti.
Sassanelli, all'inizio era stato preso in considerazione per la parte di Diego Lopez, poi data a Catania.
Darei la vita per averlo (Lopez) a Tintoria
Vero! Sassanelli girò anche l'episodio pilota (poi rifatto con le scelte definitive)
Sassanelli è l'unico che manca in Boris. Speriamo di vederlo in futuro perché ci starebbe a pennello
Sassanelli me lo ricordo anche in Classe di Ferro che interpretava il Fante Gabriele Serra
Perché l'audio è sempre basso in questo canale? Telecamere lontane?
per me sei e sarai sempre Stanis
Il " mio" medico in famiglia era e sarà sempre Lele Martini. Tutti gli altri sono supplenti
Non è vero..Guido risulta essere morto in un incidente con l ambulanza...non in Africa.
infatti gli è dispiaciuto che la morte non fosse più sadica.
Era comunque causato dal richiamo del fiume Ngube
Non avrei mai voluto vedere questo video. Anche se già avevo intuito da anni che medico gli faceva schifo.
ma lui è proprio Stanis La Rochelle!!
Sermonti sembra un po' Paolo Brosio ahhaha ❤️
Cazzo è vero 💀
Io che lo guardo ancora su netflix
Mamma mia mi è caduto un mito....
Per me lui sarà sempre Stanis La Rochelle
Ha 51 anni. Cazzo. Non ci posso credere. La voce il viso.. cioè. 😳
Guido Zanin...
Non ho capito se sta parlando lo Stanis attore o lo Stanis produttore
Non pensavo fosse così antipatico
Maronn com'è invecchiato male 🤣 però simpaticissimo, potrei ascoltarlo per ore
Ma no dai, se gli rimetti i capelli e guardi bene é giusto un pelo più frollato.
ma sei bello te
Ma è sempre BONO...ma che dici...a trovarlo un uomo così.
Intervista troppo italiana.. 😂
Stains non Guido
Ma fanno la nuova serie? Quando inizia? Io per ora sto guardando tutte le puntate vecchie su Rai Gulp.
Non la produrranno più
Morte di Guido trauma della vita 😅
Gli ha fatto così schifo lavorare in rai per una soap cone un medico in famiglia che poi ha lavorato per un’altra soap ovvero tutto puó succedere
Mah....lo facevo più simpatico, più semplice, più umile...attori, che gentaglia...
Che ha detto di male?😂
@@Francesconcjsja beh, ha denigrato un grandissimo successo televisivo, sputando nel piatto dove ha mangiato. Inoltre è stato un successo popolare e i successi non si discutono perché appartengono al pubblico che è l'unico che ha ragione e i cui gusti non vanno MAI messi in discussione. Ci sarà un motivo per cui i personaggi del Medico dopo anni e anni ancora si ricordano, mentre i personaggi di serie blasonate dagli elitari addetti ai lavori, ma rifiutate dal pubblico come "Tutto puó succedere" o "Non uccidere" nessuno se li ricorda. Impariamo a rispettare i successi, sono patrimonio del pubblico! Se su Netflix il Medico riscuote un grande successo, un motivo ci sarà.
@@giorgiovezzu6545 Non mi sembra che abbia denigrato niente e nessuno. Ha raccontato il dietro le quinte di un prodotto di successo. Ma ha anche messo a confronto la sua sensibilità di artista con quella del grande pubblico, offrendo un punto di vista vivace e interessante. Kurt Cobain detestava la sua “Smells like” e quindi?!
@@Francesconcjsja Oppure i Radiohead detestano "Creep". Eppure per me è la loro miglior canzone.
Però quella di chiedere un autografo anche al fan di turno non mi sembra una follia. È un modo per far sentire importante chi ti fa sentire importante
Io sinceramente non vedo perché si tenda a definire “Un medico in famiglia” come robaccia, paragonando la serie a quella che veniva schernita in Boris. Mah, sarò poco altolocata io ma io la serie l’ho trovata molto bella e avvincente, almeno le prime serie che avevano secondo me una bella sceneggiatura. Poi boh sono gusti. Ad ogni modo questa serie che tanto sembra snobbare gli ha dato una bella notorietà, di cattivo gusto davvero sputare nel piatto dove ha ben mangiato e guadagnato, belli i soldoni eh? Comunque anche denigrare la gente a cui è piaciuto è veramente pessimo.
concordo su ogni parola.
Perché, se hai visto Boris, capisci cosa rende una serie "robaccia": i dialoghi inverosimili, l'esasperazione costante delle emozioni dei personaggi che risultano inevitabilmente piatti e semplificati, regia e fotografia a livello 'basta che si capisca'. Questo rende una serie robaccia. Poi ci sono le serie con dialoghi realistici, personaggi che hanno una crescita, regia e fotografia che rendono ogni inquadratura una foto degna di stare in una galleria. Questo è ciò che definisce una serie buona od ottima. Un medico in famiglia e i Cesaroni, per quanto ripensi con nostalgia alla spensieratezza dei tempi cui li seguivo, stanno nella categoria "robaccia".
Poi dire che guadagnava il niente figurati se non ti pagavano
Già che hanno accettato di farlo morire tra una stagione e l'altra senza elaborare e lasciando tutti f4 basiti dice molto.
Capisco la nostalgia che si prova, ma non si può dire che fosse un prodotto fatto bene.
Il fatto che ci guadagnasse mi sembra una argomentazione stupida, le cose mica si fanno gratis, men che meno il proprio lavoro. Sennò sarebbe volontariato
bella sceneggiatura? hai provato a rivedere tutti e 52 gli episodi della prima stagione?
Ma si sta trasformando nell attore di "agli ordini di papà"!!!!
Bhe ha portato Boris in Un Medico in famiglia 😅
Dopo questa intervista la morte di guido è meno traumatica ahaja
anni e anni convinto che Sermonti,, fosse davvero Stanis e invece è Corinna!
CIOÉ
Oddio quanto cazzo è invecchiato 😨
4:36
Grande caduta di stile..
NON È LA LINEA COMICAAAA
Cmqe era morto in un incidente 😂
Non sembra più lui...
Bravo, sputi sul piatto dove mangi e sei parecchio snob...
E' un Agnelli...
Sermonti un Gemitaiz con i baffi
Minchia è Stanis
Irriconoscente e sopravvalutato.
Caro Pietro, eri mitomane all'epoca e lo sei tuttora.
Questo con un'accezione positiva, giusto?
Come ti zio Cristoforo
@@michelefabbrucci7005 Cristoforo perché mi chiamo Colombo 🤣 Non lo sentivo dalla terza elementare!
Non ho capito un cazzo di cosa ha detto
E’ problema tuo credo
un tantino egocentrico
Argomenta per favore
@@comosellama5194 certo.. ha perculato per tutta l’intervista la serie della quale ha fatto parte .. considerandola robetta..neanche fosse john travolta. Ha fatto altre cose ok .. ma il medico in famiglia gli ha dato molta visibilità e dovrebbe esserne anche un po’ riconoscente. Che poi tutta questa bravura .. magari volare un po’ più basso ogni tanto .. ( a me non dispiace comunque come attore ma neanche tutta sta spocchia dai.. anche meno)
@@valentinapappaianni4404 in realtà in questa intervista dice che: si sentiva stocazzo perché era uno snob e che poi si è ricreduto (cosa comprensibile visto che ha iniziato il medico in famiglia a trent'anni) e che nonostante non fosse il suo genere (cosa lecita) è stata una grandissima palestra attoriale e che ha lavorato con grandi professionisti. Penso abbia il diritto di guardarsi indietro e dire che ha fatto una roba che non lo rappresenta dal momento che il suo è comunque un mestiere e in tutti i mestieri da qualche parte bisogna pur sempre iniziare, che sia facendo le fotocopie o recitando in un prodotto per famiglie.
@@valentinapappaianni4404scusi miss, penso che lei non abbia per un cazzo ascoltato l'intervista😂
Un tantino di comprensione del discorso è quello che ti manca Valentina
Trovo per caso questa intervista e niente... niente mi pare l'unica parola sensata proferita da questo pseudo attore di cui mi sfuggono i fulgidi successi. Si atteggia da star che da una fiction "stupidina" è arrivata... sì insomma ... è arrivata... qui. Sul gran ca**o che ce ne frega.
Mah, posso capire che un medico in famiglia non sia la massima aspirazione per un attore ma mettersi a "dispetto" così verso una serie che comunque era amata ed è tuttora amata dalle famiglie italiane mi sembra un po' da testa di cazz ma va bene. Il personaggio di Guido comprensivo ed a volte testa di cazz a me piaceva, mi spiace che lui lo odiasse così.
Io penso sia proprio questo che ti distingua come artista, lui dice che a livello di "palestra da attore" lo ha aiutato, ma se ritiene sia stata una cosa mainstream perché nasconderlo
All'epoca lui era così,nelle interviste che faceva all epoca gia' un po traspariva questo suo atteggiamento snob. Ma poi è maturato e oggi non lo snobba secondo me. Anche perché poi fece un altra fiction Rai come Tutto Può Succedere qualche anno dopo.
@@G.TranscriptionsAndDidacticsok ma perché devi essere snob? Cioè puoi essere artista ma allo stesso tempo non denigrare una serie che comunque ti ha dato notorietà è successo. In più schernire anche le ragazze a cui piaceva la serie, ma che misero.
@@giuliacat7968 vabe si effettivamente poi l'atteggiamento è anche un'altra cosa
@@frankyace4371 non lo snobba? dice di aver capito di aver sbagliato e peggiora la sua posizione continuando a fare quelle che crede siano battute.
Guido Zanin l'abbiamo amato noi, i suoi sceneggiatori, e tanto basta.
è riuscito comunque a fare un buon lavoro. mi spiace che l'abbia vissuto male.
evidentemente non è stato, né lo è ora, sufficientemente intelligente da rendersi conto dell'enorme opportunità in termini di visibilità che gli è stata data, nonché di far parte di un cast e di un prodotto di tutto rispetto, che ha avuto un successo clamoroso.
sarà frustrato perché tutt'oggi, nonostante abbia fatto altro, viene sempre e comunque ricordato dal grande pubblico per quel 'maledetto' Guido Zanin di Un medico in famiglia.
New lino banfi
Ahahhaha😂😂😂😂
Io ero un cinefilo SNOB” eppoi cosa sara mai successo?!!?? 😮😮😮😮
Non capisco perché quell'accento sulle ragazze MERIDIONALI ma ok 👌
Che tristezza tutto questo cinismo
"ragazze che 10 anni fa avevano 10-15 anni e ora 30-32anni"
20 anni fa ha detto
10-12 ha detto non hai capito niente hahahq
Però Un medico in famiglia faceva più ridere di Boris.
E nsomma...
Oh l'importante è che non diciamo cazzate eh
Quante parolacce in pochi minuti di video. Va be', io me ne torno a guardare i video del Trio Lopez Marchesini Solenghi, altri e ben più alti livelli
Cn queste parole mi ha un bel po deluso.
Che schifo di ometto mai piaciuto 😢😢😢😢
Che c'è, ti ha rovinato la visione idealistica del mondo offerta dalle fiction patinate ?
@@alex939709 non mi ha rovinato nulla ma x me come Attore e uomo non vale nulla punto raccomandato quanto nipote di Agnelli punto e questa intervista lo dimostra!
@@alessandramoi6848 Dimostra cosa ?
@@alex939709 ometto piccolo piccolo che non vale un centesimo come uomo e come attore!
Ha spuntato nel piatto eccome..
Si è rifatto le punte?