Grazie per il video e la riflessione che trovo ampia e ricca. Mi permetto qualche sintetica osservazione, pur nel limitato spazio di questo commento. Anzitutto mi preme ricordare uno noto ma non sempre richiamato principio: la teologia non è la fede. A partire da questo assunto, ritengo che i teologi debbano svolgere un lavoro che consiste non nel “contestare” le affermazioni di un papa o del magistero della Chiesa, ma nel farne emergere la plausibilità e la ragionevolezza. Come anche tu sostieni e affermi, questo è un dato che va messo all’inizio di ogni intervento che intenda sviscerare le conseguenze di determinate “proposte” o “ipotesi”... Gli esempi che porti per far capire in che senso la teologia “sviluppa” il contenuto/dato rivelato sono interessanti. Sul primo di questi esempi. È vero che direttamente il NT non menziona la Trinità, ma dai testi del NT emerge “chiaramente” che il Dio rivelato da Gesù sia proprio Padre e Figlio e Spirito Santo. Altrimenti nessuna teologia avrebbe approfondito e dato “nomi” al Dio cristiano. Quindi, attenzione alla divulgazione che potrebbe - a mio avviso - condurre a qualche equivoco. In secondo luogo mi pare che sfugga, nell’attuale discussione, un altro elemento poco richiamato o chiarito: la tradizione (non le tradizioni!). Insieme alla Parola di Dio, questo secondo principio della rivelazione ha valore e non va sottovalutato. È nella tradizione che nasce la Scrittura e, allo stesso tempo, è la Scrittura che mantiene viva la Tradizione. In un circolo virtuoso. Mi pare che l’insistenza sulla “lettera” del NT sia un po’ eccessiva e non aiuti. Penso che in questa direzione vada ricercato il senso della volontà di Gesù di affidare il ministero a uomini piuttosto che a donne. D’accordo sulla componente culturale dell’epoca storica in cui Gesù di Nazareth è vissuto. Tuttavia, ritengo che non sia solo questo elemento a sostenere la scelta che finora la Chiesa cattolica ha mantenuto. Ovviamente in certi discorsi (da bar) si fa riferimento quasi esclusivamente all’argomento della storia, della cultura centrata sul predominio maschile. Si sottace però - ed è un grave errore - la grande libertà con la quale Gesù si è anche sottratto ai “condizionamenti” del suo tempo. Infine - per ora - non dimentichiamo che l’autorevolezza della Chiesa apostolica e subapostolica ha un valore “fondativo”. In conclusione, poi, le opinioni che, partendo da alcune affermazioni di papa Francesco, si stanno esprimendo a proposito del ruolo della donna nella Chiesa si concentrino quasi esclusivamente sull’ammissione all’ordine sacro. Mentre “smaschilizzare” è molto più ampio di questo - non insignificante - elemento. Pronti per continuare la discussione…
Non dimentichiamo inoltre che gli Anglicani hanno avuto uno scisma interno quando il loro primate è stato praticamente costretto controvoglia ad accettare "l'ordinazione femminile" (per quanto nella "chiesa" Anglicana non sussista una valida successione Apostolica). Il 90% del dibattito tra i semplici fedeli è solo su punti del tipo: -Sarebbe ora che le donne avessero più potere (tema ridicolo perché Gesù ha insegnato che chi vuol essere il più grande deve mettersi al servizio di tutti). OPPURE: -Non sono d'accordo perché le donne non saprebbero tenere il segreto della confessione (Tema altrettanto ridicolo). Forse sarebbe il caso di farsi carico di una seria alfabetizzazione dei fedeli che abitualmente (mi si passi il termine) sono delle capre ignoranti con cui non si può minimamente ragionare sulla situazione della Chiesa perché non conoscono nulla e chi vuole conoscere qualcosa deve ricorrere al fai da te, finendo spesso nelle trame dei veggenti, mistici, approvati o riprovati Inoltre ci sarebbe da rivedere drasticamente la situazione dei giovani che vorrebbero accedere al sacerdozio perché si sentono chiamati... Parlo per esperienza personale. Essere rifiutati perché si ha una malattia degenerativa non ha senso... Forse non sarei potuto essere di quelli che corrono a destra e manca, ma avrei potuto aiutare qualcuno in confessionale per esempio... Non parliamo poi degli studi... L'importante è che siano "studiati" questi seminaristi, per il resto poco importa, potrebbero anche essere dei satanisti e andrebbe bene ugualmente, li ordinano Presbiteri solo perché hanno passato gli esami. Non so, trovo che la situazione attuale della Chiesa richieda già abbastanza lavoro senza aggiungere ulteriore carne al fuoco...
Mi sembrano osservazioni molto interessanti. Vera la grande libertà con cui Gesù è stato dentro il suo tempo; ma allora quali sarebbero le ragioni di fondo della sua scelta?
Io non ho proprio mancato di rispetto a nessuno: contesto le idee, mai le persone. Non cancello nessun messaggio, non censuro nessuno. Ma ogni idea è contestabile e criticabile: solo così il pensiero evolve. Non ho dato a nessuno dell'eretico, impostore, traditore, falso... cose fatte regolarmente con me. Sulle idee, rivendico il diritto di non essere d'accordo e di esprimerlo. Se questo è mancare di rispetto... allora abbiamo un'idea un po' troppo fascia di rispetto per i miei gusti, dove rispettare era dare ragione necessariamente.
@@donManuelBelli Penso sia proprio qui la radice da far emergere. In ogni caso, coloro che sono stati a Lui più vicini - gli apostoli e la chiesa subapostolica - hanno "continuato" la scelta di Gesù. Quindi, il discorso, da un piano meramente "storico", va portato ad un altro livello. Qui è possibile indagare la ragione profonda di una scelta che può rimanere nel tempo e che non è legata esclusivamente alla cultura e alla società del I sec. d.C. Ma qui certi teologi si scatenano, magari sostenendo che la posizione - ad es. - di von Balthasar che ha introdotto il principio mariano e petrino (e non solo) è frutto di una concezione parziale che andrebbe abbandonata per un approccio migliore. Quale debba essere questo (nuovo) approccio, per ora non è dato saperlo. Inoltre, prima di lasciare i "grandi" sarebbe meglio approfondirli e non andare per slogan... ma siamo ad un altro livello che merita più riflessione. Un altro elemento che mi permetto di far notare è questa quasi ed esclusiva insistenza sul ministero ordinato... A parole di sostiene che l'inserimento della donna nella Chiesa non deve focalizzarsi sul ministero, ma di fatto il dibattito va a parare lì. Poi, se è stato scorretto - bisognerà anche verificare come e in che senso - l'esercizio del ministero da parte dei "maschi", allora è necessario rivedere il ministero in quanto tale più che "scaricarlo" così com'è sulle spalle di altri soggetti... Alla prossima.
Argomento spinoso su cui è importante confrontarsi con onestà e senza creare fazioni e barriere...e che tutto avvenga nella fedeltà al Vangelo e nel tentativo, non facile, di provare a "leggere" nel cuore di Dio. Lo Spirito Santo porti Luce e Sapienza. Pax
Non è facile perchè il vostro dio esiste solo nella vostra fantasia, creato a vostra immagine e somiglianza, il vangelo scritto chissà da chi ai tempi in cui la donna era lo stesso di una capra Ma quand'è che crescete ? Non vi vergognate a trastullari con le favole ?
Complimenti e grazie, la samaritana, Marta e Maria, e tutte le donne nominate nel vangelo, nonostante l'epoca, trattate da Gesù alla pari, dovrebbero in effetti far riflettere. Speriamo che lo Spirito Santo soffi
@@AndreaDizzi-zt2nu lo spirito soffia dove vuole e tu non sai da dove viene... se dopo 2000 anni la questione si pone perché non dovrebbe essere lo spirito a richiamarla ? 🕊sempre che si parli tra credenti......
Pienamente d’accordo. Documentato, argomentato e aperto all’oggi del mondo. Gesu’ e’ il vivente, vive in noi, nella sua Chiesa e in ogni donna e uomo di buona volonta’. Cammina con noi, progredisce con noi, ama in ogni tempo e ora, ama e dona la vita in questo nostro tempo dove donne e uomini provano a camminare insieme sullo stesso piano e con la medesima dignita’ umana.
@@filippo2725 il problema è che è un autogol. Non so se da fuoriclasse, ma un prete che insegna a non fidarsi della dottrina di fede della Chiesa, fa un autogol.
Grazie infinite Don Manuel. Amo ls Chiesa e cammino con la Chiesa, ma siamo appunto tutti in cammino e in continua conversione. Il Vangelo è libero e liberante. Come cristiana e come madre di giovani uomini e donne (spesso feriti dalla faciloneria con cui vengoko liquidate certe questioni) posso solo ringraziarti ❤
Gentilissimo Don Manuel, ho trovato questo suo video decisamente illuminante. Ne faró tesoro. Esso pone moltissime frecce in piú al mio arco dottrinale. Mi capita spesso di argomentare con diverse persone che con riviste e carrello, vorrebbero insegnarmi qualcosa su quel "Geova" che ritengono essere il Padreterno. Io ascolto, usando caritá cerco di spiegare certe differenze ed esagerazioni. Purtuttavia pare che chi debba ascoltare sia solo io, essi rifiutano qualsiasi esposizione di pensiero a loro non perfettamente omologato. Come diceva un mio caro vescovo .s.e. Mons. Mario Rossi, di V.M. parroco di Trecate e Poi Vescovo di Vigevano: " alle volte ci si sente come qualcuno che sta cercando di versare acqua su bottiglie tappate". Io oggi forse ho trovato un buon cavatappi per queste strane bottiglie. Un abbraccio fraterno. Pace e Bene😊😊😊😊
Inizio la giornata benedicendo il Signore e pregandolo di donare il suo santo spirito e il discernimento ai sacerdoti, (le persone più importanti della terra perche sono le uniche che possono celebrare l'eucaristia) affinché possano vedere SEMPRE dove sta il bene e dove il male, e che al momento opportuno smascherino il male, in particolare quello che è camuffato da bene. Prego poi affinché non perdano mai la retta via e che non diano mai scandalo (col loro comportamento sbagliato potrebbero far perdere delle anime). Grazie don Manuel per gli spunti di riflessione che offri a chi ti ascolta
Grazie mille don Manuel. Abbiamo tanto bisogno come Chiesa di tornare a ragionare insieme con sensatezza! Grazie del tuo contributo e del tuo coraggio. Ti sostengo!
@nicomelato A me pare che Ordinatio Sacerdotalis fosse abbastanza sensata. Ma poi davvero dovremmo credere che per circa duemila anni la Chiesa abbia ragionato insensatamente, e solo adesso è arrivato chi ha capito tutto?
È bene ragionare con sensatezza di tutto ma non bisogna affezionarsi troppo all'idea della riforma ad ogni costo adattandosi ed adeguandosi alle mode del momento ed al politicamente corretto. Il sacerdozio è ministero di servizio al sommo grado, nella Chiesa cattolica è prescritto il celibato per i preti proprio per questo motivo. Le diaconesse erano sposate? All'epoca il corrispettivo maschile poteva sposarsi? Le idiozie di una presunta superiorità maschile le lasciamo perdere per amor di Cristo ma una differenziazione di ruoli credo che sia nelle cose e quello femminile non può essere compresso nel ministero del sacerdozio e nel servizio che ne deriva.
Grazie don Manuel per la tua chiarezza e la tua semplicità, le tue riflessioni mi aiutano molto, come parte della chiesa credo sia necessario provare a capire ceti meccanismi.
Giovanni Paolo II però è di un altro avviso e nella "Ordinatio Sacerdotalis" è stato molto chiaro: "4. Benché la dottrina circa l'ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini sia conservata dalla costante e universale Tradizione della Chiesa e sia insegnata con fermezza dal Magistero nei documenti più recenti, tuttavia nel nostro tempo in diversi luoghi la si ritiene discutibile, o anche si attribuisce alla decisione della Chiesa di non ammettere le donne a tale ordinazione un valore meramente disciplinare. Pertanto, al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli [19], dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa." Sergio D'Andrea
Esatto. E la sentenza è stata ripetutamente confermata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Oltretutto specificando che si tratta di magistero infallibile perché faceva già parte del magistero costante universale della Chiesa nel suo complesso. In questo caso il Papa ha confermato ma non ha tecnicamente aggiunto nulla di ulteriore. Purtroppo don Manuel con questo video esce dalla giusta via e di fatto trasmette ai suoi follower una mentalità di tipo protestante. Insegna a mettere i propri personali "secondo me" al di sopra del magistero definitivo della Chiesa. Questo è molto grave per un prete.
Grazie don Manuel, per la chiarezza delle argomentazioni e la solidità dei richiami: ci insegna che la Chiesa vuole leggere la contemporaneità con autentico ascolto e pensiero libero da pregiudizi, desiderosa di ricercare la verità del Vangelo in ogni epoca, nei segni dei tempi. Grazie per la sua disponibilità ad offrirci insegnamenti teologici complessi con competenza e grande serenità e umiltà. Speriamo sempre e confidiamo nello Spirito Santo che ci illumina e ci guida. Un fraterno saluto in Cristo! 🤗
Non sono un teologo, dunque non mi esprimo sulle motivazioni teologiche, tuttavia mi sembra che bisogna tenere presente due questioni: 1 OPPORTUNITÀ: Nei suoi pronunciamenti, anche quelli di grado magisteriale, la Chiesa ha sempre tenuto in conto, come anche detto nel video, le circostanze concrete del tempo in cui si viveva, arrivando a dare delle regole stringenti appunto per salvaguardare la disciplina comune della Chiesa, senza naturalmente negare o almeno senza addentrarsi troppo in ambito sostanziale alle questioni; due esempi storici che si possono fare a riguardo: Jan Hus, eretico boemo del XIV-XV secolo, sosteneva con forza che tutti i fedeli durante l'Eucarestia dovessero comunicarsi, per fare una vera comunione, non solo con le particolari consacrate, ma anche con il Calice del vino; Lutero dice che una celebrazione in latino, non essendo compresa dalla stragrande maggioranza del popolo, non è in sè valida, se non appunto fatta in lingua volgare, perché il punto su cui sta o cade la validità ed efficacia del Sacramento è appunto la comprensione personale del fedele, che ne determina la volontà di ricevere lo stesso; ora, quando la Chiesa, a Costanza e a Trento, ribadì invece e anzi pose come obbligo che la comunione dei laici fosse solo con l'ostia e poi che la celebrazione era possibile solo in latino, intendeva certo contrastare l'errore formale dei due eretici di sopra, in quanto ogni specie consacrata contiene interamente tutto Cristo, perciò non manca nulla di Cristo nell'Ostia che non sia nel vino e viceversa, e che la validità (altra questione è la fruttuosità dei sacramenti) della celebrazione dipende in ultima analisi dalla valida ordinazione e dalla retta intenzione del ministro (vedere la preghiera "Ego volo celebrare missam" presente anche nella Terza Editio Typica del Messale Romano di San Paolo VI) e non dalla comprensione dei fedeli; tuttavia, non si intendeva dire che fosse contrario al Sacramento o blasfemo o impossibile in senso assoluto che anche i fedeli laici comunicassero al calice (cosa infatti oggi ammessa come possibilità, in certe circostanze come Cresime e Matrimoni dagli stessi libri liturgici o comunque con il permesso del Vescovo) o che, finendo nell'errore opposto a quello Laterano, che i sacramenti fossero validi solo se fatti in latino (infatti dopo il CVII le lingue vernacolo sono usate per tutti i Sacramenti, andando in realtà anche più in là purtroppo di quanto intendeva il CVII, che raccomandava comunque una certa conservazione della lingua latina come tesoro prezioso della Liturgia Romana). Quei provvedimenti disciplinari più che teologici erano motivati dall'arginare le teorie eretiche che prendevano piede in quei momenti e che sfruttava dei punti precisi per però colpire il patrimonio dottrinale nel suo insieme e di fatto rovesciare tutta la dottrina della Chiesa su tutti i punti, come i movimenti di Hus e Lutero hanno poi effettivamente fatto nella pratica. Ora, se non si hanno le fette di salame sugli occhi, non si può negare che i gruppi ecclesiali e moltissimi dei teologi che parlano apertamente di ordinazione di donne (salvo l'autore del video ovviamente) ne facciano un unico pacchetto e bandiera insieme ad altre questioni ben più controverse (vedendo in Germania e al loro recente sinodo nazionale: es matrimonio gay, aborto, concelebrazione con i protestanti, destrutturazione della gerarchia ecclestica e della suddivisione in Ecclesia docens et discens così come voluta da Cristo e definita dai Padri e dai concili ecumenici e dal Magistero) e per motivazioni non mi sembra molto teologiche ma più, ad essere Benigno, sociologiche, come ammesso da un teologo non certo passibile di simpatie conservatrici come il Cardinale Kasper. Ora, permettere una riforma su un punto delle istanze di questi gruppi eterodossi, come avrebbe creato scandalo e confusione ai tempi di Costanza e Trento, lo creerebbe anche adesso, perché le questioni si mischierebbero le une le altre e si darebbe l'impressione che nella Chiesa non esista più una verità stabile, ma al massimo una serie di opinioni in base al tempo e cultura del momento e variabili von le mode, rendendo così difficile credere all'assistenza dello Spirito Santo e al fatto che l'insegnamento della Chiesa è affidabile. Non voglio dire che allora, in modo ponziopilatesca, l'eventuale verità del poter conferire l'ordine alle donne non vada neanche considerata per mera paura di rivoluzioni o per tuzionismo esasperato, ma, tenendo presente la storia della Chiesa e come essa si è comportata in passato in circostanze simili, evitare di avviare processi che, sebbene giusti nella sostanza, rischiano di fare più male che bene, e aspettare piuttosto tempi più sereni e maturi in cui un tale provvedimento non ingenererebbe a catena un attacco alla dottrina complessiva della Chiesa, ma ne rappresenterebbe invece appunto un legittimo progresso, come appunto la comunione sotto le due specie o la liturgia in vernacolo. 2 MATERIA: credo che il ridurre la materia al solo genere sia riduttivo e fuorviante: nell'Eucaristia la materia del pane e del vino è vincolante non tanto per i significati teologici e mistici che stanno dietro al frutto della terra dei campi e del vigneto, ma perché Cristo usò pane e vino, e a ciò non si deroga nè si può derogare infatti neanche lì dove il simbolismo occidentale si perde (in Cina avrebbe a questo punto più senso usare il pane di riso, non di frumento). Nell'ordine mi pare che la necessità che l'ordinando sia BIOLOGICAMENTE maschio (cromosoma XY, e integro nella sua mascolinità fisica, come ci ricorda il caso di Origene) non sia necessità per mere motivazioni di simbolismo paterno o simile, ma perché per rappresentare Cristo vero uomo sessuato e MASCHIO serve appunto un uomo altrettanto biologicamente definito come MASCHIO, esattamente come ci fa del pane di frumento per l'Eucarestia, e non delle chips, del vino e non della Coca-cola o grappa e per il battesimo dell'acqua (H²O) e non della birra (ai tempi di Innocenzo III ci fu davvero un quesito del genere dalla Germania, a cui ovviamente si nego il permesso). Ringrazio comunque per il video e l'opportunità di une discussione interessante a riguardo
Credo che necessiti un approfondimento in ambito di sacramentaria proprio per ciò che concerne la materia e la forma su cui in questo video si fa molta confusione. 22:43
Grazie, Don Manuel, per la chiarezza e il coraggio delle Sue opinioni e per la delicatezza nei riguardi delle donne (poco diffusa nella chiesa). E' la prima volta che l'ascolto, conti- nuero' a farlo con l'augurio di essere profeta.
Grazie! Sai affrontare con competenza e passione anche gli argomenti piu difficili rendendoli accessibili a tutti. Personalmente condivido tutte le tue argomentazioni e Il tuo punto di vista ma soprattutto credo che la cosa piu importante del video sia stato l'aver messo in luce il fatto che la Chiesa è in continuo cammino e in continua ricerca. Non esistono risposte definitive a temi complessi come questo. La forza della Chiesa sta nel non smettere mai di interrogarsi. Hai avuto un sano coraggio e hai affrontato il tema nel migliore dei modi per competenza, garbo e anche un pizzico di sano umorismo. BRAVO!!!
@alessandroboer6099 Scusi ma quello che lei dice è inesatto: esiste la risposta definitiva a questo tema. E' quella data da Giovanni Paolo II con Ordinatio Sacerdotalis. L'ordinazione sacerdotale femminile è impossibile. Se non si crede alla definitività di OS, si esce fuori dalla comunità dei fedeli cattolici.
Grazie don Manuel. Argomento scottante, trattato con grande rispetto ed intelligenza. Credo che la chiesa sempre si debba adeguare ai tempi, mantenendo sì fede al Vangelo, ma appunto attualizzandone il messaggio. Grazie per questo video, spero davvero che possa anche solo far "accendere" un dibattito.
Grazie. E' importantissimo capire anche le dinamiche della chiesa di tutti i tempi. Difficile trovare qualcuno che ci faccia capire. Spero di cuore che ci siano altri video di questo livello di divulgazione di onestà divulgazione
Grazie mille Don Manuel! Complimenti per come sai affrontare argomenti "scottanti" con grande intelligenza e umiltà, nel rispetto di tutto e di tutti. Sono sicura che nessun credente di "buona volontà" si disiscriverà dal canale. Grazie ancora per il tuo impegno e la tua costanza nel non farci mai mancare la Parola di Dio quotidianamente 🙏💙
Audacia e coraggio condite di umiltà, fedeltà e parresia, fedeltà al Vangelo, conoscenza del Magistero, attinenza al reale, proprietà di pensiero e di linguaggio, discernimento profetico, apertura promettente. Grazie don Manuel e molto chiaro. È così che dobbiamo affrontare e far respirare questioni e proiezioni profetiche per la Chiesa del futuro, grati per tutto ciò che abbiamo ereditato.
Come si fa a non capire dopo 11 anni di Pachamama, Amoris disgrazia, eresie, bugie, dice una cosa e poi il contrario, cambio del Padrenostro, rugiada, ecc, ecc, ecc, che sul trono di Pietro c'è un DISTRUTTORE VOLONTARIO E PERTINACE DELLA CHIESA CATTOLICA? bergoglio NON È IL PAPAAAAA!°
Buongiorno Don Manuel Mi sembra che lei metta in discussione troppe cose consolidate nella tradizione della Chiesa e nel vangelo. Il fatto che Gesù abbia scelto solo uomini come apostoli è molto molto significativo sul ruolo della donna e dell'uomo in fatto di sacerdozio. Nemmeno la Madonna è stata investita di un ruolo così importante !!! Ho impressione che poco a poco . . . stile rana bollita si vadano a smontare le verità del Vangelo. Idem sul celibato dei preti. Arrivederci
Don Manuel sempre estremamente preciso e chiaro. Prima di pensare al sacerdozio femminile, al quale oggi non sarebbero forse pronte nemmeno le stesse eventuali candidate, sarebbe opportuno pensare alla imperante leadership di tipo maschilista nelle nostre parrocchie e valutare, al di là del sacramento dell’ordine, se in certe parrocchie non possa essere sistematizzato e ufficializzato il ruolo di guida che in molte realtà viene di fatto esercitato da donne volontarie, catechiste, coordinatrici ecc..se occorrono decenni prima di accettare le donne sacerdote, riusciamo almeno a fare le parroche? Chi ha esperienze lavorative in cui c’è una leadership femminile avrà constatato che una guida illuminata o una guida dannosa non dipenda dal genere ma dalle qualità della persona.
Grazie don Manuel per gli strumenti che ci ha dato per la riflessione teologica, che mi porta a vederla come te. Per quel che riguarda la pratica, "S'i fossi papa..." (come direbbe Cecco Angiolieri) continuerei a promuovere la prerogativa del sacerdozio maschile perché nei paesi dove ancora c'è una distinzione netta dei ruoli di uomini e donne si creerebbe una situazione che per essere accettata concernerebbe persone ordinate con ruoli distinti, nettamente a sfavore delle donne. Mentre nella nostra società dove i ruoli non sono più legati al genere, le donne (ovvero il 50 % della popolazione) mantengono cominque per ragioni biologiche la prerogativa (onere o privilegio che sia) di dare alla luce la vita, quindi penso che riservare agli uomini, anzi... a una piccola parte degli uomini (cioè quelli che scelgono di consacrarsi che saranno sì e no un 5%) la prerogativa di amministrare i sacramenti, mi sembrerebbe quasi una parità. Discorso opposto per la gerarchia tecnica dei dicasteri vaticani ai cui vertici, si potrebbero mettere tranquillamente donne, laici, diaconi o semplici sacerdoti basta che siano eccellenze in materia e non necessariamente vescovi. Detto ciò siccome non sono papa ma sono Cecco: S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui, torrei le donne giovani e leggiadre: e vecchie e laide lasserei altrui 😂😂
@walterfugazza59 Certamente qui non è importante la Tradizione quanto l' innovazione per adeguarsi al mondo e giustificare il fatto di essere buoni anche senza Gesù Cristo e la Sua Croce.
Il cuoricino del sacerdote teologo la dice lunga su un certo compiacimento su giudizi diversi ma pur sempre di parte e opposti. Alla faccia dell' equilibrio...
@@flambardotuc8428 mi risulta che ci sono decine di milioni di persone al mondo che non credono in Cristo eppure sono "buone" persone... che facciamo con loro?
Come se dall'altra parte ci fosse la dolcezza e la fraternità a priori... non facciamo gli umani, cerchiamo di esserlo veramente senza dirci quanto siamo buoni a vicenda (atteggiamento che ha un nome gergale che evito per non andare sul volgare).
Salve don Manuel, grazie per il video, molto interessante e stimolante. Vorrei un feedback da parte sua su alcune riflessioni personali sul tema (alcune nate proprio dalla visione del video). Potremmo, si, pensare che la scelta di soli uomini sia stato un condizionamento dell'epoca, tuttavia se applichiamo qui questo discorso dovremmo applicarlo per tutto. Ad esempio, anche l'uso del pane durante l'ultima cena potrebbe essere stato un "condizionamento dell'epoca" (i numero di alimenti era molto ristretto e forse il pane era il più diffuso) tuttavia Cristo avrebbe potuto usare altro ... o al posto del vino, l'acqua. In virtù di ciò siamo tutti d'accordo nell'affermare che se oggi un presbitero pronuncia le parole della Consacrazione usando delle patatine esse non si transustanziano nel Corpo di Cristo, il sacramento non è valido! serve per forza il pane e il vino! Cristo avrebbe potuto usare altro?!?! boh forse si, motivo per cui ha scelto quegli alimenti non lo sappiamo (erano i più diffusi e significativi? forse si, ma allora qui ricadiamo nel fatto del condizionamento). Credo che una donna abbia tutte le facoltà per portare avanti un santo Ministero così come lo fanno oggi gli uomini, ma se Cristo ha scelto solo uomini forse non dovremmo attenerci a tale fatto cosi come ci atteniamo alla scelta del pane e del vino come specie per l'eucarestia???? altro esempio: il Battesimo, devo usare l'acqua se uso il vino non è più valido. In altre parole sto parlando della materia e della forma dei sacramenti ... la materia è necessaria e non posso scambiare il pane con le patatine, o in altre parole, nel caso dell'Ordine, il genere maschile non può essere considerato un accidente, ma è necessario affinché l'Ordinazione sia valida. Spero di essermi espresso bene. Altro aspetto che mi veniva in mente. Come ci insegna il CVII (se non ricordo male) l'insegnamento della Chiesa è dato dall'incontro della Sacra Scrittura, dal Magistero e dalla Tradizione (la stessa Scrittura nasce dalla Tradizione). Tutte e tre queste realtà sono espressione della volontà Divina diciamo (d'accordissimo ovviamente sul fatto che si può cambiare e che la Chiesa ha cambiato tante posizioni). Nel caso in esame, la Tradizione sul tema dell'Ordine Sacro lascia pochi equivoci (se non le per ciò che riguarda il diaconato femminile). Il sacerdozio è stato da sempre una prerogativa maschile e questo, credo, abbia un suo peso non da poco. E attenzione, qui non mi sto rifugiando nel ben noto: "si è sempre fatto così", la Tradizione in teoria avrebbe un "peso" quasi equivalente alla S. Scrittura. Grazie per l'ascolto. Un caro abbraccio.
Gesù non disprezzava le donne,anzi gli piacevano eccome(anche se pare proprio non dal punto di vista sessuale),solo che attribuiva loro un ruolo diverso e complementare rispetto agli uomini come del resto è nell'ordine naturale,gli uomini e le donne sono appunto complementari e non eguali è per questo che debbono formare coppie,non solo per motivi sessuali e procreativi Io e la mia compagna abbiamo 80 anni(io 25 giorni più di lei),quindi gli scopi sessuali e procreativi non ci sono più,ma lontano da lei mi sento incompleto
Don Manuel grazie!! Dopo il "corso" quaresimale, il commento quotidiano al Vangelo adesso questa riflessione :sono davvero doni immeritati che ricevo. Per chi come me non possiede una grande preparazione teologica, sentire queste tue argomentazioni sono di grande aiuto. Capisco il tuo timore ma la tua apertura a opinioni diverse e l'onesta ricerca del supporto storico e teologico arrichiscono anche le mie conoscenze e conferiscono una certa plausibilita alle mie opinioni che non sono poi così lontane dalle tue. Davvero grazie per questi nuovi e coraggiosi spunti di riflessione
In ogni caso vorrei farle un ulteriore plauso perché non è banale criticare in maniera costruttiva i pontefici mantenendo contemporaneamente un evidente fedeltà ad essi. Bravo
@@sandraboggio6536 ciao forse volevi rispondere al video in generale, per come hai messo la risposta appare come commento al mio specifico messaggio di congratulazioni a don Manuel per la sua coerenza alla fedeltà apostolica
@@AndreaDizzi-zt2numi pare che dica solo che ci sono stati motivi storici per cui la situazione è questa ma potrebbero non essercene di teologici e quindi in un momento diverso il diaconato femminile potrebbe avere una sua dimensione , esattamente come il diaconato maschile è sostanzialmente sparito per un periodo di tempo, esattamente come i sacerdoti si sono sposati nei tempi antichi, esattamente come la liturgia è cambiata molte volte... Secondo me bisogna distinguere una dottrina imperitura dalla pratica che risponde alle esigenze del tempo
Poche parole, confermo la mia iscrizione al canale!! E' bello che ci sia ancora modo di poter riflettere e ragionare sulla Chiesa e con la Chiesa; è un po' l'andare oltre che chiede il Vangelo di oggi per come la vedo io. Grazie perchè c'è tanto coraggio in questo video. Una domanda, è possibile che le diaconesse dei primi secoli siano riconducibili all'ordine delle Vergini?
Andare oltre...sempre... Matteo 5,17-20. 17 «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. 18 Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto.
Scrivo un pensiero da ex frequentatore di Chiesa che si sta riavvicinando alle questioni di fede cristiana proprio grazie ai video di don Manuel: la gente non si è mai allontanata dalla fede e dai suoi luoghi per la "confusione" data dal ragionare sui suoi punti fermi, ma proprio perché spesso e volentieri non si è ragionato del perché questi punti fermi siano tali, dandoli per scontati, come se bisognasse uniformarsi ad essi perché sì, e non perché ci fosse una ragione profonda dietro, che li motivava. A mio modesto parere se la chiesa avesse adottato un atteggiamento differente oggi non ci sarebbe una tale crisi di credenti, senza rinunciare a portare avanti il messaggio del vangelo, ma anzi rendendolo vivo e vibrante, in grado di rispondere realmente alle questioni esistenziali e dell'oggi
Narayana, è una tua opinione ma non provata. In realtà negli ultimi anni abbiamo avuti tanti sacerdoti che dal pulpito hanno detto cose non conformi alla Fede cattolica, e il risultato non è stato quello previsto (arriveranno a fiumi!) . In realtà molti sono andati via. Quanto poi a quelle che tu chiami paletti, sono sacramenti istituìti da Cristo, quindi la Chiesa non ha il potere di cambiare ciò che Cristo ha istituito. Se il Papa dovesse ordinare sacerdotesse queste non diventerebbero Tali, così come se io andassi sull'altare quello non diventerebbe il corpo di Cristo. Ma tu a queste cose sicuramente non credi. I sacramenti NON possono essere modificati dagli uomini. Lo dice don Manuel chiaramente
Oggi piu che mai ci si allontana dalla chiesa perché non c'è la vera fede di Gesù..essere cristiani praticanti significa sacrificio ,adempiere a cio che Cristo ha detto di fare..vivere del vangelo è bellissimo ,ma non è facile ,è una sfida per raggiungere la vita beata..non date retta a chi vi offre un vangelo facile dove tutto è concesso che tanto Dio perdona e prende tutti in paradiso cosi tanto per..Dio perdona chi si pente dei peccati e con la volontà cerca di camminare nella sua via...bisogna che si parli della confessione dove li nasce il perdono e la misericordia di Dio..conoscere i peccati mortali tutti..basta un solo peccato mortale per andare dritti all inferno ...bisogna conoscere la dottrina cristiana come Dio comanda ..l essere cristiano è un avventura e l obbiettivo di raggiingere la vita eterna
Rispetto la sua esperienza che a suo tempo fu anche la mia: io sono un convertito, mi sono riavvicinato alla fede cattolica in età adulta. Ma quando ho deciso di convertirmi, ho deciso che mi serviva la fede cattolica vera, "the brand experience" come dicono i competenti: non me ne facevo nulla di un mezzo e mezzo, una fede cattolica annacquata e compromessa con gli errori del tempo. Gesù nel vangelo ha parole molto dure sul sale scipito. Ma tanti preti di oggi, di fronte alla crisi di fede, invece si illudono che la soluzione possa essere proprio addolcire il sale, smussare gli angoli, annacquare i contenuti. Sarà un disastro per loro e per chi gli dà retta: "calpestati e gettati via".
@@francescopachera3603 conoscerete la verità e la verità vi renderera' liberi disse Gesù...non è buia ma è luce per amare Dio ...la vera gioia è fare la sua volontà...chi mi ama metterà in pratica i miei comandamenti disse...Dio è bontà infinita è l amore Lui stesso ..però non possiamo avere un Dio a nostro piacimento
La ringrazio non solo perché condivido in pieno ciò che dice nel video in maniera puntuale e semplice, ma soprattutto perché invita alla riflessione cioè stimola il ragionamento cosa che non tutti vogliono…fare o far fare 😅
Grande chiarezza teologica e anche storico-ecclesiastica, grazie! Sarebbe utile poter trovare queste riflessioni scritte da qualche parte, in questa forma sintetica esplicativa, a parte la preziosa bibliografia. Grazie ancora don Manuel, anche per la sincerità intellettuale e per l' atteggiamento tutt'altro che saccente ed arrogante di alcuni teologi che, quando si esprimono, lo fanno con la sicumera dell' infallibilità del loro verbo. Il dialogo teologico fatto con sincerità, chiarezza ed umiltà propositiva è prezioso.
Grazie don Manuel ci servono questi spunti per ragionare e mantenere vivo il nostro pensiero. Sono felice di par parte un una chiesa viva che si mette in discussione grazie ancora!
Sono perfettamente d'accordo con le sue riflessioni e conclusioni. Da anni provo a parlarne, ma la maggior parte dei sacerdoti è chiusa al dialogo su queste questioni. La ringrazio tantissimo. Mi dà speranza.
Io ho ancora fede nelle parole del signore, per cui le porte degli inferi non prevarranno. Se lei non ci crede, è ovvio che ha paura di un video su UA-cam!
È quello che temo anche io. Quando ero bambina non esistevano neppure le chierichett e le donne non potevano leggere in chiesa mentre adesso lo fanno perché altrimenti non ci sarebbe quasi nessuno dal momento che gli uomini vanno in chiesa soltanto se li tiri per i capelli
Video molto bello, proprio perché rigorosamente argomentato dal punto di vista teologico e storico, ma sempre comprensibile. Grazie tantissime . Sul tema: io avendo letto le lettere di Paolo, dalla mia adolescenza mi son chiesta perché le donne non potessero essere ordinate diaconi. Prima o poi secondo me succederà, ma di sicuro io non lo vedrò.
un grande contributo a questa questione così "scottante", una di quelle su cui la Chiesa si sta giocando la credibilità di fronte al mondo Grazie don Manuel!
La Chiesa non ha bisogno di essere credibile o dimostrare qualcosa al mondo. E' un istituzione così longeva proprio perche ci ragionano un secolo prima di prendere delle decisioni importanti anche se si passa per bigotti o tradizionalisti.
Sicuramente il tema è piuttosto complicato, ma questo video non lo è affatto. Anzi! E' di facile comprensione per tutti, interessante e scorrevole. Magari tutti i temi complicati fossero affrontati in maniera così intelligente e garbata..offrendo il proprio pensiero personale, ma riuscendo a stimolare in chi ascolta un proprio punto di vista e un desiderio di approfondimento. Questo è un dono non comune che io ho avuto la fortuna di ritrovare in alcuni miei professori. Grazie mille e complimenti!!!
Faccia video modernisti ! Bravo! Lei è un prete che insegna in seminario! Se vuole fare il battitore libero si tolga il colletto almeno! Ma la colpa non è sua, è di chi ce la tiene a fare quello che fa!
Ma basta dire che non si vuole più essere Cattolici ma Protestanti. il dramma é lo sconcerto che andando contro tutti i Papi e la Chiesa semina fra i fedeli.
Che fino argomentazioni sui contenuti! … del resto è così: quando non si hanno ragioni si attaccano le persone. Questo modo di pensare dove è scritto nella dottrina tradizionale?
Ci vorrebbero meno sacerdoti modernisti e più sacerdoti fedeli al magistero della Chiesa. Ci vorrebbero meno sacerdoti ansiosi di compiacere il mondo, al prezzo di scontentare Dio, e più sacerdoti ansiosi di compiacere Dio, al prezzo di scontentare il mondo.
GRAZIE! Nell'ordine (non sacro): per il coraggio, l'onestà intellettuale, la gioia della ricerca del vero, la passione, la gentilezza, il dono di luce. Penso che il modo migliore per ringraziarti sia diffondere quanto più possibile il video. (Chi predica sull'agire "in persona Christi" dovrebbe spiegare, ad esempio, qualcosa in più sul soffrire "in persona Christi" delle donne. Anche - ma non solo, ovviamente... - delle stigmatizzate riconosciute ufficialmente - o in via di riconoscimento - da parte della Chiesa).
Chi può dire di essere assimilata a Cristo più di Sua Madre? Eppure non risulta essere un ruolo istituzionale di Maria nella guida della prima comunità cristiana. Certo sarà stata il punto di riferimento degli apostoli ma sono sempre e solo gli apostoli a guidare la comunità. Maria è certamente più di tutte le sante e stigmatizzate della storia eppure non aveva un ruolo di guida attiva della comunità. Vogliamo dire che Cristo avesse pregiudizi anche nei confronti della Madre? Dai Vangeli apprendiamo inoltre che Cristo avesse delle “sorelle”, eppure solo di Giacomo, il fratello del Signore, si dice ( lo dice Eusebio di Cesarea che cita Egesippo) che divenne vescovo di Gerusalemme e dopo di lui Simone, un altro cugino del Signore. È possibile che se Cristo avesse voluto indicare per ruoli di responsabilità nella comunità anche le sue “ sorelle” ciò non sia stato tenuto in considerazione e tramandato??? No!
Grazie mille! Credo che lo stile faccia moltissimo in questo tipo di questioni, e il tuo dispone proprio all'ascolto 👏 credo che da un punto di vista teologico serva continuare a riflettere molto sulla questione dell'autorità dei pronunciamenti magisteriali (e sul tema dell'autorità e del potere in generale, in rapporto alla libertà di coscienza credente, e alla sinodalità), perché sorprende davvero molto che un pronunciamento così netto sull'argomento appartenga a un pontificato così recente! Come se ci fosse ancora uno scollamento profondo dalla realtà, tanto da non capirne i mutamenti radicali avvenuti, che vengono letti solo come "pericolosi". C'è tanto da camminare ancora... intanto grazie per la tua franchezza gentile 😊
Grazie per questa riflessione teologica, il problema della chiesa istituzione è che fa finta di interrogarsi, ma rimane sulle sue posizioni. Allora non lamentatevi perché le chiese si svuotano, non perché la gente ha perso la fede in Gesù Cristo, che rimane salda, ma perché manca l’adattamento ad un sentire fluido che ormai caratterizza il nostro tempo al quale bisognerebbe adattarsi per continuare a portare a tutti l’annuncio del Vangelo. Per fortuna ci sono ancora preti come lei che attraverso i media ci insegnano molto, ormai le parrocchie sono obsolete
Carissima Giovanna la Chiesa non fa finta di interrogarsi anzi in riferimento alle ultime ricerche sociologiche, ha preso sempre più consapevolezza di una condizione religiosa italiana declinata a ribasso e segnata da un progressivo allineamento dei modi del credere tra i sessi e tra le fasce di età, che possono essere così riassunti: una disomogeneità tra la dichiarazione di appartenenza al cattolicesimo e la pratica regolare; un continuo decremento dei livelli di interesse per la religione cattolica, con punte di sincretismo, di analfabetismo riguardo la dottrina egli insegnamenti del Magistero della Chiesa, di indifferentismo, di agnosticismo e di “ateismo esistenziale”, senza contare il fenomeno dei nones, i quali sono soprattutto giovani che non si identificano in alcuna religione e in alcun Dio. Certamente i media sono diventati oggi indispensabili veicoli di informazione e di formazione, ma non basta, le persone hanno bisogno di vere e sincere relazioni e queste possono essere coltivate e vissute all’interno di una comunità. Cara Giovanna le comunità parrocchiali non sono obsolete, mantengono tutto il loro valore e potenziale garantendo una presenza della chiesa locale sul territorio, si tratterà solo di prendere atto dei mutamenti in atto nella nostra società e di essere in grado di dare risposte adeguate, promuovendo la solidarietà, la fraternità, il desiderio di bene, di verità, di giustizia. Siamo chiamati a convertirci ad uno stile cristiano capace di relazione da persona a persona, da esperienza a esperienza, da “cuore a cuore”, una conversione caratterizzata dal dialogo, dall’ascolto, dall’empatia, dall’affettività, dalla prossimità, dalla solidarietà e dall’inclusione.
@@vincenzosarracino5423Le solite bergoglianate apostate ed eretiche,volemose bbene,immigraziinismo,l'Amazzonia,i pappagalli del Burundi,i matrimoni gay,la Comunione ai divorziati riposati,l'aborto,l'eutanasia,le bestemmie contro la B.S.V.Maria e Gesù meticciato... Devo continuare? Tutte le porcate più gravi,Dio puo` farsi da parte,VERO?
Carissimo don Manuel mi chiamo Vincenzo e sono un tuo confratello nel ministero sacerdotale, in questo tuo video richiami ad un certo punto alla nostra mente le parole di Papa Giovanni Paolo I nei brevi giorni del suo pontificato: “Dio è padre, ma è anche madre”. Certamente il Papa non intendeva parlare di caratteristiche sessuali di Dio, ma ricordarci che il potenziale che si nasconde nel maschile e nel femminile è assunto da tutta l’esperienza che Egli fa fare nella Sua opera salvifica. La Bibbia, di fatto, è ricca di immagini materne di Dio, però “Dio non viene mai qualificato né invocato come madre, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. Madre nella Bibbia è un’immagine ma non un titolo di Dio» (Benedetto XVI, Gesù di Nazaret). «Dio non è né uomo né donna, trascende pertanto la paternità e la maternità umane» (Catechismo n.239). Il rapporto tra paternità e maternità si fonda sulla Rivelazione ed inaugura sul solco degli insegnamenti di Cristo un nuovo dialogo tra l’uomo e la donna. Le relazioni fra uomo e donna non sono più prigioniere di competenze famigliari definite, si spostano sul piano spirituale e diventano confronti di anime. Paolo esprime precisamente questa realtà religiosa quando afferma che in Dio non c’è più uomo né donna, ma essi sono una sola cosa in Cristo. Certamente, e dobbiamo prenderne atto, nella Chiesa si assiste oggi ad un innegabile impegno per promuovere il riconoscimento dell’apporto delle donne alla costruzione quotidiana del vissuto ecclesiale. Lo stesso Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato non ha esitato a proclamare con una innegabile forza la necessità di «allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa» (EG 103). Papa Francesco, già con un motu proprio ha autorizzato l’istituzione di donne come accoliti, lettrici e catechiste, ereditando così una storia di pensieri e aprendo a prospettive che chiedono un discernimento. Questo processo di conversione renderebbe la Chiesa «polimorfa», come era del resto quella antica, nella quale erano presenti variegate esperienze ministeriali, al maschile e al femminile. Su queste basi e non su rivendicazioni di genere, nella Chiesa si potrebbe aprire una seria riflessione teologico pastorale per pensare alla possibilità che anche le donne, in un futuro ecclesiale tutto da costruire, possano ricevere gli ordini sacri come gli uomini e così anche il ministero sacerdotale, ordinato sacramentalmente, riceverebbe al massimo grado la sua piena completezza di un sacerdozio che esprima paternità e maternità. Ma la vedo molto dura in quanto ad oggi la Chiesa cattolica ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che l’ordinazione sacerdotale riservata solo agli uomini è una pratica stabilita da Cristo e fondata sulla tradizione apostolica e che non può essere modificata.
Caro don Vincenzo, considerato che Ordinatio Sacerdotalis è magistero definitivo (e peraltro la CDF ha chiarito che questa dottrina era già magistero infallibile della Chiesa universale, anche prima che intervenisse il Papa), la cosa non è solo molto dura, è proprio impossibile. Nessuna seria riflessione teologico pastorale può negare la dottrina definitiva. Altrimenti non è più cattolicesimo, è protestantesimo. Quello che io ho (mi pare civilmente) rimproverato a don Manual è proprio questo: con video del genere, lui mette il proprio personale “secondo me” al di sopra dell’autorità della Chiesa e del Papa, e insegna ai suoi follower a fare la stessa cosa. Di fatto trasmette una mentalità protestante. È molto grave per un prete.
Io la vedrei anche molto dura per la Chiesa di poter sopravvivere a se stessa senza Accettare che le donne abbiano esattamente le stesse possibilità degli uomini e dunque che siano prete vescovo cardinale. Ringrazierei intanto Papa Francesco per aver finalmente lasciato da parte il discorso traballante degli Apostoli tutti maschi. Ora parla di ministero mariano e ministero petrino. E già un passo avanti.
Vedo che Lei, caro Don Manuel, è uno di quelli a cui piace sentire solo quelli che la pensano come Lei, visto che ha cancellato subito i miei interventi. Però siccome la Verità è testarda mi permetto di riscrivere confidando nella sua tolleranza verso chi porta un pensiero cattolico che paradossalmente dovrebbe essere anche il suo! Ribadisco quindi che anticamente esisteva anche un “ordine delle vedove” molto in onore nella primitiva comunità cristiana e tuttavia nessuno ha mai pensato che fossero ministre ordinate. L’argomento del pregiudizio di Cristo riguardo alla scelta di donne come sue più dirette collaboratrici dettato da circostanze contingenti non regge: il Signore ha dato scandalo in quanto amico di pubblicani e prostitute e la prima testimone della Risurrezione era quella Maddalena da cui erano usciti sette demoni! Per di più la Madre di Cristo è sempre presente assieme ad alcune donne nell’ambito della cerchia apostolica e verosimilmente anche durante l’ultima Cena! perché dunque le prima degli Episcopi non è stata Colei che a buon diritto è detta Regina degli Apostoli? Se Cristo avesse manifestato l’intendimento di trasmettere anche attraverso le donne la sua presenza sacramentale lo avrebbe fatto chiaramente e la Chiesa lo avrebbe trasmesso fedelmente senza scandalizzarsene per motivi contingenti! D’altronde bisogna avere l’umiltà di accettare la Volontà del Fondatore del Cristianesimo anche se non la comprendiamo ed appare lontana dalle categorie sociologiche mondane verso cui si affretta il clero modernista! D’altronde ci potremmo anche interrogare sul perché il Figlio di Dio si è fatto Uomo! Perché non donna? E Perché magari non queer????!!! Vogliamo accusare Dio di avere pregiudizi di genere, Don Manuel? La via dell’ordinazione delle donne specie per il presbiterato è chiusa definitivamente dal Magistero di Giovanni Paolo II checche’ ne diciate lei ed i teologi alla page!! Se poi tutto è buono per essere buttato nel tritacarne della speculazione criptoeretica ( sempre meno cripto!) allora abbiate la coerenza di mettere in discussione tutto e magari di migrare verso lidi protestanti dove forse Lei e quelli che la pensano come Lei sarebbero più sereni e d a loro agio e non confonderebbero dolosamente la Fede dei semplici!
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C'è un problema di fondo nel tuo modo di approcciare questo argomento. Vedi l'ordine sacro come un onore e non come un compito, spesso difficilissimo. E quindi vedi nel fatto che soli uomini possano accedere all'ordinazione una ingiustizia. TI invito però a ribaltare il tuo punto di vista. Faresti forse un video simile per uno dei compiti più ingrati nella chiesa? Che ne so, se alla tal categoria di persone debba essere concesso il servizio di pulizia dei gabinetti dell'oratorio... No, perché pulire i gabinetti non è visto come un onore, anzi, quindi se anche qualcuno è escluso da questo servizio non la vedi come ingiustizia. Allora io ti propongo di guardare la vocazione all'ordine come un servizio, non come un onore. Un servizio che non ti pone sopra nessun altro per gloria. Anzi, uno dei servizi più difficili. Perché mai dovrebbe essere una ingiustizia se le donne non sono chiamate a questo compito? Anzi, le donne dovrebbero essere le prime a dire: benissimo! fatelo voi! Lasciate voi le vostre famiglie! Rinunciate voi alla genitorialità! Accettate voi il peso di sopportare la sofferenza di tutti i fedeli che vengono a confessarvi. Meno male che lo fate voi. Vista così non sgomiterebbero più per accedere agli ordini sacri. Il problema è che - se fai veramente un esame di coscienza - scoprirai che sotto sotto vedi l'ordine come un onore, anche se non lo ammetti o se ti inventi frasi tipo... è un dono meraviglioso che mi ha dato Dio. Se invece togli - davvero! - tutti gli onori dall'ordine sacro ti viene da piangere quando ricevi la vocazione. Piangi dicendo "perché io, Signore?" La realtà è che nella Chiesa ci sono tanti diversi ruoli che sono fondamentali per la chiesa e a cui accedono diversi gruppi di persone. E va bene così. L'essere donna non ha vietato a Santa Caterina di Siena di diventare dottore della Chiesa e di insegnare al Papa. Le donne hanno tanti altri ruoli nella Chiesa dove possono prestare il proprio servizio e farlo a un livello a cui molti diaconi, sacerdoti e vescovi non arriveranno mai. Ma davvero a un gigante della fede come Santa Caterina tu diresti "eh, però cavolo... non ha mai potuto fare la presbitera"? E' davvero una cosa rilevante? A un gigante della fede come San Francesco tu diresti "puf... era solo un diacono... manco prete era"? No. Perché l'essere ordinato non è un gradino in più nella scala di quando uno vive la fede, è un servizio. Esattamente come pulire i gabinetti dell'oratorio, fare la carità, o istruire nella fede. Dici: eh, ma perché le donne non possono essere ordinate? E io ti rispondo: e cosa c'è se siamo chiamati a servizi diversi?
Don Manuel, apprezzo molto la sua chiarezza di pensiero, che condivido interamente, sopratutto in tempi come questi, dove le vocazioni scarseggiano. Non vorrei che ciò le procurasse qualche "richiamo" dall'alto! La seguo sempre, desiderosa di ascoltare le sue spiegazioni e di apprendere sempre più.
Non ti preoccupare, chi lo ha messo e lo mantiene dove sta molto verosimilmente la pensa come lui. Ma quali “ problemi dall’alto”?!!! Vedrai che lo faranno vescovo!
Bellissima argomentazione teologica. Un piacere ascoltare, è molto affascinante la Teologia e la ringrazio sempre per i suoi bellissimi video. Detto ciò, premesso che non sono un esperto di Teologia, ma più ferrato in liturgia e musicologia liturgica in quanto organista e direttore di coro, credo che, come le ha affermato, è fondamentale considerare le circostanze in cui il Vangelo continua a vivere e riattualizzarsi e quindi il concetto fondamentale di inculturazione. Faccio un esempio con la musica liturgica (ambito a me più congeniale): nella nostra cultura, a differenza di altre, la pulsione ritmica non ha un valore mistagogico e di diretto collegamento con il divino ecco perché, per esempio, determinate percussioni hanno poco senso nel nostro rito e maggiormente in altri. Questo per dire che non esistono strumenti musicali indegni di essere ammessi al rito, ma giustificati da tratti culturali che sostanziano quel rito... così vale secondo me per i ministeri istituiti: credo che i cambiamenti in atto nella società daranno automaticamente la risposta affermativa a questo quesito anche perché ci sarà sempre maggior bisogno di diaconi e diaconesse in una chiesa in decisivo cambiamento per un modo che affronta sfide più complesse... diciamo che secondo me prorprio la portata ontologica dell'inculturazione è fondamentale per comprendere quanto Cristo, la sua Parola e la sua presenza nell'Eucaristia siano veramente universali. In questo, secondo me, a prescindere da diversi "esiti" dottrinali, abbiamo da imparare dai protestanti perché la diffusione della stampa, della Bibbia in tedesco diedero maggiore apertura culturale e mentale e quindi flessibilità nel capire come il magistero muta al mutare delle necessità circostanziali pur mantenendo inalterati i principi di fondo. Noi cattolici, purtroppo, a causa della storia della Chiesa, del suo potere temporale e soprattutto dell'infallibilità del Papa non abbiamo sviluppato tale apertura mentale, ma abbiamo sempre avuto bisogno di un tramite troppo presente tra Cristo nella sua parola e il tempo della storia... questo ha portato a vari fattori (come la fede popolare) che hanno spesso semplificato e ingessato troppo la visione delle cose facendo dire spesso a Cristo cose teologicamente nkn sostenibili o dimostrabili. Grazie ancora per questi bellissimi spunti di riflessione ❤
Grazie, grazie, grazie!!! Da sempre la penso nello stesso modo, senza sentirmi "Protestante". Ai tempi di Cristo le donne ed i bambini erano considerati esser inferiori, da questo tutti i limiti al riconoscimento del ruolo delle donne. C'è una riflessione sulla quale la Chiesa ha sempre glissato: Dio si è incarnato nel grembo di Maria! Dante la definisce "alta più che creatura... termine fisso d'eterno consiglio". Maria, la concepita senza peccato, è la prima "Sacerdote"... Quale immensa dignità! Non voglio certo paragonare tutte le donne a Maria, ma che almeno la Chiesa rifletta, abbandonando un maschilismo ormai inaccettabile, sulla pari dignità non solo a parole, ma nei fatti. Grazie ancora. Da Francescana Secolare mi sento molto confortata dal suo video.
Secondo me Gesù ha scelto solo apostoli maschi perché la cultura del tempo poneva molte limitazioni alle donne che ne avrebbero pregiudicato l attività a favore del Vangelo. Le cose sono cambiate e sono contenta che si stia ragionando su questi temi. Grazie Don Manuel, per questo video molto interessante❤
il problema di questo ragionamento è che suppone un Gesù timoroso di andare contro la cultura del tempo. Solo che poi leggiamo nei vangeli che Gesù non aveva problemi ad andare contro la cultura del tempo: quando abolisce il divorzio, quando chiama tra gli apostoli un pubblicano, quando guarisce l'emorroissa, quando insegna alla folla che dovrà mangiare il suo corpo - in particolare quell'episodio fa vedere che Gesù se ne frega se tanta gente lo abbandona, non fa compromessi sulla verità, e agli apostoli esterrefatti chiede "volete andarvene anche voi?" Perciò questo ragionamento non regge, non è coerente con il Gesù evangelico. Se Gesù ha scelto apostoli solo maschi, il motivo doveva essere un altro.
" Si è voluto, in particolare, che la presa di posizione di Gesù e degli Apostoli si spiegherebbe mediante l'influsso del loro ambiente e del loro tempo. Se Gesù - dicono - non ha conferito alle donne, e neppure a sua Madre, un ministero che le assimila ai Dodici, è perché le circostanze storiche non glielo permettevano. Nessuno, tuttavia, ha mai provato - ed è, senza dubbio, impossibile provarlo - che questo atteggiamento si ispiri solamente a motivi socio-culturali. L'esame dei Vangeli - come abbiamo visto - indica, al contrario, che Gesù ha rotto con i pregiudizi del suo tempo, contravvenendo largamente alle discriminazioni praticate nei confronti delle donne. Non si può, dunque, sostenere che, non chiamando le donne ad entrare nel gruppo apostolico, Gesù si sia semplicemente lasciato guidare da ragioni di opportunità. A più forte ragione, questo condizionamento socio-culturale non avrebbe trattenuto gli Apostoli nell'ambiente greco, dove queste discriminazioni non esistevano." Inter Insigniores
@@clangor5744Gesù certo non era timoroso, ma le circostanze culturali e i problemi che incontrava una donna non possono essere ignorati. Dopo la sua morte la prosecuzione del suo messaggio era richiesta agli apostoli ed indubbiamente avevano più probabilità di essere ascoltati se erano maschi. Ah, non sapevo che durante l ellenismo la donna si fosse tanto emancipata come tu hai spiegato😮
@@clangor5744 come potevano delle donne a quel tempo andare in giro da sole? Quale credito avrebbero avuto in una società ovunque totalmente maschilista?
Penso che abbia avuto un apprezzabile coraggio nell'esporsi in modo così chiaro, Don Manuel, ma il relativizzare troppo la scelta fatta da Gesù, mi sembra un grave errore, quasi il voler sminuirne la portata come se nostro Signore fosse succube totalmente della mentalità del tempo. Credo che prima di dire un o un ci si debba attenere con più rispetto al comportamento di nostro Signore. Ne si possa dire che il Signore sia rimasto vincolato a condizionamenti sociali e culturali della sua epoca, perché ai suoi tempi c'erano, fuori di Israele, sacerdotesse, ma anche, e soprattutto, perché Dio, fatto carne, é il Signore del tempo e non può essere in nessun modo, rimasto vittima della cultura del suo tempo. Il Signore Gesù ha scelto degli uomini per formare il collegio dei dodici Apostoli. e gli Apostoli hanno fatto lo stesso quando hanno scelto i collaboratori che sarebbero loro succeduti nel ministero. Il collegio dei Vescovi, con i quali i presbiteri, sono uniti nel Sacerdozio, rende presente e attualizza, fino al ritorno di Cristo, il collegio dei Dodici. La Chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal Signore stesso, per questo motivo l'ordinazione delle donne non é possibile (C.C.C. 1577). Ma saltiamo il Catechismo perché lei vuole riflettere senza legarsi ad esso. Dopo che Gesù ha disposto così, possiamo chiederci perché ha voluto fare così, penso che sia questo il punto che le sta a cuore nel video. Senza pretendere di dare una risposta esaustiva, si può partire dal fatto che l'Ordine Sacro é un Sacramento. Sacramento significa . A questo punto é necessario porsi un'altra domanda: ? La sessualità ha un significato, in quanto tale é ordinata alla sponsalità. Allora possiamo comprendere a quale altezza di comunione il Signore ci chiami: non una comunione qualunque, non una comunione come quella degli invitati alle nozze. Ma alla comunione propria dello sposo con la sposa, quella comunione per cui i due sono una cosa sola e tutti i tesori dello sposo diventano propri della sposa. Il Sacerdote, in quanto é immagine viva di Gesù é nello stesso tempo immagine viva dello sposo. Immagine viva di quello vero di cui lo sposo o la sposa umani sono solo un segno e un richiamo. Il Sacerdote é segno visibile e vivo di Gesù Cristo, lo sposo di ciascuno di noi. Questa motivazione si può trovare nella dichiarazione della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, circa la questione dell'ammissione delle donne al Sacerdozio Ministeriale (15 ottobre1976). Vi si legge "IL CRISTO E' LO SPOSO; LA CHIESA E' LA SUA SPOSA, che egli ama poiché se l'é acquistata col suo sangue e l'ha resa gloriosa, santa e immacolata e dalla quale é inseparabile".
Sulla definitività del magistero mi sembra di aver detto. L’amore tra Cristo e la Chiesa é sponsale, ma la Chiesa non è una realtà “femminile” e l’amore di Cristo per la chiesa non è sessuato. Perché un ministro donna non potrebbe amare in modo sponsale la Chiesa a immagine di Cristo?
@@donManuelBelli La domanda va rivolta alla ex Congregazione per la Dottrina della Fede che ha redatto il documento del 15 ottobre 1976 che le ho citato. Li trova molta più autorevolezza rispetto a ciò che io posso dire. Grazie per la cortese risposta.
@@donManuelBelli Ma allora, se lei si ritiene al di sopra di ogni documento della Chiesa, dei pronunciamenti dei Papi, del Catechismo, delle scelte fatte da Gesù......ci arrendiamo. Dice e fa cosa vuole e vince facile.😇
@@francescacrai21la Pontificia Commissione Biblica si espresse nel 1976, ove 17 biblisti internazionali furono unanimemente d'accordo sul fatto che il Nuovo Testamento non esclude l'ordinazione femminile. E 12 su 5 affermarono che l'ordinazione femminile non compromette il disegno di Dio. Cerchi quel documento
@@fefedp6125 Ma quella Commissione ha parlato col Papa ? Non sembra che lo abbia convinto, fefedp6125 (è il tuo vero nome ?) Se chiediamo al Biblista Rev. Padre Maggi, salta fuori qualsiasi cosa anche molto più innovativa. Io direi che se abbiamo un Papa va ascoltato. "ROMA LOCUTA, CAUSA FINITA" carissimo o carissima FEFEDP6125
Grazie per il video... su questo argomento papa Francesco, in un'intervista in aereo, aveva parlato delle sacerdotesse pagane al tempo dall'impero romano (e anche prima), che erano presenti e talvolta più importati dei sacerdtoti maschi. Il papa si chiedeva (senza risposta) come mai allora nella Chiesa non è stata fatta la medesima scelta (pur con tutte le chiarificazioni che hai spiegato nel video). È sicuramente un tema spinoso e credo che nessun papa avrebbe il coraggio di affrontare la questione... Grazie, in ogni caso, per la chiarezza nella esposizione!
Disamina alquanto imprecisa, le cui argomentazioni sono più di carattere personale (nonostante la parvenza oggettiva e i riferimenti “storici”) che realmente aperte alla comprensione della tradizione della dottrina. Stereotipo di genere? La creazione avrebbe questo vizio? Maschio e femmina: due vocazioni che si esprimono in una differenza feconda, in una reciprocità che si configura per effetto stesso della loro distinzione. L’errore è pensare a “dignità” diverse, non a differenti missioni e compiti. L’Ordine sacro richiede una conformazione a Cristo che trova senso anche nella identità sessuale perché quest’ultima è stata determinata dallo stesso Creatore. La questione della sessualità non è da interpretarsi in una prospettiva sociologica, bensì ontologica, come è ben rappresentato nell’ altissimo riferimento alla Vergine Santissima. 44 minuti di video per spingere in una direzione precisa… non è un servizio alla verità.
Ovvio, Cristo è maschio, il Padre pure … ma non vi rendete conto di quanto questa impostazione sia perversamente maschilista. Il Cattolicesimo è maschilista! Punto. Inutile cercare “scuse ontologiche”, ormai solo le religioni sessiste, repressive e anacronistiche non consentono il sacerdozio femminile. È questa la triste verità, la verità di un Papa che usa costantemente giri di parole per non apparire il gesuita conservatore che è.
"L’Ordine sacro richiede una conformazione a Cristo che trova senso anche nella identità sessuale".... lo dici tu che "trova senso" nella conformazione dell'identità sessuale. Mi pare una interpretazione come un'altra. Si potrebbe benissimo pensare che possa trovare senso nell'espressione della spiritualità e nell'anima (l'anima ha sesso?) e che l'identità sessuale non sia così importante. L'essere uomo nel senso di maschio in cosa rendeva differente Gesù? Ad opinione tua cosa Gesù avrebbe fatto di diverso, cosa avrebbe pronunciato diversamente, cosa sarebbe cambiato nel significato del suo sacrificio per l'umanità se avesse avuto una diversa identità sessuale?. Si è fatto uomo nel senso che si è fatto maschio o si è fatto uomo nel senso che si è fatto umano?. Se per quanto riguarda i profeti dell'Antico testamento certamente il ruolo umano "di uomini" è un fattore presente, mi pare che invece la figura di Cristo non presenti quei tratti di mascolinità, inteso nel senso religioso del termine, cioè del maschio che in quanto maschio per la religione deve assolvere certe funzioni di "pater familias" nella società. E non perché Cristo è stato ucciso giovane, semplicemente questo lato non è presente nei Vangeli perché non era lo scopo dell'esistenza di Cristo. Poi ammetto non di conoscere a menadito la dottrina cristiana (se sbaglio correggimi) ma il tuo discorso può passare magari per il Papa in quanto rappresentate di Dio Padre sulla terra, ma non mi sembra che i preti o officianti vari siano considerati dalla dottrina rappresentati di Dio sulla Terra, ma semplici officianti per l'appunto. Messaggeri di Dio, insigniti da Dio stesso tramite un rito sacro, ma non rappresentati di Dio sulla terra. Quindi perché il discorso sull'identità sessuale uguale a quella di Cristo?. Per quale motivo una donna non può essere ugualmente messaggera e interprete della parola di Dio?.
Caro don Manuel, grazie per il tuo prezioso SERVIZIO alla Chiesa, perché tale è! Il servizio del pensiero teologico. Prezioso perché coraggioso nel "fare teologia", cosa non scontata e anche per farla in un luogo (i social) che permette un libero confronto e un'accessibilità diffusa, oltre il rischio della chiusura di certi ambienti e linguaggi accademici. Tutti i ragionamenti che offri in questo video sono molto ben motivati e, per quanto possa contare, per me condivisibili. A tuo sostegno non posso fare altro che ribadire che la Chiesa è cambiata sia, come dici, nella comprensione teologica, quanto (dico una cosa scontatissima per te) anche e soprattutto nella prassi, anche e soprattutto sacramentale! Unico esempio, ma molto emblematico: la prassi della penitenza e non su aspetti marginali, ma su elementi centrali della sua prassi (ripetibilità o meno, durata, segretezza o pubblicità). Su quanto dici, davvero l'argomento del vincolo alla prassi di Cristo nello scegliere solo dodici UOMINI, anche secondo me, lascia il tempo che trova. È anzi interessante notare che su questo punto ci si ritenga vincolati in modo rigido, mentre altri aspetti di questa stessa prassi sono stati facilmente superati a fronte delle nuove esigenze pastorali e della missione della Chiesa. Ne cito uno: Gesù ha chiamato DODICI uomini e non era un numero poco importante, tanto che la Chiesa apostolica primitiva ha sentito subito la necessità di ripristinarlo quando venuto meno. Eppure, successivamente, la prassi si è liberata dal vincolo di questo numero. Questo superamento non è stato avvertito come un tradimento della prassi di Gesù. La smetto di scrivere, altrimenti si fa troppo lunga, però ancora GRAZIE per il tuo fare teologia con testa e cuore (quindi con amore... per la Chiesa!) e per farla SENZA IMPEDIMENTI perché testa e cuore li fai funzionare e questo è a gloria di Dio!
Video molto interessante don,grazie!..noi siamo devoti a Sanr'Apollonia e il nostro vecchio parroco ci diceva che era una diaconessa di mezza età...non c'è bisogno di ordini e nomi oggi,nella chiesa c'è posto per tutti e tutte,occorre profonda umiltà,disponibilità e tanta Fede e conoscenza di Dio.
Non so come ringraziarti x la chiarezza e per la profondità delle considerazioni che hai fatto. Come donna e cristiana mi sento purtroppo a volte considerata "di servizio" colei che può servire ma non può partecipare pienamente alla vita della chiesa. Purtroppo penso che il problema non sia se era indicato nel vangelo ma piuttosto una questione di potere! PS. Penso che non farai carriera😊
Grazie. Fin da bambina sognavo di diventare sacerdote... Celebravo la " Messa " con le mie bambole e l'Amore più grande della mia vita è GESÙ EUCARESTIA . GRAZIE.. PACE e GIOIA.
Grazie mille e, pur non essendo un teologo, condivido tutto. Don Manuel propongo altre due tematiche se vuole affrontarle: la questione del celibato e dell'ordinazione dei gay. Grazie mille
Il sacerdozio femminile non sarà mai ammesso nella Chiesa Cattolica. Non si tratta di chiusura verso le donne, ma di fedeltà alla Scrittura, al Magistero e alla Tradizione. Finchè si vuole restare Cattolici, bisogna riconoscere che le fonti (non modificabili) della Dottrina Cattolica sono tre: 1) Sacra Scrittura (la Bibbia): - Nella Sacra Scrittura Gesù dice chiaramente (in riferimento all'Eucaristia): "Fate questo in memoria di me" (1Cor 11,24). Lo ha detto in presenza dei Dodici, che erano tutti uomini. - In un altro passo dice "A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati" (Gv 19,23) (Sacramento della Confessione) e lo dice ai suoi Apostoli. Tutti gli Apostoli sono maschi. Perchè? Questo non lo sappiamo, ma se Gesù ha dato a dei maschi il comando di svolgere questi incarichi, e non lo ha dato alle femmine, lo ha fatto perchè vuole che siano dei maschi a farlo e non delle femmine. Conclusione: i Sacramenti celebrati da sacerdotesse femmine sarebbero nulli, non sarebbero Sacramenti. Vogliamo ricevere il Corpo e bere il Sangue di Cristo, o vogliamo invece mangiare un semplice pezzo di pane? Invece di parlare di diritti, domandiamoci le conseguenze. Qui si parla di salvezza delle anime, in altre parole del Paradiso o dell'Inferno. Non è forse meglio accettare la Volontà di Dio? Ricordiamoci piuttosto che è superbia mettere in discussione la Volontà di Dio (che non sbaglia mai, a differenza nostra). Invece di parlare di diritti, guardiamo alla Verità, ovvero al principio pietrino e al principio mariano. Chi è, fra i tutti i Santi, il più santo? Maria. E Maria è uomo o donna? Donna. Ed è coronata di gloria e di onore. E' madre della Chiesa. Più santa di tutti i sacerdoti. E' questa forse una discriminazione verso le donne? No, non lo è. Se Gesù ha scelto così, ha avuto le sue ragioni, e noi non possiamo metterle in discussione. Chi siamo noi per dire dire che Dio, che Dio Onnipotente Onnisciente Creatore del cielo e della terra, che Dio ha torto? Ricordiamoci piuttosto che Gesù ha sconvolto completamente il modo di ragionare della società di quel tempo: pensiamo solo alla schiavitù, che Gesù condanna. Riporto un pezzo di un documento che spiega la questione del rapporto fra Gesù e le donne: "È così che egli, con grande stupore dei suoi stessi discepoli, conversa pubblicamente con la Samaritana (cfr. Gv 4, 27); non tiene alcun conto dello stato di impurità legale dell'emorroissa (cfr. Mt 9, 20-22); lascia che una peccatrice lo avvicini presso Simone, il fariseo (cfr. Lc 7, 37 ss.); e, perdonando la donna adultera, si preoccupa di mostrare che non si deve essere più severi verso la colpa di una donna, che verso quella degli uomini (cfr. Gv 8, 11). Egli non esita a prendere le distanze rispetto alla legge di Mosé, per affermare l'eguaglianza dei diritti e dei doveri dell'uomo e della donna di fronte al vincolo del matrimonio (cfr. Mc 10, 2-11; Mt 19, 3-9). Nel suo ministero itinerante Gesù non si fa accompagnare soltanto dai Dodici, ma anche da un gruppo di donne: « Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni » (Lc 8, 2-3). In contrasto con la mentalità giudaica che non accordava grande valore alla testimonianza delle donne, come dimostra il diritto ebraico, sono tuttavia delle donne che hanno avuto, per prime, il privilegio di vedere il Cristo risorto, ed è ancora ad esse che Gesù affida l'incarico di recare il primo messaggio pasquale agli stessi Undici (cfr. Mt 28, 7-10; Lc 24, 9-10; Gv 20, 11-18), per prepararli a divenire i testimoni ufficiali della Resurrezione […]La comunità apostolica è rimasta fedele all'atteggiamento di Gesù. Nella piccola cerchia di coloro che si riuniscono nel Cenacolo dopo l'Ascensione, Maria occupa un posto privilegiato (cfr. At 1, 14). Eppure, non è lei che viene designata per entrare nel Collegio dei Dodici, al momento dell'elezione che porterà alla scelta di Mattia: coloro che sono presentati sono due discepoli, dei quali i Vangeli non fanno neppure menzione. Nel giorno di Pentecoste lo Spirito Santo discese su tutti, uomini e donne (cfr. At 2, 1; 1, 14), e tuttavia l'annuncio dell'adempimento delle profezie in Gesù fu proclamato da « Pietro e gli Undici » (At 2, 14)" Come emerge da questo scritto, non è assolutamente vero che la scelta di Gesù di avere, fra i Dodici, solo maschi, sia dovuta ai costumi dei tempi. - Inoltre, quella al sacerdozio è una vocazione, significa che Dio chiama. E Dio chiama secondo i Suoi progetti, non secondo i nostri progetti. Se Dio vuole un'uomo sacerdote, o se lo vuole monaco, o se lo vuole marito, quella è la cosa giusta per quell'uomo. - Il sacerdozio non è prerogativa maschile. Non è prerogativa né maschile né femminile. Esso è un incarico affidato agli Apostoli, ai Dodici, ad essi, e non a donne, è affidato questo ministero. Alle donne sono affidati altri ministeri, ma questo non fa discrimine né alla donna né all'uomo. - I sacerdoti hanno un grande compito da esercitare con profonda umiltà e hanno una grande responsabilità, di cui dovranno dare ragione a Dio su come l'hanno esercitata. Essere sacerdote è una responsabilità enorme. Non si tratta di diritti! Si tratta di anime. Si tratta della salvezza delle anime. - Qualcuno dice che le donne devono essere ammesse al sacerdozio solo per avere lo stesso potere degli uomini. Dove c'è scritto nel Vangelo che ciò che conta è il potere? Gesù nel Vangelo dice piuttosto che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi. Mica gli Apostoli hanno più dignità di Maria. La dignità, davanti a Dio, consiste nella santità. Fra tutti i Santi, la prima è Maria. Il secondo chi è? San Giuseppe, che non era un sacerdote, che non era neanche il vero padre di Gesù (il Padre di Gesù è Dio), che non aveva nessuna importanza sociale, che era poverissimo, che non era nessuno, se non un uomo che ha accettato la Volontò di Dio anche quando non la capiva, e che per questo è santo. - Si potrebbe obiettare che tutti i Dodici erano sia maschi che ebrei, eppure non è necessario essere ebrei per ricevere il Sacramento dell'Ordine. Eppure neanche questa obiezione regge: l'etnia è solo un qualcosa di morfologico ed esteriore, mentre la sessualità tocca l'intimo nucleo della persona. Si nota, dunque, come ci sia una differenza enorme e, dunque, questa obiezione non regge. - Infine, in Rom 16,1, San Paolo scrive: "Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è al servizio della Chiesa di Cencre". Il termine usato in greco per l'espressione "che è al servizio" è διάκονον ("diakonon") che significa semplicemente servitore, servo, ovvero colui che svolge un servizio, ma non c'entra niente col diaconato inteso come primo grado dell'Ordine sacro.
2) Tradizione Vivente (da distinguere dalla prassi pastorale e liturgica): Tutto questo è ovviamente confermato dalla Tradizione Vivente, ovvero da tutto quell'insieme di insegnamenti e comportamenti di fede e di morale (non di pastorale e liturgia) che non sono scritti nella Bibbia ma che la Chiesa crede poichè lo Spirito Santo l'ha insegnato ai fedeli. In questo caso, la Tradizione conferma ciò che la Scrittura insegna: solo gli uomini hanno avuto accesso a questo Sacramento (il Sacramento dell'Ordine) e sarà sempre così fino alla fine del mondo. Se Gesù lo avesse voluto, egli avrebbe dato questo ministero a Maria di Magdala e alle altre Marie. Non l'ha fatto, e dunque tale disposizione divina è definitiva. Se gli Apostoli lo avessero voluto, avrebbero consacrato donne, eppure, guidati dallo Spirito Santo, non l'hanno fatto (e ce n'erano tante di sante). Riporto un altro pezzo dello stesso documento di prima: "Alcune sette eretiche dei primi secoli, soprattutto gnostiche, vollero affidare l'esercizio del ministero sacerdotale a delle donne: tale innovazione fu subito rilevata e biasimata dai Padri, i quali la giudicarono come inaccettabile nella Chiesa […] La stessa tradizione è stata fedelmente salvaguardata dalle Chiese d'Oriente. La loro unanimità su questo punto appare tanto maggiormente degna di nota, quando si tenga conto che, circa molte altre questioni, la loro disciplina ammette una grande diversità" 3) Magistero (Gesù ha dichiarato che, quando il Papa si esprime su temi di fede e di morale in qualità di pastore e guida del popolo cristiano, come, per esempio, nella Ordinatio Sacerdotalis, egli è infallibile): - Così afferma il Santo Papa Giovanni Paolo II nella Ordinatio Sacerdotalis: “Pertanto, al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli, dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa”. - Papa Francesco ha inoltre istituito due commissioni, una risalente al 2016 e l'altra al 2018 (entrambe hanno terminato i propri lavori) riguardo alla possibilità di ordinazione femminile al diaconato. Il diaconato è il primo grado del Sacramento dell'Ordine, il secondo è il presbiterato e il terzo è l'episcopato. Presbiterato ed episcopato sono gradi del sacerdozio, invece un diacono non è ancora sacerdote. Quindi, se si guardasse solo alla Sacra SCrittura, potrebbero essere ordinate diaconesse delle donne. Tuttavia la Tradizione Vivente, nel corso della storia, ci dimostra che ciò non è mai accaduto (i documenti trovati da queste due commissioni dicono questo). Dunque, nè la Scrittura nè la Tradizione Vivente ci parlano di diaconesse donne (le uniche diaconesse esistenti erano dette così in quanto avevano dei ruoli, ruoli molto diversi da quelli maschili e che non c'entravano niente col Sacramento dell'Ordine) Ciò basta per sciogliere la questione e per dire che non se ne dovrebbe più parlare, che non si dovrebbe più discutere di ciò, che bisogna prenderlo come definitivo e che tutti devono imparare ad accettare la Volontà di Dio, come ci ha insegnato Gesù: "Non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22,42) Voglio fare infine questa osservazione: non si tratta di stare al passo coi tempi, di essere aperti o altro. Si tratta di essere cristiani, coerenti con l'insegnamento di Gesù e con quello della Tradzione e del Magistero (che, fra di loro, non si contraddicono mai). Prima di parlare, bisognerebbe studiare, documentarsi, domandarsi il perchè avvengano certi fatti. La fede cattolica non si basa sulle idee personali, ma su quello che Scrittura, Tradizione e Magistero insegnano. Si basa sull'umiltà di riconoscere che l'insegnamento di Dio vale di più del nostro. Si tratta di restare fedeli alla Chiesa, a Cristo, a Dio. Si tratta di avere il coraggio, anche in questi tempi di grande apostasia, ateismo e eresia, di avere il coraggio di annunciare la Verità. E piange il cuore vedere quanta ignoranza dilaghi fra coloro che si dicono cristiani e che nel loro cuore non accettano in toto l'insegnamento della Chiesa, fra coloro che si dicono teologi ma che sono eretici, fra coloro che sono sacerdoti (cioè pastori della Chiesa: in base al loro operato saranno giudicati) ma propongono ai fedeli la tiepidezza, la poca fede, la poca perseveranza. San Paolo l'aveva detto: "Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina" (2 Tm 4,3). Sta accadendo, ma i sacerdoti devono comunque predicare, non devono essere cani muti o, peggio ancora, non devono annunciare il falso. Bisogna annunciare la Verità, non la menzogna. Non si può mettere in discussione ciò che è Dottrina. Non bisogna conformarsi alle mode di questo mondo: noi siamo ma NEL mondo, ma non siamo DEL mondo. E, soprattutto, è pura ipocrisia incoraggiare un dibattito sul tema dell'ordinazione diaconale femminile, dopo che Papa Francesco ha dichiaratamente detto che le donne non possono essere ordinate diacono.
Io voglio chiedo e pretendo ricevere sacramenti "invalidi" da sacerdoti donne, per me vanno benissimo. A lei cosa gliene importa della validità dei sacramenti che ricevono gli altri? Si interessi ai suoi sacramenti
@Anna-mk7cl Peccato che quello che vuole lei non conti proprio niente. Conta solo la Volontà di Dio e la vocazione che Dio sceglie per la vita di ognuno di noi. E se Dio sceglie qualche uomo e non qualcun altro, ha i suoi motivi che noi dobbiamo sapere umilmente accettare. Prima di tutto la Chiesa Cattolica deve obbedire ai comandi che Dio ci ha lasciato, e questo è un motivo più che valido per non dare il Sacramento dell'Ordine alle donne. Inoltre, la missione della Chiesa è la gloria a Dio e la salvezza delle anime. Ora, per la salvezza è necessaria la Grazia di Dio, e questa Grazia si ottiene in modo ordinario coi Sacramenti, che devono essere validi, altrimenti tanto vale non riceverli propria. Altrimenti lei può comprare un pezzo di pane e mangiarselo. Fra ricevere Sacramenti invalidi e non riceverli proprio, non cambia niente per quanto riguarda la Grazia. E la Chiesa ha come missione la salvezza delle anime, di tutte le anime! L'inferno esiste ed è eterno. E non ci stanno solo i diavoli, ci sono anche le anime di tutti quelli che si ostinano a rifiutare la Grazia di Dio. E a me (che sono donna) importa dei Sacramenti degli altri perché esiste una cosa chiamata comunione dei Santi. Significa che il cammino verso la santità non è individuale, ma riguarda tutta la Chiesa. L'insegnamento dei Santi, in questa materia, è, ovviamente, unanime: per salvarsi bisogna contribuire alla salvezza dell'altro. E l'eresia è da combattere. Infine, il sacerdozio non è un diritto, il cristiano chiamato al sacerdozio non ha nessun merito. Dio lo riveste di Grazie. E quindi Dio è liberissimo di scegliere chi vuole sacerdote, chi vuole suora, chi vuole vergine, chi vuole eremita, chi vuole coniuge. Chi siamo noi per opporci? Il sacerdote ha un'enorme responsabilità da esercitare nell'umiltà. E di cui si dovrà rendere conto a Dio durante il giudizio particolare, ovvero il giudizio che accadrà subito dopo la nostra morte in cui Dio deciderà se mandarci in Paradiso/Purgatorio o all'Inferno. In ogni caso, quello che ha stabilito il Magistero, con la garanzia dell'infalllibilità dello Spirito Santo, non può essere cambiato, quindi non ha proprio senso discuterne. È così. Non si può scavalcare il Magistero.
Grazie Don Manuel! È giusto quello che dici, se si pensa all'importanza rivoluzionaria che Gesù dava alle donne rispetto a quei tempi poi....è lecito avanzare qualche cambiamento senza che la verità della Sua parola sia negata. Grazie per questi argomenti. Sarebbe interessante anche quello del celibato ... conoscere il tuo parere di teologo e di " Don Manuel " ❤
Aggiungerei l’argomento della leadership nelle comunità. Oggi il presbitero non è solo L’annunciatore della parola ma anche il detentore del potere. Questo comporta da un lato l’alzata di scudi, dall’ altro una aspirazione al comando. Se il criterio fosse il servizio non ci sarebbero perplessità.
allora prima di cambiare la dottrina, non potremmo cambiare la leadership? non potremmo dare potere alle donne, responsabilità alle donne, autorità alle donne... a prescindere dall'ordine presbiterale? se no facciamo un cortocircuito e rendiamo clericali pure le donne...
@@joseluisaltamirano1531 quelli che Lei dice è vero. Ci sono molte donne che praticamente mandano avanti delle parrocchie, cioè, sbrigano le incombenze pratiche, fanno catechismo ai bambini, aprono la chiesa, la puliscono, ecc. Ma non hanno nessun ruolo riconosciuto, in ogni caso non decidono: decide il parroco, anche se è quasi sempre assente perché magari ha due o tre parrocchie. Sono come il motore dell'automobile: servono solo a spingere la macchina, e non ci si accorge di loro, tranne quando vengono a mancare. In pratica secondo Lei in cosa potrebbe consistere questa leadership femminile? Perché se consiste nel servire, quella già c'è, e abbondantemente.
Se solo percepisse minimamente il male che fa ! Anche un solo piccolo scandalizzato che oggi non va in Chiesa perché ha perso fiducia nella sua istituzione e serietà. E il tutto grazie al discredito che lei porta sulla serietà dei pronunciamenti che da essa provengono. GRAVISSIMO IL VOSTRO OPPORSI AL MAGISTERO.
Grazie Don Manuel, argomentazione interessante e nello stesso tempo spinosa, preghiamo lo Spirito Santo, sempre presente nella Chiesa, affinché illumini le menti dei nostri Pastori,, noi umile gregge gioiremo per la decisione presa dai Pastori illuminati dal Santo Spirito.
Don Manuel ti ringrazio. Sono un tuo confratello e "collega" docente. Credo che questo video dimostri la tua competenza teologica e la tua genuinità umana e cristiana. Purtroppo non è facile aiutare i credenti a stare sugli argomenti anzichè dare fiato all'emotività e ai nodi psichici irrisolti...ancora grazie di cuore.
Come hai detto, la chiesa sta in piedi per il Vangelo, ma purtroppo non mi sembra che goda di ottima salute! Per me, ma e' solo la mia opinione, partendo dal presupposto che in duemila anni il ruolo della donna nella società sia cambiato e ci mancherebbe che non fosse cosi, i ministri donne potrebbero portare una nuova linfa alla chiesa cattolica, proprio in virtù di una diversa sensibilità e di un diverso approccio alla vita in generale, che fa della diversità uomo donna non una limitazione, ma un arricchimento. Grazie come sempre don Manuel ❤
Quindi il criterio non è di fede, ma antropologico e sociologico; siccome oggi e nei secoli la donna si comprende così, Gesù oggi aggiornerebbe molte cose. E dopodomani le aggiornerebbe ancora. Meno male che Gesù stesso ha detto: Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Don, secondo me hai solo semibato zizzania; in questo caso le buone intenzioni lastricano la tua strada verso il basso, e ti spiego perchè: secondo me questo non èil luogo adatto per parlarne, esattamente come per un malato è necessario recarsi dal medico e non trovare cure sui social, esistono luoghi e persone adeguati per accogliere le tue critiche o suggerimenti. Nella nostra parrocchia ci hanno invitato molte volte a partecipare agli incontri col vescovo, prima del sinodo. Perchè lui potesse lí riportare le argomentazioni che stanno a cuore alla gente. Il tuo discorso farà allontanare le persone vacillanti e spegnere i tiepidi. Non cosí dice Isaia.Uno stoppino vacillante penserá che la Chiesa, e non alcuni uomini di Chiesa, sia misogina e discrimonante. Una canna incrinata penserà che la Chiesa è divisa al suo interno perchè Gesú non basta a tenerla unita. Io sono una donna, sono fiera di essere donna, perchè un giorno una suora disse la bellezza delle donne nella Chiesa. Perchè c'è piú gioia nel dare che nel ricevere, e le donne danno sempre, nel nascondimento come Maria. Io non sento questo affanno per la conquista del presbiteriato, al limite per il diaconato. Penso che Gesù non ha avuto timore di portare la sua rivoluzione nel mondo e nel suo tempo; non ha esitato davanti all'adultera e alla folla di perbenisti pronti a linciarla; non ha taciuto davanti ai sadducei sul matrimonio; non si è curato del giudizio di alcuno quando è andato a casa di Zaccheo, o ha accettato le attenzioni della donna del profumo. Se avesse voluto, avrebbe chiamato fra i 12 anche una donna. Per esempio Marta. Io credo che uomini e donne abbiamo pari dignitá davanti a Dio, ma che ci ha fatti diversi. Pari dignità, nessuno migliore dell'altro, ma come dice san Paolo:" Siate sottomessi gli uni gli altri". Pretendere che vengano rispettati i miei diritti e le mie peculiaritá, non entra in contraddizione col fatto che non posso fare il prete. Non pretendo di assumere un ruolo che chiaramente non mi è stato designato. Perchè per servire, c'è tanto posto e tante occasioni. E questo lo penso in quanto io e in quanto donna nella società, come cristiana e persona di buon senso. Tu hai fatto un discorso sulla teologia che alle persone comuni poco importa. Quello che rimane sono le dita puntate sul papa, sulla Chiesa. La Chiesa nostra madre che ci accoglie sempre, che ci nutre con la parola, che ci conforta. Ma noi come adolescenti che vogliono emanciparsi, la accusiamo di essere retrograda, non al passo coi tempi che sono cambiati. Hai troppa fretta don. C'è ancora qualcuno che non si è abituato/rassegnato al concilio vaticano secondo, e tu giá pensi al terzo.
Carissima Ho già largamente partecipato a questa discussione, ma mi piacerebbe darti io una delle possibili risposte, spero accetterai. Che Gesù abbia personalmente nominato 12 apostoli maschi non deriva da una fonte storica. Sicuramente ha nominato quegli apostoli ma aver posto l' enfasi isul numero 12 e sul fatto che fossero tutti maschi non l ha stabilito Gesù. A Lui non serviva questo dato, perché Gesù non si e curato di realizzare le aspettative messianiche dei giudei. Per gli Evangelisti il discorso e diverso. Dovevano dimostrare che Gesù era il Messia e secondo i Giudei il Messia doveva ripristinare le 12 tribù di Israele-Giacobbe il quale ebbe 12 figli maschi secondo le scritture. E non per dimostrare che Gesù voleva per ministri solo uomini, questa è una argomentazione insostenibile. Anche Papà Francesco ha lasciato cadere questi argomento. Ora parla di ministero mariano e ministero petrino. Secondo lui il ministero mariano e' più importante, ma ancora non ha spiegato perché. La dottrina del ministero mariano e ministero petrino e stata formulata da un importante teologo, ma non mi pare di diritto divino Come vedi tu hai diritto di sostenere che non vorresti vedere ministri ordinati donne, ma non puoi sostenere che qusto principio è stato stabilito da Gesù, perché non e' vero. Ti auguro ogni bene. Buona giornata
@@Anna-mk7cl gentile signora ne abbiamo già parlato. "Che Gesù abbia personalmente nominato 12 apostoli maschi non deriva da una fonte storica", non è possibile essere cattolici e sostenere una tale tesi. I vangeli nominano i 12 apostoli. Se lei dice questo allora lei non crede al vangelo. Allora lei signora si mette fuori dalla Chiesa cattolica. Purtroppo lei è in grave confusione.
Don Manuel, ma perché ci dovremmo cancellare?? 😁 grazie per aver espresso la tua opinione che tra l'altro condivido, anche se sinceramente questa "diatriba" preti donne non l'ho mai sentita come impellente. Comunque mia mamma diceva: "Noi donne facciamo già tutto! Facciamo fare qualcosa anche agli uomini!" 😂 mia mamma aveva il senso dell'umorismo 😊 ciao Don! Un abbraccio ❤🙏🥰
Delle diaconesse. Non si ordini diacono una donna prima dei quarant'anni, e non senza diligente esame. Se per caso dopo avere ricevuto l'imposizione delle mani ed avere vissuto per un certo tempo nel ministero, osasse contrarre matrimonio, disprezzando con ci la grazia di Dio, sia anatema insieme a colui che si unito a lei. (Concilio di Calcedonia)
Nelle Costituzioni apostoliche si dice: Il Vescovo presiede con l'onore che spetta all'autorità di DIO ...., il diacono gli stia a fianco come Cristo al Padre... , la diaconessa sia da voi onorata a figura del Santo Spirito... e i presbiteri siano da voi considerati a figura degli Apostoli. (Libro secondo, 26 4-7) , libro VIII 17, 19 si parla all'ordinazione dei diaconi e delle diaconesse e pure dei suddiaconi che quindi erano ordinati e quindi in quel tempo (IV secolo) in area orientale era il suddiacono il primo grado dell' 0rdine. Ma poi siamo sicuri che Gesù abbia "ordinato" qualcuno nel senso che noi diamo a questa parola? Quando gesù dice alla Maddalena di Annunciare agli apostoli la sua Resurrezione non la chiama in qualche modo al ministero dell'apostolato che appunto consiste soprattutto nell'essere testimoni diretti della Resurrezione di Cristo? A volte, mi pare, che, nella Chiesa, Gesù Cristo venga preso più o meno sul serio in base alle proprie convinzioni pregiudizi.. (e anche io mi ci metto dentro purtroppo) . Grazie don Manuel. P.S. sono un "vecchio Diacono" che, finalmente il prossimo anno svolgerà il proprio ministero nella celebrazione Eucaristica con a fianco una donna istituita accolito, era ora!
Ottimo commento, grazie! Effettivamente Gesù non ha mai ordinato nessuno. E fai bene a ricordare l'invio della Maddalena. Tra l'altro, la presenza del vangelo di Maria Maddalena, attesta che una parte della Chiesa, purtroppo dichiarata eretica) l'aveva presa come modello apostolico. Si era apostoli, perché inviati. Poi la Chiesa ha dovuto organizzarsi, e, per carità, un po' di ordine e organizzazione ci vuole. Ma poi tutto è stato assolutizzato. E sui pregiudizi quando si tira in ballo il volere di Gesù: io penso sia normale, siamo tutti attirati da ciò che più ci parla, che non vuol dire che sia per forza ciò che ci aggrada, perché molte volte prestiamo orecchio alla nostra coscienza che ci invita anche a migliorarci. Ma siamo attratti da cose diverse, l'importante sarebbe esserne coscienti e relativizzare.
Grazie per il video e la riflessione che trovo ampia e ricca.
Mi permetto qualche sintetica osservazione, pur nel limitato spazio di questo commento.
Anzitutto mi preme ricordare uno noto ma non sempre richiamato principio: la teologia non è la fede. A partire da questo assunto, ritengo che i teologi debbano svolgere un lavoro che consiste non nel “contestare” le affermazioni di un papa o del magistero della Chiesa, ma nel farne emergere la plausibilità e la ragionevolezza. Come anche tu sostieni e affermi, questo è un dato che va messo all’inizio di ogni intervento che intenda sviscerare le conseguenze di determinate “proposte” o “ipotesi”...
Gli esempi che porti per far capire in che senso la teologia “sviluppa” il contenuto/dato rivelato sono interessanti.
Sul primo di questi esempi. È vero che direttamente il NT non menziona la Trinità, ma dai testi del NT emerge “chiaramente” che il Dio rivelato da Gesù sia proprio Padre e Figlio e Spirito Santo. Altrimenti nessuna teologia avrebbe approfondito e dato “nomi” al Dio cristiano. Quindi, attenzione alla divulgazione che potrebbe - a mio avviso - condurre a qualche equivoco.
In secondo luogo mi pare che sfugga, nell’attuale discussione, un altro elemento poco richiamato o chiarito: la tradizione (non le tradizioni!). Insieme alla Parola di Dio, questo secondo principio della rivelazione ha valore e non va sottovalutato. È nella tradizione che nasce la Scrittura e, allo stesso tempo, è la Scrittura che mantiene viva la Tradizione. In un circolo virtuoso. Mi pare che l’insistenza sulla “lettera” del NT sia un po’ eccessiva e non aiuti.
Penso che in questa direzione vada ricercato il senso della volontà di Gesù di affidare il ministero a uomini piuttosto che a donne. D’accordo sulla componente culturale dell’epoca storica in cui Gesù di Nazareth è vissuto. Tuttavia, ritengo che non sia solo questo elemento a sostenere la scelta che finora la Chiesa cattolica ha mantenuto. Ovviamente in certi discorsi (da bar) si fa riferimento quasi esclusivamente all’argomento della storia, della cultura centrata sul predominio maschile. Si sottace però - ed è un grave errore - la grande libertà con la quale Gesù si è anche sottratto ai “condizionamenti” del suo tempo.
Infine - per ora - non dimentichiamo che l’autorevolezza della Chiesa apostolica e subapostolica ha un valore “fondativo”.
In conclusione, poi, le opinioni che, partendo da alcune affermazioni di papa Francesco, si stanno esprimendo a proposito del ruolo della donna nella Chiesa si concentrino quasi esclusivamente sull’ammissione all’ordine sacro. Mentre “smaschilizzare” è molto più ampio di questo - non insignificante - elemento.
Pronti per continuare la discussione…
grazie a lei spero che Don Manuel tratti con rispetto almeno un Sacerdote
Non dimentichiamo inoltre che gli Anglicani hanno avuto uno scisma interno quando il loro primate è stato praticamente costretto controvoglia ad accettare "l'ordinazione femminile" (per quanto nella "chiesa" Anglicana non sussista una valida successione Apostolica).
Il 90% del dibattito tra i semplici fedeli è solo su punti del tipo:
-Sarebbe ora che le donne avessero più potere (tema ridicolo perché Gesù ha insegnato che chi vuol essere il più grande deve mettersi al servizio di tutti).
OPPURE:
-Non sono d'accordo perché le donne non saprebbero tenere il segreto della confessione (Tema altrettanto ridicolo).
Forse sarebbe il caso di farsi carico di una seria alfabetizzazione dei fedeli che abitualmente (mi si passi il termine) sono delle capre ignoranti con cui non si può minimamente ragionare sulla situazione della Chiesa perché non conoscono nulla e chi vuole conoscere qualcosa deve ricorrere al fai da te, finendo spesso nelle trame dei veggenti, mistici, approvati o riprovati
Inoltre ci sarebbe da rivedere drasticamente la situazione dei giovani che vorrebbero accedere al sacerdozio perché si sentono chiamati... Parlo per esperienza personale. Essere rifiutati perché si ha una malattia degenerativa non ha senso... Forse non sarei potuto essere di quelli che corrono a destra e manca, ma avrei potuto aiutare qualcuno in confessionale per esempio... Non parliamo poi degli studi... L'importante è che siano "studiati" questi seminaristi, per il resto poco importa, potrebbero anche essere dei satanisti e andrebbe bene ugualmente, li ordinano Presbiteri solo perché hanno passato gli esami.
Non so, trovo che la situazione attuale della Chiesa richieda già abbastanza lavoro senza aggiungere ulteriore carne al fuoco...
Mi sembrano osservazioni molto interessanti. Vera la grande libertà con cui Gesù è stato dentro il suo tempo; ma allora quali sarebbero le ragioni di fondo della sua scelta?
Io non ho proprio mancato di rispetto a nessuno: contesto le idee, mai le persone. Non cancello nessun messaggio, non censuro nessuno. Ma ogni idea è contestabile e criticabile: solo così il pensiero evolve. Non ho dato a nessuno dell'eretico, impostore, traditore, falso... cose fatte regolarmente con me. Sulle idee, rivendico il diritto di non essere d'accordo e di esprimerlo. Se questo è mancare di rispetto... allora abbiamo un'idea un po' troppo fascia di rispetto per i miei gusti, dove rispettare era dare ragione necessariamente.
@@donManuelBelli Penso sia proprio qui la radice da far emergere. In ogni caso, coloro che sono stati a Lui più vicini - gli apostoli e la chiesa subapostolica - hanno "continuato" la scelta di Gesù. Quindi, il discorso, da un piano meramente "storico", va portato ad un altro livello. Qui è possibile indagare la ragione profonda di una scelta che può rimanere nel tempo e che non è legata esclusivamente alla cultura e alla società del I sec. d.C. Ma qui certi teologi si scatenano, magari sostenendo che la posizione - ad es. - di von Balthasar che ha introdotto il principio mariano e petrino (e non solo) è frutto di una concezione parziale che andrebbe abbandonata per un approccio migliore. Quale debba essere questo (nuovo) approccio, per ora non è dato saperlo.
Inoltre, prima di lasciare i "grandi" sarebbe meglio approfondirli e non andare per slogan... ma siamo ad un altro livello che merita più riflessione.
Un altro elemento che mi permetto di far notare è questa quasi ed esclusiva insistenza sul ministero ordinato... A parole di sostiene che l'inserimento della donna nella Chiesa non deve focalizzarsi sul ministero, ma di fatto il dibattito va a parare lì. Poi, se è stato scorretto - bisognerà anche verificare come e in che senso - l'esercizio del ministero da parte dei "maschi", allora è necessario rivedere il ministero in quanto tale più che "scaricarlo" così com'è sulle spalle di altri soggetti...
Alla prossima.
Argomento spinoso su cui è importante confrontarsi con onestà e senza creare fazioni e barriere...e che tutto avvenga nella fedeltà al Vangelo e nel tentativo, non facile, di provare a "leggere" nel cuore di Dio.
Lo Spirito Santo porti Luce e Sapienza.
Pax
Non è facile perchè il vostro dio esiste solo nella vostra fantasia, creato a vostra immagine e somiglianza, il vangelo scritto chissà da chi ai tempi in cui la donna era lo stesso di una capra
Ma quand'è che crescete ? Non vi vergognate a trastullari con le favole ?
Complimenti e grazie, la samaritana, Marta e Maria, e tutte le donne nominate nel vangelo, nonostante l'epoca, trattate da Gesù alla pari, dovrebbero in effetti far riflettere. Speriamo che lo Spirito Santo soffi
Con tutte le cose che abbiamo da fare
Ma perché ci sono donne che hanno queste velleità
@@MariaTeresaCeladaperché magari le chiama lo Spirito Santo..🕊❤
Ma non è che questo spirito che vogliamo fare soffiare a tutti i costi nella nostra direzione non sono altro che gli sbuffi della nostra superbia?
@@AndreaDizzi-zt2nu lo spirito soffia dove vuole e tu non sai da dove viene... se dopo 2000 anni la questione si pone perché non dovrebbe essere lo spirito a richiamarla ? 🕊sempre che si parli tra credenti......
@@AndreaDizzi-zt2nu Centrato ed affodato !
Pienamente d’accordo. Documentato, argomentato e aperto all’oggi del mondo. Gesu’ e’ il vivente, vive in noi, nella sua Chiesa e in ogni donna e uomo di buona volonta’. Cammina con noi, progredisce con noi, ama in ogni tempo e ora, ama e dona la vita in questo nostro tempo dove donne e uomini provano a camminare insieme sullo stesso piano e con la medesima dignita’ umana.
Grazie Don Manuel. Affrontare un argomento cosi' come hai fatto e' da fuoriclasse!
@@filippo2725 il problema è che è un autogol. Non so se da fuoriclasse, ma un prete che insegna a non fidarsi della dottrina di fede della Chiesa, fa un autogol.
Grazie infinite Don Manuel. Amo ls Chiesa e cammino con la Chiesa, ma siamo appunto tutti in cammino e in continua conversione. Il Vangelo è libero e liberante. Come cristiana e come madre di giovani uomini e donne (spesso feriti dalla faciloneria con cui vengoko liquidate certe questioni) posso solo ringraziarti ❤
Gentilissimo Don Manuel, ho trovato questo suo video decisamente illuminante. Ne faró tesoro. Esso pone moltissime frecce in piú al mio arco dottrinale. Mi capita spesso di argomentare con diverse persone che con riviste e carrello, vorrebbero insegnarmi qualcosa su quel "Geova" che ritengono essere il Padreterno. Io ascolto, usando caritá cerco di spiegare certe differenze ed esagerazioni. Purtuttavia pare che chi debba ascoltare sia solo io, essi rifiutano qualsiasi esposizione di pensiero a loro non perfettamente omologato. Come diceva un mio caro vescovo .s.e. Mons. Mario Rossi, di V.M. parroco di Trecate e Poi Vescovo di Vigevano: " alle volte ci si sente come qualcuno che sta cercando di versare acqua su bottiglie tappate". Io oggi forse ho trovato un buon cavatappi per queste strane bottiglie. Un abbraccio fraterno. Pace e Bene😊😊😊😊
@@joseluisaltamirano1531 non entro in polemica, la saluto cordialmente.
Inizio la giornata benedicendo il Signore e pregandolo di donare il suo santo spirito e il discernimento ai sacerdoti, (le persone più importanti della terra perche sono le uniche che possono celebrare l'eucaristia) affinché possano vedere SEMPRE dove sta il bene e dove il male, e che al momento opportuno smascherino il male, in particolare quello che è camuffato da bene. Prego poi affinché non perdano mai la retta via e che non diano mai scandalo (col loro comportamento sbagliato potrebbero far perdere delle anime). Grazie don Manuel per gli spunti di riflessione che offri a chi ti ascolta
Grazie mille don Manuel. Abbiamo tanto bisogno come Chiesa di tornare a ragionare insieme con sensatezza! Grazie del tuo contributo e del tuo coraggio. Ti sostengo!
@nicomelato
A me pare che Ordinatio Sacerdotalis fosse abbastanza sensata.
Ma poi davvero dovremmo credere che per circa duemila anni la Chiesa abbia ragionato insensatamente, e solo adesso è arrivato chi ha capito tutto?
È bene ragionare con sensatezza di tutto ma non bisogna affezionarsi troppo all'idea della riforma ad ogni costo adattandosi ed adeguandosi alle mode del momento ed al politicamente corretto. Il sacerdozio è ministero di servizio al sommo grado, nella Chiesa cattolica è prescritto il celibato per i preti proprio per questo motivo. Le diaconesse erano sposate? All'epoca il corrispettivo maschile poteva sposarsi? Le idiozie di una presunta superiorità maschile le lasciamo perdere per amor di Cristo ma una differenziazione di ruoli credo che sia nelle cose e quello femminile non può essere compresso nel ministero del sacerdozio e nel servizio che ne deriva.
Ok il sole gira attorno alla terra
La chiesa è coerente con il dio che si è inventato ma aldifuori di questo angusto contesto sono una gabbia di matti
Grazie don Manuel per la tua chiarezza e la tua semplicità, le tue riflessioni mi aiutano molto, come parte della chiesa credo sia necessario provare a capire ceti meccanismi.
Giovanni Paolo II però è di un altro avviso e nella "Ordinatio Sacerdotalis" è stato molto chiaro: "4. Benché la dottrina circa l'ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini sia conservata dalla costante e universale Tradizione della Chiesa e sia insegnata con fermezza dal Magistero nei documenti più recenti, tuttavia nel nostro tempo in diversi luoghi la si ritiene discutibile, o anche si attribuisce alla decisione della Chiesa di non ammettere le donne a tale ordinazione un valore meramente disciplinare.
Pertanto, al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli [19], dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa."
Sergio D'Andrea
Esatto. E la sentenza è stata ripetutamente confermata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Oltretutto specificando che si tratta di magistero infallibile perché faceva già parte del magistero costante universale della Chiesa nel suo complesso. In questo caso il Papa ha confermato ma non ha tecnicamente aggiunto nulla di ulteriore.
Purtroppo don Manuel con questo video esce dalla giusta via e di fatto trasmette ai suoi follower una mentalità di tipo protestante. Insegna a mettere i propri personali "secondo me" al di sopra del magistero definitivo della Chiesa. Questo è molto grave per un prete.
Grazie don Manuel, per la chiarezza delle argomentazioni e la solidità dei richiami: ci insegna che la Chiesa vuole leggere la contemporaneità con autentico ascolto e pensiero libero da pregiudizi, desiderosa di ricercare la verità del Vangelo in ogni epoca, nei segni dei tempi. Grazie per la sua disponibilità ad offrirci insegnamenti teologici complessi con competenza e grande serenità e umiltà. Speriamo sempre e confidiamo nello Spirito Santo che ci illumina e ci guida. Un fraterno saluto in Cristo! 🤗
Non sono un teologo, dunque non mi esprimo sulle motivazioni teologiche, tuttavia mi sembra che bisogna tenere presente due questioni:
1 OPPORTUNITÀ: Nei suoi pronunciamenti, anche quelli di grado magisteriale, la Chiesa ha sempre tenuto in conto, come anche detto nel video, le circostanze concrete del tempo in cui si viveva, arrivando a dare delle regole stringenti appunto per salvaguardare la disciplina comune della Chiesa, senza naturalmente negare o almeno senza addentrarsi troppo in ambito sostanziale alle questioni; due esempi storici che si possono fare a riguardo: Jan Hus, eretico boemo del XIV-XV secolo, sosteneva con forza che tutti i fedeli durante l'Eucarestia dovessero comunicarsi, per fare una vera comunione, non solo con le particolari consacrate, ma anche con il Calice del vino; Lutero dice che una celebrazione in latino, non essendo compresa dalla stragrande maggioranza del popolo, non è in sè valida, se non appunto fatta in lingua volgare, perché il punto su cui sta o cade la validità ed efficacia del Sacramento è appunto la comprensione personale del fedele, che ne determina la volontà di ricevere lo stesso; ora, quando la Chiesa, a Costanza e a Trento, ribadì invece e anzi pose come obbligo che la comunione dei laici fosse solo con l'ostia e poi che la celebrazione era possibile solo in latino, intendeva certo contrastare l'errore formale dei due eretici di sopra, in quanto ogni specie consacrata contiene interamente tutto Cristo, perciò non manca nulla di Cristo nell'Ostia che non sia nel vino e viceversa, e che la validità (altra questione è la fruttuosità dei sacramenti) della celebrazione dipende in ultima analisi dalla valida ordinazione e dalla retta intenzione del ministro (vedere la preghiera "Ego volo celebrare missam" presente anche nella Terza Editio Typica del Messale Romano di San Paolo VI) e non dalla comprensione dei fedeli; tuttavia, non si intendeva dire che fosse contrario al Sacramento o blasfemo o impossibile in senso assoluto che anche i fedeli laici comunicassero al calice (cosa infatti oggi ammessa come possibilità, in certe circostanze come Cresime e Matrimoni dagli stessi libri liturgici o comunque con il permesso del Vescovo) o che, finendo nell'errore opposto a quello Laterano, che i sacramenti fossero validi solo se fatti in latino (infatti dopo il CVII le lingue vernacolo sono usate per tutti i Sacramenti, andando in realtà anche più in là purtroppo di quanto intendeva il CVII, che raccomandava comunque una certa conservazione della lingua latina come tesoro prezioso della Liturgia Romana). Quei provvedimenti disciplinari più che teologici erano motivati dall'arginare le teorie eretiche che prendevano piede in quei momenti e che sfruttava dei punti precisi per però colpire il patrimonio dottrinale nel suo insieme e di fatto rovesciare tutta la dottrina della Chiesa su tutti i punti, come i movimenti di Hus e Lutero hanno poi effettivamente fatto nella pratica. Ora, se non si hanno le fette di salame sugli occhi, non si può negare che i gruppi ecclesiali e moltissimi dei teologi che parlano apertamente di ordinazione di donne (salvo l'autore del video ovviamente) ne facciano un unico pacchetto e bandiera insieme ad altre questioni ben più controverse (vedendo in Germania e al loro recente sinodo nazionale: es matrimonio gay, aborto, concelebrazione con i protestanti, destrutturazione della gerarchia ecclestica e della suddivisione in Ecclesia docens et discens così come voluta da Cristo e definita dai Padri e dai concili ecumenici e dal Magistero) e per motivazioni non mi sembra molto teologiche ma più, ad essere Benigno, sociologiche, come ammesso da un teologo non certo passibile di simpatie conservatrici come il Cardinale Kasper. Ora, permettere una riforma su un punto delle istanze di questi gruppi eterodossi, come avrebbe creato scandalo e confusione ai tempi di Costanza e Trento, lo creerebbe anche adesso, perché le questioni si mischierebbero le une le altre e si darebbe l'impressione che nella Chiesa non esista più una verità stabile, ma al massimo una serie di opinioni in base al tempo e cultura del momento e variabili von le mode, rendendo così difficile credere all'assistenza dello Spirito Santo e al fatto che l'insegnamento della Chiesa è affidabile. Non voglio dire che allora, in modo ponziopilatesca, l'eventuale verità del poter conferire l'ordine alle donne non vada neanche considerata per mera paura di rivoluzioni o per tuzionismo esasperato, ma, tenendo presente la storia della Chiesa e come essa si è comportata in passato in circostanze simili, evitare di avviare processi che, sebbene giusti nella sostanza, rischiano di fare più male che bene, e aspettare piuttosto tempi più sereni e maturi in cui un tale provvedimento non ingenererebbe a catena un attacco alla dottrina complessiva della Chiesa, ma ne rappresenterebbe invece appunto un legittimo progresso, come appunto la comunione sotto le due specie o la liturgia in vernacolo.
2 MATERIA: credo che il ridurre la materia al solo genere sia riduttivo e fuorviante: nell'Eucaristia la materia del pane e del vino è vincolante non tanto per i significati teologici e mistici che stanno dietro al frutto della terra dei campi e del vigneto, ma perché Cristo usò pane e vino, e a ciò non si deroga nè si può derogare infatti neanche lì dove il simbolismo occidentale si perde (in Cina avrebbe a questo punto più senso usare il pane di riso, non di frumento). Nell'ordine mi pare che la necessità che l'ordinando sia BIOLOGICAMENTE maschio (cromosoma XY, e integro nella sua mascolinità fisica, come ci ricorda il caso di Origene) non sia necessità per mere motivazioni di simbolismo paterno o simile, ma perché per rappresentare Cristo vero uomo sessuato e MASCHIO serve appunto un uomo altrettanto biologicamente definito come MASCHIO, esattamente come ci fa del pane di frumento per l'Eucarestia, e non delle chips, del vino e non della Coca-cola o grappa e per il battesimo dell'acqua (H²O) e non della birra (ai tempi di Innocenzo III ci fu davvero un quesito del genere dalla Germania, a cui ovviamente si nego il permesso).
Ringrazio comunque per il video e l'opportunità di une discussione interessante a riguardo
Credo che necessiti un approfondimento in ambito di sacramentaria proprio per ciò che concerne la materia e la forma su cui in questo video si fa molta confusione. 22:43
Argomentazioni molto molto interessanti
Grazie, Don Manuel, per la chiarezza e il coraggio delle Sue opinioni e per la delicatezza
nei riguardi delle donne (poco diffusa nella chiesa). E' la prima volta che l'ascolto, conti-
nuero' a farlo con l'augurio di essere profeta.
Al tempo di Gesù la donna non era consideratOra ci sono fonte più colte emancipata.non si.possono paragonare a donne di quei tempi.
Grazie! Sai affrontare con competenza e passione anche gli argomenti piu difficili rendendoli accessibili a tutti. Personalmente condivido tutte le tue argomentazioni e Il tuo punto di vista ma soprattutto credo che la cosa piu importante del video sia stato l'aver messo in luce il fatto che la Chiesa è in continuo cammino e in continua ricerca. Non esistono risposte definitive a temi complessi come questo. La forza della Chiesa sta nel non smettere mai di interrogarsi. Hai avuto un sano coraggio e hai affrontato il tema nel migliore dei modi per competenza, garbo e anche un pizzico di sano umorismo. BRAVO!!!
@alessandroboer6099
Scusi ma quello che lei dice è inesatto: esiste la risposta definitiva a questo tema. E' quella data da Giovanni Paolo II con Ordinatio Sacerdotalis. L'ordinazione sacerdotale femminile è impossibile. Se non si crede alla definitività di OS, si esce fuori dalla comunità dei fedeli cattolici.
Grazie don Manuel. Argomento scottante, trattato con grande rispetto ed intelligenza. Credo che la chiesa sempre si debba adeguare ai tempi, mantenendo sì fede al Vangelo, ma appunto attualizzandone il messaggio. Grazie per questo video, spero davvero che possa anche solo far "accendere" un dibattito.
Grazie. E' importantissimo capire anche le dinamiche della chiesa di tutti i tempi. Difficile trovare qualcuno che ci faccia capire. Spero di cuore che ci siano altri video di questo livello di divulgazione di onestà divulgazione
Grazie mille Don Manuel!
Complimenti per come sai affrontare argomenti "scottanti" con grande intelligenza e umiltà, nel rispetto di tutto e di tutti.
Sono sicura che nessun credente di "buona volontà" si disiscriverà dal canale.
Grazie ancora per il tuo impegno e la tua costanza nel non farci mai mancare la Parola di Dio quotidianamente 🙏💙
Grazie Don Manuel, che dire... concordo su tutto quello che ha detto 👍 Grazie, grazie, grazie 🙏🙏🙏
Audacia e coraggio condite di umiltà, fedeltà e parresia, fedeltà al Vangelo, conoscenza del Magistero, attinenza al reale, proprietà di pensiero e di linguaggio, discernimento profetico, apertura promettente.
Grazie don Manuel e molto chiaro. È così che dobbiamo affrontare e far respirare questioni e proiezioni profetiche per la Chiesa del futuro, grati per tutto ciò che abbiamo ereditato.
Grazie di cuore don Gianluca!
Proiezioni profetiche? Canonizzare la volpe nel pollaio travestita da gallina non é né saggio,né tantomeno profetico.
Come si fa a non capire dopo 11 anni di Pachamama, Amoris disgrazia, eresie, bugie, dice una cosa e poi il contrario, cambio del Padrenostro, rugiada, ecc, ecc, ecc, che sul trono di Pietro c'è un DISTRUTTORE VOLONTARIO E PERTINACE DELLA CHIESA CATTOLICA?
bergoglio NON È IL PAPAAAAA!°
Io non ci vedo nè fedeltà al vangelo nè conoscenza al Magistero. E' solo sale scipito.
Buongiorno Don Manuel
Mi sembra che lei metta in discussione troppe cose consolidate nella tradizione della Chiesa e nel vangelo. Il fatto che Gesù abbia scelto solo uomini come apostoli è molto molto significativo sul ruolo della donna e dell'uomo in fatto di sacerdozio. Nemmeno la Madonna è stata investita di un ruolo così importante !!!
Ho impressione che poco a poco . . . stile rana bollita si vadano a smontare le verità del Vangelo.
Idem sul celibato dei preti.
Arrivederci
Bravissimo, grazie INFINITE.
Don Manuel sempre estremamente preciso e chiaro. Prima di pensare al sacerdozio femminile, al quale oggi non sarebbero forse pronte nemmeno le stesse eventuali candidate, sarebbe opportuno pensare alla imperante leadership di tipo maschilista nelle nostre parrocchie e valutare, al di là del sacramento dell’ordine, se in certe parrocchie non possa essere sistematizzato e ufficializzato il ruolo di guida che in molte realtà viene di fatto esercitato da donne volontarie, catechiste, coordinatrici ecc..se occorrono decenni prima di accettare le donne sacerdote, riusciamo almeno a fare le parroche? Chi ha esperienze lavorative in cui c’è una leadership femminile avrà constatato che una guida illuminata o una guida dannosa non dipenda dal genere ma dalle qualità della persona.
Questo è un luteranesimo dilagante,nuova malattia del Tempo.
Grazie don Manuel per gli strumenti che ci ha dato per la riflessione teologica, che mi porta a vederla come te. Per quel che riguarda la pratica, "S'i fossi papa..." (come direbbe Cecco Angiolieri) continuerei a promuovere la prerogativa del sacerdozio maschile perché nei paesi dove ancora c'è una distinzione netta dei ruoli di uomini e donne si creerebbe una situazione che per essere accettata concernerebbe persone ordinate con ruoli distinti, nettamente a sfavore delle donne. Mentre nella nostra società dove i ruoli non sono più legati al genere, le donne (ovvero il 50 % della popolazione) mantengono cominque per ragioni biologiche la prerogativa (onere o privilegio che sia) di dare alla luce la vita, quindi penso che riservare agli uomini, anzi... a una piccola parte degli uomini (cioè quelli che scelgono di consacrarsi che saranno sì e no un 5%) la prerogativa di amministrare i sacramenti, mi sembrerebbe quasi una parità.
Discorso opposto per la gerarchia tecnica dei dicasteri vaticani ai cui vertici, si potrebbero mettere tranquillamente donne, laici, diaconi o semplici sacerdoti basta che siano eccellenze in materia e non necessariamente vescovi.
Detto ciò siccome non sono papa ma sono Cecco: S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
e vecchie e laide lasserei altrui 😂😂
Bellissimo video. Complimenti.
L'aggressività dei commenti dimostra che la cosiddetta fedeltà alla tradizione viene spesso usata per dare fiato alle cattiverie che abbiamo dentro.
Non spesso... sempre.
@walterfugazza59
Certamente qui non è importante la Tradizione quanto l' innovazione per adeguarsi al mondo e giustificare il fatto di essere buoni anche senza Gesù Cristo e la Sua Croce.
Il cuoricino del sacerdote teologo la dice lunga su un certo compiacimento su giudizi diversi ma pur sempre di parte e opposti. Alla faccia dell' equilibrio...
@@flambardotuc8428 mi risulta che ci sono decine di milioni di persone al mondo che non credono in Cristo eppure sono "buone" persone... che facciamo con loro?
Come se dall'altra parte ci fosse la dolcezza e la fraternità a priori... non facciamo gli umani, cerchiamo di esserlo veramente senza dirci quanto siamo buoni a vicenda (atteggiamento che ha un nome gergale che evito per non andare sul volgare).
Grazie don Manuel per questa riflessione profonda e stimolante!!! Sei grande 🔝
Grazie don Manuel, mi piace la onestà intellettuale perché porta alla Verità con il ragionamento e ispirazioni sapienziali
Don Emmanuele sempre esaustivo, grazie. Gesù la benedica e Santissima Madre Maria la protegga.
Salve don Manuel, grazie per il video, molto interessante e stimolante. Vorrei un feedback da parte sua su alcune riflessioni personali sul tema (alcune nate proprio dalla visione del video).
Potremmo, si, pensare che la scelta di soli uomini sia stato un condizionamento dell'epoca, tuttavia se applichiamo qui questo discorso dovremmo applicarlo per tutto. Ad esempio, anche l'uso del pane durante l'ultima cena potrebbe essere stato un "condizionamento dell'epoca" (i numero di alimenti era molto ristretto e forse il pane era il più diffuso) tuttavia Cristo avrebbe potuto usare altro ... o al posto del vino, l'acqua. In virtù di ciò siamo tutti d'accordo nell'affermare che se oggi un presbitero pronuncia le parole della Consacrazione usando delle patatine esse non si transustanziano nel Corpo di Cristo, il sacramento non è valido! serve per forza il pane e il vino! Cristo avrebbe potuto usare altro?!?! boh forse si, motivo per cui ha scelto quegli alimenti non lo sappiamo (erano i più diffusi e significativi? forse si, ma allora qui ricadiamo nel fatto del condizionamento). Credo che una donna abbia tutte le facoltà per portare avanti un santo Ministero così come lo fanno oggi gli uomini, ma se Cristo ha scelto solo uomini forse non dovremmo attenerci a tale fatto cosi come ci atteniamo alla scelta del pane e del vino come specie per l'eucarestia???? altro esempio: il Battesimo, devo usare l'acqua se uso il vino non è più valido.
In altre parole sto parlando della materia e della forma dei sacramenti ... la materia è necessaria e non posso scambiare il pane con le patatine, o in altre parole, nel caso dell'Ordine, il genere maschile non può essere considerato un accidente, ma è necessario affinché l'Ordinazione sia valida.
Spero di essermi espresso bene.
Altro aspetto che mi veniva in mente. Come ci insegna il CVII (se non ricordo male) l'insegnamento della Chiesa è dato dall'incontro della Sacra Scrittura, dal Magistero e dalla Tradizione (la stessa Scrittura nasce dalla Tradizione). Tutte e tre queste realtà sono espressione della volontà Divina diciamo (d'accordissimo ovviamente sul fatto che si può cambiare e che la Chiesa ha cambiato tante posizioni). Nel caso in esame, la Tradizione sul tema dell'Ordine Sacro lascia pochi equivoci (se non le per ciò che riguarda il diaconato femminile). Il sacerdozio è stato da sempre una prerogativa maschile e questo, credo, abbia un suo peso non da poco. E attenzione, qui non mi sto rifugiando nel ben noto: "si è sempre fatto così", la Tradizione in teoria avrebbe un "peso" quasi equivalente alla S. Scrittura.
Grazie per l'ascolto. Un caro abbraccio.
Gesù non disprezzava le donne,anzi gli piacevano eccome(anche se pare proprio non dal punto di vista sessuale),solo che attribuiva loro un ruolo diverso e complementare rispetto agli uomini come del resto è nell'ordine naturale,gli uomini e le donne sono appunto complementari e non eguali è per questo che debbono formare coppie,non solo per motivi sessuali e procreativi
Io e la mia compagna abbiamo 80 anni(io 25 giorni più di lei),quindi gli scopi sessuali e procreativi non ci sono più,ma lontano da lei mi sento incompleto
Grazie , mi ha aiutato a riflettere ma è un argomento delicatissimo .
Don Manuel grazie!! Dopo il "corso" quaresimale, il commento quotidiano al Vangelo adesso questa riflessione :sono davvero doni immeritati che ricevo.
Per chi come me non possiede una grande preparazione teologica, sentire queste tue argomentazioni sono di grande aiuto. Capisco il tuo timore ma la tua apertura a opinioni diverse e l'onesta ricerca del supporto storico e teologico arrichiscono anche le mie conoscenze e conferiscono una certa plausibilita alle mie opinioni che non sono poi così lontane dalle tue. Davvero grazie per questi nuovi e coraggiosi spunti di riflessione
In ogni caso vorrei farle un ulteriore plauso perché non è banale criticare in maniera costruttiva i pontefici mantenendo contemporaneamente un evidente fedeltà ad essi. Bravo
Come mai nessuno ricorda il passo del vangelo dove le prime apostole sono state le donne che hanno annunciato la resurrezione di Gesù?
@@sandraboggio6536 ciao forse volevi rispondere al video in generale, per come hai messo la risposta appare come commento al mio specifico messaggio di congratulazioni a don Manuel per la sua coerenza alla fedeltà apostolica
@@GianmarioMarrelli😅😅😅
Mi sembra apertamente in contraddizione con il Magistero e la Tradizione della Chiesa. Altro che plauso!
@@AndreaDizzi-zt2numi pare che dica solo che ci sono stati motivi storici per cui la situazione è questa ma potrebbero non essercene di teologici e quindi in un momento diverso il diaconato femminile potrebbe avere una sua dimensione , esattamente come il diaconato maschile è sostanzialmente sparito per un periodo di tempo, esattamente come i sacerdoti si sono sposati nei tempi antichi, esattamente come la liturgia è cambiata molte volte... Secondo me bisogna distinguere una dottrina imperitura dalla pratica che risponde alle esigenze del tempo
Grazie don Manuel. È sempre un piacere seguirla!
Grazie don Manuel! Come sempre molto chiaro e molto esaustivo.
Grazie !
Sempre esaustivo, chiaro e semplice. Grazie don!!!!
Poche parole, confermo la mia iscrizione al canale!! E' bello che ci sia ancora modo di poter riflettere e ragionare sulla Chiesa e con la Chiesa; è un po' l'andare oltre che chiede il Vangelo di oggi per come la vedo io. Grazie perchè c'è tanto coraggio in questo video. Una domanda, è possibile che le diaconesse dei primi secoli siano riconducibili all'ordine delle Vergini?
Andare oltre...sempre...
Matteo 5,17-20. 17 «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. 18 Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto.
Bellissimo e interessante, grazie infinite don Manuel per il coraggio e la chiarezza nel trattare l'argomento ❤ Buona vita!
Scrivo un pensiero da ex frequentatore di Chiesa che si sta riavvicinando alle questioni di fede cristiana proprio grazie ai video di don Manuel: la gente non si è mai allontanata dalla fede e dai suoi luoghi per la "confusione" data dal ragionare sui suoi punti fermi, ma proprio perché spesso e volentieri non si è ragionato del perché questi punti fermi siano tali, dandoli per scontati, come se bisognasse uniformarsi ad essi perché sì, e non perché ci fosse una ragione profonda dietro, che li motivava. A mio modesto parere se la chiesa avesse adottato un atteggiamento differente oggi non ci sarebbe una tale crisi di credenti, senza rinunciare a portare avanti il messaggio del vangelo, ma anzi rendendolo vivo e vibrante, in grado di rispondere realmente alle questioni esistenziali e dell'oggi
Narayana, è una tua opinione ma non provata. In realtà negli ultimi anni abbiamo avuti tanti sacerdoti che dal pulpito hanno detto cose non conformi alla Fede cattolica, e il risultato non è stato quello previsto (arriveranno a fiumi!) . In realtà molti sono andati via. Quanto poi a quelle che tu chiami paletti, sono sacramenti istituìti da Cristo, quindi la Chiesa non ha il potere di cambiare ciò che Cristo ha istituito. Se il Papa dovesse ordinare sacerdotesse queste non diventerebbero Tali, così come se io andassi sull'altare quello non diventerebbe il corpo di Cristo. Ma tu a queste cose sicuramente non credi. I sacramenti NON possono essere modificati dagli uomini. Lo dice don Manuel chiaramente
Oggi piu che mai ci si allontana dalla chiesa perché non c'è la vera fede di Gesù..essere cristiani praticanti significa sacrificio ,adempiere a cio che Cristo ha detto di fare..vivere del vangelo è bellissimo ,ma non è facile ,è una sfida per raggiungere la vita beata..non date retta a chi vi offre un vangelo facile dove tutto è concesso che tanto Dio perdona e prende tutti in paradiso cosi tanto per..Dio perdona chi si pente dei peccati e con la volontà cerca di camminare nella sua via...bisogna che si parli della confessione dove li nasce il perdono e la misericordia di Dio..conoscere i peccati mortali tutti..basta un solo peccato mortale per andare dritti all inferno ...bisogna conoscere la dottrina cristiana come Dio comanda ..l essere cristiano è un avventura e l obbiettivo di raggiingere la vita eterna
Rispetto la sua esperienza che a suo tempo fu anche la mia: io sono un convertito, mi sono riavvicinato alla fede cattolica in età adulta.
Ma quando ho deciso di convertirmi, ho deciso che mi serviva la fede cattolica vera, "the brand experience" come dicono i competenti: non me ne facevo nulla di un mezzo e mezzo, una fede cattolica annacquata e compromessa con gli errori del tempo.
Gesù nel vangelo ha parole molto dure sul sale scipito. Ma tanti preti di oggi, di fronte alla crisi di fede, invece si illudono che la soluzione possa essere proprio addolcire il sale, smussare gli angoli, annacquare i contenuti.
Sarà un disastro per loro e per chi gli dà retta: "calpestati e gettati via".
@@antonellobenone7628che visione buia del Padre.
@@francescopachera3603 conoscerete la verità e la verità vi renderera' liberi disse Gesù...non è buia ma è luce per amare Dio ...la vera gioia è fare la sua volontà...chi mi ama metterà in pratica i miei comandamenti disse...Dio è bontà infinita è l amore Lui stesso ..però non possiamo avere un Dio a nostro piacimento
La ringrazio non solo perché condivido in pieno ciò che dice nel video in maniera puntuale e semplice, ma soprattutto perché invita alla riflessione cioè stimola il ragionamento cosa che non tutti vogliono…fare o far fare 😅
Prenda lezioni da padre Minutella lei è molto confuso,ma dove ha studiato ? Nello stesso seminario di Bergoglio?
GRAZIE del coraggio, ma gli esempi che fai sono così chiari che aiutano la riflessione. Sempre grazie
Grazie. Bellissimo
Grande Don Manuel per la chiarezza ❤
Grande chiarezza teologica e anche storico-ecclesiastica, grazie! Sarebbe utile poter trovare queste riflessioni scritte da qualche parte, in questa forma sintetica esplicativa, a parte la preziosa bibliografia. Grazie ancora don Manuel, anche per la sincerità intellettuale e per l' atteggiamento tutt'altro che saccente ed arrogante di alcuni teologi che, quando si esprimono, lo fanno con la sicumera dell' infallibilità del loro verbo. Il dialogo teologico fatto con sincerità, chiarezza ed umiltà propositiva è prezioso.
Grazie don Manuel ci servono questi spunti per ragionare e mantenere vivo il nostro pensiero. Sono felice di par parte un una chiesa viva che si mette in discussione grazie ancora!
Sono perfettamente d'accordo con le sue riflessioni e conclusioni. Da anni provo a parlarne, ma la maggior parte dei sacerdoti è chiusa al dialogo su queste questioni.
La ringrazio tantissimo. Mi dà speranza.
Scusa, ma di quale speranza parli , ma dai... perché bisogna sempre cambiare qualcosa , se una persona è credente gli interessa poco i cambiamenti .
Se continuate così,si rimanete du gatti e le chiese chiudono.Detto da un credente.
Certo sembra che si faccia a gara a chi la spara più moderna e più grossa.
Io ho ancora fede nelle parole del signore, per cui le porte degli inferi non prevarranno. Se lei non ci crede, è ovvio che ha paura di un video su UA-cam!
È quello che temo anche io. Quando ero bambina non esistevano neppure le chierichett e le donne non potevano leggere in chiesa mentre adesso lo fanno perché altrimenti non ci sarebbe quasi nessuno dal momento che gli uomini vanno in chiesa soltanto se li tiri per i capelli
Ciò che tiene la Chiesa viva da 2000 anni è lo Spirito Santo, non lo Zeitgeist
Video molto bello, proprio perché rigorosamente argomentato dal punto di vista teologico e storico, ma sempre comprensibile. Grazie tantissime . Sul tema: io avendo letto le lettere di Paolo, dalla mia adolescenza mi son chiesta perché le donne non potessero essere ordinate diaconi. Prima o poi secondo me succederà, ma di sicuro io non lo vedrò.
un grande contributo a questa questione così "scottante", una di quelle su cui la Chiesa si sta giocando la credibilità di fronte al mondo
Grazie don Manuel!
La Chiesa non ha bisogno di essere credibile o dimostrare qualcosa al mondo. E' un istituzione così longeva proprio perche ci ragionano un secolo prima di prendere delle decisioni importanti anche se si passa per bigotti o tradizionalisti.
Proprio come Gesù sulla croce .
La storia sì ripete
un demonio vestito a prete .
VADE RETRO SATANAZZO
Gesù ci liberi dal tuo lazzo
*Amen*
Infatti la Chiesa non dovrebbe essere del mondo 🫠
Sicuramente il tema è piuttosto complicato, ma questo video non lo è affatto. Anzi! E' di facile comprensione per tutti, interessante e scorrevole. Magari tutti i temi complicati fossero affrontati in maniera così intelligente e garbata..offrendo il proprio pensiero personale, ma riuscendo a stimolare in chi ascolta un proprio punto di vista e un desiderio di approfondimento. Questo è un dono non comune che io ho avuto la fortuna di ritrovare in alcuni miei professori. Grazie mille e complimenti!!!
Faccia video modernisti ! Bravo! Lei è un prete che insegna in seminario! Se vuole fare il battitore libero si tolga il colletto almeno! Ma la colpa non è sua, è di chi ce la tiene a fare quello che fa!
Ma basta dire che non si vuole più essere Cattolici ma Protestanti. il dramma é lo sconcerto che andando contro tutti i Papi e la Chiesa semina fra i fedeli.
Che fino argomentazioni sui contenuti! … del resto è così: quando non si hanno ragioni si attaccano le persone. Questo modo di pensare dove è scritto nella dottrina tradizionale?
@@donManuelBelli
Nessun problema Don .
Attacchi pure la Santa Chiesa .
Per noi credenti è un vero piacere 🥴
Ma chi ha attaccato la chiesa? Ho posto una questione mettendo le ragioni? Hai ragioni contrarie? Parliamone!
Se un giorno dovessi trovarmi a mettere in discussione il CREDO ...
A pensar mi fermo e siedo 🙋 @@donManuelBelli
Complimenti, Don Manel, per la chiarezza espositiva e per il coraggio. Ci vorrebbero più sacerdoti come Lei! Guardi che niente di fatto nel Sinodo...
Ci vorrebbero meno sacerdoti modernisti e più sacerdoti fedeli al magistero della Chiesa.
Ci vorrebbero meno sacerdoti ansiosi di compiacere il mondo, al prezzo di scontentare Dio, e più sacerdoti ansiosi di compiacere Dio, al prezzo di scontentare il mondo.
GRAZIE! Nell'ordine (non sacro): per il coraggio, l'onestà intellettuale, la gioia della ricerca del vero, la passione, la gentilezza, il dono di luce. Penso che il modo migliore per ringraziarti sia diffondere quanto più possibile il video. (Chi predica sull'agire "in persona Christi" dovrebbe spiegare, ad esempio, qualcosa in più sul soffrire "in persona Christi" delle donne. Anche - ma non solo, ovviamente... - delle stigmatizzate riconosciute ufficialmente - o in via di riconoscimento - da parte della Chiesa).
Chi può dire di essere assimilata a Cristo più di Sua Madre? Eppure non risulta essere un ruolo istituzionale di Maria nella guida della prima comunità cristiana. Certo sarà stata il punto di riferimento degli apostoli ma sono sempre e solo gli apostoli a guidare la comunità. Maria è certamente più di tutte le sante e stigmatizzate della storia eppure non aveva un ruolo di guida attiva della comunità. Vogliamo dire che Cristo avesse pregiudizi anche nei confronti della Madre? Dai Vangeli apprendiamo inoltre che Cristo avesse delle “sorelle”, eppure solo di Giacomo, il fratello del Signore, si dice ( lo dice Eusebio di Cesarea che cita Egesippo) che divenne vescovo di Gerusalemme e dopo di lui Simone, un altro cugino del Signore. È possibile che se Cristo avesse voluto indicare per ruoli di responsabilità nella comunità anche le sue “ sorelle” ciò non sia stato tenuto in considerazione e tramandato??? No!
Grazie mille! Credo che lo stile faccia moltissimo in questo tipo di questioni, e il tuo dispone proprio all'ascolto 👏 credo che da un punto di vista teologico serva continuare a riflettere molto sulla questione dell'autorità dei pronunciamenti magisteriali (e sul tema dell'autorità e del potere in generale, in rapporto alla libertà di coscienza credente, e alla sinodalità), perché sorprende davvero molto che un pronunciamento così netto sull'argomento appartenga a un pontificato così recente! Come se ci fosse ancora uno scollamento profondo dalla realtà, tanto da non capirne i mutamenti radicali avvenuti, che vengono letti solo come "pericolosi". C'è tanto da camminare ancora... intanto grazie per la tua franchezza gentile 😊
Questo commento si qualifica da sé…
Grazie per questa riflessione teologica, il problema della chiesa istituzione è che fa finta di interrogarsi, ma rimane sulle sue posizioni. Allora non lamentatevi perché le chiese si svuotano, non perché la gente ha perso la fede in Gesù Cristo, che rimane salda, ma perché manca l’adattamento ad un sentire fluido che ormai caratterizza il nostro tempo al quale bisognerebbe adattarsi per continuare a portare a tutti l’annuncio del Vangelo.
Per fortuna ci sono ancora preti come lei che attraverso i media ci insegnano molto, ormai le parrocchie sono obsolete
Carissima Giovanna la Chiesa non fa finta di interrogarsi anzi in riferimento alle ultime ricerche sociologiche, ha preso sempre più consapevolezza di una condizione religiosa italiana declinata a ribasso e segnata da un progressivo allineamento dei modi del credere tra i sessi e tra le fasce di età, che possono essere così riassunti: una disomogeneità tra la dichiarazione di appartenenza al cattolicesimo e la pratica regolare; un continuo decremento dei livelli di interesse per la religione cattolica, con punte di sincretismo, di analfabetismo riguardo la dottrina egli insegnamenti del Magistero della Chiesa, di indifferentismo, di agnosticismo e di “ateismo esistenziale”, senza contare il fenomeno dei nones, i quali sono soprattutto giovani che non si identificano in alcuna religione e in alcun Dio.
Certamente i media sono diventati oggi indispensabili veicoli di informazione e di formazione, ma non basta, le persone hanno bisogno di vere e sincere relazioni e queste possono essere coltivate e vissute all’interno di una comunità. Cara Giovanna le comunità parrocchiali non sono obsolete, mantengono tutto il loro valore e potenziale garantendo una presenza della chiesa locale sul territorio, si tratterà solo di prendere atto dei mutamenti in atto nella nostra società e di essere in grado di dare risposte adeguate, promuovendo la solidarietà, la fraternità, il desiderio di bene, di verità, di giustizia. Siamo chiamati a convertirci ad uno stile cristiano capace di relazione da persona a persona, da esperienza a esperienza, da “cuore a cuore”, una conversione caratterizzata dal dialogo, dall’ascolto, dall’empatia, dall’affettività, dalla prossimità, dalla solidarietà e dall’inclusione.
@@vincenzosarracino5423Le solite bergoglianate apostate ed eretiche,volemose bbene,immigraziinismo,l'Amazzonia,i pappagalli del Burundi,i matrimoni gay,la Comunione ai divorziati riposati,l'aborto,l'eutanasia,le bestemmie contro la B.S.V.Maria e Gesù meticciato...
Devo continuare?
Tutte le porcate più gravi,Dio puo` farsi da parte,VERO?
Carissimo don Manuel mi chiamo Vincenzo e sono un tuo confratello nel ministero sacerdotale, in questo tuo video richiami ad un certo punto alla nostra mente le parole di Papa Giovanni Paolo I nei brevi giorni del suo pontificato: “Dio è padre, ma è anche madre”. Certamente il Papa non intendeva parlare di caratteristiche sessuali di Dio, ma ricordarci che il potenziale che si nasconde nel maschile e nel femminile è assunto da tutta l’esperienza che Egli fa fare nella Sua opera salvifica.
La Bibbia, di fatto, è ricca di immagini materne di Dio, però “Dio non viene mai qualificato né invocato come madre, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. Madre nella Bibbia è un’immagine ma non un titolo di Dio» (Benedetto XVI, Gesù di Nazaret). «Dio non è né uomo né donna, trascende pertanto la paternità e la maternità umane» (Catechismo n.239).
Il rapporto tra paternità e maternità si fonda sulla Rivelazione ed inaugura sul solco degli insegnamenti di Cristo un nuovo dialogo tra l’uomo e la donna. Le relazioni fra uomo e donna non sono più prigioniere di competenze famigliari definite, si spostano sul piano spirituale e diventano confronti di anime. Paolo esprime precisamente questa realtà religiosa quando afferma che in Dio non c’è più uomo né donna, ma essi sono una sola cosa in Cristo.
Certamente, e dobbiamo prenderne atto, nella Chiesa si assiste oggi ad un innegabile impegno per promuovere il riconoscimento dell’apporto delle donne alla costruzione quotidiana del vissuto ecclesiale. Lo stesso Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato non ha esitato a proclamare con una innegabile forza la necessità di «allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa» (EG 103).
Papa Francesco, già con un motu proprio ha autorizzato l’istituzione di donne come accoliti, lettrici e catechiste, ereditando così una storia di pensieri e aprendo a prospettive che chiedono un discernimento. Questo processo di conversione renderebbe la Chiesa «polimorfa», come era del resto quella antica, nella quale erano presenti variegate esperienze ministeriali, al maschile e al femminile.
Su queste basi e non su rivendicazioni di genere, nella Chiesa si potrebbe aprire una seria riflessione teologico pastorale per pensare alla possibilità che anche le donne, in un futuro ecclesiale tutto da costruire, possano ricevere gli ordini sacri come gli uomini e così anche il ministero sacerdotale, ordinato sacramentalmente, riceverebbe al massimo grado la sua piena completezza di un sacerdozio che esprima paternità e maternità. Ma la vedo molto dura in quanto ad oggi la Chiesa cattolica ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che l’ordinazione sacerdotale riservata solo agli uomini è una pratica stabilita da Cristo e fondata sulla tradizione apostolica e che non può essere modificata.
Caro don Vincenzo, considerato che Ordinatio Sacerdotalis è magistero definitivo (e peraltro la CDF ha chiarito che questa dottrina era già magistero infallibile della Chiesa universale, anche prima che intervenisse il Papa), la cosa non è solo molto dura, è proprio impossibile.
Nessuna seria riflessione teologico pastorale può negare la dottrina definitiva. Altrimenti non è più cattolicesimo, è protestantesimo. Quello che io ho (mi pare civilmente) rimproverato a don Manual è proprio questo: con video del genere, lui mette il proprio personale “secondo me” al di sopra dell’autorità della Chiesa e del Papa, e insegna ai suoi follower a fare la stessa cosa. Di fatto trasmette una mentalità protestante. È molto grave per un prete.
Io la vedrei anche molto dura per la Chiesa di poter sopravvivere a se stessa senza
Accettare che le donne abbiano esattamente le stesse possibilità degli uomini e dunque che siano prete vescovo cardinale. Ringrazierei intanto Papa Francesco per
aver finalmente lasciato da parte il discorso traballante degli Apostoli tutti maschi. Ora parla di ministero mariano e ministero petrino. E già un passo avanti.
@@Anna-mk7cl
signora, nei vangeli c'è scritto che i 12 apostoli erano maschi.
Se non crede ai vangeli, come fa a dire di essere cattolica?
Le suore devono essere coinvolte maggiormente senza creare un ordine sacro
Schiavette sempre e comunque vai vai
Grazie don!!!!
Da condividere assolutamente!!!🎶🎶🙏🙏🤗
Vedo che Lei, caro Don Manuel, è uno di quelli a cui piace sentire solo quelli che la pensano come Lei, visto che ha cancellato subito i miei interventi. Però siccome la Verità è testarda mi permetto di riscrivere confidando nella sua tolleranza verso chi porta un pensiero cattolico che paradossalmente dovrebbe essere anche il suo! Ribadisco quindi che anticamente esisteva anche un “ordine delle vedove” molto in onore nella primitiva comunità cristiana e tuttavia nessuno ha mai pensato che fossero ministre ordinate. L’argomento del pregiudizio di Cristo riguardo alla scelta di donne come sue più dirette collaboratrici dettato da circostanze contingenti non regge: il Signore ha dato scandalo in quanto amico di pubblicani e prostitute e la prima testimone della Risurrezione era quella Maddalena da cui erano usciti sette demoni! Per di più la Madre di Cristo è sempre presente assieme ad alcune donne nell’ambito della cerchia apostolica e verosimilmente anche durante l’ultima Cena! perché dunque le prima degli Episcopi non è stata Colei che a buon diritto è detta Regina degli Apostoli? Se Cristo avesse manifestato l’intendimento di trasmettere anche attraverso le donne la sua presenza sacramentale lo avrebbe fatto chiaramente e la Chiesa lo avrebbe trasmesso fedelmente senza scandalizzarsene per motivi contingenti! D’altronde bisogna avere l’umiltà di accettare la Volontà del Fondatore del Cristianesimo anche se non la comprendiamo ed appare lontana dalle categorie sociologiche mondane verso cui si affretta il clero modernista! D’altronde ci potremmo anche interrogare sul perché il Figlio di Dio si è fatto Uomo! Perché non donna? E Perché magari non queer????!!! Vogliamo accusare Dio di avere pregiudizi di genere, Don Manuel? La via dell’ordinazione delle donne specie per il presbiterato è chiusa definitivamente dal Magistero di Giovanni Paolo II checche’ ne diciate lei ed i teologi alla page!! Se poi tutto è buono per essere buttato nel tritacarne della speculazione criptoeretica ( sempre meno cripto!) allora abbiate la coerenza di mettere in discussione tutto e magari di migrare verso lidi protestanti dove forse Lei e quelli che la pensano come Lei sarebbero più sereni e d a loro agio e non confonderebbero dolosamente la Fede dei semplici!
HO LETTO, HO LETTO. LA VERITA' FA MALE, SI SA ! GRAZIE DI ESISTERE
Ho letto la Verità, con la V maiuscola, firmata in modo definitivo dai Papi non la cancella certo Don Manuel con un clic
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Grazie don Manuel, hai trattato un argomento delicato con intelligenza e verità. Grazie da una donna
Il cristianesimo è stato fondato da s. Paolo
Grazie don Manuel; molto lineare e chiarificatore. Grazie davvero!
C'è un problema di fondo nel tuo modo di approcciare questo argomento. Vedi l'ordine sacro come un onore e non come un compito, spesso difficilissimo. E quindi vedi nel fatto che soli uomini possano accedere all'ordinazione una ingiustizia.
TI invito però a ribaltare il tuo punto di vista.
Faresti forse un video simile per uno dei compiti più ingrati nella chiesa? Che ne so, se alla tal categoria di persone debba essere concesso il servizio di pulizia dei gabinetti dell'oratorio...
No, perché pulire i gabinetti non è visto come un onore, anzi, quindi se anche qualcuno è escluso da questo servizio non la vedi come ingiustizia.
Allora io ti propongo di guardare la vocazione all'ordine come un servizio, non come un onore. Un servizio che non ti pone sopra nessun altro per gloria. Anzi, uno dei servizi più difficili. Perché mai dovrebbe essere una ingiustizia se le donne non sono chiamate a questo compito? Anzi, le donne dovrebbero essere le prime a dire: benissimo! fatelo voi! Lasciate voi le vostre famiglie! Rinunciate voi alla genitorialità! Accettate voi il peso di sopportare la sofferenza di tutti i fedeli che vengono a confessarvi. Meno male che lo fate voi.
Vista così non sgomiterebbero più per accedere agli ordini sacri.
Il problema è che - se fai veramente un esame di coscienza - scoprirai che sotto sotto vedi l'ordine come un onore, anche se non lo ammetti o se ti inventi frasi tipo... è un dono meraviglioso che mi ha dato Dio.
Se invece togli - davvero! - tutti gli onori dall'ordine sacro ti viene da piangere quando ricevi la vocazione. Piangi dicendo "perché io, Signore?"
La realtà è che nella Chiesa ci sono tanti diversi ruoli che sono fondamentali per la chiesa e a cui accedono diversi gruppi di persone. E va bene così. L'essere donna non ha vietato a Santa Caterina di Siena di diventare dottore della Chiesa e di insegnare al Papa.
Le donne hanno tanti altri ruoli nella Chiesa dove possono prestare il proprio servizio e farlo a un livello a cui molti diaconi, sacerdoti e vescovi non arriveranno mai. Ma davvero a un gigante della fede come Santa Caterina tu diresti "eh, però cavolo... non ha mai potuto fare la presbitera"? E' davvero una cosa rilevante?
A un gigante della fede come San Francesco tu diresti "puf... era solo un diacono... manco prete era"?
No. Perché l'essere ordinato non è un gradino in più nella scala di quando uno vive la fede, è un servizio. Esattamente come pulire i gabinetti dell'oratorio, fare la carità, o istruire nella fede.
Dici: eh, ma perché le donne non possono essere ordinate?
E io ti rispondo: e cosa c'è se siamo chiamati a servizi diversi?
Complimenti, ottimo commento che coglie perfettamente il punto
Grazie chiaro e semplice ❤
Don Manuel, apprezzo molto la sua chiarezza di pensiero, che condivido interamente, sopratutto in tempi come questi, dove le vocazioni scarseggiano. Non vorrei che ciò le procurasse qualche "richiamo" dall'alto! La seguo sempre, desiderosa di ascoltare le sue spiegazioni e di apprendere sempre più.
Non ti preoccupare, chi lo ha messo e lo mantiene dove sta molto verosimilmente la pensa come lui. Ma quali “ problemi dall’alto”?!!! Vedrai che lo faranno vescovo!
Bellissima argomentazione teologica. Un piacere ascoltare, è molto affascinante la Teologia e la ringrazio sempre per i suoi bellissimi video. Detto ciò, premesso che non sono un esperto di Teologia, ma più ferrato in liturgia e musicologia liturgica in quanto organista e direttore di coro, credo che, come le ha affermato, è fondamentale considerare le circostanze in cui il Vangelo continua a vivere e riattualizzarsi e quindi il concetto fondamentale di inculturazione. Faccio un esempio con la musica liturgica (ambito a me più congeniale): nella nostra cultura, a differenza di altre, la pulsione ritmica non ha un valore mistagogico e di diretto collegamento con il divino ecco perché, per esempio, determinate percussioni hanno poco senso nel nostro rito e maggiormente in altri. Questo per dire che non esistono strumenti musicali indegni di essere ammessi al rito, ma giustificati da tratti culturali che sostanziano quel rito... così vale secondo me per i ministeri istituiti: credo che i cambiamenti in atto nella società daranno automaticamente la risposta affermativa a questo quesito anche perché ci sarà sempre maggior bisogno di diaconi e diaconesse in una chiesa in decisivo cambiamento per un modo che affronta sfide più complesse... diciamo che secondo me prorprio la portata ontologica dell'inculturazione è fondamentale per comprendere quanto Cristo, la sua Parola e la sua presenza nell'Eucaristia siano veramente universali. In questo, secondo me, a prescindere da diversi "esiti" dottrinali, abbiamo da imparare dai protestanti perché la diffusione della stampa, della Bibbia in tedesco diedero maggiore apertura culturale e mentale e quindi flessibilità nel capire come il magistero muta al mutare delle necessità circostanziali pur mantenendo inalterati i principi di fondo. Noi cattolici, purtroppo, a causa della storia della Chiesa, del suo potere temporale e soprattutto dell'infallibilità del Papa non abbiamo sviluppato tale apertura mentale, ma abbiamo sempre avuto bisogno di un tramite troppo presente tra Cristo nella sua parola e il tempo della storia... questo ha portato a vari fattori (come la fede popolare) che hanno spesso semplificato e ingessato troppo la visione delle cose facendo dire spesso a Cristo cose teologicamente nkn sostenibili o dimostrabili. Grazie ancora per questi bellissimi spunti di riflessione ❤
Grazie, grazie, grazie!!! Da sempre la penso nello stesso modo, senza sentirmi "Protestante". Ai tempi di Cristo le donne ed i bambini erano considerati esser inferiori, da questo tutti i limiti al riconoscimento del ruolo delle donne. C'è una riflessione sulla quale la Chiesa ha sempre glissato: Dio si è incarnato nel grembo di Maria! Dante la definisce "alta più che creatura... termine fisso d'eterno consiglio". Maria, la concepita senza peccato, è la prima "Sacerdote"... Quale immensa dignità! Non voglio certo paragonare tutte le donne a Maria, ma che almeno la Chiesa rifletta, abbandonando un maschilismo ormai inaccettabile, sulla pari dignità non solo a parole, ma nei fatti. Grazie ancora. Da Francescana Secolare mi sento molto confortata dal suo video.
Stirando ti ho ascoltato, grazie, sempre chiaro e lucido.. quanta strada.... mandi!!!
Anch'io ho ascoltato stirando 😅
Secondo me Gesù ha scelto solo apostoli maschi perché la cultura del tempo poneva molte limitazioni alle donne che ne avrebbero pregiudicato l attività a favore del Vangelo. Le cose sono cambiate e sono contenta che si stia ragionando su questi temi. Grazie Don Manuel, per questo video molto interessante❤
il problema di questo ragionamento è che suppone un Gesù timoroso di andare contro la cultura del tempo.
Solo che poi leggiamo nei vangeli che Gesù non aveva problemi ad andare contro la cultura del tempo: quando abolisce il divorzio, quando chiama tra gli apostoli un pubblicano, quando guarisce l'emorroissa, quando insegna alla folla che dovrà mangiare il suo corpo - in particolare quell'episodio fa vedere che Gesù se ne frega se tanta gente lo abbandona, non fa compromessi sulla verità, e agli apostoli esterrefatti chiede "volete andarvene anche voi?"
Perciò questo ragionamento non regge, non è coerente con il Gesù evangelico.
Se Gesù ha scelto apostoli solo maschi, il motivo doveva essere un altro.
" Si è voluto, in particolare, che la presa di posizione di Gesù e degli Apostoli si spiegherebbe mediante l'influsso del loro ambiente e del loro tempo. Se Gesù - dicono - non ha conferito alle donne, e neppure a sua Madre, un ministero che le assimila ai Dodici, è perché le circostanze storiche non glielo permettevano. Nessuno, tuttavia, ha mai provato - ed è, senza dubbio, impossibile provarlo - che questo atteggiamento si ispiri solamente a motivi socio-culturali. L'esame dei Vangeli - come abbiamo visto - indica, al contrario, che Gesù ha rotto con i pregiudizi del suo tempo, contravvenendo largamente alle discriminazioni praticate nei confronti delle donne. Non si può, dunque, sostenere che, non chiamando le donne ad entrare nel gruppo apostolico, Gesù si sia semplicemente lasciato guidare da ragioni di opportunità. A più forte ragione, questo condizionamento socio-culturale non avrebbe trattenuto gli Apostoli nell'ambiente greco, dove queste discriminazioni non esistevano."
Inter Insigniores
@@clangor5744Gesù certo non era timoroso, ma le circostanze culturali e i problemi che incontrava una donna non possono essere ignorati. Dopo la sua morte la prosecuzione del suo messaggio era richiesta agli apostoli ed indubbiamente avevano più probabilità di essere ascoltati se erano maschi. Ah, non sapevo che durante l ellenismo la donna si fosse tanto emancipata come tu hai spiegato😮
Quindi Gesù, che è la Verità, si farebbe un problema culturale? 😀
@@clangor5744 come potevano delle donne a quel tempo andare in giro da sole? Quale credito avrebbero avuto in una società ovunque totalmente maschilista?
Un ottimo contributo per la riflessione. Grazie
Penso che abbia avuto un apprezzabile coraggio nell'esporsi in modo così chiaro, Don Manuel, ma il relativizzare troppo la scelta fatta da Gesù, mi sembra un grave errore, quasi il voler sminuirne la portata come se nostro Signore fosse succube totalmente della mentalità del tempo.
Credo che prima di dire un o un ci si debba attenere con più rispetto al comportamento di nostro Signore. Ne si possa dire che il Signore sia rimasto vincolato a condizionamenti sociali e culturali della sua epoca, perché ai suoi tempi c'erano, fuori di Israele, sacerdotesse, ma anche, e soprattutto, perché Dio, fatto carne, é il Signore del tempo e non può essere in nessun modo, rimasto vittima della cultura del suo tempo. Il Signore Gesù ha scelto degli uomini per formare il collegio dei dodici Apostoli. e gli Apostoli hanno fatto lo stesso quando hanno scelto i collaboratori che sarebbero loro succeduti nel ministero. Il collegio dei Vescovi, con i quali i presbiteri, sono uniti nel Sacerdozio, rende presente e attualizza, fino al ritorno di Cristo, il collegio dei Dodici. La Chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal Signore stesso, per questo motivo l'ordinazione delle donne non é possibile (C.C.C. 1577).
Ma saltiamo il Catechismo perché lei vuole riflettere senza legarsi ad esso.
Dopo che Gesù ha disposto così, possiamo chiederci perché ha voluto fare così, penso che sia questo il punto che le sta a cuore nel video.
Senza pretendere di dare una risposta esaustiva, si può partire dal fatto che l'Ordine Sacro é un Sacramento. Sacramento significa . A questo punto é necessario porsi un'altra domanda: ? La sessualità ha un significato, in quanto tale é ordinata alla sponsalità.
Allora possiamo comprendere a quale altezza di comunione il Signore ci chiami: non una comunione qualunque, non una comunione come quella degli invitati alle nozze. Ma alla comunione propria dello sposo con la sposa, quella comunione per cui i due sono una cosa sola e tutti i tesori dello sposo diventano propri della sposa.
Il Sacerdote, in quanto é immagine viva di Gesù é nello stesso tempo immagine viva dello sposo. Immagine viva di quello vero di cui lo sposo o la sposa umani sono solo un segno e un richiamo. Il Sacerdote é segno visibile e vivo di Gesù Cristo, lo sposo di ciascuno di noi.
Questa motivazione si può trovare nella dichiarazione della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, circa la questione dell'ammissione delle donne al Sacerdozio Ministeriale (15 ottobre1976). Vi si legge "IL CRISTO E' LO SPOSO; LA CHIESA E' LA SUA SPOSA, che egli ama poiché se l'é acquistata col suo sangue e l'ha resa gloriosa, santa e immacolata e dalla quale é inseparabile".
Sulla definitività del magistero mi sembra di aver detto. L’amore tra Cristo e la Chiesa é sponsale, ma la Chiesa non è una realtà “femminile” e l’amore di Cristo per la chiesa non è sessuato. Perché un ministro donna non potrebbe amare in modo sponsale la Chiesa a immagine di Cristo?
@@donManuelBelli La domanda va rivolta alla ex Congregazione per la Dottrina della Fede che ha redatto il documento del 15 ottobre 1976 che le ho citato. Li trova molta più autorevolezza rispetto a ciò che io posso dire. Grazie per la cortese risposta.
@@donManuelBelli Ma allora, se lei si ritiene al di sopra di ogni documento della Chiesa, dei pronunciamenti dei Papi, del Catechismo, delle scelte fatte da Gesù......ci arrendiamo. Dice e fa cosa vuole e vince facile.😇
@@francescacrai21la Pontificia Commissione Biblica si espresse nel 1976, ove 17 biblisti internazionali furono unanimemente d'accordo sul fatto che il Nuovo Testamento non esclude l'ordinazione femminile. E 12 su 5 affermarono che l'ordinazione femminile non compromette il disegno di Dio. Cerchi quel documento
@@fefedp6125 Ma quella Commissione ha parlato col Papa ? Non sembra che lo abbia convinto, fefedp6125 (è il tuo vero nome ?) Se chiediamo al Biblista Rev. Padre Maggi, salta fuori qualsiasi cosa anche molto più innovativa. Io direi che se abbiamo un Papa va ascoltato. "ROMA LOCUTA, CAUSA FINITA" carissimo o carissima FEFEDP6125
Grazie per il video... su questo argomento papa Francesco, in un'intervista in aereo, aveva parlato delle sacerdotesse pagane al tempo dall'impero romano (e anche prima), che erano presenti e talvolta più importati dei sacerdtoti maschi. Il papa si chiedeva (senza risposta) come mai allora nella Chiesa non è stata fatta la medesima scelta (pur con tutte le chiarificazioni che hai spiegato nel video). È sicuramente un tema spinoso e credo che nessun papa avrebbe il coraggio di affrontare la questione...
Grazie, in ogni caso, per la chiarezza nella esposizione!
Pienamente d'accordo con don Manuel
Grazie, parole coraggiose e condivisibili
@@DanielaFerretti-w1c ...ma dove?! Coraggioso è chi difende la dottrina cattolica...il bello che sacerdote teologo si gongola e ci crede... Gesù...
Disamina alquanto imprecisa, le cui argomentazioni sono più di carattere personale (nonostante la parvenza oggettiva e i riferimenti “storici”) che realmente aperte alla comprensione della tradizione della dottrina. Stereotipo di genere? La creazione avrebbe questo vizio? Maschio e femmina: due vocazioni che si esprimono in una differenza feconda, in una reciprocità che si configura per effetto stesso della loro distinzione. L’errore è pensare a “dignità” diverse, non a differenti missioni e compiti. L’Ordine sacro richiede una conformazione a Cristo che trova senso anche nella identità sessuale perché quest’ultima è stata determinata dallo stesso Creatore. La questione della sessualità non è da interpretarsi in una prospettiva sociologica, bensì ontologica, come è ben rappresentato nell’ altissimo riferimento alla Vergine Santissima. 44 minuti di video per spingere in una direzione precisa… non è un servizio alla verità.
Ovvio, Cristo è maschio, il Padre pure … ma non vi rendete conto di quanto questa impostazione sia perversamente maschilista.
Il Cattolicesimo è maschilista!
Punto.
Inutile cercare “scuse ontologiche”, ormai solo le religioni sessiste, repressive e anacronistiche non consentono il sacerdozio femminile.
È questa la triste verità, la verità di un Papa che usa costantemente giri di parole per non apparire il gesuita conservatore che è.
"L’Ordine sacro richiede una conformazione a Cristo che trova senso anche nella identità sessuale".... lo dici tu che "trova senso" nella conformazione dell'identità sessuale. Mi pare una interpretazione come un'altra. Si potrebbe benissimo pensare che possa trovare senso nell'espressione della spiritualità e nell'anima (l'anima ha sesso?) e che l'identità sessuale non sia così importante. L'essere uomo nel senso di maschio in cosa rendeva differente Gesù? Ad opinione tua cosa Gesù avrebbe fatto di diverso, cosa avrebbe pronunciato diversamente, cosa sarebbe cambiato nel significato del suo sacrificio per l'umanità se avesse avuto una diversa identità sessuale?. Si è fatto uomo nel senso che si è fatto maschio o si è fatto uomo nel senso che si è fatto umano?.
Se per quanto riguarda i profeti dell'Antico testamento certamente il ruolo umano "di uomini" è un fattore presente, mi pare che invece la figura di Cristo non presenti quei tratti di mascolinità, inteso nel senso religioso del termine, cioè del maschio che in quanto maschio per la religione deve assolvere certe funzioni di "pater familias" nella società. E non perché Cristo è stato ucciso giovane, semplicemente questo lato non è presente nei Vangeli perché non era lo scopo dell'esistenza di Cristo.
Poi ammetto non di conoscere a menadito la dottrina cristiana (se sbaglio correggimi) ma il tuo discorso può passare magari per il Papa in quanto rappresentate di Dio Padre sulla terra, ma non mi sembra che i preti o officianti vari siano considerati dalla dottrina rappresentati di Dio sulla Terra, ma semplici officianti per l'appunto. Messaggeri di Dio, insigniti da Dio stesso tramite un rito sacro, ma non rappresentati di Dio sulla terra. Quindi perché il discorso sull'identità sessuale uguale a quella di Cristo?. Per quale motivo una donna non può essere ugualmente messaggera e interprete della parola di Dio?.
Sono perfettamente d'accordo.Bravo.continui così a spiegare e dissertare
Caro don Manuel, grazie per il tuo prezioso SERVIZIO alla Chiesa, perché tale è! Il servizio del pensiero teologico. Prezioso perché coraggioso nel "fare teologia", cosa non scontata e anche per farla in un luogo (i social) che permette un libero confronto e un'accessibilità diffusa, oltre il rischio della chiusura di certi ambienti e linguaggi accademici.
Tutti i ragionamenti che offri in questo video sono molto ben motivati e, per quanto possa contare, per me condivisibili. A tuo sostegno non posso fare altro che ribadire che la Chiesa è cambiata sia, come dici, nella comprensione teologica, quanto (dico una cosa scontatissima per te) anche e soprattutto nella prassi, anche e soprattutto sacramentale! Unico esempio, ma molto emblematico: la prassi della penitenza e non su aspetti marginali, ma su elementi centrali della sua prassi (ripetibilità o meno, durata, segretezza o pubblicità).
Su quanto dici, davvero l'argomento del vincolo alla prassi di Cristo nello scegliere solo dodici UOMINI, anche secondo me, lascia il tempo che trova. È anzi interessante notare che su questo punto ci si ritenga vincolati in modo rigido, mentre altri aspetti di questa stessa prassi sono stati facilmente superati a fronte delle nuove esigenze pastorali e della missione della Chiesa. Ne cito uno: Gesù ha chiamato DODICI uomini e non era un numero poco importante, tanto che la Chiesa apostolica primitiva ha sentito subito la necessità di ripristinarlo quando venuto meno. Eppure, successivamente, la prassi si è liberata dal vincolo di questo numero. Questo superamento non è stato avvertito come un tradimento della prassi di Gesù.
La smetto di scrivere, altrimenti si fa troppo lunga, però ancora GRAZIE per il tuo fare teologia con testa e cuore (quindi con amore... per la Chiesa!) e per farla SENZA IMPEDIMENTI perché testa e cuore li fai funzionare e questo è a gloria di Dio!
Magistrale, grazie don Manuel.
Video molto interessante don,grazie!..noi siamo devoti a Sanr'Apollonia e il nostro vecchio parroco ci diceva che era una diaconessa di mezza età...non c'è bisogno di ordini e nomi oggi,nella chiesa c'è posto per tutti e tutte,occorre profonda umiltà,disponibilità e tanta Fede e conoscenza di Dio.
Molto interessanti le argomentazioni id don Manuel! Speriamo che Lo spirito Santo assista la Chiesa.
Non so come ringraziarti x la chiarezza e per la profondità delle considerazioni che hai fatto. Come donna e cristiana mi sento purtroppo a volte considerata "di servizio" colei che può servire ma non può partecipare pienamente alla vita della chiesa. Purtroppo penso che il problema non sia se era indicato nel vangelo ma piuttosto una questione di potere! PS. Penso che non farai carriera😊
Anche io 😊
Grazie. Fin da bambina sognavo di diventare sacerdote... Celebravo la " Messa " con le mie bambole e l'Amore più grande della mia vita è GESÙ EUCARESTIA . GRAZIE.. PACE e GIOIA.
Meraviglia 🥺🥺🥺
Grazie don, concordo pienamente con le tue valutazioni.
Grazie don Manuel di questo video
Grazie per il coraggio, don Manuel 🙏🏼
Grazie mille e, pur non essendo un teologo, condivido tutto. Don Manuel propongo altre due tematiche se vuole affrontarle: la questione del celibato e dell'ordinazione dei gay. Grazie mille
Il sacerdozio femminile non sarà mai ammesso nella Chiesa Cattolica. Non si tratta di chiusura verso le donne, ma di fedeltà alla Scrittura, al Magistero e alla Tradizione. Finchè si vuole restare Cattolici, bisogna riconoscere che le fonti (non modificabili) della Dottrina Cattolica sono tre:
1) Sacra Scrittura (la Bibbia):
- Nella Sacra Scrittura Gesù dice chiaramente (in riferimento all'Eucaristia): "Fate questo in memoria di me" (1Cor 11,24). Lo ha detto in presenza dei Dodici, che erano tutti uomini.
- In un altro passo dice "A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati" (Gv 19,23) (Sacramento della Confessione) e lo dice ai suoi Apostoli.
Tutti gli Apostoli sono maschi. Perchè? Questo non lo sappiamo, ma se Gesù ha dato a dei maschi il comando di svolgere questi incarichi, e non lo ha dato alle femmine, lo ha fatto perchè vuole che siano dei maschi a farlo e non delle femmine. Conclusione: i Sacramenti celebrati da sacerdotesse femmine sarebbero nulli, non sarebbero Sacramenti. Vogliamo ricevere il Corpo e bere il Sangue di Cristo, o vogliamo invece mangiare un semplice pezzo di pane?
Invece di parlare di diritti, domandiamoci le conseguenze. Qui si parla di salvezza delle anime, in altre parole del Paradiso o dell'Inferno.
Non è forse meglio accettare la Volontà di Dio? Ricordiamoci piuttosto che è superbia mettere in discussione la Volontà di Dio (che non sbaglia mai, a differenza nostra).
Invece di parlare di diritti, guardiamo alla Verità, ovvero al principio pietrino e al principio mariano. Chi è, fra i tutti i Santi, il più santo? Maria. E Maria è uomo o donna? Donna. Ed è coronata di gloria e di onore. E' madre della Chiesa. Più santa di tutti i sacerdoti. E' questa forse una discriminazione verso le donne? No, non lo è. Se Gesù ha scelto così, ha avuto le sue ragioni, e noi non possiamo metterle in discussione. Chi siamo noi per dire dire che Dio, che Dio Onnipotente Onnisciente Creatore del cielo e della terra, che Dio ha torto?
Ricordiamoci piuttosto che Gesù ha sconvolto completamente il modo di ragionare della società di quel tempo: pensiamo solo alla schiavitù, che Gesù condanna.
Riporto un pezzo di un documento che spiega la questione del rapporto fra Gesù e le donne: "È così che egli, con grande stupore dei suoi stessi discepoli, conversa pubblicamente con la Samaritana (cfr. Gv 4, 27); non tiene alcun conto dello stato di impurità legale dell'emorroissa (cfr. Mt 9, 20-22); lascia che una peccatrice lo avvicini presso Simone, il fariseo (cfr. Lc 7, 37 ss.); e, perdonando la donna adultera, si preoccupa di mostrare che non si deve essere più severi verso la colpa di una donna, che verso quella degli uomini (cfr. Gv 8, 11). Egli non esita a prendere le distanze rispetto alla legge di Mosé, per affermare l'eguaglianza dei diritti e dei doveri dell'uomo e della donna di fronte al vincolo del matrimonio (cfr. Mc 10, 2-11; Mt 19, 3-9). Nel suo ministero itinerante Gesù non si fa accompagnare soltanto dai Dodici, ma anche da un gruppo di donne: « Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni » (Lc 8, 2-3). In contrasto con la mentalità giudaica che non accordava grande valore alla testimonianza delle donne, come dimostra il diritto ebraico, sono tuttavia delle donne che hanno avuto, per prime, il privilegio di vedere il Cristo risorto, ed è ancora ad esse che Gesù affida l'incarico di recare il primo messaggio pasquale agli stessi Undici (cfr. Mt 28, 7-10; Lc 24, 9-10; Gv 20, 11-18), per prepararli a divenire i testimoni ufficiali della Resurrezione […]La comunità apostolica è rimasta fedele all'atteggiamento di Gesù. Nella piccola cerchia di coloro che si riuniscono nel Cenacolo dopo l'Ascensione, Maria occupa un posto privilegiato (cfr. At 1, 14). Eppure, non è lei che viene designata per entrare nel Collegio dei Dodici, al momento dell'elezione che porterà alla scelta di Mattia: coloro che sono presentati sono due discepoli, dei quali i Vangeli non fanno neppure menzione. Nel giorno di Pentecoste lo Spirito Santo discese su tutti, uomini e donne (cfr. At 2, 1; 1, 14), e tuttavia l'annuncio dell'adempimento delle profezie in Gesù fu proclamato da « Pietro e gli Undici » (At 2, 14)"
Come emerge da questo scritto, non è assolutamente vero che la scelta di Gesù di avere, fra i Dodici, solo maschi, sia dovuta ai costumi dei tempi.
- Inoltre, quella al sacerdozio è una vocazione, significa che Dio chiama. E Dio chiama secondo i Suoi progetti, non secondo i nostri progetti. Se Dio vuole un'uomo sacerdote, o se lo vuole monaco, o se lo vuole marito, quella è la cosa giusta per quell'uomo.
- Il sacerdozio non è prerogativa maschile. Non è prerogativa né maschile né femminile. Esso è un incarico affidato agli Apostoli, ai Dodici, ad essi, e non a donne, è affidato questo ministero. Alle donne sono affidati altri ministeri, ma questo non fa discrimine né alla donna né all'uomo.
- I sacerdoti hanno un grande compito da esercitare con profonda umiltà e hanno una grande responsabilità, di cui dovranno dare ragione a Dio su come l'hanno esercitata. Essere sacerdote è una responsabilità enorme. Non si tratta di diritti! Si tratta di anime. Si tratta della salvezza delle anime.
- Qualcuno dice che le donne devono essere ammesse al sacerdozio solo per avere lo stesso potere degli uomini. Dove c'è scritto nel Vangelo che ciò che conta è il potere? Gesù nel Vangelo dice piuttosto che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi. Mica gli Apostoli hanno più dignità di Maria. La dignità, davanti a Dio, consiste nella santità. Fra tutti i Santi, la prima è Maria. Il secondo chi è? San Giuseppe, che non era un sacerdote, che non era neanche il vero padre di Gesù (il Padre di Gesù è Dio), che non aveva nessuna importanza sociale, che era poverissimo, che non era nessuno, se non un uomo che ha accettato la Volontò di Dio anche quando non la capiva, e che per questo è santo.
- Si potrebbe obiettare che tutti i Dodici erano sia maschi che ebrei, eppure non è necessario essere ebrei per ricevere il Sacramento dell'Ordine. Eppure neanche questa obiezione regge: l'etnia è solo un qualcosa di morfologico ed esteriore, mentre la sessualità tocca l'intimo nucleo della persona. Si nota, dunque, come ci sia una differenza enorme e, dunque, questa obiezione non regge.
- Infine, in Rom 16,1, San Paolo scrive: "Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è al servizio della Chiesa di Cencre". Il termine usato in greco per l'espressione "che è al servizio" è διάκονον ("diakonon") che significa semplicemente servitore, servo, ovvero colui che svolge un servizio, ma non c'entra niente col diaconato inteso come primo grado dell'Ordine sacro.
2) Tradizione Vivente (da distinguere dalla prassi pastorale e liturgica):
Tutto questo è ovviamente confermato dalla Tradizione Vivente, ovvero da tutto quell'insieme di insegnamenti e comportamenti di fede e di morale (non di pastorale e liturgia) che non sono scritti nella Bibbia ma che la Chiesa crede poichè lo Spirito Santo l'ha insegnato ai fedeli. In questo caso, la Tradizione conferma ciò che la Scrittura insegna: solo gli uomini hanno avuto accesso a questo Sacramento (il Sacramento dell'Ordine) e sarà sempre così fino alla fine del mondo. Se Gesù lo avesse voluto, egli avrebbe dato questo ministero a Maria di Magdala e alle altre Marie. Non l'ha fatto, e dunque tale disposizione divina è definitiva. Se gli Apostoli lo avessero voluto, avrebbero consacrato donne, eppure, guidati dallo Spirito Santo, non l'hanno fatto (e ce n'erano tante di sante).
Riporto un altro pezzo dello stesso documento di prima: "Alcune sette eretiche dei primi secoli, soprattutto gnostiche, vollero affidare l'esercizio del ministero sacerdotale a delle donne: tale innovazione fu subito rilevata e biasimata dai Padri, i quali la giudicarono come inaccettabile nella Chiesa […] La stessa tradizione è stata fedelmente salvaguardata dalle Chiese d'Oriente. La loro unanimità su questo punto appare tanto maggiormente degna di nota, quando si tenga conto che, circa molte altre questioni, la loro disciplina ammette una grande diversità"
3) Magistero (Gesù ha dichiarato che, quando il Papa si esprime su temi di fede e di morale in qualità di pastore e guida del popolo cristiano, come, per esempio, nella Ordinatio Sacerdotalis, egli è infallibile):
- Così afferma il Santo Papa Giovanni Paolo II nella Ordinatio Sacerdotalis: “Pertanto, al fine di togliere ogni dubbio su di una questione di grande importanza, che attiene alla stessa divina costituzione della Chiesa, in virtù del mio ministero di confermare i fratelli, dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa”.
- Papa Francesco ha inoltre istituito due commissioni, una risalente al 2016 e l'altra al 2018 (entrambe hanno terminato i propri lavori) riguardo alla possibilità di ordinazione femminile al diaconato. Il diaconato è il primo grado del Sacramento dell'Ordine, il secondo è il presbiterato e il terzo è l'episcopato. Presbiterato ed episcopato sono gradi del sacerdozio, invece un diacono non è ancora sacerdote. Quindi, se si guardasse solo alla Sacra SCrittura, potrebbero essere ordinate diaconesse delle donne. Tuttavia la Tradizione Vivente, nel corso della storia, ci dimostra che ciò non è mai accaduto (i documenti trovati da queste due commissioni dicono questo). Dunque, nè la Scrittura nè la Tradizione Vivente ci parlano di diaconesse donne (le uniche diaconesse esistenti erano dette così in quanto avevano dei ruoli, ruoli molto diversi da quelli maschili e che non c'entravano niente col Sacramento dell'Ordine)
Ciò basta per sciogliere la questione e per dire che non se ne dovrebbe più parlare, che non si dovrebbe più discutere di ciò, che bisogna prenderlo come definitivo e che tutti devono imparare ad accettare la Volontà di Dio, come ci ha insegnato Gesù: "Non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22,42)
Voglio fare infine questa osservazione: non si tratta di stare al passo coi tempi, di essere aperti o altro. Si tratta di essere cristiani, coerenti con l'insegnamento di Gesù e con quello della Tradzione e del Magistero (che, fra di loro, non si contraddicono mai). Prima di parlare, bisognerebbe studiare, documentarsi, domandarsi il perchè avvengano certi fatti. La fede cattolica non si basa sulle idee personali, ma su quello che Scrittura, Tradizione e Magistero insegnano. Si basa sull'umiltà di riconoscere che l'insegnamento di Dio vale di più del nostro. Si tratta di restare fedeli alla Chiesa, a Cristo, a Dio. Si tratta di avere il coraggio, anche in questi tempi di grande apostasia, ateismo e eresia, di avere il coraggio di annunciare la Verità.
E piange il cuore vedere quanta ignoranza dilaghi fra coloro che si dicono cristiani e che nel loro cuore non accettano in toto l'insegnamento della Chiesa, fra coloro che si dicono teologi ma che sono eretici, fra coloro che sono sacerdoti (cioè pastori della Chiesa: in base al loro operato saranno giudicati) ma propongono ai fedeli la tiepidezza, la poca fede, la poca perseveranza. San Paolo l'aveva detto: "Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina" (2 Tm 4,3). Sta accadendo, ma i sacerdoti devono comunque predicare, non devono essere cani muti o, peggio ancora, non devono annunciare il falso. Bisogna annunciare la Verità, non la menzogna. Non si può mettere in discussione ciò che è Dottrina. Non bisogna conformarsi alle mode di questo mondo: noi siamo ma NEL mondo, ma non siamo DEL mondo. E, soprattutto, è pura ipocrisia incoraggiare un dibattito sul tema dell'ordinazione diaconale femminile, dopo che Papa Francesco ha dichiaratamente detto che le donne non possono essere ordinate diacono.
Io voglio chiedo e pretendo ricevere sacramenti "invalidi" da sacerdoti donne, per me vanno benissimo.
A lei cosa gliene importa della validità dei sacramenti che ricevono gli altri?
Si interessi ai suoi sacramenti
@Anna-mk7cl Peccato che quello che vuole lei non conti proprio niente. Conta solo la Volontà di Dio e la vocazione che Dio sceglie per la vita di ognuno di noi. E se Dio sceglie qualche uomo e non qualcun altro, ha i suoi motivi che noi dobbiamo sapere umilmente accettare.
Prima di tutto la Chiesa Cattolica deve obbedire ai comandi che Dio ci ha lasciato, e questo è un motivo più che valido per non dare il Sacramento dell'Ordine alle donne. Inoltre, la missione della Chiesa è la gloria a Dio e la salvezza delle anime. Ora, per la salvezza è necessaria la Grazia di Dio, e questa Grazia si ottiene in modo ordinario coi Sacramenti, che devono essere validi, altrimenti tanto vale non riceverli propria. Altrimenti lei può comprare un pezzo di pane e mangiarselo. Fra ricevere Sacramenti invalidi e non riceverli proprio, non cambia niente per quanto riguarda la Grazia. E la Chiesa ha come missione la salvezza delle anime, di tutte le anime! L'inferno esiste ed è eterno. E non ci stanno solo i diavoli, ci sono anche le anime di tutti quelli che si ostinano a rifiutare la Grazia di Dio.
E a me (che sono donna) importa dei Sacramenti degli altri perché esiste una cosa chiamata comunione dei Santi. Significa che il cammino verso la santità non è individuale, ma riguarda tutta la Chiesa. L'insegnamento dei Santi, in questa materia, è, ovviamente, unanime: per salvarsi bisogna contribuire alla salvezza dell'altro. E l'eresia è da combattere.
Infine, il sacerdozio non è un diritto, il cristiano chiamato al sacerdozio non ha nessun merito. Dio lo riveste di Grazie. E quindi Dio è liberissimo di scegliere chi vuole sacerdote, chi vuole suora, chi vuole vergine, chi vuole eremita, chi vuole coniuge. Chi siamo noi per opporci?
Il sacerdote ha un'enorme responsabilità da esercitare nell'umiltà. E di cui si dovrà rendere conto a Dio durante il giudizio particolare, ovvero il giudizio che accadrà subito dopo la nostra morte in cui Dio deciderà se mandarci in Paradiso/Purgatorio o all'Inferno.
In ogni caso, quello che ha stabilito il Magistero, con la garanzia dell'infalllibilità dello Spirito Santo, non può essere cambiato, quindi non ha proprio senso discuterne. È così. Non si può scavalcare il Magistero.
Lei ha bisogno di una consulenza psichiatrica
Pensi alla sua di anima perché sembra essere messa proprio male
Grazie❤
Ottimo video!
Grazie Don Manuel! È giusto quello che dici, se si pensa all'importanza rivoluzionaria che Gesù dava alle donne rispetto a quei tempi poi....è lecito avanzare qualche cambiamento senza che la verità della Sua parola sia negata. Grazie per questi argomenti. Sarebbe interessante anche quello del celibato ... conoscere il tuo parere di teologo e di " Don Manuel " ❤
Aggiungerei l’argomento della leadership nelle comunità. Oggi il presbitero non è solo L’annunciatore della parola ma anche il detentore del potere. Questo comporta da un lato l’alzata di scudi, dall’ altro una aspirazione al comando. Se il criterio fosse il servizio non ci sarebbero perplessità.
allora prima di cambiare la dottrina, non potremmo cambiare la leadership? non potremmo dare potere alle donne, responsabilità alle donne, autorità alle donne... a prescindere dall'ordine presbiterale? se no facciamo un cortocircuito e rendiamo clericali pure le donne...
@@joseluisaltamirano1531 quelli che Lei dice è vero. Ci sono molte donne che praticamente mandano avanti delle parrocchie, cioè, sbrigano le incombenze pratiche, fanno catechismo ai bambini, aprono la chiesa, la puliscono, ecc. Ma non hanno nessun ruolo riconosciuto, in ogni caso non decidono: decide il parroco, anche se è quasi sempre assente perché magari ha due o tre parrocchie. Sono come il motore dell'automobile: servono solo a spingere la macchina, e non ci si accorge di loro, tranne quando vengono a mancare. In pratica secondo Lei in cosa potrebbe consistere questa leadership femminile? Perché se consiste nel servire, quella già c'è, e abbondantemente.
Grazie per la tua chiarezza
Se solo percepisse minimamente il male che fa !
Anche un solo piccolo scandalizzato che oggi non va in Chiesa perché ha perso fiducia nella sua istituzione e serietà. E il tutto grazie al discredito che lei porta sulla serietà dei pronunciamenti che da essa provengono. GRAVISSIMO IL VOSTRO OPPORSI AL MAGISTERO.
Il demonio è ben conscio delle conseguenze .
Non è stupido ,
è bastardo
@@carlobalzani4918 ALTRO CHE FUMO DI SATANA.....
@@stefypasculli
Arrosto bell'e buono 😒
In ogni caso grazie, sempre fantastico nelle spiegazioni
Grazie Don Manuel, argomentazione interessante e nello stesso tempo spinosa, preghiamo lo Spirito Santo, sempre presente nella Chiesa, affinché illumini le menti dei nostri Pastori,, noi umile gregge gioiremo per la decisione presa dai Pastori illuminati dal Santo Spirito.
Don Manuel ti ringrazio. Sono un tuo confratello e "collega" docente. Credo che questo video dimostri la tua competenza teologica e la tua genuinità umana e cristiana. Purtroppo non è facile aiutare i credenti a stare sugli argomenti anzichè dare fiato all'emotività e ai nodi psichici irrisolti...ancora grazie di cuore.
😂 applausi
I nodi psichici irrisolti li hanno “i preti” in cerca d’autore! Altro che!
Come hai detto, la chiesa sta in piedi per il Vangelo, ma purtroppo non mi sembra che goda di ottima salute! Per me, ma e' solo la mia opinione, partendo dal presupposto che in duemila anni il ruolo della donna nella società sia cambiato e ci mancherebbe che non fosse cosi, i ministri donne potrebbero portare una nuova linfa alla chiesa cattolica, proprio in virtù di una diversa sensibilità e di un diverso approccio alla vita in generale, che fa della diversità uomo donna non una limitazione, ma un arricchimento. Grazie come sempre don Manuel ❤
Quindi il criterio non è di fede, ma antropologico e sociologico; siccome oggi e nei secoli la donna si comprende così, Gesù oggi aggiornerebbe molte cose. E dopodomani le aggiornerebbe ancora.
Meno male che Gesù stesso ha detto:
Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
GESÙ È LO STESSO IERI, OGGI E SEMPRE se i tempi cambiano nn e' compito della chiesa cambiare.....
Don, secondo me hai solo semibato zizzania; in questo caso le buone intenzioni lastricano la tua strada verso il basso, e ti spiego perchè: secondo me questo non èil luogo adatto per parlarne, esattamente come per un malato è necessario recarsi dal medico e non trovare cure sui social, esistono luoghi e persone adeguati per accogliere le tue critiche o suggerimenti. Nella nostra parrocchia ci hanno invitato molte volte a partecipare agli incontri col vescovo, prima del sinodo. Perchè lui potesse lí riportare le argomentazioni che stanno a cuore alla gente.
Il tuo discorso farà allontanare le persone vacillanti e spegnere i tiepidi. Non cosí dice Isaia.Uno stoppino vacillante penserá che la Chiesa, e non alcuni uomini di Chiesa, sia misogina e discrimonante.
Una canna incrinata penserà che la Chiesa è divisa al suo interno perchè Gesú non basta a tenerla unita.
Io sono una donna, sono fiera di essere donna, perchè un giorno una suora disse la bellezza delle donne nella Chiesa. Perchè c'è piú gioia nel dare che nel ricevere, e le donne danno sempre, nel nascondimento come Maria.
Io non sento questo affanno per la conquista del presbiteriato, al limite per il diaconato. Penso che Gesù non ha avuto timore di portare la sua rivoluzione nel mondo e nel suo tempo; non ha esitato davanti all'adultera e alla folla di perbenisti pronti a linciarla; non ha taciuto davanti ai sadducei sul matrimonio; non si è curato del giudizio di alcuno quando è andato a casa di Zaccheo, o ha accettato le attenzioni della donna del profumo. Se avesse voluto, avrebbe chiamato fra i 12 anche una donna. Per esempio Marta. Io credo che uomini e donne abbiamo pari dignitá davanti a Dio, ma che ci ha fatti diversi. Pari dignità, nessuno migliore dell'altro, ma come dice san Paolo:" Siate sottomessi gli uni gli altri".
Pretendere che vengano rispettati i miei diritti e le mie peculiaritá, non entra in contraddizione col fatto che non posso fare il prete. Non pretendo di assumere un ruolo che chiaramente non mi è stato designato. Perchè per servire, c'è tanto posto e tante occasioni. E questo lo penso in quanto io e in quanto donna nella società, come cristiana e persona di buon senso.
Tu hai fatto un discorso sulla teologia che alle persone comuni poco importa. Quello che rimane sono le dita puntate sul papa, sulla Chiesa. La Chiesa nostra madre che ci accoglie sempre, che ci nutre con la parola, che ci conforta. Ma noi come adolescenti che vogliono emanciparsi, la accusiamo di essere retrograda, non al passo coi tempi che sono cambiati.
Hai troppa fretta don.
C'è ancora qualcuno che non si è abituato/rassegnato al concilio vaticano secondo, e tu giá pensi al terzo.
Carissima
Ho già largamente partecipato a questa discussione, ma mi piacerebbe darti io una delle possibili risposte, spero accetterai.
Che Gesù abbia personalmente nominato 12 apostoli maschi non deriva da una fonte storica. Sicuramente ha nominato quegli apostoli ma aver posto l' enfasi isul numero 12 e sul fatto che fossero tutti maschi non l ha stabilito Gesù.
A Lui non serviva questo dato, perché Gesù non si e curato di realizzare le aspettative messianiche dei giudei. Per gli Evangelisti il discorso e diverso.
Dovevano dimostrare che Gesù era il Messia e secondo i Giudei il Messia doveva ripristinare le 12 tribù di Israele-Giacobbe il quale ebbe 12 figli maschi secondo le scritture.
E non per dimostrare che Gesù voleva per ministri solo uomini, questa è una argomentazione insostenibile.
Anche Papà Francesco ha lasciato cadere questi argomento. Ora parla di ministero mariano e ministero petrino. Secondo lui il ministero mariano e' più importante, ma ancora non ha spiegato perché.
La dottrina del ministero mariano e ministero petrino e stata formulata da un importante teologo, ma non mi pare di diritto divino
Come vedi tu hai diritto di sostenere che non vorresti vedere ministri ordinati donne, ma non puoi sostenere che qusto principio è stato stabilito da Gesù, perché non e' vero.
Ti auguro ogni bene.
Buona giornata
@@Anna-mk7cl
gentile signora ne abbiamo già parlato.
"Che Gesù abbia personalmente nominato 12 apostoli maschi non deriva da una fonte storica", non è possibile essere cattolici e sostenere una tale tesi. I vangeli nominano i 12 apostoli. Se lei dice questo allora lei non crede al vangelo. Allora lei signora si mette fuori dalla Chiesa cattolica.
Purtroppo lei è in grave confusione.
Grazie don Manuel, molto intetessante. Attendo il prossimo viddo su un'altra questione "spinosa".
Don Manuel, ma perché ci dovremmo cancellare?? 😁 grazie per aver espresso la tua opinione che tra l'altro condivido, anche se sinceramente questa "diatriba" preti donne non l'ho mai sentita come impellente. Comunque mia mamma diceva: "Noi donne facciamo già tutto! Facciamo fare qualcosa anche agli uomini!" 😂 mia mamma aveva il senso dell'umorismo 😊 ciao Don! Un abbraccio ❤🙏🥰
Parole sante, tua madre! 😂
@@barbisan3564 😂😂🥰❤️
Grande la tua mamma 😂❤
@@mariapiamiozzo7946 🥰❤️
Delle diaconesse.
Non si ordini diacono una donna prima dei quarant'anni, e non senza diligente esame. Se per caso dopo avere ricevuto l'imposizione delle mani ed avere vissuto per un certo tempo nel ministero, osasse contrarre matrimonio, disprezzando con ci la grazia di Dio, sia anatema insieme a colui che si unito a lei. (Concilio di Calcedonia)
Grazie Don Manuel, bella riflessione che condivido in pieno.
Nelle Costituzioni apostoliche si dice: Il Vescovo presiede con l'onore che spetta all'autorità di DIO ...., il diacono gli stia a fianco come Cristo al Padre... , la diaconessa sia da voi onorata a figura del Santo Spirito... e i presbiteri siano da voi considerati a figura degli Apostoli. (Libro secondo, 26 4-7) , libro VIII 17, 19 si parla all'ordinazione dei diaconi e delle diaconesse e pure dei suddiaconi che quindi erano ordinati e quindi in quel tempo (IV secolo) in area orientale era il suddiacono il primo grado dell' 0rdine. Ma poi siamo sicuri che Gesù abbia "ordinato" qualcuno nel senso che noi diamo a questa parola? Quando gesù dice alla Maddalena di Annunciare agli apostoli la sua Resurrezione non la chiama in qualche modo al ministero dell'apostolato che appunto consiste soprattutto nell'essere testimoni diretti della Resurrezione di Cristo? A volte, mi pare, che, nella Chiesa, Gesù Cristo venga preso più o meno sul serio in base alle proprie convinzioni pregiudizi.. (e anche io mi ci metto dentro purtroppo) . Grazie don Manuel. P.S. sono un "vecchio Diacono" che, finalmente il prossimo anno svolgerà il proprio ministero nella celebrazione Eucaristica con a fianco una donna istituita accolito, era ora!
Ottimo commento, grazie! Effettivamente Gesù non ha mai ordinato nessuno. E fai bene a ricordare l'invio della Maddalena. Tra l'altro, la presenza del vangelo di Maria Maddalena, attesta che una parte della Chiesa, purtroppo dichiarata eretica) l'aveva presa come modello apostolico. Si era apostoli, perché inviati. Poi la Chiesa ha dovuto organizzarsi, e, per carità, un po' di ordine e organizzazione ci vuole. Ma poi tutto è stato assolutizzato. E sui pregiudizi quando si tira in ballo il volere di Gesù: io penso sia normale, siamo tutti attirati da ciò che più ci parla, che non vuol dire che sia per forza ciò che ci aggrada, perché molte volte prestiamo orecchio alla nostra coscienza che ci invita anche a migliorarci. Ma siamo attratti da cose diverse, l'importante sarebbe esserne coscienti e relativizzare.