È la prima recensione di una persona che non ha apprezzato il film, ma che motiva in maniera interessante i suoi punti di vista. Complimenti! Io mi limiterò a dire che il film è piaciuto molto. Penso che questo collage lo si percepisca proprio anche nella regia e nello scorrere del film. Perché ogni frame porta immagini come se fossero dei dipinti (a volte sconnesse tra loro) ma che possono creare nello spettatore delle emozioni. Ed ovviamente questo modo di raccontare un film come se a tratti ci si trovasse di fronte a delle immagini più che a una pellicola può piacere o meno. Complimenti ancora ❤
Ci sta, infatti se c’è una cosa che odio é proprio l’atteggiamento di dover trattare come “scemi” chi la pensa diversamente. Anzi é bello argomentare e scontrarsi con persone che la pensano diversamente, sicuramente é uno degli aspetti più belli a prescindere dal gradimento. Anche perché il film é quello, la parte bella sta proprio nel posizionarsi e nell’esplorare un oggetto che come ogni film merita di essere esplorato.
Sono in completo accordo con te quando parli di cinema a cui manca il cinema. Concordo anche con il tuo collega che inquadra la malattia come cuore del film, tant'è che Eggers ci piazza la posseduta già nel primo frame del film. E concordo anche sul fatto che questa temstica non sia poi stata sviluppata in modo incisivo. Copio e incollo un oezzo che ho scritto lunedì su Nosferatu: [NO SPOILER] Sabato sera, senza grandi aspettative, ho visto Nosferatu. Finora la produzione di Eggers non ha suscitato in me grande entusiasmo, The Witch è un discreto film, The Northman l'ho mollato a metà, The Lighthouse non l'ho visto. A dispetto delle attese, la pellicola è meno gotica del previsto, è fintamente sporca, asettica, gli occhi vedono miasmi che falliscono l'obiettivo di arrivare al naso. Manca l'esperienza sensoriale che questo genere di cinema dovrebbe fornire. Tecnicamente parlando è ineccepibile ma la regia di Eggers non emoziona, il tutto pare un componimento di cose già viste che latita di personalità. Il Conte non inquieta, sembra Ion Tiriac - riesumato dopo secoli dentro una bara - in versione deforme. La CGI è un corpo estraneo all'interno del film, dalle onde del mare all'ombra della mano del mostro che si stende sulla città, ci restituisce una patina piatta e fuori luogo. Rispetto al film di Herzog, il suo fratello più vicino, manca totalmente di romanticismo, ma ha il coraggio di spostare il focus da Orlok a Ellen, è lei la matrice, la protagonista, la ‘responsabile’, la sua ambiguità appare sulla scena alla prima inquadratura. Lei e il vampiro sono una cosa sola, sono due amanti in con-fusione, Orlok è un suo prodotto. ulula la donzella in faccia al mostro. Lei non si sacrifica per nessuno, compie una scelta. Il suo incessante splittare è credibilissimo, posso testimoniare perché io l'ho visto in real time e in real life. L’orrore lo si può vivere davvero solo quando, attraverso gli altri, riconosci anche la tua mostruosità e la tua inadeguatezza, vere o presunte che siano. Misery loves company, right? In fondo, il Nosferatu di Eggers è un film sulla salute mentale e letto da questa angolazione funziona. C'è un luogo comune che tende a descrivere i ‘pazzi’ come persone fuori dal mondo, mentre in verità negli squilibri mentali c'è un eccesso di realtà. La fine è sempre presente, è dietro l'angolo, si annida in ogni passo. Non c'è protezione, l'assenza di pelle rende tutto insopportabile e così interviene la distorsione cognitiva, la mistificazione, il Copy Mechanism ‘salvifico’ e mortale. Early childhood trauma can fix you for life and not in a good way. At that age attachment is not negotiable. È una vicenda mistica, terrificante, un viaggio lungo e aspro, un pellegrinaggio che avrà fine, chissà, solo a patto di accoglierne le tenebre. OFF TOPIC: il cinema ha perso, tranne rare eccezioni, la capacità di raccontare per immagini e così non resta altro che la didattica. Tuttavia Eggers, attraverso il personaggio interpretato da William Defoe, pianta un seme di speranza, vede oltre. Mi ha ricordato una frase sentita in The Orphanage, un horror spagnolo di una quindicina di anni fa, che recitava queste parole: . È forse la fantasia l'unica soluzione per la salvezza?
Impressioni soggettive e personali sul film. Interpretazioni davvero ottime da parte di tutto il cast, ma in special modo da parte di Lily-Rose Depp nei panni di Ellen e di Bill Skarsgard come Orlok: la prima ha restituito appieno non solo la figura del personaggio da dipinto/romanzo gotico (diafana, piccola e magra, sempre sul punto di ammalarsi per comunicare l'appartenenza ad un piano differente rispetto a quello terreno), ma anche quella più squisitamente affine alle lamie, alle succubi e alle empuse (tre categorie di demoni e spiriti tormentatori che, pur provenienti dal contesto greco e medio-orientale, si sono radicati a fondo nel folklore balcanico, originando la figura degli strighi/strigoi), efficacemente comunicate dalle sue pose durante gli amplessi con Orlok. A proposito di quest'ultimo, estremamente suggestive le sequenze in cui si manifesta pienamente ed interagisce con gli altri personaggi, soprattutto la sequenza della mano sulla città (molto evocativa dell'idea del fato avverso, o di una sorta di riferimento all'ultima piaga d'Egitto...e non è un caso se il personaggio di Dafoe richiami più volte quel contesto culturale) e l'amplesso finale, dove il vampiro, pur gridando tutto il suo odio e il suo dolore per essere stato sorpreso dal sole e destinato a morire, non sa tirarsi indietro di fronte alla lusinga di Ellen...la posa intrecciata e quasi fusa in cui vengono ritrovati Ellen ed Orlok è piuttosto indicativa di una sorta di necrofilia all'incontrario, dove è il morto a voler giacere con la viva e non il contrario, come invece avviene nella pazzia di Friedrich...in tal senso, mi sarei aspettato qualche tocco body horror in più e, in generale, un livello di violenza un pochino più spinto (essendo vietato ai minori di 14 anni), tuttavia mi sento molto soddisfatto dalla visione.
Sono d’accordo con ogni tua virgola. L’ho appena visto, quindi impressioni a caldo. Premetto che non sono un critico, non millanto di esserlo ( non ho un canale e non voglio aprilo per varie ragioni ) ma ho studiato in accademia e lavoro, almeno per il momento, nel settore dell’audiovisivo. Non conosco il recensore, ed è la prima volta che passo per il canale , la competenza da parte del recensore c’è non la nego assolutamente, però io sintetizzerei il mio pensiero così : “magari avessi fatto io un remake così potente ed evocativo “. Mi spiego meglio e mi addentro nelle cose dove ho più competenza, per esempio, le inquadrature a mio parere personale non sono così easy come racconta il recensore , cioè banalmente centrate; il regista invece usa il montaggio e la fotografia con l’intento duplice : quello di passare dalla terza persona con carrellate che portano lo spettatore nella visione soggettiva del protagonista , come se avesse l’esigenza di portarci per mano e aprirci al suo mondo, per mostrarci l’”inferno” . Quindi non c’è solo “sboronaggine” da parte di Eggers con annessa raspa a 8 mani ma una reale urgenza di raccontare la vicenda. Alcune soluzioni mi hanno davvero impressionato (senza fare spoiler ) come la sequenza di Orlok e l’iconica scena finale personalmente da brividi e non il solito “scioglimento del vampiro al sole”. Per finire almeno personalmente sono uno di quelli schierati con chi ha amato questo film ma ammetto che non ci sono i gradienti di gradimento in questa pellicola , semplicemente o si “ama” o si “odia”.
@@googleman981 ammetto tutta la mia ignoranza in fatto di tecniche cinematografiche, ma devo dire che in molte sequenze ero sempre teso a percepire qualche ombra sfuggente sullo sfondo oppure agli angoli della scena. Non so poi se conosci Bloodborne, ma la sequenza della carrozza è quasi identica ad un filmato di quel gioco, che trasporta il giocatore proprio in un castello gotico di succhiasangue. Non dico che sia il mio preferito di Eggers, ma sicuramente si trattata di un film che, nel mio caso, ricorderò a lungo e recupererò in dvd.
@ sicuramente recupererò il bluray se non altro per il montaggio di 3 ore . Si vede nella seconda parte che le scene sono state brutalmente tagliate con l’accetta . Il mio preferito rimane the witch ( come opera originale) ma questo è un film da veder al cinema se non altro per il suono e l’alto bitrate che a casa , in streaming , accuserebbe il problema dei neri pixellati e dell’alta compressione del formato video.
Io allargo un po' le conclusioni a cui è giunto Sangiorgio. Secondo me è da vedere nella poetica di Eggers una triangolazione tra quella che è la società, l'esterno che la società aborre (strega, sirena, vampiro, occulto, ecc.) e l'individuo che viene influenzato dall'esterno, che però viene fuori sotto forma di pulsioni che sconvolgono la società. Nel caso di Nosferatu non è da sottovalutare il prologo che dichiara una connessione tra Ellen e Nosferatu fin dalla giovinezza della ragazza, e che negli altri film non esiste aprendo a una lettura - per quanto mi riguarda - interessante: in una scena Ellen dice a von Franz-Dafoe, che lui (Nosferatu) l'ha "violentata" (non ricordo se usava questa parola nello specifico, ma il senso è quello). Ma come sempre in Eggers, la divisione tra fantastico e reale non è mai netta e potrebbe benissimo essere una conclusione a cui è giunta Ellen in base alla società che le preclude la libertà sessuale e la scoperta del corpo (evidenziato anche dal fatto che lei chieda se il «Male» sia esterno o insito all'uomo; ma è male in base a quella società! Come ogni protagonista di Eggers, è attratta da un male piacevole da cui si avvicina e si allontana, ora in contrasto, ora conforme, alla società) e il conflitto tra ragione-scienza e occulto insito nel personaggio di Aaron Taylor Johnson non è tanto da vedere in modo esplicito, quanto sull'ipocrisia dell'illuminista che decantando la libertà individuale rimane chiuso mentalmente riguardo quella femminile, che scandalizza, è troppo (e per questo, è da legare e drogare).
Ciao caro. Mi trovo nel mezzo, non posso dire che il film non mi sia piaciuto ma ne sono uscito veramente annoiato non trovandoci nulla di nuovo e interessante, in più la scrittura salta tanti punti fondamentali. A proposito di lingua originale, Orlok in inglese come risulta?
Mamma mia per me é stato uno dei grandi drammi del film. Questa pronuncia con sta cadenza da parodia mi ha lanciato fuori dal film, tanto da trovarla involontariamente comica. Non sono proprio riuscito a sintonizzarmi sulla scelta stilistica
@latavernadellalbatro avevo paura di ciò, in italiano non mi è dispiaciuto ma era abbastanza fuori luogo dato che tutti gli altri non erano caratterizzati così
No guarda é una scelta che ho trovato veramente straniante. Soprattutto perché appunto ogni attore per quanto diretto in modo diverso si attiene ad uno stile univoco, qui invece si é proprio saltato il fosso. É una scelta che non capisco genuinamente
Complimenti per l'attitudine dialogica. Una rarità su yt. Quanto al film, sono della vostra stessa linea; forse anche la dimensione depressiva poteva essere esplorata ma si è rivelata un vicolo cieco.
Grazie mille a te invece del commento ❤️. Verissimo, sicuramente l’idea di mettere al centro il trauma passato e la depressione poteva essere uno sviluppo interessante. Dico poteva perché appunto é decisamente superficiale. Non bastano per quanto mi riguarda 3 inquadrature
A volte sembra che chi nutriva grandi aspettative per questo film e ha speso 11- 12 € per vederlo il prima possibile, si sia persuaso di aver visto il film epocale che pronosticava e non voglia sentire pareri contrari per non vedere incrinata la sua convinzione.
Guarda tra l’altro capiti in una delle poche recensioni dove nonostante la negatività si analizza anche il punto di vista di chi lo apprezza dandogli in parte ragione; peggio non poteva andare 🤣
Ciao, Mad! Io in realtà l'ho apprezzato parecchio. SPOILER Non ne ho sentito parlare (e ancora non ho avuto modo e tempo di leggerne), quindi magari ho preso una cantonata pazzesca ma io ho interpretato il film diversamente. Non ho visto riferimenti alla pandemia appena passata o cose di questo tipo.. io ho intravisto un (lucido?) discorso sull'emancipazione sessuale femminile. Tra l'altro in linea con la poetica di Eggers, basti pensare al suo "The vvitch". Ho inteso il rapporto col conte in parallelo al rapporto della protagonista con la sua sessualità repressa in una società di stampo patriarcale (in cui la donna non può provare piacere se non in funzione della sessualità di un uomo). Il conte rappresenta il suo desiderio di provare piacere, anche e soprattutto, autoerotico. La protagonista già in adolescenza aveva avuto esperienze autoerotiche (quindi con nosferatu) che avevano fatto scalpore, almeno in famiglia. Convolata a nozze, sente il bisogno di esprimersi appieno, anche sola, lontana dal partner. Sente stretto il modello incarnato da Aaron Taylor Johnson e famiglia (famiglia di stampo patriarcale sulla quale si abbatterà la maledizione pestilenziale). La società percepisce come maledizione, il progresso culturale che porta con sé anche la rivoluzione sessuale. L'unico modo per placarla è saziarla e, estinta la voglia si estingue anche il demone in un orgasmo di piacere. Il dottore, eccentrico e messo ai margini perché troppo "avanti" per i suoi tempi, guarda fuori dalla finestra la luce del progresso. Io trovo sia un film molto attuale, che dialoga enormemente col presente dato che ancora oggi, una donna non può vivere la sua sessualità pubblicamente con la stessa serenità di un uomo. Trovo una forte continuità col discorso che Eggers fa con "the vvitch" sulla necessità di vivere la femminilità in toto. Anche qui la protagonista, come nel primo film, non si sente parte di una società (o comunità) che non le permette di esprimersi appieno. Colgo l'occasione per ringraziarti per il lavoro di qualità che svolgi su questo canale e per farti gli auguri di un anno pieno di soddisfazioni.
Chi dice malemale non capisce un caxxo di cinema o vuole solo fare alternativo, non sarà all’altezza di Herzog e continuo a preferire il Dracula di Bram Stoker (Francis Ford Coppola) ma resta un filmone e uno dei migliori film sui vampiri sicuramente.
Da fan quasi sfegatato di Eggers, forse complici delle aspettative altissime per me invece é stata inaspettata un po' una delusione. E il primo film di Eggers che non mi convince... Scenografie e lato tecnico meravigliose: colori, abiti , ricostruzione storica tutto fatto con grande stile e dovizia ma il film non è mai riuscito a "prendermi": la prima parte scorre troppo veloce quasi per accumulo di scene come se ci fossero delle cose da fare in una lista , la seconda parte è certamente migliore però credo che sia uno dei uno Nosferatu/Dracula meno carismatici della storia del cinema... Manca del tutto la connotazione romantica e soprattutto malinconica e tragica del personaggio che é ridotto ad un mostro con la voce grossa, (con dei risvolti a volte perfino parodistici ...) che vuole distruggere il mondo, anche la parte della peste, che ha una funzione allegorica importante, l 'ho trovata realizzata con fretta. Colonna sonora, immagino volutamente, inesistente, ma che invece era "portante" nei film di Herzog e Coppola. In sostanza film più che sufficiente ma nulla di più. Eggers ha preso un po' da Coppola un po' da Herzog ed un po' da Murnau con un pizzico dell'Esorcista perfino ma ha aggiunto poco "del suo"... Un'operazione di cui alla fine non se ne capisce l' utilità. Per me é il primo mezzo passo falso del regista...
Sono decisamente contento di ricevere commenti anche da forti sostenitori del cinema di Eggers. Credo che qui forse mai come prima d'ora si sia creata una vera e propria spaccatura anche fra i suoi fan che si può constatare anche dal tuo commento. Come ho detto in altre risposte credo che qui il vero problema sia la mancanza d'identità data dal mosaico di riferimenti del regista. Nosferatu e Dracula incarnano 2 sentimenti diversi, e qui come fai notare tu in entrambi i casi viene meno ciascuna delle 2 anime. La peste per me è uno dei grandi misteri del film, la pochezza di mezzi per inscenarla l'ho trovata inspiegabile. Non percepisco una malattia o un male che dilaga, al massimo percepisco un set spoglio con personaggi che hanno dei rossori sul volto. Gli stessi topi sono 7 animali buttati lì, il sentore di apocalisse è veramente quanto di più distante ci possa essere. Non sarebbe un problema se non fosse, almeno per me e per una grande parte di critici, uno dei cardini che differenziano Nosferatu da Dracula.
Sono abbastanza d’accordo con cio che dici tranne che per la dimensione amorosa, A me è piaciuto vedere un vampiro, che per una volta non sia carismatico affascinante e tormentato dalla mancanza dell’amore, onestamente ho apprezzato vedere un vampiro molto animale, molto bestiale e privo di anima.
Ci sta, sicuramente é un’idea insolita che nella sua forza ci impone di posizionarci ideologicamente. Alla fine é come un sapore nuovo: da un lato puoi rifiutarlo perché non é inserito nel tuo sistema del gusto, dall’altro puoi essere stregato dalla novità che rappresenta🔥
Purtroppo su UA-cam c’è la tendenza a osannare questo film a prescindere, accecati da pregiudizi estremamente positivi verso Eggers. Sembra quasi che ti debba piacere per forza altrimenti vieni additato come ignorante.
Motivo per il quale ho voluto giocare con l’aspettativa parlandone “bene” e cercando di analizzare anche perché potrebbe legittimamente piacere, credo sia anche una forma di rispetto nei confronti di voi pubblico, insomma non c’è nessuno da convincere e nessuna verità da svelare. Poi su molti atteggiamenti rimango dubbioso, come dici te molti creator (in particolare volti noti, FB é un porcile in questi giorni) vanno di insulto facile. Basterebbe riconoscere l’esistenza di un dibattito, ma imporrebbe di mettersi in discussione e di creare argomentazioni che collochino il film in un insieme più grande.
@ tra l’altro si insiste sul fatto che il Conte del film di Eggers è fedelissimo al libro. Quando ho fatto notare che nel romanzo di Stoker( a differenza del film di Eggers) in realtà Dracula è un abile gentiluomo che interagisce con la società, e sa anche discorrere di cultura ed ha aspetti caratteriali umani come l’orgoglio per le proprie origini e la fierezza della propria dinastia, ringiovanisce progressivamente e cambia di aspetto anche per sedurre le sue vittime, sono stato riempito di insulti e mi è stato detto che non capivo nulla. Si è addirittura negato che Dracula sia in parte umano praticamente negando il concetto di Vampiro che abbiamo sempre conosciuto. Sono sinceramente rimasto basito.
Approfondisco ulteriormente la tua posizione perché hai toccato un punto fondamentale. Partiamo dal fatto che possiamo dire che Nosferatu e Dracula siano 2 sentimenti cinefili diversi. Il primo incarna un'apocalisse incombente, una malattia dilagante che incombe sul mondo moderno. Il secondo invece si rifà ad un sentimento più letterario, romantico e dall'evidente tratto orrorifico (che riflette soprattutto sulla paura del mondo femminile). Nosferatu di Eggers è appunto un mosaico che include al suo interno anche i sentimenti di Dracula, qui secondo me però si manifesta il cortocircuito logico. Potrebbe risultare un bellissimo film di vampiri, ma ne esce come un pessimo film di Nosferatu e di Dracula, proprio perché entrambi quei sentimenti vengono meno. Non percepisco l'apocalisse di Nosferatu, non percepisco questa malattia/pestilenza; così come non percepisco l'ambito letterario che amo in quanto lettore del fantastico e orrorifico.
Ma stai generalizzando. I fan oltranzisti ci sono, ma questo vale per ogni autore, specialmente se di livello, che risultano anche quelli più divisivi alla fine (è successo per Coppola, così come per Sorrentino quest’anno). Ma vedo anche del sano dibattito. Piuttosto ritengo giusto scagliarsi contro quella critica volta solo a alzare il muro della polemica facile. E ovviamente YT è il posto ideale per farlo. Ci sono video in cui ci si sofferma sull’aspetto dei baffi del conte e dove si perdono minuti e minuti a parlare del nulla cosmico, ad accostare il film ad altre opere completamente ad cazzum, senza la minima argomentazione. Chi vuole capire il riferimento…capisca. Ecco, quella è la critica peggiore e più tossica oggi presente qui su UA-cam. Non certo quella di Mad, qui, o di Menarini, Della Starza e anche Michele Innocenti. Su questi canali e con queste persone è possibile avere un sano dibattito, su altri no. E se noti, la tendenza di cui parli è soprattutto nei commenti sotto a quei video, perché logicamente attirano la polemica consapevolmente andando a istigare e pizzicare una specifica fetta di cinefili. Cosa si fa e quanto si cade in basso pur di alimentare il fuoco dell’algoritmo!
Ma infatti credo di aver ben chiaro a quali lidi si riferisce il commentatore, ne ho avuto esperienza di recente tra l'altro. Tu hai detto bene, purtroppo a molti interessa creare un muro per pontificare dall'alto dei cieli, la percezione è che essendo queste persone grandi nei numeri sia totalizzante. Io ho sempre usato una filosofia ben precisa: a me che a te faccia schifo un film che io amo alla follia (dico te ma potrei dire X) frega meno di 0, la notte entrambi andremo a letto sereni lo stesso XD. Al contrario invece mi interessa discutere con chi non la pensa come me, purché le argomentazioni siano sensate. Di fatti, e qui ritorno al punto iniziale, il problema è percepire spesso i creator su youtube come "critica", cosa per me problematica. Io in primis non faccio critica, al massimo mi rifaccio ai modi della critica e cerco di usare quell'approccio ma non mi sognerei mai di dirlo. Mi mancano competenze, coordinate, visioni e metodi della professione. Tuttavia, io e molti altri che tu hai citato, ne siamo consapevoli e lo ammettiamo candidamente anche nel rispetto di voi pubblico che spendete del tempo con noi. Purtroppo a molti interessa più parlare di sè stessi che di cinema.
Mi dispiace ma una delusione totale. Boh stanno facendo dei colossal che dividono l'opinione nettamente. Anche il film Povere creature.... Poi sinceramente ho fatto la scimmia 🐒 . È sbagliato, ma alla fine ho conosciuto delle persone. Poi è anche bello fare un po' di mercato. Senza offendersi. Così per divertirsi...
Guarda sono contento che ogni tanto escano film divisivi, alla fine danno spazio alla discussione ed é più stimolante rispetto ai casi più universali. Io vorrei essere d’accordo con te, davvero. Sono il primo che vorrebbe virare sulla leggerezza. Il dramma é che con questo tipo di film la gente tende a reagire veramente in modo maleducato e cafone (ne sono volati in 2gg di ban). Temo che con certo cinema purtroppo la leggerezza ed il divertimento per molti sia un divieto tassativo. Con un video pacato e ragionato la gente comunque si é sentita libera di offendere, pensa in altri casi😅
Però scusate . Nel libro del buon Bram Dracula è descritto come un uomo anziano,alto, rasato all’infuori di un paio di baffi bianchi . Credo che il design del personaggio sia abbastanza fedele al libro ( se escludiamo il character design di Murnau)
Quindi tu non vai a vedere un film perchè non è piaciuto a lui? Già il fatto che dice vidii al minuto 8:10 (che secondo lui è il plurale di video ,dice tutto).Ma vatti a vedere sto film e decidi con la tua testa se ti piace o no,mha....
Tra l’altro aggiungo che la stessa parola viene ripetuta 15s prima con la stessa cadenza e con la L ben marcata in entrambi i casi. Ma vabbè capita di sbagliarsi non muore nessuno ma evita gli attacchi ad hominem.
@@latavernadellalbatronessuno ha attaccato nessuno ,ho solo detto di andare a vedere il film e giudicare con la propria testa.C'è qualcosa di errato? Poi se ho sbagliato su lidi ,errore mio ,ma nessuno ha attaccato nessuno
Mi spiace non ti abbia soddisfatto. Personalmente, l'ho trovato un buon film, pienamente immersivo. Alcune pecche, però, sì... riguardo alcune scelte sulla resa visiva che non sono da Eggers, più strizzanti l'occhio all'horror moderno (perlomeno quello che piace più al pubblico generalista, vedi il ''quasi'' esorcismo, e l'abuso di finali di scena ad effetto, nella prima parte), la sensazione di frettolosità nella seconda parte, con evidenti stacchi di montaggio repentini (ho saputo poi che l'home vision avrà la versione uncut con circa mezz'ora in più).
Ma infatti alla fine dipende tutto da quello che si cerca dal film. Il film è di Eggers in ogni frame, la sua mano si vede e si sente; però secondo me qui come hai anche detto te si è andati verso una direzione che va completamente contraria al mio gusto personale e alla mia idea di cinema. Poi il bello è proprio fermarsi, constatare le differenze fra gli approcci, cercare una quadra e mettere a fuoco il film al meglio riscontrando anche numerosi punti di contatto. Ad esempio la presenza di molti jumpscare legati ovviamente alla sfera commerciale hanno fatto storcere il naso anche a molti amanti del film. La cosa bella è che il film faccia proprio discutere, questo innegabilmente gli regala un valore indiscutibile a prescindere dal gradimento o meno. In un mondo di cinema usa e getta che spesso passa silenziosamente qui al contrario fa rumore, sia esso applauso o il tonfo della caduta.
È la prima recensione di una persona che non ha apprezzato il film, ma che motiva in maniera interessante i suoi punti di vista. Complimenti! Io mi limiterò a dire che il film è piaciuto molto. Penso che questo collage lo si percepisca proprio anche nella regia e nello scorrere del film. Perché ogni frame porta immagini come se fossero dei dipinti (a volte sconnesse tra loro) ma che possono creare nello spettatore delle emozioni. Ed ovviamente questo modo di raccontare un film come se a tratti ci si trovasse di fronte a delle immagini più che a una pellicola può piacere o meno. Complimenti ancora ❤
Ci sta, infatti se c’è una cosa che odio é proprio l’atteggiamento di dover trattare come “scemi” chi la pensa diversamente. Anzi é bello argomentare e scontrarsi con persone che la pensano diversamente, sicuramente é uno degli aspetti più belli a prescindere dal gradimento.
Anche perché il film é quello, la parte bella sta proprio nel posizionarsi e nell’esplorare un oggetto che come ogni film merita di essere esplorato.
Sono in completo accordo con te quando parli di cinema a cui manca il cinema. Concordo anche con il tuo collega che inquadra la malattia come cuore del film, tant'è che Eggers ci piazza la posseduta già nel primo frame del film. E concordo anche sul fatto che questa temstica non sia poi stata sviluppata in modo incisivo. Copio e incollo un oezzo che ho scritto lunedì su Nosferatu:
[NO SPOILER] Sabato sera, senza grandi aspettative, ho visto Nosferatu. Finora la produzione di Eggers non ha suscitato in me grande entusiasmo, The Witch è un discreto film, The Northman l'ho mollato a metà, The Lighthouse non l'ho visto.
A dispetto delle attese, la pellicola è meno gotica del previsto, è fintamente sporca, asettica, gli occhi vedono miasmi che falliscono l'obiettivo di arrivare al naso. Manca l'esperienza sensoriale che questo genere di cinema dovrebbe fornire.
Tecnicamente parlando è ineccepibile ma la regia di Eggers non emoziona, il tutto pare un componimento di cose già viste che latita di personalità. Il Conte non inquieta, sembra Ion Tiriac - riesumato dopo secoli dentro una bara - in versione deforme. La CGI è un corpo estraneo all'interno del film, dalle onde del mare all'ombra della mano del mostro che si stende sulla città, ci restituisce una patina piatta e fuori luogo.
Rispetto al film di Herzog, il suo fratello più vicino, manca totalmente di romanticismo, ma ha il coraggio di spostare il focus da Orlok a Ellen, è lei la matrice, la protagonista, la ‘responsabile’, la sua ambiguità appare sulla scena alla prima inquadratura. Lei e il vampiro sono una cosa sola, sono due amanti in con-fusione, Orlok è un suo prodotto.
ulula la donzella in faccia al mostro. Lei non si sacrifica per nessuno, compie una scelta.
Il suo incessante splittare è credibilissimo, posso testimoniare perché io l'ho visto in real time e in real life. L’orrore lo si può vivere davvero solo quando, attraverso gli altri, riconosci anche la tua mostruosità e la tua inadeguatezza, vere o presunte che siano.
Misery loves company, right?
In fondo, il Nosferatu di Eggers è un film sulla salute mentale e letto da questa angolazione funziona.
C'è un luogo comune che tende a descrivere i ‘pazzi’ come persone fuori dal mondo, mentre in verità negli squilibri mentali c'è un eccesso di realtà. La fine è sempre presente, è dietro l'angolo, si annida in ogni passo. Non c'è protezione, l'assenza di pelle rende tutto insopportabile e così interviene la distorsione cognitiva, la mistificazione, il Copy Mechanism ‘salvifico’ e mortale.
Early childhood trauma can fix you for life and not in a good way. At that age attachment is not negotiable.
È una vicenda mistica, terrificante, un viaggio lungo e aspro, un pellegrinaggio che avrà fine, chissà, solo a patto di accoglierne le tenebre.
OFF TOPIC: il cinema ha perso, tranne rare eccezioni, la capacità di raccontare per immagini e così non resta altro che la didattica. Tuttavia Eggers, attraverso il personaggio interpretato da William Defoe,
pianta un seme di speranza, vede oltre. Mi ha ricordato una frase sentita in The Orphanage, un horror spagnolo di una quindicina di anni fa, che recitava queste parole: .
È forse la fantasia l'unica soluzione per la salvezza?
Impressioni soggettive e personali sul film.
Interpretazioni davvero ottime da parte di tutto il cast, ma in special modo da parte di Lily-Rose Depp nei panni di Ellen e di Bill Skarsgard come Orlok: la prima ha restituito appieno non solo la figura del personaggio da dipinto/romanzo gotico (diafana, piccola e magra, sempre sul punto di ammalarsi per comunicare l'appartenenza ad un piano differente rispetto a quello terreno), ma anche quella più squisitamente affine alle lamie, alle succubi e alle empuse (tre categorie di demoni e spiriti tormentatori che, pur provenienti dal contesto greco e medio-orientale, si sono radicati a fondo nel folklore balcanico, originando la figura degli strighi/strigoi), efficacemente comunicate dalle sue pose durante gli amplessi con Orlok.
A proposito di quest'ultimo, estremamente suggestive le sequenze in cui si manifesta pienamente ed interagisce con gli altri personaggi, soprattutto la sequenza della mano sulla città (molto evocativa dell'idea del fato avverso, o di una sorta di riferimento all'ultima piaga d'Egitto...e non è un caso se il personaggio di Dafoe richiami più volte quel contesto culturale) e l'amplesso finale, dove il vampiro, pur gridando tutto il suo odio e il suo dolore per essere stato sorpreso dal sole e destinato a morire, non sa tirarsi indietro di fronte alla lusinga di Ellen...la posa intrecciata e quasi fusa in cui vengono ritrovati Ellen ed Orlok è piuttosto indicativa di una sorta di necrofilia all'incontrario, dove è il morto a voler giacere con la viva e non il contrario, come invece avviene nella pazzia di Friedrich...in tal senso, mi sarei aspettato qualche tocco body horror in più e, in generale, un livello di violenza un pochino più spinto (essendo vietato ai minori di 14 anni), tuttavia mi sento molto soddisfatto dalla visione.
Sono d’accordo con ogni tua virgola. L’ho appena visto, quindi impressioni a caldo. Premetto che non sono un critico, non millanto di esserlo ( non ho un canale e non voglio aprilo per varie ragioni ) ma ho studiato in accademia e lavoro, almeno per il momento, nel settore dell’audiovisivo. Non conosco il recensore, ed è la prima volta che passo per il canale , la competenza da parte del recensore c’è non la nego assolutamente, però io sintetizzerei il mio pensiero così : “magari avessi fatto io un remake così potente ed evocativo “. Mi spiego meglio e mi addentro nelle cose dove ho più competenza, per esempio, le inquadrature a mio parere personale non sono così easy come racconta il recensore , cioè banalmente centrate; il regista invece usa il montaggio e la fotografia con l’intento duplice : quello di passare dalla terza persona con carrellate che portano lo spettatore nella visione soggettiva del protagonista , come se avesse l’esigenza di portarci per mano e aprirci al suo mondo, per mostrarci l’”inferno” . Quindi non c’è solo “sboronaggine” da parte di Eggers con annessa raspa a 8 mani ma una reale urgenza di raccontare la vicenda. Alcune soluzioni mi hanno davvero impressionato (senza fare spoiler ) come la sequenza di Orlok e l’iconica scena finale personalmente da brividi e non il solito “scioglimento del vampiro al sole”. Per finire almeno personalmente sono uno di quelli schierati con chi ha amato questo film ma ammetto che non ci sono i gradienti di gradimento in questa pellicola , semplicemente o si “ama” o si “odia”.
@@googleman981 ammetto tutta la mia ignoranza in fatto di tecniche cinematografiche, ma devo dire che in molte sequenze ero sempre teso a percepire qualche ombra sfuggente sullo sfondo oppure agli angoli della scena.
Non so poi se conosci Bloodborne, ma la sequenza della carrozza è quasi identica ad un filmato di quel gioco, che trasporta il giocatore proprio in un castello gotico di succhiasangue.
Non dico che sia il mio preferito di Eggers, ma sicuramente si trattata di un film che, nel mio caso, ricorderò a lungo e recupererò in dvd.
@ sicuramente recupererò il bluray se non altro per il montaggio di 3 ore . Si vede nella seconda parte che le scene sono state brutalmente tagliate con l’accetta . Il mio preferito rimane the witch ( come opera originale) ma questo è un film da veder al cinema se non altro per il suono e l’alto bitrate che a casa , in streaming , accuserebbe il problema dei neri pixellati e dell’alta compressione del formato video.
Io allargo un po' le conclusioni a cui è giunto Sangiorgio.
Secondo me è da vedere nella poetica di Eggers una triangolazione tra quella che è la società, l'esterno che la società aborre (strega, sirena, vampiro, occulto, ecc.) e l'individuo che viene influenzato dall'esterno, che però viene fuori sotto forma di pulsioni che sconvolgono la società.
Nel caso di Nosferatu non è da sottovalutare il prologo che dichiara una connessione tra Ellen e Nosferatu fin dalla giovinezza della ragazza, e che negli altri film non esiste aprendo a una lettura - per quanto mi riguarda - interessante: in una scena Ellen dice a von Franz-Dafoe, che lui (Nosferatu) l'ha "violentata" (non ricordo se usava questa parola nello specifico, ma il senso è quello).
Ma come sempre in Eggers, la divisione tra fantastico e reale non è mai netta e potrebbe benissimo essere una conclusione a cui è giunta Ellen in base alla società che le preclude la libertà sessuale e la scoperta del corpo (evidenziato anche dal fatto che lei chieda se il «Male» sia esterno o insito all'uomo; ma è male in base a quella società! Come ogni protagonista di Eggers, è attratta da un male piacevole da cui si avvicina e si allontana, ora in contrasto, ora conforme, alla società) e il conflitto tra ragione-scienza e occulto insito nel personaggio di Aaron Taylor Johnson non è tanto da vedere in modo esplicito, quanto sull'ipocrisia dell'illuminista che decantando la libertà individuale rimane chiuso mentalmente riguardo quella femminile, che scandalizza, è troppo (e per questo, è da legare e drogare).
Jà Mattè, dobbiamo parlarne dietro ad un caffè. Troppe cose ti devo dire.
Quando vuoi🔥🖤
Ciao caro. Mi trovo nel mezzo, non posso dire che il film non mi sia piaciuto ma ne sono uscito veramente annoiato non trovandoci nulla di nuovo e interessante, in più la scrittura salta tanti punti fondamentali. A proposito di lingua originale, Orlok in inglese come risulta?
Mamma mia per me é stato uno dei grandi drammi del film. Questa pronuncia con sta cadenza da parodia mi ha lanciato fuori dal film, tanto da trovarla involontariamente comica. Non sono proprio riuscito a sintonizzarmi sulla scelta stilistica
@latavernadellalbatro avevo paura di ciò, in italiano non mi è dispiaciuto ma era abbastanza fuori luogo dato che tutti gli altri non erano caratterizzati così
No guarda é una scelta che ho trovato veramente straniante. Soprattutto perché appunto ogni attore per quanto diretto in modo diverso si attiene ad uno stile univoco, qui invece si é proprio saltato il fosso. É una scelta che non capisco genuinamente
@latavernadellalbatro santi numi 🫠
Eh ma allora non ti è piaciuto, non è che la noia sia una cosa positiva😂
Per me il film si perde totalmente dopo che nosferatu arriva nella città
Complimenti per l'attitudine dialogica. Una rarità su yt.
Quanto al film, sono della vostra stessa linea; forse anche la dimensione depressiva poteva essere esplorata ma si è rivelata un vicolo cieco.
Grazie mille a te invece del commento ❤️. Verissimo, sicuramente l’idea di mettere al centro il trauma passato e la depressione poteva essere uno sviluppo interessante. Dico poteva perché appunto é decisamente superficiale. Non bastano per quanto mi riguarda 3 inquadrature
A volte sembra che chi nutriva grandi aspettative per questo film e ha speso 11- 12 € per vederlo il prima possibile, si sia persuaso di aver visto il film epocale che pronosticava e non voglia sentire pareri contrari per non vedere incrinata la sua convinzione.
@@gabrieleferro3869 Dipende sempre come uno ne parla
Non l'ho ancora visto. Ma a vedere online altre videorecensioni pare una pellicola molto divisiva: o benebene o malemale...
Guarda tra l’altro capiti in una delle poche recensioni dove nonostante la negatività si analizza anche il punto di vista di chi lo apprezza dandogli in parte ragione; peggio non poteva andare 🤣
@@latavernadellalbatro in questi giorni sto guardando il NOSFERATU di Murnau (1922)! Tanta Roba!
@@frederickstudio6658 beh che dire, autoesplicativo 🤣. Ogni tanto sarebbe figo parlare anche di quel tipo di cinema
Ciao, Mad!
Io in realtà l'ho apprezzato parecchio.
SPOILER
Non ne ho sentito parlare (e ancora non ho avuto modo e tempo di leggerne), quindi magari ho preso una cantonata pazzesca ma io ho interpretato il film diversamente.
Non ho visto riferimenti alla pandemia appena passata o cose di questo tipo.. io ho intravisto un (lucido?) discorso sull'emancipazione sessuale femminile. Tra l'altro in linea con la poetica di Eggers, basti pensare al suo "The vvitch".
Ho inteso il rapporto col conte in parallelo al rapporto della protagonista con la sua sessualità repressa in una società di stampo patriarcale (in cui la donna non può provare piacere se non in funzione della sessualità di un uomo). Il conte rappresenta il suo desiderio di provare piacere, anche e soprattutto, autoerotico.
La protagonista già in adolescenza aveva avuto esperienze autoerotiche (quindi con nosferatu) che avevano fatto scalpore, almeno in famiglia.
Convolata a nozze, sente il bisogno di esprimersi appieno, anche sola, lontana dal partner.
Sente stretto il modello incarnato da Aaron Taylor Johnson e famiglia (famiglia di stampo patriarcale sulla quale si abbatterà la maledizione pestilenziale).
La società percepisce come maledizione, il progresso culturale che porta con sé anche la rivoluzione sessuale.
L'unico modo per placarla è saziarla e, estinta la voglia si estingue anche il demone in un orgasmo di piacere.
Il dottore, eccentrico e messo ai margini perché troppo "avanti" per i suoi tempi, guarda fuori dalla finestra la luce del progresso.
Io trovo sia un film molto attuale, che dialoga enormemente col presente dato che ancora oggi, una donna non può vivere la sua sessualità pubblicamente con la stessa serenità di un uomo.
Trovo una forte continuità col discorso che Eggers fa con "the vvitch" sulla necessità di vivere la femminilità in toto. Anche qui la protagonista, come nel primo film, non si sente parte di una società (o comunità) che non le permette di esprimersi appieno.
Colgo l'occasione per ringraziarti per il lavoro di qualità che svolgi su questo canale e per farti gli auguri di un anno pieno di soddisfazioni.
Chi dice malemale non capisce un caxxo di cinema o vuole solo fare alternativo, non sarà all’altezza di Herzog e continuo a preferire il Dracula di Bram Stoker (Francis Ford Coppola) ma resta un filmone e uno dei migliori film sui vampiri sicuramente.
Da fan quasi sfegatato di Eggers, forse complici delle aspettative altissime per me invece é stata inaspettata un po' una delusione. E il primo film di Eggers che non mi convince... Scenografie e lato tecnico meravigliose: colori, abiti , ricostruzione storica tutto fatto con grande stile e dovizia ma il film non è mai riuscito a "prendermi": la prima parte scorre troppo veloce quasi per accumulo di scene come se ci fossero delle cose da fare in una lista , la seconda parte è certamente migliore però credo che sia uno dei uno Nosferatu/Dracula meno carismatici della storia del cinema... Manca del tutto la connotazione romantica e soprattutto malinconica e tragica del personaggio che é ridotto ad un mostro con la voce grossa, (con dei risvolti a volte perfino parodistici ...) che vuole distruggere il mondo, anche la parte della peste, che ha una funzione allegorica importante, l 'ho trovata realizzata con fretta. Colonna sonora, immagino volutamente, inesistente, ma che invece era "portante" nei film di Herzog e Coppola. In sostanza film più che sufficiente ma nulla di più. Eggers ha preso un po' da Coppola un po' da Herzog ed un po' da Murnau con un pizzico dell'Esorcista perfino ma ha aggiunto poco "del suo"... Un'operazione di cui alla fine non se ne capisce l' utilità. Per me é il primo mezzo passo falso del regista...
Sono decisamente contento di ricevere commenti anche da forti sostenitori del cinema di Eggers. Credo che qui forse mai come prima d'ora si sia creata una vera e propria spaccatura anche fra i suoi fan che si può constatare anche dal tuo commento.
Come ho detto in altre risposte credo che qui il vero problema sia la mancanza d'identità data dal mosaico di riferimenti del regista. Nosferatu e Dracula incarnano 2 sentimenti diversi, e qui come fai notare tu in entrambi i casi viene meno ciascuna delle 2 anime. La peste per me è uno dei grandi misteri del film, la pochezza di mezzi per inscenarla l'ho trovata inspiegabile. Non percepisco una malattia o un male che dilaga, al massimo percepisco un set spoglio con personaggi che hanno dei rossori sul volto. Gli stessi topi sono 7 animali buttati lì, il sentore di apocalisse è veramente quanto di più distante ci possa essere. Non sarebbe un problema se non fosse, almeno per me e per una grande parte di critici, uno dei cardini che differenziano Nosferatu da Dracula.
Sono abbastanza d’accordo con cio che dici tranne che per la dimensione amorosa,
A me è piaciuto vedere un vampiro, che per una volta non sia carismatico affascinante e tormentato dalla mancanza dell’amore, onestamente ho apprezzato vedere un vampiro molto animale, molto bestiale e privo di anima.
Ci sta, sicuramente é un’idea insolita che nella sua forza ci impone di posizionarci ideologicamente. Alla fine é come un sapore nuovo: da un lato puoi rifiutarlo perché non é inserito nel tuo sistema del gusto, dall’altro puoi essere stregato dalla novità che rappresenta🔥
Bellissima la foto di Rocky IV
Purtroppo su UA-cam c’è la tendenza a osannare questo film a prescindere, accecati da pregiudizi estremamente positivi verso Eggers. Sembra quasi che ti debba piacere per forza altrimenti vieni additato come ignorante.
Motivo per il quale ho voluto giocare con l’aspettativa parlandone “bene” e cercando di analizzare anche perché potrebbe legittimamente piacere, credo sia anche una forma di rispetto nei confronti di voi pubblico, insomma non c’è nessuno da convincere e nessuna verità da svelare.
Poi su molti atteggiamenti rimango dubbioso, come dici te molti creator (in particolare volti noti, FB é un porcile in questi giorni) vanno di insulto facile. Basterebbe riconoscere l’esistenza di un dibattito, ma imporrebbe di mettersi in discussione e di creare argomentazioni che collochino il film in un insieme più grande.
@ tra l’altro si insiste sul fatto che il Conte del film di Eggers è fedelissimo al libro. Quando ho fatto notare che nel romanzo di Stoker( a differenza del film di Eggers) in realtà Dracula è un abile gentiluomo che interagisce con la società, e sa anche discorrere di cultura ed ha aspetti caratteriali umani come l’orgoglio per le proprie origini e la fierezza della propria dinastia, ringiovanisce progressivamente e cambia di aspetto anche per sedurre le sue vittime, sono stato riempito di insulti e mi è stato detto che non capivo nulla. Si è addirittura negato che Dracula sia in parte umano praticamente negando il concetto di Vampiro che abbiamo sempre conosciuto. Sono sinceramente rimasto basito.
Approfondisco ulteriormente la tua posizione perché hai toccato un punto fondamentale.
Partiamo dal fatto che possiamo dire che Nosferatu e Dracula siano 2 sentimenti cinefili diversi. Il primo incarna un'apocalisse incombente, una malattia dilagante che incombe sul mondo moderno. Il secondo invece si rifà ad un sentimento più letterario, romantico e dall'evidente tratto orrorifico (che riflette soprattutto sulla paura del mondo femminile).
Nosferatu di Eggers è appunto un mosaico che include al suo interno anche i sentimenti di Dracula, qui secondo me però si manifesta il cortocircuito logico. Potrebbe risultare un bellissimo film di vampiri, ma ne esce come un pessimo film di Nosferatu e di Dracula, proprio perché entrambi quei sentimenti vengono meno. Non percepisco l'apocalisse di Nosferatu, non percepisco questa malattia/pestilenza; così come non percepisco l'ambito letterario che amo in quanto lettore del fantastico e orrorifico.
Ma stai generalizzando. I fan oltranzisti ci sono, ma questo vale per ogni autore, specialmente se di livello, che risultano anche quelli più divisivi alla fine (è successo per Coppola, così come per Sorrentino quest’anno). Ma vedo anche del sano dibattito. Piuttosto ritengo giusto scagliarsi contro quella critica volta solo a alzare il muro della polemica facile. E ovviamente YT è il posto ideale per farlo. Ci sono video in cui ci si sofferma sull’aspetto dei baffi del conte e dove si perdono minuti e minuti a parlare del nulla cosmico, ad accostare il film ad altre opere completamente ad cazzum, senza la minima argomentazione. Chi vuole capire il riferimento…capisca. Ecco, quella è la critica peggiore e più tossica oggi presente qui su UA-cam. Non certo quella di Mad, qui, o di Menarini, Della Starza e anche Michele Innocenti. Su questi canali e con queste persone è possibile avere un sano dibattito, su altri no. E se noti, la tendenza di cui parli è soprattutto nei commenti sotto a quei video, perché logicamente attirano la polemica consapevolmente andando a istigare e pizzicare una specifica fetta di cinefili. Cosa si fa e quanto si cade in basso pur di alimentare il fuoco dell’algoritmo!
Ma infatti credo di aver ben chiaro a quali lidi si riferisce il commentatore, ne ho avuto esperienza di recente tra l'altro. Tu hai detto bene, purtroppo a molti interessa creare un muro per pontificare dall'alto dei cieli, la percezione è che essendo queste persone grandi nei numeri sia totalizzante.
Io ho sempre usato una filosofia ben precisa: a me che a te faccia schifo un film che io amo alla follia (dico te ma potrei dire X) frega meno di 0, la notte entrambi andremo a letto sereni lo stesso XD. Al contrario invece mi interessa discutere con chi non la pensa come me, purché le argomentazioni siano sensate.
Di fatti, e qui ritorno al punto iniziale, il problema è percepire spesso i creator su youtube come "critica", cosa per me problematica. Io in primis non faccio critica, al massimo mi rifaccio ai modi della critica e cerco di usare quell'approccio ma non mi sognerei mai di dirlo. Mi mancano competenze, coordinate, visioni e metodi della professione. Tuttavia, io e molti altri che tu hai citato, ne siamo consapevoli e lo ammettiamo candidamente anche nel rispetto di voi pubblico che spendete del tempo con noi. Purtroppo a molti interessa più parlare di sè stessi che di cinema.
Mi dispiace ma una delusione totale. Boh stanno facendo dei colossal che dividono l'opinione nettamente. Anche il film Povere creature.... Poi sinceramente ho fatto la scimmia 🐒 . È sbagliato, ma alla fine ho conosciuto delle persone. Poi è anche bello fare un po' di mercato. Senza offendersi. Così per divertirsi...
Guarda sono contento che ogni tanto escano film divisivi, alla fine danno spazio alla discussione ed é più stimolante rispetto ai casi più universali.
Io vorrei essere d’accordo con te, davvero. Sono il primo che vorrebbe virare sulla leggerezza. Il dramma é che con questo tipo di film la gente tende a reagire veramente in modo maleducato e cafone (ne sono volati in 2gg di ban). Temo che con certo cinema purtroppo la leggerezza ed il divertimento per molti sia un divieto tassativo. Con un video pacato e ragionato la gente comunque si é sentita libera di offendere, pensa in altri casi😅
Defo' de foa o come cavolo si scrive "scusatemi" mentre recitava pensava :" come so bone le fettuccine da sora Lella."
Per me è un grande film..mi è piaciuto moltissimo..in tutto..e consiglio di vederlo assolutamente
Grazie per info quindi non ci andrò al cinema perché l’ho notato Orlock con il baffo e’ assurdo.
Origine e’ Vlad per questo molti ci hanno confuso
Però scusate . Nel libro del buon Bram Dracula è descritto come un uomo anziano,alto, rasato all’infuori di un paio di baffi bianchi . Credo che il design del personaggio sia abbastanza fedele al libro ( se escludiamo il character design di Murnau)
Quindi tu non vai a vedere un film perchè non è piaciuto a lui? Già il fatto che dice vidii al minuto 8:10 (che secondo lui è il plurale di video ,dice tutto).Ma vatti a vedere sto film e decidi con la tua testa se ti piace o no,mha....
@jemel385 se non fosse che in quel minutaggio dico “va a finire in questi lidi disgustosi”. Va bene tutto, ma manco mio nonno a 74 anni dice i videi😂
Tra l’altro aggiungo che la stessa parola viene ripetuta 15s prima con la stessa cadenza e con la L ben marcata in entrambi i casi. Ma vabbè capita di sbagliarsi non muore nessuno ma evita gli attacchi ad hominem.
@@latavernadellalbatronessuno ha attaccato nessuno ,ho solo detto di andare a vedere il film e giudicare con la propria testa.C'è qualcosa di errato? Poi se ho sbagliato su lidi ,errore mio ,ma nessuno ha attaccato nessuno
copertina clickbait
Beh il film mi ha deluso nonostante le basse aspettative, ho fatto di necessità virtù 😂
Mi spiace non ti abbia soddisfatto.
Personalmente, l'ho trovato un buon film, pienamente immersivo.
Alcune pecche, però, sì... riguardo alcune scelte sulla resa visiva che non sono da Eggers, più strizzanti l'occhio all'horror moderno (perlomeno quello che piace più al pubblico generalista, vedi il ''quasi'' esorcismo, e l'abuso di finali di scena ad effetto, nella prima parte),
la sensazione di frettolosità nella seconda parte, con evidenti stacchi di montaggio repentini (ho saputo poi che l'home vision avrà la versione uncut con circa mezz'ora in più).
Ma infatti alla fine dipende tutto da quello che si cerca dal film. Il film è di Eggers in ogni frame, la sua mano si vede e si sente; però secondo me qui come hai anche detto te si è andati verso una direzione che va completamente contraria al mio gusto personale e alla mia idea di cinema. Poi il bello è proprio fermarsi, constatare le differenze fra gli approcci, cercare una quadra e mettere a fuoco il film al meglio riscontrando anche numerosi punti di contatto. Ad esempio la presenza di molti jumpscare legati ovviamente alla sfera commerciale hanno fatto storcere il naso anche a molti amanti del film.
La cosa bella è che il film faccia proprio discutere, questo innegabilmente gli regala un valore indiscutibile a prescindere dal gradimento o meno. In un mondo di cinema usa e getta che spesso passa silenziosamente qui al contrario fa rumore, sia esso applauso o il tonfo della caduta.