Complimenti al Professore: lezione interessante e per nulla faticosa da seguire anche per chi non ne condivide l'impostazione. Lui stesso premette di non essere un fan del Nostro, e questo traspare anche da certe conclusioni. Per ragioni di spazio, poi, l'ultima parte della dissertazione è un pò tirata via. Ma la cosa importante è parlare di Heidegger, delle sue opere, della sua incredibile vitalità (lo ammette anche Berti) a oltre mezzo secolo dalla sua dipartita. Il Denken è oggi una facoltà umana largamente atrofizzata......
Berti analizza bene il concetto di paura in Heidegger. Ma per lo stesso Heidegger la paura rientra nella sfera intramondana del dasein. Fenomenologicamente la paura ha un oggetto. Il dasein è invece trascendenza dell'oggetto stesso. L'esserci è progettualità, è divenire, "progetto gettato". Il dasein rende la propria esistenza autentica grazie all'ANGOSCIA. Angoscia esistenziale, non paura. Ed è grazie all'angoscia, che trascende l'oggetto, e all'anticipazione della morte che l'eistenza diviene autentica.
Volpi è mancato 10 anni fa, non ci posso credere! Era giovane! Berti è un ottimo aristotelico ed è uno storico puro, non un filosofo (nemmeno uno storico della filosofia, che per alcuni già sarebbe essere filosofo). Non a caso banalizza molto i concetti heideggeriani di essere ed essere-nel-mondo, ma anche il logos...
Heidegger solo con Aristotele,emozioni,ecc.? Altri poverini non hanno riflettuto ? Da Cartesio, Hobbes,Spinoza, Hume al tedesco austriaco non Hitler ma Freud
e poi berti, dica le cose in modo completo - la paura è la possibilità esistenziale essenziale della situazione emotiva dell'Esserci in generale - ma non è l'UNICA - esiste anche l'Esser-ci come COMPRENSIONE - Quando legge Heidegger lo legga interamente
Un grazie al prof.Berti. Mi è parso di tornare all’università quando lo seguivo con grande piacere e profitto. Un vero maestro
Straordinario! Grazie professore per la sua preziosa lezione.
Bravo professore. Oggi saputo che è morto
Uomo buono. Disponibile, semplice, preparato
Le condoglianze ai Suoi familiari.
Mamchersy!
Mai ho sentito una “lezione “ più chiara, distesa, di intelligente semplicità.
Una grande lezione fatta da un fior di professore che ha onestà morale e intellettuale da vendere.
Grazie per aver pubblicato questa splendida lezione !
Una lezione magnifica!
Splendida disamina! Grazie.
Complimenti al Professore: lezione interessante e per nulla faticosa da seguire anche per chi non ne condivide l'impostazione. Lui stesso premette di non essere un fan del Nostro, e questo traspare anche da certe conclusioni. Per ragioni di spazio, poi, l'ultima parte della dissertazione è un pò tirata via. Ma la cosa importante è parlare di Heidegger, delle sue opere, della sua incredibile vitalità (lo ammette anche Berti) a oltre mezzo secolo dalla sua dipartita. Il Denken è oggi una facoltà umana largamente atrofizzata......
Grazie per il professore Berti
Il mio nome di battesimo è Alfredo e non Franco. L'editore che ha pubblicato la mia traduzione di Essere e tempo non è la UTET ma Mondadori.
grande proff
Ci manchi
Bella lezione
Grandissimo Berti
Grande prof
Gran pedagogo
Berti analizza bene il concetto di paura in Heidegger. Ma per lo stesso Heidegger la paura rientra nella sfera intramondana del dasein. Fenomenologicamente la paura ha un oggetto. Il dasein è invece trascendenza dell'oggetto stesso. L'esserci è progettualità, è divenire, "progetto gettato". Il dasein rende la propria esistenza autentica grazie all'ANGOSCIA. Angoscia esistenziale, non paura. Ed è grazie all'angoscia, che trascende l'oggetto, e all'anticipazione della morte che l'eistenza diviene autentica.
A parte gli ultimi minuti
Volpi è mancato 10 anni fa, non ci posso credere! Era giovane! Berti è un ottimo aristotelico ed è uno storico puro, non un filosofo (nemmeno uno storico della filosofia, che per alcuni già sarebbe essere filosofo). Non a caso banalizza molto i concetti heideggeriani di essere ed essere-nel-mondo, ma anche il logos...
No.
Dice cose interessanti ma nulla si sente di suo.
Heidegger solo con Aristotele,emozioni,ecc.? Altri poverini non hanno riflettuto ? Da Cartesio, Hobbes,Spinoza, Hume al tedesco austriaco non Hitler ma Freud
ma vogliamo mettere Heidegger con la arendt ??? addirittura più famosa del suo grande marito Günther Anders
e poi berti, dica le cose in modo completo - la paura è la possibilità esistenziale essenziale della situazione emotiva dell'Esserci in generale - ma non è l'UNICA -
esiste anche l'Esser-ci come COMPRENSIONE -
Quando legge Heidegger lo legga interamente
giuseppe uih