Grazie per l apprezzamento ! Quando finisco un video mi dispiace sempre un po’ aver dovuto rinunciare ad approfondimenti ulteriori , in un “mondo” in cui spopolano video di massimo 60 secondi io realizzo già dei bei “mattoncini” , dove cerco di inserire la parte più interessante del discorso. In questo caso ho rinunciato a mostrare i fenomeni di riflessione del frontale e la diffrazione , con la sua conseguente regola per definire la distanza teorica tra diffusore e punto di ascolto , con il suo Tools gratuito .. Questa “regoletta” è utile a pensarci bene .. la inserirò alla fine del prossimo impegnativo video , dato che “La vela nera” sta iniziando a “suonare” e le prime impressioni sono molto aderenti a quello che era l obbiettivo iniziale … 😊.👋
Bravo Luca come sempre Anche questa prova molto intetessante ! Non l'avrei mai detto che il danno peggiore lo potesse fare il telaio e non la tela .. Grazie per i preziosi video Ciaooooo
Grazie Massimo , sembrerà scontato ma mi diverte molto realizzare queste prove , a volte i dati ottenuti mettono in luce aspetti su cui riflettere che magari non ci saremmo aspettati . 👋
Sto realizzando i vari induttori proprio oggi , partirò con il crossover da “progetto simulato” per verificare quanto sia aderente alle misure sul diffusore fisico. Successivamente apporterò le eventuali correzioni. Trovi la bozza di partenza ed alcune considerazioni sul crossover di partenza in questo video dal minuto 51 ua-cam.com/video/pWxYFkxHA4A/v-deo.html Con il crossover esterno al diffusore sara tutto più semplice e veloce inoltre restano aperte molte possibilità tra cui l uso di un crossover elettronico in multi amplificazione.. grazie per l apprezzamento . 👋
Complimenti Luca, trasudi passione da tutti i pori e la trasmetti a tutti noi. Dimostri poi che è con la passione che si può progredire e raggiungere sempre nuovi traguardi. Grazie Luca per quello che fai e che metti a disposizione degli altri.
Grazie ! La condivisione della propria passione è fonte di “arricchimento” e “stimolo” per tutti , me compreso ! Non credo che mi sarei “imbattuto” in un progetto simile , se non avessi messo in discussione le mie idee , che di fatto erano diventate la mia “zona di comfort” ! Ascoltare opinioni e idee di così tanti appassionati è per me una esperienza davvero impagabile . Mi ripeterò , ma sono davvero contento di aver intrapreso questo “cammino” su UA-cam, non ho ricevuto molto.. ma moltissimo! E non mi riferisco a qualcosa che abbia a che fare con il denaro . 👋
Tutto molto interessante, grazie per il tempo che ci dedichi. Riguardo al filtro meccanico il risultato che hai ottenuto può essere riferito solo a quel tipo di materiale mentre se avessi usato, per esempio, una certa quantità di lana di vetro fine, avresti ottenuto una discreta attenuazione della parte alta, senza nessun cambiamento della fase, del rendimento e con un comportamento "fuori asse" più omogeneo di quello ottenibile con un induttore. 👍👍
Grazie per il contributo tecnico , non ho avuto tempo sufficiente per fare molte prove sull “attenuatore meccanico” ho provato con diversi materiali che avevo a disposizione , ma non con la lana di roccia che manca ormai da tempo nel mio “magazzino”. Ho provato anche con una “spugnetta metallica” quelle usate in cucina e offriva un risultato interessante , ma sempre in una gamma ristretta di frequenze. Ho notato anche una certa “variabilità” sul funzionamento del dispositivo in funzione del livello a cui lo sottoponeva l altoparlante. Sul comportamento fuori asse entrava prepotentemente in gioco anche la distanza tra il cono del larga banda e l elemento centrale dell attenuatore. Non metto in dubbio che si possa ottenere un risultato migliore di quello nel video e l ho fatto presente, ma serve un certo “studio” è una ampia sperimentazione per definirlo e renderlo affidabile. Non ti nego che avrei voluto ottenere un risultato migliore , per “semplificare” casomai il crossover elettrico . Dubito di usarlo , inizialmente, nel progetto ma come avrai intuito .. adesso mi devo procurare un po’ di lana di roccia .. 😊. Grazie ancora per la condivisione di questa tua esperienza. 👋
Carissimo Luca, ci stai viziando con questi incontri periodici. Grazie. Alcune considerazioni. Dalle mie prove la tela acustica non altera in modo apprezzabile il suono, specie se la tela é ben TESA sul telaio. In effetti sugli acuti si nota qualcosa di diverso ma difficile trovare aggettivi. Comunque io tolgo tutto. Sul sistema che stai realizzando ti consiglirei di rivedere la posizione del tweeter che é su un pannello troppo grande. Tu mi insegni che B&W lascia il tweeter libero e l’immagine ci guadagna. Complimenti per il lavoro di divulgazione.
Grazie a te Filippo , anche per le considerazioni sulla tua esperienza sulle tele acustiche . In effetti anche dal video si evince che la sola tela acustica ( con un comportamento analogo per entità alla griglia in metallo) sembra avere un ruolo non così incisivo sulle alterazioni della risposta del diffusore. Il supporto invece va ottimizzato e “minimizzato” poiché è in grado di fare potenzialmente “danni” ben più apprezzabili. Osservazione interessante quella sul super tweeter del progetto della Vela Nera, in questo caso il componente avrà un taglio molto alto e servirà solo come “rifinitura” del larga banda . Un metodo per ridurre le dimensioni del pannello “viste” dal super tweeter ( ed attenuare il fenomeno delle diffrazioni) è inserire sul pannello del materiale come un composto in feltro lana da 10 mm ( già in mio possesso) . Non è detto che la finitura nera del pannello del super tweeter si vedrà alla fine .. prova a dare uno sguardo ai diffusori Wilson Audio , una costante sulle loro realizzazioni . Lo dico sempre , siete troppo bravi ! Mi anticipate anche se non dico nulla …altro che intelligenza artificiale! 👋
Ciao luca Con questo video hai confermato in maniera certa che le griglie dei diffusori sono completamente ininfluenti nelle caratteristiche tecniche degli altoparlanti. Una cosa questa che sostenevo in maniera importante quando mi trovavo con altri appassionati che invece dicevano di sentire differenze abissali, sono talmente irrisorie che servono strumenti come i tuoi per misurarle.
Bisogna tenere conto anche dell aspetto psicoacustico dato dalla loro presenza che influenza inevitabilmente il giudizio sull ascolto. I costruttori più attenti , prestano molta attenzione alla conformazione del telaio di supporto della tela acustica , con accorgimenti per minimizzare il suo apporto negativo . Osservandoli dal lato interno , si notano a volte strane “geometrie” della struttura di supporto, questo è il frutto di una ricerca avanzata anche su questo aspetto. Sinceramente mi aspettavo di peggio dalla sola tela acustica, ne ho provati due modelli con prezzi differenti e il comportamento era analogo . Per la precisione quella nel video era la più economica .. Un altra analogia che non mi sarei aspettato era quella tra la sola tela in tessuto e la sola griglia in metallo . Ultima nota che non ho mostrato e che il supporto tondo in plastica per la griglia in metallo fa più “danni” del solo telaio in legno rosso . 👋
Complimenti per il video, per la chiarezza espositiva e per le tematiche affrontate. Io ho un paio di diffusori ATC, modello SCM 40A. Hanno delle griglie metalliche a maglia molto larga - tanto larga che si vedono benissimo i trasduttori - e senza telaio. Inoltre sono curvate all'infuori, rispetto al baffle frontale, in modo da risultare piuttosto distanziate da questo. Una soluzione che probabilmente evita il problema della diffrazione rispetto ai bordi del classico telaio porta tela ed assicura una discreta protezione degli altoparlanti. Inoltre dovrebbe essere acusticamente abbastanza trasparente ma ammetto, però, di non aver effettuato prove al riguardo.
Grazie mille per l apprezzamento , ho osservato la soluzione adottata sui tuoi diffusori e dalle immagini mi pare una soluzione tecnicamente molto valida sotto il profilo della trasparenza acustica . Anche la protezione “meccanica” mi sembra altrettanto valida . I componenti del sistema restano visibili anche con le protezioni installate. Credo che le alterazioni con quel tipo di protezioni siano davvero minime. 👋
@marcofacci-sz7qf A volte , durante alcune “serate audiofile” sia a casa mia che da amici , ho provato a mettere in atto alcuni “esperimenti” votati a fare luce su alcuni “componenti audio” , questo ufficialmente… in realtà osservavo le reazioni di chi partecipava all esperimento a sua insaputa ! Bastava spesso una semplice coppia di teli acustici neri dal costo di pochi euro e un po’ di maestria nel “promuovere” quello che si sarebbe dovuto sentire prima e dopo la “modifica” ed il gioco era fatto . Il risultato è stato che , purtroppo , anche ascoltatori “allenati” spesso si lasciavano “trasportare” risultando decisamente poco attendibili e manipolabili .. Le prove di ascolto cieche, osservando un semplice telo nero ci , e sottolineo CI , mettono di fronte alla nostra reale capacità di analisi di un impianto e di ciò che stiamo ascoltando. In questo tipo di prove conviene concentrarsi su uno o due “aspetti” al massimo per volta e ripetere gli ascolti , tentare di confrontare “tutto” contemporaneamente può portare a prendere severe cantonate. La frase di rito era “ E adesso ! “ risposta “Adesso sì che ci siamo !” Cosa avevo cambiato.. ? ovviamente nulla… Quante volte è capitato di sentire “Quell impianto solo osservandolo anche se è spento , so già come suona ..” Forse non lo abbiamo mai detto , ma se siamo onesti con noi stessi , qualche volta lo abbiamo certamente pensato..👋
Una riflessione riguardo l'esperimento con il materiale spugnoso messo davanti allo speaker: quando alla fine è stato rimosso ho visto che sul retro era presente una griglia che avrei pensato più "minimale" (solo il terzo anello, il più esterno)...potresti riprovare eliminando il primo e il secondo?. Oppure sospendere il materiale spugnoso senza fissaggio al diffusore, tipo infilzandolo con uno stecchino, per intenderci. Credo che il contributo di quegli anelli concentrici non sia irrilevante soprattutto quando le lunghezze d'onda sono dell'ordine di dimensioni paragonabili a quelle di questo dispositivo. Mi ricorda un pò i vari tipi di rifasatori presenti in alcuni tweeter. Altra riflessione collegata al ragionamento precedente sarebbe quella di provare l'applicazione di materiale spugnoso sul baffle intorno al tweeter, sia in modo omogeneo per vedere le variazioni sulla linearità di risposta in frequenza che, con spessori diversi dx/sx o alto/basso per la gestione della dispersione angolare.
Molte variazioni che hai proposto le ho effettivamente testate . Sul materiale fonoassorbente davanti al full range posso dire che ho usato anche un semplice pezzo a 3 “raggi” in filo di ferro ma non era abbastanza rigido da non generare vibrazioni proprie del materiale fonoassorbente. A tal proposito ho avuto una bella sorpresa usando della comune “paglietta in ferro” che presentava un comportamento discretamente lineare. Oltre al classico feltro/lana da 1 cm di spessore ho testato sul frontale diversi dispositivi fonoassorbenti anti diffrazione posizionati sugli spigoli del diffusore campione . Immagina un cilindro in spugna su cui è stato asportato un angolo di 90 per poi essere posizionato lungo il perimetro del frontale del diffusore. La risposta in asse variava poiché variava l intensità del fenomeno di diffrazione ma era il comportamento fuori asse a modificarsi maggiormente con una attenuazione importante già a 30 gradi .
Grande Luca ,il tuo impegno è impressionante .Volevo chiederti un cosina off topic. Ho visto che le prove le hai fatte senza il piezo, ma volendolo collegare con il largabanda come procederesti ? Perché ho visto che ci sono diverse scuole di pensiero sull'uso e collegamento dei tweeter piezoelettrici. Grazie ciao e continua così che vai forte .
Grazie ! Un piezoelettrico viene “visto” dall amplificatore come un condensatore . Con il mio capacimetro il TW che vedi nel video ha un valore di capacità di 0,12 mF . La sua impedenza scende all aumentare della frequenza e può a seconda del modello di TW partire da circa 250/300 ohm a 2 khz ad esempio per arrivare a 40/50 ohm a 20khz. Va fatta molta attenzione perché se l amplificatore che lo pilota può arrivare a frequenze molto elevate ( banda passante fino a 100 khz ad esempio ) si possono creare risonanze ultrasoniche capaci di danneggiare ( se va bene !!) solo il TW , altrimenti anche l amplificatore. Questo è il motivo per cui collegare direttamente il TW piezo all amplificatore non è una ottima idea , secondo me, anche se è naturalmente “auto filtrante” dato che le basse frequenze non verranno interessate per natura da questo TW particolare. Una soluzione per filtrare il TW piezo e porre una resistenza in parallelo da 8 ohm al componente e inserire in serie un condensatore di filtro ( calcolato sul carico da 8 ohm e con valore adeguato alla risposta del componente) per migliorare la qualità del uscita del TW soprattutto nella fase dove inizia a lavorare , diciamo dalle medie frequenze . Questa operazione determinerà un abbassamento dell efficienza del componente , ma a mio avviso resta necessaria per ottenere prestazioni soniche accettabili e una certa sicurezza sul suo utilizzo. Se si volesse una maggiore attenuazione a questo punto si potrà utilizzare anche un classico L Pad . Ho generalizzato molto per dare una risposta rapida ma se vuoi più informazioni qua troverai molti particolari utili.👋 www.baysidenet.tv/catalog/pdf/piezo.pdf
Ok Luca, grazie della risposta. Il tw in oggetto è il vecchio Motorola. Allora: resistenza in parallelo da 8ohm e per un taglio intorno ai 10 khz un condensatore da 1 micro in serie potrebbe andar bene? Un saluto e buon lavoro
@francescocanossa9673 Con quella configurazione il TW funzionerà e non avrai problemi all’amplificatore. Sarebbe preferibile però effettuare una misura sulla risposta in frequenza del componente così filtrato. Se non hai strumenti a disposizione , puoi iniziare con una App ( analizzatore di spettro ) ed il cellulare , e del rumore rosa come traccia , non sarà il massimo , ma avrai più informazioni che regolandoti ad “orecchio”. Un ultimo aspetto sarà allineare la sensibilità del TW al resto del diffusore , con una eventuale rete di attenuazione resistiva , o un L Pad , se necessario. 👋 Giusto per avere una idea guarda al minuto 44 di questo video ua-cam.com/video/btSxSXlOMZg/v-deo.htmlsi=BDCf025S5Gah6iWQ 👋
Se vuoi un consiglio per quando andrai a realizzare i crossover passivi, ti suggerisco la tipologia a smorzamento critico, sui tagli medio alti fanno una grande differenza all'ascolto perché eliminano la distorsione di intermodulazione, inoltre gli altoparlanti scaldano meno e l'amplificatore per primo ne trae più vantaggio perché scalda di meno e rende di più ciao
Grazie mille per il suggerimento ! Dato che il crossover passivo sarà esterno al diffusore potrò permettermi numerose prove , realizzabili in tempi molto ridotti . 👋
Ciao ti seguo sempre , se ti ricordi ti parlai sei crossover , ora vendendo questo video , se ho capito basta mettere solo il telaio, Sono di Bari , mi cimento a afre qualche casse acustiche , PS nn i strumenti per misurare i volumi ecc. La mia domanda la rifaccio meglio mettere solo in telaio ? grazie
Ciao , il telaio e quello che fa più “danni” una soluzione è cercare di ridurlo al massimo a livello di dimensioni strutturali. Sarebbe meglio lasciare la sola tela acustica. 👋
Grazie a Dio, non ho figli e mi posso permettere di toglierle, per godermi meglio la musica e l'estetica delle mie Dynavoice DF-8 con tutto il loro apparato che non sto a descrivere.....sarebbe cosa lunga 😜
Inizialmente volevo provare a “forzare” il sistema di analisi con una elevata presenza di frequenze elevate , anche con alti valori di SPL , per massimizzare la “visione” delle perdite causate dalle tele acustiche che sarei andato a testare. In realtà ho notato che la risposta del PA 100 era già sufficiente per una analisi anche a frequenze elevate . Il diffusore test , se usato in “due vie” aggiungeva fenomeni non riconducibili solo alle tele acustiche che volevo testare . Semplice è meglio , ed alla fine ho preferito lavorare solo sul larga banda . In fase di “ricerca” è meglio avere un numero di variabili più limitato possibile . Grazie per l apprezzamento!👋
ti dispiacerebbe fare un video esplicativo riguardo al "caricamento a tromba" provando magari le classiche trombe da driver e anche quelle realizzate in lamiera in stile brasiliano, davanti all'AP e distaccato da esso, magari anche con piu mic per capire sia la sensibilità, la risposta in freq e la differenza in direzionalità
Un discorso in generale sulle trombe si può anche fare , magari più avanti . Se invece vuoi delle risposte pertinenti alla tua idea , puoi contattare la 18 SOUND ad esempio, dove un team di esperti saprà darti un supporto tecnico e consigliarti il prodotto più indicato per il tuo progetto. Rispondono a questa mail info@eighteensound.com . Ci sono anche altri costruttori nel mondo del professionale , prova a muoverti in questa direzione , mi vengono in mente anche BeC speakers e Sica . La tromba e un “trasformatore acustico” e va ottimizzata in funzione del risultato che cerchi , non è un prodotto che possa essere “improvvisato” lo sviluppo geometrico determina prestazioni e qualità . I costruttori ( seri ) di questi dispositivi allegano nella scheda tecnica tutti i dati relativi a prestazioni ottenibili con un determinato driver dispersione orizzontale e verticale ecc. 👋
Definire il prezzo di un prodotto non è una cosa semplice, sono molti i fattori che lo detrminano . Per esempio se valutassimo il mio costo orario a 30€ e sommassimo il costo dei materiali che ho acquistato ,da privato , oggi sarei a circa 5500€ , già un bell “azzardo” non avendo certezze sul risultato. Fortunatamente il “prezzo di vendita” lascio che sia una questione che si devono gestire i costruttori che i diffusori li devono vendere … 👋
@@lucacorso_audiosystem Poi ci sono gli stabilimenti , almeno 2 rivenditori , un po' di pubblicita' , un po' di tasse , probabilmente il prezzo non sarebbe tanto distante .
L'approccio scientifico che usi aiuta a capire molti fenomeni, ottimo lavoro!
Grazie per l apprezzamento !
Quando finisco un video mi dispiace sempre un po’ aver dovuto rinunciare ad approfondimenti ulteriori , in un “mondo” in cui spopolano video di massimo 60 secondi io realizzo già dei bei “mattoncini” , dove cerco di inserire la parte più interessante del discorso.
In questo caso ho rinunciato a mostrare i fenomeni di riflessione del frontale e la diffrazione , con la sua conseguente regola per definire la distanza teorica tra diffusore e punto di ascolto , con il suo Tools gratuito ..
Questa “regoletta” è utile a pensarci bene .. la inserirò alla fine del prossimo impegnativo video , dato che “La vela nera” sta iniziando a “suonare” e le prime impressioni sono molto aderenti a quello che era l obbiettivo iniziale … 😊.👋
Bravo Luca come sempre
Anche questa prova molto intetessante !
Non l'avrei mai detto che il danno peggiore lo potesse fare il telaio e non la tela ..
Grazie per i preziosi video
Ciaooooo
Grazie Massimo , sembrerà scontato ma mi diverte molto realizzare queste prove , a volte i dati ottenuti mettono in luce aspetti su cui riflettere che magari non ci saremmo aspettati . 👋
È bello seguire questi video anche solo per curiosità. Bravo Luca
Bravo Luca, veramente interessante, aspetto con curiosità i prossimi video, per la definizione dei crossover
Sto realizzando i vari induttori proprio oggi , partirò con il crossover da “progetto simulato” per verificare quanto sia aderente alle misure sul diffusore fisico.
Successivamente apporterò le eventuali correzioni.
Trovi la bozza di partenza ed alcune considerazioni sul crossover di partenza in questo video dal minuto 51 ua-cam.com/video/pWxYFkxHA4A/v-deo.html
Con il crossover esterno al diffusore sara tutto più semplice e veloce inoltre restano aperte molte possibilità tra cui l uso di un crossover elettronico in multi amplificazione.. grazie per l apprezzamento . 👋
Complimenti Luca, trasudi passione da tutti i pori e la trasmetti a tutti noi. Dimostri poi che è con la passione che si può progredire e raggiungere sempre nuovi traguardi. Grazie Luca per quello che fai e che metti a disposizione degli altri.
Grazie !
La condivisione della propria passione è fonte di “arricchimento” e “stimolo” per tutti , me compreso !
Non credo che mi sarei “imbattuto” in un progetto simile , se non avessi messo in discussione le mie idee , che di fatto erano diventate la mia “zona di comfort” !
Ascoltare opinioni e idee di così tanti appassionati è per me una esperienza davvero impagabile .
Mi ripeterò , ma sono davvero contento di aver intrapreso questo “cammino” su UA-cam, non ho ricevuto molto.. ma moltissimo! E non mi riferisco a qualcosa che abbia a che fare con il denaro . 👋
Tutto molto interessante, grazie per il tempo che ci dedichi. Riguardo al filtro meccanico il risultato che hai ottenuto può essere riferito solo a quel tipo di materiale mentre se avessi usato, per esempio, una certa quantità di lana di vetro fine, avresti ottenuto una discreta attenuazione della parte alta, senza nessun cambiamento della fase, del rendimento e con un comportamento "fuori asse" più omogeneo di quello ottenibile con un induttore. 👍👍
Grazie per il contributo tecnico , non ho avuto tempo sufficiente per fare molte prove sull “attenuatore meccanico” ho provato con diversi materiali che avevo a disposizione , ma non con la lana di roccia che manca ormai da tempo nel mio “magazzino”.
Ho provato anche con una “spugnetta metallica” quelle usate in cucina e offriva un risultato interessante , ma sempre in una gamma ristretta di frequenze.
Ho notato anche una certa “variabilità” sul funzionamento del dispositivo in funzione del livello a cui lo sottoponeva l altoparlante.
Sul comportamento fuori asse entrava prepotentemente in gioco anche la distanza tra il cono del larga banda e l elemento centrale dell attenuatore.
Non metto in dubbio che si possa ottenere un risultato migliore di quello nel video e l ho fatto presente, ma serve un certo “studio” è una ampia sperimentazione per definirlo e renderlo affidabile.
Non ti nego che avrei voluto ottenere un risultato migliore , per “semplificare” casomai il crossover elettrico .
Dubito di usarlo , inizialmente, nel progetto ma come avrai intuito .. adesso mi devo procurare un po’ di lana di roccia .. 😊.
Grazie ancora per la condivisione di questa tua esperienza. 👋
Io ho usato lana di vetro fine, per provare. Ma non l'ho lasciata lì, anche la salute è importante 😉
Carissimo Luca, ci stai viziando con questi incontri periodici. Grazie.
Alcune considerazioni. Dalle mie prove la tela acustica non altera in modo apprezzabile il suono, specie se la tela é ben TESA sul telaio. In effetti sugli acuti si nota qualcosa di diverso ma difficile trovare aggettivi.
Comunque io tolgo tutto.
Sul sistema che stai realizzando ti consiglirei di rivedere la posizione del tweeter che é su un pannello troppo grande. Tu mi insegni che B&W lascia il tweeter libero e l’immagine ci guadagna.
Complimenti per il lavoro di divulgazione.
Grazie a te Filippo , anche per le considerazioni sulla tua esperienza sulle tele acustiche .
In effetti anche dal video si evince che la sola tela acustica ( con un comportamento analogo per entità alla griglia in metallo) sembra avere un ruolo non così incisivo sulle alterazioni della risposta del diffusore.
Il supporto invece va ottimizzato e “minimizzato” poiché è in grado di fare potenzialmente “danni” ben più apprezzabili.
Osservazione interessante quella sul super tweeter del progetto della Vela Nera, in questo caso il componente avrà un taglio molto alto e servirà solo come “rifinitura” del larga banda .
Un metodo per ridurre le dimensioni del pannello “viste” dal super tweeter ( ed attenuare il fenomeno delle diffrazioni) è inserire sul pannello del materiale come un composto in feltro lana da 10 mm ( già in mio possesso) .
Non è detto che la finitura nera del pannello del super tweeter si vedrà alla fine .. prova a dare uno sguardo ai diffusori Wilson Audio , una costante sulle loro realizzazioni .
Lo dico sempre , siete troppo bravi !
Mi anticipate anche se non dico nulla …altro che intelligenza artificiale! 👋
Ciao luca
Con questo video hai confermato in maniera certa che le griglie dei diffusori sono completamente ininfluenti nelle caratteristiche tecniche degli altoparlanti.
Una cosa questa che sostenevo in maniera importante quando mi trovavo con altri appassionati che invece dicevano di sentire differenze abissali, sono talmente irrisorie che servono strumenti come i tuoi per misurarle.
Bisogna tenere conto anche dell aspetto psicoacustico dato dalla loro presenza che influenza inevitabilmente il giudizio sull ascolto.
I costruttori più attenti , prestano molta attenzione alla conformazione del telaio di supporto della tela acustica , con accorgimenti per minimizzare il suo apporto negativo .
Osservandoli dal lato interno , si notano a volte strane “geometrie” della struttura di supporto, questo è il frutto di una ricerca avanzata anche su questo aspetto.
Sinceramente mi aspettavo di peggio dalla sola tela acustica, ne ho provati due modelli con prezzi differenti e il comportamento era analogo .
Per la precisione quella nel video era la più economica ..
Un altra analogia che non mi sarei aspettato era quella tra la sola tela in tessuto e la sola griglia in metallo .
Ultima nota che non ho mostrato e che il supporto tondo in plastica per la griglia in metallo fa più “danni” del solo telaio in legno rosso . 👋
Complimenti per il video, per la chiarezza espositiva e per le tematiche affrontate. Io ho un paio di diffusori ATC, modello SCM 40A. Hanno delle griglie metalliche a maglia molto larga - tanto larga che si vedono benissimo i trasduttori - e senza telaio. Inoltre sono curvate all'infuori, rispetto al baffle frontale, in modo da risultare piuttosto distanziate da questo. Una soluzione che probabilmente evita il problema della diffrazione rispetto ai bordi del classico telaio porta tela ed assicura una discreta protezione degli altoparlanti. Inoltre dovrebbe essere acusticamente abbastanza trasparente ma ammetto, però, di non aver effettuato prove al riguardo.
Grazie mille per l apprezzamento , ho osservato la soluzione adottata sui tuoi diffusori e dalle immagini mi pare una soluzione tecnicamente molto valida sotto il profilo della trasparenza acustica .
Anche la protezione “meccanica” mi sembra altrettanto valida .
I componenti del sistema restano visibili anche con le protezioni installate.
Credo che le alterazioni con quel tipo di protezioni siano davvero minime. 👋
@@lucacorso_audiosystem Psicoacustico vorrebbe dire ascoltare con gli occhi???🤭 vero, esiste anche quello.
@marcofacci-sz7qf A volte , durante alcune “serate audiofile” sia a casa mia che da amici , ho provato a mettere in atto alcuni “esperimenti” votati a fare luce su alcuni “componenti audio” , questo ufficialmente… in realtà osservavo le reazioni di chi partecipava all esperimento a sua insaputa !
Bastava spesso una semplice coppia di teli acustici neri dal costo di pochi euro e un po’ di maestria nel “promuovere” quello che si sarebbe dovuto sentire prima e dopo la “modifica” ed il gioco era fatto .
Il risultato è stato che , purtroppo , anche ascoltatori “allenati” spesso si lasciavano “trasportare” risultando decisamente poco attendibili e manipolabili ..
Le prove di ascolto cieche, osservando un semplice telo nero ci , e sottolineo CI , mettono di fronte alla nostra reale capacità di analisi di un impianto e di ciò che stiamo ascoltando.
In questo tipo di prove conviene concentrarsi su uno o due “aspetti” al massimo per volta e ripetere gli ascolti , tentare di confrontare “tutto” contemporaneamente può portare a prendere severe cantonate.
La frase di rito era “ E adesso ! “ risposta “Adesso sì che ci siamo !”
Cosa avevo cambiato.. ? ovviamente nulla…
Quante volte è capitato di sentire
“Quell impianto solo osservandolo anche se è spento , so già come suona ..”
Forse non lo abbiamo mai detto , ma se siamo onesti con noi stessi , qualche volta lo abbiamo certamente pensato..👋
...certo, caspita, quanto ti dai da fare..!!... 💪👂
Una riflessione riguardo l'esperimento con il materiale spugnoso messo davanti allo speaker: quando alla fine è stato rimosso ho visto che sul retro era presente una griglia che avrei pensato più "minimale" (solo il terzo anello, il più esterno)...potresti riprovare eliminando il primo e il secondo?. Oppure sospendere il materiale spugnoso senza fissaggio al diffusore, tipo infilzandolo con uno stecchino, per intenderci. Credo che il contributo di quegli anelli concentrici non sia irrilevante soprattutto quando le lunghezze d'onda sono dell'ordine di dimensioni paragonabili a quelle di questo dispositivo. Mi ricorda un pò i vari tipi di rifasatori presenti in alcuni tweeter.
Altra riflessione collegata al ragionamento precedente sarebbe quella di provare l'applicazione di materiale spugnoso sul baffle intorno al tweeter, sia in modo omogeneo per vedere le variazioni sulla linearità di risposta in frequenza che, con spessori diversi dx/sx o alto/basso per la gestione della dispersione angolare.
Molte variazioni che hai proposto le ho effettivamente testate . Sul materiale fonoassorbente davanti al full range posso dire che ho usato anche un semplice pezzo a 3 “raggi” in filo di ferro ma non era abbastanza rigido da non generare vibrazioni proprie del materiale fonoassorbente.
A tal proposito ho avuto una bella sorpresa usando della comune “paglietta in ferro” che presentava un comportamento discretamente lineare.
Oltre al classico feltro/lana da 1 cm di spessore ho testato sul frontale diversi dispositivi fonoassorbenti anti diffrazione posizionati sugli spigoli del diffusore campione .
Immagina un cilindro in spugna su cui è stato asportato un angolo di 90 per poi essere posizionato lungo il perimetro del frontale del diffusore.
La risposta in asse variava poiché variava l intensità del fenomeno di diffrazione ma era il comportamento fuori asse a modificarsi maggiormente con una attenuazione importante già a 30 gradi .
Grande Luca ,il tuo impegno è impressionante .Volevo chiederti un cosina off topic. Ho visto che le prove le hai fatte senza il piezo, ma volendolo collegare con il largabanda come procederesti ? Perché ho visto che ci sono diverse scuole di pensiero sull'uso e collegamento dei tweeter piezoelettrici. Grazie ciao e continua così che vai forte .
Grazie !
Un piezoelettrico viene “visto” dall amplificatore come un condensatore .
Con il mio capacimetro il TW che vedi nel video ha un valore di capacità di 0,12 mF .
La sua impedenza scende all aumentare della frequenza e può a seconda del modello di TW partire da circa 250/300 ohm a 2 khz ad esempio per arrivare a 40/50 ohm a 20khz.
Va fatta molta attenzione perché se l amplificatore che lo pilota può arrivare a frequenze molto elevate ( banda passante fino a 100 khz ad esempio ) si possono creare risonanze ultrasoniche capaci di danneggiare ( se va bene !!) solo il TW , altrimenti anche l amplificatore.
Questo è il motivo per cui collegare direttamente il TW piezo all amplificatore non è una ottima idea , secondo me, anche se è naturalmente “auto filtrante” dato che le basse frequenze non verranno interessate per natura da questo TW particolare.
Una soluzione per filtrare il TW piezo e porre una resistenza in parallelo da 8 ohm al componente e inserire in serie un condensatore di filtro ( calcolato sul carico da 8 ohm e con valore adeguato alla risposta del componente) per migliorare la qualità del uscita del TW soprattutto nella fase dove inizia a lavorare , diciamo dalle medie frequenze .
Questa operazione determinerà un abbassamento dell efficienza del componente , ma a mio avviso resta necessaria per ottenere prestazioni soniche accettabili e una certa sicurezza sul suo utilizzo.
Se si volesse una maggiore attenuazione a questo punto si potrà utilizzare anche un classico L Pad .
Ho generalizzato molto per dare una risposta rapida ma se vuoi più informazioni qua troverai molti particolari utili.👋
www.baysidenet.tv/catalog/pdf/piezo.pdf
Ok Luca, grazie della risposta. Il tw in oggetto è il vecchio Motorola. Allora: resistenza in parallelo da 8ohm e per un taglio intorno ai 10 khz un condensatore da 1 micro in serie potrebbe andar bene? Un saluto e buon lavoro
@francescocanossa9673 Con quella configurazione il TW funzionerà e non avrai problemi all’amplificatore.
Sarebbe preferibile però effettuare una misura sulla risposta in frequenza del componente così filtrato.
Se non hai strumenti a disposizione , puoi iniziare con una App ( analizzatore di spettro ) ed il cellulare , e del rumore rosa come traccia , non sarà il massimo , ma avrai più informazioni che regolandoti ad “orecchio”.
Un ultimo aspetto sarà allineare la sensibilità del TW al resto del diffusore , con una eventuale rete di attenuazione resistiva , o un L Pad , se necessario. 👋
Giusto per avere una idea guarda al minuto 44 di questo video ua-cam.com/video/btSxSXlOMZg/v-deo.htmlsi=BDCf025S5Gah6iWQ 👋
Se vuoi un consiglio per quando andrai a realizzare i crossover passivi, ti suggerisco la tipologia a smorzamento critico, sui tagli medio alti fanno una grande differenza all'ascolto perché eliminano la distorsione di intermodulazione, inoltre gli altoparlanti scaldano meno e l'amplificatore per primo ne trae più vantaggio perché scalda di meno e rende di più ciao
Grazie mille per il suggerimento !
Dato che il crossover passivo sarà esterno al diffusore potrò permettermi numerose prove , realizzabili in tempi molto ridotti . 👋
Ciao ti seguo sempre , se ti ricordi ti parlai sei crossover , ora vendendo questo video , se ho capito basta mettere solo il telaio, Sono di Bari , mi cimento a afre qualche casse acustiche , PS nn i strumenti per misurare i volumi ecc. La mia domanda la rifaccio meglio mettere solo in telaio ? grazie
Ciao , il telaio e quello che fa più “danni” una soluzione è cercare di ridurlo al massimo a livello di dimensioni strutturali.
Sarebbe meglio lasciare la sola tela acustica. 👋
GRAZIE DEL CONSIGLIO LUCA@@lucacorso_audiosystem
Grazie a Dio, non ho figli e mi posso permettere di toglierle, per godermi meglio la musica e l'estetica delle mie Dynavoice DF-8 con tutto il loro apparato che non sto a descrivere.....sarebbe cosa lunga 😜
Bene , confermi quindi una migliore resa senza tele acustiche , grazie per la partecipazione! 👋
@@lucacorso_audiosystem, grazie per il tuo lavoro e per i tuoi consigli
complimenti corso 👍, prove senza piezo forse la stessa tanto quelli fanno solo baccano
Inizialmente volevo provare a “forzare” il sistema di analisi con una elevata presenza di frequenze elevate , anche con alti valori di SPL , per massimizzare la “visione” delle perdite causate dalle tele acustiche che sarei andato a testare.
In realtà ho notato che la risposta del PA 100 era già sufficiente per una analisi anche a frequenze elevate .
Il diffusore test , se usato in “due vie” aggiungeva fenomeni non riconducibili solo alle tele acustiche che volevo testare .
Semplice è meglio , ed alla fine ho preferito lavorare solo sul larga banda .
In fase di “ricerca” è meglio avere un numero di variabili più limitato possibile . Grazie per l apprezzamento!👋
ti dispiacerebbe fare un video esplicativo riguardo al "caricamento a tromba" provando magari le classiche trombe da driver e anche quelle realizzate in lamiera in stile brasiliano, davanti all'AP e distaccato da esso, magari anche con piu mic per capire sia la sensibilità, la risposta in freq e la differenza in direzionalità
Un discorso in generale sulle trombe si può anche fare , magari più avanti .
Se invece vuoi delle risposte pertinenti alla tua idea , puoi contattare la 18 SOUND ad esempio, dove un team di esperti saprà darti un supporto tecnico e consigliarti il prodotto più indicato per il tuo progetto.
Rispondono a questa mail info@eighteensound.com .
Ci sono anche altri costruttori nel mondo del professionale , prova a muoverti in questa direzione , mi vengono in mente anche BeC speakers e Sica .
La tromba e un “trasformatore acustico” e va ottimizzata in funzione del risultato che cerchi , non è un prodotto che possa essere “improvvisato” lo sviluppo geometrico determina prestazioni e qualità .
I costruttori ( seri ) di questi dispositivi allegano nella scheda tecnica tutti i dati relativi a prestazioni ottenibili con un determinato driver dispersione orizzontale e verticale ecc. 👋
Se fossero diffusori commerciali dovrebbero costare 20.000€ la coppia .
Definire il prezzo di un prodotto non è una cosa semplice, sono molti i fattori che lo detrminano .
Per esempio se valutassimo il mio costo orario a 30€ e sommassimo il costo dei materiali che ho acquistato ,da privato , oggi sarei a circa 5500€ , già un bell “azzardo” non avendo certezze sul risultato.
Fortunatamente il “prezzo di vendita” lascio che sia una questione che si devono gestire i costruttori che i diffusori li devono vendere … 👋
@@lucacorso_audiosystem Poi ci sono gli stabilimenti , almeno 2 rivenditori , un po' di pubblicita' , un po' di tasse , probabilmente il prezzo non sarebbe tanto distante .