(5/5) - Marcello Musté "La volontà di potenza in Nietzsche: genesi, significato, conseguenze"
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- Опубліковано 10 вер 2024
- L’idealismo tedesco nei suoi critici. Fratture e permanenze?
Schelling, Feuerbach, Marx, Schopenhauer, Nietzsche
Quinto incontro:
Marcello Musté (Sapienza Università di Roma)
"La volontà di potenza in Nietzsche: genesi, significato, conseguenze"
Palazzo Serra di Cassano - 31 maggio 2019
Ottimo intellettuale e professore, Marcello Muste'. Ho sostenuto un esame sul suo recente corso alla Sapienza su Antonio Gramsci, a tal proposito raccomando la lettura del suo libro intitolato "marxismo e filosofia della praxis, da Labriola a Gramsci". È un ottimo studio su un panorama filosofico poco trattato e conosciuto, che tratta un tema potente e rilevante in maniera eccelsa, quello della filosofia della praxis, delineandonela genealogia e l'itinerario, a partire dal suo grandissimo fondatore, Antonio Labriola.
grazie per questa stupenda conferenza : intanto per mettere alla prova Nietzsche sulla volontà di potenza bisogna vedere se nelle componenti più piccole della biologia si riscontra questo modo di procedere - ovvero un differenziale, una gradazione di elementi ed un automatico prevalere dell'uno sull altro ed un inglobare del più debole dentro il più potente . Se il più debole viene inglobato nel più potente questo allora diventa ancora più potente rispetto alle altri parti che dovrebbero tutte essere inglobate fino ad un effetto domino in cui una parte diventa sempre più potente delle altre - ma questo modo di procedere sembra più simile al modo di procedere di un' anormalità disfunzionale della biologia che di una normalità . Quindi bisogna vedere concretamente se nelle unità più piccole della biologia le cose procedono veramente in questo modo . Inoltre questo modo di funzionare di un' unità biologica non dice ancora niente sul modo di funzionare di unità non biologiche e quindi la volontà di potenza può essere la spiegazione solo di una componente limitata della totalità dell' essere ovvero di quella componente dell' essere che coincide con il vivente mentre non può essere la spiegazione di quella parte della totalità dell' essere che coincide con il non vivente . Nietzsche non può sostenere che nelle sue unità una pietra - che è non vivente - possa comportarsi allo stesso modo di un essere vivente e delle unità viventi che lo compongono ! Quindi portare Nietzsche all' altezza della filosofia contemporanea vuol dire discutere con la biologia per quanto riguarda il funzionamento della volontà di potenza in un' unità biologica e con la fisica per quanto riguarda il funzionamento di un' unità non vivente - ma Nietzsche non può considerarsi un filosofo completo perché il principio della volontà di potenza può essere una spiegazione solo dell' essenza degli esseri viventi ma non della totalità dell' Essere che comprende anche tutta la dimensione del non vivente e dell' inorganico .
Bellissima lezione e chiarissima. Nietzsche, anche se non definitivo (come nulla lo può essere), ha salvato l'Occidente e nessuno se n'è accorto. In certi commenti solo tanta povertà e banalità.
L’occidente non ha niente a che fare con Nietzsche,poteva essere salvato ma non ha seguito il pensiero di Nietzsche anche se volesse non potrà seguirlo perché il 90 % sono schiavi
Bellissima lezione. Grazie
Dunque Nietzsche che scrive "Eppure il vecchio Mosè disse non uccidere!....", come se N non avesse memoria di quanto detto pensato e scritto per una vita fino a poco prima di scrivere questo!
Il N che si rende conto che predicare l'assoluto egoismo nno basta e quindi deve andare oltre, l'egoismo non è abbastanza onnipotente, non risolove la volontà di potenza come unico univerale.
Ma la cosa comica è come se ne voglia estrarre tendenze o reconditi contenut veritieri, capire il vero N!
"«Tu non devi rubare! Tu non devi uccidere!». - Tali parole una volta si chiamavano sacre: dinanzi a loro il popolo piegava il ginocchio e la testa e si toglieva le scarpe.
Ma io vi domando: dove s’ebbero mai ladri e assassini più tristi di tali sacre parole?
Non è forse l’essenza d’ogni vita il rubare e l’uccidere? E col proclamar sacre tali parole non si uccise forse la verità?
Forse un sermone della morte proclamava sacro ciò che contraddiceva alla vita e dissuadeva da essa? - Oh, miei cari fratelli, spezzate le vecchie tavole! " (da "Così parlò Zarathustra")
Perche" ridurre la volonta' di potenza di N. a volonta' aristocratica del forte sul debole, cioe' vedere nel concetto di potenza un porsi sopra all'altro (materialmente ma anche intellettualmente) e non invece come potenzialita' di realizzare se stessi nonostante il nichilismo della societa', cioe' di non stare debolmente a guardare la vita che passa, o ascoltare i saggi che parlano, ma di viverla con desiderio, passione, volonta', amore solare che hanno in se' la possibilita' e capacita' di creare generare lo stesso divenire della vita.
Bellissima lezione
Leggiamo le sue opere e non i suoi interpreti: allora assaporeremo la sua follia e non la sua salvezza. Nietzsche è un regresso della filosofia e dubito che abbia letto i suoi Maggiori o, se li ha letti, Li ignora con enorme volontà d'impotenza.
Nessuna spiegazione nè sulla definizione di volontà di potenza nè sulle implicazioni politiche
Proprio così, ma non per colpa del prof.
È N, ahimè, che non conclude un bel niente se non la sua follia cercata come ancora di salvezza.
Finisco ricordando che il cosiddetto nichilismo non è un invenzione di Nietzsche. Il cristianesimo è il nichilismo e viene prima di Nietzsche.
Ragazzi, non perdete tempo con questo farfugliatore, Nietzsche, dicente tutto e il suo contrario, che ignora a bella posta i suoi predecessori illustri, fra tutti Hegel, per non dire l'umile Marx che lo avrebbe fatto a pezzi.
Dicente...
@@niccolobenedetti9760 ...questa è bella...dicente, come sarebbe a dire...che dice...o no?
@@Dacazar che non sai parlare, Hegel non lo hai mai letto
@@niccolobenedetti9760 ...e tu non sai leggere...che ignora ...Hegel e Marx...
...e Nietzsche non lo ha letto di sicuro. Passo e chiudo.