La serie di Daniel mi incuriosisce molto. Sarebbe interessante una sua riproposizione da parte di Gazzetta. Magari all'interno di un piano dell'opera dedicato a più testate di questo genere.
Non sarebbe male, tieni però presente che l'originale resta molto accessibile e la si trova in ottime condizioni a prezzi più che onesti. Probabilmente spenderesti di più con una ristampa di Gazzetta.
Nel secondo volume pubblicato da 1000voltemeglio che ristampa tutta la collana di Daniel nel finale della seconda storia è stato ridisegnato il finale facendo capire che era tutto un sogno di Daniel. Penso sia stato fatto per non cozzare con la continuity della storia "ritorno dalla zona morta"
@@agenziaalfa2678 si confermo. Si trattava della ristampa anche perché nel retro del volume sono presenti le riproduzioni delle copertine della ristampa.
Tra i crossover dei personaggi Bunkeriani ...quello tra Kriminal e Daniel uno dei più riusciti... peccato come hai detto che non se ne sia approfittato per rilanciare tuta di scheletro...forse era l'occasione adatta...Daniel non lo conosco molto ma sembra intelligente e i disegni di Verola sono molto belli ...
@@filippobaudo8701 forse dietro c’era un progetto di rilancio, ma col vulcanico Max Bunker i progetti cambiavano dalla sera alla mattina, cosa che continua ancora oggi.
E se questo ritorno di Kriminal fosse stata soprattutto un’operazione commerciale per rilanciare proprio Daniel? E’ possibile che sentissero “puzza di chiusura” fin da questi numeri? Ipotizzo perché non conosco i retroscena della testata in quel momento. Di fatto,la storia, che ho avuto modo di leggere,non mi ha particolarmente entusiasmato: in negativo sono d’accordo sul fatto che la sceneggiatura è piuttosto improbabile in diversi momenti (alcuni eventi sono proprio tirati per i capelli, direi quasi all’inverosimile); in positivo,è sicuramente avvincente e incalzante. Ma sul versante positivo, c’è una cosa che mi ha particolarmente colpito. Premetto che è una mia sensazione/deduzione: posso anche aver preso un granchio! Comunque,presto detto: Daniel è un personaggio radicato in un “problema identitario”. Ebbene, in questo episodio mi è parso di assistere a una “traslazione” di questo problema identitario dalla personalità di Daniel a quella del rapporto fra Daniel e Milton. Mi spiego. Daniel e Milton mi sono sembrati due “facce della stessa medaglia”,una dualità personale che cercava di “fondersi” in una stessa persona: quella focosa, dirompente, più istintiva e meno riflessiva di Milton, e quella più (paradossalmente) rassicurante, lucida, calma di Daniel. Un po’ quello che avevo notato in Pepper Russell e Megan Costner e descritto nel mio commento al video a loro dedicato. Ma c’è di più. Alla fine del n.18 la Perini risponde così a una lettera di un lettore che le chiedeva se Daniel avrebbe mai potuto trovare un giorno la sua pace interiore: “Credo che la maggior parte di noi sia come Daniel ovvero oppressa dai problemi,dalle preoccupazioni, dalle angosce di una vita troppo sconvolta da ciò che ci circonda”. Ebbene, in questo episodio ho avuto la netta sensazione che Daniel, nel rapporto col suo “opposto”, Milton, abbia, in un certo senso, trovato, seppur momentaneamente, un certo equilibrio, così come Milton l’ha trovato rapportandosi col suo “opposto”, Daniel. Insomma, perfino la risposta della Perini a quella lettera mi ha portato (o sviato) a dare questa mia personalissima interpretazione di una ideale “fusione” di due personalità (quella di Daniel e quella di Milton) in un’unica persona data dal rapporto "osmotico" fra i due. Ripeto: è però, una mia sensazione che può non sussistere e/o non corrispondere alle reali intenzioni degli autori. Quanto ai disegni, Veroli è in gambissima ma, dal mio punto di vista, Magnus dava a Kriminal quel “quid” in più che qui manca. A ogni modo, come ho scritto, per come ho letto io la storia non è ovviamente Kriminal il protagonista dell’episodio. Chiudo con un inciso: non ho mai creduto ai “grandi ritorni”. Per rimanere in tema “giallo”, è un po’ come “l’assassino che torna sul luogo del delitto”. Una delle peggiori storie di Tex che ho mai letto è stata la “resurrezione” di Mefisto per rimediare all’errore di Gianluigi Bonelli di farlo morire: Mefisto è stato poi (per me, molto opportunamente) rispedito da Boselli in quell’aldilà dal quale Nizzi l’aveva fatto uscire. E spero che ci rimarrà.
Che ne dici di un bel video su Lazarus Ledd di Ade Capone?
@@stefanoferrario6358 mai letto
La serie di Daniel mi incuriosisce molto. Sarebbe interessante una sua riproposizione da parte di Gazzetta. Magari all'interno di un piano dell'opera dedicato a più testate di questo genere.
Non sarebbe male, tieni però presente che l'originale resta molto accessibile e la si trova in ottime condizioni a prezzi più che onesti. Probabilmente spenderesti di più con una ristampa di Gazzetta.
Nel secondo volume pubblicato da 1000voltemeglio che ristampa tutta la collana di Daniel nel finale della seconda storia è stato ridisegnato il finale facendo capire che era tutto un sogno di Daniel. Penso sia stato fatto per non cozzare con la continuity della storia "ritorno dalla zona morta"
@@lucapascucci7256 esatto, probabilmente hanno utilizzato la sequenza della ristampa di Daniel.
@@agenziaalfa2678 si confermo. Si trattava della ristampa anche perché nel retro del volume sono presenti le riproduzioni delle copertine della ristampa.
Tra i crossover dei personaggi Bunkeriani ...quello tra Kriminal e Daniel uno dei più riusciti... peccato come hai detto che non se ne sia approfittato per rilanciare tuta di scheletro...forse era l'occasione adatta...Daniel non lo conosco molto ma sembra intelligente e i disegni di Verola sono molto belli ...
@@filippobaudo8701 forse dietro c’era un progetto di rilancio, ma col vulcanico Max Bunker i progetti cambiavano dalla sera alla mattina, cosa che continua ancora oggi.
Ho la ristampa dei due numeri.
@@ilcovodellemeraviglieconmax ti e’ piaciuto?
@@agenziaalfa2678 Mi ha lasciato indifferente.
@@agenziaalfa2678 Avevo tutta la serie originale che ho venduto anni fa.
E se questo ritorno di Kriminal fosse stata soprattutto un’operazione commerciale per rilanciare proprio Daniel? E’ possibile che sentissero “puzza di chiusura” fin da questi numeri? Ipotizzo perché non conosco i retroscena della testata in quel momento. Di fatto,la storia, che ho avuto modo di leggere,non mi ha particolarmente entusiasmato: in negativo sono d’accordo sul fatto che la sceneggiatura è piuttosto improbabile in diversi momenti (alcuni eventi sono proprio tirati per i capelli, direi quasi all’inverosimile); in positivo,è sicuramente avvincente e incalzante. Ma sul versante positivo, c’è una cosa che mi ha particolarmente colpito. Premetto che è una mia sensazione/deduzione: posso anche aver preso un granchio! Comunque,presto detto: Daniel è un personaggio radicato in un “problema identitario”. Ebbene, in questo episodio mi è parso di assistere a una “traslazione” di questo problema identitario dalla personalità di Daniel a quella del rapporto fra Daniel e Milton. Mi spiego. Daniel e Milton mi sono sembrati due “facce della stessa medaglia”,una dualità personale che cercava di “fondersi” in una stessa persona: quella focosa, dirompente, più istintiva e meno riflessiva di Milton, e quella più (paradossalmente) rassicurante, lucida, calma di Daniel. Un po’ quello che avevo notato in Pepper Russell e Megan Costner e descritto nel mio commento al video a loro dedicato. Ma c’è di più. Alla fine del n.18 la Perini risponde così a una lettera di un lettore che le chiedeva se Daniel avrebbe mai potuto trovare un giorno la sua pace interiore: “Credo che la maggior parte di noi sia come Daniel ovvero oppressa dai problemi,dalle preoccupazioni, dalle angosce di una vita troppo sconvolta da ciò che ci circonda”. Ebbene, in questo episodio ho avuto la netta sensazione che Daniel, nel rapporto col suo “opposto”, Milton, abbia, in un certo senso, trovato, seppur momentaneamente, un certo equilibrio, così come Milton l’ha trovato rapportandosi col suo “opposto”, Daniel. Insomma, perfino la risposta della Perini a quella lettera mi ha portato (o sviato) a dare questa mia personalissima interpretazione di una ideale “fusione” di due personalità (quella di Daniel e quella di Milton) in un’unica persona data dal rapporto "osmotico" fra i due. Ripeto: è però, una mia sensazione che può non sussistere e/o non corrispondere alle reali intenzioni degli autori. Quanto ai disegni, Veroli è in gambissima ma, dal mio punto di vista, Magnus dava a Kriminal quel “quid” in più che qui manca. A ogni modo, come ho scritto, per come ho letto io la storia non è ovviamente Kriminal il protagonista dell’episodio. Chiudo con un inciso: non ho mai creduto ai “grandi ritorni”. Per rimanere in tema “giallo”, è un po’ come “l’assassino che torna sul luogo del delitto”. Una delle peggiori storie di Tex che ho mai letto è stata la “resurrezione” di Mefisto per rimediare all’errore di Gianluigi Bonelli di farlo morire: Mefisto è stato poi (per me, molto opportunamente) rispedito da Boselli in quell’aldilà dal quale Nizzi l’aveva fatto uscire. E spero che ci rimarrà.
@@andreagianelli5273 grazie x le tue dettagliate considerazioni 👍
@@agenziaalfa2678 Non c'è di che. E' sempre un piacere.