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Traversiere One-Keyed Flute
Приєднався 9 чер 2018
Tutto sul traversiere - All about One-Keyed Flute
Intervista a Barthold Kuijken: La notazione non è la musica
Intervista a Barthold Kuijken: La notazione non è la musica
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Відео
Studiare i passaggi veloci #0 (introduzione)
Переглядів 1122 місяці тому
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Un originale insegna - perché suonare su spartiti in notazione originale antica
Переглядів 932 місяці тому
Faccio presente che quando qui parlo di legatura non intendo quella musicale ma quella grafica relativa alle crome, ovvero della stanghetta che le lega in gruppi di più note
Differenza fra professionisti e amatori
Переглядів 1792 місяці тому
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Basso continuo: armonizzazione di un basso non cifrato in modo minore
Переглядів 583 місяці тому
Rispetto a quanto visto nel modo maggiore, in minore la dominante va armonizzata con una triade maggiore (quindi aumentando di un semitono la terza), per permettere alla dominante di mantenere riconoscibile la funzione armonica della cadenza perfetta V-I
Basso continuo: armonizzazione di un basso non cifrato in modo maggiore
Переглядів 1523 місяці тому
Quando non compaiono cifre, il basso viene armonizzato con le relative triadi nella tonalità del brano. In pratica è come se ci fosse scritto 3 (terza) 5 (quinta) 8 (ottava). Il movimento delle triadi alla mano destra segue queste regole: nel grado congiunto le triadi si muovono per moto contrario, nei salti di III o VI le triadi mantengono ferme le 2 note comuni, nei salti di IV e V le triadi ...
Purcell, Two in one upon a Ground (Z.627)
Переглядів 5713 місяці тому
Grazie di cuore a Maria Novella (traversiere), Iris (violoncello barocco) e Flavia (basso continuo al clavicembalo), che mi hanno regalato la grande emozione di suonare con loro in concerto questa bellissima ciaccona
Il suono barocco nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
Переглядів 4615 місяців тому
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Un originale insegna: il suono barocco
Переглядів 5146 місяців тому
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Un originale insegna: le sfumature timbriche
Переглядів 1037 місяців тому
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Iering, il timido - Tromlitz, Partita II Arioso
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Goulding, l’estroverso - Giuliani op. 74 n. 1 Sostenuto
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Un originale insegna: l’articolazione
Переглядів 1479 місяців тому
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4 flauti originali, 4 caratteri diversi
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Un originale insegna: intonazione e diteggiature
Переглядів 20311 місяців тому
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Stanno nascendo 3 nuovi flauti LA Fletny
Переглядів 19111 місяців тому
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Bravissimi! 💐🌺
Complimenti! L’intervista è un condensato verace, perciò molto istruttivo, dei due giorni di master class!
Mi dispiace non essere stata presente, grazie Luciano per averci regalato questa breve intervista
Kuijken è stato gentilissimo: l’intervista l’abbiamo fatta alla fine della master class, dopo tre giorni intensissimi per noi e soprattutto per lui! Per questo mi sono limitato il più possibile nel tempo, ma credo che sia venuta comunque una bella chiacchierata.
Grazie a Luciano e al maestro Kuijken per questa preziosa intervista! Personalmente la risentirò più volte!
Sì, è stato meraviglioso esserci!
Bravo Luciano! Gran bella Masterclass, tre giorni preziosi e indimenticabili!
Chi ha costruito questo flauto?
Io 😎😎😎 ed è già migrato negli Stati Uniti…
@@traversiereone-keyedflute9656 non ho capito la risposta.
@ Io costruisco anche i flauti. Con un socio avevo un atelier a Praga dove abbiamo prodotto anche l’Assisi che suono nel video, in legno di pero e acero. È stato comprato da un un cliente americano, ecco perché ho parlato di migrazione…
Bravo
Bellissima. Bravi!
Grazie!
video interessante maestro grazie!
Grazie! Scusa se lo ripeto per l’ennesima volta, ma io non sono un maestro: non ho svolto studi regolari e non sono diplomato al conservatorio. Sono un semplice amatore…
Gracias Maestro
Ho passato la vita a insegnare, al liceo, all’università e grazie ad Jana Semeradová anche nella Scuola di Musica antica di Valtice: perciò so benissimo quanto sia importante saper studiare BENE…
Grazie.L'approccio allo studio è molto utile.
Thank you for following my YT channel!
Nonostante siano un po’ noiosi i video di concreto studio musicale sono anche i miei preferiti, soprattutto se sono integrali e chiariscono bene che lo studio è fatto di problemi da comprendere e da risolvere con gli strumenti che la didattica musicale ha ormai trovato consolidato nel tempo. Uno studio meccanico e non focalizzato è solo tempo sprecato…
Grazie, video molto interessante.
Bravo! interessante!!! Un buon mezzo per confrontarsi sulle varie metodologie e approccio di studio allo strumento, condividere insieme dubbi, difficoltà e trovare soluzioni.
Grazie a te! Mi raccomando, però, non prendere tutto quello che dico per oro colato, perché soprattutto nelle spiegazioni temo di fare parecchi pasticci, quantomeno terminologici…
La questione si può estendere a tutti gli strumenti musicali e a tutta la musica prodotta in maniera naturale (non elettronica). E' la questione della riproducibilità dell'opera d'arte resa possibile dalla tecnologia, a causa della quale l'opera d'arte stessa perde la sua "aura". (W. Benjamin).
Sì, ho citato Benjamin nel video precedente, proprio perché è lui che per primo ha individuato lo spartiacque tecnologico fra il prima e il dopo la scomparsa dell’aura…
Sono anche io un amatore che cerca di capire ed esercitarsi nell'armonia e ho trovato il video molto interessante, chiaro e ben fatto, grazie!
Sono pienamente in accordo con te; l'esperienza di Pistoia ti permette di attingere ,anche come amatore, all'esperienza di insegnamento con docenti preparatissimi vivendo assieme a loro momenti di apprendimento ponendo sempre tutti allo stesso piano, in uno scambio di esperienze che diviene anche ricerca ma soprattutto vivere e condividere una passione che si trasforma in vero divertimento al di là del risultato della performance perchè tutto è pienamente esperito insieme agli altri e la musica si fa assieme agli altri. Grazie per il tuo impegno divulgativo e la tua esperienza che poni al servizio di tutti.
Grazie Simone per la conferma! Anch’io penso che la musica viva e dia il meglio di sé nella pluralità, a partire dalla necessità di un rapporto dialogico fra esecutore e pubblico. L’amatore che si riduce a suonare solo per se stesso, crea un corto circuito che spegne la magia della musica…
Per un flautista amatoriale come me, la settimana barocca dell’Accademia di Pistoia è stata un’esperienza favolosa, sia dal punto di vista musicale che da quello umano🥰🥰🥰
È stato bellissimo suonare insieme, grazie a te Luciano!
Mitico l' inconnu
👏🏻👏🏻 Grazie per questa musica
Yes I know them very well, because I use them a lot with my students. Boismortier's work 22 then has some real masterpieces in miniature!
Have you ever tried Michel Correte's traverso preludes or even Boismortier's traverso preludes from his Op. 22?
Thanks for sharing.
Sì, entrambi i suoni sono “tecnologici”, ma il primo video, dove la tecnologia usata è evidentemente più povera, secondo me si avvicina di più a quella che è la mia esperienza dal vivo. E concordo perfettamente coll’osservazione sul contesto, che è un altro tema che vorrei affrontare, perché è importantissimo sempre, ma direi cruciale per la musica barocca, a mio giudizio concepita più come evento sonoro che come composizione creativa
Ma il suono reale non è neanche così simile al primo video, c'è comunque una compressione del microfono che registra, un'ulteriore compressione su UA-cam, una possibilità di manipolare il volume, un suono che cambia radicalmente in base al mezzo in cui viene riprodotto (nel mio caso le casse del cellulare...). Un altro problema per me è il contesto: un concerto ti pone in un ambiente silenzioso, intimo, dove tutta l'attenzione è rivolta ai musicisti che creano la musica sul momento. Se ascolto la registrazione dello stesso concerto mentre lavo i piatti, la mia percezione della performance è completamente diversa, perché non sono lì e non sto vivendo quel momento. In realtà questo è un problema di tutta la musica pensata per venir eseguita dal vivo
Complimenti per le chiare ed esaurienti precisazioni!
L'argomento è quanto mai interessante, anche alla luce delle attuali speculazioni riguardanti l'uso dell'intelligenza artificiale nella produzione ed esecuzione musicale. Io sono una sostenitrice della musica dal vivo, per tutto quell'insieme di esperienze che ne derivano, che sono il senso profondo di fare, ascoltare e condividere la musica. Ascoltando la riflessione sul suono "sporco" delle esecuzioni barocche, mi è venuto in mente quale possa essere stata la sensazione degli uomini del palelolitico, quando hanno provato a ricavare suoni percuotendo oggetti, o soffiando nei corni, ecc.
Qui si aprirebbe un altro infinito capitolo di studi antropologici e musicologici, che mi perdonerai se riassumo in qualche banalità fondamentale: 1. la musica (come il mito) è un universale umano, ovvero in ogni luogo e tempo, dove ci sono uomini si fa musica - 2. La musica, grazie a ritmo e suono, delinea una dialettica macrocosmo/microcosmo (universo/uomo) ante litteram: il ritmo è ciclicità vitale e movimento, il suono è espressione di emozioni ancora indicibili
Interesante
È davvero un’interessante riflessione, su cui sento la necessità di riflettere. Spesso ho cercato la sonorità del moderno con il traversiere, e invece mi rendo conto che un suono più morbido e più bello lo ottengo solo se accetto di accogliere una sonorità più intima, seguendo la natura dello strumento. Grazie per la condivisione!
Sì, il carattere originario del traversiere era proprio legato agli affetti intimi, dolci, melanconici e amorosi: così viene utilizzato in gran parte della musica francese prima che venisse “contaminata” dallo stile italiano e così lo utilizza ancora Bach nelle Cantate. Riguardo alla morbidezza, hai colto secondo me uno dei grandi temi della prassi esecutoria barocca per tutti gli strumenti, non solo per il traversiere: guarda ad esempio come viene suonato il violino barocco, semplicemente appoggiato e non stretto fra spalla e mento e addirittura portato “a chitarra” nel pizzicato dei tempi lenti… E tornando al traversiere, ti assicuro che il mio originale accetta ancor meno fiato delle copie a 415 in commercio e per ogni nota devi cercare il minimo della pressione possibile, se vuoi un suono bello e rotondo
La stessa cosa per le lingue antiche , vi sono molti modi per capire come erano veramente pronunciate , la stessa cosa per un delitto , come si fa a capire chi è stato se non vi sono video , l'appunto indica ignoranza da parte di chi lo fa .
Ho una formazione a cavallo fra filologia e storia, perciò per me è ovvio che abbiamo gli strumenti per ricostruire un’immagine fedele del passato. Ma ti assicuro che nella moderna mentalità comune (senza farne una questione di ignoranza) è molto difficile accettare che oltre alle scienze esatte esistano anche le scienze umane…
Mi spiace, ma mi sono ritirato dall’atelier di LA Fletny: mi piace costruire i flauti, ma non venderli… Comunque per prezzi e ordini puoi contattare Augusto Baldassarre via Facebook o Mail: augusto.baldassarre@gmail.com
Ciao carissimo. Dove posso trovare il listino prezzi dei tuoi flauti?
Luv ya vids.
Thank you
Come si fa a dire quale fosse "il suono barocco" per non parlare dello stile di esecuzione. Mica abbiamo le registrazioni d'epoca.
Abbiamo degli originali, come il mio, perfettamente integri e suonabili, abbiamo fonti come Quantz estremamente dettagliate, abbiamo migliaia di ottimi studi di organologia e musicologia che hanno definito parametri storicamente e filologicamente sicuri. Certo , la macchina del tempo ancora non l’abbiamo inventata…
Ho dovuto eliminare il video precedentemente caricato, perché conteneva un errore di montaggio 🥴🥴🥴 Mi scuso in particolare con chi aveva già commentato il video e lo ringrazio anche qui per l’interesse dimostrato
Interessante e molto istruttivo!
Perché non citare Jacob Denner e Rottenburgh padre, che a mio avviso sono i primi costruttori del periodo barocco: rispettivamente 1681-1735 e 1672-1765. Sono anche io un artigiano e concordo sull'utilizzo assoluto del legno, in particolare del bosso, ma mi rifaccio, come copie, ai due autori succitati. Grazie e complimenti per il video.
Perché ne ho parlato qui: ua-cam.com/video/BeZPLvuRcpo/v-deo.htmlsi=-0C1ntmnfrwvtQQH
Sul bosso invece ho molti dubbi, perché non trovo bosso europeo di qualità. Per questo uso spesso acero e ulivo, che sono entrambi filologici, si trovano di ottima qualità e hanno una resa sonora molto simile al bosso.
Mille grazie per la tua recensione positiva e gentile del nostro libro sul flauto rinascimentale. Avere lettori così entusiasti come te è un grande onore! È molto importante, tuttavia, notare che non ho scritto il libro da solo. Amanda Markwick (il cui nome appare anche in copertina) ed io siamo stati veri e propri coautori di questo progetto che ci ha richiesto circa dieci anni. Tutto ciò che ognuno di noi ha scritto è stato modificato dall’altro e alcune sezioni erano principalmente opera di Amanda. Il libro non sarebbe stato possibile senza di lei. Ti sarei grato se potessi correggere l'impressione che io (Kate Clark) sia l'unico autore. Amanda Markwick, ha meritato lo stesso plauso per l'enorme mole di lavoro che è stata inserita in questo libro. Grazie molto!
Sì, mi scuso per non aver citato anche Amanda Markwick, altra bravissima flautista che si dedica molto alla traversa e al suo repertorio
La ringrazio moltissimo per tutte le informazioni e delucidazioni sul clavicordo! Per quanto riguarda il traversiere al momento ne ho uno in resina che mi ha regalato un amico ..per ora non mi ci posso dedicare molto ma sicuramente è un mondo che mi affascina😊 se mai deciderò di dedicarmici seriamente in futuro prenderò in considerazione uno dei suoi bellissimi strumenti. Per ora la seguo e ascolto con molto piacere i suoi video divulgativi!
Ciao Serenella, grazie per i complimenti. Devi assolutamente trovare il tempo per il traversiere: l’unico pericolo è che se parti non lo lasci più 😉 E se vuoi provare un mio strumento (senza alcun impegno di acquisto) contattami su harmon8910@gmail.com che te lo posso spedire o addirittura portare se non abiti molto lontano da Modena. Ci tengo molto a far conoscere i miei strumenti dal vivo, anche solo per il feedback che ne ottengo, importantissimo per migliorare.
😊
Davvero interessante
Buongiorno, flauti stupendi complimenti....lei costruisce anche clavicordi o spinette? Mi piacerebbe uno strumento come il suo..potrei avere qualche informazione? Grazie Serenella
Ciao Serenella, purtroppo no. L’idea ci sarebbe e anche i piani (in particolare quelli del virginale Onofrio Guarracino) ma purtroppo non abbiamo ancora avuto modo di fare esperienza e non intendo farmela a tuo scapito😀… Il mio clavicordo l’ha costruito Mascheroni ed è costato 5000 euro, ma non sono molto soddisfatto: come costruttore di strumenti tendo a notare bene i difetti e il clavicordo di Mascheroni comincia ad averne troppi (si è imbarcato, ha una meccanica non sempre precisa nel posizionamento delle tangenti, regge male l’accordatura, fatica ad accompagnare un flauto per il suo suono troppo debole…). Se non lo conosci ti suggerisco di dare un’occhiata al sito di Marco Vincenzi cembalo.it dove è presente una sezione di annunci di strumenti usati, comprese spinette e cavicordi. A parte il moderno, suoni solo il flauto a becco o anche il traversiere?
Rileggendo il tuo intervento, forse volevi informazioni più precise sul clavicordo: immagino tu sappia che a differenza di cembali, spinette e virginali (che hanno i saltarelli con penne che “pizzicano” la corda), la meccanica del clavicordo prevede solo il tasto e la tangente in ottone a fine tasto che percuote la corda. L’incordatura può essere libera (come nel mio) o legata: nel primo caso a ogni tasto dello strumento corrisponde una corda (o più facilmente un coro di 2 corde all’unisono), nel secondo caso una stessa corda (o uno stesso coro di corde) serve più tasti, di solito a distanza di semitono, impedendo però l’uso contemporaneo dei due tasti sulla stessa corda. Questi clavicordi hanno spesso la prima l’ottava corta, ovvero nell’ottava più bassa dello strumento non trovi tutti i tasti, benché tutte le note diatoniche siano presenti sfruttando i tasti corti (e quindi eliminando qualche diesis/bemolle). I costruttori o fanno repliche degli originali (solitamente molto più costose) o rielaborazioni di uno o più originali, ovvero strumenti con caratteristiche proprie che ne ottimizzano ingombri, tensioni, ecc. Il mio clavicordo è una di queste rielaborazioni. L’ingombro è così molto contenuto, 110 x 40 cm, e anche il peso, poco più di 10 kg. Tieni presente infine, che un clavicordo legato costruito da Chiaramida, quindi di buona fattura, è in vendita sul mercatinomusicale.com a un prezzo molto invitante.
Un’ultima cosa, ma importante: se lo strumento ti serve solo per studiare, magari in condominio, il clavicordo è perfetto. Ma se vuoi uno strumento che possa accompagnare un traversiere o peggio un traverso moderno, hai bisogno come minimo di una spinetta…
Dimenticavo una cosa importante: se non lo conosci, guarda anche questo mio video: ua-cam.com/video/v-O4SvdR4A8/v-deo.htmlsi=mEtdODF_kE4sRdId - ti dà un’idea precisa (spero) di come è fatta una traversa e ci trovi le quote originali della traversa tenore n.3 della Biblioteca Capitolare di Verona rilevate da Filadelfio Puglisi.
Ciao Leonardo, le misure per costruire una traversa al diapason A=440 le trovi pubblicate da Filadelfio Puglisi (che è il maggior esperto italiano di traverse rinascimentali) su YT. Tenore in re: ua-cam.com/video/8A4UmXDzDVU/v-deo.htmlsi=zfrQELqC4IjcEsxC Soprano in sol: ua-cam.com/video/Vl-q2npOCZM/v-deo.htmlsi=tZ-TWJjhKsZxYtfz Se hai esperienza di tornitura, costruire una traversa è abbastanza semplice, a parte il problema della foratura profonda se la fai in un unico pezzo (per un tenore la punta deve poter forare almeno 60 cm, meglio 70). Se il tornio e le punte non supportano queste misure, puoi sempre farla in due pezzi, con una giunzione a mortasa e tenone. Ma per arrivare a uno strumento soddisfacente devi armarti di molta pazienza. Se sei alla prima esperienza ti aiuto volentieri. Per qualsiasi dubbio contattami sulla mail harmon8910@gmail.com - Chiamami pure Luciano, perché non sono un maestro, non sono un signore e meno che meno egregio 😉
EGR. SIG. MAESTRO POTREI AVERE LE DIMENSIONI DEL FLAUTO: DIAMETRO INTERNO, LUNGHEZZA E DISTANZIAMENTO DEI FORI NONCHE' LORO DIAMETRO? SO DI CHIDERLE MOLTO. LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE.
Bello strumento! Fa bene anche il fa naturale sovracuto? Non sembra però uno strumento di lusso, piuttosto qualcosa di medio, ordinario, o mi sbaglio? Dove è stato attivo il costruttore? Grazie.
Sì il Fa naturale acuto lo fa benissimo, perché ha un foro sotto la chiave molto ampio: il Fa naturale acuto esce solo se il foro è molto ampio o la chiave si alza molto. Per assurdo è facilissimo sull’Assisi, che come flauto di fine Seicento in tre pezzi ha fori molto larghi, e diventa problematico nei flauti del primo Settecento, con fori molto più piccoli: per esempio nel mio originale in avorio non esce con la diteggiatura standard (12 4 e chiave aperta) e lo ottengo solo con la diteggiatura 12 456 e chiave chiusa. Goulding è attivo a Londra nella seconda metà del Settecento produce con il marchio del mio flauto dal 1787 al 1789. Al National Museum of American History ne hanno uno molto simile al mio, ma ancora più storto… americanhistory.si.edu/collections/nmah_606672. Quanto al valore economico dello strumento, penso che all’epoca fossero flauti di pregio (corpo in bosso, inserti in avorio, chiave in argento); semmai un po’ démodé, visto che in quegli anni si stavano già diffondendo i flauti a più chiavi e con pompa di intonazione.
Complimenti per il suono e i dettagli storici!
Grazie, i flauti a una chiave sono la mia passione…
Grazie dell'esauriente risposta: sempre sul pezzo, come si dice...😉@@traversiereone-keyedflute9656
Non ha detto di che modello si tratta. Grazie
Sono delle copie del Rottenburgh di Kuijken