Il problema, secondo me, è che oggi si suona solo con copie, e no con originali... di conseguenza, si è perso nel tempo il gusto e il suono di come si suonava all'epoca. Purtroppo non sapremo mai come suonavano Quantz, Blavet e Telemann con uno strumento della loro epoca. Grazie per condividere sempre queste informazioni 👍🏻
Però gli originali ci aiutano molto in questo. Il problema è che occorrerebbe sentirli dal vivo, perché nelle registrazioni (e c’è ne sono parecchie con strumenti originali) il suono viene troppo tecnicamente manipolato in funzione dei gusti musicali moderni. Di recente Solomon ha inciso 3 CD con alcuni degli strumenti originali della Collezione Spohr di Francoforte, per intenderci quella da cui proviene il Palanca più copiato e diffuso fra i flautisti barocchi, ma anche lo Stanesby in avorio "riprodotto" dalla Aulos. Se li ascolti, anche se risultano incisioni "troppo perfette" acusticamente, senti molto bene il diverso carattere di ciascun originale…
Il problema, secondo me, è che oggi si suona solo con copie, e no con originali... di conseguenza, si è perso nel tempo il gusto e il suono di come si suonava all'epoca. Purtroppo non sapremo mai come suonavano Quantz, Blavet e Telemann con uno strumento della loro epoca.
Grazie per condividere sempre queste informazioni 👍🏻
Però gli originali ci aiutano molto in questo. Il problema è che occorrerebbe sentirli dal vivo, perché nelle registrazioni (e c’è ne sono parecchie con strumenti originali) il suono viene troppo tecnicamente manipolato in funzione dei gusti musicali moderni. Di recente Solomon ha inciso 3 CD con alcuni degli strumenti originali della Collezione Spohr di Francoforte, per intenderci quella da cui proviene il Palanca più copiato e diffuso fra i flautisti barocchi, ma anche lo Stanesby in avorio "riprodotto" dalla Aulos. Se li ascolti, anche se risultano incisioni "troppo perfette" acusticamente, senti molto bene il diverso carattere di ciascun originale…
Molto interessante!