Grande Francesco, lo suoni così bene che il mio basso non vorrà più tornare a casa qui da me! 😅 comunque aggiungo un motivo per avere il basso acustico: se si va a suonare o fare workshop in India, dove ogni giorno va via la corrente, il basso acustico ti salva sempre! Grazie tanto a te per le belle parole nel video! ❤
Certo, immagino fosse una risorsa imprescindibile in quella situazione e avendo tu un tocco molto più a fuoco e deciso del mio eri certamente in grado di farti sentire anche in una grande vallata! Grazie di cuore a te!💪🙏❤️
Io, molto modesto appassionato non professionista che suona solo nel tempo libero, penso che sia uno strumento a sé, il piacere del suono acustico è impagabile, oltre che la vibrazione della cassa contro il corpo... con le corde nere per me ha fatto un salto incredibile. Io lo uso in casa per studiare o per cercare le parti... Sempre a portata di mano... Come dici tu con il tempo si trova anche la posizione comoda. Si può suonare solo acustico però gli altri musicisti acustici devono ascoltarlo e rispettarne il volume, devono suonare molto piano! Per chi viene dal contrabbasso è estremamente trasportabile ;-)) Complimenti per come suoni e per i contenuti interessanti, ciao!
Hai toccato un punto importantissimo, anzi due: l'ascolto e il rispetto, due elementi senza i quali non si va molto lontano. E probabilmente è vero: bisognerebbe sempre avere in tasca un residuo di coraggio in più per affermare a chiare lettere che facendo meno, ma soprattutto ascoltando di più, la musica viene meglio. Grazie per il tuo bel contributo.💪🙏
Ciao Francesco, intanto complimenti per video ed esecuzioni. Io comprai il primo basso acustico nel 1981 era un Eko enorme, da allora non ho mai più fatto a meno, adesso ne ho tre (fra cui un Alien) e li uso moltissimo. Il Basso acustico è un mondo che consiglio a tutti, soprattutto fretless e con corde lisce.
Penso proprio di capire quello che dici. Quello che manca ad un bassista elettrico è proprio la percezione diretta e chiara dell'origine del suono, e una volta che provi quella sensazione non puoi più farne a meno. In effetti è il motivo per cui mi ostino a suonare il contrabbasso anche se in modo abbastanza limitato.💪🙏
Ciao Francesco,da possessore di basso acustico ti dico che sono d'accordo sul fatto che varia leggermente la tecnica rispetto all' elettrico,la scala più lunga necessita di qualche ora di pratica x non essere più ostica(ma alla lunga comunque lo è),ma soprattutto se suonato col plettro (il mio) tiene testa anche a 3chitarre acustiche all' aperto..con le dita dipende da quanto è preso bene il/i chitarrai 😅.. l'importante è avere anche un amico suonatore di cajon
Ah, vedi? Beato te! Purtroppo la mia tecnica col plettro è un po' scarsa (anche se la sto lentamente migliorando, infatti poi ne vorrò parlare in un video futuro), ed in generale non ho questa gran forza muscolare nelle braccia e nelle mani. I cajonisti 😁 li prendo sempre molto con le molle perché ci mettono un attimo a passare da essere utili ad essere molesti!😂 (Scherzo!) Grazie mille dell'utile contributo!🙏💪
@@FrancescoSaverioCapo 😂😂😂 è vero!! Infatti il cajonista deve pensare e agire come un batterista,non come un suonatore di bonghi (tipo parco Sempione di eelst)..poi sempre a proposito di suonatori molesti possiamo anche parlare di certi "chitarristi".. Ad ogni modo, adoro il mio basso acustico che vive con me ormai da 22 anni e seppur diverso e non versatile come un P o un J, mi dà sempre grandi soddisfazioni.. attendo nuove puntate 😉
Complimenti Francesco, bel canale. Io ho un Takamine 4 corde, comprato per esigenze di palco e set acustico. Inizialmente non è stato semplice abituarsi. Abituarsi al manico, ai feedback, alla risposta delle corde... tutte cose che "in elettrico" non mi hanno mai causato grosse tare. Lo consiglio? Si. Perché è un buon allenamento suonare senza ampli: ho notato un grosso miglioramento nel mio tocco ed un grande piacere nel dimenticare pedaliera ed amplificatore. Ho fatto un uso smodato di effetti ed andarmene in giro per casa senza fili è stata una liberazione. Arrivi alla radice del suono, non ci fai tutto-tutto, esplori altri territori. Non è indispensabile, non è per tutti, e non è facile trovare un buon strumento. Detto questo, lo adoro!
Bellissimo commento, direi da pubblicità progresso!😊 Non ho l'esperienza che hai tu in materia ma condivido tutto: la ricerca della "radice del suono" è probabilmente la cosa più importante, per decenni è stato il mio primo punto di riferimento. Ed è bello constatare come in un mondo sempre più orientato al virtuale (dove siamo anche noi in questo momento!😁), fortunatamente rimanga vivo e vitale il desiderio di rapportarsi a qualcosa di concreto e di primigenio. Grazie per il tuo contributo!💪🙏
@@FrancescoSaverioCapoinnanzitutto, grazie a Te! Sicuramente non ho le tue capacità tecniche (non per falsa modestia). Negli anni mi sono costruito un setup su misura che via via ho limitato all'essenziale. Dopo 25 anni, mi rendo conto di quanto ho speso e di quanto poco al momento utilizzo. Sono in periodo di stop, per scelta: quando imbraccio il basso acustico mi accorgo del tempo speso in doverosa ricerca sonora. Comunque, un buon pre da abbinare agli acustici è senza dubbio il Fishman Platinum Pro. In studio e live è una manna dal cielo. Ho fatto una vera overdose di effetti e non non mi risparmiato neanche questa volta. In fondo, quando entri nel vortice degli Stompbox non ne esci vivo mai! Buona musica e buon lavoro per il canale!
Ciao Francesco, intanto complimenti per il canale (hai un nuovo iscritto!), è davvero molto piacevole ascoltarti mentre suoni e quando affronti argomenti del genere così interessati e soprattutto poco affrontati (a proposito ho anche io un canale dedicato al basso elettrico). Io sono uno di quei bassisti che usa il basso acustico non per sfizio o ma per sfruttarne l'ispirazione creativa che riesce a darmi... mi spiego meglio: di base, dal punto di vista strettamente funzionale, sono d'accordo sul fatto che un basso acustico è uno strumento assolutamente non indispensabile e, tolta la sua componente estetica (rimane uno strumento che fa sempre scena su un palco e attira l'attenzione), rimane poco pratico in termini di comodità e sopratutto resa sonora rispetto ad un basso elettrico. Tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, il basso acustico, grazie alla sua timbrica unica ovviamente non riscontrabile in nessun basso elettrico, è una risorsa in fase di composizione, perché quel suona mi porta verso strade che non potrei mai percorrere con un basso elettrico. E' esattamente come per la chitarra acustica, quel suono può portarti in direzioni nuove, a patto di non concepirla solo come, appunto, una chitarra capace di farsi sentire senza amplificazione. Insomma, io sono fermamente convinto che il basso acustico è uno strumento che dal punto di vista compositivo può dare tanto perché è fortemente stimolante e lascia spazio e idee che con il basso elettrico, forse, non verrebbero mai!
Grazie per la lunga disamina e per l'iscrizione, ho ricambiato con la mia e tra l'atro ho notato che hai una grande fluidità col plettro, cosa che io purtroppo non ho! Assolutamente tutto convincente quello che dici. Ti dirò che estenderei questo discorso a qualsiasi strumento, anche oltre il nostro amato basso: ogni strumento ci offre un modo differente di approcciarsi alla musica e dunque può ispirarci cose diverse e se sappiamo lasciarci andare al percorso che quello strumento specifico ci mostra la creatività ne giova tanto. E sicuramente il basso acustico ha un plus che è proprio questa possibilità di generare un suono udibile autonomamente. Appena troverò quello che davvero mi ispira lo prenderò anch'io. Grazie💪🙏
Un basso acustico ha senso solo se amplificato questo va detto. Non è uno strumento adatto a tutti i generi musicali ma nel folk e nel country per me ha una timbrica veramente bella e che ricorda quella del contrabbasso. A me piace molto.
Ciao Francesco, anni fa avevo un basso acustico Eko ma non lo usavo e l'ho venduto. Secondo me un possibile utilizzo potrebbe essere in quei brani jazz-blues dove il suono ricorda il contrabbasso. Però in quei casi servirebbe elettrificato
Eh sì, già se suoni in acustico con un chitarrista ti trovi a soffrire un po' per il minor volume, se poi suoni con una intera band devi per forza amplificarlo come un basso elettrico, che poi è quello che faccio col contrabbasso cercando di snaturare il suono il meno possibile.💪🙏
Ciao Francesco ... mi chiamo Pietro ... sono stra incasinato ho diversi bassi elettrici ma con la band che ho ultimamente stiamo facendo delle session in acustico ... non so proprio che fare ... continuo ad usare l'elettrico o compro un acustico.... ??? ... e poi quale scegliere ??? io suono con le dita e con il plettro non ho dimestichezza,ho pure notato che la mano destra dovrei impostarla in maniera diversa ... sai come consigliarmi ?
Eccomi! La questione che mi poni può non essere di facilissima soluzione. Paradossalmente credo che la scelta del basso acustico vada presa a prescindere dal fatto che il basso sia acustico. Cerco di spiegarmi meglio: devi capire se il suono di quel singolo strumento ti piace, ti interessa, è pertinente col tuo modo di concepire la musica in generale e se è pertinente col progetto in cui hai intenzione di usarlo in particolare. Dire "qui ci vuole il basso acustico" rischia di essere più un fatto ideologico che altro. Ci sono bassi acustici che suonano davvero male o che comunque presentano problemi costruttivi e di amplificazione per cui le cose si complicano e basta. Dunque credo che se hai intenzione di inserire il basso acustico nel tuo progetto non devi fare altro che provarne qualcuno. La cosa migliore sarebbe avere qualche amico che te lo presta come ho potuto fare io con l'Alien, ma capisco che non sia proprio semplice. Poi è chiaro che se il gruppo vuole anche avere "un'immagine" acustica, per cui anche dal punto di vista estetico-visivo risulta importante avere un certo tipo di strumento (cosa che ha assolutamente il suo perché) allora devi necessariamente metterti a fare una ricerca. Ma per quanto ne so l'unico modo per capire se uno strumento fa al caso tuo è andare a cercarlo, provarlo e poi magari provarne altri. Riguardo la questione che poni relativamente alla tecnica ed in particolare alla posizione della mano destra, è proprio come dici tu: a causa dell'ingombro della cassa armonica il braccio, e dunque la mano, viene proiettato in avanti e distanziato da noi. Inizialmente hai un senso di sbilanciamento (almeno io lo percepisco così). Devi prenderti il tuo tempo per farci l'abitudine evitando assolutamente di forzare: tendiniti e disturbi articolari sono sempre dietro l'angolo in questi casi e vanno accuratamente evitati! In genere poi il manico risulta abbastanza spostato a sinistra dunque le note più gravi sono più lontane ed anche lì devi darti tempo per prenderci le misure. Spero di esserti stato utile in qualche modo. Fammi sapere come è andata a finire poi!💪🙏
Dopo il sei corde e il fretless un altro basso di cui non sapevo di avere bisogno e che finirò inevitabilmente per comprare 😅 (Peccato che il tocco per tirare fuori quel suono non si trovi su Thomann…)
Ciao Francesco, complimenti. Io ho ben 10 bassi e tra questi ho un Taylor mini bass acustico. Alla fine hai ragione tu, si usa poco e non lo prendo quasi mai, però lo terrò perché ha un bel suono particolare e quelle rare volte che lo prendo mi regala piacevoli sensazioni. Secondo me un bassista un basso acustico lo deve avere
Hai ragione, dovrei averlo e infatti me lo procurerò prima o poi! Sul Taylor ci ho messo le mani e devo dire che mi ha impressionato davvero positivamente, ha una qualità di suono davvero elevata.💪🙏
Che suono meraviglioso e che maestria nel tocco. Bel video. Grazie ❤
@@pallina06 grazie di cuore!🙏♥️💪
Grande Francesco, lo suoni così bene che il mio basso non vorrà più tornare a casa qui da me! 😅 comunque aggiungo un motivo per avere il basso acustico: se si va a suonare o fare workshop in India, dove ogni giorno va via la corrente, il basso acustico ti salva sempre! Grazie tanto a te per le belle parole nel video! ❤
Certo, immagino fosse una risorsa imprescindibile in quella situazione e avendo tu un tocco molto più a fuoco e deciso del mio eri certamente in grado di farti sentire anche in una grande vallata!
Grazie di cuore a te!💪🙏❤️
Io, molto modesto appassionato non professionista che suona solo nel tempo libero, penso che sia uno strumento a sé, il piacere del suono acustico è impagabile, oltre che la vibrazione della cassa contro il corpo... con le corde nere per me ha fatto un salto incredibile. Io lo uso in casa per studiare o per cercare le parti... Sempre a portata di mano... Come dici tu con il tempo si trova anche la posizione comoda. Si può suonare solo acustico però gli altri musicisti acustici devono ascoltarlo e rispettarne il volume, devono suonare molto piano! Per chi viene dal contrabbasso è estremamente trasportabile ;-)) Complimenti per come suoni e per i contenuti interessanti, ciao!
Hai toccato un punto importantissimo, anzi due: l'ascolto e il rispetto, due elementi senza i quali non si va molto lontano. E probabilmente è vero: bisognerebbe sempre avere in tasca un residuo di coraggio in più per affermare a chiare lettere che facendo meno, ma soprattutto ascoltando di più, la musica viene meglio.
Grazie per il tuo bel contributo.💪🙏
Ciao Francesco, intanto complimenti per video ed esecuzioni. Io comprai il primo basso acustico nel 1981 era un Eko enorme, da allora non ho mai più fatto a meno, adesso ne ho tre (fra cui un Alien) e li uso moltissimo. Il Basso acustico è un mondo che consiglio a tutti, soprattutto fretless e con corde lisce.
Penso proprio di capire quello che dici. Quello che manca ad un bassista elettrico è proprio la percezione diretta e chiara dell'origine del suono, e una volta che provi quella sensazione non puoi più farne a meno. In effetti è il motivo per cui mi ostino a suonare il contrabbasso anche se in modo abbastanza limitato.💪🙏
Ciao Francesco,da possessore di basso acustico ti dico che sono d'accordo sul fatto che varia leggermente la tecnica rispetto all' elettrico,la scala più lunga necessita di qualche ora di pratica x non essere più ostica(ma alla lunga comunque lo è),ma soprattutto se suonato col plettro (il mio) tiene testa anche a 3chitarre acustiche all' aperto..con le dita dipende da quanto è preso bene il/i chitarrai 😅.. l'importante è avere anche un amico suonatore di cajon
Ah, vedi? Beato te! Purtroppo la mia tecnica col plettro è un po' scarsa (anche se la sto lentamente migliorando, infatti poi ne vorrò parlare in un video futuro), ed in generale non ho questa gran forza muscolare nelle braccia e nelle mani. I cajonisti 😁 li prendo sempre molto con le molle perché ci mettono un attimo a passare da essere utili ad essere molesti!😂 (Scherzo!)
Grazie mille dell'utile contributo!🙏💪
@@FrancescoSaverioCapo 😂😂😂 è vero!! Infatti il cajonista deve pensare e agire come un batterista,non come un suonatore di bonghi (tipo parco Sempione di eelst)..poi sempre a proposito di suonatori molesti possiamo anche parlare di certi "chitarristi"..
Ad ogni modo, adoro il mio basso acustico che vive con me ormai da 22 anni e seppur diverso e non versatile come un P o un J, mi dà sempre grandi soddisfazioni.. attendo nuove puntate 😉
@@pedrofazio hai ragione! Ti auguro di esprimere il meglio col tuo acustico! Prima o poi troverò anch'io quello adatto a me!💪
Complimenti Francesco, bel canale.
Io ho un Takamine 4 corde, comprato per esigenze di palco e set acustico. Inizialmente non è stato semplice abituarsi. Abituarsi al manico, ai feedback, alla risposta delle corde... tutte cose che "in elettrico" non mi hanno mai causato grosse tare. Lo consiglio? Si. Perché è un buon allenamento suonare senza ampli: ho notato un grosso miglioramento nel mio tocco ed un grande piacere nel dimenticare pedaliera ed amplificatore. Ho fatto un uso smodato di effetti ed andarmene in giro per casa senza fili è stata una liberazione. Arrivi alla radice del suono, non ci fai tutto-tutto, esplori altri territori. Non è indispensabile, non è per tutti, e non è facile trovare un buon strumento. Detto questo, lo adoro!
Bellissimo commento, direi da pubblicità progresso!😊
Non ho l'esperienza che hai tu in materia ma condivido tutto: la ricerca della "radice del suono" è probabilmente la cosa più importante, per decenni è stato il mio primo punto di riferimento. Ed è bello constatare come in un mondo sempre più orientato al virtuale (dove siamo anche noi in questo momento!😁), fortunatamente rimanga vivo e vitale il desiderio di rapportarsi a qualcosa di concreto e di primigenio.
Grazie per il tuo contributo!💪🙏
@@FrancescoSaverioCapoinnanzitutto, grazie a Te! Sicuramente non ho le tue capacità tecniche (non per falsa modestia). Negli anni mi sono costruito un setup su misura che via via ho limitato all'essenziale. Dopo 25 anni, mi rendo conto di quanto ho speso e di quanto poco al momento utilizzo. Sono in periodo di stop, per scelta: quando imbraccio il basso acustico mi accorgo del tempo speso in doverosa ricerca sonora. Comunque, un buon pre da abbinare agli acustici è senza dubbio il Fishman Platinum Pro. In studio e live è una manna dal cielo. Ho fatto una vera overdose di effetti e non non mi risparmiato neanche questa volta. In fondo, quando entri nel vortice degli Stompbox non ne esci vivo mai!
Buona musica e buon lavoro per il canale!
Ciao Francesco, intanto complimenti per il canale (hai un nuovo iscritto!), è davvero molto piacevole ascoltarti mentre suoni e quando affronti argomenti del genere così interessati e soprattutto poco affrontati (a proposito ho anche io un canale dedicato al basso elettrico). Io sono uno di quei bassisti che usa il basso acustico non per sfizio o ma per sfruttarne l'ispirazione creativa che riesce a darmi... mi spiego meglio: di base, dal punto di vista strettamente funzionale, sono d'accordo sul fatto che un basso acustico è uno strumento assolutamente non indispensabile e, tolta la sua componente estetica (rimane uno strumento che fa sempre scena su un palco e attira l'attenzione), rimane poco pratico in termini di comodità e sopratutto resa sonora rispetto ad un basso elettrico. Tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, il basso acustico, grazie alla sua timbrica unica ovviamente non riscontrabile in nessun basso elettrico, è una risorsa in fase di composizione, perché quel suona mi porta verso strade che non potrei mai percorrere con un basso elettrico. E' esattamente come per la chitarra acustica, quel suono può portarti in direzioni nuove, a patto di non concepirla solo come, appunto, una chitarra capace di farsi sentire senza amplificazione. Insomma, io sono fermamente convinto che il basso acustico è uno strumento che dal punto di vista compositivo può dare tanto perché è fortemente stimolante e lascia spazio e idee che con il basso elettrico, forse, non verrebbero mai!
Grazie per la lunga disamina e per l'iscrizione, ho ricambiato con la mia e tra l'atro ho notato che hai una grande fluidità col plettro, cosa che io purtroppo non ho! Assolutamente tutto convincente quello che dici. Ti dirò che estenderei questo discorso a qualsiasi strumento, anche oltre il nostro amato basso: ogni strumento ci offre un modo differente di approcciarsi alla musica e dunque può ispirarci cose diverse e se sappiamo lasciarci andare al percorso che quello strumento specifico ci mostra la creatività ne giova tanto. E sicuramente il basso acustico ha un plus che è proprio questa possibilità di generare un suono udibile autonomamente. Appena troverò quello che davvero mi ispira lo prenderò anch'io.
Grazie💪🙏
@@FrancescoSaverioCapo grazie a te!
Un saluto Fra... Grande 👍
Un saluto a te, caro, grazie! 🙏
Un basso acustico ha senso solo se amplificato questo va detto. Non è uno strumento adatto a tutti i generi musicali ma nel folk e nel country per me ha una timbrica veramente bella e che ricorda quella del contrabbasso. A me piace molto.
Sono assolutamente d'accordo🥂
Ciao Francesco, anni fa avevo un basso acustico Eko ma non lo usavo e l'ho venduto. Secondo me un possibile utilizzo potrebbe essere in quei brani jazz-blues dove il suono ricorda il contrabbasso. Però in quei casi servirebbe elettrificato
Eh sì, già se suoni in acustico con un chitarrista ti trovi a soffrire un po' per il minor volume, se poi suoni con una intera band devi per forza amplificarlo come un basso elettrico, che poi è quello che faccio col contrabbasso cercando di snaturare il suono il meno possibile.💪🙏
Ciao Francesco ... mi chiamo Pietro ... sono stra incasinato ho diversi bassi elettrici ma con la band che ho ultimamente stiamo facendo delle session in acustico ... non so proprio che fare ... continuo ad usare l'elettrico o compro un acustico.... ??? ... e poi quale scegliere ??? io suono con le dita e con il plettro non ho dimestichezza,ho pure notato che la mano destra dovrei impostarla in maniera diversa ... sai come consigliarmi ?
ho pensato ad un OVATION ELITE.. O FENDER KINGMANN
Eccomi! La questione che mi poni può non essere di facilissima soluzione. Paradossalmente credo che la scelta del basso acustico vada presa a prescindere dal fatto che il basso sia acustico. Cerco di spiegarmi meglio: devi capire se il suono di quel singolo strumento ti piace, ti interessa, è pertinente col tuo modo di concepire la musica in generale e se è pertinente col progetto in cui hai intenzione di usarlo in particolare. Dire "qui ci vuole il basso acustico" rischia di essere più un fatto ideologico che altro. Ci sono bassi acustici che suonano davvero male o che comunque presentano problemi costruttivi e di amplificazione per cui le cose si complicano e basta. Dunque credo che se hai intenzione di inserire il basso acustico nel tuo progetto non devi fare altro che provarne qualcuno. La cosa migliore sarebbe avere qualche amico che te lo presta come ho potuto fare io con l'Alien, ma capisco che non sia proprio semplice. Poi è chiaro che se il gruppo vuole anche avere "un'immagine" acustica, per cui anche dal punto di vista estetico-visivo risulta importante avere un certo tipo di strumento (cosa che ha assolutamente il suo perché) allora devi necessariamente metterti a fare una ricerca. Ma per quanto ne so l'unico modo per capire se uno strumento fa al caso tuo è andare a cercarlo, provarlo e poi magari provarne altri.
Riguardo la questione che poni relativamente alla tecnica ed in particolare alla posizione della mano destra, è proprio come dici tu: a causa dell'ingombro della cassa armonica il braccio, e dunque la mano, viene proiettato in avanti e distanziato da noi. Inizialmente hai un senso di sbilanciamento (almeno io lo percepisco così). Devi prenderti il tuo tempo per farci l'abitudine evitando assolutamente di forzare: tendiniti e disturbi articolari sono sempre dietro l'angolo in questi casi e vanno accuratamente evitati! In genere poi il manico risulta abbastanza spostato a sinistra dunque le note più gravi sono più lontane ed anche lì devi darti tempo per prenderci le misure.
Spero di esserti stato utile in qualche modo.
Fammi sapere come è andata a finire poi!💪🙏
Dopo il sei corde e il fretless un altro basso di cui non sapevo di avere bisogno e che finirò inevitabilmente per comprare 😅
(Peccato che il tocco per tirare fuori quel suono non si trovi su Thomann…)
😂😂😂 Ti posso capire!!! Credo di aver vissuto la gran parte della vita con questo "sentimento" del bisogno!💪🙏
Ciao Francesco, complimenti. Io ho ben 10 bassi e tra questi ho un Taylor mini bass acustico. Alla fine hai ragione tu, si usa poco e non lo prendo quasi mai, però lo terrò perché ha un bel suono particolare e quelle rare volte che lo prendo mi regala piacevoli sensazioni. Secondo me un bassista un basso acustico lo deve avere
Hai ragione, dovrei averlo e infatti me lo procurerò prima o poi! Sul Taylor ci ho messo le mani e devo dire che mi ha impressionato davvero positivamente, ha una qualità di suono davvero elevata.💪🙏