Il Filosofo in cerca di Dio e dell'Uomo - Monografia su SPINOZA
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- Опубліковано 27 вер 2024
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Il Remake di cui avevamo bisogno
E che, un po’, ci meritavamo anche 😙😙🙃
Ennesima riprova che quando tratti temi filosofici riesci a fornire un grande contributo 👏
Grazie! Perché senza di te non capirei tutti questi concetti difficilissimi di filosofia.. sono davvero interessanti!! ❤
Caspita! E io che pensavo gli attributi fossero un'alta cosa😂. Grazie mille volte grazie❤
Bellissima monografia come sempre. Conosci gli scritti su Spinoza di Melamed, se si cosa ne pensi?
Questa monografica non poteva avere lettura introduttiva migliore
Il mio professore di Filosofia Moderna ci spiegò in questo modo le questioni del panteismo di Spinoza e la connessione tra modi infiniti e modi finiti della Sostanza:
Se si associa l’attributo estensione a Dio, e l’estensione dice divisibilità, si fa di Dio un essere divisibile. Insieme alle filosofie naturali che mettevano in discussione la concezione tradizionale cristiana del Dio trascendente, rientra nell'accusa Ateismo, che non è ancora la negazione dell’esistenza di Dio, ma la negazione degli attributi essenziali di Dio, per esempio la Provvidenza. La filosofia di Spinoza si inserisce all’interno di questa critica, come filosofia che mette insieme il finito con l’infinito, quindi un panteismo, ma non è esatto e la V Proposizione (prima parte) ce lo dimostra: il modo è sì un’affezione della sostanza, questa infinita modulazione di cause ed effetti che non rinvia a nessun ordine trascendente, a nessuna finalità, ma, al tempo stesso, il modo per definizione e anche ciò che è in altro e per mezzo del quale è concepito, dunque l’essenza del modo è diversa da altro. Infinito e finito non sono la stessa cosa perciò l’accusa di panteismo non è esatta, Dio è causa immanente a tutte le cose, causa interna che determina tutti i processi causali ma non si fonde con la realtà delle cose finite. Che cosa fa sì che i modi infiniti possano essere concepiti come eterni secondo un certo punto di vista, se li ricolleghiamo alla causa, ma che al tempo stesso siano finiti? Il nostro corpo per esempio è il risultato di combinazioni di moto e quiete e da questa ratio si compongono le configurazioni meccaniche che formano il nostro corpo. Quando si spezzano si riconfigureranno in altro e il mio corpo è destinato a finire, è in altro e dipende da altro, a catene di cause ed effetti, ma se lo guardiamo sub specie aeternitatis possiamo dire che è eterno, lo guardiamo sotto l’angolatura del rapporto causale che la connette con la fonte, la causa che lo produce. Dunque durata ed eternità, finito e infinito sono due facce della stessa medaglia, tutte le cose dipendono dalla causa prima che è immanente e non trascendente, ma sono anche finite, cioè si danno in una concatenazione di cause ed effetti che stanno nella durata. Dalla sostanza infinita, infiniti attributi (fra cui pensiero ed estensione), dagli infiniti attributi infiniti modi (modificazioni) e noi ne nominiamo soltanto due che pertengono agli attributi pensiero ed estensione, cioè rispettivamente l'intelletto divino e Moto e Quiete. Sono dei modi attraverso i quali si concatena la realtà finita, ciò che noi siamo, le menti e i corpi (modi finiti). Moto e quiete sono anche nozioni comuni, comuni a tutte le menti perchè sono cose eterne attraverso le quali tutti i corpi si concatenano. Quando guardiamo al modo finito, possiamo dire che le cose finite solo in parte sono negazione, perchè se vista dal punto di vista della sostanza, tutto ciò che esiste è positivamente determinato dalla fonte che lo pone in essere e dunque ha determinazione positiva. Tutto ciò che esiste anche se ha natura finita è eterno.
Amen...bellissimo grazie!
Zurigo - Milano in macchina, vai di monografica
A 48:48 , quando hai detto che non vi è possibilità di limitare Dio, mi è venuta in mente una frase incredibile presente sempre nell'Ainulindale del Silmarillion, quando Ilùvatar mostra agli Ainur la creazione della loro musica: "[...] E tu, Melkor, vedrai come non sia possibile eseguire alcun tema che non abbia la propria ultima origine in me e di come nessuno abbia il potere di alterare la musica a mio dispetto. Poiché colui che vi tenterà non farà che provare di essere mio strumento nel concepire cose maggiormente meravigliose, cose che egli stesso non aveva immaginato."
per citare massimo pericolo: "devi comprendere chi sei quando non sai chi essere"
Complimenti davvero, è fatto davvero bene
E niente quando Rick parla di filosofia mi bagno tutto 😂
Bellissima monografia
Grazie🙂
grazie!
Anche a me Spinoza piacque molto, insieme a Leibniz
1:20:30 Ripartiamo da Thé Infré
È successo.
anche Giordano Bruno è panteista ❤️🔥 infiniti mondi... vi sono anche infiniti universi per i veda 🤍
Inizia a 10:20 (senza nulla togliere alla preziosa introduzione che precede)
Consiglio: Il problema Spinoza di Irvin D. Yalom ed. Neri Pozza
1:19:09
MORTEBIANCA
Rick che ne pensi del libro di Irvin Yalom "il problema Spinoza?", non ti piace? Spero tu possa rispondermi
CERTO CHE SAPERE CHE DIO NON È LO SPIRITO DELLE COSE, MA È LE COSE, CAMBIA TUTTO...EH!
Secondo me Spinosa ha spiegato perfettamente il "mistero" della SS Trinità alla faccia di tutte le scomuniche che ha subito e cioè >Natura Naturante (Padre), >Natura Naturante (Figlio) e lo >Spirito delle cose (Santo) che sono le leggi fisiche e chimiche che governano il Tutto.
Se gli attributi sono infiniti e i modi sono finiti è possibile intendendo i modi come la nostra capacità di conoscere gli attributi che è finita.Quindi i modi sono finiti rispetto alla nostra capacità di conoscere gli attributi quest'ultimi infiniti.
Dio sono Io. In quanto è dentro a ognuno di noi. Dio dovrebbe essere una connessione tra tutti noi umani. Stiamo dando valore, o stiamo capendo la potenza del pensiero. Ci stiamo arrivando, ci vuole pazienza.
🤙👍👍🤟🤟
Bello il mappamondo Palantir 😊
Come faccio ad abbracciare ciò che sono se anche la libertà di abbracciare è determinata da qualcosa che viene prima?
Grazie per questa bellissima e istruttiva lezione
Spinoza è un mio mito .
Rik .....ma credi in Dio???
Non so se sei ironica ma, non credo proprio.
@@enricomadrigal9168 no non sono ironica🤭🤭era per sapere 🤔🤔dove sei approdato con tutta quella conoscenza🤩🤩 filosofica!!!
praticamente le stesse cose che dice faggin
Sulla questione del libero arbitrio mi sembra che faggin la pensi un po' diversamente, no?
Rick, ho una domanda da farti e che mi da sempre mi pongo quando leggo Spinoza.
Dio in Spinoza ha infiniti attributi, mentre noi umani possiamo percepire solo due di questi infiniti attributi, ovvero pensiero ed estensione, che manifestandosi attraverso i modi, costituiscono la realtà che noi percepiamo e conosciamo.
Ora però mi chiedo, e tutti gli altri attributi che natura hanno? Fanno anch’essi parte della Natura? O la natura è costituita e definita da solo ciò che noi percepiamo, e quindi l’insieme dei modi degli attributi di pensiero ed estensione?
Perché se la natura fosse costituita da solo questi due attributi, non è forse più corretto definire Spinoza panenteista e non panteista? Perché in Spinoza Dio è la Natura (se appunto per natura intendiamo l’insieme dei modi degli attributi di pensiero ed estensione), ma Dio non si limita ad essa, in quanto ha altri infiniti attributi di cui noi non sappiamo nulla e di cui non possiamo fare esperienza, mentre nel panteismo sussiste una perfetta e totale coincidenza tra Dio e natura.
E se così fosse, la frase “Deus sive Natura” non sarebbe meglio trasformarla in “Natura sive Deus”, perché la Natura è Dio, ma Dio non è solo la Natura, e ha quindi anche una dimensione trascendente che “trabocca” dalla dimensione dell’esistente (inteso appunto come Natura).
Perché io ho sempre interpretato Spinoza nel seguente modo: la Natura (ovvero pensiero ed estensione) è Dio( e noi ne facciamo parte), ma Dio è anche costituito da infiniti attributi che si manifestano in altri modi e che non sono pensiero ed estensione, su cui noi non possiamo esprimerci. In questo modo però a Dio viene riservata una dimensione trascendente, o meglio, trascendente rispetto alla nostra impossibilità di “comprendere” Dio nella sua interezza ma solo nella misura in cui Dio si manifesta in noi(appunto, pensiero ed estensione).
Se invece Spinoza intende per Natura come tutto l’insieme degli infiniti attributi e modi, allora tale discorso non vale perché effettivamente “Deus sive Natura”, però a questo punto la definizione di Natura che Spinoza utilizza si discosta da quello che intendiamo noi con Natura (che fondamentalmente per noi è pensiero ed estensione). E comunque anche con questa interpretazione, non si risolve il problema di cosa cosa siano questi altri attributi e che relazione hanno con gli attributi che noi percepiamo e se, ad esempio, questi siano “dentro” la natura (pensiero ed estensione) ma a noi invisibili o se completamente fuori e indipendenti da essa.
Ti sarei davvero grato se potessi chiarirmi questo concetto.
Grazie
P.S. Ovviamente chiunque voglia rispondermi è ben accetto
Penso che il punto sia proprio il fatto che di Dio non conosciamo tutto e ci limitiamo a delinearlo in base a ció che percepiamo. Quello che é tutto per noi, lo collochiamo in Dio, compreso ció che non conosciamo