Stromboli, l'eruzione prosegue. Etna, attività in calo

Il vulcano Stromboli, sull'omonima isola nelle Eolie, e l'Etna a Catania dopo diversi giorni proseguono la loro eruzione. Un'attività che non è destinata ad esaurirsi in breve tempo, come confermato anche dai vulcanologi dell'Ingv, specialmente per quanto riguarda lo Stromboli.
Non è escluso infatti che, nei prossimi giorni, l'attività del vulcano possa addirittura ulteriormente intensificarsi. Come è avvenuto, tra l'altro, nella giornata di domenica 7 luglio, anche se con un incremento ridotto. La fase più intensa dell'eruzione dello Stromboli va avanti dalla serata di mercoledì scorso e con il livello attuale di magma basso e la colata che prosegue, è cambiata radicalmente la stessa morfologia del vulcano. Nella giornata di giovedì 4 luglio, infatti, si sono susseguite diverse frane e flussi piroclastici sulla Sciara del Fuoco: i due fenomeni potrebbero aver modificato l'edificio vulcanico. La lava, che continua a colare verso il mare, a contatto con l'acqua produce nuove esplosioni, rilasciando gas ed enormi nubi, che finora non hanno causato danni soprattutto grazie al divieto di navigazione nell'area che viene fatto osservare costantemente e rigidamente dalla Guardia Costiera.
L'attività eruttiva dello Stromboli era iniziata di fatto lo scorso 23 giugno, ma è dalla notte tra il 3 e il 4 luglio che aveva raggiunto il picco. Inevitabile, nel corso degli ultimi 15 giorni, l'innalzamento dell'allerta dal giallo all'arancione fino all'attuale rosso. Anche per questo, su richiesta della Regione Sicilia, il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha firmato lo stato di mobilitazione straordinaria. Anche se c'è chi ha parlato di stagione dei vulcani, facendo riferimento anche al bradisismo nei Campi Flegrei e all'eruzione dell'Etna, geologi e vulcanologi assicurano che si tratta di una definizione assolutamente impropria, dal momento che l'attività vulcanica nelle Eolie e quella sopra Catania non sono in alcun modo collegate.
Migliora la situazione per quanto riguarda l'Etna, anche se il vulcano prosegue la propria attività. Dopo un weekend caratterizzato da due eventi parossistici in tre giorni dal Cratere Voragine, con spettacolari fontane di lava e due nubi eruttive alte rispettivamente 5 e 9 km, l'Ingv questa mattina ha fatto sapere che il tremore dei condotti magmatici interni dell'edificio vulcanico si è finalmente abbassato ritornando a valori considerati nella norma. Il picco di quei valori era stato registrato proprio nello scorso fine settimana, quando l'attività eruttiva dell'Etna si era notevolmente intensificata. La città di Catania, insieme a tutti i Comuni della provincia situati nei versanti Est e Sud, è stata completamente ricoperta di cenere, e per rimuoverla da strade ed edifici privati sarà necessario molto più tempo del previsto. Nella speranza che l'attività eruttiva possa continuare ad affievolirsi, la situazione resta costantemente monitorata dall'Osservatorio Etneo, che raramente in passato era stato sollecitato come in questi giorni, dovendo seguire anche l'evoluzione dello Stromboli.
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