Cicolin vs The GasTube: chi ha ragione sulle scale modali??
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- Опубліковано 15 вер 2024
- Cari Guitar-Nauti, in questo video io e il mio amico Ale Barbetti di The GasTube prendiamo spunto da una nostra divergenza di opinioni per parlarvi di scale modali!
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Nota: tutto il video è impstato su stabilire "chi ha ragione" ma, per chi non l'avesse capito, si tratta di una cosa fatta per ridere. Non c'è una ragione ed un torto, si tratta semplicemente di prospettive diverse per guardare alla stessa questione.
Nota 2: nella mia spiegazione non ho mai affermato che dorica e misolidia sono la stessa scala, ho detto che differiscono di una nota e spiegato un contesto in cui le due scale possono essere coniugate.
Nota 3: per chi dice che la dorica sul RE7 coincide con una misolidia di Re, è verissimo. Vederla come misolidia di Re è vantaggioso per collegarla all'accordo; vederla come dorica di La è più vantaggioso per rimanere ancorati alla "tonalità" del giro blues di LA.
Nota 4: paragonare le scale capendo per quali gradi differiscono è sempre un grande esercizio. Pensare in termini di, ad esempio, "frigia è una eolia con la seconda minore", aiuta moltissimo a cogliere le relazioni tra le scale e capire se e come queste possano essere asscociate.
Io darei volentieri la mia opinione su chi ha ragione tra Alessandro e Claudio, c'è solo un piccolo "dettaglio insignificante" non ho le competenze musicali per farlo ... se faccio testa o croce va bene lo stesso? 😂
Riguardo alla nota 3: non ho mai capito perché i nomi dei modi della minore melodica armonica e melodica non sono normalmente derivati dai corrispondenti modi della maggiore, partendo dalla armonica come un eolico settima maggiore e dalla melodica come un dorico settima maggiore. Lo so che non c’entra nulla con l’argomento del video ma pensare in questi termini mi aiuta a memorizzarli, o meglio ricostruirli.
Ok, diciamo che il blues é un po' l'eccezione che conferma la regola, ma in un contesto più generale l'importanza della differenza tra maggiore e minore non si riduce solo ad un mezzo tono, ma a come viene percepito anche emozionalmente. Chiaro che si possono mescolare, la creatività non deve avere troppi limiti, ma cambiare continuamente scala può creare confusione, mi piace di più una geniale semplicità che una dotta complessità, ma è questione di gusti. Grazie per questo video, è veramente istruttivo proprio per la sua geniale semplicità.
Il problema dei modi è che nessuno studia armonia come si deve, ma quasi tutti confezionano ricettine per rendere appetibile l'argomento. Consiglio technique book di Gambale per approfondire i modi, parti dal dorico e non passare al capitolo successivo finché il sapore del modo non sarà diventato familiare.
Avete ragione entrambi il discorso è che tutto dipende da ciò che andrai a suonare, in un contesto più blues si vanno a legare entrambe le scale, ma magari in un altro contesto che può essere pop magari tendi a dividerle
Sinceramente, scusate se mi permetto, io penso che il concetto parte da una base sbagliata... E cioè, perché si parla di scala e non di sonorità..... Stiamo giocando su una terza, cioè sulla nota che definisce la sonorità maggiore o minore. Pertanto sono d'accordo con "The Gas Tube"... Anche se Claudio è stato il primo che ho seguito da sempre🤗🤗🤗🤗. E poi in un video di Varini, ho sentito diceva, ovviamente in un altro contesto, "se sta bene perché no"... Alla fine, per quanto mi riguarda, il discorso finisce sempre sulla sonorità, indipendentemente dal contesto.... Leggendo il trattato jazz di Mariani, ricordate e non fossilizzate, suonando una scala con il fa# e il do #, chiamatela come volete, ma state suonando una scala di re maggiore.... Cambiando gli intervalli e quindi la sonorità dipendenti dal punto di partenza... Scusate se sono stato prolisso. E contestualmente chiedo ai due maestri se il mio discorso è sensato oppure no.... Buona musica a tutti....
Credo che abbia ragione lui, tu hai mostrato un modo di utilizzo in cui stanno bene entrambe, ma non è che proprio sono in rapporto di maggiore, relativa minore come dice il tizio. E poi sul blues è un po troppo difficile parlare di tonalità. Io avrei mostrato l'esempio di hotel california, dove a un certo punto dell'assolo c'è una dorian note, però su un assolo di dominante, quindi praticamente avevi un dorico di si, perché ti riportava in quella tonalità, però su un accordo tipicamente misolidio. Questo trick c'è anche nell'assolo di Con il nastro rosa e The wall verso la fine. Fammi sapere cosa ne pensi, mi piacerebbe approfondire!
Sempre contenuti di livello!!! Non semplice da applicare in pratica ma ci proviamo!
È sempre importante seguire questi video e capire bene come contestualizzare le scale e l'armonia. Mi sono reso conto che infatti andando ad orecchio già usavo la fusione delle due in maniera inconsapevole (nel blues ovviamente) e non va bene... proprio perché così "non sai cosa suoni!"
Ci sono tanti esempi simili: la scala melodica minore la puoi vedere come una scala maggiore avente una terza minore (1-2-b3-4-5-6-7).
Ma forse ha più senso compararla con altre scale minori, per esempio la puoi vedere come una scala dorica con la settima maggiore.
Per ritornare al discorso, una progressione utile per praticare può essere “C dorian = Cm - Bb/C - F/C” mentre “C mixolydian = C - Bb/C - F/C”, due accordi sono in comune e la differenza è appunto solo la terza minore/maggiore. Ciao
Scusami ma non ho capito la progressione di accordi che proponi. Sono poco avvezzo al linguaggio scritto degli accordi. Potresti provare a riformulare l'esempio? Grazie
ecco...esattamente il commento che volevo fare io... se non l'avessi trovato prima!!!;-)
@@francesco0185 Ciao, ti spiego:
Bb/C è la triade di SIb maggiore con il DO al basso mentre F/C è la triade di FA maggiore con il DO al basso.
Il DO al basso è per enfatizzare la tonica. Se ci aggiungi una triade di DO minore (Cm) il tutto diventa “DO dorico” mentre se ci aggiungi una triade di DO maggiore (puoi scrivere un semplice “C”) diventa “DO misolidio”.
Le triadi maggiori di SIb e di FA le trovi appunto sia in tonalità di SIb maggiore (da cui ricavi DO dorico), sia da FA maggiore (da cui ricavi DO misolidio).
Io mi permetto di aggiungere una cosa. La scala di la dorico è in sostanza una scala di Sol maggiore che parte dalla nota La. In virtù di questo nel blues in la potrei usare la pentatonica di mi minore sull’ accordo di Re.
Sarebbe stato interessante far sentire la sonorità anche sul 5' grado del giro (Mi7)!
😁🤣 vi adoro! Siete iperpazienti e spiegate le cose e ripetete in modo così tranquillo 😇, grazie... purtroppo non vogliono studiare
Ciao Claudio, ho rivisto il video.
Se il focus non è la differenza sostanziale fra le due scale, ma è la compatibilità delle stesse nel 12 bar Blues, rispettivamente Misolidio 1° grado e Dorico 4° grado, in un contesto Maggiore con le tre Dom7, chiaramente non c'è discussione, neanche fra te e Alessandro.
Quindi ho capito adesso lo scopo del video.. uppare i tuoi corsi! :))))
Grazie comunque ;)
Vi prego solo di non cadere nei dissing preparati per creare curiosità. .
Dai era ironia, la curiosità è giusto crearla a mio parere 😉
@BliXteR L'ironia è una cosa che non può essere e non va spiegata, non stare a far fatica 😉
@@ClaudioCicolin sbaglio io a farmene un cruccio forse 🤷🏼♂️
@@ilprincipedelpazienza temo di si😉
@@ClaudioCicolin ad ogni modo, io invece ho apprezzato l'hype creato in questi giorni, vi dico: Ben fatto!
Alla fine una dorica è solo una misolidia che non ce l ha fatta. ❤️
ahahaha
Dai.... Adesso datevi un bacino per fare pace!!! 😁😁😁
Nn ci ho capito un cazzo per tutto il video. Ma perché non fate pace ognuno la pensa come gli pare e tutti felici e contenti con un bel video in cui suonate insieme?
Il mio punto di vista è che se volessi utilizzare le modali in un giro standard blues I7 IV7 I7 V7, io direi che le scale sarebbero tutte misolidie perchè gli accordi sono tutti di 7 dominante. In questo caso specifico, sul IV7 stai applicando una misolidia di RE partendo dal LA. Se partissi dal FA# diremmo semplicemente che stai suonando una misolidia di RE partendo dal III grado e non una locria di FA#.
sono d'accordo. Se ci pensi è una generalizzazione del concetto di modo come scala sul grado "n" (I- ionico, II-Dorico, ecc.). come dici tu, la misolidia coincide (stesse note) con la dorica (LA) che parte "tre gradi dopo (RE), come nella sequenza dei modi...
Io ci provo; i vostri punti di vista sono entrambi accettabili. Ale perchè considera ogni scala modale da inserire ed utilizzare nel proprio ambiente. Claudio perchè le inserisce entrambe nel blues dove coesiste tutto ed il contrario di tutto (3 accordi di dominante, scala minore e maggiore ecc.)
;-)
Come già affermato in un precedente commento, questa considerazione dei "modi" viene direttamete dall'UCAS (Ufficio Complicazioni Affari Semplici).
I modi classici nascono per melodie da cantare all'unisono (con, al più, variazioni di ottave dipendenti dall'estensione vocale di chi cantava), e la modulazione aveva un preciso significato religioso; la cantilena "lamentosa" che, caricandola, viene attribuita umoristicamente al parlare dei sacerdoti deriva proprio da ciò.
L'uso delle scale modali nella musica contemporanea é comunque "tonale", perché é il sistema tonale quello che prevede un'armonizzazione, mentre i canti modali erano appunto all'unisono; quindi la musica "modale" contemporanea:
O
1) è musica "tonale" ma con l'armonizzazione di una scala diversa
OPPURE
2) necessita di qualcosa che sia "monotòna" (un pedale, un drone, un quellochevoletevoi) che tenga sempre presente a chi ascolta a quale nota stiamo facendo riferimento (che potremmo in un certo modo paragonare alla "Finalis" dei modi gregoriani)
Nel primo caso se stiamo armonizzando una scala diversa dalla scala maggiore o dalla sua relativa minore, ci sono diverse scale che differiscono per una sola nota:
- misolidio e ionico sono uguali, ma misolidio ha una settima minore (e difatti sugli accordi di settima di dominante si può usare una scala misolidia)
- eolio e dorico sono uguali, ma dorico ha una sesta minore
- e così via...
A mio modo di vedere, se la differenza anziché nella sesta o nella settima sta nella terza, dire che due scale siano uguali perché una maggiore e l'altra minore ha poco senso; é un'affermazione che non può essere intesa né in "senso modale" (dove non essendo contemplata un'armonizzazione come quella tonale, parlare di maggiore o minore ha poco senso) né in "senso tonale" ( nel sistema tonale le "scale uguali ma una maggiore e l'altra minore" non vengono considerate cambiando una nota, bensì non cambiandone alcuna, considerando la scala maggiore e la sua relativa minore)
La seconda condizione é evidente anche considerando le armature di chiave nel circolo delle quinte: non é possibile distinguere una tonalità maggiore dalla sua relativa minore guardando l'armatura di chiave. Di fatto, quando parliamo di "tonalità" dovremmo riferirci ad una singola nota e non ad un accordo; un brano in "LA minore" dal punto di vista della tonalità é a tutti gli effetti un brano in "DO maggiore".
Pertanto, volendo considerare scale modali "uguali" esse non sarebbero "dorico e misolidio" ma "frigio e misolidio" e "dorico e lidio" che, come accade esattamente per "eolio e ionico" sarebbero una la relativa minore dell'altra.
Poi chiaramente ognuno rimane dell'opinione che crede...
In effetti non c'è una ragione ma due punti di vista entrambi esatti, che insieme rendono l'argomento molto fruibile didatticamente. La teoria va studiata e messa in pratica nel modo più agevole. Bravi tutti e tre.
Diciamo entrambi hanno le loro ottime ragioni.. Diciamo per ricordarle bene il modo dorico è una scala minore con il 6esto grado #, la misolidia è una scala maggiore con la 7ima bemolle.. (il misolidio infatti esprime il 5into grado della scala maggiore, che è un dominante).. Comunque grandi ragazzi bellissimo video🎸🎸🎸
Grandissimi ragazzi
Interessantissimo
Due cose
- l'organo della base è spettacolare
- scoprire che usi già il "trucco dei tre tasti" prima che te lo spiegasse Claudio... non ha prezzo
Davvero bel video
Complimenti come sempre
3:22 c’è un samba pa ti in questo la
Secondo me le scale modali sono un mondo a se stante e vanno "vissute" come tali. Ognuna ha la sua sonorità da non confondere con nessun altra. Vero che il dorico è un misolidio con una nota che le differisce. Ma dunque? Detto questo in musica una nota cambia tutto. Pensiamo ad un accordo maj7 e un accordo di dominante. Cosa cambia? Una nota, che fa tutta la differenza del mondo. Sarebbe come dire che un Do maj7 è un Mim col Do al basso. Vero. Ma sono due accordi completamente diversi e come tali vanno suonati, armonicamente collocati e vissuti e interpretati da chi li suona, Che poi, in fase di riarmonizzazione di un brano si possano anche sostituire, questo è un altro paio di maniche. Comunque solito bel video, Claudio, i miei complimenti di sempre.
È vero, io infatti ho spiegato come coniugarle in un certo contesto. Ed è interessante come proprio quella nota lavora su un blues. Tutto qui 😉
@@ClaudioCicolin No, non tutto qui: la tua analisi riportata al Blues è molto interessante
Mi sono avvicinato a tutto questo bel discorso da poco e sono tutt'altro che ferrato, ma sono riuscito a seguirvi abbastanza bene, complimenti per il video, chiaro e illuminante come sempre. Una cosa però mi ha mandato in confusione, come mai al min 8.47, si parla di la maggiore misolidia ma viene mostrato il pattern del modo frigio/lidio? Grazie
Nei cambi di accordo consigli di usare la nota target o secondo te basta stare nel box più adatto (penta magg o min) a prescindere dalla nota di partenza del fraseggio? Lo dico perché la penta maggiore la trovo un po’ meno “duttile “ della penta minore, anche sul primo accordo.
Spero di essere stato chiaro e grazie per la risposta.
Ciao Claudio, per me Re dorico è Do maggiore..Sol misolidio è Do maggiore..io penso sempre tonale..per me il modale è una presa in giro della musica moderna.., ovviamente la mia è una opinione personale, rispetto tutte le altre!! Buona musica!!
Tranquillo non è solo la tua, anche quella dei più grandi maestri della storia del Jazz. ua-cam.com/video/iDozKWsGTSM/v-deo.html
I modi sono un modo per far perdere tempo agli studenti di chitarra senza imparare nulla di come si improvvisa davvero sui chord changes. Voglio proprio vedere questi chiacchieroni fare un vero solo su uno standard come Joe Pass, Wes, Benson, Django o Jimmy Bruno (o chiunque altro grande che non ha mai usato i modi). I modi sono un concetto teorico, un modo per dare un nome ad una scala, e lì finisce. Si capisce perché i chitarristi Jazz moderni sono una mortale rottura di coglioni...
@@fabrizioi1849 grazie, almeno non sono solo..e mi sento un po' meno ignorante!! È da molti anni che suono jazz..alla fine vengono naturali certe considerazioni!! Il video che mi hai allegato è più che esplicativo..!! Buona musica!!
@@matteoceccobelli975 Non sono un professionista ma solo un appassionato dilettante. Come tanti altri, per molti anni ho avuto il desiderio di suonare come i miei idoli ma ciclicamente iniziavo e poi rimanevo bloccato. Ho preso qualche lezione su qualche sito o ho iniziato a studiare sui tanti libri che vengono consigliati. Ho provato a imparare la chitarra jazz ma mi sono ritrovato ad affogare nelle scale e nella teoria piuttosto che fare musica. In questo viaggio personale fatto di tentativi sono però incappato in due figure straordinarie: Jimmy Bruno e Frank Vignola.
Da allora ho cambiato completamente il mio approccio. Ho smesso di studiare i modi e ho iniziato a suonare davvero, da quel momento ho potuto esercitarmi sempre meglio e ottenere miglioramenti significativi.
Per non sembrare un chiacchierone ti linko un video che ho fatto pochi giorni fa. ua-cam.com/video/NjKse73kiCI/v-deo.html&ab_channel=FabrizioI
Ciao e Buona Musica.
@@fabrizioi1849 ciao e complimenti!! Io la penso esattamente come te..ma sembra che siamo sempre più rari..Internet ha dato palcoscenico a tutti..quando a meritarselo sarebbero in pochi!!
Buona musica!!
Concordo con Ale Barbetti...non è solo una nota a fare la differenza. In ogni caso ringrazio il ragazzo che ha sollevato la questione e i nostri due MAESTRI che ci hanno ancora una volta arricchito con la loro capacità e chiarezza! Buona musica a tutti!
Buongiorno Claudio! Grazie per la spiegazione molto interessante! E' disponibile la backing track che hai utilizzato nel video?
Secondo me in verità siete in ottimi rapporti stavate solo scherzando
Nego tutto
@@ClaudioCicolin 😂
un intuito felino
Ue Sherlock
Lezione interessantissima! Molto efficace l'esempio sulla base blues. Bravo Claudio!
Di per se, suoni la scala maggiore costruita sulle note del 4 grado dell'accordo che suona in quel momento (sul la7 la scala maggiore di re.....sul re7 la scala maggiore di sol)?
Onestamente, mi fa ridere il fatto che da anni, in tanti si affannino a dire la loro (aggiungendo spesso confusione a confusione) su questo argomento, che per quanto importante, non è sicuramente la chiave, per fare il salto di qualità nella chitarra solista, come invece si vorrebbe far credere.
È solo una disputa filosofica:
In senso assoluto ha ragione Claudio.
In senso relativo ha ragione Alessandro.
Mi spiego con un esempio semplicissimo: il Do diesis e il Re bemolle sono la stessa nota (a parità di ottava, beninteso)?
In senso assoluto sì, sono lo stesso numero di hertz.
In senso relativo alla scala no, sono due "idee di nota" completamente diverse.
Quindi dipende da come si ragiona la cosa.
Nell'Atene del V secolo A.C. i Sillogisti e in particolare gli Euristi erano maestri nell'arte di dispute come queste. Si sfidavano in piazza per dimostrare quanto erano bravi nell'arte della retorica, ma andavano oltre: quando la disputa era conclusa, si scambiavano le rispettive tesi e ricominciavano da capo a ruoli invertiti!
Perché lo facevano? Non erano né folli né maniaci, lo facevano per farsi pubblicità: infatti poi venivano assunti (e pagati profumatamente) come avvocati nelle dispute civili in tribunale e loro così facendo, dimostravano che erano capaci di vincere una gara di retorica indipendentemente dal fatto che ci credessero o meno nella tesi sostenuta!
Quindi proporrei a Claudio e Alessandro (che io stimo immensamente entrambi alla stesso livello) di scambiarsi le tesi e rifare il dibattito a ruoli invertiti.
Volete il mio giudizio? Se fossimo nell'Agorà di Atene del V sec A.C. in questo prima partita di "andata" darei la vittoria a Claudio.
Ma non vedrei l'ora di assistere alla partita di "ritorno" a ruoli invertiti!
Claudio, ma la canzone che parte al minuto 1.39 è una base o una canzone? Se è una canzone qual è??
Ciao a tutti, io direi che sul Mi7 del Blues possiamo utilizzare la scala ionica di La... Alla fine un modo di improvvisare che si usa spesso nel blues è l'utilizzo della scala misolidia di ogni accordo sul suddetto accordo. In questo modo utilizzo sul La7 una scala di La Misolidio, sul Re7 una scala di Re Misolidio, che ha le stesse note del La Dorico e sul Mi7 un Mi Misolidio che ha le stesse note del La Ionico. Forse se concepiamo le tre scale come La Misolidia, La Dorica e La Ionica, ci può aiutare nell'improvvisazione a creare frasi che facciano capire meglio che il centro tonale è il La. Invece se usiamo le tre diverse Misolidie, pur mantenendo sempre il La come centro tonale, abbiamo gli accordi un po' più "indipendenti" tra di loro, infatti utilizzo questo approccio mentale quando voglio rimarcare maggiormente il cambio di accordo!
Bravo, questo è un commento sensato! Il concetto che ho esposto nelle note del commento in evidenza coincide in parte con quanto hai detto.
Ciao, dico la mia da modesto studente aUTUBdidatta di teoria musicale applicata alla guitar.
"scoprendo che di fatto la scala Misolidia non è altro che una Dorica con la terza maggiore" (15:56)
Il concetto espresso nella tua frase è indiscutibile, ma non possiamo andare oltre.
Dorico e Misolidio differiscono solo della terza, ti pare poco?
Anche Do Maggiore differisce solo della terza da Do Minore Melodico, ma c'hanno costruito sopra due famiglie diverse, con gente che ci studia sopra per anni al Conservatorio.
IMHO.
Ciao, ho fatto un discorso articolato e contestualizzato, la mia visone sul tema è nel video 😉
Ciao Claudio, credo d'averlo visto tutto ma lo rivedo.
In ogni caso, è anche grazie a voi con questi video se oggi posso appassionarmi e parlare di teoria musicale con piacere.
Grazie :)
@PERONDI MARTINO è la seconda personalità di Claudio
Ciao@PERONDI MARTINO
sono in mailing list, il link era nell'email di oggi. c'erano già più di 500 visualizzazioni quando ho scritto il commento :)
Io la vedo cosi: sul LA7 hai suonato il LA misolidio, sul RE7 hai suonato il RE misolidio, non vedo doriche in effetti sul RE7... anche perché LA dorico ha le stesse identiche note del RE misolidio, sostanzialmente scala di SOL maggiore, dove il LA min è il II grado (dorico) e il RE7 il quinto (misolidio). Poi si può interpretarla come si vuole...quelle sono le note...ma su un RE7 è bene puntare l'accento sulla nota RE, quindi forse è più corretto dire RE misolidio che LA dorico.
Ciao, leggi le note nel commento in evidenza;.-)
Se le due scale fossero davvero uguali non ci sarebbe stato bisogno di chiamarle diversamente. L'applicazione di entrambi i "modi" nel Blues va comunque ponderata. In effetti gli accordi di settima consentono un'interpretazione un po' più libera per via della loro natura ibrida dovuta proprio alla natura della quadriade. Tuttavia se sul quarto grado (Re) usassi anche una pentatonica maggiore di La o una Misolidia sfidereii chiunque a chiudere il fraseggio con un Do#. Bella lezione,complimenti Claudio.
Bella lezione! 👏
Quando sul secondo grado (che risulta Dorico) vuoi rendere una dominante secondaria, esso diventa maggiore risultando così Misolidio. Solo in questo senso sono "uguali".
Considerati come scale modali pure, sono diversi.
Le scale modali usate in un contesto tonale sono molto diverse dalle scale modali pure. Per queste ultime, consiglio vivamente di studiare le scale Indiane.
Al minuto 2:15 circa...Forse sono ignorante io...ma il misolidio non ha come corrispettivo un accordo di settima dominante? Che c'entra un accordo maggiore?
L'accordo di dominante è un accordo maggiore, il misolidio è un modo maggiore.
@@ClaudioCicolin però pensando "modale" quel La misolidio ha sotto un La settima, poi ci puoi suonare anche un La maggiore vero, però identificarlo con un accordo di settima dominante mi sembra più appropriato. Opinione personale, magari é sbagliatissimo.
Secondo me bisogna conoscere molto bene le scale modali approcciandosi come dice Alessandro . Claudio il tuo ragionamento è che corretto, ma lo vedo da applicare come step successivo. Bel video 😎
Se suono misolidio sul La, quando passo al Re devo/posso suonare Re misolidio....ma sono le stesse note del La dorico! Ma allora non sarrebbe, appunto, più corretto dire che il si suona il Re misolidio, visto che siamo su un Re 7?
Ciao, leggi il commento in evidenza 😉
@@ClaudioCicolin grazie, mi era sfuggito
Alessandro Barbetti ha detto poche cose ma corrette(sono convinto che se avesse avuto più tempo avrebbe spiegato in maniera corretta tutto l'argomento)..mi sembra un musicista preparato 👍
Poi Claudio fa tanti errori:
-Se tu confronti 2 scale le devi confrontare sul medesimo accordo(o al limite stesso centro tonale).
La scala di La misolidio sull'accordo di La maggiore suona da (ovviamente) misolidia ma attenzione usando la scala di La dorico suonata su Re7 si ottiene una scala di Re misolidio perciò stai solamente spostando il centro tonale su Re7(Non stai suonando La dorico!!!)..e questo è un dogma..tutto ciò che suoniamo va analizzato sull'armonia ed è sempre in funzione all'accordo sul quale stiamo suonando, esempio pratico: quando ripetiamo la stessa identica frase su 2 accordi diversi la stessa frase assume un diverso significato e colore..
-I modi maggiori si confrontano con il modo costruito sul primo grado(Maggiore, Ionico), i minori si confrontano con il modo costruito sul sesto grado(minore naturale, eolio)..per eseguire questo confronto devi ovviamente suonare tutte le scale modali iniziando dallo stesso centro tonale..esempio: suono il modo maggiore partendo dalla nota Do, poi suono Lidio e Misolidio sempre partendo da Do facendo questo si riesce a percepire il carattere del modo ed il suo colore..la stessa cosa faccio con i minori, suono il modo minore naturale (Eolio) partendo da Do, poi suono Dorico, Frigio e Locrio sempre partendo da Do..
-correzione la nota modale non è il terzo grado di un accordo ma è la nota costruita ad una terza(maggiore o minore) di distanza dalla tonica presa in questione..il terzo grado è la terza nota di una scala..
-c'erano altre informazioni non corrette ma non riguardo il video perciò ti è andata bene ;) Buona giornata!!! ..e buona Pasqua 👋😉
Ciao, non ho fatto alcun errore, leggi gentilmente il commento in evidenza.
Si, però la misolidia usata in questo modo perde il carattere minore perché uso la sua nota caratteristica (la terza minore) come settima del quinto grado. un po' come quando uso il sol minore per fare la transizione su do settima. quindi in realtà è come se rivoltassi la misolidia per trasformarla il maggiore cambiandone il significato (facile abbia detto una fesseria perché ho capito per la prima volta il significato di modale l'altro giorno col tuo video)
Qui scatta la domanda.
Il mio insegnante mi ha elargito questa piccola perla. Su un blues come nel video, posso pensare per ogni accordo alla sua dominante. Quindi La= Mi, Re=La, Mi=Si. Ma, per ognuna di queste, posso pescare note dalle rispettive doriche. Pertanto, se la Misolidia è costruita sul quinto grado, perché adoperare il dorico?
Vorrei dire, e spero che qualcuno intervenga, che formalmente non cambia nulla ma il modo di pensare una certa progressione invece si?
è semplicemente un espediente Blues, non c'è un vero centro tonale . La blue note inserisce il minore nel maggiore e si crea la magia.
Sul punto sono d’accordo con Alessandro. Non solo perché è della mia città, (scherzo!!!) ma perché è molto preparato, oltre ad essere pieno di energia ed è sempre disponibile “iscritto” o non iscritto!! Grande Alex
Ciao e grazie per il video, ottimo. Domanda a chi mi potrà rispondere: perché hai suonato pentatonica di LA minore sull'accorso Re7??
A che fare con la settima minore di Re, nota do, che è la terza minore di la. In contrapposizione al do# che è terza maggiore di la.
@@ClaudioCicolin ho capito! Grazie Claudio.
Se c'è qualcuno di più esperto mi corregga! Ci sta bene sopra perché Re7 è formato dalle note "Re Fa# La Do" la pentatonica minore di La "La Do Re Mi Sol". Nella scala ci sono la fondamentale, la quinta e la settima dell'accordo e non ci sono note che possano creare tensioni con la terza. Credo che per questo motivo sia una scala "sicura" da usare su quell'accordo.
Ahahahah mi sto scompiscando 🤣🤣 vi siete proprio tirati della 💩💩💩 addosso.
Troppo divertente.
Io direi la matematica non è un opinione e musica e matematica sono sorelle, come si sa si possono usare diversi metodi di calcolo per arrivare allo stesso risultato, tradotto avete entrambi ragione sono solamente due prospettive diverse e due terreni diversi.
Ciao Claudio e ciao Ale!
In questa situazione, mi trovo d'accordo con Ale. Premetto che il mio contesto musicale attuale è il jazz, che mi ha permesso di avvicinarmi allo studio dell'armonia; sono sicuramente un neofita rispetto a te, ma ho una mia opinione sui modi e sulle scale in generale.
Affermare che una scala dorica sia una misolidia con la terza minore è strutturalmente giusto, ma concettualmente sbagliato. La terza è un grado troppo importante, non la si passa liscia affermando che "alla fine è solo un semitono"(non che tu abbia detto ciò, è per evidenziare il concetto sottinteso). Le progressioni doriche hanno un gusto totalmente diverso da quelle misolidie.
La contestualizzazione che tu fai nel blues è-sempre secondo me-abbastanza inadatta: l'alternanza tra terza minore e maggiore nel blues, così come l'inserimento della sesta maggiore, sono colori tipici. E inoltre, la terza maggiore e minore in quel caso diventano vicendevolmente un "appoggio"; per dire, in un improvvisazione non sosterei mai su una terza minore se sotto ho un accordo di dominante, al massimo la userei come appoggio per la terza maggiore.
Spero di essere stato chiaro, e a presto!
Ciao, la terza minore, usata in quel caso, diventa settima dell'accordo di quarto grado.
@@ClaudioCicolin certamente Claudio, ma ripeto, pur potendo essere strutturalmente corretto, secondo me è sbagliato concettualmente, perché il blues non è un contesto modale.
Molti grandi bluesman e jazzisti del passato (Barry Harris, Joe Pass tra gli altri) hanno più volte rimarcato di non ragionare per modi, ma per alterazioni di una stessa scala. Se si ragiona "modale", il discorso è diverso, a mio modo di vedere🙂
@@stevedifidio mah, non vedo perchè bisogni tirare una linea netta tra ciò che è modale e ciò che non lo è. Le scale sono a disposizione, ognuno le usa come meglio crede. E comunque continua a sfuggirmi in base a cosa dovrebbe essere scorretto, non lo è 😉
Molto interessante, bravi
Ciao Claudio, le lezioni in più presenti sul corso per principianti quali sono? Grazie mille in anticipo, l'ho acquistato questa mattina con l'offerta :)
Ciao, sono indicate, guarda bene! ;-)
@@ClaudioCicolin Trovate, ma grazie mille per la risposta!
Claudio fra amici e normale che ci sono discussioni per delle cose basate sulle scale di chitarra ma infondo siete bravi entrambi e con the gas tube siete amici quindi penso che infondo vi volete bene
Seguo da anni i tuoi video che trovo interessanti, ho voluto semplicemente dire la mia
Caro Claudio...il tuo problema è che t'engazzi inutilmente..cit... ahahahah
Non conosco la citazione, ora googolo!
@@ClaudioCicolin mario magnotta lavatrice 4, una pietra miliare della mia città, "480 mila lire" cit. :)
@@andgug8 a parla' chiaro se va... tu te pigli sta lavatrice!
@@TheMaxPower82 no, io non me pijo niente!
@Luigi Falconio: Già, e io che al contrario pensavo dalla anteprima "ovvai, ora si vede un po' di schianti" stavo quasi quasi per andare a comprare i pop-corn 😉😜
Ma non è lo stesso video che ho visto stamattina, dopo che avevo ricevuto la newsletter via email?
Immagino di sì.
Diamo le informazioni corrette. Il fatto che con l'utilizzo di note di passaggio o le blue note possiamo cambiare genere, attiene all'improvvisazione
e al proprio gusto personale.
Io ho fatto un discorso, che è a disposizione di chi lo vuole ascoltare, così come tutte le mie lezioni. Chi le trova confuse o inutili si orienterà altrove.
Senza polemica e pedanteria, ma come Barbetti non è Cicolin e viceversa, il modo misolidio non può essere il modo maggiore perché è il modo misolidio, le funzioni e i rapporti tra le note cambiano, sono simili si ma distinti, idem per il dorico che non può essere un misolidio minore (cioè tre modi allo stesso tempo), perché è il modo dorico. Fin qui la teoria, il discorso pratico invece è utile e interessante grazie per i suggerimenti.
L'unica risposta corretta data sinora, musicologicamente parlando.
Loro mescolano maggiore, minore e misolidio senza tenere conto dei rapporti intervallari che intervengono nelle scale e facendo un gran pastone di tutto.
@@cromy4589 Forse ti riferisci al fatto che tra la tonica del modo dorico e il suo terzo grado c’è un intervallo di terza minore quindi se lo armonizziamo otterremo un accordo minore, si vero, ma qui parliamo di modi non di accordi, e il fatto che armonizzando la tonica del modo dorico otteniamo un accordo minore, non fa del dorico un modo minore perché il minore è a sua volta un modo. Sarebbe come affermare che mio fratello è mio cugino, o mia sorella è mio fratello con la parrucca. I modi sono i modi e gli accordi sono un’altra cosa. Ricapitolando l’accordo che corrisponde al modo dorico è minore, l’accordo che corrisponde al modo misolidio è maggiore, ma dorico, misolidio, maggiore e minore sono quattro modi distinti. Poi non voglio stare qua a convincere nessuno, chiamate le cose come volete l’importante è che la musica che fate sia buona. Ciao.
@@nucho2000, concordo ancora.
Se cominciamo a fare i modi dei modi non ne veniamo più fuori.
@@cromy4589 Tranquillo non mi sono sentito offeso in nessun “modo” :D. Ma ribadisco: la scala maggiore ha una successione di toni e semitoni fissa, perché è un modo (ionico) quindi dal modo misolidio potresti ottenere una scala maggiore solo se questa successione corrispondesse, ma dato che non è così...
@@cromy4589 sono gli accordi che possono essere maggiori, minori e semidiminuiti eccetera eccetera
Mi ero perso questo video, ecco il perché della mia risposta sotto al video di Stefano Rossi! 😂😂😂 sono esaurito! Grande Claudio!
Lezione interessantissima
bello sto video super didattico. Bravi ragazzi
Lo sapevo che stavate scherzando! Offendersi sulle storie era troppo da 2 influencer che litigano 😂
Comunque il blues è una terra generosa e ci sta molto dentro un po' di tutto...
Lezione piena di spunti molto sfiziosi.
Grazie!!!
Errore alla base per entrambi : quando hanno inventato le scale modali ( millenni e millenni fa ) NON esistevano gli accordi ; il primo esempio di accordo si ha solo attorno al 1.000 D.C. con un canto inglese detto "Cantus gemellus" o gimel .
Per millenni ci sono state le scale modali SENZA gli accordi .
P.S. dimenticavo : la musica esiste da 35.000 anni almeno e la prova sta in un flauto d' osso ritrovato recentemente che risale a 35.000 anni fa . Per 34.000 anni la musica è stata solo melodia .
Prendere visione del video che ho fatto che spiega l'evoluzione e la differenza tra le scale modali antiche e in chiave moderna.
Bellissimo video
Secondo me il commento era di captain fantastic con un profilo fake...( stranamente)
Parlare di scale modali è poco utile, meglio parlare di IMPIANTO MODALE, in tal caso dorico e misolidio sono 2 cose diverse. Anche perché sennò si può dire che la scala min melodica e la scala maggiore sono la stessa cosa, cambia solo la 3a..il che è vero ma la tonalità minore è un mondo e quella maggiore un altro
Chi ha detto che sono la stessa cosa?
@@ClaudioCicolin intendevo dire “uguali ma uno è minore e l’altro maggiore”
Si, esatto, è proprio così.
@@ClaudioCicolin così in che senso?
Che sono uguali, ma una è maggiore e l'altra minore.
ma quindi mi state dicendo che il litigio era finto?
Una SUPERCAZZOLA ..
Complimenti! Bell’argomento per parlare di tutto e di nulla. Il modo misolidio ha la settima minore. Da lì il modo minore può entrare ed essere suonato, specie nel blues. Peró il senso della teoria musicale non è sapere tutto ma capire perché le cose succedono e come far succedere quello che interessa; in questo senso il video è interessante. Da sottolineare come i passaggi tra i modi sono sottolineate dai passaggi cromatici tra terze.
Con una tastiera si risolvono in modo più facile le scale modali....datemi retta. Cmqe è vero che nel blues si usano maggiore e minore....
Io spesso mi trovo a pensarla così "la minore sta a do maggiore come la dorico sta a do misolidio". È abbastanza comodo perché impari i box di la minore e la dorico e poi cambi solo la tonica e quindi la cadenza delle frasi di improvvisazione
la dorico sta a do lidio
@@airbag97 Sì hai ragione mi sono confuso
Oggettivamente hanno (quasi) gli stessi intervalli ma una è maggiore e l'altra minore. Vero.
Però hanno sapori e colori diversi e si fanno ragionamenti diversi.
Da parte mia preferisco che ogni scala modale stia al suo posto e anche tu Claudio più volte ci hai insegnato così ;)
Casomai potremo mischiarle col tuo metodo (maggiore a minore) facendo capire in maniera plateale attraverso l'armonia il passaggio tra le due scale con una progressione armonica ciclica e infinita senza centro tonale.
Es. Rem7-Mim7- Sib7+-Do7-Sol7.
Ah ah ah Claudio magari ho detto tante fesserie ma questa è solo la mia opinione :D. Posso sempre sbagliarmi.
Potresti spiegarmi a quali tonalità appartengono gli accordi che hai scritto nella progressione?
@@francesco0185 Rem7 e Mim7 dorico. Sib7+, Do7, Sol7 misolidio!
Ancora con sta aria fritta?
😂😂😂
Qui qualcuno ci sta scammando...
Scammando o scannando?
@@ClaudioCicolin siete due soggetti!!! E meno male che ci siete voi a farci stare su in questo periodaccio!
Bellissima lezione
ho imparato queste cose da bambino senza sapere niente di teoria ed ora qualsiasi discorso mi sembra facile, ho assorbito la teoria così inconsapevolmente che mi reputo un ignorante. capisco il discorso di claudio ed è rapportato alla praticità. ma penso che teoircamente parlando bisogna rimanere ferrei e sono d'accordo con alessandro
in realtà quello che tu chiami La- dorico, fatto su un Re7 genera il suono del Re misolidio. Il fatto che usi la "posizione o box" del dorico sul 5 tasto non vuol dire che stai suonando dorico. Il suono, o per così dire "l'atmosfera" è quella di un re misolidio. Su Re7 infatti puoi suonare, ad esempio, la posizione del Sol ionico, si frigio, Do lidio etc, ottenendo però sempre "l'atmosfera" del misolidio, perchè le note sono sempre le stesse, cambia solo il punto di partenza. Su entrambi gli accordi dunque, la7 e re7, stai suonando i rispettivi misolidi, indipendentemente dal box che usi ;)
Ciao, leggi gentilmente il commento in evidenza.
@@ClaudioCicolin ciao Claudio, scusami ma non capisco a quale commento ti riferisci.
@@lucaguiducci3210 c'è un mio commento fissato in alto, non lo vedi?
@@ClaudioCicolin ora si. Se posso permettermi, il senso del mio intervento è che trovo più corretto parlare di "atmosfera" dei modi, prescidendo dal box che da chitarristi, quello sì, ci blocca. Molto allievi s'incastrano proprio sulla posizione, pensando che le note di un la dorico siano diverse da un si frigio o un sol ionico. E' importante dire che modi e diteggiature, box, come li vogliamo chiamare, sono due cose distinte, altrimenti ci si blocca su una diteggiatura pensando che solo quella sia corretto suonare. E' un guaio di noi chitarristi quello di pensare per blocchi e sui modi si scatenano mostri.
Ciao, concordo, io quella questione l'ho trattata in altri video e in un intero corso. Quello che volevo dare qui era solo uno "scorcio" molto ristretto e limitato a quel contesto.
Scontro tra titani!😀
Io una resa dei conti a suon di note la volevo :( grandi comunque ahaha ❤️
e io che pensavo a una roba in stile Zequila contro Pappalardo...
ci fare preoccupate con tutte quelle storie su insta AHAHAAHAH
Raga. Ma cosa ne so chi ha ragione.. fate pari o dispari e andiam a berci na birra 🤗
Mai!
Grande bro
The Blues Masters conoscevano ste scale...?!? 😏
Certo che si.
Ragazzi dovete imparare a recitare
Minchia...peggio di un universitario che studia fisica e cerca inutilmente di inserirsi in una discussione tra esseri umani perchè quando parla si capisce solo lui....
Eh?
A parte la burla su Instagram, lezione molto interessante.
Bravo Claudio e Bravo Ale.
Quindi alla fine non ľhai ucciso?
Non ancora
@@ClaudioCicolin Si, però vogliamo vedere la parte di video dove litigate di brutto educatamente :-)
Ho capito solo che il vostro modo di fare è educato.
Ho un bel maglione di lana caprina, sapete?
Comincia a fare un po' caldino adesso!
@@ClaudioCicolin Già, ma penso sia proprio perfetto quando assisto a certe dispute, che mi ricordano le diatribe teologiche dei bizantini :)
@@francesco0185 Di quello parleremo nel prossimo video, tieni pronto il maglione!
eeeeeeehhh che so sti modi?
In musica la frase....è uguale tanto cambia solo una nota....non è accettabile. In una triade cambi una nota (solo una) e passi da un accordo maggiore a uno minore....mi pare essere molto differente. In una scala modale....cambia tutta la sonorità e l'intento del fraseggio. Poi se impariamo le scale maccanicamente beh sì spesso basta spostare un dito....ma é meccanico non più musica. Studiare armonia prego
A chi ti stai rivolgendo?
È il mio pensiero in generale riferendomi nella fattispecie all'amico che ha scritto il post....sono uguali ma cambia solo una nota etc...sbaglio o il suonare modale ha proprio la peculiarità di voler trasmettere una "sensazione" molto differente tra la locria la frigia etc? E a volte basta ..si...spostare una nota. Il bello della musica forse é questo, che una nota giusta fa la differenza....per chiarezza non era una accusa a te, come vedi c'è il mio like visto che il video mi piace molto (come accade spesso). Anzi bello che dai lo spunto per legare delle scale modali diverse consapevolmente.
Perdonami Claudio, non ho seguito nulla. Ho avuto occhi solo per la tua gibson! Quanto è porno!
Sei molto esaustivo secondo me la tua spiegazione è più pratica
Do maggiore e do minore sono uguali! Solo che uno ha il mi e uno il mib. Che scioucchezz!
Non è vero, ci sono altre alterazioni. Se invece parli di Do minore melodico, allora si, è vero e non è una sciocchezza.
@@ClaudioCicolin Parlavo delle triadi 😉 era una provocazione per dire che in musica spesso cose diversissime all'ascolto hanno pochissime differenze "strutturali" , ma non per questo sono "uguali" 😉🙋♂️