Riflessione meditativa n.8 "Abbiamo limitato l'infinito" Insegnamenti di Nisargadatta Maharaj

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  • Опубліковано 6 вер 2024
  • "Tu sei questa coscienza, e da questa coscienza è nato l'intero universo. Ci consideriamo esseri individuali, e abbiamo ristretto a una cosa insignificante ciò che è illimitato. Abbiamo limitato l'infinito a un corpo individuale. Qui sta tutto il nostro problema."
    Estratto da: "L' esperienza del nulla" di Nisargadatta Maharaj - ed. Ubaldini - www.astrolabio-...
    Ascolta le parole di Nisargadatta Maharaj, non per aggiungere altri concetti al tuo bagaglio spirituale, ma al contrario, per liberarti da essi. In questo spazio scopri la tua vera natura.
    Foto di Nisargadatta Maharaj: www.mygodpictu...
    Musica: Fluidscape di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. creativecommon...
    Fonte: incompetech.com... Artista: incompetech.com/
    Sfondo: Foto di Shay Wood da Pexels
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КОМЕНТАРІ • 32

  • @giocavalli545
    @giocavalli545 Рік тому +3

    ....non comservo nulla di ciò che viene esposto ma non importa ...la mia vita al momento del contatto col "maestro" e cambiata radicalmente!

  • @robertopuccianti8498
    @robertopuccianti8498 2 роки тому +5

    Grazie di cuore, sento queste parole del Maestro profondamente vere..Risuonano in me e portano un senso profondo di liberazione e pace 🙏💥💙

  • @serenaformigli8348
    @serenaformigli8348 7 місяців тому +1

    Comprendo e ringrazio infinitamente queste parole che entrano in profondità, ma perché ho paura della morte soprattutto delle persone a me care , la paura torna sempre lì anche se non ce nessun individuo chi è che ha paura, paura di soffrire per la perdita di persone a me care sono ancora qui ✨. La devo passare accettare non è facile

    • @nisargadattamaharajinitali7208
      @nisargadattamaharajinitali7208  7 місяців тому +3

      Cara Serena, quando la visione della nostra vera natura diventa chiara dentro di noi, l'amore di essere, di esistere, continua senza attaccamento, ma non per questo scompare il naturale dispiacere per la scomparsa di un caro.
      Migliaia di persone ogni giorno muoiono e lasciano i loro cari nel dispiacere.
      Ad ogni essere vivente spetta la propria parte di sofferenza.
      Un giorno Nisargadatta stava affrontando questo tema con un suo visitatore, e ad un tratto lasciò cadere pesantemente un candeliere di metallo sul pavimento. "Cadendo ha fatto rumore" disse.
      "Ora tace...." (c'è silenzio) 🙏

  • @giovanninicosanti3125
    @giovanninicosanti3125 2 роки тому +1

    Ineccepibile. Grazie 🙏🙂

  • @gianluigi2464
    @gianluigi2464 2 роки тому

    Che grande anima il Maestro.
    Grazie

  • @serenovariabile9218
    @serenovariabile9218 2 роки тому

    Grazie! Conoscevo il suo discepolo Ramesh Balsekar. Grazie a te ho l'opportunità di conoscere il suo Maestro🙏

  • @dinademeo2163
    @dinademeo2163 2 роки тому

    GRAZIE.

  • @donrodrigotransmutacion
    @donrodrigotransmutacion Рік тому

    Grazie

  • @torens73
    @torens73 2 роки тому

    grazie💫

  • @rosabianca9371
    @rosabianca9371 2 роки тому

    💛🙏

  • @manuelasanna9750
    @manuelasanna9750 2 роки тому

    ❤️

  • @serenaformigli8348
    @serenaformigli8348 2 роки тому

    vi ringrazio , infinitamente per la possibilità di poter ascoltare tutto questo, scusa la mia ignoranza ma quando è il momento di lasciare il corpo siamo sempre sentiamo qualcosa anche se non possiamo capire, ora che siamo legati al corpo, perciapiamo quando abbiamo lasciato il corpo , ? è difficile comprendere finche abbiamo il corpo , scusa ancora la mia ignoranza 😊

    • @nisargadattamaharajinitali7208
      @nisargadattamaharajinitali7208  2 роки тому +2

      Siamo tutti ignoranti quando cerchiamo di descrivere Quello, perché lì non c'è senso di essere, non c'è nessuno che possa farne esperienza. Ciò che è più vicino o simile a "Quello Stato" è quando siamo nel sonno profondo senza sogni, lì si dimentica tutto: il personaggio che portiamo avanti nell'esperienze quotidiane, con tutte le sue fatiche o piaceri, è completamente dimenticato. Riemergerà tutto quando suonerà la sveglia al mattino. Finché il cuore batte c'è coscienza, amore per l'esistenza. quando il cuore si ferma il senso dell'io sono scompare, l'individuo si dissolve, ma la Coscienza Universale non è toccata. E tu sei Quella!🙏🧡

    • @paolopilutti1018
      @paolopilutti1018 Рік тому

      Purtroppo non capisco, o cerco di trtovare un senso: che senso ha tornare alla "coscienza universale"? Se ha senso è perché Io Sono cosciente di tornare alla cosvienza universale e in qualche modo sarò in pace, ma anche non ha senso parlare di questo perché la vita è ora e cosa posso fare o come posso sentirmi ora? Fin quando dura sta vita?

  • @paolopilutti1018
    @paolopilutti1018 Рік тому

    Sto ascoltando da un pò cosa cerca di esprimere e sembra semplice e complicato allo stesso tempo. La conclusione è quindi che l'IO SONO che appare ogni mattina al risvegliio è in quanto corpo e questo è cibo. L'IO SONO in quanto coscienza limitata al corpo è destinato a finire se non immagino di appartenere a una coscienza oltre il corpo o infinita o cosmica, alla quale comunque mi unirò.
    È difficile però conprendere poichè Nisargadatta parte per ragionare e costruire, snontando il significato di ciò che sappiamo. Di fatto non esistiamo, è tutta un'illusione. Mah.. alla fine dov'è la gratificazione? L'essere in uno stato di estasi come lui sembra esistere? E questo perdura oltre la morte fisica? Non lo spiega! Sarebbe già buono

    • @nisargadattamaharajinitali7208
      @nisargadattamaharajinitali7208  Рік тому +3

      Ciao Paolo, il messaggio di Nisargadatta è molto semplice, ma come dici può anche apparire complicato. Se hai un momento cerco di riassumerlo in poche parole:
      Dov'eri cent'anni fa? chiede spesso questo maestro. La risposta che tutti potremmo dare è non lo so, non ne ho memoria.
      Quando hai saputo di esistere? naturalmente risponderemmo: quando ho avuto coscienza di essere.
      Quindi la coscienza è apparsa insieme al corpo o perlomeno quando il percettore è maturato al punto di sapere di esistere, intorno ai primi anni di vita.
      La coscienza di esistere è quindi legata al corpo e ne è l'essenza, come la candela-corpo genera la fiamma-coscienza e questo grazie al carburante-cibo che mantiene il corpo vivo.
      Quindi la domanda potrebbe essere: da dove viene la coscienza? La coscienza come afferma Nisargadatta prima di manifestarsi in una forma è dappertutto; semplicemente quando una forma appare, entra nella luce della coscienza che la rivela. Un po' come nello spazio che è tutto buio ma si percepisce la luce del sole negli oggetti-pianeti che la riflettono. Senza forma la coscienza è l'assoluto che non può percepire nulla perché non c'è altro che Quello.
      Il problema è che quando la coscienza di essere si riflette nel corpo di un bambino, poi il padre la madre e la società inculcano l'idea di essere un individuo e così la coscienza che è unica, s'inganna di essere un individuo con caratteristiche diverse ed una vita separata. Così si può dire che la nostra esistenza come corpo-individuo è solo un'apparizione, un aggregato di cinque elementi, la nostra vera natura è coscienza di essere, io sono, che un giorno quando il corpo cesserà di respirare si dissolverà nell'assoluto. In Quello, non possono esserci gratificazioni, perché c'è solo Quello. Però fin che siamo nel corpo che ne so... possiamo mangiarci una buona pizza! 🙏🧡

    • @paolopilutti1018
      @paolopilutti1018 Рік тому

      @@nisargadattamaharajinitali7208 boh non è molto sodfisfacente allora, se morto non rimane coscienza di me. Se alla fine la morte è sonno senza coscienza e non ho vantaggi dal realizzarmi o migliorarmi in qyesta vita, allora ognuno fa quello che gli pare. Qual'è il merito di fare buone cose o etiche o boh... non capisco

    • @nisargadattamaharajinitali7208
      @nisargadattamaharajinitali7208  Рік тому +4

      @@paolopilutti1018 Finché il corpo è vivo c'è la coscienza di esistere, il cervello accumula memorie con le esperienze che facciamo e le racchiude in un pacchetto di pensieri che mantiene viva la nostra idea di essere un individuo. Quando arriva la morte del corpo anche il cervello e la memoria muoiono; quindi, non rimane più traccia di quello che pensiamo di essere. Rimane solo la coscienza unica che ha animato fino alla fine il nostro corpo. Nisargadatta e gli altri saggi advaita ripetono continuamente che non siamo il nostro corpo-mente ma ciò che lo anima. Non un'anima individuale ma un'unica anima che dona vita a tutte le forme. Dov'eri 100 anni fa? Dove sarai fra 100 anni? Nello stesso luogo, in Quello, nel Sé, la tua vera natura. Non può essere soddisfacente perché non rimane più nessuno che può essere soddisfatto. Nessun guadagno e nessuna perdita, zero assoluto. Per quanto riguarda il "fare cose buone o etiche" ognuno farà ciò che è nel suo destino fare. Se ti guardi intorno noterai che ciò che accade è proprio questo, indipendentemente dalle credenze che ognuno può avere. Non esiste nemmeno quello che viene chiamato il libero arbitrio... se vuoi approfondire potrai trovare spunti di riflessione anche nei dialoghi di Ramesh Balsekar ua-cam.com/video/ZWmSCCbvOX0/v-deo.html
      Grazie per aver esternato i tuoi dubbi🙏

  • @filomenamicantonio2309
    @filomenamicantonio2309 9 місяців тому

  • @tattvamasi715
    @tattvamasi715 2 роки тому