Il chiamato, che ha il potere di accettare e convertirsi in erede, non ha una aspettativa in senso tecnico. Aspettativa potrebbe essere quella del c.d. chiamato in subordine, la cui chiamata diventa efficace solo se il primo chiamato non può o non vuole accettare.
Onere direi di no, a meno che non ci riferiamo alle forme e alle formalità prescritte per l'accettazione con beneficio di inventario o all'onere della forma per l'accettazione della eredità espressa. L'accettazione è l'esercizio di un potere o di un diritto, a seconda di come si costruire il rapporto e, dunque, se si considera che "accettare l'eredità" sia un diritto o uno dei poteri della posizione di chiamato.
Buongiorno, potrebbe configurarsi la situazione giuridica di aspettativa quella del chiamato all'eredità in attesa di accettazione della stessa?
Il chiamato, che ha il potere di accettare e convertirsi in erede, non ha una aspettativa in senso tecnico. Aspettativa potrebbe essere quella del c.d. chiamato in subordine, la cui chiamata diventa efficace solo se il primo chiamato non può o non vuole accettare.
Inoltre volevo chiederLe, l'accettazione dell'eredità costituisce un diritto potestativo o un onere?
Onere direi di no, a meno che non ci riferiamo alle forme e alle formalità prescritte per l'accettazione con beneficio di inventario o all'onere della forma per l'accettazione della eredità espressa. L'accettazione è l'esercizio di un potere o di un diritto, a seconda di come si costruire il rapporto e, dunque, se si considera che "accettare l'eredità" sia un diritto o uno dei poteri della posizione di chiamato.